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Mettersi alla prova con un’esperienza di vita
di Fabio Vespucci
Il Volontario in Ferma Prefissata di un anno è una figura professionale istituita nel 2004 attraverso la legge n.226 del 23 agosto (detta anche legge Martino), volta alla sospensione della chiamata al servizio militare di leva e utile alla costituzione di una Forza armata composta da professionisti. Intraprendere una carriera militare non è una scelta semplice, ma una vera e propria vocazione, una passione da dover coltivare costantemente con sacrificio, impegno e studio; nello specifico, essere VFP1 della Marina militare determina una crescita professionale e di vita non indifferente, entrando a far parte di una “grande famiglia”. L’anno lavorativo trascorso in Marina permette di mettersi alla prova, responsabilizza e comporta la possibilità di fare esperienze seppur svolgendo mansioni di base ma di essenziale importanza. Di recente, anche il personale appartenente al ruolo truppa può entrare a far parte non solo del Corpo degli Equipaggi Militari Marittimi a bordo delle navi grigie e del Corpo delle Capitanerie di Porto, ma anche dei Sommergibilisti, della Brigata Marina San Marco, dell’Aviazione Navale e del COMSUBIN. Un’esperienza che consente di servire con orgoglio il proprio Paese, indossando una divisa intrisa di storia. Confrontarsi nel quotidiano con colleghi di regioni diverse, età e grado differenti dal proprio aiuta non soltanto a livello professionale, ma anche a livello personale; lavorando e viaggiando contemporaneamente trasforma giovani ragazze e ragazzi in Professionisti del Mare e di acquisire un
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bagaglio culturale non indifferente e utile in qualsiasi situazione di vita da dover affrontare. Il VFP1 rappresenta la prima esperienza lavorativa all’interno della Forza armata, quella che resterà indelebile nella mente di ogni singolo marinaio, il punto di partenza per ambizioni più grandi da dover raggiungere con studio, costanza e determinazione. In ogni caso un anno altamente formativo e proficuo utile anche per le future esperienze di vita lavorativa “civile”, senza indossare le stellette…ma con la consapevolezza che una volta marinaio, marinaio per sempre!