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Il giardino incantato di Silvana Caggiano
Il giardino incantato
I giardini e l’area archeologica del Centro Ospedaliero di Taranto “Luogo storico della salute e luogo del cuore FAI 2020” dal 1500 ad oggi: una storia affascinante di cultura, salute e natura
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di Silvana Caggiano
Avere molti anni ma non dimostrarli: questo il pensiero che accompagna visitando il Centro Ospedaliero Militare di Taranto, più conosciuto come Ospedale Militare della Marina militare fino al 2006, con la sua area archeologica e i suoi meravigliosi giardini che colpiscono “tutti i sensi” e “in tutti i sensi”. Una storia importante della città di Taranto che la Marina militare vuole far conoscere e valorizzare sostenendo la sua candidatura nella classifica generale della X edizione dei “Luoghi del cuore F.A.I. 2020” e ancora di più nella classifica speciale dei “Luoghi storici della salute” dove oggi è al 2° posto ma che “vorremmo che, con il voto di tutti, diventi 1° assoluto”, queste le parole e l’auspicio del comandante Marittimo Sud, l’ammiraglio Salvatore Vitiello. La Marina apre alla popolazione questo scrigno per raccontare un luogo che nell’antichità, oltre al teatro ricordato dagli autori antichi e dalle cronache di viaggiatori del XVIII secolo, faceva parte della necropoli tarantina che ha restituito migliaia di reperti tra cui il Sacello tardo repubblicano databile al II-I secolo a.C., i cui resti sono conservati in un vano ipogeo accessibile dallo spazio dell’area iperbarica in un contesto di naturale bellezza. Qui le piante di acanto, ispiratrici di tante creazioni del mondo greco e romano, proliferavano grazie ai citri d’acqua dolce che sgorgano ancora oggi nei giardini. Uno scenario incantato quello dei giardini storici di proprietà delle famiglie Thomai e Foresio sino alla fine del XVIII secolo, poi delle famiglie Giovinazzi e Catapano. Proprietà sopravvissute alla costruzione dell’Arsenale Militare nel 1885 lungo l’antica via di Santa Lucia, che, a ridosso del mare, portava dall’isola a una Chiesetta intitolata a Santa Lucia dei Pescatori; una vecchia casa rurale della famiglia Foresio e la sua antica scalinata del ‘600, nell’area divenuta ospedaliera, dapprima come chiesa e alloggio di suore e oggi come chiesa e uffici direzionali. Nei giardini ci sono anche numerosi resti del giardino della villa di Mons. Giuseppe Capecelatro, che rispecchiano la grandezza del suo proprietario, nobiluomo di Chiesa, di cultura e di scienza, anch’essa sulla strada di Santa Lucia ma non sopravvissuta alla costruzione dell’Arsenale. La magnificenza dei luoghi tutta in una famosa iscrizione che era posta all’ingresso della villa epigrafata su uno scudo di uno dei due Leoni di pietra che oggi introducono al viale centrale del giardino: “Se qui Adamo avesse nuovamente peccato, forse Dio avrebbe fatto finta di niente”. Votare è semplice, due le modalità: · www.iluoghidelcuore.it; scegli il luogo: Taranto – Giardini Ospedale Militare; · con accesso diretto al link attraverso la scansione, con il proprio cellulare, del QR code, visualizzato nella locandina in contropagina.