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Oltre un secolo e mezzo di storia celebrato l’anniversario delle Capitanerie di Porto

Oltre un secolo e mezzo di storia: celebrato l’anniversario delle

di Cosimo Nicastro

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20 luglio 1865 - Le radici nella storia

155 anni sono trascorsi da quando, il 20 luglio del 1865, a Firenze, il Regio Decreto n. 2438 istituì il Corpo delle Capitanerie di porto. Portatrici di un bagaglio storico tratto dall’originario ordinamento civile, fu l’esperienza della prima guerra mondiale a decretare quanto fosse importante la funzione dei porti, comportando una necessaria militarizzazione ed integrazione delle Capitanerie nella Marina Militare, per condividere, da quel momento in poi, in un tratto di perdurante valore identitario, le regole e le tradizioni della Forza armata “prima nella ricostruzione e oggi nella gestione di tutti i porti delle isole e della penisola, da un punto di vista strutturale, economico e giuridico” come ha ricordato nel suo messaggio augurale il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone: “Un secolo e mezzo di impegno diuturno e silente com’è nel DNA della Marina ha visto il Corpo operare in ambiti e competenze accresciutesi per professionalizzazione e alto livello di specializzazione, come emblematicamente testimoniato dalla nascita della componente operativa della Guardia costiera”, avvenuta a giugno del 1989 e che oggi rappresenta la proiezione operativa delle molteplici ed articolate funzioni affidate dall’ordinamento alle Capitanerie di porto. Alle Capitanerie sono, infatti, sin dalla

In alto a destra: Vittorio Emanuele II firma il decreto costitutivo del Corpo; dipinto a olio di Salvatore Corrieri.

CAPITANERIE DI PORTO

loro fondazione affidate la disciplina e la vigilanza sulle attività marittime e portuali, che siano direttamente legate agli usi civili e produttivi del mare e delle coste. Posto alle dipendenze funzionali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di cui gli uffici marittimi costituiscono organi periferici, al Corpo sono affidate, in via esclusiva, le funzioni di specifica attribuzione di altri Dicasteri, quali principalmente il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Compiti che nella loro autonoma col-

L’onorevole Giulio Calvisi, sottosegretario alla Difesa, accompagnato dal generale Enzo Vecciarelli capo di Stato Maggiore della Difesa, dall’ammiraglio Aurelio De Carolis sottocapo di Stato Maggiore della Marina e dal comandante Generale del Corpo ammiraglio Giovanni Pettorino ricevono gli onori in occasione della cerimonia.

Accompagnata dall’ammiraglio Pettorino, la ministra De Micheli visita il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso marittimo del Comando generale; accanto: un momento della cerimonia; nella pagina a destra: un velivolo in sorveglianza costiera, in basso pattugliatore classe Dattilo, Ubaldo Diciotti.

locazione funzionale, rivestono potenzialità complementari ed opportunità di peculiari sinergie anche nei confronti del dicastero della Difesa, in linea con quanto espresso dal ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini che nel suo messaggio definisce il Corpo “una risorsa straordinaria per la collettività e per l'intera comunità marittima, un'istituzione che è da sempre presente e protagonista ovunque si svolgano operazioni a tutela della sicurezza della navigazione, garantendo, senza soluzione di continuità, la salvaguardia della vita umana in mare, la sorveglianza e la protezione dell'ambiente marino e delle sue risorse ittiche, la sicurezza della navigazione, la regolarità dei trasporti marittimi e l'operatività dei porti''.

20 luglio 2020 – il presente e il futuro

Roma - La giornata si è aperta con la cerimonia di deposizione di una corona davanti al “Monumento ai Caduti del mare e dei porti” presente nella sede del Comando generale a Roma. La commemorazione, tenutasi nel rispetto delle misure imposte dall’emergenza sanitaria in corso, è avvenuta alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa on. Giulio Calvisi, del capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Enzo Vecciarelli, del sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare amm. Aurelio De Carolis e del Comandante Generale del Corpo amm. Giovanni Pettorino. “In questi 155 anni - ha dichiarato l’ammiraglio Pettorino - il nostro Paese ha subìto grandi trasformazioni e in queste trasformazioni le Capitanerie di porto hanno sempre mantenuto il loro ruolo di sostegno alle attività marittime e portuali. Siamo consapevoli di essere una risorsa per il nostro Paese e, proprio perché amiamo il nostro Paese, facciamo del nostro lavoro una missione”. Nel corso della giornata anche l’attesa e gradita visita del ministro delle Infra-

strutture e dei Trasporti Paola De Micheli. Dopo un saluto ai militari in servizio al Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (IMRCC), la ministra De Micheli, accompagnata dall’ammiraglio Pettorino, ha tenuto un incontro in video conferenza con i Comandanti regionali del Corpo. “Attraverso voi – ha detto il ministro – saluto e ringrazio tutto il personale della Guardia costiera che con il suo lavoro consente al Corpo di poter rappresentare un modello di flessibilità e buona amministrazione grazie a una lunga storia di esperienza, di traguardi e di risultati”. La celebrazione di questi 155 anni di vita delle Capitanerie, ha anche fornito l’occasione per un bilancio della crescita umana e professionale di tutto il Corpo. A questo proposito, in una prospettiva di ammodernamento costante, l’ammiraglio Pettorino ha annunciato l’incremento della linea elicotteri a 15 unità, nonché l’avvio della procedura di acquisto di una nuova nave maggiore, che sarà protagonista insieme alle altre navi - Diciotti, Dattilo e Gregoretti – del futuro sviluppo delle attività operative del Corpo a salvaguardia dei tre principali beni collettivi affidati alla propria tutela: la vita umana in mare, l’ecosistema marino e l’integrità della risorsa ittica.

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