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36 anni al servizio del Paese di Gianluca Santoro

36 anni al servizio del Paese

di Gianluca Santoro

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La fregata Espero in navigazione al tramonto. A destra: Il saluto agli equipaggi dell’ammiraglio Paolo Treu, comandante in capo della Squadra navale. A seguire: il primo luogotenente depone la Bandiera di combattimento.

Costruita a Riva Trigoso e varata il 19 novembre 1983, nave Espero entrò a far parte della flotta della Marina Militare italiana il 4 maggio 1985, con il motto “A nessuno secondo”

Il 30 giugno 2021, la Stazione Navale Mar Grande di Taranto è stata palcoscenico della cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera di nave Espero, con il contestuale sbarco della Bandiera di combattimento. Alla cerimonia, presieduta dal Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Paolo Treu, hanno preso parte autorità militari, civili e religiose locali, le Associazioni Combattentistiche e d’arma, Vessilli, Labari e Gonfaloni locali ed infine gli ex comandanti dell’unità. Nel corso del suo intervento, l’ammiraglio Treu, ha ricordato i momenti passati a bordo, in qualità di comandante, nel 1998, ringraziando di persona parte del suo equipaggio, presente alla cerimonia, e dedicando un pensiero «in ricordo di quanti, appartenuti a nave Espero, non sono più fra noi e che da lassù immagino seguire, con colpevole terrena commozione e partecipazione, questo nostro corale e affettuoso saluto alla nostra amata nave. Una nave che oggi ci fa sentire parte di un unico equipaggio, sotto un’unica bandiera; quella bandiera che, al cospetto dei nostri lucidi occhi, a breve verrà ammainata, per l’ultima volta». L’ Espero

avrà la prospettiva di una nuova vita nella flotta di un’altra nazione, l’Indonesia, a cui verrà ceduta dopo un periodo di lavori da parte di Fincantieri. Come ribadito dall’ammiraglio Treu «non dimentichiamoci che le navi hanno un’anima e quindi sono immortali, continuano a vivere nei cuori e nelle menti di coloro che le hanno vissute, nelle storie che verranno tramandate. Continueranno a vivere anche in tutto ciò che hanno donato, con la generosa, appassionata e solidale opera dei formidabili equipaggi che hanno animato le loro lamiere, portando, attraverso i mari del mondo, le qualità e le capacità migliori del popolo italiano». Grande anche la commozione del comandante della nave, capitano di fregata Mauro Paolizzi, nel momento in cui la bandiera di combattimento è stata consegnata nelle mani del comandante in Capo della Squadra Navale, per essere poi deposta al sacrario delle bandiere a Roma, all’interno dell’Altare della Patria dove sarà conservata per gli anni avvenire. Settima delle otto fregate della gloriosa classe Maestrale, nave Espero è stata un’unità missilistica e antisommergibile che dal 1985 al 2018 ha svolto un ruolo fondamentale in molte delle principali missioni e operazioni internazionali: Operazione “Golfo 1”, “Sharp Fence” e “Mare Nuovo 93-1”, Operazione “Sharp Guard”, “Active Endeavour”, UNIFIL I e II, Operazione “Atalanta”, con un complessivo di 675.000 miglia nautiche percorse, circa 31 volte la lunghezza dell’equatore.

Stringiamoci in marinaresca fratellanza, per porgere il nostro riconoscente, affettuoso e commosso omaggio a una gloriosa stella del firmamento della nostra storica flotta, una stella di cui oggi vedremo il tramonto al calar del sole, una stella di cui attendiamo tuttavia il nuovo sorgere, dall’altra parte del mondo”

Il comandante in capo della Squadra Navale ammiraglio di Squadra Paolo Treu

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