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Il 4 novembre tra i ricordi di una storia e la Storia
La diffusione della cultura marittima sarà una delle mie priorità insieme all’attenzione per il personale della Marina Militare
il capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino
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Il generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore della Difesa ha poi precisato che: “la nostra Marina Militare rappresenta uno strumento unico nel panorama delle Marine Militari europee e mediterranee, pronta ad esprimere una capacità aeronavale di ultima generazione, elemento di indiscussa levatura e vanto per le nostre Forze Armate e la nostra industria” e al neo capo di Stato Maggiore della Marina Militare ha rivolto i migliori auguri per questo incarico: “Le qualità indiscusse che hai saputo dimostrare in questi anni di servizio continueranno a esserti preziose” - chiedendogli di: “continuare nel solco tracciato dai tuoi predecessori”. Nell’intervento conclusivo, il ministro della Difesa ha evidenziato come: “Il dominio marittimo è centrale. La recente decisione di istituire una Zona Economica Esclusiva nazionale ne è la conferma. Nella sua attuazione sarà importante valorizzare le capacità delle Forze Armate per la sua tutela e a garanzia dei nostri diritti e rendere visibile a tutti la presenza italiana attraverso una rafforzata attività di sorveglianza e di contrasto delle azioni illegittime”. Ha poi continuato: “E’ evidente in questo contesto il ruolo fondamentale che svolge e dovrà continuare a svolgere la Marina Militare. Il Mediterraneo è il nostro mare e sappiamo bene quanto sia importante per gli equilibri geopolitici globali. In questo senso l’aggiornamento della strategia di difesa e sicurezza che abbiamo avviato, in coerenza con l’ammodernamento in atto dello strumento militare ci deve consentire di individuare aree di sviluppo per fare del nostro Paese un agente di stabilità adeguato al rilievo delle sfide di sicurezza”. Guerini ha poi ribadito che “l’azione italiana sugli scenari internazionali, quale portatrice di sicurezza, non può prescindere da un approccio convintamente e compiutamente interforze per il quale è essenziale il contributo di ciascuna Forza Armata, pur con le proprie specificità. Anche la Marina è chiamata a proseguire questo percorso imprescindibile, per rendere sempre più rilevante il contributo italiano alla sicurezza globale”.
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In alto, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, neo capo di Stato Maggiore della Marina, durante l’intervento di insediamento. A destra, saluto ai lettori dell’ammiraglio Cavo Dragone durante l’intervista con il Direttore del Notiziario della Marina.
Intervista esclusiva dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone al Notiziario della Marina
di Alessandro Busonero
Nella missione di raccontare il grande Equipaggio della Marina, il Notiziario della Marina ha seguito e si è fatto portavoce delle indicazioni del Comandante della Marina. Abbiamo seguito, durante il suo mandato, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone nelle sue attività di guida, di presenza e di vicinanza al personale. Con piacere gli abbiamo rivolto, prima di assumere il nuovo e prestigioso incarico di capo di Stato Maggiore della Difesa, alcune domande per i lettori della nostra rivista.
Ammiraglio in quasi 2 anni e mezzo al comando della Marina c’è un ricordo che più di altri l’ha emozionato e che serba con particolare affetto?
Sicuramente questi 2 anni e mezzo sono stati connotati dalla pandemia, quindi aldilà di tutte le avventure che io ho vissuto nella Forza Armata e che sono state tante, molto divertenti e molto motivanti, io credo che la cosa che mi rimarrà più impressa di questo periodo è come la Marina si è comportata in quest’occasione: come le nostre donne e uomini nonostante tutto siano partiti, hanno lasciato le famiglie, hanno lasciato una situazione di pericolo, di indecisione e hanno portato a termine tutto quello che è stato chiesto: Quindi, questo secondo me, va al di sopra di tutte le esperienze che ho vissuto e le ripeto sono tante e che mi rimarrà sicuramente tatuato sulla pelle.
Il Notiziario della Marina è seguito con attenzione e passione all’interno e all’esterno della Marina. Chi è a casa, attraverso il Notiziario ben comprende la professione del figlio, del fratello, del padre, della madre, ma anche del marito o della moglie. C’è un messaggio che vorrebbe dare alle famiglie che leggono il Notiziario della Marina?
Attraverso il Notiziario noi cerchiamo di illustrare quella che è la nostra vita con determinati spaccati e con determinate ottiche. Quello che posso dire alle famiglie che leggono il Notiziario della Marina è di continuare a sostenerci perché se non lo facessero non riusciremmo a fare quello che facciamo.
Quale augurio per il futuro della nostra Marina e per il suo successore: l’ammiraglio Enrico Credendino?
L’augurio è quello di avere sempre una squadra così coesa, una squadra così focalizzata al conseguimento della missione e soprattutto sempre paziente e disponibile a fare cose ben al di sopra delle nostre capacità, soprattutto con i numeri che abbiamo oggi. Direi di avere pazienza. Lavoreremo sempre e comunque per cercare di aumentare questi numeri perché lo meritiamo.
Grazie ammiraglio, in chiusura un saluto diretto ai lettori del Notiziario della Marina, come ha detto lei, un oblò mensile sulle attività della Marina in Italia e nel mondo.
L’augurio è quello di continuare a mietere i successi che sono stati conseguiti fino ad adesso. Se posso dare una raccomandazione e lanciare un appello: ricordiamoci dell’Istituto Andrea Doria* perché abbiamo bisogno di supportarlo al meglio. Abbiamo bisogno di foraggiarlo perché è la nostra istituzione e si prende cura dei più deboli della nostra confraternita.
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L’Istituto Andrea Doria
L’Andrea Doria, si base sul principio originario e fondante, di assistere le famiglie dei marinai attraverso una forma di solidarietà volontaria tra tutti coloro che a bordo ed a terra fanno parte della grande famiglia marinara (per donare, consulta www.marina.difesa.it – Istituto Andrea Doria). L’Istituto Andrea Doria assiste, se in stato di bisogno: gli orfani dei militari della Marina deceduti a seguito di lesioni o malattie contratte per causa di servizio; in servizio ed in quiescenza; i figli dei grandi invalidi della Marina (coloro che per lesioni o malattie contratte per cause di servizio risultino totalmente inabili a proficuo lavoro); gli orfani dei militari della Marina deceduti in servizio per cause non attinenti al servizio; le vedove dei caduti in guerra della Marina che all’atto del decesso del marito non avevano prole; consentendolo le disponibilità finanziarie, potranno essere concessi contributi straordinari al personale militare in servizio o che abbia prestato servizio militare nella Marina che si trovi in particolari e documentate situazioni di bisogno. L’assistenza agli orfani si attua mediante: la concessione di un sussidio annuale; la corresponsione della retta entro i limiti di spesa stabiliti, agli orfani studenti presso Istituti di istruzione come convittori; la eventuale concessione agli orfani di premi di profitto negli studi; la concessione di eventuali contributi in casi di comprovata particolare necessità; l’assegnazione di un contributo finale alla cessazione dell’assistenza. Assiste le famiglie dei marinai in caso di bisogno.
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