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Minaccia di mine navali: il cacciamine Viareggio si addestra con la NATO di Francesca Lentini

Marinai per un mese

di Matteo Negro, studente Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali - Guido Carli)

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Il 3 ottobre iniziava per noi studenti l’imbarco sulla portaerei Cavour. Ventisei ragazzi provenienti da tutta Italia: studenti di Scienze Politiche, Relazioni Internazionali, Giurisprudenza e Ingegneria Navale. Università LUISS, Sant’Anna, Trieste, Siena. Ancora non ci conoscevamo, ma di fatto eravamo già uniti dalla scelta di metterci in gioco per un mese, testando i nostri studi accademici in una realtà a noi ancora sconosciuta: il mare, all’interno di un’opportunità più unica che rara: la “Mare Aperto 2021”, la più grande e importante esercitazione annuale della Marina Militare. Non saprei ricordare con esattezza le nostre emozioni o le nostre aspettative appena saliti a bordo dell’ammiraglia (portaerei Cavour – n.d.r), ma sicuramente ero inebriato dal senso del nuovo, dall’emozione e dalla consapevolezza di essere sul punto di lasciare un porto conosciuto per salpare verso l’ignoto. E poi ricordo bene - e con felicità - le aspettative “tradite”. Pensavamo che il nostro contributo sarebbe stato al più superficiale, formale. Che fossimo qui quasi come osservatori, coinvolti solo se necessario e secondariamente. Quanto ci sbagliavamo! Dopo poche ore eravamo già al lavoro, integrati con lo staff e i team dell’esercitazione. I briefing e i de-briefing iniziavano ad alternarsi mentre noi, piano piano, venivamo integrati nella vita di bordo. L’apertura mentale dell’equipaggio, dimostrata verso di noi, da comandanti ed ammiragli, ufficiali, sottufficiali e marinai, ci ha stupito e lusingato, spingendoci a dare il massimo e a sforzarci di non deludere questa incredibile fiducia. Un’insaziabile curiosità ha animato le nostre conversazioni: da una parte donne e uomini in divisa che hanno scelto le “stellette” quando noi sceglie-

Elicottero EH-101 durante un’ esercitazione di recupero naufrago. In basso, foto ricordo degli studenti universitari con la guardiamarina Sara Rebecca Cutrona nell’hangar della portaerei Cavour; a seguire personale della Brigata Marina San Marco durante lo sbarco anfibio.

vamo la facoltà e gli studi da intraprendere; dall’altra, noi studenti quasi al termine del percorso universitario, ancora inconsapevoli delle numerose strade che la Marina Militare e le Forze Armate offrono oggi a professionisti e laureati. All’interno dell’esercitazione ne abbiamo avuto un assaggio: come membro del team Pubblica Informazione (P.I.) ho avuto l’opportunità di pianificare e sviluppare differenti strategie comunicative, simulando una campagna mediatica politica parallela allo scenario militare dell’esercitazione. I colleghi di giurisprudenza sono stati inseriti nel team Legad (Legal Advisor), dove hanno avuto la possibilità di analizzare e modificare il framework legale dell’operazione. Gli studenti di Scienze Politiche venivano chiamati per esprimere consulenze e opinioni sulla pianificazione strategico-politica dell’intero piano in qualità di Political Advisor. Non potranno mai bastare queste poche righe per riassumere le emozioni, i ricordi e le competenze acquisite con cui sbarcheremo da nave Cavour. Sicuramente, per tutti, una delle più belle esperienze delle nostre vite. La memoria più bella? Senza dubbio, la nostra flotta mentre sfila al tramonto in una località non precisata del Mar Tirreno, accanto a donne e uomini di mare orgogliosi della divisa che indossano e del ruolo che ricoprono.

Minaccia di mine navali: il cacciamine Viareggio si addestra con la NATO

di Francesca Lentini

La Turchia ospita l’esercitazione multinazionale di contromisure mine NUSRET 2021

La libertà di navigazione è sancita dalla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 ed è presupposto alla base dell’economia dei principali Paesi al mondo. Consapevole dell’importanza di questo principio, il cacciamine Viareggio - appartenente al comando delle Forze di Contromisure Mine e dislocato nella Base Navale di La Spezia - si è unito al Secondo Gruppo Navale Permanente di Contromisure Mine della NATO (SNMCMG2): la Forza marittima multinazionale integrata che ha l’obiettivo di garantire la salvaguardia delle vie di comunicazione marittime e gli accessi ai porti dalla minaccia di mine navali. La nave, dopo essere salpata il 13 settembre da La Spezia, ha raggiunto il porto turco di Istanbul, attraverso lo Stretto dei Dardanelli, e poi il porto di Batumi in Georgia, entrando in Mar Nero e navigando nello Stretto del Bosforo, dove sono state svolte diverse attività addestrative con le navi della Guardia Costiera georgiana. L’impegno internazionale del cacciamine Viareggio è culminato con la partecipazione all’ esercitazione multinazionale di contromisure mine denominata NUSRET 2021, ospitata dalla Turchia dal 18 al 28 ottobre nel golfo di Saros nel Mar Egeo del nord. All’esercitazione hanno partecipato anche i cacciamine di Spagna, Grecia e Turchia. L’equipaggio del Viareggio ha potuto testare in mare

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