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Incendi estivi: arriva dal cielo l’aiuto della Marina

Gruppo Navale di risposta rapida della NATO

Rafforzare la coesione dell’Alleanza arricchendo l’interoperabilità e la prontezza delle forze dispiegabili a livello internazionale. Il cacciamine Alghero nel Gruppo navale dell’Alleanza atlantica

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di Francesco Felci

Dopo aver mollato gli ormeggi da La Spezia il 24 luglio, il cacciamine Alghero è giunto nelle acque antistanti Haifa (Israele) e si è ricongiunto con le navi dello Standing NATO Mine Counter Measures Group 2 (SNMCMG2). Questo Gruppo Navale fa parte della risposta rapida della NATO (Nato Rapid Response Force) e coinvolge le Marine dei Paesi alleati operanti principalmente nel Mar Mediterraneo e Mar Nero. Dopo una breve sosta nel porto israeliano, senza libera uscita e senza contatti con personale esterno, in osservanza delle restrizioni a contrasto del COVID-19 messe a punto per preservare la salute degli equipaggi, le navi hanno ripreso il mare e condotto attività addestrativa con la Marina israeliana. L’addestramento ha consentito di accrescere l’interoperabilità con la Marina di un Paese al di fuori della NATO e, ancor di più, di rafforzare i rapporti di amicizia con Israele. Il Gruppo, oltre a rappresentare uno strumento di presenza e sorveglianza permanente a disposizione dell’Alleanza Atlantica, ha competenze specifiche nella cosiddetta “guerra di mine” (Mine Warfare) e assicura la localizzazione, classificazione e neutralizzazione di ordigni, mine navali e residuati bellici. L’attività di “bonifica” garantisce il libero accesso ai porti e più in generale è indispensabile per la libertà di navigazione lungo le cosiddette Sea Lines of Communications (SLOCs – Linee di comunicazione) sempre più rilevanti nel secolo ribattezzato “blue century” per la crescente importanza che il mare riveste a 360° nell’as-

sicurare la proiezione del potere marittimo nelle zone d’interesse dei Paesi alleati. La Marina Militare, con il Comando delle Forze di Contromisure Mine (Maricodrag) contribuisce in maniera assidua a tale dispositivo navale impiegando i cacciamine costieri, denominati Mine Hunter Coastal (MHC) della Classe Gaeta. Nave Alghero sta partecipando a questa attività confrontandosi con altre navi ed equipaggi in un contesto internazionale e può fare affidamento sulle eccellenze specialistiche che caratterizzano il sistema di combattimento di bordo, quali i Remote Operated Vehicles (ROVs – Veicoli subacquei pilotati da remoto) ed il sonar con trasduttore a profondità variabile di ultima generazione. La nave inoltre imbarca un team specialistico di palombari del Comando Subacqueo e Incursori (COMSUBIN) ed è dotata di una camera di decompressione per il trattamento dei barotraumi. Lo SNMCMG2 ha sostato a La Spezia a fine agosto dove, per due settimane e ha partecipato alla Dynamic Move 2021, esercitazione “virtuale” che da molti anni è organizzata presso le strutture di Maricodrag. L’evento costituisce un’opportunità addestrativa complessa al quale partecipano, ogni anno, team specialistici di altre Marine dell’Alleanza Atlantica dove vengono in luce l’eccellenza e la professionalità italiana nella Guerra di Mine. Nelle due settimane di attività addestrativa sono stati simulati scenari di crisi grazie alle tecnologie d’avanguardia a disposizione del Comando di Contromisure Mine. Le attività simulate e reali in mare nell’ambito del SNMCMG2 e delle cooperazioni con Paesi amici, hanno l’obiettivo di rafforzare la coesione dell’Alleanza arricchendo l’interoperabilità e la prontezza delle Forze impiegabili a livello internazionale. Vere e proprie opportunità dove le competenze dello strumento navale italiano e la dedizione degli equipaggi della Marina si fondono per raggiungere importanti traguardi di rango internazionale.

Il cacciamine Alghero, partito da la Spezia il 24 luglio ha raggiunto le coste di Haifa (Israele) unendosi allo SNMCMG2.

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