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Speciale Campagne d’istruzione 2021
Incendi estivi: arriva dal cielo l’aiuto della Marina
La Stazione Elicotteri della Marina Militare a Catania coopera con il Dipartimento della Protezione Civile.
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di Antonio Pulvirenti
L’attesa per la stagione estiva è ormai un ricordo e, per tante famiglie, si è palesata la possibilità di trascorrere le vacanze in terra sicula, bellissima meta turistica. Purtroppo però, non solo il mare e l’Etna sono stati al centro delle foto ricordo e dei panorami scattati con il telefono poiché, strazianti immagini, hanno ripreso ciò che un clima che supera anche i 40 gradi può comportare: incendi quasi indomabili, molti di questi causati dalla scellerata mano umana. In questo contesto, anche quest’anno, i piloti della stazione elicotteri della Marina Militare di Catania, hanno fornito un contributo fondamentale alla collettività nella lotta agli incendi. La stazione elicotteri di Catania è una base a forte vocazione addestrativa immersa in un ruolo di primo piano nel settore operativo e anche nella lotta agli incendi. Per questa tipologia di attività la Marina Militare prevede l’impiego, con criterio territoriale e su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, degli elicotteri AB 212 collocati a Catania. Ci racconta di più il tenente di vascello, pilota di elicotteri, Alberto Gambino: “Da quando ho iniziato il mio impiego operativo alla base di Maristaeli Catania, già dalla prima stagione estiva, ho volato in missioni reali Anti Incendi Boschivi e mettere, dunque, al servizio della popolazione l’esperienza di pilota dell’Aviazione Navale. Gli interventi devono essere i più immediati possibili e questo è tra i principali fattori in grado di aumentare l’efficacia della nostra azione di contrasto”. Dalla Base di Catania, fino al 30 settembre, operano gli equipaggi del Secondo Gruppo Elicotteri con alle spalle anni e anni d’esperienza e competenza nel volo a bassa quota. Oltre 30 le missioni su tutto il versante orientale dell’isola con più di 80 ore di volo e un migliaio di rilasci, per un totale di quasi mezzo milione di litri d’acqua per domare le fiamme. Il tenente di vascello, pilota di elicotteri, Giorgio Favitta, protagonista in una delle situazioni operative più critiche dell’intera stagione antincendio 2021, ricorda un intervento fatto a fine luglio. Un vasto e articolato incendio partito da uno stabilimento balneare della spiaggia catanese ha finito per moltiplicarsi su vari fronti coinvolgendo le abitazioni di alcuni quartieri sorti a ridosso dell’oasi del Simeto: “Il vento era teso, l’aria rovente e nella zona della Playa si iniziavano a vedere i primi fumi di quella che a breve si sarebbe rivelata una vera e propria rovina ambientale. Diverse telefonate arrivavano al numero della Centrale Operativa della Base con disperate richieste di soccorso. Di lì a breve veniva richiesto l’intervento del nostro secondo elicottero, in aggiunta alla missione già in corso. In breve tempo eravamo in volo. L’intera zona era invasa dal fumo grigio proveniente da una decina di fronti di fuoco. Alberi e cespugli in fiamme, ma soprattutto automobili e case. La velocità d’intervento diveniva dunque più che in altre occasioni un fattore determinate. Alla fine e non senza fatica, le fiamme sono state domate. Questo risultato ci rende orgogliosi del lavoro che facciamo e ripaga di tanta dedizione e sacrificio al servizio del Paese e dei cittadini!”
Il personale e gli elicotteri AB212 della base di Maristaeli Catania impegnati nella campagna “Anti incendi Boschivi”.
Il capo dello Stato a bordo del Palinuro
Gli allievi marescialli hanno appreso come gestire li ritmi incalzanti, le avversità dell’andare per mare e la convivenza negli spazi ristretti di una nave.
di Autorino Giuseppe
Domenica 11 luglio è iniziata per 9 allievi marescialli del secondo anno del corso “Hector” la campagna d’istruzione a bordo della goletta Palinuro. Gli allievi marescialli, di categoria nocchiere, hanno supportato l’equipaggio nella navigazione, affiancando il personale di ruolo nelle tante attività di bordo: dai turni di guardia, ai posti di manovra alle vele, dagli ormeggi e disormeggi, ai compiti svolti dal personale nocchiere di bordo del servizio marinaresco. Gli allievi hanno inoltre appreso come gestire la stanchezza, le avversità dell’andare per mare, la convivenza negli spazi ristretti di una nave e quando possibile svagarsi nei pochi momenti liberi. Ciò, allo stesso tempo, non ha fatto altro che incrementare lo spirito di corpo, rendendo l’equipaggio più unito. Un periodo breve, ma intenso, caratterizzato quindi da poco riposo e da tante attività, durante il quale l’equipaggio ha trasmesso agli allievi, in maniera osmotica, le conoscenze basilari della navigazione a vela e la presa di coscienza delle responsabilità derivanti della categoria rivestita. Tuttavia la Campagna d’istruzione 2021 non è stata solo addestramento marinaresco. A chiusura di campagna, poi, la nave scuola è stata sede di un evento straordinario. Il 12 agosto nella rada di Porto Conte in Sardegna, nave Palinuro ha ricevuto la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone. Nella sua prima volta a bordo del Palinuro, Mattarella ha apprezzato la perfetta sincronia dell’equipaggio nelle manovre alle vele e marinaresche in generale e il concetto di fare gruppo in simbiosi con l’ambiente meteo-marino, non ultimo l’equilibrio tra tradizione e modernità nella conduzione in sicurezza e consapevole della navigazione. “Con grande apprezzamento per l’equipaggio di nave Palinuro e per il suo Comandante e altrettanta ammirazione per la nave e il suo contributo al prestigio dell’Italia” - quanto ha lasciato scritto sul libro d’onore della nave il Presidente. “Questa esperienza ha permesso a noi allievi di ampliare le nostre conoscenze teoriche e pratiche permettendoci di comprendere l’importanza che ricopre la categoria più antica della nostra Marina. Nonostante i due anni trascorsi insieme a Taranto, questa Campagna d’istruzione ha saldato ancor di più lo spirito d’equipaggio accrescendo la coesione all’interno del gruppo” è quanto dice l’allievo maresciallo Nicolangelo Manzari, capo sezione dei nocchieri della 2ª classe. In conclusione la campagna d’istruzione è stata un’opportunità per mettere in pratica le conoscenze proprie della categoria nocchieri su una nave storica che, con le sue 15 vele dalla superficie complessiva di 1000 mq circa, mette in rilievo la figura del marinaio. Un percorso che consolida le competenze e le conoscenze tecniche e nautiche apprese durante i due anni accademici alla Scuola Sottufficiali di Taranto. Fondamentali le interazioni createsi tra allievi ed equipaggio, queste hanno permesso di assimilare l’importanza del lavoro di squadra.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la visita a bordo di nave Palinuro, in rada di fronte a porto Conte in Sardegna. Foto: ufficio Stampa Presidenza della Repubblica. A seguire gli allievi della Scuola Navale Francesco Morosini durante un posto di manovra alla vela.
Quel che persevera
Scorcio sulla vita degli allievi a bordo della nave scuola Vespucci, tra emozioni e istruzione, la strada per diventare un ufficiale di Marina.
di Jacopo Bricco
Quest’anno è il mio turno: nave
Vespucci, la “Nave più bella del mondo”, mi ha accolto, insieme ai miei compagni di classe, per la Campagna d’istruzione 2021, l’ultimo atto del primo anno di Accademia navale. Le giornate a bordo scorrono veloci, mettendomi sempre alla prova ed a confronto con quello che è diventato il mio ambiente: il mare. Ne ho avuto la riprova alla prima osservazione stellare, un’arte antica per determinare la posizione della nave grazie alla conoscenza delle stelle, all’utilizzo del sestante epreciso calcolo delle coordinate, nella suggestiva atmosfera del crepuscolo mattinale o serale, primo e ultimo evento di ogni giornata. Mi sembra infatti che nulla sul Vespucci sia lasciato al caso, e che la nave mi spinga a riflettere e maturare in ogni momento, anche quando mi preparo al riposo notturno. Noi allievi dormiamo appendendo le amache nei nostri locali di vita; vanno preparate, fissandone le due estremità, per mezzo di nodi, ad un sostegno al soffitto. Ogni sera rivivo il rituale del fare i nodi, l’ultimo dei compiti a cui ogni giorno adempio, ed ideale simbolo dell’assolvimento del dovere: l’amaca mi ricorda che la motivazione, l’attenzione e la disciplina sono fondamentali dal primo all’ultimo momento della giornata, in tutto ciò che faccio, per evitare un brusco risveglio, ma anche per trarre il massimo dalla mia esperienza a bordo. Non tutti gli imprevisti si possono però evitare, come la battuta d’arresto della campagna, necessaria per arginare alcuni casi di COVID-19. Il passare dalla condivisione che caratterizza la vita a bordo di un equipaggio, all’isolamento a terra non è stato piacevole, ma ho potuto dedicarmi all’aggiornamento professionale, valorizzando e condividendo con i miei compagni di classe quanto appreso durante il periodo di imbarco, con la consapevolezza della necessità di tale misura per la ripresa della navigazione in sicurezza e con rinnovato slancio. Come infatti avviene da 90 anni, anche in questa particolare Campagna d’istruzione il motto di Nave Vespucci è stato la vera bussola morale per tutti gli allievi ufficiali della 1ª Classe: “Non chi comincia ma quel che persevera”, proprio a rimarcare che non è tanto importante il coraggio di intraprendere una nuova sfida, quanto non demordere di fronte ad imprevisti e nuove difficoltà. Quindi torno a bordo, riprendo la mia amaca e mi rendo conto di avere ancora l’opportunità di vivere il battesimo del mare sulla Nave più bella del mondo. Ne ho l’ennesima riprova quando - dopo lo spegnimento del motore e grazie al duro lavoro di tutto l’equipaggio - il Vespucci rivela la sua magia, il fascino senza tempo del navigare a vela, senza altro ausilio propulsivo che non derivi dalla forza del vento. Ho ancora davanti a me un mese di campagna, ma questo non mi scoraggia, tutt’altro: l’Amerigo Vespucci mi ha insegnato che salire sul pennone più alto è faticoso e che guardare avanti potrebbe fare molta paura, ma, quando i piedi toccano nuovamente il ponte di coperta, rimane vivo solo il ricordo della vista dalla cima. Basta questo per farmi attendere il fischio del nostromo: è di nuovo il mio turno, salire a riva oggi tocca a me.
Allievi dell’Accademia navale a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci durante la Campagna d’istruzione.
In alto foto dell’equipaggio di nave Durand de la Penne impiegato nella Campagna d’istruzione a favore degli allievi della seconda classe dell’Accademia navale.
Speciale Campagne d’istruzione 2021
La 2ª classe su nave Durand de la Penne
Dopo l’esperienza del Modulo Arte del Comando, presso la Brigata Marina San Marco, gli allievi ufficiali proseguono l’attività estiva a bordo della nave della Marina, impegnata nell’operazione Mare Sicuro.
di Giuseppe Lucafò
L’imbarco a Taranto sul cacciatorpediniere lanciamissili Durand de la Penne ha segnato l’inizio della Campagna d’istruzione 2021 per i 109 allievi della 2ª classe dell’Accademia navale, tra i quali 10 allievi stranieri. La formazione estiva consentirà agli allievi di conoscere più da vicino le peculiari attività svolte dalle componenti specialistiche della Marina, comprendere al meglio la poliedricità della Unità di Squadra e, più in generale, recepire l`importanza che rivestono sia l’addestramento che l`integrazione dell`equipaggio. “Siete stati il primo corso ad aver effettuato due volte il Modulo Arte del Comando con la Brigata Marina San Marco e ad aver preso parte lo scorso anno ad una Campagna d’istruzione a bordo di nave Vespucci, unica nel suo genere. Conosco il vostro valore, ora cogliete ogni occasione per apprendere dalla straordinaria professionalità dell’equipaggio di nave de la Penne. Sarà un’esperienza formativa che vi vedrà impegnati nell’operazione Mare Sicuro e nel Mediterraneo orientale e che, ne sono certo, rappresenterà un importante tassello del vostro processo di crescita per diventare ufficiali”, queste le parole rivolte al “Corso Esperia” dal Comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio Enrico Credendino, in occasione della partenza da Taranto. “Condotta della navigazione, servizi di guardia, gestione delle avarie reali e simulate, manovre cinematiche con altre unità navali, esercitazioni di comunicazione diurne e notturne, svolgimento di operazioni per la difesa aerea, di superficie e antisommergibile dell’Unità, voli di ambientamento sul mare con l’elicottero, attività di boarding e impiego di armi portatili, sono solo alcune delle attività a cui ho partecipato in appena trenta giorni di permanenza a bordo”, ha commentato l’allievo Simone Unali. Numerose le esercitazioni di sicurezza e di controllo del danno svolte a difficoltà crescente, in varie aree della nave e in orari differenti della giornata, allo scopo di testare la prontezza di ciascun componente dell’equipaggio e ridurre così, i tempi di reazione nel fronteggiare le emergenze. “L’esperienza che sto vivendo in questo periodo è sempre più entusiasmante e le attività che svolgo quotidianamente al fianco del personale di bordo mi mettono a dura prova e mi fanno capire quanto siano importanti anche la prevenzione, l’addestramento individuale e di team, per garantire l’incolumità dell’equipaggio e per assicurare l’operatività della Nave”, ha aggiunto l’allievo delle armi navali, Antonio Caramia, al termine di un intervento risolutivo per l’estinzione di un incendio simulato. Non è ovviamente mancata la cultura marinaresca, intrinseca nella formazione di tutti gli ufficiali della Marina, nonché parte integrante del bagaglio culturale di ogni buon marinaio: l’analisi degli elementi naturali come il vento e la corrente, le attività manutentive per garantire l’efficienza e il corretto assetto dell’unità, il riconoscimento stellare e la determinazione del punto nave astronomico. La Campagna d’istruzione è proseguita fino alla seconda decade di settembre con nuove sfide formative e opportunità di crescita professionale, che gli allievi hanno vissuto, uniti all’equipaggio di nave de la Penne, prima di indossare per la prima volta il tanto ambito grado da aspirante guardiamarina.