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Nave Fasan flagship delle operazioni NATO

Operazione Atalanta: il Carabiniere rientra in Italia

di Valentina Perna

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Diminuiti gli attacchi pirati al largo delle coste somale grazie al contrasto e prevenzione delle navi dell’UE. La Fregata Multi Missione Europea della Marina italiana, ha terminato la propria missione dopo 28.500 miglia percorse

Dopo oltre cinque mesi di impiego fuori area e 28500 miglia percorse, la Fregata Multi Missione (FREMM) Carabiniere, il 12 agosto ha fatto rientro nel porto di Taranto. Nave Carabiniere impiegata nell’ Operazione Atalanta come flagship per 144 giorni ha operato nel bacino somalo nella Task Force 465, il dispositivo aeronavale europeo incaricato di impedire il proliferare della pirateria, di garantire la sicurezza delle rotte commerciali e la stabilità nel bacino somalo e nell’Oceano Indiano. La missione European Naval Force Somalia, detta “Operazione Atalanta” ha l’obiettivo di contrastare e prevenire atti di pirateria al largo delle coste somale: solo 1 attacco nel 2019 e 3 eventi sospetti nel 2020 grazie all’impegno di decine di navi e migliaia di marinai in quasi 15 anni di impiego operativo. A partire da gennaio di quest’anno, oltre ai compiti originari (deterrenza della pirateria e supporto/protezione delle unità navali del World Food Programme delle Na-

zioni Unite), le navi hanno ulteriori task esecutivi: lotta contro il traffico di armi e stupefacenti e task non esecutivi: monitoraggio delle attività illegali in mare. L'estensione del mandato dell’operazione Atalanta, inoltre, prevede l'attuazione dell'embargo sulle armi imposto alla Somalia dalle Nazioni Unite e sostiene la lotta in corso contro Al Shabaab e i suoi flussi di finanziamento. L'ampliamento del mandato consente all'UE di garantire la libertà di navigazione e di implementare la sicurezza marittima regionale, che si estende dal Mar Rosso all'Oceano Indiano occidentale incluso lo stretto di Bab al Mandeb, uno degli snodi di traffico marittimo più importanti al mondo. Come ha ricordato il ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, in visita a nave Carabiniere il 25 marzo scorso a Gibuti in occasione della prima sosta operativa dopo essere ufficialmente entrata a far parte della Task Force: ”Garantire la sicurezza marittima è la ragione che ci porta ad essere presenti anche in mari lontani dalle nostre coste, per contrastare il fenomeno della pirateria, che continua a destare grande preoccupazione e a rappresentare una minaccia grave per la libertà di navigazione del traffico mercantile e anche per il trasporto degli aiuti umanitari”. Nave Carabiniere, comandata dal capitano di fregata Alessandro De Lucia, era salpata dal porto di Taranto a metà marzo scorso, per assumere, dopo pochi giorni, il ruolo di flagship della 37ma Rotazione dell’Operazione Atalanta, sotto il comando del contrammiraglio Luca Pasquale Esposito, Force Commander della Task Force 465. Durante la cerimonia di passaggio di consegne tra Force Commanders, tenutasi a Gibuti il 4 agosto, l’amm. José M. Nunez Torrente, Operation Commander di EUNAVFOR Somalia, oltre a ringraziare il Force Commander cedente, il suo staff e la fregata Carabiniere per l’eccellente lavoro svolto e per gli obiettivi raggiunti, ha sottolineato l’importanza dell’operazione Atalanta non solo per la deterrenza e prevenzione della pirateria, ma anche come operazione che contribuisce a rafforzare la politica europea in materia di sicurezza e difesa, grazie alle numerose esercitazioni congiunte e cooperazioni multilaterali con marine e forze armate estere.

Sullo sfondo la fregata multi missione (FREMM) Carabiniere, flagship dell’Operazione Atalanta ha fatto rientro a Taranto il 12 agosto 2021.

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