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comma 20/B art. 2 Legge 662/96 filiale di Firenze

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Proletari di tutti i paesi unitevi!

nuova unità fondata nel 1964

Periodico comunista di politica e cultura n. 4/2017 - anno XXVI

Cosa accadrebbe se il capitale riuscisse ad annientare la Repubblica dei Soviet? Avrebbe inizio l’epoca della reazione più nera in tutti i paesi capitalisti Stalin

L’unica soluzione è cambiare il sistema

Non abbiamo bisogno dell’unità per la stabilità del capitalismo, come sostengono riformisti e revisionisti. Abbiamo bisogno dell’unità dei lavoratori che rompano con l’opportunismo, le esitazioni e si organizzino per portare a compimento la propria lotta di classe per la presa del potere Gli illusori slogan sulla ripresina non convincono più proletariato e masse popolari che vivono sulla propria pelle le difficoltà quotidiane, i disagi derivanti dai tagli ai servizi pubblici dalla sanità ai trasporti, la disoccupazione, il lavoro precario e nero, l’intensificazione dello sfruttamento che peggiora le condizioni di lavoro - in particolare per le donne -, le minacce di licenziamento, le multe, i ricatti, e lasciano intravvedere un inasprimento dello scontro di classe. Anche se con lentezza sempre più lavoratori capiscono che il patto tra politici, Confindustria e sindacati confederali è basato

che il Governo, Del Rio, Minniti (PD), i politici, i vertici sindacali concertativi si sono lanciati in farneticanti dichiarazioni intrise di spirito liberticida e reazionario che dovrebbe far sobbalzare tutto il mondo del lavoro: “Non possiamo essere ostaggi di una minoranza”, sebbene questa “minoranza” in alcune grandi città abbia raggiunto punte di adesione intorno al 90%. “È necessario regolamentare il diritto di sciopero” e sul togliere il diritto di sciopero ci stanno lavorando da tempo e l’Accordo sulla rappresentanza ha spianato la strada lasciando spazio solo ai confederali

attrezza. Dopo la legge quadro sulle missioni militari all’estero che annulla l’incostituzionalità del ricorso alle operazioni militari vincolate dall’art. 11 e specifica che l’invio di militari contro le popolazioni di altri paesi è conforme agli obblighi di alleanze è arrivato il decreto legge 14. Dietro il pretesto di eliminare criminalità e degrado (?) con la legge sulla sicurezza Minniti-Orlando (PD), rappresentanti di un sistema marcio e corrotto, cercano di sopprimere le libertà democratiche, reprimere le lotte, gli scioperi e far avanzare il progetto

per favorire il capitale monopolistico finanziario. Una situazione che vede proliferare i gruppi fascisti sotto le più disparate sigle che cercano il consenso delle masse contando su organizzazioni come Fratelli d’Italia e la Lega Nord per una copertura istituzionale e legale. In realtà sono gli squadristi eredi della repubblica di Salò, portatori di teorie razziste, xenofobe e autoritarie perché difensori del capitalismo. L’aggressività dell’imperialismo che marcia a grandi passi verso le popolazioni è rovinosa. I rappresentanti dei governi USA, Germa-

che solo la rivoluzione permetterà agli oppressi di togliere il potere politico ed economico ai propri oppressori. Anche se questo comporterà grandi sacrifici per respingere i feroci attacchi della borghesia, delle sue armate e del clero sempre più impegnati a dimostrare l’”orrore comunista” in contrapposizione ad un modello di vita e di lavoro basato sul mercato, sul merito, sulla competizione e sulla proprietà privata. A 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre possiamo affermare che la storia del movimento operaio e comunista - fatta di lotte e conquiste ottenute con il sacrificio di molte

vite, soprattutto durante la Lotta di liberazione contro il nazi-fascismo - è più attuale che mai. Per questo lavoriamo per la ricostituzione del Partito comunista che, nella sua composizione operaia, sia in grado di capovolgere il potere a favore della classe lavoratrice e delle masse popolari. Non abbiamo bisogno dell’unità per la stabilità del capitalismo, come sostengono riformisti e revisionisti. Abbiamo bisogno dell’unità dei lavoratori che rompano con l’opportunismo, le esitazioni e si organizzino per portare a compimento la propria lotta di classe per la presa del potere.

MORTI DI LAVORO

L’esempio perfetto Lo chiamano “lavoro nero” e ogni volta che scoppia un caso eclatante si spandono fiumi di inchiostro. Ma quando questi casi arrivano in un tribunale scopriamo che i capitalisti - che fanno le loro fortune sul “lavoro nero”, oltre che su quello regolare - hanno la totale impunità

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IL VOTO E LA LOTTA

Molti lavoratori si chiedono come mai il governo trova milioni di euro al giorno per mantenere le basi Nato, miliardi di euro per fare guerre “umanitarie” o per salvare banche e grandi multinazionali che licenziano, e mai per risolvere i problemi dei proletari e delle masse popolari

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DALL’URSS ALLA RUSSIA

Molotov: Al nemico di classe sconfitto è stata tolta la base economica; ma sarebbe un “rozzo travisamento del bolscevismo cadere in un opportunistico autocompiacimento non sulla stabilità di un sistema economico come vanno predicando, ma è basato sullo sfruttamento dei molti a vantaggio di pochi. La mobilitazione unitaria del settore trasporti del 16 giugno ha funzionato e rappresentato un passo importante, l’alta adesione allo sciopero ha dimostrato che i lavoratori hanno apprezzato e capito l’importanza di questa giornata. Ha talmente funzionato

complici, ma sempre più contrastati dai lavoratori come ha dimostrato il referendum Alitalia che ha respinto una proposta lacrime e sangue. La politica aperta da Renzi e proseguita con Gentiloni (PD) mostra il suo volto reazionario, di attacco di classe per compiacere i capitalisti, le multinazionali, le regole UE, gli USA, la Nato - strumento di guerre imperialiste alla quale va il 2% del Pil - e il Vaticano e si

autoritario ed eversivo della borghesia. In continuità con la scelta di privatizzare i profitti e socializzare le perdite il Governo regala 20 miliardi alle banche venete (ma il Veneto non è sostenitore del sistema federativo?) dopo quelli spesi per MPS ed Etruria, somme che non ci sono per il welfare e che non vanno a favore dei clienti imbrogliati, ma vengono sottratti dalle tasche dei lavoratori

nia, Francia, Giappone, Canada, Gran Bretagna e, naturalmente, Italia si incontrano in vari e costosi vertici per siglare le decisioni su come meglio spartirsi il mondo, depredare le risorse energetiche dei paesi del medioriente, Africa e Asia e fronteggiare la grave crisi economica internazionale, negli interessi di borghesia, padroni e banche. Per noi comunisti, impegnati in tutte le forme di lotta, è chiaro

e credere che la lotta di classe nel nostro paese sia terminata. Il nemico di classe è sconfitto, ma non annientato

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A CARO PREZZO

L’orrendo connubio tra case farmaceutiche e medici venduti denunciati da Antonio Morabito nel film “Venditore di medicine”

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nuova unità 4/2017 1


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