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EDITORIALE

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Biologi e Vaccini

di Vincenzo D’Anna

Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi

All’atto dell’insediamento del nuo- inglesi. Bastò pubblicare la locandina di vo Consiglio dell’Ordine, quindi quel convegno perché taluni “accademici”, della mia presidenza, decidemmo accompagnati da orecchianti in perfetta di inaugurare quella che si sareb- malafede, riuscissero a montare un’aspra be rivelata, in seguito, la prolifica stagio- polemica contro la presidenza dell’ONB. ne degli eventi organizzati In effetti quegli “accademidall’ONB, con un primo L’Ordine Nazionale ci” si rivelarono, in seguito, grande appuntamento: queldei Biologi non ha nulla a che fare con in stretti rapporti con case lo incentrato intorno alle il contrasto alla pratica produttrici di vaccini ed nuove frontiere della bio- dei vaccini e non ha alcuni di loro addirittura logia, con tutta una serie di mai incoraggiato tale organici ai contributi che distorta deduzione argomenti scientifici, ancora talune case farmaceutiche non definiti, che furono oggetto di un ap- elargivano alle loro università, ai laboratori profondito dibattito. di ricerca, agli stessi soggetti.

Tra questi spiccava anche quello relati- Nomi e cifre vennero fuori in seguito, vo all’esatta composizione dei vaccini. Pre- grazie ad un elenco che la comunità eusenti illustri scienziati tra i quali un premio ropea pubblica sui contributi a vario titoNobel per la Biologia, Luc Montagnier, ed lo elargiti da produttori farmaceutici. Un eminenti scienziati italiani, danesi, russi e elenco lungo che assomma a svariate decine

di milioni di euro. Nel frattempo, però, la che smentissero ogni dubbio. Tuttavia, così lettera scarlatta che faceva del sottoscrit- non era e nulla servì di quella cagnara suto un no-vax militante, un anti-scientista, scitata dagli “ortodossi” che impedisse di un indegno rappresentante di una catego- evidenziare come un’aporia giuridica, una ria, faceva il suo corso. Insomma, a sentire vacanza di legge, consentisse ai produttori la pletora dei denigratori, nessun biologo dei vaccini di non dover esibire gli esami avrebbe mai dovuto e potuto porre questio- eseguiti sul prodotto finito. ni che ponessero in discussione il sillogismo L’unico obbligo? Era quello di dimostrache i vaccini erano perfetti e la vaccinazio- re quale fosse il tipo di antigene presente ne salvifica a prescindere. Il nel farmaco e il resto venicontrario di quello che è il Tra i meriti della va occultato dal brevetto di mandato etico per un uomo categoria dei biologi produzione. Insomma, tra di scienza che di tutto può nella lotta al Covid-19, Ministero della Salute, Istidiscutere e dubitare se ha c’è sicuramente tuto Superiore di Sanità, l’identificazioneargomenti documentati e dei genomi virali AIFA ed EMA (l’agenzia eusuffragati da prove. del virus Sars-CoV-2 ropea del farmaco) nessuno

A nulla servì spiegare che, era in grado di confutare le chiedere di sapere quale fosse l’esatta com- tesi di coloro i quali denunciavano l’ignoposizione del farmaco vaccino, non equiva- ranza sui dati completi della composizione leva a bandire una campagna contro l’uso del farmaco vaccino. Tuttora siamo in quedei vaccini in medicina e le benefiche rica- ste condizioni. Ma il tempo è galantuomo e dute che questa pratica ha avuto nei secoli! mette sempre in luce, sopiti i clamori e le Nossignore: si chiedeva un’abiura a pre- strumentalizzazioni che li accompagnano, scindere. Un atto di fede che venisse suf- la verità storica. fragato dalla letteratura scientifica, come se L’Ordine Nazionale dei Biologi non ha la letteratura stessa contenesse l’indicazio- nulla a che fare con il contrasto alla pratine certa di esami qualitativi e quantitativi ca dei vaccini, non ha mai parteggiato per

movimenti di opinione, non ha mai prodotto Quest’ultima operazione ha visto l’Ordine atti politici ed amministrativi che incorag- dei Biologi in prima linea nel recepire le migiassero tale distorta deduzione. La tragedia gliaia di prenotazioni girandole alle Regioni della pandemia ha fugato ogni dubbio allor- ed alle Aziende Sanitarie. In ultimo il riconoquando all’orizzonte della categoria sono scimento, voluto fortemente dall’ONB, alla maturati eventi straordinari e rivelatori. Il categoria di poter essere inserita tra quelle i primo è quello che ha visto impegnati i Bio- cui iscritti possono entrare negli elenchi dei logi nella lotta al Covid-19, nell’identifica- vaccinatori, partecipando a un idoneo corso zione dei genomi virali del virus proveniente di formazione presso l’Istituto Superiore di dalla Cina grazie alla equipe Sanità. della Biologa Maria Capo- Presto faremo parte Insomma, i Biologi sono bianchi allo “Spallanzani” di degli elenchi dei sempre più protagonisti anRoma. Il secondo l’identifi- vaccinatori, come che della stagione vaccinacazione dei virus cosiddetti stabilito dal protocollo le ed emergenziale in Italia, d’intesa firmato autoctoni, ovvero da tempo dall’Onbe dal Ministero con l’Ordine accanto. Di giunti e diffusisi in Italia del della Salute questi fatti non possiamo Nord, isolati dal Medico e non dichiararci che soddiBiologa Maria Rita Gismondo al “Sacco” sfatti, essi confutano le maldicenze e le voci di Milano. La terza è l’opera insostituibile tendenziose. Non sono le uniche ad essee meritoria delle migliaia di Biologi che nei re confutate dai fatti finora realizzati dalla laboratori ospedalieri ed in quelli privati nuova gestione dell’ONB. Sono armai quasi accreditati, hanno contribuito a rivelare gli un centinaio gli eventi organizzati, in preinfetti dando le coordinate alle soluzioni an- senza a e poi in webnair. Non c’è ambito di ti-Covid ipotizzate dal Governo. La quarta esercizio professionale che non venga messo è la priorità della vaccinazione riservata ai a fuoco. Le chiacchiere stanno a zero, come Biologi in quanto professione sanitaria par- i detrattori che dovrebbero almeno arrossire ticolarmente esposta a contrarre la malattia. per la vergogna.

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