4 minute read
Summer e winter school: biologi a lezione di qualità & sicurezza
A fine marzo il webinar organizzato dalle delegazioni ONB di Toscana-Umbria ed Emilia Romagna Marche, poi subito al lavoro per un nuovo progetto
di Stefania Papa*
La qualità prima di tutto, motore neanche tanto “immobile” della ricerca scientifica. Definire questo termine non è così semplice come pure potrebbe apparire in un primo momento. Di certo non basta sfogliare un dizionario per capirne a fondo le mille sfaccettature. Per capirci: a voler dar retta all’ingegnere aerospaziale Peater Senge, la qualità è una: “vera e propria trasformazione del modo in cui facciamo le cose, del modo in cui pensiamo, del modo in cui lavoriamo insieme e dei nostri valori”.
Fuor di metafora: se l’uomo non avesse improntato il proprio agire al rispetto di tale fondamentale requisito (che è anche morale), molto difficilmente sarebbe arrivato su Marte, spalancando, così, le porte alle innumerevoli applicazioni offerte dalla moderna Esobiologia, branca emergente delle Scienze Biologiche che considera l’esistenza di forme di vita extraterrestre. Insomma: da cosa nasce cosa. Ne consegue che la qualità può essere intesa anche come una sorta di spinta “propulsiva” del bravo scienziato.
O, se preferite, una specie di “pane quotidiano” del ricercatore provetto. Di sicuro è parte vitale del lavoro di quanti, tra Biologi e Biotecnologi, operano, quotidianamente, nella filiera dell’agroalimentare ed in quella della farmaceutica, lì dove, più di tutto, emerge forte il bisogno che le cose siano “fatte a regola d’arte” ad esclusiva tutela non solo dell’utente finale, ma anche dell’ambiente che ci circonda, così da metterlo al riparo da cicli produttivi troppo aggressivi ed inquinanti. Proprio da questo assunto, dalla necessità, dunque, di farsi garanti della qualità e dunque anche della so-
*Consigliere Ordine Nazionale dei Biologi, Delegata Sicurezza Alimentare, Delegata ONB Regioni Toscana e Umbria, Delegata Accredia.
© Gorodenkoff/shutterstock.com
stenibilità di alimenti e medicinali, le Delegazioni Toscana Umbria ed Emilia Romagna Marche dell’Ordine nazionale dei Biologi hanno organizzato un webinar dal titolo “La qualità in ambito biologico e biotecnologico, un valore aggiunto per il settore agroalimentare, farmaceutico & binomio vincente per l’Ambiente” che si terrà il prossimo 31 marzo (a breve sarà pubblicato il programma completo dell’evento e saranno aperte le procedure per potervi partecipare).
La proposta formativa è rivolta a Biologi e Biotecnologi, con lo scopo di fornire loro quell’insieme di conoscenze teoriche e pratiche finalizzate non solo alla salvaguardia della salute, ma anche alla produzione, all’utilizzazione ed alla riutilizzazione stessa dei prodotti destinati al consumo umano.
Intendiamoci. Si tratta “solo” del primo passo nell’ambito di un più vasto progetto già messo in cantiere dall’Ordine Nazionale dei Biologi che ha avuto inizio grazie agli accordi quadro stipulati con primari istituti di ricerca, Università, Istituti Zooprofilattici, CNR, ACCREDIA, come da Atti Deliberativi, che mira a coinvolgere il mondo degli Atenei per l’allestimento, nei prossimi mesi, di una vera e propria “Summer e Winter School” incentrata sull’approfondimento e lo sviluppo di quelle stesse tematiche che saranno, poi, oggetto del webinar.
E’ soprattutto in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, d’altronde, con la pandemia di Covid ancora in atto, che argomenti come la qualità in ambito biologico e biotecnologico, la sicurezza per il settore agroalimentare e farmaceutico, diventano di forte e sempre più stringente attualità. La gente è più attenta a quello che acquista. Si informa sull’effetto del farmaco, legge i “bugiardini”, sceglie con cura i propri alimenti, preferendo magari cibi con profili nutrizionali più equilibrati.
Ebbene, ho più volte detto e sostenuto - nelle vesti di delegata ONB alla Sicurezza Alimentare - che è anche e soprattutto in questa fase così delicata per le sorti del mondo, che il “sistema” è chiamato a darsi una mossa, dotandosi di figure professionali dotate di comprovata e “speciale competenza” non solo in campo tecnico produttivo ma anche (ed in particolare) in ambito regolatorio costituendo gruppi di lavoro multidisciplinari in cui, insieme con i Biologi della Qualità e della Sicurezza alimentare (oltre che della Sicurezza Ambientale), Avvocati, Tecnici ed altri esponenti del mondo delle professioni intellettuali, possano operare come parte integrante di una vera “task force aziendale”.
Progettare responsabilmente un alimento, un farmaco oltre al packaging che lo contiene, non può, infatti, non passare attraverso l’impegno di queste professionalità unicamente vocate a garantire la realizzazione e la distribuzione del prodotto finale - dopo averlo seguito lungo tutto l’arco della filiera - con la consapevolezza e la convinzione che le “nuove frontiere” della biologia applicata possano rivelarsi funzionali alla crescita sostenibile dei relativi comparti agroalimentare e farmaceutico. Il tutto, occorre sempre ribadirlo, anche a costo di ripeterci, ad esclusivo vantaggio del produttore, del consumatore e dell’ambiente.
Il webinar è rivolto a Biologi e Biotecnologi, con lo scopo di fornire loro quell’insieme di conoscenze teoriche e pratiche finalizzate non solo alla salvaguardia della salute, ma anche alla produzione, all’utilizzazione ed alla riutilizzazione stessa dei prodotti destinati al consumo umano.