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CREDO IN DIO PADRE con PAOLA CAVALLARI

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ga ad una fede matura, ma anche compagna di vita. La fede diviene matura da coloro che hanno vissuto conflitti. Fede matura di Bonhoeffer, Giobbe. Dio e il Padre. Sensazione strane. Se Dio è padre significa che è di genere maschile. Si dà forma ad un immaginario androcentrico.

LE 4 PARROCCHIE ORGANIZZANO: IL CREDO DELLE DONNE

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5 maggio 2023

Sintesi: Paolo Cugini

Primo punto: quale Dio? Narra un testo preso dal Processo di Kafka. È un racconto che ha un sottotesto che evoca una certa immagine di Dio. C’è una parentela tra Dio e super Io. Dio spesso è identificato con la Norma, la Legge. Ci sono stati trasmessi i Dieci comandamenti. Poi la parola Deuteronomio, invece di Parole. Il segno linguistico Dio s’iscrive nell’area della semantica della Legge, della severità. Pietro Citati: la Colpa è un sentimento maschile e non femminile. La Colpa rimane sospesa in un abisso pur apparendo cifra della coscienza dell’uomo, frutto della libertà e solo lui può accedervi. C’è qualcosa nell’uomo che fa resistenza…

Secondo Punto: l’immagine di Dio è nel maschio? Come mai Dio è rappresentato al maschile? Dio è oltre la differenza sessuale. L’immagine di Dio corrisponde a ciò che i maschi preferirebbero fosse: figura forte, guerriero. Dio è dalla parte del patriarcato. Decretum Gratiani: l’immagine di Dio è nel maschio. Questa dottrina è smentita a parole solo dalla Mulieris dignitatem (1988) di Giovanni Paolo II, senza chiedere scusa. Per 2000 anni la donna è stata defraudata dall’essere ad immagine di Dio.

Terzo punto: credo in Dio padre? Credere ci obbli-

Tutto il linguaggio dei vangeli andrebbe ricontestualizzato secondo metodi rispettosi della coscienza contemporanea, come si è fatto con il Padre Nostro. Occorre applicare una critica delle fonti in una prospettiva di genere. Nel libro di Schüssler Fiorenza, In memoria di Lei: dice che la famiglia di Gesù non ha spazio per i padri e respinge il loro potere. Nella comunità messianica le strutture patriarcali sono abolite. Rottura radicale con questo sistema. Il contesto in cui emerge il credo Niceno cost. è frutto delle dottrine dei Padri della Chiesa, coloro che hanno inquinato in modo significativo la proposta autentica del Vangelo.

Punto quattro: può una donna? Può una donna unirsi nella preghiera corale? Perché la spiritualità ascetica definisce il peccato come insubordinazione, fa della donna un simbolo del peccato. L’inferiorità della donna è peccaminosa. Tertulliano e Agostino hanno scritto cose assurde sulla donna. La donna è rappresentata come figura materna in dedizione assoluta al figlio. Oppure è rappresentata come perversa. La teologia dell’onnipotenza di Dio ha come conseguenza lo svilimento della donna. Quinto punto: lo Spirito soffia. Ma la fede non è un complesso di formule. La fede non contempla un Dio tappabuchi, ma si situa nell’orizzonte della libertà. Simone Weil: da una realtà situata fuori dall’universo mentale dell’uomo corrisponde l’esigenza di un bene assoluto. La fede ci abita: Gv 3,8: lo Spirito soffia dove vuole e non è oggettivabile. Ciò che non si stanca di ripetere la teologia femminista quando parla di ruhà.

Sesto punto: un Dio amico, amica, non un Dio padre. La sapienza può entrare in anime sante e formare amici e amiche. Nella teologia della sapienza anche Dio può essere chiamato come amico e madre.

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