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BIZZARRIE GIOVANILI
from Camminiamo Insieme
Nella vita di tutti noi riveste particolare importanza l’età dei vent’anni. Con un pizzico di fierezza e di orgoglio, tutti ricordano con passione quel periodo che va dai 18 ai 25 anni. Tutti coloro che raggiungono una certa età, allorché si accingono a riconsiderare il percorso della propria vita non possono prescindere dai ricordi di quell’insigne periodo. In effetti, è proprio a cavallo dei vent’anni che si raggiunge quella maturità psicofisica che con l’adolescenza era appena sbocciata. I frutti di questo periodo, sia a livello intellettuale che caratteriale, tracceranno un solco che determinerà molte delle scelte future. È l’età in cui l’essere umano ha la possibilità di dare il meglio di sé stesso: la freschezza fisica e intellettiva, l’audacia e l’esuberanza del temperamento sprizzano da ogni poro, mentre la voglia di realizzarsi è all’apice. L’unica cosa di cui si è deficitari è l’esperienza, che solo il passare del tempo imprime in ognuno di noi. D’altro canto i giovani sono sempre soggetti alle critiche o addirittura all’ostruzionismo di coloro che si ritengono maturi, proprio perché l’età giovanile non ti concede il possesso di questa risorsa. Tuttavia chiunque abbia la fortuna di arrivare alla terza età non può fare a meno di ricordare i suoi vent’anni, senza mettere a confronto le realtà vissute con le problematiche esistenziali dei ventenni di quest’ultima generazione. Il mondo attuale viene posto a confronto col periodo di cinquant’anni fa, quello che sta a cavallo degli anni ‘70, quando gli americani erano appena sbarcati sulla luna. Erano anni frizzanti in cui si viveva con ottimismo il presente e si era proiettati al futuro con baldanza, tenacia e con la presunzione di essere più forti degli ostacoli che si frapponevano fra te e la meta da raggiungere. Ma… qual era la meta a cui si aspirava? Molto spesso un posto di lavoro confacente alle proprie attitudini, oppure il semplice desiderio di ampliare le proprie conoscenze sia in ambito lavorativo che in ambito culturale. Confrontandosi, a vario livello, nelle assemblee culturali e lavorative, noi giovani ci rendevamo conto che c’era bisogno di crescere e di perfezionarsi. Al tempo stesso capivamo, o forse lo abbiamo capito qualche anno dopo, che vivevamo in un mondo maschilista. Nonostante il ’68 la donna non era valorizzata quanto meritava. Nelle città e anche nei centri più piccoli si sviluppavano associazioni culturali il cui scopo era quello di mettere a confronto vari ideali coinvolgendo il gentil sesso. Io stesso ebbi occasione di far parte di un manipolo di giovani che allestì, a Sant’Agostino, un cineforum presso l’oratorio dove si proiettavano i primi film che parlavano di “parità di genere”. E così, in quegli anni, al di là del protagonismo di taluni, le discussioni erano qualificanti e proficue: oltre a sviluppare il senso critico verso le tematiche proposte dai film, cresceva il coinvolgimento delle donne nei vari processi sociali. Fu un’esperienza alquanto costruttiva per le ragazze e i ragazzi di quel periodo e il beneficio si è manifestato pienamente negli anni a venire. Lo spirito critico che si generò in me in quegli anni, mi spinge ora a biasimare quei giovani che né studiano né lavorano. Disapprovo certi loro atteggiamenti su cui si soffermano e si alimentano i talk show televisivi, spronandoli ad un esibizionismo sguaiato e malsano. La conseguenza di tutto ciò è che individui impreparati sia culturalmente che caratterialmente diventano i cattivi maestri delle fasce più deboli della società. Verrebbe da dire che sta tutto andando a scatafascio. Ed invece mi rincuora vedere gruppi di giovani che si prodigano verso coloro che hanno bisogno di aiuto. Un bellissimo esempio lo abbiamo in questi giorni in cui l’alluvione imperversa in Romagna e tanti giovani sono in prima linea per aiutare persone più anziane di loro. La miglior gioventù è sempre quella che salva il mondo in tutti i periodi della storia: per fortuna!
Lucio Garutti
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Un Nuovo Consigliere Comunale
Da martedì 8 maggio, Samuele Ferranti, siede nei banchi del Consiglio comunale di Crevalcore, nel gruppo di maggioranza. È sempre più raro che i giovani s’impegnino in politica, che s’impegnino in maniera continuativa, che s’impegnino in ambito locale, candidandosi o assumendosi un impegno nell’ente comunale. Difficile comprenderlo se si pensa che questo è un governo di prossimità, il livello più vicino al cittadino, quello più diretto, quello a cui è più immediato rivolgersi. Quello più in grado di incidere sulla qua- lità della vita dei cittadini. Quando nel 2019 si preparava la lista dei candidati al Consiglio comunale, ho pensato che dovesse esserci anche qualcuno di Palata. Perché vivere in frazione è più faticoso, non nascondiamocelo, che vivere in “capoluogo” e se Crevalcore è già di per sé ai limiti della città metropolitana di Bologna, le nostre frazioni sono ai limiti del limite. Un superlativo che non aiuta. A volte il centro è “distratto”, a volte noi delle frazioni siamo più pronti a distinguerci che a sentirci parte integrante di un tutto che è sì molto diverso spostandosi anche di pochi chilometri, ma che non deve mai sentirsi altro. Io ho cercato là dove per me è casa: la parrocchia. Samuele da sempre è impegnato in varie attività: dalla liturgia ad Estate ragazzi ad eventi di paese. Mi sembrava un bel punto di partenza, un curriculum già di tutto rispetto, di qualcuno che si era già speso per il territorio. Quando gliel’ho chiesto ero già preparata a un rifiuto, a una sfilza di motivazioni per le quali non sarebbe stato disponibile. Non mi aspettavo altro. La mia proposta quale fascino poteva avere? Quale attrattiva per un giovane che stava frequentando l’università? Perché quando fai politica ti senti/ ti fanno sentire più esposto, ti senti cambiato anche negli occhi di chi ti sta accanto. E Samuele mi ha detto quello che non ti aspetti: “Rosy sai che ci stavo proprio pensando in questi giorni? Che sono interessato? Mi prendo qualche giorno per pensarci”. Sono uscita di chiesa, perché lì eravamo, rinfrancata e molto fiduciosa. E poi nei giorni seguenti e nelle diverse occasioni, non ho mancato di ricordarglielo. Magari lui userebbe dei termini più decisi per ricordare questo mio tenace lavoro di convincimento. Samuele si è candidato, non è stato eletto e ha dovuto attendere qualche tempo e alcune dimissioni prima di ricoprire il ruolo. In questi anni ha comunque partecipato a tanti degli incontri fatti, accompagnando e conoscendo l’attività politica degli amministratori, non facendo mancare il suo contributo di idee. Quale augurio farti Samuele? Di non sentirti mai solo, di non farti sentire mai solo e, così sarà, se ognuno di noi ricorderà le parole di Paolo VI: “La politica è la più alta forma di carità”.
Mariarosa Nannetti
PERCHÈ UNA SALA PROVE A XII MORELLI?
Quando il dinamico don Paolo mi ha chiesto di aiutarlo nella creazione di una sala prove all’interno dell’oratorio di XII Morelli ho accettato con entusiasmo, mi è sembrata un’idea meravigliosa. I giovani musicisti per coltivare il loro talento, la loro passione hanno bisogno di un luogo di aggregazione., di un posto dove discutere le loro idee per metterle in pratica. Per imparare a suonare uno strumento c’é bisogno di passione, dedizione, disciplina, cuore e anima, ma per vivere la musica c’é bisogno di condivisione, collaborazione e per questo diventa fondamentale avere un luogo dove incontrarsi: una sala prove!
Ho chiesto aiuto ad alcuni amici musicisti e musicofili del paese, allo staff di quella meravigliosa associazione che era ExiiT. Hanno tutti accettato con entusiasmo. Nel giro di una giornata abbiamo smontato la sala prove ormai in disuso che avevamo a Casumaro e la abbiamo allestita al terzo piano dell’oratorio, terzo piano! No ascensore, molto peso! Anche quella di Casumaro era al terzo piano. No ascensore, molto peso!
Devo dire che l’allestimento della sala prove ha destato molto interesse nei parrocchiani e negli abitanti dei centri vicini ma penso, che in fondo, poche persone se ne siano meravigliate. La nostra frazione infatti è storicamente considerata una fucina di band e gli albori di questa reputazione si perdono nella notte dei tempi. Cerchiamo di fare un po’ di ordine.
(Già nel secondo dopoguerra il maestro Bellini impartiva lezioni di musica a tutti i bambini del territorio. Negli stessi anni si formarono gruppi di musicisti che per diletto si riunivano nelle aie con chitarra mandolino e violino per allietare i vari “filó” del paese.
Negli anni ‘70 e ‘80 si formarono varie giovani band ispirate dai rockers d’oltre manica e d’oltreoceano. Alcuni di questi ragazzi hanno goduto di un discreto successo partecipando a trasmissioni televisive nazionali come D.O.C di Renzo Arbore sulla Rai. Altri hanno inciso vari dischi facendo tour internazionali arrivando a suonare anche negli States, salendo sul palco di rockstar del calibro di Bruce Springsteen. Tanti altri hanno avuto meno successo ma hanno mantenuto la loro passione e le loro band vive e rockeggianti.
Inoltre, i cittadini di XII Morelli sono da sempre molto attivi nell’organizzazione di eventi facendo diventare il piccolo borgo un punto di riferimento musicale e sportivo del comune di Cento.)
Nonostante la generosità e il lavoro dei membri della ex-associazione Exiit, serviva altro materiale piuttosto costoso per finire la sala prove. La parrocchia aveva già investito qualche migliaio di euro per la insonorizzazione dei muri e per una porta blindata, ma c’erano ancora gli infissi e gli avvolgibili da cambiare, l’insonorizzazione da completare e un po’ di attrezzatura da comprare. Insomma, altre migliaia di euro. A questo punto abbiamo chiesto aiuto ad un ente vocato ad aiutare la realizzazione di progetti come il nostro: la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. La presidente Raffaella Cavicchi ha letto il progetto e se ne è letteralmente innamorata presentandolo in c.d.a. con entusiasmo riscuotendo l’assenso di tutti i membri.
Dopo avere chiesto vari preventivi sono state ordinati gli infissi e gli avvolgibili. Dopo un’analisi del materiale musicale ci siamo resi conto che bisogna acquistare un amplificatore per il basso, un mixer e due casse.
Abbiamo chiesto il preventivo per allestire il condizionatore di aria condizionate che un amico volontario professionista si è offerto di posizionare e mettere in opera. Il progetto comprende anche la realizzazione di una stanza di ascolto adiacente alla sala prove stessa.
Dal gennaio scorso sono partiti 2 corsi musicali une di chitarra e uno di batteria. Alcuni gruppi hanno cominciato a fare le prove e a breve la sala sarà ufficialmente pronta per ospitare le band del circondario che vogliano usufruirne.
John Strada
Iscrizione Estate Ragazzi A Bevilacqua
Mercoledì 10 Maggio si sono svolte le prime iscrizioni alla 3ª edizione di Estate Ragazzi a Bevilacqua che si svolgerà dal 12/6 al 23/6 in concomitanza con Estate Ragazzi di XII Morelli. Le iscrizioni si sono svolte in maniera ordinata con una presenza continua di genitori che sono venuti ad iscrivere i propri bambini. Si nota una continua crescita di iscrizioni perché tanti bambini vogliono partecipare. Estate Ragazzi è una bella iniziativa ed il suo successo è dato dalla considerevole presenza di ragazzi animatori delle superiori e ragazzi aiuto animatori della 3ª media e 1ª superiore. Per la buona riuscita di Estate Ragazzi è necessaria anche la presenza di adulti, che suddivisi nelle varie attività, rendono possibile questo evento. Il giorno 20/5 ci sarà il secondo turno di iscrizioni aperto anche ai bambini di altre parrocchie.
Chiara Boselli