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1926 - Primo ampliamento
Da qui si può dedurre che 1’Asilo deve provvedere almeno per 200 piccoli frequentatori.
Il fabbricato esistente consiste in un atrio di ingresso con facciata verso ponente, due ali - una a destra e l’altra a sinistracon un aula per lato di 72 metri quadrati, a cui si aggiunge una piccola cucina, un locale di 28 metri quadrati anch’esso ad uso cucina ed un locale identico ad uso refettorio.
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Appare subito manifesta la deficienza degli ambienti per una popolazione di piccoli così numerosa con tendenza a crescere. Il progetto di ampliamento e sistemazione consiste in questo: portare a tre il numero delle aule, il che si ottiene prolungando di metri 6 l’ala di levante e sloggiando la cucina. Questa troverebbe posto dietro il refettorio mediante il prolungamento di altri metri 6 dell’ala di sinistra col conseguente ampliamento del refettorio da mq 28 a mq 42. Per munire poi il fabbricato di un luogo di ricreazione riparato, il progetto contempla la copertura della zona di cortile compresa fra le due ali in modo da ricavare un salone di mq 115, illuminato ed aerato in parte direttamente ed in parte con lucernario centrale a vetri”.
E’ dal verbale del 1° febbraio 1937 che apprendiamo che Giacomo Testori si appresta a lasciare la presidenza poiché è stato nominato Podestà di Novate Milanese.
Ed è dal messaggio di ringraziamento che gli viene rivolto dal parroco don Arturo Galbiati, che si elencano le opere da lui compiute fra il 1929 e il 1945:
- la costruzione dell’ampio salone centrale con due aule;
- la costruzione del porticato-ricovero nel cortile;
- l’acquisto di appezzamento di terreno per ampliare gli spazi del cortile;
- la costruzione della cinta;
- l’impianto dell’acqua potabile;
- la pavimentazione delle cantine per evitare allagamenti;
- la sostituzione della caldaia per il riscaldamento;
- la verniciatura degli ambienti dello stabile in occasione del 25mo di fondazione dell’Asilo;
- la sostituzione e il rifacimento dei banchi;
- la nuova pavimentazione delle aule;
- la sistemazione delle latrine.
Nell’antica planimetria, qui a lato, è interessante rilevare la presenza del pollaio, dell’orto e la cappella al primo piano.
1934 - INSTALLAZIONE DEL CANCELLO
Il presidente dell’Asilo, Giacomo Testori, scrive al Podestà di Novate in data 26 giugno 1934.
“Come ebbi a comunicarLe, nell’Asilo infantile, per la sicurezza dei bambini, si è dovuto applicare un cancello in ferro. Sarei a pregarla d’essere, come al solito, tanto compiacente di sorpassare alla cosa”.
Il Podestà Bragaglia annota di suo pugno sulla lettera: “Visto: riconoscete l’esonero della imposta sui materiali di fabbrica.
Si passa quindi al Sig. Ing. Franzini perché controlli che essa venga ugualmente registrata nel libro delle nuove costruzioni.
2 luglio 1934 – XII. Sig. Podestà Bragaglia”.
le successive ristrutturazioni