3 minute read

1977 - PROGETTO DI SISTEMAZIONE LATO NORD

Il 17 novembre 1977, sempre l’architetto Angelo Galesio presentava le sue note per la sistemazione del lato nord della scuola materna allegando i disegni dell’arch. Marco Maitan. Si tratta di un progetto che prenderà il via l’anno successivo a partire dall’abbattimento di parte del vecchio porticato. Nella sua relazione Galesio suggerisce che “per conseguire una migliore sistemazione dello spazio libero interno della scuola materna e per limitare le spese di manutenzione delle parti murarie è opportuno riordinare le recinzioni nord ed est, particolarmente il tratto attualmente porticato a confine col campo sportivo. Allo stato attuale la recinzione è costituita da un muro pieno formato da basamento e pilastri in calcestruzzo all’interasse variabile di m 3,80 dell’altezza di m 2,15 poi sopralzato di altri m 1,70-1,80; fra i pilastri il riempimento è in muratura di mattoni da cm 12. Su questa struttura, eseguita in due tempi, si appoggia la copertura in capriatelle di legno (interasse m 1,10) e manto in lastre di amianto cemento con canale in lamiera zincata. La copertura, formante il porticato, si appoggia sul davanti a pilastri in calcestruzzo di cm 25x25 ed alette in muratura di cm 38x12. L’intera struttura è in precarie condizioni per cui si rende opportuno intervenire per assicurarne la stabilità e la funzionalità.

Advertisement

La vicinanza col campo sportivo suggerisce di rendere trasparente il tratto di recinzione in esame così da aumentare la visibilità e 1’aerazione dell’ambiente. Per ottenere questo risultato sono necessari i seguenti interventi: a) rimozione dell’intera copertura con recupero dei materiali non completamente deteriorati; b) abbattimento dell’attuale muro di recinzione per uno sviluppo di circa ml 40, compresa la rimozione della fondazione le cui condizioni statiche non sono idonee a garantire la stabilità della nuova recinzione; c) esecuzione della nuova recinzione eseguita con le stesse caratteristiche di quella esistente lungo la via Bollate ma con il muro portante alto cm 70 in modo da portare l’altezza finale della recinzione a m 2,40; d) sistemazione dello spazio libero, corrispondente a quello del porticato, con pavimentazione praticabile dai bambini e con verde”.

le successive ristrutturazioni

1978 - ABBATTIMENTO DELL’ANTICO PORTICO.

E’ il presidente Giuseppe Testori che scrive, in data 16 maggio 1978, al sindaco di Novate, Luigi Perego, per ottenere il nulla osta per l’abbattimento del portico e parte del muro di sostegno perché pericolante. Si riferisce al vecchio e caro porticato che contorna il cortile interno e che figura nel mappale n. 561. Questo è il “crollo” dell’amatissimo porticato che a tanti bimbi ha consentito di giocare all’aperto anche nei giorni di pioggia e che ha protetto i loro giochi nelle assolate giornate estive. Questo abbattimento non riguarda però tutto il muro di cinta che, in parte, rimarrà ancora in piedi. Tuttavia la caduta del portico sembra essere preludio anche alla sparizione definitiva del vecchio muro.

1985 - SISTEMAZIONE TORRENTE GARBOGERA E ABBATTIMENTO ANTICO MURO DI CINTA.

E’ il "Settore Idraulica" della Provincia di Milano a decretare la fine del vecchio muro di cinta che faceva da schienale del porticato. La commissione Edilizia di Novate approva in data 1 marzo 1985.

Il progetto esecutivo riguardante la tombinatura del torrente Garbogera, oramai non più transitato da “chiare fresche e dolci acque” bensì percorso da nauseabondi reflui di scarico, richiede un’igienica copertura. Tali lavori, che prevedono importanti scavi alla base delle mura di quello che era il vecchio porticato, finirebbero per comprometterne la stabilità. Si rende perciò necessario anche l’abbattimento dell’antico muro per sostituirlo con uno più moderno e snello.

I lavori di tombinatura incominceranno in sordina, senza alcun preavviso, nell’estate dell’84.

A nulla vale la lettera di protesta, in difesa del vecchio muro, inviata dal presidente il 10 luglio di quell’anno all’Amministrazione Provinciale.

In tutta risposta l’Asilo riceve una lettera che descrive i lavori richiesti dalla Provincia, e che la Commissione Edilizia del Comune di Novate Milanese approverà successivamente nella seduta dell’1 marzo dell’anno seguente.

Così si esprime lapidariamente l’ingegnere dirigente del "Settore Idraulica" della Provincia, senza sapere che il porticato era già stato abbattuto sette anni prima: “Demolizione porticato, muro di cinta, ripostiglio (mapp. 166), tettoia e formazione di nuova recinzione in lastre prefabbricate in fregio alla tombinatura eseguita al torrente Garbogera”.

Fine anche del vecchio muro!

PER CONCLUDERE le successive ristrutturazioni un asilo tra due guerre

Naturalmente gli interventi di ristrutturazione non si esauriscono in questa sintesi storica. Le esigenze di manutenzione e di innovazione degli ambienti e delle attrezzature sono sempre in continuo divenire e marciano di pari passo con l’evoluzione del contesto sociale del paese. Qui abbiamo voluto rappresentarvi solo una esemplificazione della lunghissima storia per mostrarvi quanto grandi siano le esigenze, anche di tipo economico, per mantenere l’Asilo all’altezza delle aspettative dei bambini e di tutti i novatesi.

Alcuni documenti relativi alla vicenda della tombinatura del Garbogera.

In alto: la planimetria riguardante il tracciato della tombinatura. Qui sopra: la lettera indirizzata all’Amministrazione Provinciale e al Comune di Novate, nell’estremo tentativo di salvare il vecchio muro di cinta.

A destra: il frontespizio del progetto che segna la fine del vecchio muro.

This article is from: