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Dalle scuole dell’infanzia
DialogoeFamiglia 25
Dalle scuole dell’infanzia
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Hanno chiesto a noi insegnanti di raccontare come vivono i bambini dell’asilo Nuova Badia la situazione generata dalla pandemia. I bambini fin dal primo giorno di scuola hanno mostrato un notevole entusiasmo nel poter ritornare nella loro scuola con le loro abitudini e di poter rivedere e giocare con i loro amici. Malgrado siano state inserite “nuove regole” (ingressi scaglionati, suddivisione dei bambini da due sezioni a tre “bolle”, rigorosa igienizzazione delle mani, dei giochi e di tutto ciò che si tocca) i bambini hanno saputo adattarsi con estrema facilità accettando serenamente le nuove disposizioni. Ciò che preoccupava noi maestre era che i bambini non potessero mescolarsi tra “bolle” di appartenenza e che qualche amico del cuore fosse in un’altra sezione. Ma...come al solito i bambini sanno stupirci!! Sarà la voglia di stare insieme Sarà la voglia di ridere Sarà la voglia di urlare Sarà la voglia di ballare e giocare Ma è una gioia stare con loro. Per noi questa è “UN’OASI FELICE” nella quale riusciamo a dimenticare per qualche ora ciò che succede fuori.
Le insegnanti della scuola dell’infanzia Nuova Badia Angiola, Elena, Graziella e Lara
Maria Montessori diceva:“IL BAMBINO è IL MAESTRO” ed a quanto pare aveva ragione! A settembre siamo tornati a scuola con mascherine, disinfettante e termoscanner dividendo le sezioni in piccoli gruppi di lavoro. Ma i bambini ci sorprendono ancora con il loro entusiasmo e con la saggezza che solo i piccoli hanno, intrecciando nuove relazioni con creatività e spontaneità. Nella nostra quotidianità è bastato spiegare loro qualche piccola regolina che già in pochissimo tempo hanno appreso. Ad esempio: “quando vado in bagno devo dire all’ausiliaria il numero del bagnetto usato per poterlo poi disinfettare; quando la maestra si dimentica di igienizzarmi le mani glielo ricordo io; se qualche compagno più piccolo è in difficoltà ad aprire la scatola che contiene il suo giubbino, lo aiuto io che sono più grande!”
E ti coglie lo stupore quando in questo momento delicato, con meno abbracci, meno coccole, i bambini sanno trovare il meglio della vita quotidiana, donando così a noi adulti la forza e la serenità che tanto è mancata.
