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gestione d’impresa

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Il nuovo ruolo dei pasticceri Conpait, tra sindacati e formazione di Pier Paolo Magni

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ormazione, aggiornamenti ed un metodo diverso di impostare l’attività. La situazione attuale delle pasticcerie, intese non solo come produzione ma come imprenditorialità, necessità di un grosso sforzo di capacità manageriale. Sappiamo bene che non dobbiamo sostituirci al commercialista ma dobbiamo collaborare su un terreno nuovo dove dobbiamo essere noi ad indicare le fragilità della nostra azienda, i punti deboli e via discorrendo. Materie prime, costi di produzione, organizzazione, stoccaggio, linea del freddo, costo del personale, spese fisse, scarti, rapporti con le banche, sono tutte questioni che si devono conoscere per poterle gestire. Ecco perché Conpait si pone questo importante obiettivo per i propri iscritti. Quale? Creare una propria commissione di studio e di indicazioni risolutive che, attraverso apposite riunioni di formazione, darà vita a dei percorsi affinché si affronti questo delicato ruolo aziendale. Il cuore di un’azienda è sicuramente la produzione. Rimane indispensabile avere un programma di produzione scritto, anche cartaceo, che sia da guida nella produzione. Questo strumento oramai indispensabile ha molteplici finalità. Solamente con lo strumento del programma si possono fare scelte di tipo economico, strutturali, di investimenti basati sul reale incasso dovuto alla giusta produzione. Conpait è anche una struttura sindacale, quindi un sindacato che svolge attività di difesa degli interessi dei propri associati, sia in campo legislativo che professionale. È risaputo che molti sono i compiti che spettano ad una azienda. Ecco perché occorre la presenza di una nostra commissione in una grande struttura nazionale. Riteniamo sia giunto il momento di voltare pagina e giocare una nuova partita in chiave sindacale. Cinque sono le linee fondamentali: 1- Istituire corsi di aggiornamento tali da formare capacità imprenditoriali al fine di gestire la propria azienda in modo moderno, prestando attenzione ai costi di produzione, alla gestione degli acquisti, all’immagine è alle promozioni. 2- Attività di aggiornamento su temi legati alla produzione quali la gestione del freddo, il programma settimanale, le scorte, nuovi prodotti di tendenza e la consapevolezza di cosa vuole il cliente. 3- Costituzione di una commissione che collabori con una confederazione in campo nazionale al fine di partecipare in sede ministeriale a tutte le decisioni, proposte, testi di legge che possano migliorare e promuovere il mondo artigianale del quale noi facciamo parte. 4- Favorire e promuovere la nascita di gruppi regionali, con iniziative professionali, concorsi, fiere, mostre, promozioni, degustazioni di pasticceria al fine di far conoscere la qualità. 5- Un solido e tenace gruppo dirigente, che sappia elaborare e intercettare le difficoltà della categoria, promuovere accordi con le aziende, ottenere sponsorizzazioni importanti, intervenire sui programmi nelle scuole di formazione professionale per giovani pasticceri, comunicare usando tutti gli spazi sui social e, anche,con la carta stampata. Un gruppo dirigente insomma unito e molto professionale, che rappresenti il nuovo per la nostra professione. .

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