Dicembre 2020

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Anno XLII n. 12 Dicembre 2020 Euro 2.50 - I.P.


130 a nni di esp erie nza


IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 6. Zoom 18. Periscopio 79. Dentro la rete 92. Vivere in armonia 94. Bacheca 95. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo / Soluzioni 97. Lettere

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società i

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58. I Nipoti Babbo Natale Pronti a realizzare sogni a cura del C. Studi 50&Più

8.

La generosità italiana Donazioni in crescita di Giulia Rachele Deli

10.

La dieta mediterranea Regina della tavola di Carlo Penguin

12.

anteprime

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www.spazio50.org

INDICE

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DICEMBRE 2020

34

__INCHIESTA__ Anno 2020: dalla pandemia, una nuova consapevolezza Le premesse positive per mettere a punto una strategia per ripartire di Ilaria Romano

45

__le INTERVISTE__ Valter Longo, il “guru della longevità” Il segreto dell’elisir di lunga vita? Una corretta alimentazione di Giada Valdannini

28

__EVENTI__ Nobel per la Pace 2020: vince il World Food Programme Premiata l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta contro la fame nel mondo di Rita Nicosanti

Il fenomeno Podcast Ascoltatori in aumento di Lavinia Viti

14.

Obiettivo benessere Più attenti agli stili di vita di Rachele Randon

16.

Ballo, passione italiana Alleato della salute di Flaminia Bruni

20. Premi Nobel online Solo cerimonie ristrette di Giovanni Orso

22.

“Compagni di coccole” Per non sentirsi soli di Rossana Martini

26. Il Terzo Tempo

Un anno orribile? Parliamone di Lidia Ravera

32. La nuova Lotteria

Si partecipa con gli scontrini di Luisella Berti

49. Ci vediamo su Zoom I webinar di Spazio50 di Linda Russo

DICEMBRE 2020 I 3


società

76. Lo Yoga della Risata

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60. Giovani e anziani insieme Uniti per migliorare il mondo di Raffaello Carabini

Direttore Editoriale Anna Maria Melloni @ am.melloni@50epiu.it

64. Giocando s’impara

La gamification per i senior di Romina Vinci

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

cultura

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

53. Libri 54. Arte 56. Musica 57. Cinema

parliamo di... i

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scienze 66. Il verde, alleato della salute

81. Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

La psicologia ambientale e il potere terapeutico della natura di Anna Costalunga

89. Fisco

70. Se dormire è un problema

90. Previdenza

di Alessandra De Feo

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I disturbi del sonno: cause, diagnosi e possibili terapie di Paola Stefanucci

di Gianni Tel

98. Bazar

72. Attenti all’influenza!

Per contrastare il contagio, rispetto delle norme igieniche e vaccino a cura di Fondazione U. Veronesi

74. Le antiche radici dello Shiatsu Una terapia manuale per ritrovare l’equilibrio bioenergetico di Alessandro Mascia

Finito di stampare: 24 novembre 2020

4 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

Procuratore Gabriele Sampaolo Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Associazione Un Sorriso In Più Onlus, Foto Action Agency, Museo del Premio Nobel. Foto Hans Nilsson. Shutterstock: Isaaack, Popova Valeriya, JulieK2, slava296, AlesiaKan, Casimiro PT, MikeDotta, Massimo Todaro.

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Aderente a:

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Fanucchi Antonio (Presidente) Belardinelli Giuseppina Bonini Franco Frattagli Antonino Gallinaro Brigida

a cura del Centro Studi 50&Più

ANNO XLII - n. 12 dicembre 2020

Anno XLII n. 12 Dicembre 2020 Euro 2.50 - I.P.

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Una pratica semplice, benefica e alla portata di tutti di Winda Casula

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

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Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Largo Arenula 34, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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50&PIÙ: PRESENTI E PRONTI

di Carlo Sangalli Presidente Nazionale 50&Più

EDITORIALE

editoriale DICEMBRE 2020

VIVIAMO TEMPI DIFFICILI E INCERTI, giunti ormai alla conclusione temporale, ma forse purtroppo non alla fine materiale, di un annus horribilis che non ha fatto sconti e ci ha dato raramente tregua. Il tema generazionale, mai così tanto negli ultimi decenni, è risalito all’ordine del giorno: la pandemia ha infatti radicalizzato lo scontro tra età, spossando - fisicamente e psicologicamente - quelle più anziane e col«OGGI È IMPORTANTE pevolizzando o marginalizzando quelle più ACCRESCERE LA NOSTRA giovani, dalla movida alla scuola dimenticata. CAPACITÀ DI RIMANERE Infine, nel paradosso di un eccesso di comuPUNTI DI RIFERIMENTO nicazione e una mancanza di informazione, NELLE DIFFICOLTÀ» il Covid-19 sembra aver disorientato tutti. Per questo, oggi più che mai, è importante accrescere la nostra capacità di rimanere punti di riferimento nelle difficoltà. Per questo, oggi più che mai, è centrale tenere salda la consapevolezza di sé, del proprio ruolo e del contributo potenziale, in quanto persone e come parti sociali. Come scrive bene il Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini: «Per attraversare la palude e affrontare non una ma tre emergenze, quella sanitaria, quella economica e quella psicologica, abbiamo bisogno di recuperare il nostro “stare” che ricostruisce». “Stiamo” dunque, presenti e pronti. E 50&Più “è stata” tante cose in questi mesi. “È stata” un punto di riferimento per la sua popolazione di ultracinquantenni, combattendone la fragilità che significa principalmente vincere la solitudine. 50&Più “è stata” utile, punto di informazione e di servizio dentro il caos calmo di regole in continuo cambiamento. 50&Più “è stata” insieme, insieme per ricostruire. Ricostruire innanzitutto una prospettiva dove l’invecchiamento della popolazione italiana non sia considerato un destino da subire, con l’inevitabile infiacchimento della società e dell’economia, ma un futuro da inventare, una sfida e un’opportunità. La sfida è quella di passare dall’idea di assistenza a quella di offerta, partendo da un ripensamento del sistema dei servizi, dell’offerta turistica e delle infrastrutture. L’opportunità è poi quella di dare vita ad “un patto generazionale” per cui le stesse nuove generazioni possono trovare negli anziani occasioni di crescita, di occupazione, di impresa e anche di memoria. All’inizio di questo autunno, alla comLE NUOVE GENERAZIONI memorazione delle vittime di Bergamo, POSSONO TROVARE NEGLI il Presidente Mattarella ha dedicato proANZIANI OCCASIONI DI prio alla memoria un passaggio fonda- CRESCITA, DI OCCUPAZIONE mentale: «La memoria ci carica di reE DI MEMORIA sponsabilità. Senza coltivarla rischieremmo di restare prigionieri di inerzie, pigrizie, di vecchi vizi da superare. Da quanto è avvenuto dobbiamo, invece, uscire guardando avanti». Guardare avanti, dunque, con la responsabilità di non lasciare indietro nessuno: questa la missione di 50&Più, questo l’impegno per il nostro Paese, oggi e nel futuro che ci aspetta. A tutti voi e alle vostre famiglie un caro augurio per questo Natale!


Z CON LE “DARK KITCHEN” PIATTI ESPRESSI A DOMICILIO

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ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

POCHE SETTIMANE ANCORA E IL 2020 VOLGERÀ AL TERMINE. E COME OGNI ANNO È TEMPO DI BILANCI E DI NUOVI PROPOSITI, SPECIALMENTE IN QUESTO MOMENTO DI GRANDI CAMBIAMENTI. Le esigenze dettate dalla lotta al Covid-19, infatti, hanno toccato tutti, cambiando le carte in tavola. Soprattutto per chi “a tavola” ci lavora. Così, vanno affermandosi sempre di più le “cucine nascoste” o dark kitchen. Quando ordiniamo del cibo sulle app più famose, infatti, solitamente il ristorante scelto prepara la nostra consegna e la affida ad un fattorino esterno. Ma esistono piattaforme che si prendono carico di tutto il processo: dalla cucina dei piatti alla consegna. E la preparazione delle pietanze viene effettuata proprio nelle dark kitchen (chiamate anche cloud o ghost kitchen). Nomi che potrebbero far pensare ad ambienti tetri e cupi, ma che in realtà si riferiscono a tutt’altro. Si tratta, infatti, di cucine professionali senza una sala ristorante, concepite appositamente per preparare i piatti che verranno poi consegnati a domicilio dai rider. Dei veri e propri laboratori dove la velocità dell’esecuzione dei piatti è un punto fondamentale. Un fenomeno mondiale che, complici il lockdown e le norme di distanziamento sociale, ha avuto una vera e propria esplosione quest’anno. In Italia, ad esempio, Alida Gotta e Maurizio Rosazza Prin, ex concorrenti di Masterchef, hanno dato vita alla Delivery Valley, innovativa start up aperta a giugno 2020. Una realtà che, in meno di sei mesi e in questi tempi incerti, ha già effettuato più di 10mila ordini e assunto tre dipendenti a tempo indeterminato.

Complici il lockdown e le norme di distanziamento sociale, vanno affermandosi sempre di più le “cucine nascoste” o “dark kitchen”, cucine professionali senza sala ristorante, concepite per preparare piatti che verranno poi consegnati a domicilio dai rider


© UNICEF/UN0241762/Dejongh

Con un lascito all’UNICEF sarai sempre nel posto più bello del mondo. Accanto a un bambino da salvare.

In ogni parte del mondo ci sono bambini che hanno bisogno di te. Con il tuo lascito all’UNICEF potrai proteggerli da povertà, guerre, fame e malattie. E donargli un futuro. Scopri come, chiedi la guida informativa gratuita. Con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato

COMITATO ITALIANO PER L’UNICEF FONDAZIONE ONLUS VIA PALESTRO, 68 00185 ROMA

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*obbligatorio


__SOCIETÀ COSTUME__

La pandemia ha dato una spinta ulteriore alla solidarietà. I più attivi sono le donne e gli over 55

GLI ITALIANI, UN POPOLO GENEROSO. DONAZIONI IN CRESCITA +

DENTRO LA NOTIZIA

di Giulia Rachele Deli

Durante il lockdown le donazioni sono state fatte direttamente alla Protezione Civile, a ospedali, medici e infermieri COVID: PRIMA E DOPO

Quali sono le categorie che hanno ricevuto più donazioni? Nel 2019 la scelta del 63% degli italiani è caduta su molteplici associazioni piuttosto che su una in particolare. Le più sostenute sono state quelle della categoria “Salute e ricerca” (54%), seguita da “Emergenza e Protezione Civile” (32%) e da “Assistenza sociale” (24%). In coda alla classifica “Tutela dell’ambiente e degli animali” (24%) e “Sostegno e servizi per disabili” (22%). Nel 2020, con la pandemia lo scenario è cambiato: le donazioni sono state indirizzate direttamente alla Protezione Civile e agli ospedali, fino ad arrivare a medici ed infermieri.

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ITALIANI, POPOLO DI NAVIGATORI E SANTI, MA ANCHE UN POPOLO DI DONATORI. Lo dimostrano, cifre alla mano, i dati raccolti da Italiani solidali, il monitoraggio continuativo effettuato dalla Doxa sul mondo del non profit e delle organizzazioni solidali in Italia, iniziato nel 2001. Nel 2019 più di 8 italiani su 10 (l’82%) hanno affermato di aver effettuato almeno una donazione. Il contante è stata la modalità preferita dal 40% dei donatori, ma sono cresciute anche le donazioni effettuate via web, che nel 2018 si sono attestate intorno al 22% del totale. Nel 2020, invece, con l’esplosione della pandemia è per così dire “esplosa” anche la generosità. Durante i rilevamenti effettuati nella settimana dal 20 al 24 marzo, 1 italiano su 4

ha dichiarato di avere già effettuato una donazione, mentre nel mese di aprile la quota di italiani che ha effettuato una donazione a seguito dell’emergenza sanitaria è stata del 35%. Ciò significa che, nel complesso, durante il bimestre marzo-aprile le persone che hanno elargito una somma di denaro sulla spinta della pandemia sono state tra i 13 e i 15 milioni. Ma chi sono i donatori? Il 60% è rappresentato da donne mentre, per quanto riguarda le classi d’età, 1 donatore su 2 (il 52%) ha almeno 55 anni. Le persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono invece circa 1 su 10. Infine, i donatori che hanno un livello d’istruzione più alto e preferiscono donare ad organizzazioni non profit arrivano al 62%.



__COSTUME__

LA SALUTE A TAVOLA

IN PUNTA DI FORCHETTA LA DIETA MEDITERRANEA resta la “reverse proteine vegetali. È ciò che emergina” della tavola degli italiani, soprattutto ge da una ricerca condotta dall’Osservatoin questo periodo di pandemia. Tant’è che rio Waste Watcher sugli stili alimenta6 connazionali su 10, ri degli italiani durante considerando il cibo una l’emergenza sanitaria. GLI STILI ALIMENTARI sorta di vaccino in grado Il 43,5% degli interDEGLI ITALIANI SI STANNO MODIFICANDO: SULLE TAVOLE di difendere l’organismo vistati afferma di acquiPREVALGONO ALIMENTI FRESCHI, dal virus del Covid-19, stare un maggior numePIÙ FRUTTA E VERDURA, LEGUMI hanno cambiato il loro di verdure fresche, il E PROTEINE VEGETALI. IN LINEA CON LA DIETA MEDITERRANEA ro modo di mangiare. 43,1% di comprare più Hanno scelto di seguire, frutta fresca, mentre il di Carlo Penguin appunto, i dettami della 36,8% dichiara di condieta mediterranea, considerata più salusumare più legumi. Il 68% considera la tare perché composta in prevalenza da cibi dieta mediterranea fondamentale per comfreschi, molta frutta e verdura, legumi e dibattere lo spreco alimentare.

+



__COSTUME__

ASCOLTI IN CRESCITA

FENOMENO PODCAST UN TEMPO C’ERA LA RADIO, punto di agtanto che il 90% degli italiani li conosce e il gregazione delle famiglie, che la sera si sede64% li ascolta settimanalmente. Sono solo vano intorno ad essa per giovani? No. I Podcast ascoltare le notizie. Oggi sono seguiti anche dagli c’è internet, con l’informaover 50, come afferma la SONO SEMPRE PIÙ GLI ITALIANI CHE ASCOLTANO zione che arriva anche atBva Doxa nella ricerca I “RACCONTI DIGITALI” ON DEMAND traverso il web sotto forma Il mondo Podcast, conPER INFORMARSI O MIGLIORARE di Podcast, programmi dotta su un campione di LA PROPRIA CULTURA. UN FENOMENO IN CRESCITA audio on demand - da persone tra i 18 e i 64 ANCHE TRA GLI OVER 50 ascoltare quando e dove si anni d’età. Il 45% dei di Lavinia Viti vuole - disponibili su piatfruitori preferisce le puntaforme digitali e scaricatate che durano 30 mibili su computer, smartphone e tablet. nuti, il canale più seguito è Spotify (67%) e il Largamente diffuso all’estero, il fenomeno dei mezzo più utilizzato per l’ascolto è lo smarPodcast è esploso anche nel nostro Paese, tphone (67%), seguito dal pc (23%).

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COSTUME

Obiettivo BENESSERE nire patologie derivanti da comportaANCHE SE LA PANDEMIA DA COmenti scorretti e non aggravare quelle VID-19 HA INCISO PESANTEMENTE pregresse. Dalla ricerca è emerso, infatti, sul nostro modo di vivere, tra smart worche prima dell’emergenza king e spostamenti limisanitaria gli italiani intetati, in tanti sono riusciti DURANTE LA PANDEMIA ressati a praticare attività a trarre benefici dalle LA SALUTE FISICA sportiva erano il 20%, dunuove abitudini. E MENTALE È DIVENTATA rante la pandemia la perUn sondaggio condotto UNA PRIORITÀ PER MOLTI, COSICCHÉ IN TANTI centuale è salita al 76%. dalla Fitbit, un’azienda HANNO MIGLIORATO Con lo smart working il produttrice di dispositivi IL PROPRIO STILE DI VITA 41% degli intervistati ha indossabili per il benesdi Rachele Randon dichiarato di lavorare più sere, ha rilevato come gli ore rispetto al solito orario italiani, a seguito della d’ufficio; lo stress accumulato dal troppo pandemia, dedichino maggiore tempo a lavoro viene combattuto adottando dise stessi praticando discipline come lo versi comportamenti: il 46% ascolta muyoga e la meditazione - utili per scaricare sica, il 29% si dedica alla lettura di un lo stress - e svolgendo una maggiore atlibro; il 24% fa attività all’aperto. tività fisica, anche a casa, così da preve-

Chiuse le palestre ed i centri sportivi, in tanti hanno iniziato a praticare attività fisica a casa, seguendo corsi tramite il web. Un’abitudine che, forse, resterà radicata per molto tempo ancora.

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__COSTUME__

UNA PASSIONE ITALIANA

VUOI BALLARE CON ME? È FORSE UNA DELLE TERAPIE MIGLIORI liani amano molto ballare, almeno stando al CONTRO LO STRESS. Ti fa fare attività fi- sondaggio condotto su un campione di 2mila sica, ti restituisce il buopersone da Zumba, il numore e si può praticare brand che nasce dalovunque: è sufficiente un l’omonima disciplina. MOLTO AMATO DAGLI ITALIANI, IL BALLO È CONSIDERATO ANCHE motivetto, le note di una Circa l’80% degli interviUN’ATTIVITÀ FISICA OLTRE CHE canzone che ci riporta instati ama ballare e vorrebDI SVAGO. BALLANDO SI POSSONO dietro nel tempo e immebe farlo più spesso; il 36% BRUCIARE CALORIE, TONIFICARE I MUSCOLI MA, SOPRATTUTTO, diatamente il corpo segue balla almeno un’ora a setLIBERARE LE ENDORFINE, il ritmo della musica. timana e il 34% più di 6 RESPONSABILI DELLA FELICITÀ E ballare, dicono gli scienore al mese. Il 93% degli di Flaminia Bruni ziati, è un vero toccasana italiani lo considera un perché quel movimento libera nel cervello esercizio fisico, per il 75% è ottimo per bruciare le endorfine, responsabili del benessere del calorie, mentre il 63% è convinto che tonifichi nostro organismo. E, a quanto pare, gli ita- i muscoli e dia elasticità al corpo.

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Informazione Pubblicitaria

ASSOTTIGLIAMENTO O PERDITA DEI CAPELLI? Nuovo in farmacia: Revitensin con un innovativo complesso CX-9 pensato apposta per i capelli Quando i capelli alla base della radice diventano più sottili e cadono, molte donne sono prese dallo sconforto. I ricercatori hanno sviluppato un innovativo complesso attivo CX-9 per la cura dei capelli, il quale contiene componenti speciali in grado di promuovere il benessere e il mantenimento di capelli sani (Revitensin, disponibile in farmacia).

Durante la menopausa i capelli possono diventare più sottili e cadere. Il miglio, noto anche come grano della bellezza, promuove il benessere dei capelli (ora in farmacia, Revitensin).

La maggior parte delle donne desidera tre ingredienti sono menzionati nelle liavere i capelli folti e forti, poiché questo nee guida mediche per il trattamento della simboleggia giovinezza, salute e fascino. caduta dei capelli*. Il seme di bellezza del Però, con l’avanzare dell’età, i capelmiglio promuove il benessere dei cali perdono robustezza e volume, pelli. Il prezioso grano contiene diventando più sottili. Molte una grande quantità di acido donne ritrovano sempre più silicico e quindi di silicio micapelli nella spazzola o nel nerale. La mancanza di silicio lavandino, cosa che mina la può influenzare la crescita e la loro fiducia in sé stesse. Ma struttura dei capelli. Inoltre, il Soprattutto nelle spesso è proprio la menopaucomplesso contiene anche Seredonne, i capelli si assottigliano sa che ne è responsabile. Gli noa repens. Studi scientifici sugsulla riga centrale. ormoni fanno sì che la progeriscono che la Serenoa repens, tezione delle radici dei capelli diminuicontenuta in Revitensin, può influenzare la sca con l’abbassamento del livello di estroformazione del DHT. Il complesso attivo è geni. Questo è spesso dovuto all’ipersenintegrato da L-cisteina, una componente essibilità delle radici dei capelli all’ormone senziale della cheratina, la quale mancanza DHT del corpo. Il risultato è l’assottigliapuò rallentare la crescita dei capelli. Ecco mento o perdita di capelli. perché un adeguato apporto di L-cisteina è così importante.

L’INNOVATIVO COMPLESSO CX-9 CON SEME DI BELLEZZA DEL MIGLIO

ELEMENTI ESSENZIALI DI BELLEZZA IN REVITENSIN

Gli scienziati stanno facendo nuovi passi avanti nella ricerca sui capelli con il complesso attivo CX-9, che contiene miglio, Serenoa repens e L-cisteina. Questi

Ma non è tutto! Le donne conoscono già i micronutrienti zinco, biotina e selenio come vitamine di bellezza per la pelle e le unghie. Nel complesso attivo CX-9, anche questi con-

tribuiscono al mantenimento di capelli sani. Particolarmente interessante per le donne che vogliono mantenere il loro colore naturale dei capelli è che Revitensin contiene anche il rame: esso favorisce la normale pigmentazione dei capelli, poiché contribuisce alla formazione del pigmento melanina, il quale, a sua volta, conferisce ai capelli il loro colore naturale. Ecco come favorire il benessere ed il mantenimento di capelli sani! Incomincia ora da Revitensin – solo una capsula al giorno! Per la farmacia:

Revitensin

NOvitÀ

(PARAF 981049873)

Se il prodotto non è disponibile, la farmacia può ordinarlo e riceverlo in poche ore. www.revitensin.it

*Kanti et al (2018): linee guida basate sulle prove (S3) per il trattamento di alopecia androgenetica nelle donne e negli uomini, DOI: 10.1111/jdv.14624 • Integratore alimentare. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta equilibrata e variata e di uno stile di vita sano. • Immagine a scopo illustrativo


IN GIRO PER IL MONDO TUTTI I SUSSIDI CHE... VENGONO PER NUOCERE

SE LO STRESS SI RIPERCUOTE SUI DENTI

IL ROBOT-BADANTE CHE SI ADATTA AGLI ANZIANI

I Sad (Sussidi ambientalmente dannosi) giovano alle tasche, ma non all’ambiente. Sono sgravi fiscali, soprattutto per i combustibili fossili, rivolti alle industrie e attività inquinanti. Una commissione sta lavorando per ridurli. www.corriere.it/buone-notizie

È boom di acquisti di apparecchi (più 30%) per mitigare il bruxismo (digrignare i denti nel sonno). Secondo la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia, il problema è associato a momenti di stress. www.ilmessaggero.it

Gli anziani amano i robot. Lo dice un test effettuato in una casa di riposo del Regno Unito, nella quale è stato utilizzato il robot Pepper, che ha interagito e “chiacchierato” con gli ospiti, facendoli sentire meno soli. www.corriere.it/salute

A PROPOSITO DI...

PAVIMENTAZIONI IN PARQUET

Meno contante, più digitale per un italiano su tre Un effetto positivo del Covid c’è: accelerano i pagamenti digitali. Più di un cliente bancario italiano su tre ha ridotto l’uso del contante. Ad affermarlo, una ricerca del Boston Consulting Group. www.corriere.it

i DETRAZIONI FISCALI

ISOLANTE E PREGEVOLE SÌ - A livello termico è

considerato un buon isolante, dona bellezza all’ambiente e aumenta il valore immobiliare.

IN CUCINA

La carne rossa va lavata prima di cucinarla? La carne rossa non va lavata prima di cuocerla perché l’acqua non elimina i batteri né la rende più sana. Anzi, al contrario, mettere gli alimenti sotto l’acqua aumenta il rischio di contaminazioni. www.cookist.it

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PAGAMENTI

NORME IGIENICHE

A Prato, il primo condominio col bonus 110%

Ogni quanto è bene cambiare gli asciugamani?

È uno stabile Anni ’60 con caldaia ancora a gasolio il condominio che, per primo, ha usufruito del bonus al 110%. Nuovo allaccio gas e caldaie a condensazione: 900mila euro di spesa; zero per i condomini. www.virgilio.it

I nostri asciugamani del bagno un rifugio caldo e sicuro? Sì ma anche per colonie di batteri. Ecco perché Philip Tierno, microbiologo, suggerisce di cambiarli dopo averli usati per tre volte al massimo. www.focus.it

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COSTOSO E DELICATO NO - Ha costi elevati, patisce i cambi di temperatura e si graffia facilmente. Necessita, quindi, di una costante manutenzione.

i ASTRONOMIA

IN NUMERI

GIOVANI EUROPEI: A QUANDO L’INDIPENDENZA?

FONTE: EUROSTAT

Un giovane italiano impiega molto più di un coetaneo svedese a lasciare la casa dei genitori. In Svezia, l’età media del distacco familiare è di 17,8 anni; in Italia si arriva a 30. Registrano dati peggiori solo Slovacchia (30,9 anni) e Croazia (31,8 anni).

ETÀ MEDIA IN CUI I GIOVANI SLAVI LASCIANO LA FAMIGLIA

30,9 anni

ETÀ MEDIA IN CUI ETÀ MEDIA IN CUI I GIOVANI ITALIANI LASCIANO I GIOVANI SVEDESI LASCIANO LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA

30 anni

18 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

17,8 anni

Scoperti 20 nuovi pianeti: sarebbero abitabili È stato individuato un nucleo di pianeti “super-abitabili” fuori dal Sistema Solare. Ha caratteristiche favorevoli alla vita. Una scoperta della Washington State University e dell’Università Tecnica di Berlino. tg24.sky.it

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PERISCOPIO

IN NOME DI UNA GRANDE AMICIZIA a cura di Samuela Gangi


CON I NONNI ATTIVI LE FAMIGLIE SI ALLARGANO

ANCHE IN AMERICA I FIGLI TORNANO DA MAMMÀ

ALLARME DALLO SPAZIO: AUMENTANO RIFIUTI IN ORBITA

Una ricerca effettuata in ambito europeo lo conferma: «La disponibilità dei nonni alla cura dei nipoti incentiva la natalità e la trasmissione di valori», come riporta Roberta Rutigliano, Università di Groningen (Olanda). www.avvenire.it

Molti giovani americani, causa pandemia, sono tornati a vivere in famiglia (il 52%, tra i 18 e i 29 anni). Un dato superiore a quello del 1940 quando, con la Grande Depressione, tornò a casa il 48%. www.repubblica.it/venerdi

Secondo l’Agenzia Spaziale Europea ci sono almeno 50 oggetti abbandonati nello spazio che destano preoccupazione. Si tratta di resti di missili ancora orbitanti, che potrebbero produrre danni. www.ilmessaggero.it

CURIOSITÀ

Uova: perché spesso il colore del tuorlo cambia? Il colore del tuorlo dipende soprattutto dall’alimentazione delle galline. È dovuto alla presenza delle xantofille, della famiglia dei carotenoidi. Non sono sintetizzate dall’animale, ma ingerite. www.ansa.it

i SOCIETÀ

Tre Regioni italiane tra le più povere in Europa Campania, Sicilia e Calabria sono tra le prime 10 Regioni dell’Ue più a rischio di povertà. Lo dice l’Eurostat Regional Yearbook 2020. La situazione più drammatica viene oggi registrata in Campania. www.repubblica.it

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PSICOLOGIA

line. Il perché? Per una raccolta fondi. Il ragazzino, giovane boyscout, è infatti rimasto profondamente colpito dalla generosità di Abbott, un tipo avventuroso che si è privato della tenda quando ha saputo di essere malato terminale di cancro. Max ha reso concreto il desiderio del suo amico. Abbott è scomparso, ma il ragazzino ha messo insieme una piccola fortuna per la casa di cura del North Devon, dove l’uomo è stato assistito durante le ultime settimane di vita.

L’incertezza prolungata sta erodendo l’equilibrio emotivo di molti. L’Oms parla di Covid fatigue, una “risposta naturale” alla crisi sanitaria in termini di stanchezza, di sfiducia e di pessimismo. www.repubblica.it

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DUECENTO NOTTI IN TENDA IN ONORE DI UN’AMICIZIA. Max Woosey, un ragazzino di dieci anni, è un bambino che sa mantenere la parola data. Quando Rick Abbott, un suo amico, a febbraio, gli ha fatto dono della tenda cui era molto affezionato, Max gli ha promesso che ne avrebbe fatto buon uso. L’uomo gli aveva infatti chiesto di vivere con entusiasmo la vita e di non farsi sfuggire alcuna avventura. Da allora, Max ha trascorso 200 notti all’aperto e raccolto più di 60mila ster-

La chiamano “Covid fatigue”. Scopriamo cos’è

DICEMBRE 2020 I 19


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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DENTRO LA NOTIZIA

TUTTI I VINCITORI Tra il 1901 e il 2020 sono stati 934 i vincitori e 28 le organizzazioni che hanno ricevuto il Premio Nobel. Di questi, 86 sono laureati in Scienze economiche. C’è stato anche un piccolo gruppo di persone premiato più di una volta: J. Bardeen (Fisica: 1956 e 1972), M. Curie (Fisica, 1903 e Chimica, 1911), L. Pauling (Chimica, 1954, Pace, 1962), F. Sanger (Chimica: 1958 e 1980), Croce Rossa Internazionale (Pace: 1917,1944 e 1963), Unhcr (Pace: 1954 e 1981). Due i Premi assegnati postumi: a Dag Hammarskjöld (Pace, 1961) e Erik Axel Karlfeldt (Letteratura 1931).

A causa del dilagare della pandemia, l’evento ufficiale per la consegna in Svezia del Premio è stato annullato e sostituito da cerimonie nelle Ambasciate

PREMI NOBEL: LA PRIMA CERIMONIA ONLINE LE CELEBRAZIONI PER I PREMI NOBEL INIZIANO IL 5 DICEMBRE E CONTINUANO FINO AL 13 DICEMBRE, ma la giornata clou è notoriamente il 10, quando presso il municipio di Oslo viene consegnato il Nobel per la Pace e al Konserthuset (“Sala dei concerti”) di Stoccolma i vincitori nelle diverse discipline ricevono il Premio direttamente dal Re di Svezia. Ma quest’anno, per la prima volta dal 1944, la storica cerimonia - alla presenza degli accademici di tutto il mondo e di un folto pubblico - non si terrà a causa del Covid-19. La consegna dei Premi avverrà nei rispettivi Paesi dei vin-

20 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

di Giovanni Orso

citori, attraverso le ambasciate, come ha affermato la Fondazione Nobel attraverso un comunicato stampa:«Le attuali circostanze, con la pandemia in corso, rendono questo un anno unico nella storia del Premio Nobel, poiché l’idea è che medaglie e diplomi vengano consegnati ai vincitori in sicurezza nei loro Paesi d’origine». La consegna del Premio Nobel per la Pace resterà, invece, nella capitale norvegese, sempre il 10 dicembre; la cerimonia si terrà in un’aula dell’università di Oslo, alla presenza di un ristretto numero di partecipanti, anziché al Municipio.

Il 10 dicembre, entrambi gli eventi verranno trasmessi in diretta televisiva e in streaming sul sito ufficiale del Premio (www.nobelprize.org); la cerimonia di consegna del Nobel per la Pace avverrà alle ore 13 mentre quella dei restanti Premi alle 16.30. I 12 vincitori di quest’anno sono: per la Medicina, Harvey J. Alter, Michael Houghton e Charles M. Rice; per la Chimica, Emmanuelle Charpentier e Jennifer A. Doudna; per la Fisica Roger Penrose, Reinhard Genzel e Andrea Ghez; per la Letteratura, Louise Glück; per l’Economia, Paul R. Milgrom e Robert B. Wilson.



__ATTUALITÀ__

COCCOLE A DOMICILIO

PER NON SENTIRSI SOLI «Vogliamo un confinamento, non un isopagno di coccole. Le famiglie possono inlamento», ha affermato il premier belga, vitarne a casa uno alla volta. Quando il comAlexander De Croo, nel pagno di coccole è premomento in cui ha ansente non si possono rinunciato nuove misure cevere ulteriori visite». IN BELGIO, PER ALLEVIARE restrittive nel Paese a seE se si vive da soli: «OlLA SOLITUDINE DURANTE IL LOCKDOWN, È STATA ISTITUITA guito della pandemia. E tre al compagno di cocLA FIGURA DEL “KNUFFELCONTACT”, per mantenere la promescole si può invitare un’alUN “COMPAGNO DI COCCOLE” sa il governo belga ha istitra persona, ma esse non CHE SI RECA NELLE CASE OFFRENDO UN PO’ DI COMPAGNIA tuito il knuffelcontact, un possono essere presenti di Rossana Martini “compagno di coccole” il in contemporanea». cui compito è quello di far L’obiettivo del knuffelsentire meno soli i cittadini. contact è evitare l’isolamento sociale, rafNel sito ufficiale del governo si legge: «Ogni forzare le relazioni, combattere la depresmembro della famiglia ha diritto a un comsione e scongiurare le malattie mentali.

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“ICONS”, GRANDI SCATTI DI UN GRANDE FOTOGRAFO «La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente», afferma Steve McCurry. E i 100 scatti più famosi di questo artista, li troviamo in Icons, la mostra allestita a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano (Tv), dal 23 dicembre 2020 al 2 maggio 2021.

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1. Pol-e-Khomri, Afghanistan, 2002,

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©Steve McCurry; 2. Sharbat Gula, Peshawar, Pakistan, 1984,

©Steve McCurry; 3. Papua Nuova Guinea, 2017, ©Steve McCurry. 4. Rajasthan, India, 2010, ©Steve McCurry;

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______IL TERZO TEMPO______

È STATO UN ANNUS HORRIBILIS? PARLIAMONE di Lidia Ravera QUANDO FUMMO COLPITI DA UN’EPIDEMIA SU VASTA SCALA, CORREVA L’ANNO 1968. Non ne conservo memoria, anche se ero già in questo mondo, e mi affacciavo, con passione e inquietudine, all’adolescenza. Eppure, leggo, picchiò duro. Noi giovani di allora ci sentivamo immortali e potentissimi, padroni delle nostre vite e ben decisi a spadroneggiare anche sulle vite degli altri. Eravamo, come i giovani del 2020, ben decisi a divertirci senza limiti. Ci piaceva tirare tardi. Bere parecchio. Fare casino. Leggo che il virus si chiamava A-H3N2 e fece 20mila morti (ma altre fonti dicono un milione). Leggo che non chiusero i cinema né i teatri né i ristoranti. Leggo, dalla testimonianza di un anziano medico che, all’epoca, era un giovane medico: «Nel 1968 era impensabile chiudere un cinema». I cinema erano sempre pieni. Altri tempi, soprattutto per le proporzioni demo26 I spazio50.org I DICEMBRE 2020


grafiche: nel 1968, ad ogni persona che aveva più di 65 anni ne corrispondevano 4 con meno di 25 anni. Oggi il rapporto è di uno a uno. Noi , over 65, siamo numerosi come non siamo mai stati. Loro, gli under 25, non sono mai stati così pochi. Perché vi racconto questo? Perché sono preoccupata per noi. Per me, per voi. Per tutti i coraggiosi navigatori del terzo tempo. Da quando la pandemia ci ha costretti a pensare alla malattia, all’ospedalizzazione e alla morte con la stessa frequenza con cui, una volta, si pensava ai viaggi, alle vacanze, a organizzare una memorabile serata di pizza e cinema, noi “anziani” (metto le virgolette perché la parola non mi piace) viviamo un’esperienza inutilmente depressiva. Ci sentiamo superflui: “se ci siete bene, se non ci siete più fa lo stesso”. Tanto vita ve ne rimane comunque poca. Tanto siete in pensione. Tanto non siete più né fertili né produttivi. Ci hanno detto più volte, nel corso di questo sciagurato 2020, che non dovevamo uscire di casa perché se ci fossimo ammalati avrebbero

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

scelto di curare persone più giovani. Non dovevamo uscire di casa perché eravamo fragili, e i fragili è meglio se si levano dai piedi. È meglio se non intralciano la vita difficile dei forti. Ci hanno detto che il virus cavalca sui corpi robusti dei giovani, ma poi si scarica, come un fulmine, su quelli usurati dei vecchi. Ci hanno fatto sentire in pericolo, ma anche in scadenza, quasi fossimo una specie particolarissima di “persone-formaggio” con la data di scadenza sulla confezione, oltre la quale vanno depositate nelle apposite discariche.

È stata dura mantenere quel minimo comune buon umore che ci permette di vivere. Ce l’abbiamo fatta? Lo chiedo a voi. Ce l’avete fatta? Aspetto le vostre lettere sul tema. Come è stato questo maledetto 2020, palindromo e bisestile, per la vostra anima? Incomincio io? Okay. Io ho due momenti delicati, nella giornata, il risveglio e il momento in cui mi allungo verso il comodino, chiudo il libro che sto leggendo e spengo la luce. Cerco di pensare qualcosa di piacevole, prima che mi inghiotta il buio e, la mattina dopo, prima che la luce del giorno mi spedisca

nel mio studio a lavorare. Devo pensare un piccolo progetto di felicità. Prima avevo le partenze e i ritorni, gli incontri con lettori e lettrici in giro per l’Italia, l’arrivo della nipotina che vive negli Stati Uniti da aspettare, una cena con gli amici, il cinema, il teatro, i concerti e l’Opera. Adesso, dopo mesi di conteggio dei morti e dei contagi, dopo che ho passato - come tutti - quasi un anno a considerare gli altri esseri umani come portatori di rischio da tenere a distanza, come si fa a progettare la piccola felicità di un incontro? Come ci si può nutrire la vita con il nettare della curiosità?

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Il “World Food Programme”, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dell’assistenza alimentare, vince il Nobel per la Pace 2020, per gli sforzi nella lotta contro la fame nel mondo

UN NOBEL A CHI LOTTA PER LA FAME NEL MONDO di Rita Nicosanti

QUANDO, LO SCORSO 9 OTTOBRE, È STATO ANNUNCIATO CHE IL PREMIO NOBEL PER LA PACE ERA STATO ASSEGNATO AL “WORLD FOOD PROGRAMME” (PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE), in molti sono rimasti basiti. Perché si tende ad associare questo riconoscimento a personaggi carismatici, vedi Abiy Ahmed, premier etiope artefice del processo di pace con l’Eritrea (2019), le attiviste Nadia Murad (2018) o Malala Yousafzai (2014) o, ancora, Barack Obama (2009). Ma perché, allora, il Comitato Norvegese ha scelto di assegnare il premio a questa organizzazione? » PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE

Il World Food Programme è l’organizzazione umanitaria più grande al mondo, che si occupa di combattere la fame e di promuovere la sicurezza alimentare. Nel 2019, il WFP ha LA PREMIAZIONE fornito assistenza a quasi 100 miUna cerimonia virtuale lioni di persone vittime di insicuIl Premio Nobel per la Pace è stato assegnato per la prima rezza alimentare estrema in 88 volta nel 1901. La cerimonia di consegna del Premio 2020, Paesi. Il Comitato ha così motivato prevista per il 10 dicembre, è stata annullata a causa del la sua scelta: «Per i suoi sforzi nel Covid-19. Sarà un evento virtuale, in diretta televisiva e in combattere la fame, usata come assenza dei vincitori.

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IN ITALIA IL RAPPORTO CARITAS

Lo spettro della fame

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IL COMITATO NORVEGESE PER I NOBEL, RIUNITO A OSLO, HA SCELTO IL VINCITORE DEL NOBEL PER LA PACE 2020 TRA 318 CANDIDATI, IL QUARTO NUMERO PIÙ ALTO DI SEMPRE

zione degli Stati membri dell’Onu per combattere l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto. » INDICE GLOBALE DELLA FAME

arma di guerra. Per il suo contributo al miglioramento delle condizioni per la pace in aree colpite da conflitti e per il suo agire come forza trainante per evitare l’uso della fame come arma di guerra e di conflitto». » OBIETTIVO SOSTENIBILE

Nel 2015, l’eliminazione della fame è stata adottata come uno degli Obiettivi Sostenibili delle Nazioni Unite; è, infatti, il secondo goal dell’Agenda 2030, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu. Nel 2019, 135 milioni di persone

hanno sofferto la fame estrema: è la cifra più alta degli ultimi anni. Con questo riconoscimento il Comitato Norvegese per il Nobel vuole volgere lo sguardo del mondo verso i milioni di persone che, ogni giorno, soffrono o affrontano la minaccia della fame. In questo scenario, il ruolo del World Food Programme è cruciale: ha dato un forte contributo alla mobilita-

L’ultimo rapporto sul GHI (Indice Globale della Fame) evidenzia uno scenario preoccupante: cambiamenti climatici da una parte, e pandemia dall’altro, hanno prodotto un cortocircuito che avrà ripercussioni sull’emergenza alimentare globale. L’indagine, realizzata da Welthungerhilfe e Concern Worldwide, è disponibile nella versione italiana grazie a Cesvi (organizzazione umanitaria che opera in 22 »

Stando ai dati diffusi dall’Istat, e relativi al 2019, in Italia sarebbero quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta, per un numero complessivo di 4,6 milioni di individui. Meno di tre milioni di famiglie (8,8 milioni di persone) si troverebbero, invece, in condizioni di povertà relativa. E se i dati mostravano un velo di ottimismo perché il numero delle famiglie in povertà assoluta, dopo quattro anni di aumento, faceva registrare una lieve diminuzione, il 2020 - causa anche la pandemia - è destinato a far di nuovo aumentare il divario. Il 17 ottobre scorso, in occasione della Giornata mondiale di contrasto alla povertà, la Caritas Italiana ha diffuso il Rapporto Gli anticorpi della società. L’indagine offre uno specchio della condizione in cui versa il nostro Paese: nel secondo trimestre del 2020 c’è stata una marcata flessione del Pil e anche l’occupazione ha registrato un brusco calo: 814mila occupati in meno rispetto al 2019. Si segnala, inoltre, una forte impennata degli inattivi, ovvero di quelle persone che, seppur in età lavorativa, smettono di cercare lavoro. Dall’Indagine emerge, dunque, lo spettro di una grave recessione economica. Un campanello di allarme, soprattutto per la fetta di popolazione più fragile: all’orizzonte si prevede, infatti, la nascita di nuove forme di povertà, proprio come avvenne dopo la crisi economica del 2008.

DICEMBRE 2020 I 29


Paesi). L’emergenza alimentare, attualmente, LA RISOLUZIONE 2417 può considerarsi Per spezzare un circolo vizioso La guerra e i conflitti armati possono cauad un “livello sare insicurezza alimentare e fame, così moderato” su come la fame e l’insicurezza alimentare scala mondiale, possono far scoppiare conflitti latenti e scaregistrando antenare l’uso della violenza. È proprio per che un lieve miporre fine a questo circolo vizioso che entra glioramento riin gioco l’operato del World Food Programspetto al 2000. me, che ha assunto un ruolo guida nel comTuttavia, in unbinare il lavoro umanitario con gli sforzi di dici Nazioni, si pace in Paesi del Sud America, Africa e registrano livelli Asia. È stato una voce attiva nel processo allarmanti, e in diplomatico culminato a maggio 2018 con altri quaranta l’adozione all’unanimità della “Risoluzione 2417” da parte del Consiglio di Sicurezza Paesi la situaziodelle Nazioni Unite che, per la prima volta, ne è considerata ha affrontato esplicitamente il legame tra grave. Secondo i conflitto e fame. dati forniti dall’Onu e dalla Banca Mondiale, quasi 690 milioni di persoPER SAPERNE DI PIÙ ne nel mondo sono denuATTRAVERSO IL SITO WWW.WFP.ORG trite. Di esse, 144 milioni È POSSIBILE RIMANERE di bambini al di sotto dei AGGIORNATI SULLE cinque anni soffrono di arINIZIATIVE DEL PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE resto della crescita, e 47 di deperimento.

GUERRA E FAME

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pubblica Democratica del Congo, Siria, Somalia, Sud Sudan e Yemen. Situazione grave anche ad Haiti, Mozambico, Myanmar e Zimbabwe. Asia meridionale e Africa sub-sahariana sono, dunque, le regioni con i livelli di fame più elevata. Due le cause principali di questo triste primato: l’elevata percentuale di persone denutrite e l’alto tasso di arresto della crescita infantile (un bambino su tre). «L’Africa a sud del Sahara - si legge nel Rapporto - presenta il più alto tasso di mortalità infantile al mondo, mentre l’Asia meridionale ha il più alto tasso mondiale di deperimento». Ciò che preoccupa gli esperti è, inoltre, il fatto che i punteggi dell’Indice - basandosi su dati antecedenti alla crisi sanitaria - non riflettono ancora l’impatto del Coronavirus sulla fame e sulla malnutrizione nel mondo.

» IL PLANISFERO

30 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

DELLA MALNUTRIZIONE

» EFFETTO

I Paesi che versano nella situazione più disperata sono Ciad, Timor Est e Madagascar, seguiti da altri otto in condizioni drammatiche: Burundi, Comore, Repubblica Centroafricana, Re-

Secondo le previsioni, infatti, il Covid-19 potrebbe far addirittura raddoppiare il numero di persone colpite da crisi alimentari acute. Le misure messe in atto per

CORONAVIRUS

contenere la diffusione del virus, infatti, hanno avuto come effetto collaterale l’aumento della povertà. In alcune aree è stato limitato l’accesso ai campi e ai mercati, con il conseguente aumento spropositato dei prezzi alimentari e una concomitante diminuzione di opportunità di reddito. Detto in parole semplici: è diminuita la capacità delle popolazioni più vulnerabili di poter acquistare il cibo. È necessario che si accendano i riflettori su questo tema, che i Paesi ad alto reddito aiutino quelli più poveri, perché è solo con il loro supporto che questi ultimi potranno lasciarsi alle spalle l’insicurezza alimentare. E se si vuole centrare il secondo Obiettivo di sviluppo sostenibile, con il quale ci si impegna ad eliminare il problema della fame entro il 2030, bisogna assolutamente lavorare in sinergia. Al ritmo attuale, infatti, 37 Paesi non riusciranno neppure a raggiungere un livello di fame basso. Ecco, allora, che la consegna del Premio Nobel per la Pace al World Food Programme assume un significato esplicito e programmatico.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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GLI ACQUISTI ESCLUSI

I NON AMMESSI

Chi resta fuori dalle estrazioni? Gli scontrini derivanti da acquisti online e quelli effettuati nell’esercizio di attività d’impresa, arte o professione non possono partecipare alla Lotteria. Nella fase di avvio non sono coinvolti gli acquisti documentati con fatture elettroniche e quelli per i quali i dati dei corrispettivi sono inviati al Sistema Tessera Sanitaria (ad esempio, gli acquisti effettuati in farmacia, parafarmacia, negozi di ottica, laboratori di analisi e ambulatori veterinari), per i quali il cliente comunica il proprio codice fiscale). Per ulteriori informazioni: www.lotteriadegliscontrini.gov.it

Mancano pochi giorni all’avvio della nuova Lotteria nazionale collegata agli acquisti quotidiani. Ecco come funziona

LOTTERIA DEGLI SCONTRINI: AL VIA DAL 1° GENNAIO 2021 di Luisella Berti ORMAI CI SIAMO, CON IL NUOVO ANNO PARTE LA “LOTTERIA NAZIONALE DEGLI SCONTRINI”, CHE PREVEDE ESTRAZIONI SETTIMANALI, MENSILI E UN’ESTRAZIONE ANNUALE. I premi vanno da 5mila euro fino al super premio di 5 milioni di euro. Non c’è alcun biglietto da comprare in quanto la nuova Lotteria è gratuita e collegata agli acquisti di ogni giorno, sia in contanti che con moneta elettronica. Vengono però privilegiati, con premi più elevati, quelli effettuati con moneta elettronica (bancomat o carta di credito). Infatti, lo scopo di questa Lotteria, introdotta con il Decreto Rilancio (Decreto Legge n. 34/2020),

32 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

è proprio quello di favorire l’utilizzo della moneta elettronica. Alla nuova Lotteria nazionale possono partecipare tutti coloro che risiedono in Italia e hanno più di 18 anni. Ecco come funziona. » IL CODICE LOTTERIA

Per partecipare alla Lotteria degli Scontrini, che partirà dal 1° gennaio 2021 con la prima estrazione settimanale fissata il 14 gennaio, occorre innanzitutto munirsi di un Codice lotteria. Per ottenerlo c’è un solo modo: collegarsi al sito www.lotteriadegliscontrini.gov.it, l’unico portale ufficiale della Lotteria attivato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Alla fine di dicembre 2020, nell’area pub-

blica del portale, sarà attivata la sezione “Partecipa ora”. In questa sezione, dopo aver digitato il proprio codice fiscale, comparirà il Codice lotteria, composto da un codice alfanumerico e a barre, associato a quello fiscale. Ottenuto il Codice, si potrà scegliere di stamparlo oppure salvarlo sul proprio smartphone. Una volta generato, il Codice lotteria può essere utilizzato per tutti gli acquisti futuri, partecipando così a tutte le estrazioni. » L’ABBINAMENTO ALLO SCONTRINO ELETTRONICO

Ma come viene collegato il Codice lotteria allo scontrino elettronico? In un solo modo: mostrandolo al negoziante al


IL MONTEPREMI LE ESTRAZIONI

Vincite più consistenti con “zerocontanti” Premi più sostanziosi per chi acquista con bancomat o carta di credito. Infatti, chi paga con moneta elettronica può partecipare sia all’estrazione “zero contanti” sia a quella “ordinaria”.

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PER PARTECIPARE ALL’ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI, È SUFFICIENTE SPENDERE 1 EURO E CHIEDERE AL NEGOZIANTE DI ASSOCIARE LO SCONTRINO AL PROPRIO CODICE LOTTERIA

acquisti di importo pari o superiore a 1.000 euro. » LE ESTRAZIONI E I PREMI

momento dell’acquisto. L’esercente, attraverso un lettore ottico collegato al registratore telematico, effettua il collegamento tra lo scontrino e il Codice lotteria del contribuente e trasmette i dati all’Agenzia delle Entrate, in pratica come accade in farmacia con la Tessera Sanitaria. Per ogni scontrino associato al Codice lotteria si ottiene un biglietto virtuale per ciascun euro speso, con un arrotondamento se la cifra decimale supera i 49 centesimi (ad esempio, con 1,50 euro si ottengono due biglietti). Pertanto, maggiore è l’importo speso maggiore sarà il numero di biglietti associati che vengono emessi, fino a un massimo di 1.000 biglietti per

La Lotteria degli Scontrini prevede estrazioni settimanali, mensili e annuali. Ci sono, però, due tipi di estrazione a seconda delle modalità di pagamento: chi effettua il pagamento in contanti partecipa solo alle estrazioni “ordinarie”; chi utilizza strumenti di pagamento elettronico partecipa sia alle estrazioni ordinarie sia a quelle “zero contanti”. A queste ultime prendono parte anche gli esercenti. Chi paga con moneta elettronica, oltre ad includere il negoziante nel sorteggio, ha la possibilità di vincere premi più ricchi rispetto al contante. Ad ogni modo, le estrazioni seguiranno questo calendario: quelle settimanali ogni giovedì (la prima, come anticipato è il 14 gennaio

2021), quelle mensili ogni secondo giovedì del mese. » HO VINTO?

I vincitori vengono informati immediatamente tramite sms, e-mail o instant messaging, se questi contatti sono stati forniti dal consumatore registrandosi all’Area riservata del Portale Lotteria (cosa che non è obbligatorio fare ai fini della partecipazione alla Lotteria). In ogni caso, chi vince riceve anche una comunicazione formale che può avvenire in due modi: - tramite una Pec (Posta Elettronica Certificata) inviata all’indirizzo che il consumatore ha indicato nell’area riservata del Portale Lotteria; - tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno che viene recapitata all’ultimo domicilio fiscale conosciuto dall’Agenzia. I premi devono essere reclamati entro 90 giorni dalla comunicazione della vincita.

Estrazioni “ordinarie” • 7 premi da € 5.000 ciascuno ogni settimana; • 3 premi da €30.000 ciascuno ogni mese; • 1 premio da 1 milione di euro ogni anno. Estrazioni “zerocontanti” • 15 premi da € 25.000 ciascuno per il consumatore e 15 premi da € 5.000 ciascuno per l’esercente, ogni settimana; • 10 premi da € 100.000 ciascuno per il consumatore e 10 premi da € 20.000 ciascuno per l’esercente, ogni mese; • 1 premio da 5.000.000 di euro per il consumatore e 1 premio da 1.000.000 di euro per l’esercente, ogni anno. (Lo scontrino estratto premia sia il consumatore, sia l’esercente).

DICEMBRE 2020 I 33


__le INCHIESTE di 50&Più __

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COSTRETTI AD AZZERARE I CONTATTI SOCIALI, LA TECNOLOGIA CI HA SALVATO DALL’ISOLAMENTO, HA ANNULLATO LE DISTANZE FISICHE CONSENTENDOCI DI SUPERARE IL LIMITE SPAZIOTEMPORALE, DI RESTARE UNITI E CONDIVIDERE EMOZIONI

2020,

L’ANNO DEL CAMBIAMENTO La pandemia che ancora imperversa nel mondo ha profondamente inciso su di noi, facendoci cambiare stili di vita e abitudini. Ma mentre ci interroghiamo sulle sue ripercussioni, nasce la consapevolezza che questo è il momento giusto per mettere a punto una strategia per ripartire. Le premesse positive ci sono, le abbiamo individuate. Sfruttiamole al meglio

di Ilaria Romano IL 2020 È STATO UN ANNO CHE NESSUNO DIMENTICHERÀ, PERCHÉ LE CONSEGUENZE DELLA PANDEMIA, CHE NON CI SIAMO ANCORA LASCIATI ALLE SPALLE, AVRANNO RIPERCUSSIONI LUNGHE E IN TUTTI I CAMPI DELLE NOSTRE VITE. È innegabile come l’esperienza di un virus che si è diffuso a livello globale ci abbia cambiato: il Covid-19 ha messo in luce le nostre fragilità individuali e collettive, ma proprio per questo ci ha dato l’opportunità di ripensare a modelli e stili di vita più inclusivi, dove i servizi essenziali come sanità, istruzione e ricerca siano messi al primo posto negli investimenti di un Paese evoluto, e dove i modelli produttivi e di consumo debbano forse essere guardati con maggiore attenzione e rispetto per il pianeta.

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Il lockdown applicato in tanti Paesi, fra i quali l’Italia, ci ha dato la misura di quanto l’impatto dell’uomo e delle sue attività contribuisca a modificare l’ambiente, e ha messo in discussione sistemi economici, politici e sociali che finora si ritenevano consolidati. Eppure, questi mesi ci hanno insegnato anche che dalle catastrofi si può imparare, per ripartire con più consapevolezza. Se è vero che la crisi economica già in atto è stata aggravata dalla pandemia, c’è da considerare che in alcuni settori è stato possibile reinventarsi, grazie alle nuove tecnologie, come per l’istruzione, dove la rete non potrà mai sostituire una scuola, ma ha comunque aiutato ad avere una didattica alternativa di emergenza. I social media e le piattaforme di connessione hanno aperto finestre di »



LE INCHIESTE DI 50&PIÙ MENO SPRECHI ALIMENTARI

LA RISCOPERTA DELLA LETTURA

Il cambio di abitudini dei consumatori durante il 2020 ha portato alla riscoperta di cibi fatti in casa, all’attenzione per la spesa a km zero o alla programmazione dei pasti. Più del 54% degli italiani ha annullato o diminuito drasticamente gli sprechi alimentari, facendo emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo. Il processo ha effetti positivi anche sulla riduzione del dispendio energetico e dello smaltimento dei rifiuti.

Di pari passo alla rivoluzione digitale, nell’ultimo decennio si è verificata una crescente disaffezione nei confronti della lettura. Nel 2020 si evidenzia un dato importante in Italia: l’incremento di circa il 30% del tempo libero dedicato alla lettura di libri, riviste e quotidiani. I dati delle vendite registrano una leggera crescita, soprattutto su supporto digitale (specialmente quotidiani e saggistica); le donne e gli under 35 si dimostrano lettori più assidui.

dialogo a distanza, nella riduzione o addirittura nell’assenza degli spostamenti fisici, e permesso di mantenersi in contatto con i propri cari, di conoscere altre realtà o ripensare attività che prima si facevano in presenza e che si sono riadattate in modalità “da remoto”, dai corsi di lingue, di ginnastica, di cucina, fino alle presentazioni di libri. Anche la solidarietà, con l’aumento dei volontari scesi in campo per aiutare le persone più fragili, ha mostrato il lato umano di tanti che non hanno interpretato il distanziamento come presa di distanza dai bisogni dell’altro. Perché la povertà è aumentata, inutile negarlo, ma è cresciuta anche l’attenzione e la voglia di rendersi utili nei confronti di chi è stato messo davvero a dura prova, economicamente o per problemi di salute. «Molti hanno usato la metafora della guerra, che può sembrare eccessiva ma forse è comprensibile - dice a 50&Più Vanni Codeluppi, sociologo e professore ordinario di Sociologia dei media all’Università Iulm di Milano -, perché questa pandemia è stata uno choc per la società e l’economia paragonabile ai grandi eventi, ai conflitti, ai terremoti, alle catastrofi naturali che sconvolgono la vita delle persone. Pur36 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

IL VOLONTARIATO

“GLI ANTICORPI DELLA SOLIDARIETÀ” PER AIUTARE I PIÙ FRAGILI

LA PANDEMIA HA FATTO EMERGERE LE DISUGUAGLIANZE, HA CREATO NUOVE POVERTÀ E ALTRETTANTI BISOGNI DA SODDISFARE, MA LE REALTÀ SOLIDALI NEI TERRITORI SONO CRESCIUTE E SI CONFERMANO UN AIUTO IMPRESCINDIBILE PER I PIÙ FRAGILI. A dirlo è l’ultimo Rapporto di Caritas Italiana, pubblicato lo scorso 17 ottobre in occasione della “Giornata mondiale di contrasto alla povertà”, e realizzato raccogliendo i dati di tre monitoraggi nazionali effettuati ad aprile, in pieno lockdown, a giugno, dopo la riapertura dei confini regionali, e a settembre, dopo il periodo estivo.

«Abbiamo analizzato due momenti - spiega a 50&Più Federica De Lauso, una delle curatrici del Rapporto e ricercatrice del Centro Studi di Caritas Italiana -, il primo è stato quello della dura emergenza legato allo stop forzato, dove c’è stata un’impennata di richieste d’aiuto, mentre il secondo ha fotografato una lenta e incerta ripartenza avvenuta nel periodo estivo». Quante sono state le richieste di aiuto? Da parte di chi sono arrivate? Nella fase di lockdown stretto abbiamo superato le 450mila richieste di altrettante persone, che presumibilmente si fanno portatrici dei


UNA NUOVA BARRIERA CORALLINA

IL PRIMO MUSEO DELLA FELICITÀ

Una spedizione scientifica dello Schmidt Ocean ha individuato al largo della costa australiana, nel Queensland, una gigantesca nuova barriera corallina più alta dell’Empire State Building. Una sezione staccata, alta 500 m e larga 1,5 km, 40 m sotto la superficie del mare. Erano 120 anni che non avveniva una scoperta di tale portata. Individuate molte nuove specie di coralli e pesci, a riprova che il mondo sommerso ci è ancora in gran parte sconosciuto.

Copenaghen inaugura il primo museo al mondo dedicato alla felicità. The Happiness Museum è un percorso tra scienza ed emozioni, ricco di dati e attività interattive. Analizzando come la felicità sia stata percepita nel corso della storia e in diverse regioni del mondo, l’obiettivo del museo è quello di comprendere, non solo la definizione di felicità individuale, ma insieme promuovere politiche sociali che tendano a sviluppare il benessere collettivo.

LA SCUOLA bisogni dei loro nuclei familiari. Fra marzo e maggio c’è stato un forte incremento dei nuovi poveri, che prima non avevano mai sperimentato situazioni di fragilità, pensiamo ai titolari di piccole attività nel commercio e nella ristorazione, agli autonomi, a chi era in attesa della cassa integrazione che non arrivava, ai lavoratori irregolari e ai disoccupati che già partivano da una situazione di difficoltà. Nella seconda fase, che abbiamo analizzato a settembre, abbiamo notato un miglioramento perché nei mesi estivi il numero di richieste si è dimezzato. Se però si confrontano i dati 2020 con quelli dello stesso periodo del 2019 si rileva una crescita dei poveri del 12%, che va a modificare il profilo stesso della povertà, che si “normalizza”, un po’ come era accaduto nel 2008 con la crisi economica, quando siamo passati da 1,7 milioni a cinque milioni di soggetti sotto la soglia di povertà. Oggi, la crisi legata alla pandemia va a toccare chi finora era al riparo: nuclei familiari con figli, sempre più spesso italiani, con un incremento degli under 34 e delle donne, più svantaggiati sul mercato del lavoro e legati a forme di precariato e part time che, nel 60% dei casi, è involontario. Come si sono attivate le Caritas diocesane? Sin dai primi giorni dell’emergenza si sono impegnate rimodulando dove necessario le attività, come i centri d’ascolto che, non potendo più

lavorare in presenza, sono diventati telefonici. Non solo si rispondeva alle chiamate ma, in molti casi, erano gli operatori che contattavano per primi quelle persone e famiglie che sapevano essere più fragili, con situazioni di solitudine o magari sottoposti a quarantena. Per la distribuzione dei pasti ci si è organizzati con la consegna a domicilio. C’è stata poi la distribuzione di oltre 400mila dispositivi di protezione, solo nei primi tre mesi di emergenza. È stata attivata anche l’assistenza domiciliare, oltre agli ambulatori, e per i senza fissa dimora sono stati fatti dei monitoraggi per verificarne lo stato di salute; inoltre, sono state crete nuove strutture residenziali da adibire a dormitori, proprio perché la pandemia sta accentuando le disuguaglianze e il messaggio “restate a casa” suonava in modo diverso per chi una casa non ce l’ha. Sono stati distribuiti tablet con la connessione a internet ai ragazzi sprovvisti di uno strumento per accedere alla didattica a distanza e, infine, sono stati assegnati dei fondi diocesani dedicati a sostenere piccoli commercianti e autonomi per il pagamento degli affitti, delle rate del mutuo e delle utenze. In totale sono stati supportati oltre duemila lavoratori. Che ruolo hanno avuto i volontari a fianco degli operatori? Abbiamo fatto una sorta di censimento dei volontari, anche »

LA DIDATTICA A DISTANZA Pur non potendo sostituire le lezioni in presenza, attraverso le nuove tecnologie, la Dad ha consentito un contatto diretto tra allievi e insegnanti senza dover rinunciare all’offerta formativa.

troppo nella storia si ripetono eventi di questo tipo, ma proprio la storia ci insegna che le società che ne subiscono le conseguenze si riprendono progressivamente, ed è a questa lezione che dobbiamo guardare. Pensiamo alla Seconda Guerra Mondiale: pian piano gli italiani hanno avviato la ricostruzione e sono entrati in una fase di benessere; credo che anche questa volta succederà la stessa cosa». Il suo ultimo libro Come la pandemia ci ha cambiato, edito da Carocci, è uscito la scorsa estate, dopo la prima fase dell’emergenza Covid. Nella sua analisi ha rilevato cambiamenti in positivo che hanno interessa- »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

RIPARTIRE DA SE STESSI

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CI SONO STATE NUMEROSE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ DA PARTE DI CITTADINI. MOLTI SI SONO IMPEGNATI PER FAR FRONTE ALLA CARENZA DI MASCHERINE REALIZZANDOLE A MANO CON MATERIALI A LORO DISPOSIZIONE

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se i dati sono parziali perché non tutte le Caritas dei territori sono state in grado di fornire numeri precisi, ma comunque parliamo di 62mila persone censite che hanno aiutato gli operatori delle Caritas diocesane. Fra i volontari, circa 18mila sono over 65 e, purtroppo, durante il lockdown hanno dovuto sospendere le attività, ma a fronte di questo stop forzato c’è stato un incremento dei giovani, almeno 5mila, che hanno sentito il bisogno di mettersi a disposizione. Per questo abbiamo voluto intitolare il Rapporto Gli anticorpi della solidarietà, per enfatizzare questo aspetto. Inoltre, dai territori c’è stata una risposta immediata, e aziende, supermercati si sono messi a disposizione, hanno organizzato collette, distribuito beni. Insomma, la cosa positiva è stata l’impennata della partecipazione sociale, del sentirsi parte di una comunità. È una tendenza che potrebbe andare avanti anche nel prossimo futuro? Abbiamo chiesto ai direttori delle Caritas se, secondo il loro punto di vista, si possa contare su questa nuova spinta anche in futuro. Il 15% di loro non è stato in grado di rispondere, il 40% pensa che ci sarà un calo - soprattutto fra i giovani che, con la ripresa delle normali attività, torneranno ad avere meno tempo libero -, l’altro 45% è convinto che queste nuove risorse resteranno perché c’è un cambiamento positivo nell’approccio. Dunque si può ben sperare.

«La vicenda umana è a un punto di svolta: deve trovare nuovi obiettivi e riprendere ricchezza a livello spirituale - afferma Franco Arminio -. Aumentiamo l’atteggiamento di gentilezza e di clemenza verso gli altri. Non costa nulla» «Se ognuno di noi si convince di avere un ruolo e che il proprio comportamento non è indifferente alla salute del pianeta, può cambiare i propri atteggiamenti piuttosto che invocare cambiamenti ad altri o al sistema in generale». Così Franco Arminio, poeta, regista e paesologo, come ama definirsi, spiega a 50&Più come questa fase di grandi stravolgimenti contenga una lezione importante: ripartire da sé stessi e dalla semplicità delle relazioni con gli altri. C’è un risvolto positivo in questa grande crisi? Le grandi crisi servono a mettere in discussione gli assetti individuali e collettivi: se questi ultimi non si smuovono, bisogna cominciare da quelli individuali facendo tesoro di quanto sta accadendo, perché altrimenti è una sventura sprecata. Dovremmo imparare a usare bene la sofferenza, perché è innegabile che siamo tutti in una condizione difficile, chi più dal lato economico e chi


della salute ma, essendo una situazione inedita, sarebbe stupido non approfittarne per trarne qualcosa di positivo. Insomma, dobbiamo fare buon uso della sventura, è questo il concetto di fondo, almeno a livello individuale perché, poi, nella dimensione collettiva bisogna reclamare che ci sia un’azione comune su quale direzione debba prendere il mondo, cosa di cui si discuteva a marzo e aprile e che, ora, è finita sullo sfondo, annebbiata dalla questione sanitaria e da quella economica. Ma non dobbiamo stancarci di invocare il cambiamento, di fare come mi piace dire: “Una serena obiezione al paesaggio”. Spesso ha affermato che chi vive in un paese è fortunato. Perché? Perché succede, come a me in questo momento, di stare in piazza da soli, senza incontrare nessuno. Se fossi a Roma o a Milano sarebbe molto più difficile, ma qui il distanziamento si era già prodotto prima con lo spopolamento, e quella che prima era una sventura oggi si sta rivelando una fortuna, perché si possono avere i propri spazi molto più che in una zona urbanizzata e, in una fase come questa, diventa ancora più essenziale. Tempo fa ha scritto che ci troviamo in una “bancarotta antropologica” di vaste dimensioni. Cosa intendeva dire a proposito della condizione umana di oggi? “Bancarotta antropologica” vuol dire confusione: prima c’era un mondo fatto di ruoli chiari, dove ognuno aveva il suo retroterra con identità stabili, oggi invece è tutto più sfumato e confuso. Non è una cosa da poco, perché le persone hanno

bisogno di ordine, ma oggi siamo un miscuglio di antico e moderno, con stili di vita non ancora ben assimilati, e il tutto si iscrive in un fondo di depressione che è stato aggravato dal Covid ma che era presente anche prima, e non solo per fattori economici. Come ci si salva da questa “bancarotta”? Dobbiamo fare i conti col fatto che il pianeta non è un luogo sicuro in cui possiamo solo pensare di produrre e consumare; dobbiamo imparare ad avere un atteggiamento di cautela perché non possiamo solo prendere risorse in modo forsennato, senza sapere fino a quando gli equilibri reggeranno. Serve, in questo un governo mondiale della terra, non una sommatoria di singoli che giocano le proprie partite di consenso a breve termine. E poi, a livello individuale, possiamo aumentare l’atteggiamento di gentilezza e di clemenza verso gli altri, che tra l’altro non costa nulla, dato che si parla di crisi economica. Dobbiamo imparare a convivere con un mondo che è instabile e, se non facciamo nulla per sciogliere i nodi, questi prima o poi si presentano, bisogna esserne consapevoli. La vicenda umana è a un punto di svolta ma non solo per il virus, perché deve trovare nuovi obiettivi, riprendere ricchezza a livello spirituale. Personalmente sto lavorando tanto, sento che le parole sono più che mai necessarie, e mi sembra che i versi in questa fase abbiano più ascolto. Molte persone che prima non lo facevano, prese dai loro obiettivi e dalla vita frenetica, oggi si fermano e si guardano dentro, anche attraverso la poesia.

to la vita delle persone? La pandemia ci ha sicuramente costretti ad essere più digitali, a usare di più le nuove tecnologie. Pensiamo al mondo del lavoro: è cresciuto il numero di persone che lavorano da casa, e l’Italia è un Paese storicamente arretrato da questo punto di vista, se paragonato ad altri Paesi avanzati. Questo fenomeno catastrofico ci ha portati a lavorare di più online, ma anche ad acquistare tramite la rete e persino frequentare altre persone attraverso questi mezzi. Sono cambiamenti destinati a durare? C’è stato un impulso che probabilmente continuerà a dare i suoi effetti, anche se quando torneremo alla normalità credo che l’uso del digitale si ridimensionerà nuovamente, ma di sicuro resteremo a livelli superiori rispetto alla situazione precedente la pandemia. Questi cambiamenti producono vantaggi a vari livelli: economici e ambientali perché si riduce l’inquinamento,

e sociali perché una maggiore flessibilità sul lavoro permette una differente gestione della propria giornata. Ci sono state variazioni nei consumi? Già da tempo le persone erano diventate più consapevoli sui consumi e sui comportamenti virtuosi in relazione alla sensibilità ambientale: pensiamo all’enorme crescita della raccolta differenziata in tutte le città. Quello del rapporto con l’ambiente è un trend di lungo periodo che vuol dire anche consapevolezza dell’impatto sulla salute, di ciò che si compra. Le variazioni più legate all’emergenza di oggi sono legate ai consumi di tipo ludico, perché la drammatizzazione della realtà in cui viviamo ci ha distratti, come consumatori, da beni considerati non essenziali. Penso ai settori dell’abbigliamento e del lusso, che maggiormente hanno risentito di questa fase. »

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LE INCHIESTE DI 50&PIÙ Ad aumentare sono stati, invece, i consumi di evasione, legati al mondo mediatico, come le piattaforme televisive, i giochi online praticabili da casa, che consentono un distacco dalla realtà. Si è riscoperta una qualità del tempo passato in famiglia? Questo è un altro effetto positivo: sappiamo che una delle caratteristiche della nostra vita contemporanea è la velocità temporale. Negli ultimi anni c’è stata un’accelerazione dei tempi di vita e, quindi, la necessità di dover improvvisamente bloccare il tempo, sospendere questo costante dinamismo ha posto alle persone il bisogno di coltivare meglio la propria storia umana e le dimensioni che normalmente vengono trascurate, ossia quelle relazionali e interiori. Avere il tempo di riflettere e riorganizzare la nostra vita, ripensare a noi stessi e ai nostri cari, credo sia salutare,

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AMBIENTE perché rappresenta una specie di oasi nella vita frenetica che normalmente abbiamo condotto in questi anni. Come vede questa “seconda ondata”? È chiaro che nel tempo gli atteggiamenti delle persone cambiano. All’inizio erano un po’ disorientate, spaesate, hanno reagito emotivamente cercando forme simboliche di unione, attraverso i balconi, le canzoni; poi, pian piano, ci si è resi conto che eravamo in una situazione drammatica, finché non è arrivata l’estate che ha portato la grande illusione che fosse tutto finito. Purtroppo non era così, e quindi è arrivata la delusione. Le persone devono fare i conti con una situazione complicata e piena di problemi, e quindi sono varie e comprensibili le reazioni: c’è chi si è stancato e ha esaurito le risorse psicologiche, perché la novità è finita ma il fenomeno continua a manifestarsi con questo

UNA RINNOVATA SENSIBILITÀ AMBIENTALE L’emergenza degli ultimi mesi sembra averci fatto guadagnare una maggiore consapevolezza della Natura e della sua biodiversità. Abbiamo avuto più tempo per osservarne la bellezza, per imparare la lezione che il virus ci ha dato IL LOCKDOWN POTREBBE AVER AIUTATO LA CAUSA AMBIENTALE? Per certi versi il minor impatto dell’uomo su alcuni ambienti ha favorito una ripresa degli spazi da parte di alcune specie animali e un miglioramento, magari solo temporaneo, degli ambienti urbani. «L’esempio più noto è il fratino - spiega a 50&Più Piero Genovesi, responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica dell’Ispra - che, come altre specie di uccelli, si ripro-

duce sulle nostre spiagge, del quale abbiamo trovato tracce in zone che solitamente non frequentava perché mancavano le condizioni di tranquillità per la riproduzione. Esempi analoghi li abbiamo avuti fra gli uccelli acquatici e nei pressi delle aree urbane con volpi, cervi e caprioli. D’altro canto, però, la minore presenza dell’uomo ha significato anche meno controlli sulle specie come il cinghiale, e di questo non conosciamo ancora gli effetti». Questo periodo ha contribuito a sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente? I dati dell’Eurobarometro, cioè dei sondaggi che l’Unione Europea realizza periodicamente, sembrano indicare che le prime preoccupazioni non riguardano l’ambiente in sé ma la salute e la crisi economica; d’altro canto, però, abbiamo visto come quest’estate - dopo la fine del lockdown - ci sia stato un aumento di visite ai parchi naturali con tassi superiori alla media. L’impressione è che la pandemia abbia fatto comprendere l’importanza della natura e degli


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ambienti naturali, facendo ripensare alle priorità, almeno per una parte degli italiani. Anche se non ci sono numeri su questo, vedo maggiore attenzione verso la scienza e la ricerca in campo ambientale, ed una rinnovata consapevolezza che ecosistemi sani e più attenti alla salute possano influire positivamente sulla qualità della vita. Come si può trasformare la ripresa dalla pandemia in opportunità per l’ambiente? Ci sono sempre più studi, come quello dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes), che mettono in correlazione la natura e il rischio pandemia, influenzato dalla distruzione degli habitat e dall’aumento dell’interazione dell’uomo con la fauna selvatica. Per questo l’opportunità che ci viene offerta è quella di intraprendere nuove politiche di sviluppo più attente all’ecosistema, che potrebbero permetterci di vivere in modo più sicuro. E credo che il messaggio sia stato recepito. Anche Lorenzo Ciccarese, responsabile dell’area Ispra per la conservazione delle specie e degli habitat, fra i ricercatori che hanno collaborato al Rapporto Ipbes, conferma a 50&Più l’importanza di cambiare rotta nel rapporto con la natura. Cosa è emerso da questo studio circa i virus e i potenziali problemi per l’uomo? Questo studio dice che ci sono decine di migliaia di virus in grado di originare pandemie come quella del Covid, quindi l’approccio basato solo sulla terapia è necessario ma non sufficiente, perché il rischio di avere nuove malattie in futuro è molto alto. Quindi non solo dob-

biamo rivedere il rapporto con gli animali selvatici, ma anche rispettare le indicazioni che ci vengono dalla scienza e che dicono che abbiamo bisogno di conservare almeno il 30% del nostro territorio e degli oceani attraverso le aree protette. Bisogna fare prevenzione e non solo reagire alle emergenze, e questo anno ci ha permesso di ripensare l’approccio di controllo di queste zoonosi, le malattie trasmesse da uccelli e mammiferi. Per dare dei numeri, si stima che vi siano fino a 850mila virus in giro per il mondo, col rischio del salto di specie. La consapevolezza sta passando anche dai consumi alimentari? Certamente questa crisi ha fatto aumentare la sensibilità verso le cose che mangiamo, non solo sul come produciamo ma anche sulla distribuzione. Perché questa volta è andata bene e la grande distribuzione organizzata è riuscita a distribuire ingenti masse di frumento per soddisfare la domanda; in altre occasioni - penso al Continente africano -, in occasione dell’impennata dei prezzi, non è stato così. Aumentare la sicurezza alimentare significa restituire valore all’agricoltura, valorizzando le filiere corte e contrastando il consumo di suolo. Qual è la più grande opportunità generata dalla crisi? Non dobbiamo perdere questa occasione, come ricerca scientifica, per cercare di studiare quali siano i reali impatti dell’uomo sugli habitat. Una possibilità come questa di avere una presenza meno pervasiva dell’uomo non c’è mai stata offerta prima, e le risposte saranno utili per il futuro.

LOCKDOWN E DIMINUZIONE DELL’INQUINAMENTO DEI MARI HANNO PERMESSO ALLE TARTARUGHE CARETTA CARETTA, SPECIE IN VIA D’ESTINZIONE, DI NIDIFICARE IN MAGGIOR MISURA RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI. SONO STATI SEGNALATI BEN 160 NIDI, DISTRIBUITI TRA SICILIA, CALABRIA, CAMPANIA E PUGLIA

aspetto inquietante che ci costringe a fare i conti con la morte, che noi tendiamo continuamente a rimuovere. Anche se oggi abbiamo ancora in testa le immagini indelebili dei camion militari in fila a Bergamo. Nonostante tutto, c’è anche chi non accetta questa nuova dimensione, ed è un fenomeno che possiamo analizzare nel rapporto tra Stato centrale e Regioni, non solo in Italia ma anche negli altri Paesi, dove esiste un livello di autonomia delle realtà locali che non accolgono imposizioni dall’alto. Probabilmente è una tendenza generale che dipende anche dal rapporto sperimentato con il web, dove le persone sono libere di esprimersi, costruire e diffondere i propri contenuti, che è ben diverso dal ricevere passivamente dei messaggi, come nella fruizione televisiva. Oggi le persone sentono di contare ed è giusto che sia così, ma può diventare un problema quando è necessario che tutti si muovano allo stesso modo, nella gestione collettiva dell’emergenza. DICEMBRE 2020 I 41


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ ECONOMIA E TRASPORTI

TECNOLOGIE SEMPRE MENO INQUINANTI IL NODO DEL TRASPORTO PUBBLICO È TUTTORA UNO DEGLI ASPETTI CRUCIALI E PIÙ DIFFICILI DA RISOLVERE: la pandemia ha ribaltato paradigmi finora dati per scontati, come la necessità di abbandonare il mezzo privato a favore di quello condiviso, per abbattere l’impatto ambientale. In realtà, siamo ancora legati a vecchi schemi che non corrispondono più alla realtà, come ha spiegato a 50&Più Marco Ponti, docente di Economia al Politecnico di Milano e consulente internazionale nel settore dei trasporti: «Oggi il mezzo pubblico è un veicolo di infezione riconosciuto, l’80% di capienza - come era stato inizialmente indicato - non consentiva di rispettare il distanziamento, e il pericolo di contagio resta nettamente superiore al mezzo privato. Eppure non si è letto da nessuna parte un messaggio che incentivi all’uso dell’automobile, nonostante lo smart working abbia decongestionato il traffico e le auto siano sempre meno inquinanti». Professor Ponti, a proposito di lavoro flessibile: lo smart working può essere incluso nei cambiamenti positivi di questo 2020? Lo smart working è destinato a permanere, non si sa ancora in che misura, ma indubbiamente presenta vantaggi non trascurabili, indipendentemente dal vi42 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

rus, perché fa risparmiare soldi e tempi di viaggio alla gente e rende flessibile l’occupazione da remoto. L’unico aspetto negativo riguarda l’eventuale perdita di posti di lavoro dovuta all’automatizzazione che incide sul terziario. Non dimentichiamo, però, che porta vantaggi non indifferenti anche sui costi delle case, che nelle zone urbane centrali sono molto alti. C’è un effetto positivo sui prezzi degli immobili, perché lavorando da remoto non occorre essere in pieno centro. Lo ha messo in luce anche l’architetto Stefano Boeri, che ha parlato di valorizzazione di centri minori, come pure degli insediamenti isolati; penso alle categorie a basso reddito che stanno in luoghi urbani marginali e che possono di nuovo avere un vantaggio sull’abitare, i suoi costi e sulla qualità della vita. Portare la gente fuori dalle aree centrali significa meno rendita urbana, e un abbassamento dei prezzi degli immobili delle aree centrali non è affatto

Puntare sulle innovazioni tecnologiche per superare le criticità potrebbe essere la risposta al contenimento delle emissioni e al peso del settore trasporti sul cambiamento climatico male dal punto di vista sociale. Torniamo agli spostamenti: le nuove tecnologie ci aiuteranno in questo cambiamento? Una macchina di oggi inquina un decimo di un’auto di vent’anni fa, e questa tendenza è in accelerazione. Dal punto di vista ambientale non siamo lontani da una situazione in cui il trasporto non rientrerà tra le fonti più inquinanti. Nel miglioramento della qualità dell’aria i trasporti privati hanno avuto un ruolo importante perché inquinano sempre di meno. Oggi si punta a un’auto elettrica che sia competitiva e alla portata economica di tutti. C’è una grande rivoluzione in corso, in termini di inquinamento e di sicurezza. L’altra innovazione in arrivo, ma ci vorrà più tempo, è la guida autonoma. Le macchine autonome determinano un’evoluzione molto più forte di quelle elettriche perché nessuno avrà più bisogno di possederne una, ci saranno i taxi senza guidatore e l’ammortamento

non esisterà perché cammineranno molto di più, non dovendo rispettare turni orari. Questo vale anche per i camion e la tecnologia migrerà anche sul trasporto merci. Avremo innovazioni anche in campo ferroviario o aereo? Sul fronte degli aerei si lavora a quelli meno inquinanti, perché anche se il combustibile non è tassato, producono il 2,5% delle emissioni totali; quindi si va verso tecnologie meno inquinanti, sempre che la crisi del settore rientri. Si stanno sviluppando anche i cosiddetti taxi volanti: a Dubai si sperimentano già, pilotati come droni da remoto. Un’innovazione è l’Hyperloop, un tubo di vetro e acciaio in cui viene tolta la resistenza atmosferica all’interno del quale viaggia un treno, a 900 km orari, su un campo magnetico che lo tiene sollevato. Essendo un sistema radicalmente nuovo necessita di infrastrutture e ha un investimento con un rischio di base molto forte. La cosa positiva è che tutto il mondo sta lavorando sulle macchine che non inquinano, che diventano sempre più sicure e che un domani si guideranno da sole. Noi come Paese dobbiamo ancora imparare dagli altri, perché stiamo investendo tutto in ferrovie, ma lì i vantaggi ambientali sono destinati a ridursi perché le autostrade diventeranno a bassissimo impatto ambientale.



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#laricercaècura


L intervista di Giada Valdannini

VALTER LONGO

LA CHIAVE DELLA LONGEVITÀ? UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE + __le INTERVISTE di 50&Più__

Nel 2018 la rivista Time lo ha inserito tra le 50 persone più influenti al mondo - accanto a Bill e Melinda Gates, ai Nobel James P. Allison e Tasuku Honjo - per la sua ricerca sulla corretta alimentazione nella prevenzione e il trattamento delle malattie più gravi

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VALTER LONGO «BISOGNEREBBE AVERE DEI PROGRAMMI UNIVERSITARI GOVERNATIVI CHE IMPLEMENTINO LA PRESENZA DEI NUTRIZIONISTI». A dirlo è Valter Longo, biochimico italiano celebre negli States per via dei suoi studi sull’invecchiamento, che gli sono valsi la menzione della rivista Time quale “guru della longevità”. Oggi Longo è professore di Biogerontologia e direttore dell’Istituto di Longevità alla University of Southern California - Davis School of Gerontology di Los Angeles, uno dei centri più importanti per la ricerca sull’invecchiamento e sulle malattie correlate all’avanzamento dell’età, dove svolge ricerca di base nonché ricerca clinica su nutrizione, genetica e invecchiamento. Ha chiara la stretta connessione tra alimentazione e salute e dice: «Nove anni fa avevamo chiesto 10mila nutrizionisti facendo appello al Governo. Se avessimo avuto 10mila nutrizionisti che seguono i 10 milioni di italiani più malati, avremmo avuto degli effetti enormi». Corretta alimentazione piuttosto che farmaci? Non ha senso imbottire tutti di farmaci che, tra l’altro, non vengono neanche dall’Italia. Sono farmaci stranieri. Non che il farmaco non sia necessariamente positivo - ci sono farmaci che sono molto utili -, ma l’idea è di usare l’alimentazione per cercare di minimizzare l’uso dei farmaci. Il che avrebbe bisogno di un vero esercito di professionisti. Il tema della longevità e dell’alimentazione hanno dunque attinenza. Ma in che modo? Un topo vive tre anni e dopo un anno e mezzo inizia a sviluppare tumori. Una persona di 80 anni ci mette 40/45 anni a sviluppare tumori. Quindi la longevità ha il controllo su tutto. Ai topi geneticamente modificati non viene mai o quasi mai il cancro, quindi è ovvio che un solo gene riesce ad arginare diverse malattie. L’alimentazione, dunque, è in grado di controllare i geni, che a loro volta controllano l’invecchiamento, che a sua volta controlla le malattie. Il suo laboratorio è stato il primo ad aver identificato alcuni dei geni coinvolti nel processo di invecchiamento e a dimostrare che la loro inattivazione può ridurre l’incidenza o la progressione di più malattie nei topi e nell’uomo. È questo che vogliamo ottenere? Abbattere l’invecchiamento dell’uomo? Non userei il verbo abbattere perché sembra che si voglia vivere fo-

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«NON HA SENSO IMBOTTIRE TUTTI DI FARMACI CHE, TRA L’ALTRO, NON VENGONO NEANCHE DALL’ITALIA... NON CHE IL FARMACO NON SIA NECESSARIAMENTE POSITIVO - CI SONO FARMACI CHE SONO MOLTO UTILI -, MA L’IDEA È DI USARE L’ALIMENTAZIONE PER CERCARE DI MINIMIZZARE L’USO DEI FARMACI. IL CHE AVREBBE BISOGNO DI UN VERO ESERCITO DI PROFESSIONISTI»

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Valer Longo in compagnia dei centenari Salvatore Caruso (nella foto in alto) ed Emma Morano (sopra).

rever. L’idea è quella di arrivare dove è arrivato Salvatore Caruso, a 110 anni relativamente sano. Si ricordava ancora tutto. Come lui, Emma Morano, 117 anni in relativa salute. Uno del profondo Sud; l’altra, dell’alto Nord. Certo, non abbiamo la garanzia che tutti ci arriveranno,

ma sappiamo che possiamo farci arrivare molte più persone di quelle che ci arrivano oggi. Adesso, arrivare a 110 anni sani è ancora una cosa estremamente rara. Qual è la ricetta per una vita in salute e longeva? L’over 50, fino a 65 anni, può seguire una dieta pescetariana, basse proteine, tanto cibo, ma principalmente vegano, con pesce un paio di volte alla settimana. Quando si arriva ai 65/70 anni, ci deve essere cambiamento graduale verso una dieta più varia. Più uova, carne bianca, più prodotti derivati dal latte (ad esempio, yogurt e formaggi). Non a caso, Emma


VADEMECUM

«Una dieta della longevità, pescetariana, con bassi livelli di proteine almeno fino ai 65/70 anni -, in base ai nostri studi sembra essere associata a una forte riduzione del rischio di sviluppare tumori»

Roma, 2019: lo scienziato negli studi televisivi della trasmissione “Porta a Porta”.

Morano mangiava tre uova al giorno e, dopo i 100 anni, assumeva anche cento grammi di carne cruda al giorno. Perché in età più giovane è consigliata una dieta vegana, mentre varia dopo i 65? Il sistema diventa sempre più inefficace. Quindi, ad esempio, la sintesi dei muscoli - delle cel-

lule del muscolo - ha bisogno di più aminoacidi, di più proteine. Dunque, il sistema fa molta più fatica: ha bisogno di integrare e necessita di più nutrienti per riuscire a fare ciò che faceva prima con molto meno. Oggi, con la pandemia in atto, possiamo provare a difenderci dagli attacchi

LA DIETA “MIMA DIGIUNO” «Si tratta di cinque giorni di dieta vegana con basse proteine, bassi zuccheri, alti grassi e relativamente alti carboidrati che, però, provengono al 100% da verdure»

LA DIETA DELLA LONGEVITÀ

1. Adotta una dieta vegana + pesce per un massimo di 2-3 pasti a settimana. 2. Pochi grassi e zuccheri. 3. Fagioli, ceci e piselli. 4. Fino a 65-70 anni consuma poche proteine. Dopo i 65-70 anni aumenta leggermente per non perdere massa muscolare. 5. Consuma carboidrati complessi (pomodoro, broccoli, carote, legumi ecc). 6. Sì all’olio d’oliva (50100 ml al giorno), noci, mandorle o nocciole. 7. Pesce con alto contenuto di omega 3/6 e/o vitamine. 8. Dieta ricca di vitamine e minerali: 2 volte a settimana integra con un multi-vitaminico/minerale di alta qualità. 9. Se fai colazione alle 8, cena entro le 20. 10. Non mangiare per 3-4 ore prima di dormire. 11. 5 giorni di dieta mima digiuno ogni 1-6 mesi. 12. Se in sovrappeso, colazione + pranzo o cena + due spuntini da 100 kilocalorie con pochi zuccheri, uno dei quali sostituisce il pasto. 13. Tieni sotto controllo peso corporeo e circonferenza addominale. 14. Chi perde peso, tre pasti normali + uno spuntino da 100 kilocalorie con pochi zuccheri. 15. Seleziona ingredienti tra quelli che mangiavano i propri antenati. Fonte: www.valterlongo.com

del Covid anche a livello alimentare? Sicuramente possiamo provare a difenderci, ad esempio, aggiungendo alla Dieta della longevità la dieta mediterranea. Ad esempio, se nella prima dieta c’è pesce un paio di volte alla settimana, nella seconda sono ammessi lo yogurt, formaggi, il pollo e un po’ di carne. Vale a dire che, essendo molto più permissiva, nei momenti di alta esposizione al rischio la persona trarrebbe beneficio dal mangiare un po’ di più che di meno. Soprattutto se è normopeso e senza problemi cardiometabolici. Secondo la sua esperienza, c’è attinenza tra alimentazione e l’insorgenza di determinati generi di tumori? Non c’è dubbio. Esistono molti studi che associano i tipi di dieta all’incidenza dei tumori e, in particolare, di certi tipi di tumori: cancro alla prostata, cancro alla mammella e cancro al colon. Questi sembrano essere quelli più influenzati e, tra l’altro, i più comuni. Quindi, una dieta della longevità, pescetariana, con bassi livelli di proteine - almeno fino ai 65/70 anni -, in base ai nostri studi sembra essere associata a una forte riduzione del rischio di sviluppare tumori. La sua dieta “Mima Digiuno” in cosa consiste? Si tratta di cinque giorni di dieta vegana con basse proteine, bassi zuccheri, alti grassi e relativamente alti carboidrati che, però, provengono al 100% da verdure.

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È online la nuova piattaforma di 50&Più, uno strumento di comunicazione rivolto al mondo degli over. Un angolo del web piacevole e divertente, dedicato prevalentemente a chi ha superato i 50 anni e cerca un approccio veritiero ai problemi che riguardano l’età matura. Un luogo in cui l’informazione, sempre attenta e aggiornata, è dedicata a coloro che vogliono sentirsi parte attiva della società. www.spazio50.org vi aspetta, vieni a scoprire di più!

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__EVENTI__

Scrittori, fotografi, giornalisti, ma anche medici, psicologi, esperti di arti visive, influencer e molti altri. Sono gli ospiti che prenderanno parte a “Zoom - I webinar di Spazio50”, una serie di appuntamenti online accessibili gratuitamente

INCONTRIAMOCI SUL WEB di Linda Russo IMMAGINATE DI PASSEGGIARE SU UN SENTIERO DI MONTAGNA TRA GLI ALBERI ORMAI SPOGLI E LE FOGLIE SPARSE SULLA VIA BATTUTA. Il fiume scorre poco distante, riuscite a vedere il corso d’acqua tra i colori scuri della fine dell’autunno. Proprio per questo non ve ne accorgete subito, avete bisogno di guardare meglio. Stringete gli occhi per focalizzare l’immagine e in lontananza vedete qualche daino intento ad abbeverarsi. È uno di quei momenti da immortalare. Così estraete il cellulare, zoomate più che potete e scattate una foto. Un gesto semplice che nel 2020 L’ARCHIVIO DEI WEBINAR risulta istantaneo, ma che porta con sé una storia iniziata già nel 1834. Basta un clic per iscriversi È proprio in quell’anno, infatti, che furono usati i primi telescopi ottici, Chi non avesse avuto modo di seguire un corso o un quelli che nel 1959 presero il nome di Zoomar, obiettivi in grado di inincontro, avrà la possibilità di consultare l’archivio degli grandire oggetti e soggetti anche molto lontani dal punto in cui si trova appuntamenti già trascorsi e scegliere quello che si il fotografo. Il termine ha dato vita a un neologismo che oggi fa parte, desidera recuperare. Dopo una semplice iscrizione sarà a tutti gli effetti, del nostro vocabolario. Tanto che lo utilizziamo quando possibile rivedere i webinar.

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La Piattaforma Spazio50 offre ai suoi lettori una serie di webinar con relatori d’eccezione con i quali sarà possibile confrontarsi, approfondire tematiche sempre nuove e scoprire le sfaccettature di tanti temi

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PER CONOSCERE IL CALENDARIO AGGIORNATO, PARTECIPARE A ZOOM E INCONTRARE GLI OSPITI È POSSIBILE ISCRIVERSI ALL’APPOSITO FORM SUL SITO WWW.SPAZIO50.ORG

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vogliamo riferirci all’approfondimento di un tema, all’ingrandimento di un dettaglio. E non è un caso, quindi, che una delle piattaforme di videochiamate più utilizzate al mondo si chiami proprio Zoom. Realizzata nel 2012, l’applicazione nasce proprio con l’intento di facilitare le comunicazioni, organizzando riunioni, incontri e meeting per focalizzare l’attenzione su temi specifici. Un obiettivo a cui mira anche 50&Più con un nuovo ciclo di incontri digitali (webinar) in cui si parlerà di arte, di psicologia, di nuovi linguaggi, di cibo, di libri e di tanto altro. Il nome dell’evento non poteva che essere Zoom, ovviamente. Una serie di webinar con relatori d’eccezione con i quali sarà possibile confrontarsi, approfondire tematiche sempre nuove e scoprire le sfaccettature di tanti temi. «L’anno appena trascorso ci ha posto davanti a grandi sfide e ci ha richiesto numerosi sforzi. Le attività di scambio e d’incontro, soprattutto dal punto di vista culturale, sono spesso passate in secondo piano

per garantire la sicurezza e salvaguardare la salute di tutti - afferma Gabriele Sampaolo, segretario generale dell’Associazione 50&Più -. Tuttavia, abbiamo cercato di trasformare la maggior parte delle nostre attività e dei nostri eventi in una modalità che potesse coinvolgere quanti più soci. Per questo nascono i webinar Zoom: una nuova opportunità per chi desidera incontrarsi e approfondire temi diversi ad ogni appuntamento». Una serie di incontri, certo, ma anche di corsi in cui mettere in pratica le proprie abilità, sfruttando a pieno i benefici della tecnologia. A spiegarlo è proprio la psicologa e psicoterapeuta Elisa Marcheselli, che approfondirà vari temi partendo proprio dai vantaggi che gli strumenti tecnologici possono portare in questo periodo. Rinunciare alle attività di interazione, infatti, ci permette di salvaguardare la nostra salute, ma ci spinge a determinare nuovi assetti familiari e sociali. Un argomento che verrà affrontato insieme a Sandro Vannini, difensore civico della

Regione Toscana, e che si toccherà anche nel corso degli appuntamenti con il professor Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, che affronta il tema dell’anzianità sotto molti aspetti, non solo legati al Covid-19. A parlare di anzianità saranno anche altri ospiti come il fotografo Jordan Cozzi e la senior influencer Licia Fertz che, insieme al nipote Emanuele Usai, racconterà la sua esperienza sui social network. Una finestra sui nuovi media e i nuovi linguaggi che sarà spunto per un incontro con i ragazzi di “Casa Surace”, un gruppo di amici divenuto in seguito casa di produzione e che ad oggi conta più di 3 milioni di follower, grazie anche al contributo della simpaticissima Nonna Rosetta. Non mancheranno, poi, i momenti dedicati all’attività fisica grazie al corso di Yoga tenuto da Alessandra Miccinesi, ogni lunedì mattina dalle 9.30 alle 10.30. Un fitto calendario di appuntamenti che accompagnerà i lettori di Spazio50 e i soci di 50&Più anche nel 2021.


IL PROGRAMMA DI DICEMBRE GLI APPUNTAMENTI DI ZOOM

Incontri interattivi a tema

I webinar di Spazio50 avranno una durata media di circa un’ora e verranno presentati, di volta in volta, da diversi conduttori. Dopo l’intervento del relatore, che potrà condividere slide e materiali per approfondire meglio il tema, i partecipanti avranno la possibilità di commentare, porre domande e soddisfare alcune curiosità. Il primo appuntamento è stato quello del professor Marco Trabucchi che ha aperto il ciclo di incontri “Il Covid non ferma la vita”, in cui si è parlato di come vivere bene in questo periodo. Le prossime puntate accompagneranno gli spettatori alla scoperta di strategie su come combattere la solitudine, di consigli per seguire una sana alimentazione e dell’importanza di praticare una regolare attività fisica anche tra le mura di casa. Una raccomandazione che potrà essere messa in pratica con i corsi yoga tenuti da Alessandra Miccinesi.

Il professor Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, ci parla della vita ai tempi del Covid 1° DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Una regolare attività fisica si può fare anche in casa 15 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Alimentazione per il benessere fisico e della psiche 29 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Nemica solitudine: come combatterla

Elisa Marcheselli, psicologa e psicoterapeuta, ci introduce alla psicologia digitale e al sostegno che viene dal web 03 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | La famiglia ai tempi del distanziamento sociale 10 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Le informazioni ci condizionano: mass media e anzianità 17 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Perfette imperfezioni: bellezza e corpo over 60

Alessandra Miccinesi, docente e formatrice, guida il corso di Yin Yoga in cui tutte le posizioni a terra aumentano vitalità e centratura 07 DICEMBRE | 9:30 - 10:30 |

Corso di Yoga: vivere con gioia

14 DICEMBRE | 9:30 - 10:30 | Corso di Yoga: vivere con gioia 21 DICEMBRE | 9:30 - 10:30 | Corso di Yoga: vivere con gioia 28 DICEMBRE | 9:30 - 10:30 | Corso di Yoga: vivere con gioia

Incontro con l’autore - Licia Fertz e il nipote Emanuele Usai incontrano i lettori di Spazio50 per parlare di anzianità e social network 07 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 | Non c’è tempo per essere tristi

Incontro con l’autore - Il fotografo Jordan Cozzi, con i suoi scatti, porta i lettori di Spazio50 alla scoperta di uno scambio intergenerazionale 11 DICEMBRE | 15:30 - 16:30 |

Generazioni dentro l’obiettivo

Per rimanere costantemente aggiornati sul calendario dei corsi e dei vari appuntamenti visitate la pagina www.spazio50.org/zoom-i-webinar-di-spazio50 DICEMBRE 2020 I 51


ATTENZIONE L’Inps non recapita più i Mod. Red a casa

50&PiùCaf ti aspetta per la presentazione del modello RED e Inv/Civ, per consentire all'Inps di accertare la permanenza dei requisiti necessari per il pagamento delle tue prestazioni assistenziali legate al reddito. La mancata presentazione può comportare la sospensione di tali prestazioni. Gli uffici 50&PiùCaf sono a tua disposizione, trova la sede a te più vicina su:

www.50epiucaf.it I DOCUMENTI DA PRESENTARE SONO:

• Documento d’identità in corso di validità, tessera sanitaria e

atto di nomina dell’eventuale tutore e documento di riconoscimento; • Modello CU redditi 2019 relativo a redditi da lavoro dipendente, modello 730 o modello Redditi PF (ex modello UNICO) certificazione pensioni estere (compresa AVS Svizzera) e pensioni indirette estere; Modello 730 o Modello Redditi PF (ex modello UNICO) anno • 2020 redditi 2019 con relative ricevute di presentazione; • Certificazione Cu o documentazione da cui si evinca il reddito di eventuali pensioni complementari possedute e i dati

relativi alla pensione (Sede, numero e categoria); • Redditi derivanti da lavoro autonomo (es: prestazioni occasionali, reddito professionale) assegni di mantenimento percepiti dall’ex coniuge, redditi esteri; Arretrati da lavoro dipendente, trattamenti di fine rapporto • (liquidazione, buonuscita); • Dati relativi ad interessi bancari, postali, BOT, CCT, o altri titoli; • Visure catastali per gli immobili posseduti; • Copia Red e mod. INV/CIV dell’anno precedente; • Periodi di ricovero (se effettuato); • Dichiarazioni di periodi di soggiorno fuori dal territorio italiano.


cultura LIBRI ARTE MUSICA CINEMA

__LIBRI CULTURA__ UN LIBRO PER CHI AMA ANCORA LE STORIE D’AMORE E LA POESIA CHE AD ESSE SI ISPIRA. La storia d’amore tra Attilio Bertolucci (1911-2000), il grande poeta novecentesco, e Ninetta, fidanzata, musa, moglie e madre di Bernardo e Giuseppe. Un libro prezioso, un po’ antico, Il nostro desiderio di diventare rondini. Lettere mai lette e poesie già conosciute si specchiano le une nelle altre attraverso il sapiente montaggio di Gabriella Palli Baroni, in uno scintillio di emozioni, pensieri e tenerezze. «Cogliere per te/l’ultima rosa del giardino,/la rosa bianca che fiorisce/nelle prime nebbie», scrive il poeta a lei, bella: «come una città di mare, una tenda di Gerusalemme. Non è letteratura, o se la è, la letteratura è talmente entrata in me, che è sincera». Grazia, leggerezza, ironia, una complessità quasi dissimulata in ricordi, lampi, affanni, piccole incantevoli esitazioni, deliziose divagazioni, insistite quasi ossessive preferenze, segnate da movimenti nervosi ed amorosi. Lui, che è afflitto da

mali veri e immaginari, è già: «poeta che trasuda cultura, piega il codice letterario e i suoi modelli alle emozioni e al paesaggio agreste e pastorale». Lei è la dolce e recettiva sponda sentimentale: «poi se fossimo insieme ci baceremmo tanto non ci stancheremo mai». Film, dischi, libri, la conversazione d’inglese, la seduta di agopuntura, la prova di un vestito sono il segno di una sempre più profonda, complice affinità su cui prende forza il futuro poeta dell’amore coniugale. E della famiglia, dove si vive a lungo protetti e garantiti: «in un mondo minacciato che si sostiene per miracolo». Dove il futuro regista Bernardo, a cinque anni, è: «ombra nell’ombra un attimo/ora corri a rifugiarti nella nostra ansia».

CENTO + E PIÙ LETTERE D’AMORE

IL NOSTRO DESIDERIO DI DIVENTARE RONDINI GARZANTI EDITORE 528 PAGINE 35,00 EURO Giudizio di 50&Più:

Un intenso epistolario accompagnato da versi poetici, testimoni di un profondo rapporto di coppia iniziato tra i banchi di un liceo

di Renato Minore

DOLOMITI DA LEGGENDA Beppe Conti Reverdito Editore - 360 pagine Prezzo: € 20,00 Giudizio di 50&Più:

I duelli infiniti di Coppi e Bartali, tra polemiche e colpi proibiti. Le folli picchiate di Magni. E poi l’impresa di Gaul sul Bordone. La guerra tra Moser e Saronni, la sfida tra Motta e Anquetil, la leggenda delle Tre Cime di Lavaredo con Gimondi e Dancelli. E Nibali che, in rosa, trionfa nella neve, in quell’inconfondibile paesaggio. E un solo scenario, quello delle Dolomiti, che hanno fatto da sfondo a tante memorabili scalate ciclistiche da quando Bartali, nel 1937, trionfò sul Rolle nel suo primo Giro d’Italia. Un grande giornalista sportivo, Beppe Conti, racconta le grandi imprese e i retroscena, le avventure tra storia, cultura e arte delle Dolomiti, “le montagne più belle del mondo”. Un libro di storie e immagini che si conclude con un omaggio ad Alex Zanardi, più volte protagonista assoluto della Maratona Dies Dolomiti, sui colli leggendari del grande ciclismo.

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__ARTE CULTURA__

+ ANNIVERSARIO SVIZZERA

200 anni dalla nascita di Vincenzo Vela È l’autore di Spartaco, la scultura del 1947 raffigurante lo schiavo trace ribelle, icona del Risorgimento. Lui, italo-svizzero di Ligornetto, frazione di Mendrisio, prossima al nostro confine, fu uno dei più richiesti scultori del periodo, chiamato sia dalle istituzioni pubbliche che dai privati. Capofila del naturalismo dai toni romantici, si dedicò anche a tematiche sociali e umanitarie. Nel bel Museo Vela di Ligornetto, oltre ai gessi delle sue opere più famose, si ammira - fino al 5 dicembre 2021 la mostra Vincenzo Vela (1820-1891). Poesia del reale, pregevole approfondimento del suo percorso artistico. Museo Vincenzo Vela Largo Vincenzo Vela Ligornetto, Svizzera

Il XVI Rapporto Federculture presenta il bilancio di uno stato di crisi profonda, ma intravvede, dopo la necessaria cura, il tempo del rilancio

2020: UN ANNO TERRIBILE PER L’ARTE E LA CULTURA FEDERCULTURE È L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEGLI ENTI, LE ISTITUZIONI E LE AZIENDE OPERANTI NEL CAMPO DELLE POLITICHE E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI. Riunisce soggetti pubblici - comprese Regioni, Province e Comuni - e aziende private impegnate “nella promozione e fruizione della cultura, in quanto segno di identità nazionale e risorsa per la crescita sociale e lo sviluppo economico dei territori”. Ogni anno stila un rapporto che esamina la realtà culturale italiana e, quello del 2020, conferma inevitabilmente come la pandemia abbia travolto le imprese culturali, con stima di perdite che spesso superano il 40%. Ne risentono soprattutto i musei e le mostre, colpite a novembre da un secondo lockdown, tanto

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MOSTRE

che solo il 22% degli operatori immagina un futuro ritorno alla normalità, la metà prevede una riduzione delle proprie attività e il 73% un taglio dei fondi. E già prima della pandemia, in Italia, l’incidenza della cultura era ferma all’1,6% del totale della spesa pubblica contro una media Ue che è del 2,5%. Questo a fronte di un decennio di crescita importante - 7% in più per i musei e 19,7% per siti archeologici e monumenti - per i settori dedicati all’arte che, invece, ora temono di non rialzarsi, un calo dell’occupazione e sale vuote. Soprattutto per il settore espositivo. «Dobbiamo guardare alla fine del percorso - afferma il presidente di Federculture, Andrea Cancellato -, mobilitare tutte le risorse estendendo ogni forma di agevolazione fiscale, a partire dall’Art

di Ersilia Rozza

Bonus, provvedere a una campagna di digitalizzazione e all’adeguamento infrastrutturale dei luoghi della cultura, in modo da renderli sicuri e accoglienti e favorire l’efficientamento energetico». Sono queste le opportunità che offre la crisi, a cominciare dai servizi online, ormai ineludibili in forma chiara e praticabile da tutti (con approfondimenti e narrazioni illustrative proposte come podcast e webinar) per ogni istituzione pubblica e privata. La voglia di vivere la bellezza e di consumare la cultura restano intatte e si rivolgono alla rete, che ha visto quasi raddoppiare la ricerca e la richiesta di questa offerta. Ci sarà una stagione di crescita e andrà gestita al meglio: cominciando da una propositiva presenza sul web, si potranno scalare le classifiche delle presenze, che oggi vedono il primo museo italiano, gli Uffizi di Firenze, solamente al 26° posto nella Top 100 dei più visitati al mondo.


__ARTE CULTURA__

Ritrovare la salute in sicurezza Nel 500° anniversario dalla morte, il volume “Raffaello e luce siaâ€? dimostra come i fondali dei dipinti di Raffaello nascano da un’osservazione diretta e dal legame con la sua terra

QUINDICI PAESAGGI GEOGRAFICI DEL DIVINO PITTORE A DISTANZA DI 500 ANNI DALLA SUA MORTE, AVVENUTA A ROMA IL 6 APRILE 1520, COSA NON Ăˆ STATO SCRITTO ANCORA SULLE OPERE DI RAFFAELLO? EPPURE Câ€™Ăˆ UN ASPETTO DELLA SUA ARTE CHE SINORA RISULTAVA POCO INDAGATO. Ovvero il rapporto di Raffaello con il paesaggio, lo stesso che fa da sfondo ai suoi dipinti. Ebbene, oggi sappiamo che, per almeno quindici delle sue opere, quei fondali sono la rappresentazione della sua terra, o meglio dei territori che comprendevano il Ducato di Urbino, dove è nato e cresciuto. La ricostruzione, con carte topografiche, geografiche, morfologiche e geologiche alla mano, è frutto di una scoperta scientifica fatta da due studiose che si defini-

scono “cacciatrici di paesaggi�, non nuove a questo genere di scoperte. Sono Rosetta Borchia e Olivia Nesci. Il libro Raffaello e luce sia - con le prefazioni di Carlo Sangalli, presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia, del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, dell’assessore al Turismo di Urbino, Andrea De Crescentini, e del direttore generale Confcommercio Pesaro-Urbino e Marche Nord, Amerigo Varotti - ricostruisce i “paesaggi� del Divino Pittore ricomponendo in forma illustrata i fondali di alcune opere, dalla Deposizione Baglioni al Sogno del cavaliere.

Raffaello e luce sia di R. Borchia e O. Nesci Edizione illustrata 250 pagine - 29,90 euro

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__MUSICA CULTURA__ IL SALUTO

Paolo Pietrangeli, il cantautore dell’inno Contessa nonché apprezzato regista, ha pubblicato, con la tipica ironia e uno sguardo vivace sul quotidiano, il suo 15° album, Amore amore amore un c... Ha deciso di chiudere la carriera di cantante offrendo anche un QR Code per il download di un suo concerto a Roma del 1995.

L’8 dicembre 1980, a New York, veniva uccisa - appena quarantenne - una leggenda della musica

MUSICA

JOHN LENNON: L’IMMAGINAZIONE AL POTERE

di Raffaello Carabini

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A 62 anni, il primo cd IL DEBUTTO con la collaborazione dell’amico Ruggeri

DOPO I LIBRI, LA MUSICA

Finora era più conosciuto per i racconti di Grand Hotel des Guitars (Effigi, 2010) e Giocando col tempo (Faiiltuolibro, 2016), più che per l’attività dietro le quinte dei concerti di Enrico Ruggeri. Eppure Massimo Bigi, per tutti “ilBigi”, ha sempre amato la musica, quella solida, di derivazione rock. Oggi, alla bella età di 62 anni, è riuscito a pubblicare un cd con canzoni forti e intense, condotte dalla chitarra, con testi che sanno far pensare. Si intitola Bestemmio e prego (Anyway) e vede l’amico Ruggeri collaboratore principe.

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IMMAGINA, PUOI. «IMMAGINA CHE NON CI SIA ALCUNA NAZIONE, NON È DIFFICILE FARLO, NULLA PER CUI UCCIDERE O MORIRE, E ANCHE NESSUNA RELIGIONE. Immagina tutta la gente, vivere la vita in pace. Immagina tutta la gente condividere tutto il mondo. Si potrebbe dire che io sia un sognatore, ma non sono l’unico, spero che un giorno ti unirai a noi e il mondo vivrà come un’unica entità». Imagine, una delle canzoni più belle di tutti i tempi. Sono trascorsi quarant’anni da quando John Lennon, la figura più importante della cultura pop degli Anni ’60 e ’70, è stato assassinato da cittadino americano dopo un’estenuante battaglia legale. Non ce lo volevano negli States l’ex Beatle che usava le parole del-

le canzoni come armi per realizzare subito il sogno di peace&love. Nell’antologia Gimme Some Truth, pubblicata in vari formati il 9 ottobre scorso e diversa da quella con lo stesso titolo apparsa dieci anni fa esatti, ce ne sono 36. Ripuliti e remixati con la tecnologia di oggi, i suoi brani possiedono ancora la vitalità e la forza delle opere d’arte autentiche e di quella verità, quel sogno, quella revolution, ancora tutte da realizzare. Scrive la moglie Yoko Ono: «Credeva nella sincerità e credeva che il potere delle persone potesse cambiare il mondo. Accadrà». Aver perso l’immaginazione di John Lennon, non essere riusciti a farla arrivare al potere (come recitava uno dei più azzeccati slogan del ’68), ci manca. E ci mancherà.


__CINEMA CULTURA __

The Prom è una pellicola che celebra il diritto di essere se stessi. Dopo Mamma Mia!, Meryl Streep torna a cantare e ballare. Con lei, Nicole Kidman

di Alessandra Miccinesi

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FILM IN USCITA

THE PROM, UNA FIABA MODERNA

DRAMMATICO FANTASY

FREAKS OUT

REGIA di Gabriele Mainetti con: Claudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Pietro Castellitto e Giancarlo Martini Giudizio di 50&Più:

Nel 1943 Roma fa i conti con il periodo più doloroso della Seconda Guerra Mondiale: l’occupazione nazista. In questo contesto di insicurezza sociale si fortifica l’amicizia tra Matilde, Cencio, Fulvio e Mario, quattro ragazzi che lavorano nel circo di Israel (G. Tirabassi), esprimendo la propria peculiare fisicità senza scadere nel “fenomeno da baraccone”. La più dotata tra loro è Matilde: una ragazza magica. Non a caso siamo in un film di Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot), che torna a raccontare Roma, in una storia fantasy che piacerebbe a Tarantino.

COMMEDIA

COME UN GATTO IN TANGENZIALE RITORNO A COCCIA DI MORTO REGIA di Riccardo Milani con: Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, Sarah Ferbelbaum e Luca Argentero Giudizio di 50&Più:

Siamo davvero pronti ad abbracciare le istanze dell’altro (il diverso da noi), almeno in fondo al cuore? Provano a darci nuove risposte Giovanni e Monica (Giovanni Albanese e Paola Cortellesi), che si rincontrano tre anni dopo la fine della loro love story. Radical chic lui e coatta lei, ci avevano divertito coi loro siparietti sull’integrazione sociale. Ma qualcosa forse è cambiato.

CINEMA

IL “BALLO DI FINE ANNO” (THE PROM) È L’ADATTAMENTO DEL PLURIPREMIATO MUSICAL DI CHAD BEGUELIN, BOB MARTIN E MATTHEW SKLAR CHE RACCONTA UNA FAVOLA MODERNA SUL DIRITTO DI ESSERE. E di amare. In tempi difficili e incerti come quelli attuali, la pellicola debutta su Netflix con un carico di canzoni, paillettes, sogni e speranze. Ma soprattutto col talento ruggente dei premi Oscar Meryl Streep e Nicole Kidman. The Prom parla direttamente al cuore delle nuove generazioni, affinché anche gli adulti possano intendere le loro istanze. Dee Dee Allen (M. Streep) e Barry Glickman (J. Corden) sono due grandi attori che, dopo il flop del loro ultimo spettacolo a Broadway, rischiano la carriera. Per ripulire la loro immagine pubblica, diventano paladini di un “caso”’ scoppiato in un paese dell’In-

diana ai danni di Emma (Jo Ellen Pellman), studentessa alla quale è stato vietato di partecipare al ballo di fine anno con la sua ragazza Alyssa (Ariana DeBose). Nonostante l’appoggio del preside della scuola (Keegan-Michael Key), il rappresentante dell’associazione genitori-insegnanti (Kerry Washington) nega alla coppia di presentarsi al ballo. Quando alla missione di Dee e Barry si uniscono altri due cinici attori, Angie e Trent (Nicole Kidman e Andrew Rannells) a caccia solo di un’ascesa professionale, l’egocentrico attivismo delle celebrità si rivolta contro tutti e quattro gli attori. Resta solo la lucente notte del ballo e il sogno di Emma di celebrare chi è veramente. Completano il cast Tracey Ullman e Kevin Chamberlin.

Regia: Ryan Murphy Genere: musicale Giudizio di 50&Più: DICEMBRE 2020 I 57


Il sogno realizzato di Giulia: tornare in cattedra per un giorno.

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

PERCHÉ... I SOGNI NON HANNO ETÀ a cura del Centro Studi 50&Più

Un libro, un aperitivo o un giro in moto, sono solo alcuni dei desideri realizzati da “I Nipoti di Babbo Natale”. Lo scorso anno sono stati 2.550 gli anziani residenti nelle 91 case di riposo che hanno aderito all’iniziativa. Un progetto per contrastare la solitudine e che quest’anno assume un ruolo ancor più significativo

«C’ERA UNA VOLTA, UN UOMO MOLTO ANZIANO CHE VIVEVA SULLA LUNA E SOGNAVA DI POTER PRESTO TORNARE A VIVERE SULLA TERRA. Eppure, nessuno sapeva della sua esistenza e nessuno poteva aiutarlo. Almeno fino alla sera in cui Lily,

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intenta ad osservare il satellite dal telescopio, non scorse la piccola casetta in cui viveva quell’uomo dai capelli bianchi. La bambina, dapprima perplessa e stupita, provò di tutto per farsi vedere dall’abitante della Luna che, però, era troppo lontano per accorger-

Il desiderio di Iris: salire in sella ad una moto.

sene. E così, la notte di Natale, quando la bimba ricevette in dono un piccolo telescopio, non ebbe dubbi sul da farsi. Con l’aiuto di numerosi palloncini colorati, spedì sulla Luna il pacco regalo che planò direttamente tra le mani di quell’uomo. E solo allora, finalmente, i due riuscirono a vedersi e a sentirsi vicini nonostante la distanza». Una bella favola natalizia? No, si tratta dello spot di Natale che John Lewis, la catena inglese di grandi magazzini, ha realizzato qualche anno fa. Una pubblicità che, a suon di metafore, racconta il senso di solitudine di alcuni anziani nel periodo che da molti è considerato il più felice dell’anno. E proprio come quella bambina dello spot, dal 2017 c’è un gruppo che cerca di portare un po’ di felicità ai residenti delle Rsa italiane. Si tratta de “I Nipoti di Babbo Natale”, un progetto nato dall’attività dell’associazione “Un Sorriso In Più Onlus”. A raccontarlo è Laura Bricola, coordinatrice dell’Associazione che collabora a numerosi progetti di promozione del volontariato e di formazione. Dottoressa Bricola, come nascono i “Nipoti di Babbo Natale”? L’idea ci è stata proposta da Katerina Neumann, una ragazza che ha partecipato a questo progetto nella Repubblica Ceca. L’obiettivo era quello di esaudire i desideri degli anziani residenti in strutture o nelle Rsa. Da subito ci è sembrata un’iniziativa affine a ciò


Giampietro e il suo sogno: tornare sulla neve.

che la nostra associazione fa da anni. Si tratta, infatti, di un vero e proprio progetto di cura e non della semplice “letterina” natalizia. Quali sono i benefici che ne traggono gli anziani? Sicuramente una riscoperta dei propri desideri e dei propri sogni. Per mantenere l’organizzazione delle case di riposo, infatti, non sempre questi aspetti individuali possono essere rispettati. E così, piano piano, molti anziani si abituano a delegare, ad affidarsi ai ritmi quotidiani, dimenticando un po’ ciò che desiderano davvero. Un aspetto che, quest’anno, si fa ancora più significativo… Assolutamente sì. Grazie a “I Nipoti di Babbo Natale”, infatti, si avrà la possibilità di far sapere agli anziani quanto li consideriamo. Dal momento della chiusura delle Rsa siamo “fuori” dalle strutture, ma sappiamo quanto gli anziani siano provati da questo isolamento. Gli incontri con i famigliari, ad esempio, continuano a svolgersi a distanza per garantire la sicurezza di tutti. Questo significa che, a volte, ci si trova ai lati di un tavolo, senza contatti, con le mascherine che coprono la bocca e nascondono i sorrisi delle persone care. Così, anche se gli anziani razionalmente sanno che le visite sono contingentate per tutelare la loro salute, il senso di solitudine è forte e rischia di sopraffarli. Come si può diventare “Nipoti”?

UN SORRISO IN PIÙ ONLUS

Tanti progetti contro la solitudine Oltre a “I Nipoti di Babbo Natale”, l’associazione “Un Sorriso In Più Onlus” organizza numerosi progetti sul territorio lombardo attraverso cui offre uno spazio di ascolto e di relazione agli anziani residenti in strutture, ricoverati in ospedale o che vivono soli. «La nostra Associazione è nata proprio dal desiderio di portare un sorriso alle persone più in difficoltà e la nostra mission è diventata ben presto quella di prenderci cura degli anziani soli - racconta Laura Bricola -. I volontari iscritti all’Associazione sono circa 170 e prestano servizio in 7 case di riposo nelle province di Como, Varese e Monza-Brianza, nel reparto di Geriatria dell’Ospedale Sant’Anna di Como e, a domicilio, nei comuni di Guanzate e Cadorago. Quest’anno, ovviamente, il progetto ha dovuto subire variazioni, ma di solito le visite si svolgono da 1 a 3 volte a settimana e per gli anziani diventa un vero e proprio appuntamento. Ormai per loro siamo “i volontari delle chiacchiere”, come ci hanno soprannominato, perché il nostro interesse è proprio quello di passare il tempo ascoltandoli e facendo domande su di loro e sui loro interessi». Per ulteriori informazioni consultare il sito www.unsorrisoinpiu.it

Per partecipare è sufficiente recarsi sul sito, scegliere il desiderio che si vuole esaudire e seguire le istruzioni. Ogni regalo, poi, verrà inviato alla Rsa in cui vive il destinatario e sarà consegnato dagli operatori. Gli anni scorsi capitava anche che fossero i “Nipoti” a recapitarlo, ma quest’anno purtroppo non sarà possibile. Quali sono i desideri dei residenti? C’è chi chiede un paio di zoccoli, chi un cappello o un profumo. C’è chi ha chiesto di poter fare un aperitivo al bar, chi desiderava tornare in cattedra a insegnare

per un giorno, chi voleva tornare a sciare nonostante fosse in sedia a rotelle e anche qualcuno che avrebbe voluto salire su una moto. Tutti desideri che siamo riusciti ad esaudire. C’è un desiderio che ricorda più degli altri? Sì, quello della signora Maria, uno dei desideri più belli. Voleva tornare a Pesaro, nella propria città. Così tutta la comunità dei pesaresi ha risposto all’appello, organizzando una raccolta fondi per portarla due giorni tra le vie che aveva percorso in gioventù.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

La sociologa Jennie Bristow difende da sempre l’impegno comune delle generazioni - di giovani e anziani insieme per migliorare il mondo. Il suo pensiero in questa intervista

DIFFERENZE SÌ, GUERRA GENERAZIONALE MAI!

di Raffaello Carabini È LA RESPONSABILE DEL DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DI CANTERBURY, IMPORTANTE ATENEO CATTOLICO D’INGHILTERRA. Nel 2019, il suo saggio Stop Mugging Grandma: The “Generation Wars” and Why Boomer Blaming Won’t Solve Anything (ovvero “Smetti di prendere in giro la nonna - Le “guerre generazionali” e perché dare la colpa ai boomer non risolverà nulla”) è stato pubblicato per l’Università americana di Yale. La professoressa Jennie Bristow (nella foto in alto, a sinistra) è considerata uno dei maggiori studiosi mondiali della generazione dei boomer, quella figlia CONFLITTI GENERAZIONALI del boom economico del post doUn pericolo per i giovani poguerra, cui ha dedicato i volumi «La retorica della “guerra tra generazioni” dissolve la Why Boomer Blaming Won’t Solve creatività dei giovani in un’acida amarezza esistenziale, Anything (“Perché dare la colpa ai in cui possono affondare. È un abietto disprezzo per la boomer non risolverà nulla”), The responsabilità che gli adulti hanno nel plasmare il loro Sociology of Generations (“Sociomondo e coinvolgere i giovani in esso». logia delle generazioni”) e Baby

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LO SCORSO NOVEMBRE, JENNIE BRISTOW HA PUBBLICATO THE CORONA GENERATION: COMING OF AGE IN A CRISIS (ZERO BOOKS)

Boomers and Generational Conflict (“Baby boomer e conflitti generazionali”). In molti credono che il solco socio-culturale tra le generazioni si stia sempre più allargando, complice, in particolare, l’evoluzione tecnologica che ha tempi ormai rapidissimi e che tende a controllare ogni sviluppo nel pianeta, lasciando irrimediabilmente indietro chi non riesce a starne al passo. Lei pensa che ci troviamo

di fronte a un problema sociale irresolubile? Il “divario tecnologico” tra senior e giovani è spesso un problema sopravvalutato. Molte persone anziane sono esperte con le nuove tecnologie e apprezzano la loro capacità di aiutare sia nel comunicare che nei problemi pratici, come per gli acquisti o per le banche. Tuttavia, vedo un problema nel modo in cui la tecnologia a volte viene utilizzata per so-

stituire l’interazione sociale del “mondo reale”, e questo è importante sia per i giovani che per gli anziani. L’abbiamo davvero visto durante la pandemia. Ad esempio, l’istruzione online ha alcuni limiti reali e privare i giovani dell’interazione sociale fisica ha conseguenze negative per il loro benessere, esattamente come accade alle persone anziane. In molti affermano che gli anziani vivono grazie al lavoro e l’operosità di figli e nipoti e che questa situazione è problematica e non potrà più ripetersi in futuro. Lei cosa ne pensa? Non sono d’accordo con questa affermazione. Le generazioni più anziane hanno ripagato la società, attraverso tasse

e fondi pensione, nel corso della loro vita, e molti continuano a sostenere i loro figli e nipoti adulti, sia finanziariamente che fornendo assistenza all’infanzia e così via. I problemi che ci troviamo ad affrontare oggi sono economici e politici: è una prospettiva molto limitata, ingiusta e divisiva vedere questi problemi come una conseguenza del fatto che le persone anziane hanno preso più della loro “giusta quota” di risorse. Crede che le grandi manifestazioni sul clima guidate da Greta Thunberg, siano l’inizio di una generalizzata “rivolta” dei figli verso i padri, dei giovani verso gli anziani? È preoccupante che le istituzioni, i politici, i media, in pratica chi è sotto accusa, siano d’accordo con la 17enne attivista svedese? Molti giovani non sono d’accordo con Greta Thunberg su alcune questioni e contestano il modo in cui viene presentata come la “voce” di tutta la loro generazione, definizione che ignora la diversità e l’agire differenziato dei giovani. Il fatto che le élite politiche siano state così ansiose di pubblicizzare le idee della Thunberg mi preoccupa, perché consente loro di “nascondersi dietro i bambini” nel promuovere i propri obiettivi politici. Nel suo libro Stop Mugging Grandma lei afferma che la guerra generazionale non porterà da nessuna parte, ma sono in molti a ritenerla inevitabile, anche perché » DICEMBRE 2020 I 61


sarebbe insostenibile - per il pianeta, per i rapSTOP MUGGING GRANDMA Contro le guerre generazionali porti interpersoSono numerosi i sociologi che credono i nali, per la crepiù anziani causa di tutti i mali delle scita socio-cultunuove generazioni: David Willetts (autore rale delle persodi Come i baby boomer si sono imposne - che i giovani sessati del futuro dei loro figli ), Neil proseguano sulBoorman (È tutta colpa loro), Bruce Canla strada percornon Gibney (autore di Una generazione sa dai padri... di sociopatici: come i baby boomer hanno Le diverse generatradito l’America) e via dicendo. Li cita zioni elaborano le Jennie Bristow nel suo libro, Stop Mugloro esperienze in ging Grandma. Lo fa per bacchettarli. modi diversi. QueCon una serie di considerazioni che dimostrano come non sia vero che gli insto è stato vero nel teressi di giovani e anziani siano in concorso della storia flitto né che solo i giovani abbiano atmoderna, ed è una tenzione al futuro e neppure che gli “avidi” buona cosa! Il rinboomer si siano appropriati di risorse novamento sociale e superiori a quelle che spettavano loro. culturale avviene perché i giovani portano nuove idee ed «LE ETICHETTE SEMPLIFICANO esperienze. Il conflitto tra le LE COMPLESSE DIFFERENZE generazioni tende a essere TRA GENERAZIONI moderato dai legami affetE LE DINAMICHE TRA LORO» tivi, e anche questo è un bene. Ciò che conta è che le differenze generazionali possano essere comprese senza sfociare in un’aspra “guerra generazionale”. La mia preoccupazione è che la politicizzazione delle tensioni generazionali renda questa situazione più volatile e meno costruttiva. Come è percepito oggi il valore di un individuo

IL LIBRO

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all’interno di una generazione che si muove sempre più per logiche identitarie? Questa è una domanda molto complessa. Una delle mie preoccupazioni riguardo alla discussione sulla “generazione” è che si cerca di etichettare le persone in base alle loro caratteristiche di nascita, ignorando le grandi differenze tra gli individui. Penso anche che i giovani siano molto sensibili a questo problema; a loro non piace essere etichettati come “tipici” della Generazione Zeta o dei Millennial. Trova sia vero che oggi solo i giovani siano attenti a cosa ci riserverà il futuro, mentre gli anziani pensino quasi esclusivamente alle loro esigenze immediate, peraltro alimentate da una vita vissuta al di sopra di quanto sarebbe stato corretto? No, non è affatto vero. Quale dovrebbe essere oggi, secondo lei, la “parola d’ordine” capace di creare un collante tra le generazioni? Non credo sia semplice o diretto. Ciò di cui abbiamo bisogno è una conversazione

tra le generazioni, che sia in grado di andare oltre i pregiudizi e abbia una visione più a lungo termine. Ciò accade ancora nelle famiglie, ma il clima sta diventando più teso in altri settori, ad esempio l’istruzione, la cultura e la politica. Questo è il motivo per cui chiedo nei miei scritti e interventi una discussione più moderata tra le generazioni sulle questioni sociali. Secondo lei, l’aumento della ricchezza diffusa risolverà molte di queste problematiche? La mia tesi è che i problemi economici e sociali vengano travisati e fraintesi come problemi generazionali, il che sfugge a una discussione più approfondita delle loro cause e soluzioni, e sarà distruttivo della solidarietà intergenerazionale. Credo che ci troviamo in una situazione assai difficile, con la pandemia che ha accelerato molti dei problemi economici e delle divisioni sociali che abbiamo visto in precedenza. E in questa situazione, le affermazioni allarmistiche sul conflitto generazionale potrebbero essere estremamente dannose.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

+LA RICERCA SUI PRO E I CONTRO CONDIZIONAMENTI

Uno studio descrive la ”gamification” applicata alla cura dell’anziano Un recente studio curato dal ricercatore Diogo Martinho descrive strategie, vantaggi e svantaggi delle tecniche di gamificazione sui senior. Fondamentale l’utilizzo di feedback, tattili o uditivi, che permettono di monitorare la propria prestazione. Si fa ricorso anche a premi, trofei e classifiche. Tra i benefici ci sono il miglioramento della salute, un maggior interesse, la facilitazione dell’interazione sociale, una maggiore autonomia nella gestione della propria salute da parte dell’utente. Tra gli svantaggi la difficoltà ad interfacciarsi con la tecnologia e la scarsa potenzialità di personalizzazione delle app esistenti in commercio.

Creare percorsi coinvolgenti per facilitare l’apprendimento: le strategie ludiche sono efficaci sia tra i nipoti che tra i nonni

GIOCANDO SI IMPARA: LA “GAMIFICATION” AL SERVIZIO DEI SENIOR di Romina Vinci RENDERE TUTTO UN GIOCO PER COINVOLGERE, INFORMARE, EDUCARE O FAR COMPRENDERE TEMI A VOLTE COMPLESSI. È la missione della gamification, una serie di tecniche ludiche e di strumenti tecnologici che favoriscono apprendimento e memoria. Ma quali sono le prospettive di questa metodologia così innovativa? E possono essere applicate alla comunità senior? Lo abbiamo chiesto al professor Christian Leorin, docente di Informatica applicata alla logopedia all’Università di Padova e di Comunicazione Aumentativa Alternativa all’Università di

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Modena e Reggio Emilia. Professor Leorin, quali sono i benefici della gamification? Coinvolgere e motivare, attraverso strategie ed elementi tipici del gioco, in particolare dei videogiochi, rendendo piacevole, interessante e coinvolgente il processo di apprendimento o lo sviluppo, il mantenimento o il recupero di alcune abilità cognitive. Soprattutto le funzioni esecutive, ossia quelle che permettono di mettere in atto azioni per raggiungere un obiettivo. L’impiego di elementi “gamelike” ha la funzione di rendere interessanti e coinvolgenti at-

tività utili, spesso necessarie, che correrebbero il rischio di essere gravose, ripetitive e noiose. Non dimentichiamo il risvolto positivo che può avere sulla prestazione un’attitudine attiva e dinamica, fortemente coinvolta e divertita. In ambito riabilitativo c’è spesso bisogno di ripetere gli esercizi, che siano cognitivi o motori, al di fuori della seduta riabilitativa. Il fallimento dei percorsi riabilitativi coincide frequentemente con una scarsa costanza nelle attività da compiere autonomamente. È qui che la gamification può fare la differenza. La cultura della gamifi-


LA DIDATTICA NUOVE STRATEGIE

La “gamification” tra i banchi di scuola

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NELLE STRATEGIE DI “GAMING” PER I SENIOR SI UTILIZZANO SOPRATTUTTO STRUMENTI PORTATILI (SMARTPHONE O WEARABLE) O CONSOLE (PLAY-STATION, XBOX,WII). PIÙ RARO È L’IMPIEGO DI ROBOT O DISPOSITIVI DI REALTÀ AUMENTATA

cation trova sempre più spazio nelle scuole. Può essere estesa a tutta la popolazione, anche a quella senior? Non ci sono limiti, bisogna tuttavia capire a quali contesti ci si vuole riferire e quali sono gli obiettivi. Spesso per l’anziano e l’adulto i progetti di gamification sono rivolti alla riabilitazione, al mantenimento e al recupero funzionale di qualche abilità o competenza piuttosto che all’apprendimento. Nell’ambito della riabilitazione cognitiva, si ricorre spesso a strategie ludiche o a veri e propri videogiochi per valutare o favorire il recupero di abilità cognitive o esecutive. Il recupero di risorse attentive ed esecutive è sicuramente facilitato da una forte motivazione e dal coinvolgimento nell’attività. Motivazione ed emozioni sono infatti i centri che regolano queste funzioni. Allo stesso modo l’utilizzo di

strategie tipiche del gioco è utilizzato nel balance training, ovvero quelle terapie volte a migliorare l’equilibrio in pazienti con demenza, post-ictus o con il Parkinson. Ma anche nella prevenzione delle cadute, nel mantenimento e miglioramento della forma fisica, nell’adattamento digitale della propria abitazione. Altre strategie di gamification sono utilizzate per favorire la conformità al trattamento farmacologico o alle istruzioni del medico. Per quanto concerne la dimensione dell’apprendimento? L’utilizzo di videogames potrebbe facilitare la familiarizzazione della popolazione più adulta con gli strumenti tecnologici, vincendo la naturale diffidenza nei confronti della tecnologia con le armi della motivazione o della competizione.

L’associazione gioco-alfabetizzazione digitale potrebbe inoltre avere importanti ricadute sociali, in particolar modo nello scambio intergenerazionale. Diversi sono anche gli strumenti tecnologici in cui le strategie di gaming sono implementate e testate. La maggior parte degli studi utilizza strumenti portatili (smartphone o dispositivi indossabili) o console (Play-Station, Xbox, Wii); in minor misura, invece, sono stati utilizzati robot o dispositivi di realtà aumentata. C’è del pregiudizio, secondo lei, in Italia, a ricorrere alla gamification quando si ha a che fare con gli anziani? Anche qui dipende un po’ dagli obiettivi. Si tende spesso a confondere il gioco con un’attività “per bambini”. Non deve essere per forza così. È necessario che il gioco sia personalizzato e tarato sulle preferenze e sulle competenze della persona.

«All’interno della scuola la gamificazione fa parte di un progetto che mira, sulla base di evidenze scientifiche che ne certificano l’efficacia, ad utilizzare strategie di insegnamento diverse dalla tradizionale lezione frontale». Lo sostiene Giovanni Nicoli, ricercatore della Nottingham Trent University. In rete si trovano già vari giochi preparati per la didattica. «Nella pagina Save the Children dedicata alla promozione della “gamification” si trovano alcuni esempi interessanti di serious game messi a disposizione della didattica e dell’apprendimento. Non è tuttavia necessario - precisa Nicoli - ricorrere a giochi preconfezionati per poter introdurre la gamificazione all’interno della didattica. Al contrario, ricorrere a soluzioni personalizzate sui discenti o sugli argomenti che si vogliono trattare potrebbe risultare più efficace». La gamification è sostenuta dal Miur attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), un largo progetto di innovazione e digitalizzazione della didattica.

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scienze SALUTE-PREVENZIONE STAR BENE TECNOLOGIA

Il potere curativo della natura è noto sin dai tempi antichi: dagli ospedali medioevali ai giardini terapeutici, il verde è da sempre alleato della salute, complici gli stimoli positivi e la chimica __SALUTE__

LA NATURA, AMICA DI PSICHE E CORPO di Anna Costalunga

LA PSICOLOGIA AMBIENTALE INDAGA LA RELAZIONE TRA L’INDIVIDUO E CIÒ CHE LO CIRCONDA, analizzando il comportamento umano e le sensazioni che lo determinano in relazione agli stimoli circostanti. Una branca di questa disciplina si occupa specificamente del rapporto Uomo-Natura, individuando nuove forme e spazi per realizzare al meglio questo connubio. Del resto, fin dall’antichità, gli ambienti natu-

rali svolgono una nota funzione terapeutica psicofisica. Una consapevolezza basata - allora - sull’osservazione diretta dei benefici derivanti dalla frequentazione di luoghi particolari. Tanto inspiegabile, da ricorrere al sovrannaturale per giustificare miglioramenti e guarigioni. Lo testimoniano i templi antichi dedicati agli dei, edificati presso fonti o grotte ritenute “miracolose”. Nel Medioevo, l’influenza positiva delle zone verdi è il presupposto degli “orti dei semplici”, spazi aperti in cui coltivare le piante medicamentose. Sorgono, inoltre, i primi luoghi di cura dotati di

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giardini interni, nei quali è possibile passeggiare, sostare al sole e respirare aria pulita. Una situazione che favorisce la meditazione, il rilassamento e la guarigione. Col passare dei secoli, ciò che nasce da una semplice costatazione empirica, assume basi scientifiche. Nel 1984, un’indagine dell’Università del Delaware fornisce i primi

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DIVERSE RICERCHE IN AMBITO CLINICO E OSPEDALIERO EVIDENZIANO IL RUOLO RIGENERANTE DEGLI AMBIENTI VERDI NEL FAVORIRE I PROCESSI DI GUARIGIONE E I DECORSI POSTOPERATORI


Il giardino terapeutico

L’obiettivo dei giardini terapeutici è favorire il contatto diretto con la natura come parte della terapia, per infondere relax e benessere grazie all’aromaterapia e alla cromoterapia. Il paesaggio è arricchito da vialetti lisci e panchine per chi ha difficoltà a camminare, ma anche da piccoli animali e fontane, pensati per gli anziani alla ricerca di stimoli e interazione.

NEL BOSCO DEI FAGGI

IL “FOREST BATHING”

Da non perdere, al Fai della Paganella, la passeggiata nel bosco di faggi, con la possibilità di scegliere tra quattro percorsi a tema. www.visittrentino.info

Qing Li è autore di un testo sul “forest bathing” dal titolo Shinrin-yoku. Immergersi nei boschi. Il metodo giapponese per coltivare la felicità e vivere più a lungo.

indizi sull’azione esercitata dall’ambiente naturale nei riguardi del sistema immunitario di pazienti reduci da un intervento chirurgico. Lo studio, infatti, dimostra che i tempi di degenza postoperatoria sono significativamente inferiori per coloro che beneficiano di stanze affacciate su spazi verdi rispetto a chi è ricoverato in ambienti con vista su aree urbane. Anche su queste basi si diffondono nei luoghi di cura e di assistenza veri e propri giardini del benessere, spazi verdi che rappresentano una terapia per il fisico e l’anima dei malati.

PIANTE ANTINQUINAMENTO

Non rinunciamo ai nostri alleati contro l’inquinamento domestico, come il ficus, la “lingua di suocera”, l’aloe, la dracena, lo spatifillo, l’anturio e l’azalea.

Il giardino Alzheimer è una forma di giardino terapeutico. Le attività che si svolgono all’interno di questi spazi rallentano la malattia, stimolando le capacità residue degli anziani. Oltre all’accessibilità, è fondamentale assicurare al paziente la possibilità di interagire con l’ambiente naturale e di partecipare alla vita sociale della struttura. Per sollecitare la curiosità e l’interesse degli ospiti è importante progettare aree che facilitino la stimolazione sensoriale: i colori, gli odori e i rumori riconnettono l’anziano con l’ambiente esterno. Non a caso, i giardini Alzheimer vengono definiti anche “giardini sensoriali”.

LA NATURA COME TERAPIA: IL GIARDINO ALZHEIMER

L’abilità di chi progetta i giardini deve stimolare la curiosità per l’esterno

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__SCIENZE SALUTE__ » OLTRE LA PSICHE: I MONOTERPENI

Gli spazi verdi rappresentano un potenziale ancora poco conosciuto per la salute, pur rivestendo un interesse crescente nell’indagine scientifica. Negli ultimi tempi la ricerca si è rivolta allo studio dei monoterpeni, sostanze chimiche aromatiche presenti in una grande varietà di specie botaniche. I monoterpeni - contenuti anche negli olii essenziali che da questi si ricavano - hanno sul cervello una potente azione stimolante, sedativa o ansiolitica, con effetti positivi sia sulla memoria sia sui processi cognitivi. La dispersione di queste molecole comporta numerosi benefici. L’olio essenziale di lavanda aiuta a respirare svolgendo un’azione antisettica mentre, in inverno, poche gocce di olio di timo nei deumidificatori risanano l’aria delle case. Analogo risultato si ottiene con il cirmolo, impiegato anche per migliorare la qualità del sonno e curare la tosse. In Giappone, del resto, il “bagno di foresta” (Shinrin-yoku) è diventato ormai essenziale per la prevenzione e il benessere. Migliorando l’umo-

re, il sonno e riducendo lo stress, la pratica del “forest bathing” combatte diversi disturbi, tra i quali ansia, depressione e stress. Un medico giapponese, il dottor Qing Li della Nippon Medical School di Tokyo, ha deciso di verificare l’effetto sul sistema immunitario indotto dai monoterpeni emessi da alcune specie di alberi. Ha così dimostrato che la regolare frequentazione di boschi dotati di una significativa produzione di queste molecole contribuisce a mantenere alte le difese immunitarie, con particolare riferimento all’attività dei linfociti NK, fondamentali nel riconoscere e distruggere le cellule tumorali. Secondo l’immunologo giapponese, occupare circa il 90% del nostro tempo in spazi chiusi genera un vero e proprio “deficit” di Natura. Questa mancanza di contatto si può tradurre in una visione negativa della vita, apportatrice di disturbi e malesseri che, tuttavia, può essere scongiurata con poche ore di full immersion nel verde dei boschi. Una pratica consigliata a tutte le età, che si traduce in un’esperienza sensoriale che

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GLI AMBIENTI NATURALI SONO UN PIACERE PER I SENSI E UN AIUTO PER SUPERARE STRESS E ANSIE, FAVORENDO IL BENESSERE. ANCHE IN CASA POSSIAMO SFRUTTARE AL MEGLIO LE POTENZIALITÀ DELLA NATURA, GRAZIE ALLE PIANTE DA INTERNI

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coinvolge tutto il nostro essere, catturato dal canto degli uccelli, dai colori e dal profumo delle piante, dallo scorrere di un ruscello. » LE PIANTE ALLEATE CONTRO L’INQUINAMENTO DOMESTICO

Il tempo trascorso all’interno di spazi chiusi, casa o lavoro, è determinante per la qualità di vita. Detergenti chimici, fumo e fornelli sprigionano effetti nocivi per l’organismo. Smartphone e computer immettono nell’ambiente onde non proprio salutari. Emicrania, nausea, allergie, irritazioni e affaticamento sono alcuni degli effetti prodotti

dall’inquinamento domestico. Grazie ai pori presenti sulle foglie, le piante catturano le molecole e i gas inquinanti e li convogliano nelle radici. Queste liberano le sostanze nocive nel terreno, dove particolari microrganismi le metabolizzano, neutralizzandole. Scegliere l’alleato giusto permette di schermare l’ambiente. La Nasa - nel ricreare un habitat ideale per gli astronauti in missione nello Spazio - identifica una serie di piante che “ripuliscono” l’aria. Tra queste, le piante grasse e le romeliacee. Certo, è stato calcolato che per avere gli stessi benefici di un ricambio d’aria effettuato ogni ora, un locale di 3 metri x 3 con un soffitto alto 2 metri e mezzo dovrebbe ospitare circa un migliaio di piante. Ma rimane innegabile il benessere che deriva dal tenere anche solo un piccolo vaso in soggiorno. Una presenza sufficiente a trasportarci lontano, nel verde di una immensa foresta.


HO VISTO COSE CHE VOI UMANI NON DOVRESTE NEMMENO IMMAGINARE.

Grazie per la concessione di questa pagina.

AIUTAMI A DIMENTICARLE.

ADOTTA A DISTANZA UN EX-COMBATTENTE. Forse non lo sai che in Italia i combattimenti tra cani sono un orrore che dilaga. E che le sue vittime aumentano, così come il denaro insanguinato delle scommesse nelle tasche della malavita che li organizza. Allevati nella violenza per la violenza, torturati nella mente e nel fisico, drogati e infine scatenati l’uno contro l’altro a sbranarsi, migliaia di cani muoiono così. Per uscire da quest’inferno hanno bisogno di quell’aiuto che ogni uomo gli deve e che l’Enpa ha per missione. Un aiuto fatto d’amore, ma anche di studio, ricerca e professionalità. Tutte cose indispensabili per ridare la vita a queste povere vittime e per consentirgli di trovare una vera famiglia con cui vivere serenamente, in totale sicurezza.

Ente Nazionale Protezione Animali www.enpa.it

Per farlo, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto: sostieni a distanza uno di loro, il cane di cui sarai ufficialmente uno dei tutori e di cui conoscerai la storia. Puoi farlo con un contributo mensile di 20 Euro, se preferisci anche in un unico versamento per più mesi. Puoi scegliere, indicando la causale, il conto corrente postale (nr. 7482084 intestato a Banca Monte dei Paschi di Siena - Cassiere Pro Tempore Enpa), il bonifico bancario continuativo (IBAN IT39S0853046040000430101775) oppure di andare su www.enpa.it e cliccare “Adozioni a distanza”. Sarà fiscalmente deducibile e potrai interromperlo con la sola sospensione. Grazie, se ci aiuterai a dimostrare che per ogni criminale che trasforma i cani in belve ci sono persone che le fanno ritornare cani.


__SCIENZE SALUTE__

Occasionali o cronici, i disturbi del sonno - dalla comune insonnia alla rara narcolessia - provocano effetti nefasti su salute, felicità e longevità. Ne soffrono milioni di italiani

SE DORMIRE DIVENTA UN PROBLEMA di Paola Stefanucci

SONNO: UN “INCUBO” PER UN ITALIANO SU TRE. NEL NOSTRO PAESE, SECONDO L’ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICINA DEL SONNO (AIMS), dodici milioni di persone soffrono d’insonnia. Tra i disordini del sonno, è il più frequente ma non l’unico. Innumerevoli sono, infatti, le patologie legate al dormire. Ne parliamo con Giuseppe Plazzi, presidente Aims, docente di Neurologia dell’Università di Bologna - dove dirige il Centro per i Disturbi del Sonno - nonché autore del libro I tre fratelli che non dormivano mai (Il Saggiatore, 2019). Spesso “rubiamo” ore al sonno volontariamente, per far fronte a mille impegni in un mondo che non riposa mai. Così facendo, professor Plazzi, siamo “condannati” all’insonnia? La privazione di sonno causata dai comportamenti sbagliati o da necessità lavorative non cau-

sa necessariamente un’insonnia. Una volta ripristinato il normale ritmo sonno-veglia, i disturbi legati alla cattiva qualità del riposo scompaiono. Ma è importante sapere che la restrizione di sonno, a lungo andare, è deleteria per il sistema cardiovascolare e rappresenta un importante rischio di sviluppare disturbi metabolici, in primo luogo un incremento di peso e una resistenza all’insulina, una specie di pre-diabete. Qual è il fabbisogno ideale di sonno per una buona qualità della vita da svegli? Il fabbisogno di sonno cambia da soggetto a soggetto e si modifica con l’età. Tuttavia, il limite minimo di 7 ore è una norma estensibile all’80% della popolazione adulta. Questa grande variabilità rende difficile identificare la persona “insonne”? La diagnosi d’insonnia si basa sulla sensazione soggettiva di un decadimento

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della quantità e della qualità del proprio riposo notturno. L’insonnia è causa di sonnolenza e stanchezza durante il giorno; con il rischio di commettere errori o provocare incidenti, talvolta tragici. Per poter considerare una persona “insonne”, difficoltà del sonno e deficit diurno devono coesistere. Quali le cause del “sonno mancato”? Nella maggior parte dei casi l’insonnia è idiopatica, non se ne conosce la causa. Al secondo posto c’è l’insonnia associata a disturbi psichiatrici, come ansia e depressione - spesso l’insonnia ne è campanello d’allarme -, oppure può essere secondaria ad altre malattie, an-

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L’IPNOTIPO IDENTIFICA I BREVI E I LUNGHI DORMITORI. AI PRIMI BASTANO MENO DI SEI ORE PER “RICARICARSI”. AI SECONDI NE OCCORRONO NON MENO DI NOVE

che gravi, ed influenzarne il decorso. A volte, risulta da un disallineamento del ritmo sonno-veglia, come nel jet-lag o per turni di lavoro notturni. Altre, è conseguente ad eventi della vita che hanno fatto precipitare il nostro equilibrio emotivo o alimentato le nostre ansie: un lutto, una separazione, stati di preoccupazione o di un’eccessiva pressione lavorativa o la paura di eventi terrificanti. La diagnosi d’insonnia richiede tempo e costanza… Per valutare e studiare l’insonnia bisogna individuarne prima di tutto la causa con un’attenta anamnesi sulle abitudini e i ritmi del sonno nel corso della visita ipnologica. In prima battuta è necessario capire se si tratta di un disturbo del sonno vero o proprio o se l’insonnia sia conseguente ad un’altra patologia. Per esempio, ci si sveglia spesso perché si ha la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno o perché si ha bisogno di mingere durante la notte per


un disturbo alla prostata. Conducono poi alla diagnosi corretta un “diario del sonno” e questionari specifici compilati dal paziente, oltre al monitoraggio actigrafico. Di cosa si tratta? L’actigrafia è un esame che consente di valutare il paziente insonne calato nella sua realtà quotidiana. Consiste nell’indossare - 24 ore su 24, per circa dieci giorni - al polso uno strumento simile ad un orologio, che contiene un accelerometro. L’actigrafo misura la quantità e l’intensità del movimento permettendoci così di distinguere la veglia dal sonno. Spesso il risultato di una actigrafia può tranquillizzarci. Infatti, molti insonni tendono a sottovalutare la durata del loro sonno. Quando è indicata la terapia farmacologica? Nelle forme di insonnia transitoria può essere indicata l’assunzione, a breve termine, di farmaci ipnoinducenti per il periodo utile a ripristinare la capacità ristoratrice

del sonno. Nelle forme croniche l’efficacia del trattamento farmacologico non è superiore alla terapia cognitivo-comportamentale, come oggi dimostrano autorevoli studi clinici. Basterebbero tuttavia alcune semplici regole di “igiene del sonno” per predisporci ad un sonno di qualità. Ad esempio? Essere regolari negli orari per coricarsi e alzarsi al mattino. Non stimolare o allungare i risvegli notturni accendendo e consultando il cellulare o il tablet, che tutti noi teniamo di fianco al letto. Voltiamo pagina. C’è chi non riesce a dormire e chi dal sonno è invece assediato. Tra ipersonnia e narcolessia c’è differenza? L’ipersonnia indica genericamente una patologica inclinazione al sonno, con addormentamenti inappropriati. Dormire più a lungo, specie ad una certa età, non è un segno di benessere. Molte malattie neurodegenerative si associano ad un aumento della sonnolenza. La narcolessia è causata dall’assenza di orexina, una sostanza prodotta dall’ipotalamo. Si manifesta con sonnolenza diurna, attacchi di sonno incoercibili, cataplessia e allucinazioni. Con le (in)immaginabili ripercussioni sulla vita del paziente e dei suoi familiari. Si tratta di una malattia rara, ma sottodiagnosticata. Il tempo medio in Europa, ma anche negli Stati Uniti, per riconoscere la malattia si aggira tra i dodici e i trent’anni. Esiste una cura? Esistono terapie sintomatiche, in grado di mettere i pazienti narcolettici in condizione di avere una vita normale. Non esiste ancora una terapia risolutiva che porti a guarigione. Ma, certo, anche per la narcolessia la ricerca aprirà il tempo della cura.

INSONNIE E IPERSONNIE

Le insonnie - distinte in “transitorie” o “persistenti”, a seconda della durata colpiscono la capacità di addormentarsi. Al versante opposto le ipersonnie influenzano quella di rimanere svegli.

PIÙ COLPITE LE DONNE

Il problema dell’insonnia si manifesta più frequentemente nelle persone anziane, con prevalenza nelle donne, soprattutto (70%) nella fascia d’età fra i 45 e 55 anni.

EMERGENZA COVID E ALTERAZIONI DEL SONNO. L’IPNOLOGO RISPONDE

La pandemia che il mondo sta vivendo ci espone a disagi emotivi e disordini del sonno o amplifica quelli che già ci tormentano. In proposito, l’Aims ha lanciato un servizio telematico di supporto e consulenza su “Il benessere del sonno al tempo del Coronavirus”. Perché - è forse superfluo sottolinearlo una buona qualità del riposo, insieme ad uno stile di vita corretto, aiutano a mantenerci in salute, a rafforzare il sistema immunitario, a vincere paure e fragilità e, infine, a tonificare l’umore. Gli specialisti del sonno rispondono - 7 giorni su 7, in due fasce orarie quotidiane (ore 10-11 e 1819) - via Skype o via e-mail all’indirizzo: aims.sonnomed@gmail.com

Un servizio telematico dedicato ai disordini del sonno legati alla pandemia

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__SCIENZE PREVENZIONE__

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MILIONI DI VIRUS

IN OGNI ESSERE VIVENTE

Ovunque e numerosi

I virus - termine latino che significa “tossina” o “veleno” si trovano ovunque, nelle zone più inospitali del nostro pianeta e in ogni essere vivente, uomini, piante, animali, funghi e microrganismi: sono le entità biologiche più diffuse sulla Terra, presenti in oltre 100 milioni di tipologie differenti. La famiglia degli Orthomyxoviridae influenzali nei vertebrati esiste in quattro tipi differenti, chiamati “A”, “B”, “C” e “D”. Il tipo “C”, nell’uomo, è generalmente asintomatico, mentre non è ancora chiaro se il tipo “D” sia in grado di colpirci. I tipi “A” e “B” sono, invece, i responsabili della classica sintomatologia influenzale.

È un’infezione stagionale causata da virus. Il rispetto di precise norme igieniche e il vaccino, quando consigliato, aiutano a prevenire il contagio

ATTENTI ALL’INFLUENZA: NON SOTTOVALUTIAMOLA a cura di Fondazione Umberto Veronesi TROPPO SPESSO ETICHETTATA COME MALATTIA “BANALE”, L’INFLUENZA È UNA INFEZIONE CHE È IMPORTANTE CONOSCERE E DA CUI È BENE TUTELARSI CON INTELLIGENZA. Cerchiamo quindi di capire come riconoscerla, da cosa è causata e come ridurne gli effetti negativi. » CHE COS’È?

L’influenza è una malattia infettiva respiratoria causata dai virus della famiglia Orthomyxoviridae. Si tratta di un’infezione stagionale che colpisce in genere durante i mesi invernali. Si badi bene: non tutti i malanni tipici dei

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periodi freddi sono causati da influenza, ci sono molte infezioni provocate da patogeni diversi, fra cui i raffreddori (rinofaringiti acute), causati tipicamente da rhinovirus, o ancora le tonsilliti, spesso provocate da batteri. » COME SI RICONOSCE?

I sintomi più comuni sono febbre, tosse, mal di gola, naso che cola, dolori ai muscoli e alle articolazioni, mal di testa e una sensazione generale di malessere, e si possono presentare in forma lieve o più grave. Di solito la malattia si risolve in una settimana o una decina di giorni ma, in alcuni casi, può avere delle

complicanze, prima fra tutte la polmonite, ma anche bronchite, broncopolmonite e sinusite. Questo è dovuto al fatto che i virus indeboliscono le difese immunitarie consentendo ai batteri di penetrare più facilmente nell’organismo. Per accertare la presenza del virus influenzale si può eseguire un tampone ad hoc, ma ciò avviene di solito o in un contesto ospedaliero o nel caso di studi epidemiologici. » COME SI TRASMETTE?

I virus influenzali sono piuttosto contagiosi, tant’è che si trasmettono principalmente per via aerea, attraverso le goccioline di saliva prodotte tos-


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VADEMECUM L’IMMUNITÀ DATA DAL VACCINO DECLINA NELL’ARCO DI 6-8 MESI. PER QUESTO È IMPORTANTE VACCINARSI AL MOMENTO GIUSTO, DI SOLITO TRA METÀ OTTOBRE E METÀ DICEMBRE

prire naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce, gettare subito i fazzoletti usati, evitare di andare al lavoro e incontrare persone quando si hanno sintomi, o almeno usare la mascherina.

cinazione antinfluenzale non ha un’efficacia del 100%, ma il profilo costobeneficio ne fa uno dei presidi di salute pubblica più utili. L’immunità data dal vaccino declina nell’arco di 6-8 mesi, per cui è importante vaccinarsi al momento giusto, non troppo presto rispetto alla circolazione epidemica del virus (di solito fra dicembre e febbraio). È per questo che le campagne vaccinali si concentrano tra la metà di ottobre e la metà di dicembre.

» IL VACCINO: CHI DOVREBBE FARLO?

sendo, starnutendo o parlando, soprattutto in ambienti chiusi e affollati. La trasmissione avviene anche per contatto indiretto, toccando oggetti infetti e portando le mani contaminate su occhi, naso o bocca. » COME PROTEGGERSI?

Proprio per la facilità di trasmissione del virus, la prima difesa è l’igiene delle mani, co-

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I bambini piccoli, le persone con più di 60-65 anni e i pazienti immunodepressi sono le categorie più esposte, anche se il vaccino antinfluenzale può garantire una buona protezione e prevenzione per tutti. In particolare, la vaccinazione è fortemente raccomandata ed effettuata gratuitamente, dal medico curante o nei centri vaccinali, alle persone di età pari o superiore a 65 anni. Altre categorie interessate sono le persone a stretto contatto con anziani, chi presenta patologie croniche, il personale sanitario e le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza. Come ogni farmaco la vac-

» UN VIRUS MUTEVOLE

Una delle peculiarità dei virus influenzali è la grande capacità di mutare, ovvero di cambiare a livello genetico assumendo caratteristiche diverse. Ogni anno, le proteine presenti sul virus possono mutare e il nostro sistema immunitario, che aveva imparato a riconoscerle in una precedente infezione, può non essere in grado di identificarle. Per questi motivi i ceppi virali influenzali che si ripresentano in inverno sono sempre leggermente diversi (e capaci di infettarci di nuovo) e anche il vaccino è preparato ogni anno in base al patogeno in circolazione.

TERMINI E SIGNIFICATI

Epidemia o pandemia?

FOCOLAIO EPIDEMICO: rappresenta una comunità o regione ben circoscritta in cui, in un certo lasso di tempo, si verifica un rapido aumento dei casi di una data malattia infettiva rispetto alle aspettative. MALATTIA ENDEMICA: in questi casi il virus è costantemente presente nella popolazione, i nuovi casi possono aumentare o diminuire nel tempo. È il caso del morbillo in Italia, dove - negli ultimi anni - non si è ottenuta una copertura vaccinale adeguata e, nel tempo, si è assistito a momenti in cui la malattia si è ripresentata più frequentemente. EPIDEMIA: un patogeno si diffonde rapidamente da un soggetto malato a più persone, facendo aumentare in un luogo geografico definito, più rapidamente rispetto alla norma, i casi di quella malattia. PANDEMIA: sono sei i criteri dell’Oms per dichiarare un virus come pandemico (come accaduto con Sars-CoV2, causa della Covid-19. Oltre a trasmettersi da persona a persona e provocare un numero significativo di morti, l’epidemia si diffonde a livello globale.

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__SCIENZE STAR BENE__

Un percorso lungo 5.000 anni, che nasce ed evolve perseguendo l’obiettivo di armonizzare l’equilibrio bioenergetico quale elemento essenziale per la buona salute e la longevità

LO “SHIATSU”, UNA DISCIPLINA DALLE ANTICHE RADICI di Alessandro Mascia

I BENEFICI

L’ABBIGLIAMENTO

Tra i vantaggi indotti dal massaggio Shiatsu e dalla liberazione di endorfine che ne consegue, sembrano esserci: rafforzamento del sistema immunitario, rilassamento muscolare e fasciale, miglioramento dei processi legati alla digestione e della circolazione sanguigna e linfatica. È spesso utile in chi soffre di emicrania muscolo-tensiva, insonnia, ansia o depressione.

Il paziente che viene trattato con il massaggio Shiatzu indossa indumenti comodi. Non è previsto contatto cutaneo diretto né utilizzo di oli o creme. Uno dei motivi sembra essere legato al fatto che anticamente lo Shiatzu veniva spesso praticato, anche per condizioni di necessità, all’aperto oppure in ambienti dove c’era passaggio di altre persone.

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LA TRADUZIONE LETTERALE IN ITALIANO È “PRESSIONE CON LE DITA”, MA È CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO CON IL SUO NOME ORIGINALE IN LINGUA GIAPPONESE, PARLIAMO DELLO “SHIATSU”. Anche se le sue radici sono lontanissime nel tempo, la sua decodificazione ufficiale arriva soltanto nei primi decenni del ’900, grazie agli studi condotti in Cina dal Maestro Tamai Tempaku, alla costante ricerca di una metodica che trova la sua validità nell’antica tradizione della medicina orientale. Tempaku risulta essere il primo ad aver dato una diffusione globale e capillare a questa disciplina ed è anche l’autore del primo libro divulgativo dal titolo Shiatsu Ho. Sono stati trovati dei documenti risalenti al 3000 a.C. che descri-

vono tecniche per “il recupero del benessere e il mantenimento dell’equilibrio con l’Universo”. Cure basate sul massaggio esistevano già in quel periodo, come le tecniche di massaggio cinese chiamate “Tui Na”. Questi scritti testimoniano che il culto della cura del corpo e della mente nel territorio del lontano Oriente ha origini antichissime. Sperimentazioni empiriche che mettono in fila le relazioni causa-effetto attraverso l’osservazione dei benefici indotti dall’utilizzo della terapia manuale in relazione a rispondenze sul piano energetico. Una filosofia di vita ed una fede spirituale nella quale Uomo, Natura ed Universo fanno parte di un unico sistema simbiotico che funziona solo se in reciproca relazione armonica. La diffusione della medicina tra-


dizionale cinese è stata importata in Giappone “soltanto” intorno al VI secolo d.C. da monaci buddisti che si trasferirono in questo Paese per diffondere il loro credo. Il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero della Salute giapponese è giunto negli anni Sessanta, grazie al lavoro inesauribile condotto dal Maestro Tokujiro Namikoshi (brillante allievo del Maestro Tempaku) nella sua vita professionale. Egli ha dato vita ad una tecnica che fonde le millenarie discipline orientali con le conoscenze di anatomia e fisiopatologia derivanti dalla grande evoluzione scientifica sviluppata nel 1900 nel mondo occidentale. Namikoshi sviluppa e propone le basi della sua ricerca personalizzando lo Shiatsu in base all’elaborazione dei risultati ottenuti in anni di studi e rendendolo più fa-

cilmente fruibile per tutto il mondo occidentale. Una ulteriore spinta per la diffusione dello Shiatsu arriva qualche anno più tardi grazie al prezioso contributo del Maestro Shizuto Masunaga. La sua formazione parte dalla psicologia ed è un grande conoscitore della Medicina Tradizionale Cinese. La sua metodica fonde Psiche ed Energia in un legame nel quale la Mente, il Corpo e lo Spirito, prima di essere un’unità fisica, sono legati da una relazione “energetica”. È grazie al loro instancabile lavoro che lo Shiatsu è oggi riconosciuto in Giappone come parte integrante delle cure offerte dal Sistema Sanitario Nazionale. La base comune del trattamento terapeutico delle molteplici scuole di pensiero in cui si è sviluppato e diffuso lo Shiatsu nel mondo è sempre e comunque la filosofia dei “5 Pilastri” (principi fondamentali). Il primo pilastro è rappresentato dal “Respiro”; il secondo esprime la “Postura”; il terzo la “Perpendicolarità” dell’azione terapeutica; il quarto la “Pressione” sui vari punti da trattare; l’ultimo, la “Percezione di piacere o dolore” da parte del paziente. Nel mondo occidentale non è riconosciuto come terapia medica e deve essere praticato da persone che abbiano frequentato un percorso formativo specifico (della durata di tre anni) presso scuole riconosciute. Non può essere

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LO SHIATSU NON PUÒ ESSERE PRATICATO IN CHI HA DOLORI IN FASE ACUTA E IN CHI SOFFRE DI PATOLOGIE LEGATE AL CUORE, AL FEGATO, AI RENI E AI POLMONI

praticato come cura specifica su persone affette da patologie (bisogna sempre consultare il proprio medico) ma, ad oggi, è una tra le più diffuse tecniche di prevenzione e di rilassamento fra tutte quelle che sono basate sull’utilizzo della terapia manuale.

+UNA QUESTIONE

Per la Medicina Tradizionale Cinese DI EQUILIBRIO il corpo è attraversato da 12 meridiani con caratteristiche Yin e Yang LA RELAZIONE CON GLI ORGANI

Yin e Yang rappresentano la relatività degli opposti ed i meridiani sono in relazione con un organo o un viscere a un elemento della Natura: 1: Polmone ed Intestino crasso (Loggia Metallo); 2: Stomaco e Milza/Pancreas (Loggia Terra); 3: Cuore e Intestino Tenue (Loggia Fuoco); 4: Vescica Urinaria e Reni (Loggia Acqua); 5: Mastro del Cuore e Triplice Riscaldatore (Loggia Fuoco); 6: Vescicola biliare e Fegato (Loggia Legno); La percezione di un eccesso o difetto Yin o Yang dei meridiani è indicativo di uno stato di malattia con relativo squilibrio energetico. DICEMBRE 2020 I 75


__SCIENZE STAR BENE__

NON CI RESTA CHE RIDERE di Winda Casula

Arriva dall’India, grazie all’intuizione di un medico, e anche in Italia piace sempre di più: lo Yoga della Risata, l’arte di imparare a ridere senza uno stimolo comico, è una pratica semplice e alla portata di tutti. Basta aver voglia di ridere per almeno dieci minuti al giorno, da soli o in compagnia, per vedere gli effetti positivi sul corpo e sulla psiche

SI PUÒ PRATICARE OVUNQUE E A QUALUNQUE ETÀ, DA SOLI O IN GRUPPO, E I BENEFICI PER LA SALUTE SONO MOLTEPLICI: l’ormone dello stress, il cortisolo, si abbassa, l’umore e le condizioni mentali migliorano. Lo Yoga della Risata sta conquistando

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sempre più persone nel mondo perché è una disciplina semplice tanto quanto rivoluzionaria, che sfrutta la risata autoindotta attraverso tecniche di respirazione profonda proprie dello yoga. «Comunemente, associamo la risata a uno stimolo comico - spiega Annika Hag-

dahl, leader dello Yoga della Risata -, ma si può decidere di ridere per scelta. Certo nelle nostre sessioni diamo spazio anche a situazioni di gioco, ma spesso basta guardare gli altri per sciogliersi, grazie all’effetto dei neuroni specchio. Si dice che il pianto sia liberatorio, pure la risata lo è». Svedese di origine e salentina di adozione, Annika Hagdahl entra in contatto con questa disciplina nel marzo del 2019: «Era un periodo di forte stress e le ripercussioni fisiche cominciavano a farsi sentire. Finché un giorno, dopo un malore in auto, ho deciso che dovevo fare qualcosa. Mentre ero alla ricerca di qualche disciplina che potesse aiutarmi a scaricare la tensione accumulata, mi sono imbattuta nelle pagine web di Lara Lucaccioni, insegnante e master trainer italiana di Yoga della Risata. Ho cominciato a seguire le prime sessioni online e poi ho deciso di frequentare il corso per diventare leader». Qual è il ruolo del leder in questa pratica? Il leader guida la pratica nei “club”, ossia nei gruppi di persone che vogliono avvicinarsi a questa disciplina e imparare a ridere di più. È una pratica adatta agli “over”? Ci sono controindicazioni? È una pratica che fa bene a tutti perché ridere fa parte della nostra vita. I bambini lo fanno naturalmente, anche senza un apparente motivo, per decine di volte al giorno, agli adulti capita molto meno,


a volte anche per timidezza o per paura del giudizio degli altri. Sugli over è molto consigliata perché contribuisce a mantenere alto il tono dell’umore, e sui pazienti affetti da Alzheimer aiuta le funzioni cognitive oltre che divertire. Io stessa, in Svezia, ho avuto l’occasione di organizzare delle sessioni presso alcune case di cura con ospiti che presentavano demenza e altri deficit, e il riscontro è stato molto positivo, tanto che il mio prossimo obiettivo è frequentare un altro corso per diventare formatrice di nuovi leader che possano lavorare con gli “over” nel mio Paese d’origine. Per quanto riguarda le controindicazioni, non ci sono impedimenti particolari, ma prima delle sessioni cerchiamo comunque di conoscere ogni singolo partecipante e di valutare il tipo di esercizi da sottoporgli in base ad eventuali patologie. In quali altri campi ha sperimentato la pratica? Ho tenuto delle sessioni dedicate a persone adulte diversamente abili, dai 30 ai 55 anni, e anche in questo caso i benefici si sono visti, soprattutto nelle loro relazioni con i familiari. Lo Yoga della Risata può anche essere portato nelle aziende per migliorare l’aggregazione fra colleghi, nelle scuole e negli ospedali, in particolare fra i pazienti oncologici che affrontano terapie molto lunghe. Come reagisce chi si accosta alla pratica per la prima volta? Dipende dalle persone: gli scettici non

25 ANNI FA

In un parco cittadino, il primo esperimento Lo Yoga della Risata è oggi praticato da circa 3 milioni di persone in 106 Paesi del mondo. Nasce nel 1995 dall’intuizione di Madan Kataria, un medico indiano di Mumbai, che decide di studiare le antiche pratiche dello Yoga cercando di armonizzarle con la scienza del ridere, per contrastare gli effetti negativi dello stress e migliorare i rapporti interpersonali. Il suo esperimento comincia in un parco cittadino insieme a cinque persone, e inizialmente il dottore utilizza delle barzellette per indurre al riso. La pratica viene chiamata Yoga della Risata perché combina esercizi respiratori che derivano dal Pranayama, o controllo del respiro, con quelli di risata, basandosi sul fatto che il corpo non avverta la differenza fra una risata reale e una indotta, e che ottenga gli stessi risultati. La convinzione del dottor Kataria è che il raggiungimento della serenità mentale attraverso la risata possa contribuire a promuovere la pace; per questo ha proposto, nel 1998, l’istituzione della Giornata Mondiale della Risata, che si celebra ogni anno la prima domenica di maggio. Dal 1995 a oggi il dottor Kataria ha portato il suo metodo negli ospedali, nelle carceri e persino nelle grandi multinazionali, ed è anche impegnato in progetti a sfondo sociale. Fra i suoi libri, “Laugh for no reason”, tradotto in italiano come Ridere senza motivo.

mancano, perché anche se ridere è la cosa più naturale del mondo, per molti è ancora un tabù lasciarsi andare. Tanti, però, si ricredono dopo aver sperimentato gli effetti positivi sul sonno, sulla digestione e sull’umore. In questa fase così delicata, dove il distanziamento sta condizionando le relazioni, è ancora possibile praticare lo Yoga della Risata? Proprio in questa fase ridere può essere un supporto fondamentale. Anche noi leader ci siamo adeguati, sfruttando le nuove tecnologie. Soprattutto negli incontri in-

ternazionali è stato possibile uno scambio umano fondamentale, tenendo conto che la risata è un’espressione universale, che parla tante lingue e che ci ricorda che siamo uguali. Tutti amano ridere e, farlo per almeno dieci minuti al giorno, attiva dei meccanismi positivi per la nostra psiche e il nostro corpo, oltre a migliorare le relazioni con gli altri. Basti pensare che i primi club sono nati nei condomini, fra vicini di casa, e ora possiamo comunicare praticamente con tutto il mondo, solo guardandoci negli occhi e scoppiando in una fragorosa risata.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

ARTE

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Capolavori in gigapixel

Attivo dal 2005, Haltadefinizione ha digitalizzato oltre 500 capolavori dell’arte, tra cui opere di Tiziano, Caravaggio, Raffaello, Leonardo, Botticelli, Beato Angelico, Canaletto e Haiez, applicando alle immagini una risoluzione talmente alta da rendere visibili particolari e dettagli che anche ad un attento esame dal vivo non riusciremmo a cogliere. L’archivio digitale è fruibile gratuitamente.

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Come fare per recuperare le applicazioni cancellate o disinstallate per errore dallo Smartphone

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www. haltadefinizione.com

INTERNET

Fermiamo il Revenge porn

La diffusione sul web, senza il consenso della persona ritratta, di immagini o video privati a sfondo sessuale - denominata “Revenge porn” - è un fenomeno che registra effetti devastanti sulle vittime. Facebook ha preso serie contromisure per combattere questa piaga: algoritmi di intelligenza artificiale per monitorare la piattaforma e un form attraverso cui segnalare la violenza.

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www.facebook.com/help/ contact/567360146613371

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PAY TV

Eventi sportivi ovunque

Un’idea veramente originale e, soprattutto, utile! Sky, la nota piattaforma televisiva “pay per view”, in una delle pagine del suo sito ufficiale mette a disposizione un motore di ricerca per rintracciare i locali pubblici in Italia, e quindi nelle vostre vicinanze, che trasmettono la partita di calcio o l’evento sportivo da voi preferito. Trova Sky Bar è disponibile anche sull’App Sky Sport.

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https://trovabar.sky.it

LO SAPEVATE CHE? Il termine “webzine” identifica le riviste pubblicate online. Mentre le riviste cartacee sono disponibili in edicola, il “webzine” è consultabile sul web. Il nome deriva dalla contrazione di web e magazine.

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TECNOLOGIA

Care App, dove siete?

NON TUTTO È PERDUTO L’UTILIZZO DELLE APP HA TRASFORMATO LO SMARTPHONE DA SEMPLICE TELEFONO A STRUMENTO DI LAVORO, SVAGO E SOCIALIZZAZIONE. Supponiamo che, per errore, abbiate rimosso una utilissima App. Vorreste reinstallarla ma non ne ricordate il nome. Come fare? Per sistemi Android, aprire l’App “Play Store”, toccare l’icona con le tre linee ( ) in alto a sinistra, aprire il menu “Le mie App e i miei giochi” e toccare la scheda “Raccolta”, dove sono elencate le App non più presenti ma installate almeno una volta. Premere “Installa” per ripristinare l’App. Per iOS, aprire l’“App Store”, toccare l’immagine del proprio profilo, poi la voce “Acquisti” ed, infine, aprire la scheda “Non su iPhone”. Il tap sull’icona simile ad una nuvoletta avvia il download dell’App.


A chi percepisce una pensione di inabilità e ha più di 18 anni di età è riconosciuto un aumento fino a un massimo di 651,51 euro al mese. (c.d. “incremento al milione”) per tredici mensilità. PER L’ANNO 2020 I LIMITI DI REDDITO PER AVER DIRITTO AL BENEFICIO SONO: redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro; redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro. L’incremento è erogato soltanto a seguito della presentazione di apposita domanda da parte dell’interessato e avrà decorrenza dal mese successivo. Gli uffici del Patronato 50&PiùEnasco sono a disposizione per l’inoltro della domanda all’Inps.

ISTITUTO DI PATRONATO E DI ASSISTENZA SOCIALE

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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

MUSICISTI DI OGNI ETÀ AL FESTIVAL #SUONOPERCHÉ

MILANO

La premiazione Il più giovane dei premiati ha 12 anni, il più anziano 77, il Festival della musica praticata a livello amatoriale #SuonoPerché ha coinvolto tante generazioni diverse ma unite dalla passione per la musica. Organizzato dalla 50&Più provinciale di Milano, in collaborazione con Dismamusica (associazione attiva nel settore della produzione, distribuzione e vendita di strumenti, edizioni ed accessori musicali), il Festival ha avuto il suo culmine con la premiazione dei vincitori a Palazzo Castiglioni di Milano. I partecipanti hanno avuto un mese di tempo per

postare sulla pagina Facebook della 50&Più milanese i loro video, votati a suon di “like”. La manifestazione si è tenuta rigorosamente online. I vincitori, decretati dal maggior numero di preferenze ottenute, hanno avuto la soddisfazione di ritirare i premi musicali offerti da Dismamusica e scelti in base alle loro attitudini. Con 396 preferenze per la categoria “duo” hanno trionfato Simona Russo e Ketty Mancuso (pianoforte e flauto), premiate con un registratore audio e video professionale. Vivono a Rho (Mi) ed entrambe sono insegnanti. Perché suonano? «La passione per la musica? Beh non si può

spiegare con parole semplici. È parte di noi: come una mano, un braccio, una gamba. La musica ci permette di vivere e assaporare la vita nel suo complesso». Per la categoria “singoli”, con 389 preferenze, al primo posto si è classificato Lorenzo La Fratta (voce e chitarra). Genovese, ma piemontese di adozione, è stato premiato con una chitarra acustica. Ecco come spiega la sua passione per la musica: «Sono un musicista amatoriale di 71 anni. La musica per me è compagna di vita da sempre; vivo momenti di intensa emozione assieme a lei. Mi piace moltissimo suonare la chitarra, l’armonica a bocca e cantare:

questo mi riempie di gioia». Secondo classificato Luis Antonio Checola (batteria), con 260 preferenze, premiato con un piatto professionale. Fin da piccolo ha dimostrato una forte propensione verso la musica: «Per me è come l’aria che respiro ogni giorno, le melodie che suono o canto, mi rendono libero ed immensamente felice». Studia musica con un solo obiettivo: arrivare al Conservatorio. Al terzo posto Elisa Beltrami (xilofono), con 131 preferenze, premiata con dei battenti musicali. Frequenta il Liceo Musicale Coreutico Giuditta Pasta di Como. «Suono perché la musica è da sempre la mia passione e spero di » DICEMBRE 2020 I 81


__SPAZIO50__ diventare abbastanza brava per fare di una passione una vera professione». In omaggio ai vincitori anche la card di 50&Più che permetterà loro di fruire di tutte le agevolazioni previste per i soci. Non sono mancati i riconoscimenti speciali: a Luisa Pasino di Mantova, la prima a pubblicare il suo video: «Suono perché è uno spazio solo mio, il mio giardino segreto, la mia stanza dei giochi, un non luogo dove perdere il contatto con la realtà e cercare consolazione nell’emozione». Poi a Ottone Matthaes, di Milano, quale partecipante più giovane: «Suono il piano perché è uno strumento “dolce” che mi rilassa nei momenti difficili. È stimolante l’idea che le possibilità delle composizioni musicali siano infinite!». Infine, ad Alberto Pollini della 50&Più provinciale di Lodi, il musicista più anziano (classe 1943), che ha eseguito il brano Lassa pur ch’el mond el disa (ma Milan l'è on gran Milan). «La mia passione per la musica è nata da bambino. A 14 anni ho frequentato la Scuola di chitarra». Negli Anni ’60 la sua prima band, poi la scelta di proseguire come solista e condividere la sua passione all’interno dell’associazionismo dedicato al mondo anziano. «Con la nostra partecipazione al Festival - spiega Pietro Mezzadri, presidente della 50&Più provinciale di Lodi abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza ai soci 50&Più, in un momento così difficile di lontananza forzata. Torneremo ad incontrarci». Tutti sono stati premiati con delle card regalo da spendere presso Lucky Music. Maria Antonia Rossini, vice presidente vicario di 50&Più provinciale di Milano, e Antonio Monzino, presidente di Dismamusica, sono stati d’accordo nell’affermare: «Il nostro è un festival amatoriale pensato per essere aperto a tutti, proprio come dimostra il palmarès dei vincitori. Questa è stata l’edizione numero zero da cui tutti abbiamo imparato qualcosa e che pensiamo di ripetere nei prossimi anni». I video del Festival sono visibili sulla pagina Facebook @Milano50&Più. info: 0276281227 www.spazio50.org/milano 82 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

LOMBARDIA IN VIAGGIO

Alla scoperta di Bologna e Parma I soci della 50&Più Lombardia delle sedi di Varese, Como, Brescia, Lecco e Milano hanno trascorso due giornate alla scoperta delle bellezze di Bologna e Parma. Grande il desiderio di ritrovarsi, tanto che l’iniziativa ha radunato circa 100 soci. «Una grande soddisfazione per questo risultato in tempi di Covid. Ringrazio di cuore i presidente delle 50&Più provinciali che hanno partecipato e i loro soci», ha commentato Domenico Copreni, presidente della 50&Più provinciale di Varese e dell’Unione regionale 50&Più Lombardia. La prima tappa è stata Bologna e il suo centro storico, da Piazza Maggiore, con il Palazzo d’Accursio, la Fontana del Nettuno e la Basilica di San Petronio, la Chiesa di Santa Maria della Vita e la Basilica di San Pietro con il

Compianto, opera di Alfonso Lombardi. Lasciata Bologna è stata la volta di Parma, Capitale Italiana della Cultura anche per il 2021. La visita non poteva che partire dal Duomo con gli straordinari affreschi della cupola, opera del Correggio, e le decorazioni della navata centrale del bresciano Lattanzio Gambara. Il tour è proseguito alla volta della Basilica di San Giovanni Evangelista la cui cupola rappresenta un altro capolavoro del Correggio, fino alla Basilica della Steccata, sontuoso tempio cittadino con le vergini savie e le vergini stolte del Parmigianino. Infine il Battistero, capolavoro del medioevo internazionale. Per le entrambe iniziative sono state adottate tutte le precauzioni necessarie nel rispetto delle regole di sicurezza anti-covid. info: 0332342280 www.spazio50.org/varese

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch Australia Perth Belgio Bruxelles Brasile Florianopolis San Paolo Canada Burnaby Concord Hamilton Woodbridge

Telefono 0054 41477105 0054 2214242331 0054 1135019361 Telefono 0061 864680197 Telefono 0032 25341527 Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 Telefono 001 6042942023 001 6478301066 001 9053184488 001 9052660048

Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto Germania Dusseldorf Spagna Valencia Svizzera Lugano Uruguay Montevideo USA Fort Lauderdale

001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6135674532 001 9056466555 001 4166523759 Telefono 0049 021190220201 Telefono 0034 961030890 Telefono 0041 918212050 Telefono 0059 825076416 Telefono 001 9546300086


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UNIVERSITÀ ROMA

Lezioni a distanza? Utili, ma...

L’Anno Accademico della 50&Più Università di Roma è iniziato con regolarità e sta proseguendo con la didattica a distanza, come ormai è per la maggioranza degli studenti, almeno delle scuole superiori e università. Come sta andando questa esperienza per gli insegnanti e per gli allievi maturi dell’Università 50&Più di Roma? Bilancio positivo per il professore di Geopolitica, Daniele Cellamare. «Posso dire di avere degli allievi molto affezionati che hanno accettato di trasmigrare all’online per continuare a seguire i nostri incontri. La geopolitica è di grande fascino e attira molto interesse. Parliamo dei rapporti tra gli Stati, di avvenimenti che riguardano la più stretta attualità. L’obiettivo è capire e interpretare, al di là di quanto viene raccontato in televisione e sui giornali, le ragioni di quanto è avvenuto o

LUCCA

La forza della motivazione

Lezioni a distanza anche per la 50&Più provinciale di Lucca che, per preparare al meglio i propri allievi, già nel corso dell’estate ha proposto corsi specifici sull’uso delle piattaforme dedicate alla didattica a distanza, oltre che sull’uso di pc, tablet e smartphone. A questo si è aggiunto anche il corso di Consapevolezza digitale, nato per informare e dare strumenti utili riguardo ai pericoli del web, truffe informatiche e furto di identità. La docente di Informatica e nuove tecnologie, Letizia Giorgetti, 39 anni, professionista dell’Ict (Information and Communications Technology): «Sono entusiasta del riscontro avuto, visto che molti partecipanti si avvicinavano alle nuove tecnologie per la prima volta. Riguardo poi al passaggio alla didattica a distanza: «Fondamentale è la motivazione. Parliamo di persone meno abituate all’uso delle nuove tecnologie, molti dei miei allievi hanno dai 60 ai 78 anni. Non c’è limite di età. È importante stimolarli e suppor-

accade. Certo, inizialmente abbiamo avuto delle difficoltà ad utilizzare le nuove tecnologie, io stesso vengo da una cultura bibliotecaria, ma alla fine ci siamo riusciti». Tra gli allievi più affezionati di geopolitica c’è Franco Dagianti: «Seguo questo corso da tre anni. Certo, la didattica a distanza è molto diversa da quella tradizionale in presenza. Quello che manca è l’empatia, il contatto, la socialità, il prima e il dopo le lezioni, quando ci si incontrava davanti alla sede, poi si entrava in aula e c’erano sorrisi, sguardi, ammiccamenti, insomma un po’ come avviene tra i ragazzi; questo certamente ci riportava indietro nel tempo. Ecco, eravamo felici e non lo sapevamo. Cerchiamo di conservare quell’entusiasmo». «Per me la didattica a distanza è diventata la normalità», racconta Radunka Radovanovic, allieva di Psicologia e Geopolitica. Ha 50 anni ed è abituata ad avere a che fare con le nuove tecnologie digitali: «Ho due figli - aggiunge - che frequentano il li-

ceo e anche loro sono in didattica online. Effettivamente manca il contatto fisico, i sorrisi, i volti, ma sono comunque incontri molto piacevoli. Dobbiamo pur inventarci qualcosa per non isolarci, per combattere la solitudine, la tristezza. Seguire queste lezioni, seppur a distanza, può ed è di grande aiuto». Tra i corsi che si possono seguire online c’è anche Archeologia. «La didattica a distanza è qualcosa di forzato, ma comunque ci consente di andare avanti - spiega la docente Adelaide Sicuro -. A livello pratico ci sono state delle difficoltà iniziali, alcuni erano più propensi, altri più refrattari a questo tipo di lezioni. Anche io, come i miei allievi, ho avuto difficoltà a relazionarmi con lo schermo. Manca l’interazione che è una componente fondamentale. Ma per il resto le mie lezioni non sono cambiate». info: 3472261367 www.50epiu-uniroma.it

tarli concretamente, perché c’è un futuro in quello che stanno facendo. Personalmente è un grande arricchimento». I corsi di Informatica, Consapevolezza digitale e Uso di tablet e smartphone proseguiranno per tutta la durata del nuovo Anno Accademico. «L’aver seguito i corsi di Informatica e di Consapevolezza digitale mi ha aiutata ad entrare nelle logiche del pc e del web racconta Piera Bandettini, 67 anni -. Ora mi sento nel pieno della modernità, non esclusa. Abbiamo anche noi un futuro e la cosa più bella è la possibilità di continuare a scegliere. Consiglio questi corsi a tutti». Piera frequenta anche il corso di Inglese con suo marito Andrea Casini: «È il secondo anno che partecipo a questo corso. Abbiamo deciso che alla nostra età dovevamo impegnarci in qualche attività. Abbiamo scelto di imparare l’inglese, una lingua che a me è sempre piaciuta, necessaria per comunicare meglio nei nostri viaggi all’estero», racconta il signor Andrea. Studentessa di inglese anche Monica Fanucchi, 63 anni. «Le mie riminiscenze in-

formatiche mi sono state di aiuto per seguire i corsi online, poi l’insegnante ci ha dato un grande supporto con l’utilizzo delle nuove piattaforme. Ero abituata ad usare Skype per comunicare con mio figlio che vive in Svezia ormai da otto anni. È grazie a mio figlio - racconta - che ho ripreso a studiare l’inglese, così quando vado a trovarlo non ho problemi di comunicazione con le persone. Cosa mi manca delle lezioni in presenza? La socialità con i compagni e amici di corso». Le lezioni di Inglese e Spagnolo sono tenute da Giulia Lippi. «I corsi sono stati rimodellati sulla base della didattica a distanza e in più sessioni con 8 studenti ognuna». Ma com’è per una docente di 34 anni insegnare a allievi over 50? «È un’esperienza straordinaria. Quello che mi colpisce è la loro motivazione, passione ed entusiasmo. Altrimenti perché mai imparare una lingua straniera dopo la pensione? Penso che questo sia un esempio per tutti». info: 0583473170 www.50epiu-unilucca.it

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PESARO-URBINO CONVEGNO

Il benessere in menopausa Informare e prevenire per vivere al meglio una delle fasi più delicate delle donne, quella della menopausa. E abbattere anche molti pregiudizi e tabù che ancora sopravvivono circa questo importante e delicato passaggio. Il tema è stato ampiamente trattato in occasione del convegno “Il benessere della donna in menopausa passa dall’approccio multidisciplinare”, organizzato dalla 50&Più provinciale di Pesaro-Urbino in collaborazione con il Terziario Donna. Nella prestigiosa cornice di Villa Berloni a Pesaro sono intervenuti diversi professionisti del benessere e della salute, medici, farmacisti, fisioterapisti, psicologi, operatrici della bellezza e della cosmesi. Un incontro a più voci in un’ottica integrata per divulgare una nuova interpretazione della menopausa: vista non più come la fine della femminilità, ma come momento di rinascita, una metamorfosi da accogliere con positività, una nuova versione di se stesse. «Ancora oggi da molte donne italiane la menopausa è vissuta come una fase negativa. Ma 8 donne su 10 vorrebbero ricevere maggiori informazioni in termini di salute e

consigli legati al proprio benessere e aspetto estetico», ha affermato Stella Scarpa, operatrice del benessere e promotrice del progetto “Benessere in menopausa”. Con questo progetto vogliamo dare un supporto multidisciplinare alle donne che si trovano a vivere questo importante cambiamento dal punto di vista metabolico, ormonale, fisico, psicologico e sessuale. È un progetto che inizia qui nelle Marche, ma che vogliamo trasferire anche a livello nazionale: supportare le donne intervenendo soprattutto nel periodo della pre-menopausa, in modo da arrivare al meglio alla fase della menopausa». Fare quindi anche opera di prevenzione in virtù dell’aumento della speranza di vita media delle donne (85,2 anni). A partire dall’arrivo della menopausa le donne hanno ancora tanti anni davanti a sé, come ha sottolineato Patrizia Caimi, presidente del Terziario Donna-Confcommercio. «C’è un terzo della vita davanti. E se non si è felici e in salute, visto che la me-

PADOVA VISITE CULTURALI

Dalla pittura all’architettura Stupore davanti a tanta bellezza è quello che hanno provato i soci della 50&Più provinciale di Padova grazie agli appuntamenti organizzati nell’ambito del “Circuito Arte”. Il gruppo, accompagnato dalla vice presidente responsabile Patrizia Prederi e dal presidente Renzo Capitanio della 50&Più provinciale, si è recato a Rovigo per visitare la mostra, a Palazzo Roverella: Marc Chagall: anche la mia Russia mi amerà. Un’esposizione romantica e surreale, una fiaba russa: asini volanti, musici strampalati e commoventi paesaggi sconfinati. Un mondo fantastico dove tutto può accadere, ispirato dalla visionaria tradizione culturale della Russia con la sua ricchezza di immagini e di leggende. La giornata è proseguita in direzione di Fratta Polesine per visitare Villa Badoer, una delle più prestigiose del Veneto e Patrimonio Unesco. info: 049655130 - www.spazio50.org/padova 84 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

nopausa tocca anche la psiche e l’umore, non si vive bene e si lavora male. Ne risente tutto, anche l’economia». Tra i vari argomenti trattati, le ripercussioni del calo ormonale sulla psiche, il ruolo essenziale dell’attività fisica, la corretta informazione e prevenzione in campo nutrizionale, l’aver cura di sé a 360 gradi. Il benessere delle donne è un tema caro anche a 50&Più. «La nostra associazione - ha dichiarato Alberto Dolci, presidente della 50&Più Pesaro-Urbino, è impegnata per il benessere della persona. Tra i nostri iscritti abbiamo tantissime donne over 50 e con questa iniziativa vogliamo offrire loro un supporto qualificato affinché possano vivere al meglio questa nuova fase della vita». info: 0721698224 www.spazio50.org/pesarourbino


VICENZA MEETING

Tra sport e creatività Esprimere la propria creatività o cimentarsi in un’attività sportiva sono un toccasana per il benessere a qualsiasi età. Lo sanno bene i soci della 50&Più provinciale di Vicenza che non mancano di partecipare ad eventi che valorizzano il bisogno e l’estro creativo o che si cimentano in pedalate o camminate. L’occasione è stato il tradizionale “Meeting della Creatività”, il concorso letterario, arti figurative e fotografia indetto con l’Università Adulti/Anziani di Vicenza che anche quest’anno ha decretato i vincitori delle varie sezioni. Proprio in occasione della premiazione, il presidente della 50&Più provinciale di Vicenza, Fiorenzo Marcato, ha evidenziato come tale iniziativa possa collocarsi a pieno titolo fra le attività utili a mantenersi in buona salute e attivi. «Come dimostra uno studio dell’Università di Cambridge dedicato all’invecchiamento attivo, una delle esigenze degli over 65 è quella di praticare attività di svago quali viaggi, cinema, giardinaggio, pittura e teatro - ha sottolineato Marcato -. Sia questo Concorso provinciale sia quello di Prosa Poesia Pittura e Fotografia della 50&Più nazionale vanno nella direzione evidenziata dallo Studio. In particolare, aiutano i partecipanti a mantenere relazioni sociali con colleghi, amici e appassionati delle belle arti». Non solo: «Le opere giunte quest’anno hanno avuto un sapore particolare: hanno celebrato la bellezza della natura dopo settimane in cui siamo stati costretti a stare chiusi in casa». Il tema del Meeting è stato: “Il giardino nella memoria e nella quotidianità: orti, fiori e piante”. Nella sezione Fotografica il primo premio è stato vinto dal socio e consigliere Armando Festini di Monticello Conte Otto, premiato per i suoi tre splendidi scatti: L’albero dalla gemma alla sua nascita, Allo splendore della sua fioritura, Alla desolazione della sua morte. Inoltre, la giuria ha premiato con una segnalazione la foto della socia Maria De Franceschi di Vicenza. Largo spazio anche alle attività motorie per migliorare la salute cardiovascolare e muscolare, ridurre il rischio di malattie croniche, depressione e declino cognitivo. «Del resto

- sottolinea Marcato - lo sport è anche occasione di incontri, di socializzazione e permette di mantenersi attivi non solo nel corpo ma anche nello spirito». A tale scopo, gli iscritti all’Ads 50&Più di Vicenza - affiliati all’Asc Confcommercio hanno ripreso la loro attività. I ciclisti ogni settimana sono impegnati nelle loro

escursioni e di recente hanno incontrato ex corridori reggiani; altri aderiscono alle camminate fra i Colli Berici almeno ogni 15 giorni. Un’iniziativa ideata dal vice presidente Paolo Chiarello che ha conquistato molti soci. info: 0444964300 www.spazio50.org/vicenza

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LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Via Zammarelli, 12 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a Pesaro - Strada delle Marche, 58 86 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523/461831-32-61 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393 0721698224/5

Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091334920 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


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__FISCO__

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«PER ABITAZIONE PRINCIPALE SI INTENDE L’IMMOBILE, ISCRITTO O ISCRIVIBILE AL CATASTO EDILIZIO URBANO COME UNICA UNITÀ IMMOBILIARE, NELLA QUALE IL POSSESSORE E I COMPONENTI DEL SUO NUCLEO FAMILIARE DIMORANO ABITUALMENTE E RISIEDONO ANAGRAFICAMENTE»

COME SI È AVUTA OCCASIONE DI SCRIVERE IN UN PRECEDENTE ARTICOLO, CON LA LEGGE 27 DICEMBRE 2019 N. 160 (COSIDDETTA LEGGE DI BILANCIO 2020), a decorrere dal 2020 è stata abolita la Iuc, con la contestuale eliminazione del Tributo per i servizi indivisibili (Tasi), di cui era una componente; contestualmente è stata riconfermata la Tari e formulata la nuova disciplina Imu, con la conseguente determinazione dell’imposta sulla base delle nuove disposizioni. In questo contesto la Cassazione è intervenuta per chiarire alcuni importanti aspetti dell’Imu, che faranno non poche “vittime” tra i contribuenti. Infatti, con la sentenza n. 20130/2020, la Suprema Corte ha ribadito quanto detto con la sentenza n. 4166/2020, fornendo anche alcuni chiarimenti sulle regole e sui principi di esenzione dell’imposta, nel caso di abitazione principale. Secondo la Corte, la sentenza avrà particolari ripercussioni nel caso in cui i coniugi abbiano la residenza in Comuni diversi, per cui nessuno dei due immobili potrà essere considerato abitazione principale e, quindi, entrambi non potranno usufruire delle relative agevolazioni. In questo caso, la sentenza avvia definitivamente la fase di controlli per il recupero dei pagamenti arretrati dell’Imu da parte dei Comuni. Infatti, come è noto, in tale situazione l’Amministrazione ha un potere decadenziale di cinque anni. In sostanza, se i due coniugi decidono di stabilire la loro residenza in case diverse, delle quali sono rispettivamente proprietari, nessuna delle due case potrà essere considerata abitazione principale del nucleo familiare. Ciò significa, purtroppo, che nessuno dei coniugi avrà diritto all’esenzione dell’Imu, o all’applicazione dell’aliquota ridotta per nessuna delle abitazioni, di cui sono proprietari e residenti. Va ricordato quanto prevede la disciplina Imu: «Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nella quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente». È evidente che, nel caso di uno “spacchettamento” della famiglia, le condizioni previste dalla normativa (della residenza e della dimora dell’intero nucleo familiare) non si verificano per nessuno dei loro immobili. A seguito di questa nuova sentenza è quindi plausibile ritenere che possano ripartire una serie di controlli specifici sulle seconde case, con l’obiettivo di verificare l’effettiva residenza dei coniugi, nei casi in cui risultino marito e moglie residenti in due Comuni diversi. La verifica, probabilmente, interesserà soprattutto quegli immobili situati in zone tipicamente turistiche, di montagna o marittime, “occupate” solamente da un componente della famiglia o da una parte di essa.


I

__PREVIDENZA__

IL CROLLO DEL PIL (PRODOTTO INTERNO LORDO) DOVUTO ALLA PANDEMIA RIDURRÀ DAL 2021 L’IMPORTO DELLE NUOVE PENSIONI. Se proviamo a fare i conti, ci sono 100 miliardi stanziati con i vari decreti “Cura Italia”, “Rilancio” e “Agosto”, 40 miliardi di manovra e 37 di Mes. Vanno poi aggiunti i 209 miliardi del Recovery Fund, per un totale di circa 370 miliardi. Ebbene, di questa ingente somma, sembra che non si riescano a destinare 3 miliardi da qui al 2023 per evitare l’ennesima stangata sui pensionati. Proviamo a spiegare adesso, sempre per il contenimento della spesa, cosa è successo in questi ultimi anni. Già dal 2012 non ci sono più differenze tra lavoratori circa il criterio di calcolo delle pensioni. La riforma Monti (Legge n. 214/2011) infatti, ha previsto per tutti il “sistema di calcolo contributivo”. In altre parole, per le anzianità contributive maturate a partire dal 1° gennaio 2012, le relative quote di pensione sono calcolate tutte con il sistema contributivo, anche per coloro che al 31 dicembre 1995 avevano già versato 18 anni di contributi.

LA “MISURA” DELLE PENSIONI Alla luce delle riforme del sistema pensionistico degli ultimi anni, facciamo chiarezza tra i diversi sistemi di calcolo: retributivo, misto e contributivo

a cura di Gianni Tel

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LA RIFORMA DINI RIMANE VALIDA ESCLUSIVAMENTE PER COLORO CHE SONO ANDATI IN PENSIONE MATURANDO I REQUISITI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2011. A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2012, INVECE, ESISTE SOLO IL SISTEMA CONTRIBUTIVO

» IL SISTEMA RETRIBUTIVO, MISTO E CONTRIBUTIVO

Con la riforma Dini (Legge n. 335/1995), il sistema di calcolo delle pensioni si differenziava a seconda dell’anzianità contributiva maturata dal lavoratore alla data del 31/12/1995: • per chi poteva contare su almeno 18 anni di contributi (compresi i contributi figurativi e da riscatto), si applicava il cosiddetto sistema “retributivo”, legato appunto alle retribuzioni dell’ultimo periodo lavorativo; • per chi aveva meno di 18 anni di contributi, il criterio utilizzato era misto, e cioè “retributivo” per l’anzianità maturata sino al 31/12/1995 e “contributivo” per i periodi di attività successivi allo 01/01/1996; • per chi aveva cominciato a lavorare successivamente al 31/12/1995, ossia allo 01/01/1996, si applicava, invece, il solo criterio contributivo, strettamente collegato al valore dei contributi versati. » LA SITUAZIONE ATTUALE

La riforma Dini, con la triplice possibilità di calcolo della pensione, rimane in vita esclusivamente per coloro che sono andati in pensione maturando i requisiti entro il 31/12/2011. A partire dallo 01/01/2012, invece, ossia per le anzianità maturate da tale data in avanti, esiste solo il sistema contributivo; di conseguenza non c’è alcuna novità per chi già appartiene a questo regime (coloro che hanno cominciato a lavorare dallo 01/01/1996) e per chi è nel sistema misto. Invece, chi nel 2011 si trovava nel sistema retributivo, dal gennaio 2012 è passato al nuovo misto: le anzianità fino al 31/12/2011 danno vita a una quota di pensione retributiva, mentre le anzianità dallo 01/01/2012 in poi danno vita ad una quota di pensione contributiva (vedi Tabella A e B). » COME FUNZIONA IL SISTEMA CONTRIBUTIVO

Il sistema di calcolo contributivo funziona grosso modo come un libretto a risparmio. Il lavoratore accantona ogni anno i versamenti: • se è un lavoratore dipendente l’accantonamento è pari al 33% dello stipendio; • se è un lavoratore autonomo (artigiano, commerciante) accantona il 24% del proprio reddito; • se è un collaboratore (Co.Co.Pro.) accantona il 33% del proprio compenso. I contributi possono essere calcolati però fino a un certo reddito o retribuzione: questo limite per il 2021, è pari a € 103.210 (cosiddetto “tetto contributivo pensionabile”). » I COEFFICIENTI DI CALCOLO

90 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

Lo scorso giugno con un decreto del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia sono stati rivisti in senso più sfavorevole i coefficienti che determinano la quota contributiva della pensione per il biennio 2021-2022. Secondo il sistema di calcolo contributivo previsto dalla Legge Dini n. 335/1995, l’importo della pensione annua si ottiene moltiplicando il montante contributivo (somma dei versamenti rivalutati durante la vita lavorativa), per un coefficiente di trasformazione che cresce con l’aumentare dell’età premiando di fatto coloro che vanno in pensione più tardi (vedi Tabella C).


TABELLA A - I criteri di calcolo Retributivo Contributivo

Anni di contribuzione al 31 dicembre 1995 Almeno 18 anni

Meno di 18 anni

Nessuno

La pensione è pari a una percentuale dello stipendio, data dalla somma di un 2% per ogni anno di lavoro La pensione annua è pari a una percentuale dei contributi versati nell’arco della vita lavorativa, prefissata dalla legge e variabile nel tempo in funzione della probabilità di vita/morte delle persone (cosiddetta speranza di vita) Criterio di calcolo applicabile Misto: a) retributivo per le anzianità maturate fino al 31/12/2011 b) contributivo per le anzianità maturate dallo 01/01/2012 Misto: a) retributivo per le anzianità maturate fino al 31/12/1995 b) contributivo per le anzianità maturate dallo 01/01/1996 Contributivo

TABELLA B - Come si calcola la pensione mista (retributiva-contributiva) Regola retributiva QUOTA A di pensione

QUOTA B di pensione

(fino al 31/12/1992) (01/01/’93 al 31/12/2011) Classi di retribuzione Fino a 46.169,00 2,00% 2,00% Da 46.169,01 a 61.404,77 1,50% 1,60% Da 61.404,78 a 76.640,54 1,25% 1,35% Da 76.640,55 a 87.721,10 1,00% 1,10% Oltre 87.721,10 1,00% 0,90%

Regola contributiva QUOTA C di pensione (da 01/01/2012 a pensionamento)

Montante contributivo per coefficiente di trasformazione

TABELLA C - Le variazioni dei coefficienti negli anni indicati Età alla decorrenza della pensione

57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71

1996-2009

2019-2020 primo biennale

2021-2022 secondo biennale

% di riduzione rispetto ai precedenti coefficienti

% di riduzione rispetto ai coefficienti 1996-2009

4,720 4,860 5,006 5,163 5,334 5,514 5,706 5,911 6,136 6,136 6,136 6,136 6,136 6,136 6,136

4,200 4,304 4,414 4,532 4,657 4,790 4,932 5,083 5,245 5,419 5,604 5,804 6,021 6,257 6,513

4,186 4,289 4,399 4,515 4,639 4,770 4,910 5,060 5,220 5,391 5,575 5,772 5,985 6,215 6,466

-0,33% -0,35% -0,34% -0,38% -0,39% -0,42% -0,45% -0,45% -0,48% -0,52% -0,52% -0,55% -0,60% -0,67% -0,72%

-11,31% -11,75% -12,13% -12,55% -13,03% -13,49% -13,95% -14,40% -14,93% -12,14% -9,14% -5,93% -2,46% 1,29% 5,38%

TABELLA D - La sforbiciata delle pensioni (Sistema Contributivo) Assegno mensile lordo

1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000

Impatto mensile in euro per crollo del Pil

-25 -37 -50 -62 -75 -87 -100

Impatto annuo in euro per crollo del Pil

-325 -481 -650 -806 -975 -1.131 -1.300

I coefficienti di trasformazione variano in base all’età anagrafica del pensionando, dai 57 ai 71 anni: maggiore è l’età, maggiore sarà il valore del coefficiente. Tali coefficienti sono revisionati automaticamente a partire dal 2019, ogni 2 anni, anziché ogni 3 come inizialmente previsto dalla riforma Fornero (la riforma Dini prevedeva una revisione decennale), sulla base dell’andamento dell’aspettativa di vita per far fronte alle dinamiche demografiche. Come si può notare dalla Tabella C i nuovi coefficienti fanno registrare una riduzione compresa tra lo 0,33% e lo 0,72 rispetto ai valori previsti nel biennio 2019-2020 in corrispondenza della medesima età. Per avere l’idea di come stia fluttuando negli anni (indicati in Tabella C) la misura della pensione, proviamo ad immaginare un lavoratore che con un montante di € 250mila decida di andare in pensione all’età di 65 anni nel 2021; per calcolare la rata di pensione lorda annua spettante, basterà moltiplicare l’importo del montante finale per il coefficiente in Tabella C relativo al 2021 e ai 65 anni di età anagrafica: 250.000 x 5,220% = € 13.050 lordi l’anno. Con i valori in vigore fino alla fine del 2020, lo stesso montante è pari a € 13.112 annui lordi, € 62 in più. All’età di 67 anni, lo stesso montante di € 250mila per il 2020 corrisponde a € 14.010, in quanto si applica il coefficiente più elevato se aumenta l’età per l’accesso alla pensione ma, a partire dal 2021, il medesimo importo vale € 73 in meno. Oggi, dopo i Dpcm, si pensa che per dare concrete risposte al nostro Paese sarà necessario dimostrare come raggiungere quegli obiettivi equilibrati e credibili che tutti ci aspettiamo. Per un’analisi dei dati previdenziali indicati nella posizione contributiva previdenziale e in applicazione delle particolari normative evidenziate, per i chiarimenti e gli approfondimenti si consiglia di rivolgersi al nostro Patronato 50&PiùEnasco, che con esperti operatori assiste da oltre 50 anni gratuitamente su tutto il territorio nazionale. Per maggiori informazioni: www.50epiuenasco.it


M __VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

ASPETTANDO IL NATALE «Metodo per conservare le arance. Si prende della sabbia asciutta e raffinata per staccio; se ne colloca uno strato dentro un vaso di terra cotta o di vetro e sopra di questo si dispongono le arance col gambo rivolto abbasso». Almanacco Barbanera 1900

a cura di

DICEMBRE

DA NATALE IN LÀ IL FREDDO SE NE VA! MA SARÀ POI VERO? A DIRLO È UN PROVERBIO, E COME AL SOLITO HA LA SUA VERITÀ. Perché quel che è certo è che il solstizio, pur portando con sé l’inverno, apre la strada all’anno che verrà. Anche perché, nel cuore festoso dell’anno, le giornate riprendono timidamente ad allungarsi. Dopo il Natale e il benaugurante san Silvestro, anche la terra si prepara alla stagione futura e, in giardino, nell’orto e sul balcone, si pensa già ai raccolti di primavera. Certo, in cucina tutto è pronto per portare in tavola gli antichi sapori della festa più attesa e amata di sempre, eppure si guarda già avanti. Senza badare ai rigori del freddo, ci si addentra nei boschi, dove è possibile ammirare i pungitopo e i frutti del corbezzolo. Mentre in casa entrano i polposi frutti di questa stagione, pronti a donare profumi che sanno d’antico.

92 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

IL CARDO (Cynara cardunculus)

Fa bene perché... Depurativo e protettivo del fegato, oltreché antiossidante, è anche capace di controllare l’attività dei radicali liberi. Inoltre, grazie alle proprietà toniche e decongestionanti è un ottimo aiuto pure in caso di stress, fatica e depressione. Il proverbio Anche trapiantati in paradiso, i cardi non porteranno mai rose.

Pollice bio Se tagli un cardo in april ne nascon mille. Richiede un po’ di spazio, per questo non è proprio l’ideale da coltivare sul balcone. Ma ciò non vuol dire che non si possa tentare, anche perché è un ortaggio molto bello e dall’originale effetto decorativo.

La semina Il cardo si semina, in Luna crescente, ad aprile-maggio, direttamente a dimora, in file distanti un metro l’una dall’altra e con 80 cm di distanza tra le piante. Si collocano 3 o 4 semi per buca poi, dopo la nascita, si diradano lasciando solo una pianta. Ama terreni fertili e soffici, ben concimati e facilmente irrigabili. A novembre inizia la fase di imbianchimento, che consiste nell’incartare i cardi per ridurre la fotosintesi e averli bianchi, quindi non amari, e teneri. Raccolta e conservazione Si raccoglie da fine novembre a febbraio. In frigorifero si conserva per una settimana. In luogo fresco e asciutto il modo migliore per conservarlo è tenerlo appeso, così resta croccante. Il congelamento è sconsigliato ma, lessandolo prima, è possibile farlo.


BUONO A SAPERSI!

Un dono speciale A Natale, le idee regalo “fai da te” sono molto apprezzate. Tra queste, è ottima quella del quaderno-diario. Per crearne uno di 20 pagine, occorrono 5 fogli di carta 70x100 cm di buona grammatura (160 gr), un cartoncino per la copertina, un perforatore per carta, 1 ago grosso e dello spago. Piegare i fogli in quattro. Dalla parte del bordo e sulla copertina fare dei fori con il perforatore. Con l’ago passare il cordoncino da un buco all’altro, fermandolo alla fine con un nodino. Infine, tagliare i lati chiusi delle pagine. Il regalo è pronto.

NEL CESTINO DEL MESE

ORTAGGI: carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cavoli broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cicorie, cicorino da taglio, cime di rapa, cipolle invernali, finocchi, indivie, lattughe, porri, radicchi rossi, rape, sedano, spinaci, valerianella e verza. FRUTTA: arance, bergamotto, cedri, cotogne, limoni, clementine, mandarini, mele, nocciole e pompelmi. AROMI: rosmarino, salvia e santoreggia.

9 1 8 2 10 11 12 13 14 15 6 7 3 5 4 MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR

Dice il proverbio...

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO

Dicembre con rugiade, inverno con due spade.

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

In attesa delle Feste si possono coinvolgere grandi e piccini nella realizzazione di ghirlande per decorare la casa. Passeggiando nei boschi è possibile raccogliere rami, pigne e bacche rosse, come quelle della rosa canina, evitando quelle di agrifoglio e pungitopo, in quanto specie protette. Nel giardino è il momento di trapiantare le viole e gli iberis a fioritura primaverile. Piantare i viburni. Portare gradatamente in casa l’albero di Natale, affinché si abitui alle temperature dell’interno. Piantumare nuovi alberi e cespugli in giornate soleggiate e non rigide. Vangare intorno agli arbusti a fioritura precoce e alle rose, proteggendo quelle ancora in fiore con il tessuto non tessuto. Trapiantare le talee attecchite senza irrigarle, per evitare che l’apparato radicale geli. Nell’orto ci aspetta, in Luna crescente, la raccolta di cavolfiori e cavoli broccolo con temperature sopra allo 0 °C. Seminare in semenzai protetti il radicchio da taglio, le fave e i piselli. Raccogliere i cardi e le ultime foglie delle officinali per il consumo. Nei giorni di Luna calante piantare i bulbi di aglio e cipolla e mettere a dimora, in semenzai protetti, lattughe e valerianella. Si raccolgono i cavolfiori per la conservazione. Controllare con attenzione che i teli di serre e tunnel siano integri e ben ancorati a terra. Lavorare il terreno solo se non è bagnato.

SE HAI ½ GIORNATA PACCIAMARE. MA QUALI FOGLIE?

La pacciamatura serve a proteggere le piante dal freddo eccessivo e dalle gelate che potrebbero danneggiare le radici di alberi e arbusti. È, inoltre, un efficace concime e si rivela provvidenziale anche nell’orto. Tra i vari materiali utili alla sua realizzazione ci sono ovviamente le foglie. Quelle cadute in autunno sono la più utile “coperta” per orto e giardino. Allora, invece di impegnare il fine settimana a rastrellarle e portarle via, sarà utile stenderle meglio e distribuirle dove necessario. Le foglie, si sa, sono molto diverse le une dalle altre ma, se si vuole una pacciamatura per contenere la crescita d’erba, le migliori sono quelle di conifere e faggio: infatti, in natura, sotto le loro chiome difficilmente cresce erba. Se, invece, volete preparare un letto “caldo” per gli ortaggi, sono adatti il carpino - che apporta anche calcio -, l’acero e la quercia. Difficili da utilizzare quelle di magnolia, agrumi e lauro ceraso, perché si decompongono troppo lentamente.

Dicembre è di festa: si beve al boccale, si aspetta il Natale. Natale a Luna crescente, annata promettente.

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 07.09 e tramonta alle 16.29. L’11 sorge alle 07.18 e tramonta alle 16.29. Il 21 sorge alle 07.25 e tramonta alle 16.32. Le giornate fino al solstizio, il 21, si accorciano. Il 1° dicembre si hanno 9 ore e 20 minuti di luce e il 21 se ne hanno 9 e 07. Si perdono 13 minuti di luce. Il 31 si hanno 9 e 11 minuti. Si guadagnano 4 minuti di luce. LA LUNA

Il 1° tramonta alle 08.01 e sorge alle 17.19. L’11 sorge alle 03.06 e tramonta alle 14.22. Il 21 sorge alle 12.12 e tramonta alle 23.48. Luna calante dal 1° al 13 e il 31. Luna crescente dal 15 al 29. Luna Nuova il 14. Luna Piena il 30. DICEMBRE 2020 I 93


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L’art. 6, comma 8, del D.L. 4/6/2013 n. 63, convertito nella L. 3/8/2013 n. 90, ha imposto di riportare negli annunci di vendita o di locazione di immobili, l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio globale o dell’unità immobiliare e la classe energetica corrispondente. Lo stesso D.L. ha previsto, inoltre (art. 12), che in caso di violazione di tale obbligo, il responsabile dell’annuncio è punito con una sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro e non superiore a 3.000 euro. A tal proposito, evidenziamo che per la pubblicazione accetteremo solo annunci che riportino anche quanto previsto dal suddetto art. 6, comma 8.

RELAZIONI PERSONALI

60enne italiana, seria, bella presenza, pensionata, cerca a Roma uomo max 65enne, bella presenza, alto 1.80, pensionato, senza figli, amante dei viaggi e del ballo, non fumatore né dedito all’alcol, intenzionato ad una futura convivenza dopo frequentazione. No richieste di amicizia o avventure. Solo requisiti richiesti. Telefonare al 3683256624. Signora 64enne, in pensione, abitante a Torino, credente e praticante, amante teatro, musica, cinema e viaggi. Sono molto sensibile, sempre più triste per la solitudine. Desidererei incontrare un uomo 70enne, stessa città o interland, di seri principi, su cui poggiare il mio capo nel restante percorso di vita. Telefonare al 3409181597. Vorrei conoscere un 60/65enne di Firenze o dintorni, giovanile, serio, curioso di scoprire le belle cose che la vita può offrire. Sono carina, gioiosa, fantasiosa e piena di energia. Amo la natura, trekking, ballo e viaggi. Vorrei dare e avere tanto affetto. Troviamoci e facciamo insieme questo ultimo pezzo di strada ancora piano di emozioni e sor-

94 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

RELAZIONI LAVORO COLLEZIONISMO AFFITTO VENDO OCCASIONI

prese. Solo persone serie e in zona. No avventurieri. Telefonare al 3341963777. 53enne, h. 1.73, snella, con capelli biondi lunghi e occhi verdi, non fumatrice, libera da impegni familiari, dolce, seria, sincera, cerca un uomo dai 55 ai 70 anni, di buon carattere, gentile, affidabile, benestante, per una relazione seria e duratura. Preferibilmente zona Campania. Telefonare al 3298922661 (dopo le 19,00). 67 anni portati discretamente, di Avellino, alta 1.67, gradevole, allegra, molto affettuosa, economicamente indipendente e molto credente. Cerco un uomo serio, di pari requisiti per poter creare la famiglia che non ho mai avuto. Solo seriamente interessati, onesti e in grado di voler bene. No perditempo. Rispondere a: F.P. Centrale di Avellino - C.I. AO5273917. 66enne, libero, con casa di proprietà, cerco una compagna per trovare l’amore. Desidererei una donna semplice, di 50/60 anni e più, non propensa al fumo e all’alcol, disposta a trasferirsi in provincia di Matera per vivere una relazione duratura. Solo con requisiti richiesti. No perditempo o telefonate anonime. Telefonare a 3293711184 (sono su WhatsApp).

65enne, separato e da poco in pensione. Cerco a Lecce e vicinanze una donna di 50/60 anni, gradevole, colta, leale e positiva, con la quale condividere quanto ancora della vita il signore ci vorrà riservare. Pratico sport, adoro viaggiare ed ho la passione per il vino rosso. Sono laureato e mi piace imparare ancora. Non cerco banali avventure. Telefonare al 3491081390. 77enne reggiano, vedovo, distinto, serio, buon carattere e cultura, in salute, casa propria, nessun impegno familiare, vorrebbe conoscere signora 65/70enne, senza impegni, gentile e riservata, che sappia voler bene, contraccambiata, in una vera relazione, ed in una successiva altrettanto vera unione. Solo Reggio Emilia e Comuni limitrofi. Telefonare al 3313156307. Ex statale 70enne, celibe, cerca donna, anche straniera, per convivenza-matrimonio. Disposto a trasferirsi solo dopo consolidamento del rapporto. Sono gradite donne residenti in Centro Italia per motivi logistici. Telefonare al 3337166015.


giochi di Lionello e Favolino

stuzzica

CERVELLO

di Enrico Diglio TEST 1

Osservate le sottostanti cinque sequenze di parole contrassegnate da lettere e dite quale di esse può essere considerata, secondo logica, “intrusa”.

a) b) c) d) e)

SOLE LANA TOPO VINO RAGNO

LEVA NAVE POSTA NOME GNOMO

VASO VELA STATO META MORA

TEST 2

REBUS Lionello 7 3 8...

Osservate attentamente i sottostanti quattro gruppi di figure e dite, utilizzando un criterio logico da determinare, quale numero va sostituito al punto interrogativo.

a)

b)

REBUS Lionello 2 12 2 6 4

» IL MIO SCRIGNO Questo scrigno non è d’oro, ma contiene un gran tesoro, poiché in esso, adagio poso - come un boccio rigoglioso della vita il dolce fiore nato al sole dell’amore. » PADRE CRISTOFORO Tutto un secreto la sua dolce vita, fu di candore e di bontà infinita; ma, tratto poi dal nero suo destino nell’amarezza, si fe’ cappuccino.

c)

d)

INDOVINELLI Favolino

__SOLUZIONI A PAGINA 96__ DICEMBRE 2020 I 95


oroscopo di Aldebaran

DICEMBRE

BRAD PITT

Attore

sagittario

vergine

23 NOV. I 21 DIC. Sarà un mese da dedicare alle questioni professionali e alla famiglia. Vi attende un periodo natalizio all’insegna del benessere economico. Approfittatene per togliervi qualche soddisfazione.

24 AGO. I 22 SET. Il mese si presenterà sotto una buona stella. Potrete finalmente portare a termine questioni lasciate in sospeso da tempo. Vi sentirete sereni e rilassati Proteggetevi da colpi di freddo.

ariete

bilancia

soluzioni

GIOCHI

REBUS (7 3 8...)

REBUS (2 12 2 6 4)

assi E M; eco N; CO stanza = Assieme con costanza

C iri; P rende remo L a NOS; travi TA = Ci riprenderemo la nostra vita

21 MAR. I 20 APR. Mese ideale per programmare piani a lunga scadenza. Curate i dettagli e non lasciate niente al caso. Organizzerete un viaggio in compagnia degli amici più intimi. Evitate luoghi affollati.

23 SET. I 22 OTT. Sarà un mese molto intenso sotto il profilo professionale. Ci saranno grandi novità e piacevoli sorprese. Approfittate del periodo natalizio per riallacciare i contatti con un parente lontano.

INDOVINELLI Il mio scrigno = La culla - Padre Cristoforo = Il latte

toro

scorpione

Il numero che va sostituito al punto interrogativo nel quarto gruppo di figure Ğe 10. Esso, infatti, consente di rispettare il criterio logico valido per gli altri tre gruppi forniti: il numero posto a fianco dei gruppi di figure rappresenta il numero dei punti in cui i contorni delle figure si incontrano tra loro, come qui sotto evidenziato.

21 APR. I 20 MAG. Incasserete del denaro extra, ma attenzione a non lasciarvi andare a spese esagerate. Buoni i rapporti con i parenti più stretti. Verso la metà del mese potreste ricevere un’ottima notizia.

23 OTT. I 22 NOV. Buon mese sotto tutti gli aspetti. Evitate la solitudine e cercate di frequentare gente simpatica e allegra. La scelta dei regali natalizi vi terrà molto impegnati. Tentate la fortuna al Lotto.

gemelli

capricorno

21 MAG. I 21 GIU. Il lavoro assorbirà gran parte del vostro tempo, ma fate attenzione a non trascurare gli affetti. L’affetto dei buoni amici vi colmerà di gioia. Attenzione agli improvvisi cambiamenti di temperatura.

22 DIC. I 20 GEN. La vostra casa farà da sfondo a un evento molto piacevole. La fortuna è dalla vostra parte: acquistate un paio di biglietti della Lotteria. Trascorrerete le feste natalizie con tutta la famiglia.

cancro

acquario

leone

pesci

22 GIU. I 22 LUG. Sarete particolarmente riflessivi e questo vi consentirà di rivalutare gli aspetti davvero importanti della vostra vita. Se metterete da parte i rancori, trascorrerete ottime Feste con i parenti stretti.

23 LUG. I 23 AGO. Mese ricco di incontri piacevoli. Gli amici vi coccoleranno facendovi sentire importanti. Buone notizie dai figli. Vi darete molto da fare nella preparazione dei cenoni, ma occhio alla dieta!

21 GEN. I 19 FEB. Siete piuttosto stanchi. Approfittate del periodo natalizio per recuperare un po’ di energie. Trascorrerete un Natale sereno in famiglia. La fortuna sarà al vostro fianco

20 FEB. I 20 MAR. Mese all’insegna del buon umore. Molti di voi riusciranno finalmente a realizzare un vecchio progetto. Approfittate del favore delle stelle per tentare una giocata al Lotto. Feste piacevoli con la famiglia.

96 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

stuzzica

CERVELLO

TEST 1

TEST 2

La sequenza che può essere considerata “intrusa” Ğe quella contrassegnata dalla lettera c). Essa, infatti, a differenza delle altre quattro, non Ğe una sequenza circolare in cui la sillaba finale della prima parola rappresenta quella iniziale della seconda parola, la seconda sillaba di quest’ultima rappresenta la prima sillaba della terza parola e, infine, la seconda sillaba della terza parola rappresenta la prima sillaba della prima parola. Riepilogando:


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SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

SARÀ FORSE UN NATALE DIVERSO MA NON PER QUESTO SENZA AMORE

Probabilmente queste del 2020 saranno festività che vivremo in maniera meno tradizionale e, per molti, anche lontano dai propri cari. Ma ciò non significa che ci sarà meno amore dentro le persone

GENTILE DIRETTORE, scrivo questa mail sperando che lei pubblichi le mie parole, in modo che possano arrivare alle tante persone anziane che in questo momento si trovano lontane dai propri cari e, a causa del Covid, non possono riabbracciarli. Io sono un figlio che è stato costretto a portare la propria madre in un centro di lunga degenza. Purtroppo lei non è più autosufficiente ed io non riuscivo a gestire la sua malattia come avrei voluto. La mia casa è molto piccola, i miei orari di lavoro estenuanti, per cui non riuscivo a dedicarle il tempo che meritava e le cure di cui necessitava. La scelta che ho fatto è stata molto difficile ma lei ha capito e, anzi, ha insistito per andare a vivere in una struttura protetta, così

da essere più tranquilla ed evitare pensieri a me. La domenica, e qualche volta anche durante la settimana, andavo a trovarla, chiacchieravamo di tutto e finalmente la vedevo serena anche perché, per fortuna, ho trovato una residenza in cui il personale è molto attento agli ospiti. Tutto bene, dunque, finché non c’è stata l’esplosione della pandemia, con il divieto di incontrare i propri cari ricoverati. Come molti anziani, anche mia madre ha sofferto moltissimo la lontananza da me, tanto che all’inizio credeva che l’avessi abbandonata. Fortunatamente gli infermieri e gli assistenti hanno fatto sì che potessi recapitarle un tablet, che le hanno insegnato ad usare. Ora ci parliamo, seppur attraverso uno schermo, e ci facciamo lo stesso compagnia, anche se non è la stessa cosa che toccarla ed abbracciarla. Proprio oggi mi è tornato in mente quando ero piccolo e facevamo insieme l’albero di Natale; un piccolo albero accanto al presepe che a casa nostra non mancava mai. Ecco, volevo dire a tutte le persone che vivono nelle Rsa o strutture simili, che noi figli le pensiamo sempre e che anche se non ci dovessimo incontrare per Natale, il nostro cuore è sempre con loro, perché ci hanno dato la vita e non lo scorderemo mai. Buon Natale! Moreno Giustini Eccola accontentata, signor Moreno, sicura che le sue parole faranno breccia nel cuore di molti. Ai suoi auguri unisco i miei e quelli di tutta la redazione, affinché il 2021 possa restituire ad ognuno la felicità che merita. DICEMBRE 2020 I 97


bazar

VIVERE IN CITTÀ LONGEVITÀ INCENTIVI ALIMENTAZIONE LIBRI Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

a cura del Centro Studi 50&Più

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VIVERE IN CITTÀ

IN LIGURIA, I MAGGIORDOMI DI QUARTIERE In Liguria ci sono 18 sportelli dove trovare i maggiordomi di quartiere, persone a disposizione della popolazione per piccoli servizi. Tra le mansioni svolte ci sarebbero il ricevimento di pacchi, l’assistenza agli anziani, il ritiro di ricette mediche e la consegna dei farmaci. Non mancano la manodopera per piccole manutenzioni, la cura di piante o di piccoli animali e il supporto nella ricerca di badanti, colf e babysitter. Per saperne di più, consultare il sito: www.regione.liguria.it PARCHI PER ANZIANI In diverse città italiane stanno nascendo i parchi per anziani, giardini accessibili con zone d’ombra e possibilità di spazi dedicati. A Milano, ad esempio, è stato da poco inaugurato il primo giardino terapeutico nel quartiere Ortica, mentre a Varese è sorto il Parco della terza età. Quest’ultimo, oltre ad un percorso sensoriale accessibile a tutti, offre strutture per l’esercizio ginnico e cognitivo.

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oppure al 0424708910.

LONGEVITÀ I CENTENARI FIGLI DEL PRIMO BABY BOOM È in crescita il numero dei centenari italiani, arrivato quasi a 15mila. Una cifra costituita per la maggioranza da donne che vivono al Nord (84%) e nella quale rientrano anche ben 1.112 persone che hanno superato i 105 anni. Si tratterebbe dei figli del primo baby boom, avvenuto dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1920. Per saperne di più, consultare il report “I centenari in Italia” redatto dall’Istat. LA PROTEINA DELLO SPORT È ormai ampiamente dimostrato che l’esercizio fisico faccia bene al corpo, ma anche al cervello. Sono infatti numerosi gli studi che dimostrano quanto l’attività ginnica aiuti a proteggere dal declino cognitivo e dalla comparsa di malattie neurodegenerative. La responsabile di questi effetti sembrerebbe essere la proteina Gpld1, prodotta dal fegato dopo l’esercizio fisico.

98 I spazio50.org I DICEMBRE 2020

+ INCENTIVI PENSIONE DI CITTADINANZA La Pensione di Cittadinanza è una misura a sostegno di tutti i pensionati over 67 che hanno un reddito basso. Diversamente dal Reddito di Cittadinanza, si rinnova automaticamente ogni 18 mesi. La sospensione del servizio, infatti, avviene solo nel caso in cui il pensionato dia comunicazione all’Inps di una variazione patrimoniale che ne infici l’idoneità. Per richiederla ci si può rivolgere agli uffici 50&PiùCaf, presenti su tutto il territorio nazionale. Per conoscere la sede più vicina, consultare il sito: www.50epiucaf.it IN PENSIONE IN GRECIA La Grecia vuole risollevarsi dalla crisi economica, partendo dai pensionati. Non solo paesaggi mozzafiato, mare cristallino e vicinanza al Belpaese, ma anche ottimi motivi economici. Chi deciderà di trasferirsi sul territorio ellenico, infatti, potrà usufruire di una tassazione del 7% sulla pensione per i prossimi dieci anni. L’unico requisito richiesto è un tempo di permanenza nel Paese di almeno 183 giorni.

+ ALIMENTAZIONE VIVOMEDITERRANEO Il lockdown ha comportato il recupero di molte tradi-

zioni, soprattutto legate al cibo. Da un progetto dei pastai di Unione Italiana Food, è nato così il movimento “Vivomediterraneo”, una guida consapevole che coniuga alimentazione, movimento, convivialità e sostenibilità. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.pastificiodeicampi.it PER ESSERE FELICI Mangiare può essere consolatorio, ma alcuni cibi ci aiutano davvero a sentirci felici. Le banane, ad esempio, contengono sostanze antiossidanti, vitamine e probiotici che favoriscono un senso di benessere generale. Un effetto dato anche dalla frutta secca, dai funghi e dai pesci grassi. Ma il vero elisir di felicità è il cioccolato che, grazie alle sostanze contenute nel cacao, è in grado di rilasciare endorfine, gli ormoni del benessere.

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Tel: 0322841903 800995988

LIBRI LE ETÀ DELLA MENTE di G. Maira e V. Carbone Solferino, 2020, pp. 218 Come funziona il cervello? Come si apprendono nuove capacità? Lo spiegano il neurochirurgo Giulio Maira e la giornalista Vira Carbone, guidando il lettore alla scoperta dei comportamenti più adatti alle diverse “età della mente”. Consigli pratici per ridurre il rischio di malattie neurodegenerative e per riuscire ad attivare il nostro cervello, sviluppando maggiormente la memoria e sfruttandone a fondo creatività e logica.




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