Luglio Agosto 2020

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Anno XLII n. 7/8 Luglio/Agosto 2020 Euro 2.50 - I.P.

ATTUALITÀ

ECONOMIA

SOCIETÀ

SCIENZE

“La vita degli anziani non è residuale“

Verso un Paese sempre più ecologico

Gli animali domestici, membri della famiglia

Il sole, un prezioso amico, ma con qualche riserva

L’accorato appello della Comunità di Sant’Egidio

Per uscire dalla crisi, partiamo dalla sostenibilità ambientale

Una proposta di legge li riconosce “esseri senzienti”

Alleato della nostra salute, se preso con le giuste cautele


130 a nni di esp erie nza


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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 16. Periscopio 82. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Giochi 93. Stuzzica cervello 94. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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società i

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60. Senior nell’obiettivo La vita in una fotografia di Linda Russo

8. A tutto benessere

Gli stili di vita degli italiani di Giovanni Orso

10. Over 65 e Fase2

anteprime

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__SOCIETÀ__ “Senza anziani non c’è futuro”: il grido della Comunità di S. Egidio Un appello per dire no a chi considera residuale la vita degli anziani di Giada Valdannini

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_ INCHIESTA__ Un’estate italiana, tra ieri e oggi Nelle vacanze di quest’anno, il ricordo di quelle di tanti anni fa a cura del Centro Studi 50&Più e di G. Valdannini, R. Carabini, S. Maccari, R. Randon, A. Mercuri ,

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www.spazio50.org

INDICE

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LUGLIO AGOSTO 2020

_SOCIETÀ__ Dopo l’emergenza, ricominciamo dall’ambiente Per molti, la ripartenza del Paese inizia dalla sostenibilità ambientale di Manola Irroia

Parola d’ordine: prudenza di Rossana Martini Caldo torrido? Le regole per stare freschi di Lavinia Viti

12.

Sondaggio Eurofound La vita al tempo del Covid di Carlo Penguin

14.

20. Il Terzo Tempo Dopo la paura di Lidia Ravera

24. Una “nonna amica”

Per i bambini di Camaiore di Romina Vinci

27. Sostegno all’Italia

Comunità straniere in aiuto di Daniela Floridia

30. Storie di... Covid

Due infermiere raccontano di Ilaria Romano

32. Mascherine fai da te Istruzioni e consigli di Tina Avincola

LUGLIO/AGOSTO 2020 I 3


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64. Passione videogames

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66. La Giamaica nel cuore Tre donne raccontano di Marta Ghelma

56. Concorso 50&Più 2020

Le opere raccontate dalla Giuria di Luisella Berti

70. Gli animali domestici

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

cultura 51. Libri 52. Arte 53. Musica 54. Teatro

parliamo di... i

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scienze

74. Il cibo come “medicina”

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Nutraceutica, la disciplina che studia le proprietà salutari degli alimenti di Giovanna Dall’Ongaro

78. Quel dolore alle anche... Spesso il problema può dipendere dai piedi di Alessandro Mascia

80. Attenzione all’“amico” sole Proteggiamoci dagli effetti negativi dei raggi ultravioletti a cura di Fondazione U. Veronesi

83. Spazio50

Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

87. Fisco

di Alessandra De Feo

88. Previdenza di Gianni Tel

98. Bazar

a cura del Centro Studi 50&Più

Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Stephanie Gengotti, ©Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, Facebook Abuela Gamer ARG, Shutterstock: Daniele COSSU, grejak, focal point, davide bonaldo, Alessandro Perazzoli, Juan Fco Campanario, Phuong D. Nguyen, trabantos, KrimKate, Eric Valenne geostory, VILTVART. Foto di copertina: Shutterstock Illustrazioni: Enrico Riposati

ANNO XLII - n. 7-8 luglio/agosto 2020

Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it

Anno XLII n. 7/8 Luglio/Agosto 2020 Euro 2.50 - I.P.

ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

ATTUALITÀ

ECONOMIA

SOCIETÀ

SCIENZE

“La vita degli anziani non è residuale“

Verso un Paese sempre più ecologico

Gli animali domestici, membri della famiglia

Il sole, un prezioso amico, ma con qualche riserva

L’accorato appello della Comunità di Sant’Egidio

Per uscire dalla crisi, partiamo dalla sostenibilità ambientale

Aderente a:

Una proposta di legge li riconosce “esseri senzienti”

Alleato della nostra salute, se preso con le giuste cautele

Finito di stampare: 25 giugno 2020

Direttore Editoriale Anna Maria Melloni @ am.melloni@50epiu.it

Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

Come esseri senzienti di Winda Casula

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Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

eventi

La storia di nonna Isabel di Rita Nicosanti

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Largo Arenula 34, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

4 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2020

Editoriale 50&Più Srl Amministratori Fanucchi Antonio (Presidente) Belardinelli Giuseppina Bonini Franco Frattagli Antonino Gallinaro Brigida Procuratore Gabriele Sampaolo

Amministrazione Editoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.688831 - Fax 06.6872597 mail: editoriale@50epiu.it Direzione e Redazione 00186 Roma - Via del Melangolo, 26 Telefono 06.68134552 www.50epiueditoriale.it Stampa e Spedizione Spadamedia Srl 00198 Roma - Via Panama, 88

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


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COSTRUIRE LA NORMALITÀ GUIDATI DALLA POSITIVITÀ

di Anna Maria Melloni Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale LUGLIO

AGOSTO 2020

LA PRIMA METÀ DI QUESTO 2020 CI HA MESSI A DURA PROVA. Abbiamo saputo rispondere alle difficoltà, ce lo conferma un’indagine svolta dall’Istat secondo la quale tre cittadini su quattro hanno vissuto un clima familiare positivo durante il lockdown e il 79,2% ha espresso un cauto ottimismo rispetto alla risoluzione UN’INDAGINE DELL’ISTAT della situazione. La stessa indagine ha eviHA EVIDENZIATO denziato una grande fiducia verso medici GRANDE FIDUCIA VERSO (86,5%) e paramedici (86,4%) del Sistema IL SISTEMA SANITARIO Sanitario Nazionale e verso la Protezione E LA PROTEZIONE CIVILE Civile (80,3%). Eppure, sappiamo che molti equilibri si sono incrinati, la nostra normalità è stata interrotta, e tutti i dati che ci vengono proposti dai diversi istituti di analisi e indirizzo sottolineano che l’onda lunga della crisi provocata dalla pandemia ci accompagnerà per anni. Con sempre maggiore frequenza si parla dell’esigenza di tornare alla normalità o di costruirne una nuova della quale non conosciamo le caratteristiche. Ma l’estate che stiamo vivendo sembra tutto meno che normale; non è stato possibile progettarla come gli scorsi anni né viverla con la libertà alla quale eravamo abituati. Al termine di questo periodo saremo tutti impegnati a costruire la nuova normalità. Il compito più importante sarà quello di riuscire a stare nelle regole date, nei vincoli a cui dobbiamo assoggettarci, senza perdere lo slancio vitale che consente di guardare il futuro. Immaginarlo è il primo passo per costruirlo. Si tratterà di giocare su equilibri che a volte sembrano impossibili: buttare il cuore oltre l’ostacolo senza essere incoscienti; rispettare le regole senza appiattirsi sulle norme. Le perdite importanti che abbiamo subito (affetti, lavoro, libertà...) hanno reso opache le nostre prospettive. Consapevoli delle enormi difficoltà che molti italiani stanno vivendo, in questi mesi abbiamo deciso di dare risalto su queste pagine e sul portale Spazio50 alle esperienze positive, ai casi di successo, perché oggi abbiamo bisogno di essere guidati, e forse anche un po’ ispirati, dalla positività. LE PERDITE Questo non è il tempo delle certezze, IMPORTANTI è un tempo di ricerca che ci porterà CHE ABBIAMO SUBITO a nuovi equilibri. La nuova normalità HANNO RESO OPACHE può partire anche dalla capacità di LE NOSTRE PROSPETTIVE accogliere spunti, stimoli, indicazioni da parte di chi si è già mosso nello sperimentare strade nuove. Il rischio è quello di inciampare, fare errori, avviare iniziative e progetti che non avranno seguito. Ma forse la nuova normalità prevede proprio questo: la capacità di stare nelle incertezze per costruire, assieme, passo dopo passo, i nuovi equilibri possibili. LUGLIO/AGOSTO 2020 I 5



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Z DUE RUOTE, UNA PASSIONE RISCOPERTA

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

“MA DOVE VAI BELLEZZA IN BICICLETTA?”, CANTAVA UNA NOTA CANZONE DEGLI ANNI CINQUANTA. Un motivetto quantomai attuale se pensiamo alla passione ritrovata dagli italiani per le due ruote. Complice, senza dubbio, il “Bonus Mobilità 2020” promosso dal Ministero dell’Ambiente. 120 milioni stanziati per garantire ai maggiorenni, residenti nei capoluoghi di Regione e di Provincia e nei Comuni con più di 50mila abitanti, un contributo pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di una bicicletta, un monopattino o altri mezzi elettrici che non siano automobili. Una notizia che ha avuto così tanto successo da comportare lo stanziamento di altri 70 milioni per coprire l’alto numero di richieste. Non mancano le perplessità su rimborsi e buoni spesa, ma non si possono ignorare gli effetti positivi della “mobilità dolce”. Reduci dal lockdown, infatti, i cicloamatori, ma anche gli appassionati di trekking, sono tornati a solcare sentieri e piste a impatto ambientale zero. Non solo! Secondo una previsione IsnartUnioncamere e Legambiente, il cicloturismo potrebbe essere una delle modalità di vacanza più ricercate. Al tempo della low touch economy (o anche economia del distanziamento sociale), infatti, sempre più persone potrebbero essere alla ricerca di luoghi meno affollati, vacanze più economiche e attività per scaricare la tensione accumulata.

120 milioni stanziati per garantire ai maggiorenni, residenti nei capoluoghi di Regione e di Provincia e nei Comuni con più di 50mila abitanti, un contributo pari al 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di una bicicletta, un monopattino o altri mezzi elettrici che non siano automobili


_Stili_di_vita_III.qxp_Layout 1 18/06/20 16:19 Pagina 8

__COSTUME__

STILI DI VITA E ITALIANI

OBIETTIVO BENESSERE MANGIAR SANO E UNA VITA SALU- mente la dieta mediterranea per i pasti prinTARE PIACCIONO AGLI ITALIANI. cipali. Frutta e verdura vengono consumate Lo dice la ricerca Prevenpiù volte al giorno dal zione e Stili di vita curata 40% del campione seguiUN ITALIANO SU TRE da Nomisma per UniSate da pane, pasta, riso e TIENE ALLA PROPRIA lute, nella quale risulta che patate (23%). Il 64% non FORMA FISICA E ALL’ALIMENTAZIONE. 1 italiano su 3 si tiene in rinuncerebbe mai all’olio IN MOLTI PRATICANO forma, è attento a ciò che extra vergine di oliva, LO SPORT, MA SONO ANCORA porta a tavola e si sottomentre il 65% non può TROPPI QUELLI PIGRI pone regolarmente a confarsi mancare la pizza. di Giovanni Orso trolli medici preventivi. Amore e odio verso lo L’alimentazione è curata sport: il 28% lo pratica in modo particolare dall’89% degli intervi- con costanza, il 47% saltuariamente, mentre stati, che dichiarano di fare una buona co- sono 9,4 milioni le persone, tra i 18 e i 65 lazione al mattino e seguono prevalente- anni, che non fanno attività fisica.

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_Raccomandazioni_III.qxp_Layout 1 18/06/20 17:37 Pagina 10

__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, le indicazioni per chi è affetto da patologie croniche

OVER 65 E FASE2: LA PRUDENZA NON È MAI TROPPA +

DENTRO LA NOTIZIA

di Rossana Martini

I guanti monouso sono preziosi alleati per prevenire le infezioni a patto che vengano seguite semplici regole GUANTI, UTILI MA...

L’utilizzo delle mascherine è ormai entrato a far parte del nostro rito di vestizione, quando dobbiamo uscire. Per molti, anche i guanti monouso sono diventati parte del proprio look. Su questi ultimi, però, sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità che l’Istituto Superiore di Sanità mettono in guardia: il loro utilizzo è essenziale a prevenire l’infezione, salvo che non sostituiscano l’igiene delle mani (che devono essere lavate frequentemente e per almeno 60 secondi); vengano cambiati ogni volta che si sporcano e smaltiti correttamente nei rifiuti indifferenziati; non ci si tocchi il viso quando si indossano; non siano riutilizzati.

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QUESTA CHE STIAMO VIVENDO MOLTI LA CHIAMANO FASE3 MA, IN REALTÀ, la Fase2, quella della convivenza con il virus, ancora non è stata superata. E proprio perché l’uscita completa dall’emergenza sanitaria - e il conseguente ripristino della normale vita lavorativa e sociale ancora non è avvenuta, è necessario continuare ad adottare tutte le norme di sicurezza per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Nessuno deve “abbassare la guardia”, tanto più se si sono superati i 65 anni e si è affetti da patologie. Si stima che, nel nostro Paese, il numero di anziani con malattie croniche sia circa 8,4 milioni, ed è soprattutto a questi che il presidente della Sigg, la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, Raffaele Antonelli Incalzi, rivolge

alcune raccomandazioni. Per il professor Antonelli Incalzi, la prima cosa da fare all’avvicinarsi della stagione fredda è quella di vaccinarsi. Le vaccinazioni antinfluenzale, antipneumococcica e contro l’herpes zoster sono ritenute fondamentali non solo perché mettono al riparo dalle specifiche patologie ma, in caso di malattia, facilitano la diagnosi del Covid-19. Antonelli Incalzi invita, poi, gli anziani ad “ascoltare il proprio corpo”, in modo da cogliere quelle variazioni (mialgie, febbre, dolori toracici, alterazioni del gusto e dell’olfatto, tosse) che possano portare all’individuazione tempestiva del Covid. Particolare attenzione anche allo stile di vita: il movimento e una buona alimentazione rendono il corpo meno vulnerabile alle malattie.



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__ATTUALITÀ__

IL SOLE + SOTTOD’ESTATE di Lavinia Viti

Il periodo tra luglio ed agosto è quello con le temperature più alte dell’anno. Il caldo eccessivo, però, può causare problemi di salute. Ecco, allora, degli accorgimenti per affrontare con serenità il solleone LO CHIAMANO SOLLEONE perché, dalla fine di luglio alla seconda decade di agosto, il sole, astrologicamente, si trova nel segno del Leone. Questo è anche il periodo in cui l’atmosfera raggiunge la temperatura più alta, a cui corrisponde il massimo accumulo di calore da parte della Terra; ovvero, è il periodo più caldo dell’anno. I cambiamenti climatici, poi, stanno causando un ulteriore innalzamento delle temperature, con conseguenti ondate di calore che si ripercuotono anche sulla nostra salute. E, allora, come difendersi dal caldo torrido? Il Ministero della Salute ha messo a punto un decalogo in grado di limitare i rischi in chi ha problemi di salute o è molto avanti con l’età. Eccolo. 1. Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, ovvero tra le 11.00 e le 18.00, e non esporsi direttamente al sole in questo lasso di tempo. 2. Migliorare l’ambiente do-

CALDO TORRIDO? POCHE REGOLE PER “STARE FRESCHI” mestico e di lavoro limitando il sole diretto, schermando le finestre con tende o persiane (tipo veneziane). Attenzione ai ventilatori, che non diminuiscono il caldo, e all’aria condizionata. L’ideale sarebbe rego-

lare il termostato tra 25-27°C. 3. Bere molti liquidi, preferibilmente acqua, e mangiare frutta fresca. 4. Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcooliche.

REALIZZATA DAL MINISTERO DELLA SALUTE

UN ALERT PER LE ONDATE DI CALORE “Caldo e Salute”, un’App da usare come prevenzione

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• Segnala i livelli di rischio per la salute, in ogni città in cui è in arrivo l’ondata di calore; • dà raccomandazioni per la popolazione a maggior rischio e link per scaricare Linee guida, brochure e materiale informativo; • offre una mappa interattiva di servizi e numeri utili a livello locale.

5. Fare pasti leggeri; la digestione aumenta il calore nel corpo. 6. Vestire comodi e leggeri, con abiti in fibre naturali. All’aperto indossare cappelli leggeri, di colore chiaro, e occhiali da sole con filtri UV. 7. In auto, ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio. 8. Evitare attività fisica nelle ore più calde della giornata. 9. Offrire assistenza a persone a maggiore rischio, come gli anziani che vivono da soli. È opportuno monitorare le loro attività quotidiane; una riduzione della mobilità può indicare problemi di salute. 10. Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.


50+-DIECI ERBE 2020.pdf

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

+NELL’EUROZONA di Carlo Penguin

EUROFOUND ha pubblicato i primi risultati del sondaggio che ha condotto tra i cittadini degli Stati membri, durante il picco del Covid-19 in Europa UN’ONDATA CHE HA SCONVOLTO IL MONDO INTERO. Così la pandemia di Covid-19 è piombata sulle nostre vite, dilaniandole e mandando in pezzi tutti i nostri piani per il futuro. Sugli effetti devastanti che il Coronavirus ha avuto sulla vita delle persone, Eurofound, l’agenzia dell’Unione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, ad aprile ha lanciato il sondaggio Vivere, lavorare e Covid-19, a cui sono stati chiamati a partecipare i

VIVERE E LAVORARE, IN EUROPA, AL TEMPO DELLA PANDEMIA cittadini degli Stati membri. In attesa del rapporto finale, che verrà pubblicato a settembre, Eurofound ha anticipato alcuni dati riguardanti la qualità della vita, il lavoro e la situazione finanziaria degli intervistati durante il picco di pandemia in Europa. Come facilmente in-

tuibile, la felicità e l’ottimismo dei cittadini europei erano ben al di sotto dei livelli normali, soprattutto tra i giovani e i disoccupati. Di contro è aumentata la fiducia nell’assistenza sanitaria e nelle Forze dell’ordine e diminuita quella nei confronti dei governi, dei media e

dell’Ue. Il 28% degli intervistati aveva perso il lavoro mentre 4 dipendenti su 10 avevano iniziato il telelavoro. Oltre la metà degli intervistati aveva risparmi insufficienti per sopperire alla disoccupazione, mentre la metà delle famiglie erano in gravi difficoltà economiche.

30

Percentuale di intervistati che segnalano debiti a livello familiare, suddivisi per occupazione, e media UE27 (%)

25 20 15 10 5

Dipendente Autonomo Disoccupato Pensionato EU 27 Affitto Mutuo

Bollette

14 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2020

Prestiti al consumo

Cellulare Internet

Prestiti finanziari

Sanità Assicurazioni



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IN GIRO PER IL MONDO L’UOMO-MACCHINA

ATTIVITÀ TETTONICA LUNARE

I GRATTACIELI “BUCATI”

Un impianto cerebrale che colleghi il cervello umano con l’Intelligenza artificiale, per riparare le lesioni cerebrali. Questa la visione, da qui a un anno, del magnate americano, capo di Tesla, Elon Musk. www.repubblica.it

Alcune “ferite” fresche sulla faccia della Luna sembrerebbero effetto di una recente attività tettonica. Sono dati del Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa, esaminati da scienziati della Brown University (Usa). www.universe-journal.com

A Hong Kong i palazzi hanno dei “buchi” nelle loro strutture. L’architettura locale tiene in considerazione il Feng Shui, che studia il modo in cui l’ambiente naturale può influire su un edificio. www.tpi.it

A PROPOSITO DI...

SHAMPOO SOLIDO

SCIENZE

La genetica in tavola Il Dna condiziona il modo in cui si assorbono, metabolizzano e utilizzano i componenti della dieta. La branca della scienza che studia il ruolo della genetica nella risposta alla dieta è la nutrigenetica. www.fondazioneveronesi.it

i AMBIENTE

Combustibile da una “foglia” La Rice University ha creato una foglia artificiale: è un dispositivo low cost che scinde in totale autonomia l’acqua in idrogeno e ossigeno, usufruendo della luce solare. Un traguardo in sostenibilità. www.rinnovabili.it

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ECONOMICO SÌ - È naturale e biologico,

ma anche economico e durevole: con soli 100 grammi di prodotto si effettuano circa 80 lavaggi.

POCO PRATICO NO - La sua forma è simile ad una saponetta e per questo potrebbe risultare meno comodo dell’abituale formato liquido.

TECNOLOGIA

Cavi sottomarini Una rete di cavi sottomarini lunga 37mila km per rafforzare la connessione Internet in Africa e Medio Oriente. È il progetto “2Africa”, presentato da un’alleanza di otto aziende del web. www.repubblica.it

i ANIMALI

Pappagalli parlanti Il loro apparato respiratorio, molto simile a quello umano, gli permette di ricopiare suoni e parole modificando la curva della trachea e l’articolazione della lingua. www.lettera43.it

i CURIOSITÀ

Le bacchette orientali

IN NUMERI

LE ASPETTATIVE POST COVID DEGLI ITALIANI

FONTE: SWG

Una recente analisi di Swg (Istituto di ricerca sulla società italiana) ha messo in evidenza gli effetti della pandemia, ponendo l’accento sul futuro del Paese. Circa il 60% degli italiani ritiene, ad esempio, che la scuola migliorerà, mentre più del 50% pensa che i cittadini saranno meno ascoltati. Di seguito, le principali aspettative.

LA SCUOLA MIGLIORERÀ

I CITTADINI SARANNO MENO ASCOLTATI

59%

53%

LE CITTÀ LA SANITÀ SARANNO PIÙ GREEN SARÀ PIÙ EFFICIENTE

44%

16 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO

43%

L’origine delle bacchette che sostituiscono le nostre posate sulle tavole asiatiche è antica: sembra possano derivare dall’uso che se ne faceva sotto la dinastia Shang, che regnò circa 3mila anni fa. www.focus.it

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PERISCOPIO

SUA MAESTÀ, LA NATURA a cura di Samuela Gangi


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STRESS DA VIDEOCALL

SOS BARRIERA CORALLINA

IL 1° CENTRO COMMERCIALE

L’affaticamento da videocall è talmente reale e diffuso che è stato coniato un termine per definirlo: “Zoom fatigue”. Connessioni lente e impossibilità di interagire di persona sarebbero fonte di stress. www.focus.it

Il “Global warming” sta sbiancando anche i coralli della barriera corallina australiana. Per rimediare, gli scienziati pensano di cospargere di sale le nuvole soprastanti che, così, rifletterebbero meno i raggi del sole. www.R101.it

Progettato dall’architetto austriaco Victor Gruen nel 1952,il primo centro commerciale fu costruito a Edina, nel Minnesota, rifacendosi alle architetture viennesi con negozi e una piazza centrale. www.forbesitalia.it

ASTRONOMIA

Gli antichi fiumi di Marte Grandi fiumi scorrevano su Marte 3,7 miliardi di anni fa. A dirlo è uno studio pubblicato su Nature Communications dall’International Research School of Planetary Sciences e l’Università di Utrecht. www.ansa.it

i CURIOSITÀ

Un’ape in adozione Qualche tempo fa, Fiona Presly, una signora scozzese, ha trovato un’ape bombo nel suo giardino e ha deciso di adottarla. L’insetto aveva perso le ali e, quindi, non era più in grado di volare. www.fanpage.it

i SCIENZE

Piante luminose LA NATURA ALLE VOLTE SA DAVVERO STUPIRE. È il caso del Giappone col suo meraviglioso Parco floreale di Ashikaga. Lì, tra numerose specie floreali, vive da un secolo e mezzo un maestoso glicine dalle dimensioni di 1.990 metri quadrati. Una struttura davvero poderosa che ha bisogno del sostegno di massicci supporti in acciaio. Ma proprio per via delle sue dimensioni, si è guadagnato il titolo di glicine più grande del Giappone. Stando alla datazione ufficiale, questa pianta

risalirebbe al 1870, mentre il Parco nato tutto intorno ha aperto i battenti solo nel 1997. Un albero secolare in buona compagnia, verrebbe da dire, dal momento che il maestoso glicine è circondato di piante sue simili. Un suo più lontano e imponente cugino si trova invece dall’altra parte dell’oceano: occupa una superficie di più di 4mila metri quadrati e pesa 250 tonnellate. Si trova a Sierra Madre, nella Contea di Los Angeles, in California.

Possiamo creare piante capaci di illuminarsi: a dirlo è l’Imperial College di Londra e la Russian Academy of Sciences di Mosca. Basta dotare specie vegetali di bioluminescenza, modificando il loro Dna. www.wired.it

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LUGLIO/AGOSTO 2020 I 17


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ROBERT CAPA LA STRADA PER PALERMO (1943)


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+ Oltre 300 immagini, realizzate dai piĂš grandi fotografi di tutto il mondo, sono protagoniste della mostra Memoria e Passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero. Camera - Centro Italiano per la Fotografia (Torino). Fino al 30 agosto 2020.

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______IL TERZO TEMPO______

DOPO LA PAURA di Lidia Ravera

E FINALMENTE SIAMO AL MARE. Abbiamo avuto paura di non poterci tornare. Di essere costretti in un metro quadro recintato, di doverci buttare in acqua di corsa, senza sostare sulla spiaggia, senza chiacchierare, senza poter spalmare l’olio sulle spalle di un’amica. Abbiamo avuto paura di dover prendere il sole con la mascherina e tenerci per tutta l’estate il mento, il naso e mezze guance bianche, mentre la fronte è abbronzata. Abbiamo avuto paura di non poter varcare i confini della regione in cui viviamo, dove magari il mare non c’è, e neanche la montagna. Abbiamo avuto paura che qualche disobbedienza altrui (un rave, un funerale, un assembramento da apericena) potesse costarci una nuova stagione di arresti domiciliari. Abbiamo avuto paura di morire, soprattutto noi, noi che abbiamo “50 e più”, anche parecchio di più (almeno per quanto mi riguarda). 20 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2020


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Abbiamo avuto la sensazione, netta, di essere i più fragili, i più vulnerabili, i più soggetti a contagio, quelli che rischiavano di più, che si ammalavano in forme più gravi. Abbiamo avuto paura perché ce l’hanno detto in tutti modi che dovevamo avere paura. Perché i nostri figli e i nostri nipoti davano a se stessi l’ordine di non avvicinarsi a noi, dato che, anche se in buona salute, potevano portare il virus, e il virus a loro avrebbe fatto appena il solletico, mentre, noi, ci avrebbe spediti dritti in terapia intensiva. La figlia di una mia amica che vive a Milano si è trasferita a casa di sua madre e tutti i giorni le ha fatto la spesa, è andata per lei in farmacia, perché non voleva che uscisse di casa. Abbiamo avuto paura perché l’età media dei morti e dei morenti era omogenea e maledettamente alta. La peggio l’hanno avuta gli 80enni e i 90enni, ma anche i 60enni e i 70enni sono entrati, pur se in modo meno massiccio, nella statistica dei decessi. Abbiamo avuto paura che il nostro equilibrio di anziane attive e reattive, resilienti e piene di progetti per il futuro, potesse saltare da un momento all’altro. Abbiamo avuto

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

paura di aver imboccato il tunnel finale, quello da cui non si esce. Abbiamo avuto paura di finire in miseria. Una miseria interclassista e intergenerazionale. Una povertà figlia dei negozi chiusi, del turismo bloccato, dei risoranti con la saracinesca abbassata, delle librerie sbarrate, dei set cinematografici fermati, delle autostrade deserte, dei cinema, dei teatri e delle sale da concerto bui, vuoti, senza musica né film, senza spettacoli. Una povertà di vecchi e di giovani. Di tutti. La povertà della messa in mora dei consumi, del “restate a casa”, dei soldi che non passano di mano. Abbiamo avuto paura che, a

forza di reprimerli, i nostri desideri fossero evaporati. Ci siamo ritrovati, a fine emergenza, senza la voglia di uscire di casa. Ci siamo scoperti a chiederci: ma in fondo, dove mi va davvero di andare? Un sacco di persone hanno continuato a lavorare da casa, anche se avrebbero potuto tornare in ufficio. Forse l’embargo dell’abbraccio, la punibilità del bacio, l’obbligo di distanza precauzionale che non risparmia neanche quel momento della Messa in cui ti dicono “Scambiatevi un segno di pace”, ci hanno scoraggiati. Abbiamo avuto paura l’uno dell’altro e di noi stessi. Abbiamo avuto paura di diven-

tare cattivi, come i lupi quando devono difendersi, vittime di quella ferocia senza amici che è delle bestie se hanno fame. Ma adesso finalmente siamo al mare. Il sole ci spalma addosso la vitamina D, l’aria pulita dal vento promette ossigeno ai polmoni, lo iodio ci disinfetta dentro. Stiamo sdraiati, gli occhi chiusi, i sensi all’erta. Le gocce sono quelle della risacca, dell’onda che si spacca sullo scoglio. E cerchiamo di dimenticare la triste primavera che è seguita all’allarme d’inverno. Se il virus tornerà, e le cassandre ce l’hanno già detto, saremo pronte, saremo pronti. Abbiamo visto come si fa. Ci difenderemo.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

L’Associazione 50&Più ha aderito all’appello della Comunità di Sant’Egidio per dire basta a un modello socio-sanitario che considera residuale la vita degli anziani

BISOGNA RI-UMANIZZARE LA NOSTRA SOCIETÀ

di Giada Valdannini

«LA PANDEMIA DA COVID HA RIBADITO L’IMPORTANZA DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO E IL DIRITTO UNIVERSALE ALLE CURE CHE NON SI REALIZZA FINTANTO CHE NON È VISSUTA COME VALORE DI UNA SOCIETÀ INTERA». A dirlo è Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più nel raccontare le ragioni dell’adesione dell’Associazione all’appello “Senza anziani non c’è futuro”, nato durante L’INIZIATIVA la crisi causata dal Coronavirus. Per il futuro delle società Un appello promosso dalla CoDa una preoccupazione della Comunità di Sant’Egidio sul munità di Sant’Egidio e che si futuro delle nostre società - emersa nei giorni della lunga propone di ri-umanizzare le nocrisi causata dal Coronavirus - è nato l’appello (trovate stre società, dicendo un “no” secco alcuni passaggi nel box della pagina accanto), tradotto in a una sanità selettiva. diverse lingue e diffuso a livello internazionale. «È impensabile dover decidere

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«L’APPELLO È NATO ANCHE DALLA CONSTATAZIONE CHE, PURTROPPO, LA SANITÀ IN EUROPA SI È TROVATA IMPREPARATA DI FRONTE ALL’AVANZARE DELL’EPIDEMIA E HA FATTO DELLE SCELTE, A VOLTE, PROBLEMATICHE PER IL FUTURO»

se sia più giusto salvare la vita di un anziano o di un giovane che ha più anni davanti - ha detto Sampaolo -. Ci sono alternative che non possono proprio essere poste». A sottoscrivere l’appello, a livello internazionale, intellettuali, giornalisti, politici e uomini di fede. «Il significato dell’appello - spiega Giancarlo Penza, responsabile anziani della Comunità di Sant’Egidio scaturisce direttamente da que-

sta esperienza molto dolorosa che abbiamo vissuto nei due mesi di pandemia, nei quali la metà dei decessi da Coronavirus in Europa ha riguardato anziani istituzionalizzati. Anziani che si trovavano a vivere in una condizione che è quella del cosiddetto servizio residenziale: che può essere casa di cura, casa di riposo, residenza sanitaria assistenziale. È da questo che è nato l’appello e dalla constatazione che, purtroppo, l’organizzazione della sanità in Europa si è trovata impreparata di fronte all’avanzare dell’epidemia e ha fatto delle scelte, a volte, problematiche per il futuro». Il fatto che, in alcune circostanze, siano state nega-

L’APPELLO DELLA COMUNITÀ te cure essenziali che avrebbero potuto aiutare a far vivere gli anziani ha spinto molti a intervenire per “ribadire con forza i principi della parità di trattamento e il diritto universale alle cure”, come si legge nell’appello. «Ora è necessario che la politica recepisca queste istanze commenta Gabriele Sampaolo -. Occorre che le faccia proprie perché non è soltanto questione di ribadire principi a livello planetario: bisogna creare nuovi modelli». Secondo Giancarlo Penza, infatti, «la pandemia e gli eventi che sono stati generati da essa ci hanno mostrato con molta chiarezza che bisogna cambiare. Se effettivamente, come dicono molti, niente sarà come prima, dovremo tirare le somme della nostra vita collettiva. Occorrerà dunque ripensare il sistema con cui affrontiamo la debolezza e la fragilità della terza età e della vecchiaia, che non può essere confinata in alcuni luoghi separati dalla vita di tutti».

SENZA ANZIANI

Non c’è futuro

«Nella pandemia del Covid19 gli anziani sono in pericolo in molti Paesi europei come altrove. Le drammatiche cifre delle morti in istituto fanno rabbrividire». «Molto ci sarà da rivedere nei sistemi della sanità pubblica, per superare l’istituzionalizzazione». «In numerosi Paesi, di fronte all’esigenza della cura, sta emergendo un modello pericoloso che privilegia una “sanità selettiva”, che considera residuale la vita degli anziani. La loro maggiore vulnerabilità, l’avanzare degli anni, le possibili altre patologie di cui sono portatori, giustificherebbero una forma di “scelta” in favore dei più giovani e dei più sani». «Rassegnarsi a tale esito è umanamente e giuridicamente inaccettabile». «Non si può lasciar morire la generazione che ha lottato contro le dittature, faticato per la ricostruzione dopo la guerra ed edificato l’Europa». «Crediamo che sia necessario ribadire con forza i principi della parità di trattamento e del diritto universale alle cure, conquistati nel corso dei secoli». «Con questo appello auspichiamo una rivolta morale perché si cambi direzione nella cura degli anziani. Bisogna immaginare un modello di città amica, di città che dà valore anche ai fragili. E che, oltre a proteggerli, li valorizzi».

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Grazie ad una banca dati di over 50 che dedicano il loro tempo a bambini e ragazzi presi in carico dai servizi sociali locali, si realizzano progetti educativi ad hoc

A CAMAIORE C’È “UNA NONNA PER AMICA” di Romina Vinci DA PIÙ DI TRE ANNI, A CAMAIORE, COMUNE IN PROVINCIA DI LUCCA, HA PRESO IL VIA UN PROGETTO INEDITO: “UNA NONNA PER AMICA”. Una decina di signore, infatti, hanno deciso di offrire la loro esperienza in aiuto di alcune famiglie bisognose, dando loro una mano nella gestione dei figli. L’idea è di Simonetta Stefanini, 62 anni, e tutto parte dal suo impegno pluridecennale nel mondo del volontariato, al fianco del marito Nilo Matturgini. «Eravamo vicino a famiglie in difficoltà, aiutavamo i RICONOSCIMENTI minori con il doposcuola grazie Nominati Ufficiali della Repubblica anche all’oratorio. E così ascoltaNilo e Simonetta, nel dicembre 2018, sono stati nominati vamo le loro storie. C’erano mamufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal me in difficoltà economica, donne presidente Sergio Mattarella. «Un riconoscimento - si rimaste sole dopo aver subito violegge nella nota del Quirinale - per l’esempio di accoglienza lenza da parte dei loro mariti, ope disponibilità offerti in tema di tutela dell’infanzia».

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LA STORIA GENITORI E NONNI

I coniugi Matturgini

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pure padri spariti che lasciavano moglie e figli senza un soldo. Ricevevamo tante richieste di aiuto, molti dicevano di aver bisogno di una nonna, io raccoglievo tutte le loro grida, e volevo fare qualcosa di concreto». Certo, a livello personale Simonetta avrebbe potuto aiutare una, due donne, ma non era questo lo scopo. Voleva fare qualcosa che sarebbe restato nel tempo, dare vita ad

ALTRI COMUNI ITALIANI, COME QUELLO DI RIMINI, HANNO DECISO DI SEGUIRE LE ORME DEL PROGETTO NATO IN VERSILIA CHE VEDE PROTAGONISTI GLI OVER 50

un progetto che avrebbe potuto aiutare molte persone. E, come spesso succede, guardare “al di là” di casa nostra ci aiuta a cambiare prospettiva. «Durante un viaggio in Germania, dove vive mio figlio - racconta Simonetta - ho conosciuto una coppia di Viareggio in dolce attesa. Erano soli lì, ho chiesto come avrebbero fatto una volta nato il bambino, e mi hanno

parlato del servizio “Una nonna in affitto”. Alcune donne si erano rese disponibili e, attraverso un’associazione e in cambio di un piccolo contributo, davano una mano alle mamme in difficoltà». Quell’idea subito entusiasma Simonetta, che inizia a documentarsi su Internet. Scopre così che questo tipo di progetto è nato negli Stati Uniti con la grande recessione economica del 2007. «Molte donne avevano perso il lavoro e si erano organizzate fornendo questo tipo di servizio», spiega. Esperienze analoghe si trovavano anche a Parigi e a Monaco. Ma non in Italia. «Ho pensato che potevamo mettere su »

Quando si sono sposati lei aveva 17 anni, lui 23. Nilo e Simonetta, insieme, hanno affrontato un percorso tortuoso e doloroso: «Abbiamo una figlia disabile, Francesca, che oggi è una bellissima donna di 42 anni. All’epoca, però, non è stato facile. La disabilità era vista come un tabù e venivamo sempre isolati - racconta Simonetta -. Ricordo le mamme che, all’uscita di scuola, si organizzavano per le attività pomeridiane, e Francesca non veniva mai invitata. Abbiamo sofferto molto». Dopo nove anni, però, qualcosa cambia: «È nato Nicola, abbiamo deciso di riprovarci, nonostante fossimo molto spaventati», confida questa mamma. Pian piano, grazie a Nicola, le cose migliorano. «Quando ha iniziato a frequentare la scuola veniva invitato alle feste, e portavamo anche Francesca; così, piano piano, abbiamo iniziato a risentirci parte della società». C’è un aneddoto che Simonetta racconta su Nicola: «Aveva 6 anni, giocava con i pupazzetti, li sistemava tutti sulle scale e ne lasciava uno in disparte. Un giorno mi disse: «Mamma, io da grande vorrei diventare uno di quei dottori con la vestaglia bianca che curano le persone; mi piacerebbe trovare una medicina per curare tutti i bambini”. E così ha fatto: Nicola oggi ha 33 anni, vive a Monaco ed è un ricercatore specializzato in neuroscienze. Da quattro anni è diventato anche papà».

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un’iniziativa simile, cercare le nonne che aveNONNE… MA ANCHE NONNI vano del tempo Al fianco delle famiglie E sebbene il nome del progetto sia declinato a disposizione, e al femminile, molte nonne sono affiancate, in fornire un serviquesta attività, dai loro mariti. «Facciamo zio gratuito, per tutto in coppia - racconta Simonetta sorriandare incontro dendo - e gli uomini assolvono benissimo il alle mamme che loro lavoro da nonni». Lei e Nilo, ad esempio, non potevano si prendono cura di un bambino di dieci anni permettersi una che vive a Camaiore con la sola madre. Una babysitter». famiglia dal vissuto complicato, e priva di alSimonetta illucuna rete familiare. Nilo e Simonetta lo ospistra la sua idea tano in casa nei pomeriggi e nelle sere in cui ad Elisa Iannazla madre lavora, lo accompagnano a praticare zone, assistente attività sportive e lo hanno inserito in varie esperienze di socializzazione. Sono diventati sociale del Coun punto di riferimento per questo bambino, mune di Camacolmando un vuoto affettivo ed allontanando iore, che ne è lo spettro dell’isolamento e della solitudine. entusiasta. Si mettono subito a lavoro, ed ecco che il progetto prende vita. PER SAPERNE DI PIÙ Simonetta e una sua amica MAGGIORI INFORMAZIONI SUL PROGETTO “NONNA PER AMICA” sono le prime nonne a diSI POSSONO TROVARE SUL SITO sposizione. Serve un nome DEL COMUNE DI CAMAIORE: per il progetto: «“Nonne HTTP://WWW.COMUNE.CAMAIO RE.LU.IT/DE/NEWS/3615in affitto” non ci piaceva, PROGETTO-SOCIALE-UNAcosì abbiamo optato per NONNA-PER-AMICA “Una nonna per amica”», racconta. Da tre anni, ormai, questa iniziativa è a disposizione dei cittadini di Camaiore, ed è un successo. «In collaborazione con le assistenti sociali abbiamo creato una banca dati, dove c’è una lista di famiglie e

NEL PROGETTO

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una lista di nonne disponibili. Sono una trentina i bambini che usufruiscono del servizio, si sono creati dei legami molto forti e speciali, è bellissimo», racconta orgogliosa Simonetta. Le nonne volontarie hanno tra i cinquanta e i settant’anni: «I figli ormai sono grandi, ed è un’età che non entra in conflitto con quella della mamma; è importante anche per i bambini stessi, che in questo modo possono avere dei punti di riferimento che non si sovrappongono». L’esperienza, inoltre, fa la differenza. «Tutte noi siamo state delle madri, per questo possiamo dare dei consigli. Siamo donne mature, se abbiamo scelto di prestarci a questo servizio di volontariato è perché abbiamo delle solide motivazioni. Il nostro è un gesto d’amore. Le famiglie ci prendono molto in considerazione, si fidano di noi, si confidano con noi, ed anche con i bambini il rapporto si consolida settimana dopo settimana. Il legame diventa sempre più profondo. Sappiamo che loro attendono, con ansia, il fatidico giorno in cui devono

trascorrere il pomeriggio con la “nonna per amica”». Quali sono le attività che si fanno di solito insieme? Non c’è una routine definita a tavolino, veniamo incontro alle esigenze dei ragazzi. Sicuramente diamo una mano importante con i compiti, quindi quando ci vediamo c’è sempre il momento di aiuto allo studio. E poi organizziamo anche delle attività parallele: c’è la merenda, la passeggiata ai giardinetti, in estate andiamo anche al mare. Questi bambini devono diventare grandi, e noi vogliamo aiutarli in questo percorso, per far sì che nessuno rimanga indietro, e che abbiano tutti gli strumenti necessari per vivere in questa società. Purtroppo, a causa dell’emergenza del Coronavirus, le nostre attività in presenza si sono fermate per vari mesi, ma siamo sempre rimasti in contatto con i nostri bambini attraverso telefonate e videochiamate. Era importante per loro sapere che non erano soli, che c’era qualcuno su cui potevano contare. E noi eravamo lì.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Numerose le campagne di solidarietà, le iniziative di sostegno e le raccolte di fondi per l’emergenza Covid, promosse dalle comunità straniere

QUANDO GLI ALTRI SIAMO NOI di Daniela Floridia L’EMERGENZA COVID SEMBRA AVERCI CONDOTTO A SENTIRCI TUTTI PIÙ VICINI, A CONDIVIDERE DAI BALCONI, SUI SOCIAL, IN VIDEO - DIFFICOLTÀ E SPERANZE. Ma in contemporanea ai flashmob condominiali e agli hashtag #andratuttobene, che servivano ad allontanare le paure e le preoccupazioni di una situazione tanto surreale quanto drammatica, è scattata una gara di solidarietà, nei confronti dell’Italia, per la raccolta di fondi e di materiale sanitario da destinare alla Protezione Civile, agli ospedali, alle diverse amministrazioni e agli enti no profit. Una gara nella quale si sono disputate la scena grandi star (come gli attori protagonisti di Grey’s Anatomy) ed influencer (Ferragni e Fedez), colossi imprenditoriali, con i cinesi in prima fila, da Alibaba a Xiaomi, case farmaceutiche, ed una lista infinita di grandi imprese italiane e straniere. Dietro le quinte, tantissime donazioni e iniziative di volontariato di privati che hanno dimostrato una grande generosità: 650 milioni di euro la cifra raccolta solo in un mese, » LUGLIO/AGOSTO 2020 I 27


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STORIE VOLONTARIATO

Un Tg dedicato

Come è cambiato il volontariato durante la quarantena imposta dal Covid? Ce lo ha raccontato, giorno dopo giorno, il Tg del volontariato: 49 puntate, in video di due minuti, sui social e YouTube, dal 9 marzo, subito dopo l’annuncio del lockdown, al 4 maggio. Con il Tg del volontariato l’attrice sociale Tiziana Di Masi (interprete di Mafie in pentola, Tutto quello che sto per dirvi è falso, Io Siamo, etc..) ha raccontato le numerose storie, raccolte insieme al giornalista Andrea Guolo, di chi già dedicava il suo tempo e le sue energie agli altri, e ha trovato il modo di farlo nonostante la situazione di emergenza che ha aggravato le difficoltà delle persone più fragili.

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TRA LE COMUNITÀ STRANIERE CHE HANNO RACCOLTO FONDI PER GLI OSPEDALI DELLA CITTÀ DI PARMA CI SONO: LA COMUNITÀ NIGERIANA (€16MILA), QUELLA SENEGALESE (€ 2MILA) E LA COMUNITÀ MAROCCHINA (€15MILA)

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dal 13 marzo al 15 aprile, ha calcolato Italia non profit (vedi box nella pagina successiva). Nel report è emerso un elemento inaspettato di questa mobilitazione collettiva: il coinvolgimento dei giovani, che si sono rivelati essere la maggioranza dei visitatori delle pagine dedicate alle raccolte fondi. Ma c’è un altro aspetto di questo fenomeno che capovolge gli stereotipi e che ha fatto sicuramente meno clamore di tante attività pubblicizzate sui network nazionali: una moltitudine di piccole grandi iniziative di immigrati o di extracomunitari residenti in Italia che hanno voluto, impegnandosi direttamente o attraverso la raccolta di fondi, a titolo individuale o con il coinvolgimento delle comunità di appartenenza, contribuire a fornire supporto all’Italia in un momento di grande difficoltà.

È questo il caso di Moussà, di cui abbiamo potuto conoscere la storia grazie al Tg del volontariato (vedi box a sinistra). Moussà è un ragazzo originario della Costa d’Avorio e vive a Novate Milanese: durante il lockdown, non potendo lavorare a causa delle chiusure delle attività economiche, si è messo a disposizione dell’Acli per portare la spesa a domicilio ad anziani e disabili. Ai più deboli ha pensato anche l’associazione etiope Oromo - di cui fanno parte tanti richiedenti asilo provenienti dall’Africa - che ha donato alla Croce Rossa di Milano cinque carrelli di generi alimentari e prodotti per i più piccoli da destinare a famiglie bisognose. Improntato alla condivisione di uno stesso destino e contemporaneamente al senso di appartenenza, è il messaggio lanciato in un post dal titolo “Stiamo sulla stessa barca” da Idrissa Kane, cittadino della Mauritania che lavora a Pregnana Milanese, attivista per i diritti umani, da sempre impe-

gnato in iniziative per i bisognosi: «L’Italia è mia anche quando rischia di crollare. Se la barca Italia rischia di affondare o ci salviamo tutti insieme o affondiamo tutti insieme. Questo per me è essere una comunità». A Parma, dove l’appartenenza a diverse etnie e religioni trova sintesi nella Consulta dei popoli, molte comunità straniere hanno contribuito con raccolte di fondi destinate agli ospedali: la comunità nigeriana (16mila euro), quella senegalese (2mila euro), quella marocchina (15mila euro) e tante altre ancora. Il contributo della comunità boliviana si è concretizzato nella produzione di mascherine da donare alle famiglie in difficoltà, alle badanti e alla Protezione Civile. Anche gli immigrati asiatici hanno fatto la loro parte, con raccolte effettuate attraverso i luoghi di culto o le diverse associazioni di riferimento. Ad Ancona, una delegazione della comunità bengalese, attraverso il tesoriere della moschea, ha consegnato in Comune 2mila euro;


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L’ANALISI L’ITALIA SOLIDALE

La generosità è più contagiosa del virus Italia non profit, analizzando le pagine web attivate per raccogliere fondi per l’emergenza Covid-19, ha realizzato il rapporto L’Italia che (r)esiste: numeri e dati della solidarietà ai tempi del Coronavirus. I principali risultati dell’analisi: più di 113mila persone hanno visitato la pagina “Come sostenere gli Ospedali”, che sono in cima alla lista dei beneficiari, seguite da enti no profit e, immediatamente dopo, da famiglie e cittadini. La fascia di età fra i 18-34 anni rappresenta quasi il 54% del totale dei visitatori della pagina; il 61,3% sono donne. Differenti le modalità di supporto: il 48% con donazioni in denaro, il 38% attraverso donazioni di beni e servizi.

L’estate chiama, Abano risponde

info: https://italianonprofit.it/

Apertura 13 giugno 2020

l’associazione “Tempio Sikh”, alla quale fanno riferimento molti indiani occupati nell’agricoltura, soprattutto negli allevamenti di bovini, in provincia di Novara, ha donato 9mila euro all’Ospedale Maggiore. Simbolo della solidarietà cinese verso gli italiani sono state senza dubbio le mascherine: l’Associazione Giovani Cinesi in Italia ne ha donate 3.500 alla Questura di Roma; i cittadini cinesi residenti a Rimini, mille, insieme a 250 tute asettiche all’ospedale Infermi; a Macerata ne sono arrivate 5mila provenienti da dottori di ricerca cinesi che hanno studiato presso l’Università; da Cuneo 500 ad una casa di riposo di Ba-

gnolo Piemonte. Non si sono tirati indietro gli imprenditori di questa diffusa comunità. Un imprenditore residente nel Salento ha coinvolto i propri connazionali di Lecce e della provincia: 28mila le mascherine consegnate al Centro operativo comunale coordinato dalla Protezione Civile. Anche Ji Hai Yong e Lin Susu, da anni trapiantati a Siracusa, hanno donato diversi dispositivi di protezione per l’ospedale Umberto I e per le Forze dell’Ordine. A Ravenna un gruppo di 47 fra ristoratori, baristi, parrucchieri, negozianti sono riusciti a comprare, in una fase nella quale erano introvabili, 5mila mascherine per gli infermieri dell’ospedale.

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L’ASSISTENZA IN CASA

LE CURE DOMICILIARI

Un prezioso contributo L’Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) è attualmente un servizio fondamentale nell’ambito dell’organizzazione delle aziende sanitarie. La nascita di un servizio di cura a domicilio si colloca nel XIX secolo, quando Florence Nightingale, pioniera inglese della scienza infermieristica moderna, assisteva gli ammalati meno abbienti al loro domicilio. Un secolo dopo, nel 1966, il National Health Service codifica l’attività dei sanitari al di fuori delle strutture ospedaliere. Questo sistema arriva in Italia nel 1970, anche se sarà l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, nel 1978, a gettare le basi per la nascita dell’assistenza non ospedaliera contemporanea.

Dai racconti degli infermieri domiciliari che hanno vissuto l’emergenza in prima linea, nasce un libro curato da due amiche e colleghe

COVID ERGO SUM, LA PANDEMIA RACCONTATA DAGLI INFERMIERI DUE MESI CHE HANNO CAMBIATO LA VITA DI TUTTI, MA SOPRATTUTTO DI CHI HA ATTRAVERSATO IL DRAMMA SANITARIO MONDIALE DEL COVID, compiendo una sfida quotidiana fatta di cure, incontri e conforto nelle case di chi ne aveva bisogno. Dall’esperienza di tanti infermieri che prestano assistenza domiciliare nasce Covid ergo sum, la pandemia racconta gli infermieri, un libro scritto a quattro mani che rappresenta un pezzo di memoria di un vissuto collettivo che non va dimenticato, ma raccontato. «Credo sia importante, dopo tutti i dati di questi mesi, re-

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stituire le storie degli infermieri ma anche dei malati e dei loro parenti - racconta a 50&Più Cinzia Botter, coautrice insieme a Laura Binello -, e questo non è un libro scritto solo da noi, ma dai nostri colleghi che ci hanno inondato di storie, di racconti, anche solo di messaggi WhatsApp, di audio registrati». Quando è nata l’idea di farne un libro? Ci siamo trovati in piena emergenza Covid ai primi di marzo, e nel giro di una settimana la situazione era già diventata drammatica. La mia preoccupazione da responsabile era quella di mettere in sicurezza tutte le mie colleghe

di Ilaria Romano

che ogni giorno lavoravano a domicilio dai nostri anziani, ma anche da pazienti giovani e addirittura bambini, perché abbiamo anche un’équipe pediatrica. In un attimo sono saltati tutti i modelli organizzativi, e passavo giorni e notti a cercare Dpi (dispositivi di protezione individuale) per loro che passavano da una casa all’altra e non dovevano diventare vettori di contaminazione per gli assistiti, oltre che salvaguardare la loro salute. In tutto questo marasma mi sono detta che dovevo lasciare una traccia di quanto stavamo vivendo, e che la nostra storia avremmo dovuto raccontarla noi, infermieri del territorio,


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LE AUTRICI RITRATTI

Due vite dedicate al prossimo

non farla raccontare da altri. Una sera, mentre ero in auto per rientrare a casa, mi chiama la mia amica e collega Laura Binello, e insieme cominciamo davvero a pensare a come mettere insieme tutte le suggestioni che ci arrivavano. Così l’indomani ho scritto una mail a tutte le colleghe dell’azienda, lanciando un appello a chiunque avesse voglia di scrivere un pensiero o un testo più strutturato, per raccontare le proprie emozioni o, magari, la storia di qualche paziente. Come avete deciso di comporre il testo? Abbiamo raccolto questi pensieri e racconti che ci arrivavano e gli abbiamo dato un filo logico, partendo da Bergamo, dove tutto è cominciato - anche se le prime notizie arrivavano da Codogno -, per creare un collegamento con Asti; poi abbiamo anche inglobato storie che ci sono giunte dalla Liguria e dalla Puglia. Il filo conduttore

è il racconto che ci scambiamo io e Laura attraverso le storie, poi Laura in particolare ha dato il taglio narrativo, anche con ironia, perché ci sono pure storie di cura finite bene, anche se questo presente ci ha catapultati in un’esperienza dove si è vista tutta la fragilità dell’essere umano. Comunque, in sessanta giorni abbiamo dato vita ad un libro. Avete deciso di lanciare la pubblicazione con un crowdfunding. Laura aveva già una precedente esperienza di crowdfunding con Bookabook, così ha mandato il manoscritto, che è piaciuto, e abbiamo aperto alle prenotazioni delle copie. Il ricavato delle vendite andrà a finanziare un progetto formativo per giovani infermieri che hanno voglia di aumentare le proprie competenze con laboratori didattici.

Cosa porta con lei di questa esperienza? L’essere stata testimone, ed esserlo tuttora, di una tragedia. Tutto quello che è successo a Bergamo e provincia, in particolare in Val Seriana, a Nembro, Alzano, Clusone, Albino, ci ha lasciato la sensazione di essere stati lasciati soli, anche perché tutta l’attenzione era sugli ospedali che stavano implodendo e si stavano trasformando. Se il territorio avesse avuto più infermieri di comunità già strutturati, avremmo potuto fare molto di più. Io e i miei colleghi abbiamo un’idea della cura di prossimità, che significa spogliarsi di qualunque divisa e instaurare un rapporto di fiducia, prendersi in carico non solo il paziente ma tutta la famiglia, sempre chiedendo prima il permesso di entrare in casa, ossia nella sfera più privata di una persona. Ascoltando le persone e cercando di coglierne i bisogni anche in quello che non viene detto.

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IL CROWDFUNDING È DISPONIBILE SUL SITO HTTPS://BOOKABOOK.IT , ALLA VOCE “SCOPRI I LIBRI” NELLA SEZIONE CROWDFUNDING. LA CAMPAGNA PER LE SOTTOSCRIZIONI CON PRENOTAZIONE DELLA PROPRIA COPIA È APERTA. LA PUBBLICAZIONE È PREVISTA PER FEBBRAIO 2021

Cinzia Botter (nella foto accanto, a sinistra), classe 1963, veneziana, bergamasca di adozione professionale e trapiantata a Milano per amore. Infermiera responsabile gestionale dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata, cure palliative, centro diurno integrato del presidio socio sanitario San Donato Habilita di Osio Sotto (Bg), è cofondatrice nel 2009 di Accademia Scienze Infermieristiche. Da sempre impegnata sul fronte della qualità assistenziale, si avvicina alla sua prima esperienza letteraria con l’umiltà di chi ha molto da raccontare e da restituire a coloro che, con lei, hanno condiviso un vissuto professionale intenso e duraturo. Laura Binello (nella foto in alto, a destra), classe 1964, astigiana, ha trascorso trent’anni tra le corsie di un ospedale e le colline di un territorio abitato da anime da curare non solo con i farmaci. Una passione per la scrittura nata da bambina, che diventa da subito un altro modo possibile per aprirsi al mondo e comunicare con esso attraverso la narrazione. La scoperta che attraverso la scrittura è possibile osservare il mondo con gli occhi delle persone incontrate, aiutandole a tradurre le parole dure in emozioni e speranza. Già autrice di Panda Rei, edizioni Bookabook, Milano 2016.

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SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Nei luoghi chiusi o all’aperto, quando non è possibile il distanziamento sociale, anche le mascherine in tessuto sono utili per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus

MASCHERINE IN TESSUTO: COME FARLE IN CASA di Tina Avincola

A TINTA UNITA O A FANTASIA, LE MASCHERINE IN STOFFA POSSONO ESSERE UNA VALIDA ALTERNATIVA A QUELLE CHIRURGICHE, SPECIE IN ESTATE. Possono essere acquistate o fatte in casa. In questo caso, è necessario seguire determinati passaggi e criteri per realizzarle. Su come autoprodurre le mascherine in casa, indossarle correttamente e lavarle, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato un vademecum (riadattando un documento del Centers for Disease Control and Prevention degli Usa) LA GIUSTA SCELTA utile per non commettere errori e Cucitura a macchina o a mano? renderle sicure. Le mascherine in Il consiglio dell’Istituto Superiore di Sanità è quello di cucire stoffa, meglio definite mascherine la mascherina a macchina piuttosto che a mano. Una volta di comunità, non sono proprio corealizzata, è necessario controllare che aderisca bene al me quelle chirurgiche. «Le mascheviso coprendo dal mento al naso. Per lavarla in modo sicuro è sufficiente un lavaggio in lavatrice a 60° (www.iss.it). rine di comunità, autoprodotte o

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commerciali, a differenza delle mascherine chirurgiche, dette anche altruistiche, non sono dispositivi medici o di protezione individuale, ma solo una semplice misura igienica per limitare la diffusione del virus. Non sono sottoposte a certificazioni, però devono rispettare determinati criteri di protezione», afferma il professor Antonio Mistretta, igienista, del gruppo comunicazione scientifica dell’Iss. La loro funzione invece è la stessa: «Entrambe non vanno indossate con il convincimento di proteggere noi stessi dagli altri, ma di non essere noi a causare un problema per il prossimo. Quindi, se tutti le indossiamo, tutti siamo protetti». Una buona mascherina autoprodotta deve aderire perfettamente e in maniera confortevole al viso, coprendo dal mento al naso, deve essere fis-

sata agli orecchi con lacci e legacci, deve consentire la respirazione senza restrizioni e deve essere realizzata in più strati. Ma quanti? «Deve avere almeno due strati di tessuto, privilegiando il cotone, che deve essere a trama fitta. Da evitare le sciarpe o le bandane, seppur in cotone, utilizzate al posto delle mascherine di comunità perché, anche se ripiegate più volte, non offrono protezione», sottolinea il professor Mistretta. Al bando anche il cotone ricavato da una vecchia federa, lenzuolo o canovaccio. «Il tessuto - prosegue - non deve essere già utilizzato in quanto la trama può essersi rovinata». Le mascherine di comunità sono anche ecologiche, si possono utilizzare più volte, la-

AGEVOLAZIONI

vandole dopo averle indossate. Ma per quanto? «Come le mascherine chirurgiche, anche quelle di comunità possono essere utilizzate in media quattro ore al giorno. Vanno lavate in lavatrice a 60 gradi. Volendo possono essere stirate, magari usando anche la funzione vapore, assicurando così un ulteriore livello di sanificazione». È importante, inoltre, indossarle e toglierle attraverso gli elastici o i legacci, lavandosi sempre accuratamente le mani ed evitando di toccarsi occhi, naso e bocca rimuovendole. Per lo smaltimento, invece, bisogna fare così: «Come la mascherine chirurgiche e i guanti monouso, vanno nella raccolta indifferenziata dentro a un sacchetto a parte».

ZERO IVA

Niente imposta sulle mascherine e non solo Per alcuni prodotti igienici e dispositivi di protezione individuale è stata cancellata l’applicazione dell’Iva fino al 31 dicembre 2020. L’agevolazione è arrivata con il “Decreto Rilancio” del 19 maggio scorso. Ad esempio, l’Iva non si applica sulle mascherine chirurgiche: il prezzo di vendita deve essere 0,50 centesimi e non 0,61. Niente Iva anche per le mascherine Ffp2 e Ffp3, per termometri, guanti in lattice, in vinile e in nitrile. Inoltre, Iva cancellata per detergenti disinfettanti per mani o dispenser a muro per disinfettanti. Altre esenzioni riguardano specifici dispositivi di protezione medica e di strumentazione diagnostica.

CONSIGLI PER REALIZZARE MASCHERINE AUTOPRODOTTE 1 Ritagliare due rettangoli di tessuto da 25 x 15 cm.

Utilizzare cotone o altro tessuto non allergizzante, a trama fitta. Sovrapporre i due rettangoli e cucirli come se fosse un unico pezzo di stoffa. 2 Ripiegare la stoffa sui lati lunghi e fare un orlo di

circa mezzo centimetro (a). Quindi piegare la stoffa su entrambi i lati corti e cucirli lasciando uno spazio di un centimetro per far passare l’elastico (b). 3 Ripiegare la stoffa sui lati lunghi e fare un orlo di 0,5 cm

a

circa mezzo centimetro (a). Quindi piegare la stoffa su entrambi i lati corti e cucirli lasciando uno spazio di un centimetro per far passare l’elastico (b). 4 Passare l’elastico attraverso l’orlo laterale su am-

+

b

MATERIALI

2 RETTANGOLI DI TESSUTO DA 25 X 15 CM; 2 PEZZI DI ELASTICO DA 15 CM (O SPAGO, STRISCE DI TESSUTO, ELASTICI PER CAPELLI); AGO E FILO (O FORCINA); FORBICI; MACCHINA DA CUCIRE

bedue i lati corti della mascherina (c). Usare un ago grande o una forcina per infilare l’elastico nell’orlo. Legare bene le estremità dell’elastico. Se non si ha a disposizione un elastico, si possono usare lacci o elastici per capelli. 5 Tirare delicatamente l’elastico in modo che i

nodi siano nascosti all’interno dell’orlo.

c

6 Sistemare accuratamente la stoffa intorno al-

l’elastico e raggrupparla in modo che la mascherina si possa ben adattare al viso. Quindi cucire bene l’elastico per evitare che si muova. A cura del Gruppo Iss “Comunicazione Nuovo Coronavirus”

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__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Dopo il disastro sanitario ed economico provocato dal Covid la voglia di ripartire è tanta e, per molti, la strada da percorrere è quella della sostenibilità ambientale. Tra gli appelli rivolti alle istituzioni anche quello del mondo accademico e della ricerca, che propone di far ripartire l’economia del Paese mettendo in primo piano la transizione ecologica

di Manola Irroia

RIPARTENZA VERDE, L’AMBIENTE AL CENTRO DOPO L’EMERGENZA +

MOLTE IMPRESE ITALIANE RITENGONO CHE IL “GREEN DEAL” POSSA VALORIZZARE LE MIGLIORI POTENZIALITÀ DEL NOSTRO PAESE NEI SETTORI DEL CICLO DEI RIFIUTI E DELL’EFFICIENZA ENERGETICA

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L

LA STRADA PER AFFRONTARE LA CRISI POST EMERGENZA DEVE PASSARE DALL’AMBIENTE, e la ripresa non può che guardare alla sostenibilità, per evitare che gli impatti negativi registrati negli ultimi mesi sulle economie mondiali mettano in secondo piano i problemi legati al clima. Arrivano dal mondo scientifico e pure imprenditoriale gli appelli alle istituzioni a non sprecare quella che può rivelarsi una grande occasione di cambiamento, seppure nata da un disastro sanitario ed economico come quello provocato dal Covid-19 nel mondo. Sono 400 tra docenti, ricercatori universitari ed esperti di diversi settori, i firmatari di una lettera aperta indirizzata al presidente della Repubblica,


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Sergio Mattarella, e al premier Giuseppe Conte, nella quale si propongono dieci idee per la ripartenza, dalla promozione del cibo ecosostenibile e diversificato alle città verdi e al freno della cementificazione selvaggia, dall’attivazione del Piano nazionale integrato per l’energia al rilancio di un’offerta turistica ecologica e che promuova la cultura, dalla riduzione delle emissioni alla prevenzione dei rischi per la salute attraverso la riduzione dell’inquinamento dell’aria, la bonifica dei siti contaminati e la riconversione delle aree industriali dismesse. “La grande sfida futura - si legge nella lettera è sviluppare quanto è più bello ed essenziale a una vita sana, proteggendo il pianeta, i suoi ecosistemi, la sua biodiversità, che nell’insieme rappresentano il bene comune di tutta l’umanità. Per uscire dalla crisi serviranno importanti investimenti pubblici, atti a sostenere le aziende pronte ad abbandonare i precedenti e superati modelli produttivi. È prioritario quindi far ripartire l’economia in Italia, mettere in primo piano la transizione ecologica, ovvero nuove modalità di vivere, alimentarsi, consumare e produrre, che rappresenteranno il cuore di

questa auspicata rinascita umana, culturale, sociale, economica ed ecologica”. D’altronde l’Europa si sta già muovendo in tale direzione e per la prima volta la Commissione Ue ha posto l’ambiente al centro della sua azione politica e ha lanciato un Green Deal europeo, che si pone l’obiettivo di investire mille miliardi per dare una svolta “green” all’economia in vista del raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. Una delle prime azioni adottate in merito dal Consiglio europeo è il regolamento che stabilisce il requisito di sostenibilità per rendere ammissibili i finanziamenti dell’Ue. Molte imprese italiane sostengono che il Green Deal possa valorizzare le migliori potenzialità del nostro Paese in fatto di produzioni di eccellenza, nei settori del ciclo dei rifiuti e dell’efficienza energetica: per questo hanno condiviso il manifesto “Uscire dalla pandemia”, lanciato sul sito www.greendealitalia.it, che sta raccogliendo le sottoscrizioni di moltissimi esponenti di imprese e consorzi. La risposta all’emergenza, secondo i promotori, deve guardare ad un progetto durevole che renda più sicuri i nostri sistemi sanitari ed economici nei confronti delle pande» LUGLIO/AGOSTO 2020 I 35


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__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

mie, partendo da un benessere più esteso ed equamente distribuito che sia basato su un’economia decarbonizzata e circolare. Che non si debba sprecare l’occasione per un rilancio green lo sostiene anche Legambiente, che ha individuato 33 proposte per ripartire improntate alla semplificazione e alla ripresa dell’economia. «Il tema della semplificazione è decisivo - ha dichiarato a 50&Più Stefano Ciafani, presidente di Legambiente - perché bisogna evitare la burocratizzazione inutile e ridurre gli ostacoli allo sviluppo che possono anche diventare un motore per la corruzione, ma attenzione a non confonderla con la deregulation, soprattutto se si parla di valutazioni di impatto ambientale e codice degli appalti». Da dove partire dunque? Abbiamo avuto prova di quale sia l’impatto delle attività umane nelle settimane di lockdown, ma la riduzione che vogliamo è quella che si possa attivare in condizioni di attività ordinarie nel Paese, con i cittadini che si muovono e le imprese che lavorano. Si deve partire da direttive chiare, ed evitare le contraddizioni. Un esempio? Nel Decreto Rilancio si incentivano con i bonus la mobilità sostenibile, per cercare di limitare l’uso dell’auto in un Paese che conta 60 macchine ogni 100 abitanti, e le ristrutturazioni energetiche. È giusto farlo ma non vediamo come questo si possa conciliare con il rinvio dell’entrata in vi-

LE INIZIATIVE

Il Green Deal Italia è un manifesto per il rilancio promosso dalle imprese italiane, che sta raccogliendo decine di adesioni attraverso la piattaforma greendealitalia.it

Legambiente ha proposto un documento in 33 punti per la ripartenza green, a partire dalla semplificazione e dalla riduzione delle disuguaglianze

Il mondo

accademico e della ricerca ha invece scritto una lettera aperta al premier e al Presidente della Repubblica con dieci idee per ripartire

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gore della plastic tax che, ricordiamo, era stata varata con la Legge di Bilancio del dicembre 2019 allo scopo di salvaguardare l’innovazione in termini di utilizzo di materiali di riciclo, e che entrerà in vigore adesso, ben sette mesi dopo, quando ne avremmo avuto bisogno soprattutto per i presidi sanitari. Oppure: nel 2018 abbiamo continuato a finanziare le fonti fossili con sussidi diretti e indiretti per quasi 19 miliardi, mentre alle fonti pulite sono andati 15 milioni di euro. Se petrolio, gas e carbone continuano a pesare più delle rinnovabili, facciamo una battaglia contro i mulini a vento. La Cina, seppure fra mille contraddizioni, è fra i Paesi che più investe nelle tecnologie pulite per due ragioni: ridurre certamente l’inquinamento sul proprio territorio, ma soprattutto capitalizzare ricerca e sviluppo sapendo che un domani venderà quelle tecnologie in tutto il mondo. Questa è la strada che dovremmo praticare anche noi, non solo

per la tutela dell’ambiente e della salute, ma anche per il benessere delle aziende italiane, che vanno aiutate ad andare nella giusta direzione. Basti pensare che le bioplastiche sono nate in Italia quarant’anni fa e poi esportate in tutto il mondo. Nell’idea di rilancio di Legambiente ci sono anche i piccoli Comuni. Come ormai da 17 anni, anche in questo 2020, in occasione del 2 giugno, abbiamo festeggiato i piccoli Comuni, dedicando questa edizione al tema della riconnessione del Paese, per promuovere l’economia verde anche attraverso la rivoluzione digitale. Lo sviluppo della banda ultra larga permetterebbe davvero a tutti di accedere a quei servizi che sono ancora appannaggio solo delle aree urbane più importanti, oltre a dare concretezza e uguali possibilità sul territorio allo smart working o alle forme di insegnamento a distanza, che hanno rivelato grandi divari digitali nella nostra Penisola.


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U __ INCHIESTA __

UN’ESTATE ITALIANA

TRA PASSATO E PRESENTE Il caldo è arrivato e la voglia di vacanza anche. Ma tra emergenza sanitaria e crisi economica, se il “tuffo dove l’acqua è più blu” ci sarà, avverrà nel mare del Belpaese. Proprio come accadeva tanti anni fa...

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sondaggio

FOCUS

Come trascorreranno le vacanze? Come ricordano quelle della loro gioventù? Un sondaggio del Centro Studi 50&Più, rivela timori e speranze dei senior

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE?

I preferiti

a cura del Centro Studi 50&Più

GLI AMERICANI LE CHIAMANO “STAYCATION” (UNA CRASI TRA STAY E VACATION), IN ITALIA LO ABBIAMO DEFINITO “TURISMO DI PROSSIMITÀ”. Sono i termini con cui ci riferiamo all’estate che verrà: una stagione in cui la riscoperta del Belpaese sembra al primo posto per i turisti italiani. Ad incentivarla è anche l’arrivo del “Bonus Vacanze”, un punto del Decreto Rilancio a sostegno di tutte le famiglie che viaggeranno in Italia. Ma quante sono le persone che hanno intenzione di andare in vacanza? Se l’è chiesto Ipsos, l’agenzia esperta di ricerche di mercato che, poco prima della fine del lockdown, ha indagato le intenzioni vacanziere degli italiani.

Nel mese di aprile, ad esempio, coloro che avevano intenzione di concedersi qualche giorno di relax tra maggio e giugno erano il 36% degli intervistati. La stessa percentuale di chi, invece, ha dichiarato di non volersi muovere da casa. E in vista dell’estate, come ci sentiremo all’idea di stare in posti troppo affollati o di prendere un treno o un aereo? Torneremo davvero a far vacanza come negli anni Cinquanta e Sessanta, sfruttando le seconde case e scoprendo luoghi più vicini e meno frequentati? Ma soprattutto, gli anziani, la fascia colpita più duramente dall’emergenza appena trascorsa, si concederanno qualche giorno di vacanza? Il Centro Studi e la Rivista

PENSANDO ALLE ESTATI DI QUANDO ERI GIOVANE... Con chi viaggiavi?

1.4% DA SOLO

4.2% COLONIA ESTIVA GRUPPO PARROCCHIALE

70.8% CON LA FAMIGLIA

20.8% CON GLI AMICI

52.8%

5.6% TRENO

1.4% AUTOBUS

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36.1% AEREO

Eccellenze Sono 407 le spiagge italiane che quest’anno si sono si sono aggiudicate la Bandiera Blu. L’elenco completo è consultabile sul sito: www.bandierablu.org.

I più belli Per scoprire i borghi più belli d’Italia, invece, si può consultare il sito www.borghipiubelliditalia.it.

2.8% ALTRO

Emozioni

Quale mezzo di trasporto utilizzavi per raggiungere la tua meta?

AUTOMOBILE

Spiagge e borghi sono tra le mete preferite dai senior che quest’estate andranno in vacanza.

4.1% ALTRO

Più della metà degli intervistati si dichiara incerta, perplessa e preoccupata in vista dell’estate che verrà.

50&Più hanno cercato le risposte a tutti questi interrogativi con un’indagine rivolta proprio ai senior italiani. A rispondere sono stati i presidenti provinciali di 50&Più, un gruppo con una media d’età pari a 73 anni. COME ERAVAMO

Per capire se davvero dobbiamo aspettarci un ritorno al passato, le prime domande poste agli intervistati erano proprio volte a ricordare le estati della loro gioventù. Ad essere andato in vacanza da bambino o da ragazzo, infatti, è il 95,9% del campione. La maggior parte dei vacanzieri andava al mare, mentre un numero più contenuto si recava in montagna. Luoghi molto frequentati per alcuni, posti meno affollati per altri, ma non solo nei confini italiani. Il 54,2%, infatti, era solito uscire dall’Italia, contro un 38,9% che ha varcato i confini del Belpaese solo qualche volta e chi da ragazzo non l’ha mai fatto (6,9%). Non per tutti valeva il famoso motivetto “stessa spiaggia, stesso mare”. La metà degli intervistati, infatti, ha dichiarato di essere un habituè dello stesso luogo di villeggiatura, mentre l’altra parte cambiava di anno in anno la propria meta. Ma se si pensa alla compagnia delle proprie vacanze la famiglia è al primo posto. La maggior parte dei senior ha dichiarato di aver viaggiato con i parenti, mentre il 20,8% partiva con gli amici e pochi con gruppi organizzati (come colonie estive o gruppi parrocchiali) o da soli. Ripensandoci, non è difficile pescare dalla memoria i ricordi di spiagge assolate con


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PENSANDO ALLA PROSSIMA ESTATE... Indica una o più mete della tua vacanza.

77.6% MARE

32.7%

8.2%

MONTAGNA

18.4%

CITTA’

ALTRO

Dove soggiornerai?

52.9% HOTEL

20.6%

8.8%

5.9%

SECONDA CASA

IN AFFITTO

CAMPEGGIO

famiglie intere sotto l’ombrellone e i richiami delle madri verso i figli da troppo immersi tra le onde. Non è difficile nemmeno ripensare alle macchine stipate di tutto il necessario per stare in villeggiatura più di qualche giorno. Il mezzo di trasporto prediletto, infatti, era l’automobile, seguita dall’aereo e dal treno. Arrivati a destinazione, poi, il 54,2% soggiornava in hotel, mentre altri si dividevano tra appartamenti in affitto (16,7%), campeggi e altre strutture. Le seconde case, invece, venivano utilizzate solo dal 6,9%. Per la maggior parte degli intervistati, alberghi, appartamenti e campeggi diventavano l’appoggio per vacanze che superavano i quattordici giorni, mentre un terzo godeva di due

11.8% ALTRO

settimane di vacanza e un quarto di una sola settimana. COME SAREMO

Contrariamente a quanto riscontrato per l’estate che verrà, in passato nessuno partiva con l’intento di stare via pochi giorni. Una piccola parte dei senior intervistati, infatti, ha riferito che quest’anno rimarrà in vacanza per meno di una settimana, mentre sale il numero di coloro che partiranno per un’intera settimana di villeggiatura e scende la percentuale di chi godrà di più di quattordici giorni di vacanza. Ma non tutti partiranno, anzi. Tra gli intervistati, infatti, il 64,4% ha risposto “no” alla domanda “Andrai in vacanza quest’estate?”. Chi partirà, invece, ha specificato che si recherà soprattutto al mare »

Se dovessi andare in vacanza, quale sarebbe la tua destinazione?

86.8%

2.9%

2.9%

7.4%

ITALIA

EUROPA

EXTRA EUROPA

NON HO DECISO

UN BENE PREZIOSO di Sadìa Maccari

LA RIVINCITA DELLE SECONDE CASE «A ROBÈ, CHE TE FREGA DELLE TRISTEZZE. LO SAI QUAL È L’ETÀ PIÙ BELLA? È QUELLA CHE UNO C’HA GIORNO PER GIORNO. FINO A QUANDO SCHIATTA...». Il memorabile dialogo de Il Sorpasso tra Bruno Tortona (Vittorio Gassman) e Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant) fotografa alla perfezione lo spirito di un’estate italiana: quella della pellicola del ’62 di Dino Risi, affresco indelebile di un Paese splendente, alle prese col benessere e il miracolo economico. Ma sono tanti i film che, negli anni, hanno raccontato l’Italia nella bella stagione: dal Casotto di Sergio Citti a Un sacco bello di Carlo Verdone passando per Caro Diario di Nanni Moretti, Sapore di mare dei Vanzina e Ferie d’Agosto di Paolo Virzì. Chissà a chi spetterà raccontare invece questa singolare estate 2020: quella del distanziamento e delle misure anti Covid. Un’estate senza precedenti - secondo molti, del tutto italiana nella quale forse riscopriremo spiagge ignote eppure nostrane, paesaggi familiari, colline e campagne. E, sicuramente, le seconde case. Di fronte ai rischi connessi con la pandemia, infatti, chi possiede una residenza al mare, in campagna o in montagna, ne trarrà sicuro giovamento. La casa resta per gli italiani una certezza solida, l’unica soluzione d’investimento affidabile. E se negli anni scorsi c’era stata una progressiva tendenza alla dismissione » LUGLIO/AGOSTO 2020 I 39


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INCHIESTA - UN’ESTATE ITALIANA delle seconde case - rifugio di un’intera generazione di risparmiatori, bene inarrivabile per molti nuovi lavoratori, spesa insostenibile per i tanti senior che oggi aiutano i figli a far quadrare i bilanci -, da quest’estate potrebbero tornare sulla cresta dell’onda. Sta di fatto che, a un totale di 20 milioni di prime case (Fonte, Dipartimento delle finanze e Agenzia delle Entrate) se ne aggiungono circa 6,5 milioni di seconde. Un mercato, quello dell’acquisto per villeggiatura che, ancora oggi, intercetta il favore soprattutto dei pensionati. Sono infatti loro i più attenti, disponibili e propensi alle opportunità offerte dal mercato residenziale: specie quello delle seconde case. Una recente indagine che mappa l’andamento del mercato immobiliare nel primo semestre 2019 constata come sia cresciuto il numero di italiani over 65 che decide di acquistare una seconda casa per le vacanze, con una percentuale registrata del 10,3% (un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente). Al contrario, un trend negativo si registra negli acquisti a scopo di investimento che, nella prima parte del 2019, hanno avuto un calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Ma tutto, in questa estate 2020, potrebbe finire ribaltato. Il Coronavirus ci ha esposti al rischio di dover restare bloccati nelle proprie città più a lungo di quanto immaginato e poter contare su una residenza sicura e alternativa, non troppo distante, potrebbe spingere tanti a riconsiderare propositi di vendita o valutare acquisti nel Belpaese, se non addirittura - per così dire -

a chilometro zero: nelle immediate vicinanze o comunque nella propria regione. E gli unici a poter modificare la tendenza all’acquisto sono proprio i baby boomers, gli stessi che - secondo le rilevazioni - nell’88% dei casi portano avanti compravendite potendo contare sui propri risparmi, senza il ricorso, dunque, a mutui e a liquidità extra. Solo il 12% dei pensionati avrebbe infatti fatto richiesta di mutui o prestiti per portare a termine l’acquisto. È inoltre possibile tracciare il profilo del tipo di acquisto prediletto che va dal trilocale (37,2%) al bilocale (28,5%). Meno gettonate le ampie metrature (quadrilocali, 15,5%) o ville e villette indipendenti (11,4%). Questo perché le residenze di piccola dimensione incontrano meglio i bisogni di nuclei familiari composti da due persone, che sarebbero il 64% dei pensionati. Per contro, e secondo un’indagine condotta dalla compagnia di assicurazioni Sara, per molti italiani la seconda casa sarebbe fonte di preoccupazioni per via dei danni (37%), timore di svalutazione dell’acquisto (33%), paura dei furti (27%). Staremo dunque a vedere le tendenze del prossimo futuro. Per ora non resta che tuffarci in questa estate!

40 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2020

Per anni hanno accolto intere generazioni di vacanzieri e nei decenni hanno rappresentato l’approdo delle famiglie italiane. Quest’anno, per via del Covid, le seconde case forse torneranno a essere protagoniste della bella stagione. Di certo, continuano a essere il settore in cui investono i senior

e nei borghi. Tutti, o quasi, con un unico obiettivo: la valorizzazione del territorio italiano. Quando ai senior è stato chiesto di specificare se la loro meta sarà all’interno dei confini del Belpaese, circa l’87% non ha avuto dubbi, mentre il 7,4% ha dichiarato di non aver ancora deciso dove andare. Come in passato così in futuro, la maggioranza andrà in vacanza con la famiglia e i congiunti, ma aumentano coloro che partiranno con un gruppo organizzato o da soli. Tra i mezzi di trasporto più gettonati rimane popolare il viaggio in auto. Una scelta, forse, che coincide con il timore dei mezzi pubblici. Scende, infatti, il numero di viaggiatori che prenderanno l’aereo e il treno. In vista del futuro, non si abbassa l’interesse per gli hotel, ma seconde case e altre soluzioni abitative sono tra le più gettonate. Un segnale che potrebbe confermare le previsioni di “turismo di prossimità”. Per quanto riguarda il costo di queste vacanze 2020, molti senior prevedono di spendere tanto quanto gli anni scorsi, mentre il 33,3% prospetta un’estate più conveniente. IN VACANZA SÌ, MA CON QUALCHE PREOCCUPAZIONE

Non mancano, però, le preoccupazioni. Alla domanda “Cercherai posti poco frequentati?”, infatti, i senior hanno risposto di sì nel 77,9% dei casi. Tra i posti appartati e più ricercati dagli over 50 svettano le spiagge: dalla Liguria al Salento, fino in Sicilia. Molto apprezzati anche i bor-


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ghi, le valli e i paesini di montagna. Una minoranza ha rivelato l’intenzione di visitare città d’arte e qualcuno, invece, sarà solo alla ricerca di un po’ di pace all’interno di una seconda casa. I luoghi affollati spaventano quindi? Secondo i senior intervistati, sì. La maggior parte, infatti, si dichiara preoccupata all’idea di frequentare posti troppo popolati, mentre solo il 13% non lo è affatto. EMOZIONI A CONFRONTO

Una preoccupazione che si ritrova anche nelle parole utilizzate dai senior per descrivere l’estate che verrà. Il 55% degli intervistati, infatti, ha usato parole come “tristezza”, “incertezza”, “perplessità” e, appunto, “preoccupazione”. Moltissimi hanno anche scritto “speranza di poter andare”, a indicare il desiderio di voler partire, ma il timore di non poterlo fare davvero. D’altra parte, c’è anche un 32% che

non si perde d’animo e, pensando al futuro, mantiene una visione propositiva. Sono coloro che hanno descritto la prossima estate come “insolita”, “diversa”, “catartica” e “positiva”. Uno spirito, comunque, molto diverso da quello con cui si pensa ai viaggi della propria gioventù. Alla richiesta di descrivere le estati passate con una sola parola in moltissimi hanno optato per termini come “nostalgia”, “serenità”, “spensieratezza” e “indimenticabile”. Solo il 5% ha riportato parole come “tristezza” e “rimpianto”. Ripensare ai momenti legati alla propria infanzia, infatti, non può che suscitare grandi emozioni e riportare alla mente momenti indimenticabili. Momenti che ci auguriamo di poter vivere anche quest’anno.

turismo VACANZE SÌ, MA IN SICUREZZA di Anna Mercuri

Mare o montagna, hotel o casa in affitto, in Italia o all’estero: come stanno organizzando le proprie vacanze gli italiani? Lo spiega Bruno Gaddi, di 50&PiùTurismo «LA TENDENZA È QUELLA DI UNA VACANZA ALL’INSEGNA DELL’INDIPENDENZA E DEL LAST MINUTE, PREVALENTEMENTE IN ITALIA», afferma Bruno Gaddi, amministratore delegato di 50&PiùTurismo (www.50epiuturismo.it). «Molte persone decideranno di organizzare la propria vacanza all’ultimo momento, muovendosi in macchina, alloggiando in strutture preferibilmente fuori città e svolgendo attività di outdoor come passeggiate, mini trekking, camminate». Si viaggerà in coppia, con un ristretto gruppo di amici e in famiglia, specie per quanto riguarda gli over 60. «Chi ha deciso di partire ha già fatto la sua prenotazione presso case, ville, appartamenti privati, in centri non affollati, in zona mare o in prossimità del mare. Anche la montagna è una delle mete privilegiate; il contatto con la natura, la possibilità di fare camminate in spazi ampi, dà l’idea di una maggiore sicurezza. Chi ha già prenotato - prosegue Gaddi - ha anche scelto di alloggiare presso una struttura ricettiva di fiducia: l’albergo nel quale si è andati negli anni passati oppure il villaggio turistico. Le strutture, per le regole del distanziamento sociale, sono obbligate a ridurre la capienza dal 30 al 50% e, dal momento che molte stanno adottando protocolli assolutamente accettabili dal punto di vista del cliente più scettico, ne stanno raccogliendo i frutti. Sta anche funzionando molto bene la possibilità di annullare la prenotazione fino a dieci giorni prima della partenza. In questo modo ci si assicura la vacanza e, se malauguratamente le condizioni sanitarie nel Paese dovessero cambiare, si può cancellare il soggiorno senza perdere l’acconto versato, che viene rimborsato».

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ieri e oggi Sarà diversa dalle precedenti, ma sicuramente memorabile. Quella del 2020, per via delle restrizioni legate al Covid, non somiglierà al passato. Ma come sarà?

E LA CHIAMANO ESTATE di Giada Valdannini NELL’ESTATE DELLA FASE DUE, LE NOSTRE VACANZE SARANNO SOPRATTUTTO ITALIANE. Al mare, in campagna, in montagna o in città: le più gettonate sono mete nostrane. La pandemia da Covid, infatti, ha spinto molti a modificare progetti di viaggio all’estero, altri a rinunciare per via di una situazione economica particolarmente complessa, altri ancora a optare per splendide località lungo lo Stivale. E allora ci siamo chiesti che estate sarà per i volti noti che ci hanno accompagnato nei nostri numeri di 50&Più e abbiamo chiesto loro anche di ripercorrere assieme un’estate indimenticabile del loro passato.

Sveva Sagramola, conduttrice televisiva Come sarà l’estate 2020? Io di solito trascorro le vacanze lontano perché mio marito è argentino e, una volta l’anno, raggiungiamo gli zii di Petra, nostra figlia, e i miei suoceri. Quest’anno, però, resteremo in Italia: l’America Latina è in piena pandemia e perciò non partiremo. Non è possibile trascorrere le vacanze con loro ed è un dolore perché mi spiace molto che mia figlia, che ha dieci anni, non possa abbracciare i nonni e stare con quella parte di famiglia cui è davvero molto legata. Avete qualcosa in programma? Se rinunciare a vedere i nonni e gli zii sarà il lato amaro di questa estate, quello positivo è che la passeremo con gli amici in campagna, condividendo le bellezze della Tosca-

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na. Staremo molto in casa e, quando si attenuerà il caldo, andremo a fare gite e belle passeggiate. Abbiamo affittato una casa tutti insieme. Per me l’estate è l’unico momento in cui riesco ad avere una vita sociale, di relazione con le persone care perché in vacanza si perdono completamente i ritmi frenetici e faticosi del lavoro, della vita quotidiana. Una condizione che ricerco ogni anno perché per me l’estate è sempre una ricarica dal punto di vista affettivo. La più bella estate del passato? La prima con mio marito: era il 2004. Lui viveva in Spagna, all’epoca. Siamo stati fuori stagione a Formentera - a giugno -. Poi abbiamo viaggiato per raggiungere Astypalea, un’isola bellissima

nel Dodecanneso. Un luogo estremamente selvaggio e con un paesaggio profondamente aspro che mi è rimasto nel cuore proprio perché ricordo il contrasto tra la ruvidità dell’isola e la dolcezza che invece io stavo vivendo con mio marito.

Umberto Guidoni, astronauta, divulgatore e scrittore Come sarà l’estate di quest’anno? Sarà sicuramente un’estate


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1 Ottavia Piccolo (1968) 2 Umberto Guidoni

e l’equipaggio della missione spaziale STS-100 (2001) 3 Lidia Ravera (1976) 4 Sveva Sagramola (2005)

in tono minore. Con mia moglie, prevedevamo di andare a trovare nostro figlio che lavora negli Stati Uniti, ma invece faremo una vacanza molto locale: nel Lazio. Qualche giorno verso sud, in albergo, tra Sabaudia e Terracina. Preferiamo il mare alla montagna e mia moglie, in particolare, ama fare lunghe passeggiate mentre io preferisco nuotare. Per le vacanze all’estero, aspetteremo il prossimo anno. Avevate mete particolari, oltre gli States, per raggiungere il figlio? I nostri piani si sono spostati all’estate dell’anno prossimo, quando speriamo si potrà riprendere a viaggiare. Conteremmo di andare a San Pietroburgo. Un’estate memorabile del passato? Quella del 2001, quando sono tornato dal secondo volo nello spazio. Siamo atterrati il Primo maggio;

al rientro dalle missioni c’è la consuetudine, per l’equipaggio, di fare un tour in vari Stati. Poiché, il mio, era un equipaggio internazionale - un canadese, un russo, io come europeo e vari altri americani - abbiamo fatto un lungo viaggio durato tutta l’estate. Dove siete stati? Oltre alle visite ai centri della Nasa, abbiamo visitato l’Europa e il Canada ed è stato bello perché abbiamo viaggiato tutti assieme con le famiglie. Ricordo con emozione il 2 giugno, quando il presidente Ciampi mi ha concesso un’onorificenza. Un’esperienza molto toccante anche perché hanno trattato me e la mia famiglia quasi come persone di casa: ricordo che la signora Ciampi prese mio figlio per mano e lo portò a visitare le sale del Quirinale.

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Ottavia Piccolo, attrice Programmi per l’estate? Io non sono abituata a fare vacanze. Per me, fare vacanze vuol dire non lavorare, non an- »

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ieri e oggi

Le vacanze più belle da ricordare? Quelle trascorse con la famiglia, con gli amici di sempre, oppure con “il primo amore che non si scorda mai” dare in giro. Quindi, la mia vacanza d’elezione è stare a casa. Siccome vivo in un posto meraviglioso, con mare da una parte, laguna dall’altra, Venezia di fronte, non ho bisogno di andare in vacanza. Perciò, malgrado tutto il disastro che abbiamo intorno per via del Covid, la mia estate sarà uguale a quella dell’anno scorso. E di tutti gli anni precedenti. E che ritmo hanno le giornate estive? Sono una che non ha grandi esigenze di andare fuori a cena: al massimo, ci vediamo con gli amici, ma tutto molto casalingo. D’estate, mi sveglio presto come d’inverno, esco col cane, passeggiata fino in spiaggia e poi si torna a casa, colazione e un caffè. Quindi, leggo e vedo le amiche. In più, farò la memoria, come dicia-

mo in teatro: mi preparerò su un testo di Stefano Massini Eichmann. Dove inizia la notte - che porterò in scena all’inizio dell’anno nuovo. Un’estate del passato da ricordare? Io non ho mai fatto vacanze perché da piccola le vacanze non ce le potevamo permettere. Non esisteva che ci si muovesse da Roma, d’estate. Al massimo la mattina si andava al mare a Ostia, col trenino o con il pullman, e si tornava il pomeriggio. Nel 1976, però, quando mio figlio aveva un anno, mio marito ed io abbiamo capito che era il caso di portarlo un po’ al mare. Avevamo qualche soldo che ci eravamo messi da parte e ci siamo regalati quindici giorni di pensione completa al mitico Hotel des Bains di Thomas

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Mann e Viscontiana memoria. La mia prima vera vacanza. Da allora è scoppiato l’amore per il Lido e ci abbiamo comprato casa. A lungo, ci venivamo d’estate ma, da sei anni a questa parte, abbiamo lasciato Milano e ci siamo trasferiti qui.

Arturo Brachetti, attore e trasformista Un’estate 2020 all’insegna del lavoro o del riposo? La mia sarà un’estate scalpitante perché voglio lavorare. Non amo stare in ozio e, tanto più quest’anno che abbiamo fatto due mesi di vacanza forzata per via del lockdown, proprio non ci penso a fare le vacanze. Fortuna che aprono i festival estivi e quindi abbiamo pensato a una formula

di spettacolo che possa essere fatta con pochi trasporti di scenografie: quindi, viaggiando su e giù per l’Italia. Porterò in giro Arturo racconta Brachetti, che è uno spettacolointervista in cui racconto la mia storia in un numero minimalista ma che abbiamo già fatto l’anno scorso. Qual è il bello di lavorare d’estate? A me il lavoro - che è poi un grande, faticosissimo gioco piace molto. Lo spettacolo estivo, poi, è molto più amichevole, molto più informale perché si svolge nelle piazze, nei castelli, nei parchi e quindi è anche più intimo. E che bello tornare tra la gente! Il teatro è come l’amore: si fa dal vivo, non si fa su internet. Un’estate del passato da ricordare? Quella di Berlino, cinque mesi a lavorare al teatro Wintergarten. Era il 1992 e il Muro era caduto da poco. C’era questa euforia da libertà e quindi, in quelle notti d’estate, c’erano dei parchi pieni di gente che mangiava, dormiva lì. Ricordo un vecchio centro com-


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INCHIESTA - UN’ESTATE ITALIANA

per coprirmi e ci regala qualche soldo che poi gli ridaremo. Riesco a raggiungere uno zio al telefono che non vedo mai - i miei sono in Jugoslavia e non rispondono - che ci manda qualche altro soldino. Alla fine, l’auto viene ritrovata: svuotata di tutto tranne che della tenda. E noi, con l’entusiasmo di quegli anni, andiamo avanti fino alla fine della vacanza.

merciale degli Anni ’30, il Tacheles, pieno di artisti e performer come anche le istallazioni artistiche nel bunker dove si suicidò Hitler. Era come vivere in futuri distopici che ora vediamo nelle serie Tv: tutti figli di Blade Runner.

Lidia Ravera, scrittrice e giornalista «Io ho impostato la mia vita per non avere vacanze perché faccio un lavoro che è la mia vacanza, oltre che il mio lavoro». Perciò, come sarà l’estate di quest’anno? Quando viene la bella stagione, io semplicemente sposto il mio lavoro in un posto di mare. Lo faccio da sempre. Da quindici anni, il posto di mare è l’isola di Stromboli. Cambio quinte

per il mio teatro. La maggior parte della mia giornata la passo a scrivere. In più, la mia casa di Stromboli è poggiata sugli scogli. Ho tre sassi da scendere e posso nuotare. Poi tornerò sul mio terrazzo e mi metterò a scrivere, come ho sempre fatto. Oggi l’estate è dunque scrittura. Ma un’estate memorabile del passato? Quella della prima vacanza da sola con il mio ragazzo. Avevo 17 anni, era il 1968. Lui ne aveva 18. Partiamo noi due da soli da Torino con l’eccitazione al massimo. Carichiamo nella sua 500 Giardinetta, una tenda, i nostri zaini e un po’ di soldini regalati da mamma e papà. Puntiamo verso Napoli. Una volta arrivati, ci mettiamo il costumino e scendiamo a fare il bagno, lasciando la macchina coi soldi, la tenda e tutto il resto. Torniamo dopo esserci baciati sentendoci le due persone più felici del mondo e la macchina non c’è più. Noi, senza vestiti né auto, veniamo fermati dei carabinieri. Uno di loro si impietosisce, va a casa, e mi porta un abito della figlia

Giobbe Covatta, attore e scrittore «Lo vedo già il direttore di banca: mica mi ama più come prima». Allude al fatto che col Covid il lavoro quest’estate diminuirà? Mi piacerebbe che fosse un’estate di lavoro ma, col Coronavirus, già so che non sarà così. E dunque che estate sarà? Sono una persona fortunata. Posso dire di non aver lavorato un giorno in vita mia. Fino a trent’anni sono stato in mare - ho fatto lo skipper - e poi è iniziato il lavoro d’attore. Perciò, non bramo la vacanza. Il sole e i tropici, sì: me li porto dentro. Sono un tipo tropicale. Con Paola, mia moglie, abbiamo la fortuna di avere due ca-

se: la sua, di famiglia, a Forte dei Marmi, e la mia, antica, nella campagna delle Marche. Faremo un po’ qua e un po’ là. Lei preferisce il mare, e io pure non lo disdegno - anzi, sono cresciuto in acqua -, ma il problema è che in spiaggia incontri sempre qualcuno che ti tira la sabbia, quello che lancia la pallonata. Bisognerebbe prendere una barchetta e andarsene in mezzo al mare. Guardando al passato, c’è un’estate che è rimasta nel cuore? Tutte, nessuna in particolare. La bella stagione è la mia stagione, solo che inizio ad avere una certa età e non mi ricordo di una in particolare. Potrei dire quella del 1622, quando andai in vacanza con la mia prima fidanzatina, o l’altra nel 1743 -, quando ho messo piede per la prima volta su una barca e ho afferrato un timone. Di tutte però, sì, qualcosa mi resta: quell’odore inconfondibilmente salmastro che si mescola col profumo delle piante selvatiche.

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cultura IN FERIE + TRA FESTIVAL, TEATRI E MUSEI

1 GALLERIE DEGLI UFFIZI 2 PINACOTECA DI BRERA 3 MUSEI VATICANI 4 ARENA DI VERONA 5 POMPEI

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PENSIAMO PONon sarà facile. SITIVO. Qualcosa Tra rinvii e cancellazioni, cui affidarci c’è. tra percorsi obbligati Innanzitutto le e distanziamento sociale, mostre. Incredibilmente rispetto tra numeri contingentati alle estati “nore mascherine. Ma... mali” che, a seguito del calo fisiologico di indi Raffaello Carabini gressi dovuto alla mancanza di gruppi e di scolazero”, come scriveva lo storesche, vedono sparire dal rico dell’arte Jean Clair. calendario tutte le princiCiao ciao caos, folle chiaspali rassegne, quest’anno sose, visitatori compulsine avremo diverse aperte, vamente malati di selfie. perché prolungate fino alIl distanziamento sociale l’autunno prossimo. Oltre fa bene a chi accede alle alle imperdibili, Raffaello mostre e ai musei, che può a Roma, De La Tour a Misostare davanti alle opere lano, Calatrava a Napoli e con lentezza (in Gran BreUlisse a Forlì, se ne postagna lo chiamano slow sono visitare varie altre. E looking, è un movimento finalmente le possiamo nato dalla constatazione ammirare, così come i che mediamente un visitagrandi musei, dagli Uffizi tore dedica 8 secondi a a Brera, ai Vaticani, “senza ognuna), soffermandosi vedere la nuca o il braccio sui dettagli e gli artifici di un curioso insinuarsi incompositivi, leggendo gli congrui nel proprio campo apparati (pannelli, didavisivo, senza essere distratscalie), aprendo la mente ti da stupide battute, con all’insondabile mistero delun beneficio intellettuale la creazione artistica. e spirituale pari quasi allo

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Non per nulla a Firenze, verso fine maggio, si sono bruciate circa 10mila prenotazioni museali in 24 ore, probabilmente anche perché lo smart working da Coronavirus ha permesso al museo più importante della città di sbarcare su Facebook (1,9 milioni di contatti durante il primo mese) e persino su TikTok, dove il canale @uffizigalleries offre quattro divertenti clip che fanno rivivere altrettanti capolavori. Ma il turismo di prossimità che ci condurrà verso mete vicino a casa, possibilmente poco affollate e pressoché sconosciute, permetterà la scoperta anche dei piccoli


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INCHIESTA - UN’ESTATE ITALIANA

+ musei di cui è disseminata l’Italia. Sono 4.903 secondo il Ministero per i beni e le attività culturali, cui vanno sommate numerose piccole realtà collezionistiche non mappate ufficialmente, curate da associazioni, famiglie, parrocchie, pro loco. Il turismo culturale quest’estate è vicino sempre più alle offerte del territorio e ci permette di scoprire i borghi storici, che in Italia sono quasi 250, e gli infiniti castelli (sono oltre 25.000, dai semplici ruderi a quelli in cui è possibile anche soggiornare), magari raggiungendoli secondo modalità “lente” ed “ecologiche”, camminando o utilizzando la bicicletta. E anche le realtà didattiche, come fattorie, agriturismi, musei d’impresa (sono 89), legate al mondo del lavoro, alla sua storia, ai suoi valori. Invece, non possiamo ammirare gli eventi che necessitano di un grande pubblico per rientrare dei costi, a cominciare da quelli musicali. Non solo il pop ha rimandato di un anno festival, tour, megaconcerti, ma anche la gran parte delle proposte di musica classica, soprattutto quelle con la presenza di un’orchestra (come possono suonare i fiatisti obbligati a usare la mascherina?), sono state definitivamente rinviate. L’Arena di Verona, abituale riferimento estivo per gli amanti dell’opera, propone nel suo sito la stagione 2021, saltando a pie’ pari tutto l’anno in corso.

La riduzione a solo 200 spettatori per i teatri, gli auditorium e i locali al chiuso permette di ammirare in queste location solo talenti emergenti che difficilmente vi avrebbero trovato spazio, spostando gli altri nelle arene all’aperto, dove il limite delle 1000 persone consente comunque di compensare il lavoro di artisti importanti, se non proprio dei big assoluti. Pensiamo ad esempio ai Nomadi, il gruppo italiano più longevo, che non ha cancellato alcuna data estiva, e al Festival di Spoleto, confermato per la fine di agosto, ma anche a proposte di eccellente livello diffuse sul territorio. La stagione estiva teatrale, che abitualmente si svolge all’aperto, continuerà. Mancheranno le rassegne che vedevano impegnati artisti stranieri e uno staff numeroso, come quella al Teatro Grande di Pompei e l’International Arts Festival di San Marino, posticipate al 2021, ma le pièce più contenute, con attori che possono recitare sul palco alla distanza di almeno un metro, saranno numerose. Citiamo nel mazzo il Plautus Festival di Sarsina, che non rinvia la 60esima edizione, il Teatro Greco di Siracusa, che cambia completamente la programmazione e la disposizione dei posti, e il Napoli Teatro Festival, che si sposterà in luoghi aperti perché, come dice il suo direttore Ruggero Cappuccio, “il teatro se sta fermo si arrugginisce”.

ARTE&TECNOLOGIA

Monumenti, palazzi, parchi archeologici... Ora, per scoprire i gioielli storici che ci circondano, basta lo smartphone

IN CITTÀ

Un’app per la prossimità Cercate il museo storico dei bersaglieri, quello della matematica oppure quello delle pentole? O semplicemente volete esplorare cosa c’è di culturalmente interessante e particolare nei dintorni di dove vi trovate? Molto semplice, basta scaricare sul proprio smartphone o tablet l’applicazione gratuita Art and Go, disponibile in 25 lingue per Android ed Apple. «Lo scopo è di spingere l’utente ad ammirare le bellezze e le particolarità vicine a lui o comunque presenti in Italia, andandole a visitare», dice Federica Fornelli, creatrice dell’app. «Non proponiamo immagini proprio perché ogni occhio vede le varie realtà in maniera differente. E tra i 9.500 musei, le 400 aree archeologiche, i 200 castelli, le 400 chiese, le 450 fontane, le 235 biblioteche e archivi, i 3.500 alberi monumentali e persino i 15 relitti marini siciliani su cui è possibile fare immersione, di realtà interessanti segnalate da Art and Go e magari di cui non immaginavamo neppure l’esistenza, ce ne sono infinite». L’utilizzo, poi, è semplicissimo. Una mappa indica dove l’utente si trova e presenta le icone dei luoghi suggeriti. Cliccando si accede a una scheda descrittiva, con tutte le informazioni utili alla visita, orari, chiusure, costi e modalità di prenotazione.

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animali

Al mare con Fido Prima di partire è bene sapere che... Le regioni, più pet-friendly sono: l’Emilia Romagna e le Marche, per il mare; la Valle d’Aosta, il Piemonte, il Trentino e il Friuli, per la montagna.

«MARE, MARE, MARE/COSA SON un tuffo rinfrescante nell’acqua. VENUTO A FARE SE NON CI SEI TU», Oggi, in Italia, sono più di 700 le spiagcosì cantava qualche anno fa, Luca Carge con aree predisposte nelle quali soboni. E, in effetti, andare no ammessi i cani, e olal mare con qualcuno a tre un centinaio sono CRESCONO SEMPRE PIÙ, quelle attrezzate in mocui si vuole bene è molto NEL NOSTRO PAESE, più divertente che andare do specifico per loro. In LE SPIAGGE DOG FRIENDLY, da soli. Ma non è detto ATTREZZATE IN MODO quest’ultime (le bau-beSPECIFICO PER I NOSTRI AMICI ach o dog-beach) si posche questo “qualcuno” A 4 ZAMPE. MA ATTENZIONE non possa essere “il nosono trovare ciotole con ALLE REGOLE DA SEGUIRE stro amico Fido”, che ci acqua e cibo, docce per di Rachele Randon tiene compagnia durante cani, aree giochi, zone tutto l’anno. Sono semd’ombra per le ore più pre di più, infatti, le cosiddette spiagge calde e un veterinario a disposizione. pet-friendly, dove gli animali da comObbligatori, in tutte le spiagge dogpagnia - spesso cani, ma anche gatti friendly, sono i documenti del cane e possono trascorrere una piacevole gioril certificato che attesti la regolarità nata all’aria aperta insieme a noi e fare delle sue vaccinazioni.


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DALLA COLLANA “LE PERLE DELLA MEMORIA”

vacanze in bianco e nero.

LA VILLEGGIATURA del

‘900

Un Paese ancora ferito dall’ultimo conflitto, la voglia di ricominciare... Fu così che scoppiò la gioia del mare: l’Italia andava finalmente in vacanza. Poi, col miracolo economico, la villeggiatura divenne segno di una conquistata agiatezza. La vacanza come simbolo: il benessere negli Anni ’50 e ’60, la trasgressione negli Anni ’70... Tanti i ricordi raccolti nel 17° volume de Le Perle della Memoria, “Vacanze in bianco e nero. La villeggiatura del ’900”, in un puzzle ricostruito grazie alle testimonianze di molti.

BUONO

D’ORDINE

PER L’ACQUISTO DEL VOLUME

LE PERLE DELLA MEMORIA N. 17 - 134 PAGINE

VACANZE IN BIANCO E NERO. LA VILLEGGIATURA DEL ‘900 DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO PRESSO IL MIO DOMICILIO N. _____ COPIA/E DEL VOLUME AL COSTO DI EURO 18,00 A COPIA (*) + SPESE SPEDIZIONE (**) (*) I soci 50&Più, le Università della Terza Età e gli iscritti che hanno partecipato alla ricerca possono acquistare il volume a 12,00 euro (con uno sconto del 30% rispetto al costo sopra indicato). (**) Per ordini fino a un massimo di 5 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 5,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 10,00 euro per tutti gli altri interessati. Per ordini superiori ai 6 volumi, le spese di spedizione ammontano a: - 10,00 euro per i soci, i ricercatori e le Università che hanno collaborato alla ricerca; - 20,00 euro per tutti gli altri interessati.

I Socio 50&Più - Tessera n° ................. I Università Terza Età / Iscritto ricercatore (BARRARE LA CASELLA INTERESSATA) COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA

Nome _____________________________________________________ Cognome _________________________________________________ Via _______________________________________________________ Città __________________________________Cap________________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono __________________________________________________ Mail ______________________________________________________ Data ________________ Firma ________________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


Anche quest’anno rivolgiti a 50&PiùCaf per presentare la tua dichiarazione dei redditi Affidati a 50&PiùCaf per la tua dichiarazione dei redditi, penseremo noi a certificare la correttezza dei dati inseriti apponendo il visto di conformità che ti permetterà di beneficiare di tutte le detrazioni e deduzioni fiscali a cui hai diritto.

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cultura LIBRI ARTE MUSICA TEATRO

__LIBRI CULTURA__ «OGGI LA LETTERATURA DAL VERO È LA RISPOSTA DI UNO SCRITTORE REALISTA, CHE SI RIFÀ ALLA TRADIZIONE DEL REALISMO, AL MONDO DEL REALITY, AL FATTO CHE TUTTO È FICTION», così dice Angelo Ferracuti parlando del suo ultimo romanzo, La metà del cielo. Niente fiction: dal vero di una storia realmente vissuta - la malattia e la perdita della moglie, il lungo tormentato cammino per non essere travolto dall’irreparabile, per risalire dal baratro etilico -, l’autore-protagonista “viaggia” nella propria esistenza, tra presente e passato: il passato della lacerazione e dell’urlo, il presente della consapevolezza anche dura e impietosa. Come un vero “reportage” - lui, Ferracuti, che è un ottimo scrittore di viaggi - per elaborare il lutto, decifra il senso di quella esperienza così dolorosa, segnata nell’incipit di La metà del cielo: «Quando Patrizia aveva smesso di respirare, passeggiavo nella piazza principale. Era cupa e deserta». Nel viaggio si intrecciano

PAGINE + DOLOROSE DI UNA STORIA VERA

ricordi, suggestioLA METÀ DEL CIELO ni, immagini, in MONDADORI un caleidoscopio 216 PAGINE - € 18,00 che proietta il diE-BOOK € 9,99 segno frastagliato Giudizio di 50&Più: di un percorso dentro uno “spazio-tempo”, visto da un luogo periferico, “la piccola città”. «Niente fiction, dunque - dice La narrazione Ferracuti -, questa è la mia storia». La di un’esperienza lacerante scrittura interrodella propria esistenza, gativa e perplessa in cui viaggiano ricordi, con cui la dice non suggestioni e immagini che racconta solo ciò che dice: il trauma si inseguono veloci, dell’assenza, l’itra passato e presente dentità che sfugge come un’anguilla e di Renato Minore si modifica con il ricordo che cerca di agguantarla, l’angustia della SOLITUDINE provincia, non più “appartata Mattia Ferraresi Einaudi, 232 pagine - € 17,00 e discreta”. Ma racconta ane-Book € 9,99 che il fatto che la sta dicendo Giudizio di 50&Più: quella “sua” storia con la forza «La solitudine - scrive Mattia Ferraresi -, e l’impotenza nel dirla: uno dei mali insidiosi dei nostri tempi, è «Quanto tempo ho sacrificato l’esito di un’idea precisa, l’individualismo, codella mia vita, ore e me autodeterminazione della persona». Dalla sua dimensione ore a brigare clinica alla cognizione di uno stato esistenziale dell’uomo condietro quelle temporaneo, qualcosa di più complicato ed oscuro di una tendenza frasi. Me ne sociale. Solitudine è un saggio che si legge come un instant vergogno book, tanto è puntuale il rapporto tra l’analisi di Ferraresi e la persino, cronaca dei giorni del Coronavirus. Basti pensare alle osservazioni certe volsulla morte solitaria, «senza presenze al capezzale e cerimonie te». funebri», o al concetto di “epidemia” per fenomeni come gli hikikomori giapponesi o il rancore violento del terrorismo identitario. Lungo è il cammino che porta alla consapevolezza di Musil, «una solitudine senza scampo dell’io, nel mondo e tra gli uomini».

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__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI

Bassano del Grappa (Vi), Palazzo Sturm, Via Schiavonetti 40 fino al 19 ottobre Orari: da mercoledì a lunedì 10,00-19,00. Martedì chiuso. Biglietti € 7; ridotti € 5 (fino a 18 anni e over 65, gruppi, universitari, convenzioni); gratis disabili e accompagnatori, fino a 10 anni, giornalisti. Catalogo Silvana Editore

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DA NON PERDERE

PERUGIA

Taddeo di Bartolo La prima mostra monografica dedicata al pittore senese, maestro dei polittici, raccoglie un centinaio di tavole provenienti da mezza Europa, che ne illustrano (con gli affreschi in video 3D) l’importante attività dall’Annunciazione, del 1389, alla Madonna Avvocata, del 1420. Fino al 30 agosto alla Galleria Nazionale dell’Umbria

TERMOLI (Cb)

Nanda Vigo

La recente scomparsa della sperimentatrice milanese fa del Light Project 2020 un omaggio postumo. Raffinata anticipatrice vicina a Fontana, Ponti e Manzoni, offre un percorso dettato dalla ricerca spazialista, sottolineata dall’uso magico della luce. Fino al 13 settembre al Macte

Una bella mostra ricorda il terzo centenario della nascita dell’architetto veneto, celebre per le sue incisioni

MOSTRE

GIOVAN BATTISTA PIRANESI, L’ARCHITETTO SENZA TEMPO

di Ersilia Rozza

QUANDO WOLFGANG GOETHE NEL 1787 GIUNSE A ROMA appuntò per il suo Viaggio in Italia: «Le rovine delle Terme d’Antonino e di Caracalla, riprodotte dal Piranesi con effetti alquanto fantastici, non ci han potuto accontentare per nulla, da vicino; l’occhio assuefatto a quelle riproduzioni». Al grande romanziere la realtà appariva deludente nei confronti delle vedute di quella stessa realtà proposte dal bulino (e soprattutto dall’immaginazione) di Giovan Battista Piranesi, il massimo incisore del XVIII secolo. Nato a Mojano di Mestre (oggi Mogliano Veneto) nel 1720, visse la gran parte della sua vita a Roma, dove morì non

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ancora sessantenne. Architetto e teorico, divenne celebre in tutta Europa grazie alle sue stampe, che diffusero una nuova visione delle “parlanti ruine” e dei panorami romani innanzitutto, ma anche il sentire quasi gotico delle immense Carceri d’Invenzione. Bassano del Grappa, che possiede una ricchissima collezione di stampe, lo celebra con la bella esposizione Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo. Le tavole delle più note Vedute di Roma, dei quattro tomi di Antichità Romane e di 16 “carceri” illustrano benissimo l’evoluzione del maestro, che, partito dalla scuola precisa e completa dell’acclamato e poi con-

corrente sconfitto Giuseppe Vasi, arrivò a una grafica pittorica intrisa di luminismo. A un crepitante dilagare di notazioni pittoresche e capricciose, a punti di osservazione che quasi sprofondano sotto la mole degli elementi raffigurati, a una completezza di notazioni sia archeologiche sia pittoresche di gusto tipicamente rococò. A immagini che possiedono sempre, inscindibili l’una dall’altra, il gusto dell’invenzione e la sicurezza della rappresentazione.


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__MUSICA CULTURA__

L’americano John Scofield e l’austriaco Wolfgang Muthspiel sono tra i giganti della sei corde contemporanea

MAESTRI DELLA CHITARRA JAZZ A CONFRONTO

MUSICA di Raffaello Carabini

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TALENTO EMERGENTE

Izo FitzRoy è una giovane cantante che la mancanza di megaconcerti permetterà di apprezzare al meglio VOCI NUOVE

In un’Italia dove è ufficiale il rinvio dei grandi eventi (tour nei palazzetti, negli stadi, festival e rassegne) al 2021, dobbiamo andare alla ricerca di talenti emergenti che potrebbero riempire i 1.000 posti disponibili all’aperto o i 200 in teatro. Talenti che propongono brani di spessore e “appeal”, anche se non ancora scoperti dal grande pubblico. Se capitasse, vi suggeriamo di non perdere Izo FitzRoy, soulwoman di gran classe, voce nera nonostante la pelle albionica, funky modernissimo e brani d’atmosfera, come mostra il secondo album How The Mighty Fall. CURIOSITÀ

Ha impiegato solo 48 ore Ginevra Di Marco a raccogliere tra i fan, grazie al “crowdfunding”, i 7.000 euro necessari (mentre scriviamo è arrivata attorno ai 9.000) per realizzare il suo nuovo album Quello che conta, in tributo a Luigi Tenco.

ESCONO IN CONTEMPORANEA, A SEGUITO DEI TEMPI DISCOGRAFICI RALLENTATI DALLA PANDEMIA, le ultime incisioni di due tra i più grandi chitarristi jazz in attività. Entrambe registrate in trio con il supporto di formidabili coppie ritmiche (i veterani Steve Swallow e Bill Stewart, per John Scofield; i rodati Scott Colley e Brian Blade, per Wolfgang Muthspiel), si propongono come opere di grande pregio e di raffinata intenzione artistica. Il chitarrista dell’Ohio omaggia con Swallow Tales le 80 primavere del suo mentore (lo traghettò dalla fusion al jazz) e bassista preferito, che ha dimostrato negli anni di essere anche uno straordinario compositore. «Amo queste canzoni: sono diventate degli autentici standard per

me e per molti jazzisti che sono cresciuti suonandole», dice John. In effetti brani come Eiderdown, Falling Grace e Hullo Bolinas sono dei classici che, affiancati da altri meno noti, scorrono via vivaci, quasi spiritosi, in una registrazione “alla vecchia maniera” di chi conosce perfettamente ogni sfaccettatura del materiale che sta proponendo. Con dinamismo e intelligenza indiscussi. Muthspiel, che punta meno alla scorrevolezza delle frasi atonali rispetto a Scofield, si presenta in Angular Blues con più ecletticità - propone anche standard e un brano in solo rispetto al suo abituale lirismo. Ne risulta un lavoro eccellente, che spazia dalle elettroniche barocche al blues più terrigno, sempre filtrati da una solida personalità. LUGLIO/AGOSTO 2020 I 53


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__TEATRO CULTURA__

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DAL NORD AL SUD LO SPETTACOLO DAL VIVO NON SI FERMA E FA SENTIRE LA SUA VOCE, GUARDANDO AL FUTURO. UN CLIMA DI RINASCITA SI RIAPPROPRIA DEGLI SPAZI ALL’APERTO, I FESTIVAL DI BORGIO VEREZZI E DI SIRACUSA SONO PRONTI A PARTIRE

canzoni di Carlo alberto Bixio rielaborate da marco armani. interpreti roçio muńoz morales e paolo Conticini, diretti da Francesco Bellomo. l’altra novità, Nota stonata, è affidata alla regia di moni ovadia. Testo francese, il thriller psicologico è interpretato da giuseppe pambieri e Carlo greco. non mancano però i classici come Ulisse, dal capolavoro di omero, e La leggenda del pianista sull’Oceano, da Baricco, con igor Chierici e luca Cicolella. Completano il ricco programma gli spettacoli cult A letto dopo il Carosello?, con michela andreozzi, e Tipi, di roberto Ciufoli. Tornano gaia de laurentiis con pietro longhi, antonio Cornacchione e gabriele pignotta e, fra le new entry, michele la ginestra, stefano masciarelli e Fabrizio Coniglio. info: 019610167

di mila sarti

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FOTO TOMMASO LE PERA

TuTTo riprogrammaTo, per l’anomala siTuazione, il 54° FesTival di Borgio verezzi, «ma non per questo meno interessante e comunque sempre in grado di offrire proposte di qualità», dichiara l’infaticabile direttore artistico stefano delfino. undici proposte, dal 24 luglio al 23 agosto, e non solo monologhi, ma anche commedie a più personaggi per far tornare il sorriso dopo tanta preoccupazione. e tutto in sicurezza per gli spettatori, gli artisti e le maestranze, dalla sanificazione agli accessi regolamentati, dalle mascherine alla misurazione della temperatura, dal distanziamento sociale al plexiglass separatorio del botteghino. due le prime nazionali, in apertura e chiusura dell’edizione 2020: Parlami d’amore Mariù, viaggio nella storia italiana del novecento, con le

DI NUOVO SUI PALCOSCENICI IN UN CLIMA DI SPERANZA

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È un’estate particolare quella che stiamo vivendo, ma la cultura, faticosamente e orgogliosamente, va avanti nel rispetto delle disposizioni in vigore. Non tutte le manifestazioni riprenderanno, alcune avranno una durata minore, altre hanno dovuto rivoluzionare il programma, altre ancora hanno spostato le date. Sicuramente tutto il mondo dello spettacolo, come il resto del Paese, è in grande sofferenza. E l’andare in scena ci dà uno spiraglio di speranza

INDA 2020 PER VOCI SOLE

A Siracusa, anche spettacoli in diretta e in differita

Programma speciale al Teatro Greco di Siracusa che rinvia la 56° stagione delle rappresentazioni classiche. Nasce però INDA 2020 Per voci sole, dal 10 luglio al 30 agosto, 480 spettatori a sera e tutti gli spettacoli del progetto trasmessi in diretta e in differita dal sito web della Fondazione Inda. L’inaugurazione è affidata al Premio Oscar Nicola Piovani, che dirigerà in prima mondiale L’isola della luce, un atto di speranza, di rinascita, un dramma musicale su libretto di Vincenzo Cerami, con Tosca e Massimo Popolizio. E poi Laura Morante, Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Claudio Santamaria con i Marlene Kuntz, Isabella Ragonese con Teho Teardo e Lella Costa in un omaggio per i cento anni di Franca Valeri. La rassegna si conclude con un’altra prima mondiale, la creazione dell’artista Mircea Cantor, The Sound of my Body is the Memory of my Presence. Info: 0931487248


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__TEATRO CULTURA__

FOTO TODD ROSENBERG

LA FAVOLA TEATRALE CONTINUA...

manifestazione internazionale di musica, arte e cultura, si apre la 63° edizione del Festival con l’evento Le creature di Prometeo. Le creature di Capucci (Piazza Duomo). Musiche del compositore tedesco Ludwig van Beethoven, con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, movimenti

VERONA

Shakespeare e non solo È giovane, solo alla sua terza edizione, ma non per questo meno tenace, anzi è l’ideatore del progetto “GoDot”, primo protocollo realizzato per lo spettacolo dal vivo nella Fase 2. Parliamo del Festival Urbino Teatro Urbano, che si terrà dal 10 al 17 luglio, manifestazione nata «come sintesi di riflessioni e pratiche cresciute nel corso di anni di ricerca, formazione, collaborazioni e produzioni del Centro Teatrale dell'Università di Urbino Carlo Bo (CTU Cesare Questa)». Il direttore artistico, Michele Pagliaroni, porta avanti un corso di preparazione per fornire ai partecipanti gli strumenti utili, sia in campo pratico che teorico, per realizzare i loro progetti. Nascono così spettacoli, mostre, presentazioni di libri, tutto in una corale condivisione di esperienze e linguaggi che animano Urbino, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Info: 0722305656

FOTO GAIA DI MAURO

NON SI È FERMATO NEANCHE SPOLETO FESTIVAL DEI 2MONDI. Il suo direttore Giorgio Ferrara ha annunciato che si terrà dal 27 al 30 agosto, quattro giorni che potrebbero aumentare col week end precedente (20-23) a un costo dei biglietti ridotto al minimo. Tenendo fede alla sua natura di

Forte messaggio dei nostri Festival, con rappresentazioni che inneggiano alla speranza. Ravenna, Urbino e Spoleto ai nastri di partenza, tra musica, arte e cultura

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RIPARTENZA ANCHE PER IL RAVENNA FESTIVAL, FINO AL 30 LUGLIO. IL SEGNALE POSITIVO DEL CONCERTO DI MUTI DI GIUGNO SI DIFFONDE NEI SUCCESSIVI 40 APPUNTAMENTI ALLA ROCCA INFO: 0544249244

Spoleto Festival dei 2Mondi annuncia un’edizione straordinaria di pochi giorni, ma densa di musica, arte e cultura. Da Monica Bellucci a Roberto Capucci, da Beatrice Rana a Riccardo Muti coreografici di Simona Bucci a cura di Daniele Cipriani e i costumi originali, delle vere opere d’arte, del grande Roberto Capucci, novant’anni di creatività e originalità. Il 28, al Teatro Romano, Monica Bellucci calcherà per la prima volta un palcoscenico italiano con regia e testo, Maria Callas. Lettere e Memorie, di Tom Volf. Al centro della scena un divano e accanto un grammofono, la Bellucci veste un abito appartenuto alla Callas, il più famoso soprano di tutti i tempi. Nell’intimità del salotto ci racconta con le sue

stesse parole (tratte da documenti inediti) la propria vita. Ed ecco svelarsi il vero volto di Maria, nascosto da quello dell’icona Callas. Sempre al Teatro Romano è la volta, il 29, del Concerto della talentuosa giovane pianista salentina Beatrice Rana, apprezzata a livello internazionale. L’ultimo appuntamento vede l’immenso Maestro Muti dirigere, a Piazza Duomo, un Concerto straordinario con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. info: 0743776444

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__ EVENTI __

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SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE 50&PIÙ SONO PUBBLICATE TUTTE LE OPERE DI QUESTA EDIZIONE E QUELLE PREMIATE

VOGLIA DI RINASCITA Decretati i vincitori della XXXVIII edizione del Concorso 50&Più. Assegnate 20 Farfalle d’Oro, 4 Libellule d’Oro, 34 Menzioni speciali e 8 Segnalazioni della Giuria. Ma cosa raccontano le opere di quest’anno? La parola ai giurati WWW.SPAZIO50.ORG/CONCORSO50EPIU

di Luisella Berti

VOGLIA DI VITA, DI SPERANZA, DI FUTURO. DI UN GENERALE RINNOVAMENTO ALL’INSEGNA DELLA SAGGEZZA. È questo quello che emerge dalle opere di prosa, poesia, pittura e fotografia del Concorso 50&Più 2020. Un grande desiderio di leggerezza, di delicatezza, di rinascita. E forse, mai come quest’anno, l’immagine simbolo del Concorso, Le farfalle bianche, di Enrico Benaglia, riflette lo spirito, le emozioni, i messaggi salienti lanciati dai tanti artisti over 50 che scrivono, dipingono e fotografano per pura passione. È stata un’edizione particolare che, per causa di forza maggiore, si è tenuta a distanza. Eppure, la sostanza delle opere è emersa ancora più forte, quasi a colmare quel distanziamento sociale forzato che ha caratterizzato questi ultimi tempi. Di cosa ci parlano le opere di quest’anno? I cinque componenti della Giuria del »

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CONCORSO PROSA POESIA PITTURA E FOTOGRAFIA

Enrico Benaglia - Pittore e scultore

Concorso 50&Più di Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia, ci raccontano le loro impressioni, dando un giudizio generale sulle opere esaminate. Nella pagina a fianco la classifica finale con gli autori premiati delle ambite Farfalle e Libellule d’Oro. Sul numero di settembre della Rivista 50&Più, sarà dato ampio spazio ai vincitori con le interviste e la pubblicazione delle opere. «Ricordi di nonni, di guerra, di padri. C’è molta saggezza nelle opere di quest’anno, ma anche un rapporto molto forte con la natura», dice Renato Minore, giornalista, critico letterario e scrittore, che ha avuto il compito di leggere ed esprimere il proprio giudizio sulle opere in prosa. «Complessivamente, è come se una comunità si fosse messa in moto e alla prova, scrivendo delle storie, fatte di emozioni, passione, sentimenti. Leggerle è stato come trovarsi innanzi a un epistolario collettivo, in una sorta di ideale staffetta in cui le voci si rincorrono, passando da un racconto all’altro, di trama in trama. È il racconto di una comunità che vuole

Duccio Trombadori - Pittore, giornalista, critico d’arte

di Alida Maria Sessa

LE FARFALLE BIANCHE DI BENAGLIA

“IL MAESTRO ENRICO BENAGLIA HA FERMATO SULLA TELA UNA DELICATA FIGURINA DI CARTA che esprime bene quello che diventate quando vi mettete all’opera per realizzare le vostre creazioni. E per ritrarvi tutti, poeti, fotografi, scrittori e pittori, ha scelto una ballerina dalla grazia disarmante. Un simbolo universale di leggerezza”. Fa una piroetta, un passo di danza in una nuvola di farfalle colorate che si spargono ovunque, volteggiano, incantano. Guardando ancora, ci accorgiamo che la danzatrice levita e fluttua nella sua nube di farfalle, come smaterializzata, quasi a significare che realizzare un’opera d’arte è anche sganciare la dimensione quotidiana della vita, superare i propri limiti, volare per un attimo, almeno col cuore. Perciò questa figura inebriata dalla danza

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Renato Minore - Giornalista, critico letterario e scrittore

esprime lo slancio e l’amore con cui in una specie di soprappensiero, in una concentrazione assorta, si valuta un tubetto di colore, poi un altro, si mescola la tinta con altre tinte, si diluisce e si rigira sul pennello in un vortice di toni che si fondono insieme fino ad arrivare al tono finale. Questa fragile, lievissima figurina di carta, che a guardar bene, mentre vola tra le note, immateriale, fa anche ombra sul pavimento a scacchi fittissimi, e la farfalla bianca che le vortica intorno, attraverso la nebbiosa densità dell’aria, attratta dai colori sgargianti del tutu, sono il simbolo di un sogno che può diventare realtà. Lo sappiamo bene, l’arte non è solo il luogo in cui rifugiarsi dalle difficoltà, dai mali della vita, ma è energia pura che regaliamo agli altri. Energia che parla di noi. Amore.


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Lina Pallotta - Fotografa e docente

Elio Pecora - Poeta, scrittore e saggista

I VINCITORI DEL CONCORSO 50&PIÙ XXXVIII EDIZIONE crescere, mettendosi alla prova, andando avanti». Il bisogno di guardarsi dentro e di raccontarsi attraverso la poesia quest’anno è sembrato ancora più intenso: «Le poesie sono state numerose e fitte di emozioni. Alcune espressivamente molto ben riuscite, grazie a un lavoro maggiore di ricerca della parola», spiega Elio Pecora, poeta, scrittore e saggista. In questa edizione è emerso in maniera più marcata anche un altro particolare: «È l’eliminazione della lontananza dalla poesia, vista come un oggetto lontano e straordinario; e riuscire, invece, a raccontare la propria verità, a raccogliere un ricordo, la propria memoria, ed esprimersi attraverso le parole della poesia che sono musica e sostanza allo stesso tempo. Lo straordinario di queste opere - prosegue - è che gli anni portano esperienza. E la grande cultura del passato veniva proprio dal non dimenticare la tradizione. Sono i vecchi ad insegnare ai giovani e questo è un grande tesoro». Cosa vogliono raccontarci, invece, i dipinti? «Si dice che la pittura sia lo specchio dell’ani-

FARFALLA D’ORO PROSA

- Anna Ciorcalo, di Napoli, con “Il salvataggio” - Rosa Conte, di Lucca, con “Madre” - Giuseppe Messina, di Foggia, con “Il canto delle sirene” - Tiziana Michelini, di Carpi (Mo), con “Il filo che unisce” - Ave Vasi, di Rieti, con “Il mistero dei mutandoni del nonno” LIBELLULA D’ORO PROSA

- Giovanni Silonio, di Vercelli, con “La creatività salva e allunga la vita” FARFALLA D’ORO POESIA

- Giovanni Mario Melosu, di Ponte dall’Olio (Pc), con “La pazienza in Epidemia - 2020” - Vera Ottani, di Bologna, con “Fioriranno le rose ad Aleppo” - Germana Pallecchi, di Impruneta (Fi), con “La luce in fondo...” - Emanuele Piccinno, di Castellanza (Va), con “Stupore e incomprensione” - Marcello Pierucci, di Empoli (Fi), con “Il bucaneve” LIBELLULA D’ORO POESIA

- Armando Giorgi, di Genova, con “Camera con vista al mare” FARFALLA D’ORO PITTURA

- Adelino Bresciani, di Curtarolo (Pd), con “Omaggio a Cittadella” - Eddi Panzolini, di Perugia, con “Paestum” - Rossana Pianigiani, di Roma, con “Cascata di fiori” - Franca Pozzoli, di Seregno (Mb), con “La lacrima del futuro” - Francesca Sanna, di Sassari, con “Lago silente” LIBELLULA D’ORO PITTURA

- Gavina Solinas, di Sassari, con “...dalla Escala del Cabirol” (Alghero) FARFALLA D’ORO FOTOGRAFIA

- Vincenzo Cuccurullo, di Salerno, con “Pensare al domani: amore e libertà” - Maria Teresa Fiorato, di Vicenza, con “Festa portoghese” - Concetta Perriello, di Vercelli, con “Trasparenze” - Enzo Rubin, di Grisignano di Zocco (Vc), con “Sguardi” - Luciana Salvucci, di Colmurano (Mc), con “Quando ti cerco, a Nordkapp” (la notte del giorno 11.11.19) LIBELLULA D’ORO FOTOGRAFIA

- Maria De Franceschi, di Vicenza, con “Risacca”

ma e l’anima dei partecipanti si è riflessa, in questa edizione, in modo puntuale in tanti soggetti: nel paesaggio, nella natura morta, nella figura femminile. Più in generale nella manifestazione di un bisogno di primavera», spiega Duccio Trombadori, pittore, critico d’arte e giornalista. «Sarà per la terribile esperienza del distanziamento sociale vissuto, del non potersi incontrare, che la reazione delle persone è stata quella di un moto di primavera e di gioventù: fiori, profumi, piante. Aria di nuovo. Questo, personalmente, mi ha dato un senso di slancio e di ottimismo». Anche il pittore Enrico Benaglia è stato chiamato ad esprimere il proprio giudizio. «È la prima volta che mi trovo nella Giuria del Concorso. E stato molto difficile scegliere le opere da premiare. Ad ogni modo, più che alla tecnica, ho dato la preferenza a quelle che hanno dato maggiormente spazio alla fantasia, alla creatività, all’idea. E consiglio a tutti di proseguire o intraprendere questa strada. L’idea è vita». Le opere fotografiche, invece, sono passate sotto la lente di Lina Pallotta, fotografa documentarista e docente. «Nelle opere di quest’anno ho notato una grande attenzione alla natura, agli animali. Un grande bisogno di voler scoprire la bellezza nelle cose che ci circondano. Anche un desiderio di pace: forse davanti alle situazioni complicate, la natura dà un grande senso di ristoro, di continuità e di vita».

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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ATTRAVERSO IL PROGETTO “TRUELOVE” ANGELO JORDAN COZZI HA AVUTO MODO DI FOTOGRAFARE DIVERSE COPPIE, SIA ALL’INTERNO DELLE PROPRIE ABITAZIONI SIA IN STRUTTURE RESIDENZIALI

di Linda Russo

LA VITA DEI SENIOR DENTRO L’OBIETTIVO

Ormai da dieci anni il 19 agosto si festeggia la Giornata mondiale della fotografia. Una ricorrenza istituita per ricordare come in una foto si possano rivivere emozioni e momenti importanti, come quelli fissati negli scatti di Angelo Jordan Cozzi

ERA IL 19 AGOSTO DEL 1837 QUANDO, A PARIGI, IL MONDO VENIVA A CONOSCENZA DI UNA DELLE INVENZIONI PIÙ INCREDIBILI DEGLI ULTIMI SECOLI. Dalle mani e dalle menti di Joseph Nicèphore Nièpce e Louis Daguerre, infatti, era appena nato il primo macchinario di dagherrotipia, procedimento che molti anni più tardi avrebbe portato allo sviluppo delle odierne fotografie. Quello strano apparecchio era in grado di catturare la realtà circostante e di imprimerla su una lastra di rame, producendo un cimelio prezioso che doveva essere racchiuso sottovetro per non deteriorarsi con il tempo. Ed è proprio la sfida contro il tempo che rende le fotografie così preziose. Se prima del digitale, infatti, potevamo godere degli scatti quando ormai erano un ricordo del passato, oggi la fotografia è in grado di raccontarci il presente diventando un modo per guardarsi dall’esterno. Lo è so-

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prattutto per i più giovani, appassionati di selfie e di social, che condividono molti dei loro momenti con il mondo virtuale. Ed è proprio un giovane lombardo di ventisei anni a dedicare la propria passione per la fotografia al mondo della terza età. Il suo nome è Angelo Jordan Cozzi e dal 2014 viaggia tra strutture residenziali, case di riposo e abitazioni private per immortalare il presente degli anziani che incontra. Angelo, cosa spinge un ragazzo così giovane ad avvicinarsi al mondo della terza età? È iniziato tutto per caso. Mentre frequentavo il liceo artistico ho preso parte a un progetto organizzato da una delle mie professoresse. Io e qualche mio coetaneo andavamo ogni mercoledì pomeriggio in una struttura residenziale della mia zona e passavamo il tempo con gli ospiti per quasi un’ora e mezza. Ci sedevamo in cerchio e ascoltavamo la storia della loro vita. In quell’occasione ho conosciuto una coppia che mi ha colpito particolarmente. Mi sono subito innamorato dei loro sguardi e del modo in cui raccontavano i primi momenti passati insieme, la vita trascorsa da quel momento e soprattutto la scelta di trasferirsi in casa di riposo. Non avevo mai conosciuto una coppia che decidesse liberamente di passare la propria vecchiaia in una struttura residenziale. Da quella esperienza è nato il progetto Truelove (Vero Amore)? Sì, dopo quell’esperienza mi sono trasferito a Firenze » LUGLIO/AGOSTO 2020 I 61


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per studiare, ma non ho mai smesso di pensare a quella coppia. Una volta tornato a Milano ho deciso di mettermi in contatto con altre strutture della zona per sapere se ci fossero storie simili anche altrove. Ho trovato alcune coppie che desideravano farsi fotografare e che volevano raccontare la loro storia. Così è nato Truelove, il progetto in cui ho scattato foto sia a coppie che abitano a casa propria che a quelle che vivono all’interno di strutture. L’obiettivo era capire perché coniugi o conviventi ancora autonomi decidessero di trasferirsi in casa di riposo. Si potrebbe pensare che sia una scelta obbligata e vissuta con tristezza, ma in certi casi è tutt’altro. Alcuni dei soggetti che ho fotografato hanno preso questa decisione per vivere in una comunità, per godere di momenti di condivisione e avere la sicurezza di poter contare su un’assistenza continua. Ha sviluppato molti progetti all’interno di strutture residenziali? Oltre a Truelove, anche Ritratti di Natale, Le donne della San Martino e Generazioni sono progetti nati e cresciuti in case di riposo. L’obiettivo dei miei lavori è quello di far

PROGETTI

A CONFRONTO

Ieri come oggi Per mettere a confronto passato e presente, la fotografa londinese Ana Oliveira ha sviluppato due progetti intitolati Identità e Identità II. In queste raccolte i soggetti ritratti hanno fornito una foto di se stessi da giovani e hanno ricreato gli scatti imitando le pose e gli abiti. Un vero e proprio salto nel tempo.

NONNI E NIPOTI

Più vicini Per avvicinare giovani e anziani il fotografo asiatico Qozop ha realizzato un progetto in cui nonni e nipoti si scambiavano gli abiti sul set.

+ PER SAPERNE DI PIÙ È POSSIBILE CONSULTARE TUTTI I PROGETTI E I MOLTEPLICI SCATTI DI ANGELO JORDAN COZZI, VISITANDO IL SITO WWW.JORDANCOZZI.IT

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vivere un’esperienza positiva agli ospiti, un momento di svago che possa farli stare bene anche in modo educativo. Ad esempio, nel progetto Le donne della San Martino abbiamo voluto valorizzare la bellezza delle donne che vivono in casa di riposo. Nella struttura, infatti, era attivo un servizio di parrucchiere e le signore erano particolarmente attente alle proprie acconciature e al proprio aspetto. In quel servizio ci sono molte donne sorridenti, felici di mostrare la propria femminilità. Sorrisi che si ritrovano anche in Generazioni… Quel progetto è nato in occasione della Festa dei nonni, in collaborazione con una scolaresca del luogo. I bambini sono arrivati in casa di riposo e si sono esibiti cantando alcune canzoni e regalando una pergamena con un

pensierino ad ogni ospite. È stato davvero commovente: molti ospiti si sono emozionati e anch’io. In particolare, c’era una bambina che qualche tempo prima aveva perso la nonna proprio in quella casa di riposo e desiderava essere immortalata con ogni ospite come ricordo. In quell’occasione ho scattato anche molte polaroid da regalare ai parenti sia dei bambini che degli anziani. Pensa di continuare il suo lavoro con gli anziani? Lavorare con i senior per me è stato, ed è tuttora, molto formativo. Voglio continuare a collaborare con loro, a raccontarli. Proprio nel corso di questi miei progetti ho potuto assaporare i valori di una generazione diversa dalla mia. I valori della condivisione, dell’ascolto. Sto imparando a conoscere le differenze tra le generazioni, ma anche le tante similitudini. Ad esempio, durante l’emergenza che ci ha colpiti quest’anno credo che tutti, indipendentemente dall’età, abbiano rivalutato l’importanza della comunità, della famiglia, della condivisione. Secondo me gli anziani sono più consapevoli da questo punto di vista. Ma lo erano anche prima del lockdown.


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

ISABEL, LA NONNA DEI VIDEOGAMES di Rita Nicosanti

FOTO FACEBOOK ABUELA GAMER ARG

Isabel Martinotti ha 85 anni, è argentina ed è una maga con il joystick. Ha iniziato a giocare 15 anni fa per far compagnia a suo nipote, e non si è più fermata

HA 85 ANNI, È ARGENTINA, VIVE A BUENOS AIRES ED È UNA PATITA DI VIDEOGIOCHI. Isabel Martinotti è una nonna che spopola nel web, amatissima da giovani e meno giovani, anche al di fuori dei confini nazionali. Ha scoperto questa passione quindici anni fa, grazie a suo nipote Germán. Aveva 9 anni lui, quando ha iniziato ad andare da solo a trovare la sua abuela (nonna). Isabel inizia a giocare ai videogiochi per fargli compagnia, per allietare il suo tempo libero. «Grazie a quel mezzo mi sono resa SQUADRE E TORNEI conto che lui si apriva con me, mi Guadagnare giocando raccontava della sua vita, io gli daNel mondo ci sono tantissimi gruppi formati da giocatori vo dei consigli: stavamo costruencon interessi simili. Formano delle squadre e si sfidano in do una relazione molto aperta», tornei. C’è anche chi lo fa a scopo di lucro. In Corea del ha raccontato Isabel davanti ai miSud e in Cina, ad esempio, le grandi aziende sponsorizzano i gamers che guadagnano più di 100mila dollari all’anno. crofoni di una televisione argen-

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tina. Passano così gli anni, e i due continuano a coltivare la loro passione. Si sfidano davanti allo schermo, fanno dei tornei per vedere chi conquista più punti, gareggiano per capire chi tra i due finisce più round. Isabel definisce il gioco uno strumento genitoriale, e diffida da chi crede che i videogiochi possano generare comportamenti violenti nei loro utenti. Nonna Isabel, al contrario, esalta la funzione educativa di questa forma di intrattenimento. «Una forma che - ci tiene a precisarlo - non ha età. Se posso farcela io, chiunque può riuscirci, specialmente perché, se usati con criterio, i videogames possono generare un legame meraviglioso e di vicinanza con la famiglia», racconta. E aggiunge anche un altro beneficio, di certo non trascurabile: «Il gioco aiuta ad esercitare la mente e a trovare soluzioni ai problemi. In fondo, tutti siamo dei giocatori. Ci sono persone che giocano a carte, altre che si dilettano a passare il tempo risolvendo i cruciverba, e poi ci sono quelli come me, che amano i videogiochi», afferma. Per Isabel, trovare uno spazio di comprensione con i figli ed i nipoti è stata la chiave vincente per trasmettere loro dei valori importanti, per farli diventare degli “esseri umani consapevoli”, e ne va orgogliosa. Sicuramente c’è un pregiudizio nel mondo dei videogiochi, che da sempre viene associato ai bambini e ai giovani. Questa nonna argentina scardina un simile tabù. Con la sua quindi-

IL FENOMENO I VIDEOGIOCHI OGGI

Un vero e proprio stile di vita

cennale esperienza con il joystick in mano, Isabel è sicuramente più rodata dei teenagers che, oggi, passano giornate intere a sfidarsi davanti allo schermo. Ed ammette che vuole continuare a farlo, per molti e molti anni ancora. Tra i suoi giochi preferiti ci sono Final Fantasy e The Witcher 3. Anche suo nipote Germán non vuole rinunciare a questo momento tutto loro. Lui, ora, di anni ne ha ventotto, però continua a recarsi da sua nonna, quando gli impegni glielo permettono e, assicura, i loro pomeriggi insieme sono davvero uno spasso. È anche grazie a lui che sua nonna è diventata una star del web. Hanno iniziato a caricare i primi video su YouTube. In breve tempo hanno conquistato migliaia di fan, il loro canale è cresciuto a dismisura, ed è arrivato anche l’interesse dei media televisivi argentini. Oggi nonna Isabel è approdata anche su Instagram con l’account “abuelagamearg”, dove vanta oltre settemila fol-

+ PER SAPERNE DI PIÙ SUI SOCIAL, NONNA ISABEL È @ABUELAGAMEARG: LA NONNA ARGENTINA DEI VIDEOGIOCHI

lower. Durante la quarantena si è cimentata anche nel mondo di TikTok, realizzando dei balletti molto divertenti, sempre con il joystick in mano. È un piacere seguirla sui social: sempre con il sorriso stampato sulla bocca, sempre concentrata con la sua Ps4, con lo sguardo attento per non compiere errori e vincere quadro dopo quadro. Non si prende molto sul serio e, forse, è proprio questo il suo segreto, ciò che la rende la abuela di tutti e le fa avere un seguito così importante. Allo stesso tempo dispensa messaggi importanti, come quando, durante l’emergenza Covid-19, ha portato l’attenzione sull’importanza dell’uso delle visiere. E dispensa anche consigli alla sua folta community, per poter godere appieno dell’esperienza dei videogames: «Gioca, riposa per quindici minuti, fai una passeggiata, metti in movimento il tuo corpo, e poi continua a giocare di nuovo». Parola di nonna Isabel!

Il 29 agosto si celebra la “Giornata mondiale dei videogiochi”. Una ricorrenza che è iniziata nel 2008, grazie alla spinta delle principali riviste di settore. Fino a qualche anno fa gli amanti dei videogames erano considerate persone che non avevano altro di meglio da fare che chiudersi in casa con un joystick in mano. Oggi, al contrario, è raro trovare un’abitazione che non abbia almeno una console. I videogiochi, infatti, sono diventati uno stile di vita ed ora, grazie allo sviluppo delle tecnologie mobili, il loro mercato si è ulteriormente ampliato. Negli Stati Uniti, l’età media dei gamers è di 30 anni, e giocano all’incirca da dodici anni. Secondo diversi studi e sondaggi, quasi il 50% degli adulti, ad un certo punto della loro vita, ha giocato a qualche tipo di videogioco. Sebbene ci siano molte giocatrici, il mondo dei gamers è formato per la maggioranza da giocatori uomini.


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La console onoraria dell’Italia in Giamaica, Maria Carla Gullotta, ci racconta i suoi primi trent’anni di vita e lavoro sull’isola caraibica. Dalla passione travolgente per la musica reggae, al costante impegno sociale con la Ong da lei fondata “Stand Up for Jamaica2”. Una lunga storia nata sotto il segno del sorriso, come quelle di Joy e Cherry, due donne che sono riuscite a realizzarsi nell’Isola che ha dato loro i natali e che amano profondamente

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di Marta Ghelma Foto di Stephanie Gengotti

GIAMAICA: LE DONNE SI RACCONTANO +

SONO FORTI E SOLARI MA, SPESSO, LE DONNE GIAMAICANE DELLE FASCE PIÙ DEBOLI PAGANO LO SCOTTO DI UNA DIFFUSA PERDITA DI VALORE DELL’ISTITUZIONE FAMIGLIARE

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«SONO ARRIVATA PER LA PRIMA VOLTA IN GIAMAICA COME UNA NORMALE TURISTA, CON AL SEGUITO I MIEI FIGLI DI 7 E 10 ANNI, DURANTE UNO DEI NOSTRI NUMEROSI VIAGGI ZAINO IN SPALLA. All’epoca vivevo a Roma, dove lavoravo come leader sindacale dei Cobas Scuola», racconta. Al rientro in Italia, insoddisfatta del lavoro e con la trasbordante passione per la musica giamaicana che, nel 1980, la spinse a partecipare al leggendario concerto di Bob Marley a San Siro, Maria Carla inizia a immaginare un futuro diverso, oltreoceano. «Oltre a scrivere di sonorità reggae per La Repubblica, ho partecipato al lavoro di un’etichetta musicale ed ero socia nella prima agenzia del genere in Italia. La vera svolta, quella che mi permise di ritornare più volte a viaggiare sull’Isola, però, avvenne con l’uscita di due libri: Viaggia

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la musica nera. Dalla Jamaica il Reggae, scritto a sei mani con Ernesto Assante e Mirco Melanco, e la guida turistica in italiano della Giamaica redatta con Cinzia Bocca per Clup/Utet». Sempre più affascinata dalla diversità culturale e dall’animo sempre positivo del Paese caraibico, a dieci anni dal suo primo incontro con la Giamaica, decide di lasciare definitivamente la Capitale e trasferirsi nel distretto di Portland con tutta la famiglia (lei e i suoi quattro figli). «Adoro questa parte dell’Isola perché, oltre a essere molto bella, è sempre rimasta fuori dai circuiti turistici di massa. Qui, non lontano dalla famosa spiaggia di Frenchman’s Cove, ho aperto la guest house che oggi gestisco insieme alla mia primogenita, quarantacinquenne e madre di due figli». Approdata sull’Isola, Maria Carla avverte presto l’esigenza di mettere al servizio della comunità la sua lunga esperienza nel sociale e la professionalità maturata nella nostra Penisola come insegnante per le persone svantaggiate. «Fin da subito, mi sono occupata attivamente di diritti umani, prima nel ruolo di coordinatrice di Amnesty International Italia per la Giamaica e, successivamente, grazie ai canali del reggae in Europa (reggae people, la comunità reggae, ndr) fondando una Ong». Con sede nella capitale Kingston, “Stand Up for Jamaica” è una delle più importanti organizzazioni non governative dell’Isola e si occupa di fornire un sostegno concreto alle fasce più fragili della società, dalle vittime della discriminazione di genere - in uno stato dove l’omosessualità è illegale - ai minori e alle donne, con una particolare attenzione alla difficile situazione delle carceri. Se è vero che, negli alti livelli, si può dire che la Giamaica vada avanti prevalentemente grazie a donne forti e indipendenti (l’ex primo ministro, Portia Simpson Miller, è stata la prima donna a guidare un governo delle Isole » LUGLIO/AGOSTO 2020 I 67


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

JOY SPENCER, LA SIGNORA DEL RUM Il sogno di Joy Spencer è sempre stato diventare medico, fino a quando un’insegnante delle scuole medie la fece innamorare della chimica. «Ero così appassionata che la sera, anziché uscire con le amiche, le davo una mano a preparare i laboratori per le classi superiori», racconta. Il quarto anno di scuola, la donna morì di parto e Joy promise a se stessa che, in suo onore, sarebbe diventata la più grande chimica del mondo. Dopo essersi laureata in Chimica alla University of the West Indies di Kingston, inizia la carriera di insegnante,

prima alla scuola media, ricoprendo la stessa cattedra che fu della sua mentore, e poi all’università. Lanciata nel mondo del lavoro da un master in UK, ricopre il ruolo di chimica ricercatrice per l’azienda di liquore Tia Maria e, dal 1981, è capo chimico alla Appleton Estate Jamaica Rum. «La mia vita è cambiata nel 1997 quando, dopo 17 anni di apprendistato alla Appleton, sono diventata la prima master blender donna al mondo nell’industria degli alcolici». Da allora, Joy Spencer ha fatto una brillante carriera (Fortune l’ha inclusa nella top 20 delle donne più innovative nell’industria del

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food and beverage mondiale), creando grandi blend di rum riconosciuti a livello internazionale. «Come me, molte donne in Giamaica rivestono ruoli importanti. Credo che la forza delle donne giamaicane sia dovuta ai nostri antenati africani. Nelle tribù dei Coromantee, ad esempio, erano le donne a lottare mentre gli uomini restavano nei villaggi a occuparsi dei bambini». Per omaggiare Joy, oggi l’azienda acquistata dal Gruppo Campari propone la “Joy Spencer Appleton Experience”, un tour alla scoperta della storia e della produzione del famoso rum isolano.

caraibiche), nelle fasce più basse della popolazione sono proprio loro a pagare il prezzo più alto. «Una delle molteplici e tragiche piaghe lasciate dalla schiavitù in Giamaica è la distruzione dell’istituzione famigliare, un concetto che solo adesso e con fatica, si sta ricreando. La fedeltà, per gli uomini giamaicani, non è un valore. A un anno dalla nascita del primo figlio non è raro che il neo padre si costruisca un’altra famiglia altrove. Il problema è che se la donna si trova da sola con i figli e senza lavoro, anziché allontanare il marito fedifrago e spesso violento, è costretta a tenerlo in casa passando ai suoi figli, e soprattutto alle figlie, un messaggio di subalternità profondamente sbagliato oltre che molto pericoloso». Il lavoro di Maria Carla Gullotta e della “sua” Ong è quello di ridare fiducia e speranza a quelle donne e a quei minori che sono finiti dietro le sbarre, spesso come soluzione estrema per difendersi dagli abusi e dai soprusi della famiglia e della “strada”. Ed è esattamente qui, complici anche i testi apertamente violenti e discriminatori di certa musica dancehall che, senza più padri né madri, i più fragili finiscono tra le braccia delle gang. «Oltre a fornire un’assistenza psicologica in carcere, la missione di “Stand Up for Jamaica” è quella di riabilitare e di reintegrare i cittadini attraverso corsi professionali come, ad esempio, informatica, sartoria, artigianato, musica e teatro portandoli, dov’è possibile, al conseguimento del diploma. Sono consapevole che la nostra è solo una goccia nell’oceano, ma l’Ong è la creatura di cui vado più fiera e uno sforzo


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che vale sempre la pena di essere compiuto». In trent’anni di vita sull’Isola, sono diverse le battaglie che la console onoraria italiana in Giamaica ha scelto di combattere a fianco dei giamaicani. Una di esse è quella contro la privatizzazione di Winnifred Beach, una delle poche spiagge pubbliche (nel Portland) rimaste ad accesso libero lungo l’intero litorale isolano. «Per ora, grazie alla massiccia partecipazione dei locali che si sono attivamente opposti allo snaturamento di una delle località più autentiche di tutto il distretto e forse dell’Isola, sembrerebbe vinta, ma occorre ancora vigilare per evitare brutte sorprese. Ciò che più mi ha conquistato e tuttora apprezzo molto dei giamaicani - aggiunge - è che, nonostante le reali difficoltà che gran parte della popolazione attraversa, il sorriso sulle labbra non manca mai. E mi spiace di non poter dire lo stesso degli italiani. Sto bene in Giamaica e non ho intenzione di cam-

biare casa ma, se dovessi identificare un aspetto tipicamente italiano per cui non mi manca il mio Paese, forse sarebbe proprio la tendenza costante alla lamentela. Per come la penso io, se le cose non vanno, occorre rimboccarsi le maniche e cambiarle». Purtroppo, dopo una prima fase in cui il Coronavirus sembrava un problema lontano per i Caraibi, e poi un inizio molto “soft” che faceva sperare in un contenimento dei contagi, nelle scorse settimane i numeri sono aumentati e anche la Giamaica è stata travolta dall’emergenza. Sull’isola è scattato il lockdown, ovunque c’è l’obbligo della mascherina e alcuni dipartimenti, quelli dove si registra il maggior numero di casi, sono stati isolati. «In un Paese che vive di turismo, dove l’economia è già di per sé precaria e in cui trionfa il lavoro nero, la mia preoccupazione è che l’accentuarsi della povertà possa generare un’escalation di violenza». God bless Jamaica.

DA “MAMA” CHERRY Il suo vero nome è Audry Cousins, ma a Port Antonio tutti la conoscono con il dolce soprannome di Cherry (ciliegia). Dal 1986, con il marito Woody gestisce il Woody’s Low Bridge Place, un popolare chiosco di hamburger non lontano dalla famosa baia di Frenchman’s Cove. «È iniziato tutto per gioco - racconta “Mama” Cherry -. Ci è sempre piaciuto cucinare ed essere circondati dalle persone. Così, un giorno di 34 anni fa, guardandoci negli occhi abbiamo deciso di aprire la nostra casa e i nostri cuori a chi passasse di qui». Che quello di Cherry e Woody sia un posto speciale, lo si intuisce subito dai colori vivaci, dalle frasi e dai ritagli di giornale che ricoprono le pareti. «Fin dal primo giorno è stato come se li conoscessimo da sempre. Non so come spiegarlo, forse perché ci raccontano le loro storie e alcuni addirittura piangono davanti al bancone, ma con i nostri clienti si sviluppa un attaccamento naturale. Nella nostra attività, ciò che ci rende ricchi è la possibilità di far sentire meglio le persone, di condividere dei momenti con loro». E i clienti del Woody’s Low Bridge Place, dal giamaicano al turista, fino al giornalista del The New York Times che gli ha dedicato una recensione, apprezzano. «Cucinare non significa solo preparare il cibo e servirlo, ma è un gesto che viene dal cuore», sottolinea Cherry. Anche vegetariani e tutti a base di ingredienti a chilometro zero mentre si gustano gli ottimi hamburger di Cherry, si può assistere all’esibizione dal vivo di “Papa” Woody. «Eh sì, non è solo un ottimo marito, ma anche un “aspirante” cantante reggae», ride Cherry.

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__ SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Le settimane di lockdown hanno messo ancora più in evidenza l’importanza degli animali da compagnia. Oggi, anche una proposta di legge li riconosce come esseri senzienti, con diritti in materia di benessere, affidamento in caso di separazione, e frequentazione dei luoghi aperti al pubblico insieme ai proprietari. La definizione di “essere senziente” era già stata applicata ai pets dal Trattato di Lisbona

L’ANIMALE DOMESTICO, UNO DI FAMIGLIA +

LA PROPOSTA DI LEGGE SI COMPONE DI SEI ARTICOLI E INTRODUCE UN NUOVO TITOLO NEL PRIMO LIBRO DEL CODICE CIVILE, IL XIV BIS, “DEGLI ANIMALI”

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di Winda Casula

DURANTE L’ESPERIENZA DEL LOCKDOWN, CHI HA CONDIVISO CASA E VITA CON UNO O PIÙ ANIMALI DA COMPAGNIA HA POTUTO SPERIMENTARE UNA CONVIVENZA ANCORA PIÙ STRETTA, CHE IN MOLTI CASI SI È RIVELATA UN BENEFICO RIMEDIO CONTRO LA SOLITUDINE E UNO STIMOLO AD AFFRONTARE LE GIORNATE CON PIÙ POSITIVITÀ. «In questa fase particolare, tutto il valore dei nostri amici, non necessariamente solo cani e gatti - ha dichiarato a 50&Più Carla Rocchi, presidente di Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali -, è stato riscoperto e apprezzato ancora di più, tanto che con la Fase 2 abbiamo avuto più richieste di adozione. Non è vero


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dunque che gli abbandoni sono aumentati, durante e dopo la fase emergenziale, i casi sono stati pochi e legati a false informazioni circa eventuali possibilità di contagio da parte degli animali». In Italia sono 32 milioni gli animali domestici censiti presenti nelle nostre case: in pratica, nel 52% delle abitazioni vivono anche uno o più cani, gatti, altri piccoli mammiferi come criceti e conigli, uccelli, pesci e rettili. Secondo l’ultima indagine del Censis, questi numeri mettono l’Italia al secondo posto in Europa per convivenza familiare con i “pets”, con 53,1 animali ogni 100 abitanti, contro i 54,2 dell’Ungheria - al primo posto -, i 49,1 della Francia, i 45,4 della Germania e i 37,7 della Spagna. L’ultima novità in fatto di disposizioni per la tutela dei nostri “coinquilini” è la proposta di legge presentata dalle deputate Patrizia Prestipino e Stefania Pezzopane per il riconoscimento degli animali come esseri senzienti e non più come oggetti di proprietà, e che introduce un nuovo titolo nel Codice Civile, il XIV bis, “Degli animali”. Nel documento è definito animale familiare ogni animale domestico tenuto dall’uomo per

compagnia e senza scopi alimentari, e se ne specificano i diritti in materia di esistenza dignitosa e compatibile con le caratteristiche etologiche. In particolare, si cerca di colmare le lacune in fatto di affidamento in caso di separazione o di morte dei proprietari, si apre all’accesso libero nei locali pubblici e privati e sui mezzi di trasporto, se ne regolamenta la vendita. In caso di separazione dei coniugi che hanno un animale in casa, il tribunale competente potrà affidarlo in via esclusiva a chi ne garantisce il miglior benessere psicofisico, in mancanza di un accordo tra le parti; oppure procedere ad un affido condiviso, con obbligo di dividere le spese di mantenimento e di cura in misura proporzionale al reddito di ciascuno. La proprietà dell’animale, che potrà essere dimostrata dalla documentazione anagrafica, sarà presa in considerazione ma non costituirà elemento vincolante nella decisione del giudice, salvo che non si provi che l’animale abbia avuto un rapporto esclusivo con chi ne risulta proprietario. In caso di cessazione di una convivenza, potrà essere chiamato a decidere il giudice di pace del luogo dell’ultima resi» LUGLIO/AGOSTO 2020 I 71


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SOCIETÀ ATTUALITÀ denza comune degli interessati. Il giudice potrà anche prendere in considerazione la presenza di bambini nel nucleo familiare, e agire a tutela degli interessi morali dei minori, anche in fatto di affezione all’animale. In caso di morte del proprietario, tra i diritti e i doveri che si trasmettono con la successione è compreso anche il dovere di assicurare il benessere dell’animale di famiglia: l’eventuale curatore testamentario, sentiti tutti gli eredi e con l’assenso del tribunale, potrà attribuire l’affidamento, prima temporaneo e poi definitivo, a chi ne farà richiesta. È legittima anche la devoluzione di beni mobili o immobili a una persona o un ente, con il vincolo che servano ad assicurare la custodia e il benessere dell’animale familiare. Un altro aspetto importante che potrebbe cambiare le abitudini quotidiane della vita con il proprio animale domestico riguarda l’accesso a tutti i luoghi aperti al pubblico, comprese scuole e luoghi di culto: ad oggi la legge in vigore prevede ancora che i cani possano essere portati con sé solo se tenuti al guinzaglio o provvisti di museruola, o entrambi in caso di utilizzo di mezzi di trasporto pubblico. Nel caso di bar e ristoranti l’accesso è consentito, purché l’animale non entri in contatto con gli alimenti. Nei supermercati e punti vendita al dettaglio possono essere predisposti spazi appositi, sempre garantendo che non

NELLA PROPOSTA

L’articolo 1 definisce così il concetto di animale familiare: “ogni animale domestico tenuto dall’uomo per compagnia e senza scopi alimentari”.

L’articolo 2 parla di affidamento, accesso ai locali pubblici - comprese scuole e luoghi di culto e vendita.

L’articolo 5 tocca il tema dei rapporti familiari dei detenuti, che vanno estesi anche agli animali domestici, attraverso l’ingresso nei penitenziari.

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ci sia un contatto con i prodotti. In ogni caso, è a discrezione del gestore decidere se ammettere oppure no gli animali domestici, fatto salvo il suo diritto di stabilire le regole d’accesso in una proprietà privata. La nuova proposta di legge, invece, basandosi sul riconoscimento dell’animale come essere senziente e non proprietà, punta a garantire l’accesso a seguito del proprietario in tutti i locali pubblici o privati aperti al pubblico, compresi gli uffici, le strutture residenziali e semi-residenziali, gli istituti scolastici e i luoghi di preghiera. Di fatto la proposta delle due deputate recepisce quanto già stabilito dal Trattato di Lisbona, nell’articolo 13: nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell’Unione nei settori di agricoltura, pesca, trasporti, mercato interno, ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti. Su questi principi si basa anche

la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo il 13 novembre 1987, e ratificata dall’Italia con la Legge 201 del 2010. «Ben venga qualunque iniziativa volta a garantire la tutela e i diritti degli animali - ha commentato Carla Rocchi di Enpa -, non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese è all’avanguardia su questo fronte e sin dal 1991 si è dotato di una legge quadro, la n. 281, per tutelare gli animali d’affezione e condannare ogni atto di crudeltà e maltrattamento nei loro confronti, compreso l’abbandono. Il problema resta sempre l’applicazione delle normative, che purtroppo non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Anche su questo fronte bisognerebbe lavorare di più, dato che ci sono regioni virtuose dove, ad esempio, il randagismo è un fenomeno pressoché scomparso ed altre in cui la situazione resta preoccupante, soprattutto in alcune aree del Centro Sud».


Gli animali ringraziano per la concessione di questo spazio.

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scienze ALIMENTAZIONE-SALUTE PREVENZIONE TECNOLOGIA

La mela al giorno che toglie il medico di torno non c’entra. Stiamo parlando di nutraceutica, la disciplina che studia le proprietà salutari degli alimenti. Due esperti ci spiegano di cosa si tratta __ALIMENTAZIONE__

E SE IL CIBO AGISSE COME UNA MEDICINA? di Giovanna Dall’Ongaro MANGIARE “QUESTO” FA BENE A “QUELLO”, MANGIARE “QUEST’ALTRO” FA BENE A “QUELL’ALTRO”. Il generico consiglio di “scegliere cibi sani” è oramai superato. Oggi si conosce nel dettaglio quali sono le proprietà salutari dei singoli alimenti e si studia la strategia più efficace per poterle sfruttare, attraverso gli integratori, per esempio. L’invito di Ippocrate, “Fa che il cibo sia la tua medicina”, è più che mai valido e attuale. Secondo la teoria elaborata nel V secolo dal padre della medicina, gli alimenti posseggono specifiche caratteristiche che favoriscono alcuni processi biologici nell’organismo. Oggi la

stessa tesi è alla base della nutraceutica, una disciplina che, in sintesi, va a caccia dei “farmaci” nascosti nei cibi. Per conoscere più da vicino questa nuova scienza dai principî antichi, abbiamo rivolto alcune domande a due esperti del Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutraceutica e Alimentazione per la Salute “Nutrafood” dell’Università di Pisa, la professoressa Lucia Guidi, direttore del Centro, e il professor Nicola De Bortoli, vicedirettore del Centro. Che cos’è la nutraceutica? La nutraceutica è un nuovo termine che deriva dalla contrazione delle parole nutrizione

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e farmaceutica e ha per scopo lo studio delle proprietà combinate nutritive e farmaceutiche degli alimenti. La nutraceutica è una scienza che si occupa di studiare gli alimenti che hanno un effetto benefico sulla salute umana: come si vede, si tratta di un campo molto vasto e abbastanza indefinito, dato che sono tantissimi gli alimenti, in particolar modo la frutta, la verdura

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«SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO», DICEVA IL FAMOSO FILOSOFO TEDESCO LUDWIG FEUERBACH NELL’OTTOCENTO. OGGI È SEMPRE PIÙ CHIARO CHE AVEVA RAGIONE


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La terapia personalizzata

«Il trattamento con farmaci ed integratori deve essere sempre personalizzato. La ricerca al momento si sta muovendo anche sull’aspetto preventivo, grazie all’utilizzo di test genetici che possano indicare quali pazienti troveranno il maggiore beneficio da una terapia con integratori, sia di estrazione che direttamente da alimenti assunti nelle scelte quotidiane»

o le erbe che hanno effetti benefici sulla salute dell’uomo. Quindi, mangiando possiamo curarci? Che significa che gli alimenti hanno proprietà salutari? I prodotti di origine vegetale, oltre ai principî nutrizionali essenziali, contengono anche molecole definite nel loro complesso fitochimici e cioè composti biologicamente attivi che svolgono un ruolo favorevole sullo stato di salute dell’uomo, in quanto in grado di “abbattere” o “contrastare” gli effetti negativi delle specie tossiche dell’ossigeno che si generano durante il normale metabolismo, ma che sono certamente prodotte in quantità maggiori durante la senescenza. Potreste fare qualche esempio di prodotto nutraceutico? I prodotti nutraceutici sono in generale la frutta e la verdura. Si prenda come esempio il pomodoro, frutto che oltre ad avere poche calorie, apporta un pool di fitochimici ad elevata attività antiossidante. Infatti, il colore rosso del frutto è dovuto alla presenza del licopene, una sostanza lipofila che svolge diverse funzioni

I POMODORI

I MIRTILLI

Il licopene, che conferisce all’alimento il colore rosso, ha una serie di effetti benefici sull’organismo: aumenta il colesterolo buono, riduce i trigliceridi e il colesterolo cattivo. Non solo: è un antiossidante che resiste alla cottura.

I piccoli frutti di bosco sono un toccasana: hanno pochissime calorie, ma sono ricchi di nutrienti e antiossidanti, tra cui gli antociani, che hanno effetti benefici sul sistema circolatorio sia del cuore che del cervello.

CIBI CHE NUTRONO E CURANO

Il termine nutraceutica è stato coniato nel 1989 da Stephen L. DeFelice, fondatore e presidente della The Foundation for Innovation in Medicine, ed è composto dai due sostantivi “nutrizione” e “farmaceutica”. Nella categoria della nutraceutica rientrano molte tipologie di prodotti, compresi nutrienti isolati, integratori alimentari, probiotici, prodotti erboristici o singoli alimenti. Secondo DeFelice, uno dei ruoli principali dei nutraceutici è quello di promuovere l’ealthy ageing, l’invecchiamento in salute. Un’esigenza sempre più sentita nelle società occidentali.

Non è solo la mela al giorno a togliere il medico di torno. Tanti cibi hanno proprietà benefiche

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__SCIENZE ALIMENTAZIONE__

benefiche, tra le quali l’aumento del colesterolo buono, la riduzione dei trigliceridi e del colesterolo cattivo. Il licopene, inoltre, è un antiossidante che a differenza di gran parte dei nutrienti presenti nella verdura o nella frutta, conserva una buona biodisponibilità anche dopo la cottura. Un altro esempio è costituito dai mirtilli per la presenza degli antociani. Anche questi piccoli frutti hanno pochissime calorie e sono ricchi di nutrienti e antiossidanti, con effetti benefici sul sistema circolatorio, del cuore e anche del cervello. Quali sono le sostanze nutraceutiche più utili nella

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BUONE NOTIZIE PER TUTTI GLI AMANTI DEL CIOCCOLATO: LA SCIENZA HA ORMAI DIMOSTRATO LE SUE PROPRIETÀ SALUTARI. CONSUMARNE 6,7 GRAMMI AL GIORNO ABBASSA I LIVELLI DI PROTEINA C REATTIVA, DIMINUENDO COSÌ IL RISCHIO DI PROBLEMI CARDIOVASCOLARI

prevenzione delle malattie croniche legate all’invecchiamento, come l’artrosi per esempio? Al momento abbiamo pochi dati su questo argomento. Le maggiori informazioni derivano dalla terapia combinata a lungo termine per l’artrosi del cane e del gatto, che sembrano essere promettenti. Le sostanze che hanno maggiori evidenze di efficacia al momento sono il condroitin solfato (con un’azione protettrice sull’articolazione), la glucosamina (in grado di contrastare l’eccessiva infiammazione articolare) e la quercetina (un flavonoide ad azione antiossidante). In genere queste sostanze sono utilizzate quando il problema è in atto sotto forma di integratori, ma mancano dati sul loro ruolo preventivo. Siamo nell’era della medicina personalizzata che si prefigge di dare il farmaco giusto al paziente giusto e anche al momento giusto. È un

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principio che vale anche per i nutraceutici? Assolutamente sì! Il trattamento con farmaci ed integratori deve essere sempre personalizzato. La ricerca al momento si sta muovendo anche sull’aspetto preventivo, grazie all’utilizzo di test genetici che possano indicare quali pazienti troveranno il maggiore beneficio da una terapia con integratori (sia di estrazione) che direttamente da alimenti assunti nelle scelte quotidiane. Quando si parla di proprietà salutari dei cibi viene in mente il cioccolato. È vero che fa bene all’apparato cardiovascolare? E se sì, perché? Le informazioni provenienti dalla ricerca sul cioccolato sono numerose. Dalle ultime evidenze è emerso che, in media, un campione di circa 4.200 persone che indicavano un consumo pari a circa 60 grammi di cioccolato a settimana, presen-

tava una minore incidenza di ipertensione, ipercolesterolemia e rischi cardiovascolari rispetto alla media degli italiani. Un altro studio, pubblicato sulla rivista Atherosclerosis, evidenziava che il cioccolato ha un effetto positivo in termini di salute, in particolare una significativa riduzione dei casi di ictus nelle donne, mentre una ricerca svedese, pubblicata quest’anno dall’American Heart Journal, rileva che esiste un più basso tasso di ricoveri e morti per scompenso cardiaco tra coloro che hanno un moderato consumo di cioccolato. Infine, uno studio italiano ha invece evidenziato che 6,7 grammi al giorno di cioccolato abbassano i livelli di Proteina C reattiva, uno degli indicatori più promettenti per lo stato d’infiammazione cronica legata ad un maggiore rischio cardiovascolare, dall’infarto cardiaco all’ictus cerebrale.


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__SCIENZE SALUTE__

Sono articolazioni dalla notevole ampiezza di movimenti, la cui mobilità, però, può essere compromessa da un sovraccarico funzionale con conseguenti quadri infiammatori dolorosi

DOLORE ALLE ANCHE? PUÒ ESSERE COLPA DEI PIEDI di Alessandro Mascia

LA CURA DEI PIEDI

Nei piedi hanno sede migliaia di recettori di tensione e di pressione. La consapevolezza dell’importanza della “buona salute” dei piedi nasce molto lontano. Il massaggio della pianta dei piedi e la stimolazione di zone reflessogene fonda le sue radici sin dagli albori della medicina cinese, per la quale nei piedi è custodito il benessere di tutto l’organismo.

LE SCARPE PIÙ IDONEE

L’abitudine di indossare scarpe con tacchi alti, ma anche quelle troppo basse deve essere sostituita dalla scelta di scarpe morbide e confortevoli. Le scarpe devono inoltre consentire la completa mobilità dei piedi. Se troppo “giuste” portano il piede verso la rigidità. È consigliabile indossare scarpe da ginnastica (molti modelli contengono al loro interno una soletta in memory).

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L’ANCA È CARATTERIZZATA DA UNA GRANDE ESCURSIONE ARTICOLARE IN TUTTI I PIANI DELLO SPAZIO. Flessione, estensione, adduzione, abduzione, rotazione interna e rotazione esterna sono le possibilità di movimento caratteristiche di questa articolazione che, combinate tra loro, determinano la notevole ampiezza di movimenti tipici, ad esempio, delle ballerine o di chi pratica arti marziali. La diminuzione della fluidità di questi movimenti determina in modo subdolo e progressivo un sovraccarico funzionale del comparto articolare, producendo un’usura precoce della cartilagine articolare ed una fibrosi del manicotto capsulare. È questa una condizione che getta le basi per l’instaurarsi di dolorosi quadri infiammatori.

In presenza di questi segni e sintomi si indaga per mezzo di radiografie, risonanza magnetica e tac, per esaminare il quadro patologico dell’anca. Troppo spesso la soluzione è chirurgica deponendo a favore di un possibile intervento di protesi. Prima di arrivare alla necessità di intervenire chirurgicamente è però indispensabile capire se le cause si possano annidare altrove. Un fulcro fondamentale per la buona funzionalità delle anche è costituito proprio dai piedi. Il complesso articolare dei piedi perde le caratteristiche biomeccaniche nel momento in cui si sviluppano delle rigidità (o diminuzioni di mobilità) a carico del retropiede, del mesopiede o dell’avampiede. Il sistema funzionale dell’articolazione della caviglia è formato dall’unione di tibia, perone,


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astragalo e calcagno. Le rigidità muscolari delle gambe e dei piedi portano questo complesso quanto raffinato sistema biomeccanico verso una alterazione degli appoggi e degli assi di carico. Se i piedi sono atteggiati verso l’interno (piattismo) oppure verso l’esterno (varismo), si sviluppa una condizione di compressione e rigidità. Con questa base di partenza la deambulazione non è più fluida, ma è invece viziata dal dolore e dall’impossibilità di compiere i movimenti corretti. Se i piedi sono rigidi, la responsabilità del movimento viene rimandata alle ginocchia e alle anche. I fulcri di carico si spostano verso l’alto aumentando la responsabilità statica e dinamica delle anche. Il risultato è che si instaura una condizione di sovraccarico per i muscoli che stabiliz-

zano le anche, che devono garantire la corretta funzionalità della colonna vertebrale. Il protrarsi di questa condizione di stress biomeccanico porta le anche verso un processo di artrosi precoce, esponendo i muscoli stabilizzatori (laterali e posteriori) ad una diminuzione di elasticità. Questo quadro determina però spiacevoli condizioni dolorose a carico dell’articolazione e del complesso muscolare dei glutei. Sarà doloroso stare seduti a lungo oppure iniziare a camminare oppure farlo per tragitti troppo lunghi. La soluzione in questi casi, e come spesso accade, deve essere ricercata lontano dalla sede del dolore. È fondamentale iniziare il percorso terapeutico partendo dal riequilibrio della funzionalità biomeccanica dei piedi. Si deve restituire la libertà del movimento torsionale caratteristico del piede svincolando l’avampiede dal retropiede. Si devono mobilizzare i metatarsi e con loro altre due ossa molto importanti della regione intermedia del piede: lo scafoide ed il cuboide. Questo lavoro si completa liberando e rendendo fluido il

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L’ALLUCE VALGO È UNA DELLE PATOLOGIE DEL PIEDE CHE FAVORISCE L’USURA DELLA CARTILAGINE ARTICOLARE DELL’ANCA, CREANDO LA BASI PER UN’ARTROSI PRECOCE

sistema articolare tra calcagno ed astragalo. La ritrovata libertà articolare dei piedi restituisce leggerezza a tutte le articolazioni degli arti inferiori e in particolare alle anche, che saranno a questo punto deresponsabilizzate ed il ruolo stabilizzante del bacino può essere eseguito senza ulteriori stress per la colonna vertebrale. Diminuendo il sovraccarico funzionale dei tendini, dei muscoli e dei legamenti, si riduce in modo costante la condizione infiammatoria delle anche, portando l’individuo verso una progressiva guarigione con il conseguente miglioramento della sintomatologia dolorosa. A questo punto si deve rendere di nuovo fluida la mobilità delle anche scongiurando il tanto temuto intervento di protesi. La trasmissione dei carichi e la scomposizione delle forze si può realizzare in modo corretto e si può andare quindi verso una ripresa dell’autonomia motoria con un consistente miglioramento della qualità della vita.

LA PRATICA SPORTIVA PUÒ DETERMINARE RIGIDITÀ ARTICOLARE Le attività sportive possono determinare nei piedi una condizione di rigidità articolare. Durante la corsa, ad esempio, il piede subisce una variazione della lunghezza per cui l’utilizzo di calzature non adeguate può velocizzare questo processo. Soprattutto per chi corre, ma in generale per tutti, le scarpe devono essere sempre più lunghe di almeno un centimetro per lasciare al piede la possibilità di compiere i movimenti legati alla pratica sportiva senza costrizioni. È sempre utile integrare le sedute di allenamento con esercizi di stretching.

Per correre è necessario indossare scarpe più lunghe di almeno un centimetro

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__SCIENZE PREVENZIONE__

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CONSIGLI UTILI

GLI ACCORGIMENTI

Come proteggersi Indossare, ogniqualvolta possibile, indumenti di cotone a trama fitta, cappelli e occhiali. Usare filtri solari con un fattore di protezione adeguato al fototipo, efficace per i raggi Uvb e Uva; ricordarsi che lo “schermo totale” non esiste! Non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata. L’ombrellone lascia passare circa un terzo dei raggi Uv e lo stesso dicasi per le nuvole. L’acqua intensifica l’esposizione, così come l’altitudine e la neve. Proteggere gli occhi con occhiali dotati di filtro anti-Uv, antiriflesso e marchio Ce. Evitare o ridurre al minimo lampade e lettini abbronzanti.

L’esposizione alla luce solare è indispensabile per molte funzioni vitali, purché ci si protegga dagli effetti negativi dei raggi ultravioletti

IL SOLE: UN AMICO DA “SORVEGLIARE” a cura di Fondazione Umberto Veronesi IL SOLE RESTA UNO DEI MIGLIORI AMICI DELLA NOSTRA SALUTE, MA COME OGNI BUON AMICO RICHIEDE RISPETTO. L’esposizione alla luce solare è fondamentale per molte funzioni vitali. Vediamone alcune.

La luce del sole è necessaria per il metabolismo della vitamina D quindi, fra l’altro, per la salute di ossa e denti, per il buon funzionamento del sistema immunitario e dei nostri ormoni. Previene malattie come il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli anziani, migliora il tono dell’umore, promuovendo la sinI VANTAGGI DEL SOLE

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tesi di serotonina, e la qualità del sonno, attraverso la melatonina. Per ottenere questi benefici non è necessario prendere la “tintarella”, ma è sufficiente trascorrere del tempo all’aria aperta. Ecco che una vita condotta prevalentemente all’aperto, quindi, è già un importante vantaggio. Purché ci si protegga dagli effetti negativi delle radiazioni solari, in primis il rischio di tumori cutanei. Sono i raggi ultravioletti (Uv), infatti, il principale fattore di rischio per i tumori cutanei: penetrando all’interno delle cellule della pelle, possono cauCAUTELE PER LA CUTE

sare mutazioni nel Dna che, a loro volta, possono dare luogo a trasformazioni tumorali. Normalmente i danni vengono riparati, ma è intuibile che più ci esponiamo a fattori di rischio e più aumentano le probabilità di errori “di manutenzione” del nostro organismo. Quelli che colpiscono la pelle sono in assoluto i tumori più frequenti. In media, ogni anno, almeno 80mila persone in Italia ricevono una diagnosi di tumore cutaneo. I più comuni sono quelli non melanomatosi (di questi 8 su 10 sono carcinomi a cellule basali, i due rimanenti sono carI TUMORI DELLA PELLE


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ATTENZIONE A... SOLE E FARMACI

Le possibili reazioni

larmente attente dovrebbero essere le persone cosiddette di Fototipo 1 o 2, ovvero di pelle e occhi chiari, con tendenza ad avere lentiggini e a scottarsi facilmente al sole; chi ha avuto casi di melanoma in famiglia o egli stesso una diagnosi precedente; chi ha subìto molte scottature ed eritemi solari, soprattutto da bambino. Il fototipo è importante, ma è fondamentale che anche chi ha la pelle scura si protegga dalle radiazioni ultraviolette. cinomi spinocellulari). La gran parte dei tumori cutanei è curabile e le probabilità di guarigione completa sono tanto più alte quanto più precoce è la diagnosi. Più rari (sei volte meno frequenti) ma più aggressivi sono i melanomi. LA PREVENZIONE

Se riconosciuto in tempo e rimosso chirurgicamente, il melanoma consente una prognosi decisamente favorevole. Per questo è essenziale adottare alcune semplici precauzioni che permettano, da un lato, di ridurre le probabilità di ammalarsi, dall’altro di riconoscere tempestivamente che qualcosa non va. Partico-

RICONOSCERE UNA LESIONE A RISCHIO

Bisogna sottoporsi almeno una volta a una visita specialistica, l’occhio e l’esperienza del dermatologo, insieme agli strumenti adatti ad una diagnosi efficace, possono classificare il nostro livello di rischio e consigliare la frequenza di ulteriori controlli. Ma ogni

giorno, davanti allo specchio o quando facciamo la doccia, è bene imparare a osservare la nostra cute. Dobbiamo prestare attenzione a eventuali cambiamenti della pelle o dei nei e, nel caso, consultare uno specialista. Una regola utile è quella dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi irregolari, Colore variabile, Dimensioni, Evoluzione rapida). È importante osservare bene il viso, compreso il naso, le labbra, la bocca e dentro e dietro le orecchie. È bene anche controllare il cuoio capelluto, separando le ciocche di capelli con un pettine, e con particolare attenzione alle aree di calvizie. Non bisogna trascurare le parti più nascoste del corpo: le ascelle, i gomiti, i palmi delle mani, la pianta dei piedi, le zone tra le dita, sotto e tra i seni per le donne, e i genitali.

Con l’esposizione al sole alcuni farmaci possono causare reazioni indesiderate. Si tratta perlopiù di dermatiti o eczemi, che compaiono come reazioni fototossiche o fotoallergiche scatenate da sostanze presenti nei farmaci in combinazione con le radiazioni Uv. Il consiglio degli esperti è di leggere bene le istruzioni, soprattutto se si devono assumere: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola),antinfiammatori non steroidei (Fans), prometazina (antistaminico). Inoltre, ci vuole la massima cautela dopo aver fatto uso di gel o cerotti a base di ketoprofene o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per sintomi allergici o punture di insetti. Il rischio è che compaiano macchie o ustioni. È importante pulire con cura la pelle nella zona di applicazione del farmaco. In generale, è bene per tutti i medicinali in crema o gel verificare con attenzione le istruzioni prima di esporsi alle radiazioni, naturali o artificiali.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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TECNOLOGIA

Videochiamate di gruppo

Su WhatsApp le video chiamate di gruppo non sono una novità. Quello che forse non sapete è che recentemente è stato implementato il numero di partecipanti da 4 ad 8. La procedura è la seguente: entrati nel gruppo si preme sull’icona con la cornetta posizionata in alto. Apparirà un elenco di tutti i partecipanti al gruppo dove non dovremo far altro che selezionare con chi effettuare la videochiamata.

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# # #

www.whatsapp.com

Quando lo spazio è poco, qualcosa va eliminato. Iniziamo a salutare le schede SIM degli smartphone

CUCINA

Prepariamoci un bel cocktail

Cocktail uguale alcool. Sbagliato. Si chiamano cocktail tutte le bevande ottenute miscelando da due fino ad un massimo di 5 ingredienti, come prevede l’International Bartenders Association. Una semplice ricerca e troverete ricette per tutti i gusti. La funzione “Creatore di Cocktail” vi suggerirà cocktail realizzabili con quanto avete in casa e scegliere se creare una bevanda alcolica o meno.

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# # #

www.abspace.it/Kitchen Space/cocktail.asp

3

WEB

Un Browser riservato

Brave è un browser per andare in Internet (simile a Chrome, Firefox e Safari) che punta tutto su privacy, blocco della pubblicità, protezione dal tracciamento dei dati e i cookie di terze parti. È scaricabile per Windows e macOS dal sito, mentre per Android e iOS dai rispettivi Store. Dopo l’installazione, seguire la procedura guidata per settare al meglio le opzioni sulla privacy.

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https:// brave.com

LO SAPEVATE CHE? Entro quest’anno sarà disponibile il nuovo standard USB4 per la connessione sia di Pc che di Smartphone e Tablet. Il nuovo standard permetterà una velocità di trasferimento dati fino a 40 Gigabit/secondo.

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TECNOLOGIA

Cosa sono le eSIM?

NUOVE TECNOLOGIE GLI OPERATORI TELEFONICI HANNO RECENTEMENTE LANCIATO, O SI APPRESTANO A FARLO, LO STANDARD eSIM CHE PREVEDE L’ABBANDONO DELLE TESSERINE SIM USATE NEGLI SMARTPHONE. La eSIM (embedded Sim o Sim integrata) non è altro che un microchip stampato sulla scheda logica dello Smartphone. Questo sistema permette di identificare il profilo del cliente senza utilizzare la Sim fisica. Quali sono i vantaggi? Oltre al recupero di spazio che verrà usato per realizzare nuove funzioni, non si dovrà sostituire la scheda fisica Sim per cambiare operatore: basterà una chiamata al servizio clienti per spostare i propri dati sulla nuova utenza. Inoltre può essere collegata a più numeri telefonici e non dovremo più districarci tra Sim “normali”, “micro” o “nano”.


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spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

IL FESTIVAL PER AMATORI DEDICATO A CHI SUONA

MILANO

#SuonoPerché Suonare perché? Ognuno ha la sua motivazione. Per gli amici, per sé, per stare bene, per donarsi o donare un momento di gioia e serenità. La musica è “tante cose” e i benefici per chi suona e quelli per chi ascolta sono molteplici. E allora, per i musicisti, di tutte le età, che praticano la musica a livello amatoriale, la 50&Più provinciale di Milano ha dato vita all’iniziativa #SuonoPerché, un omaggio alla musica da parte di chi la esegue, un evento che culmi-

nerà in un grande momento di condivisione di emozioni, un Festival virtuale che si terrà in autunno sulla pagina Facebook della 50&Più milanese. Le esecuzioni musicali, improvvisate, spontanee o professionali, dalle finestre o dai balconi, che si sono moltiplicate in tutto il Paese durante i due mesi del confinamento in casa a seguito del Coronavirus, hanno fatto il giro del mondo. Hanno “accorciato le distanze” tra le persone, hanno creato ponti tra le generazioni. Quelle giornate hanno anche

sottolineato quanto sia importante valorizzare la pratica musicale amatoriale. Ed è proprio da questa riflessione che è nata l’idea di organizzare il Festival. L’invito della 50&Più provinciale di Milano è quello di partecipare numerosi, inviando un video con l’esecuzione, da solista o di gruppo, del brano preferito e, se si desidera, condividendo anche un breve racconto sulle origini della propria passione musicale. I video (in formato MP4 e della durata massima di 3 minuti), vanno inviati - dall’1 al 30 settembre 2020 - all’indirizzo e-

mail: 50epiu.mi@50epiu.it. Per i file di grandi dimensioni, si suggerisce di utilizzare il servizio gratuito di trasferimento file wetransfer.com. I video ricevuti verranno pubblicati sulla pagina Facebook di 50&Più Milano. I primi tre classificati, giudicati in base alle preferenze ottenute, riceveranno una gradita sorpresa e una targa ricordo. Per maggiori informazioni segui la pagina facebook.com/ Milano50epiu o chiama la segreteria di 50&Più Milano. info: 0276281227 www.spazio50.org/milano LUGLIO/AGOSTO 2020 I 83


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__SPAZIO50__

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO

BENEVENTO LA VITA A 100 ANNI

Auguri ad Angelo Capozzi «Cento anni fa il mondo era molto diverso da quello di oggi. Non avrei mai pensato di arrivare fino a questa età». Ha varcato il secolo di vita Angelo Capozzi, classe 1920, presidente onorario della 50&Più provinciale di Benevento. È stato testimone di un’intera epoca, ha vissuto in pieno la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale è stato prigioniero in Germania. È stato un compleanno con grandi festeggiamenti e, nonostante il distanziamento sociale, gli sono giunti calorosi auguri da ogni parte. A cominciare da quelli della 50&Più che tramite il presidente provinciale, Bruno Alvino, gli ha fatto dono di una targa nella quale c’è una dedica che recita così: «I tuoi anni sono tanti, ma tu non li contare mai, perché l’anima non ha età, ringiovanisce con l’esperienza, si rianima con l’amicizia e si consola con l’amore». A portare gli auguri dell’intera cittadinanza di Benevento ad Angelo Capozzi, ci ha pensato il sindaco Mastella, che si è recato personalmente in casa del festeggiato. Angelo Capozzi entra nel direttivo provinciale della 50&Più, negli Anni ’90 e ben presto ne ricopre la carica di presidente. Una vita, la sua, dedicata al commercio e a rivendicare le spettanze di chi vi opera,

tanto da ricevere la più alta onorificenza del settore: l’Aquila di Platino, per i suoi 65 anni di attività. Nonno Angelo, come affettuosamente viene chiamato, è stato sempre attivo in politica pur rimanendo dietro le quinte. Negli ultimi anni si è dedicato al bricolage realizzando, tra le tante cose, un grande presepe per i suoi nipotini. La sua energia coinvolge tutta la famiglia: tutte le mattine legge i quotidiani e segue le notizie sul calcio, sua grande passione. A fargli gli auguri anche il sindaco del suo paese natale, Petruro Irpino (Av), Giuseppe Lombardi, che gli ha consegnato una targa con queste parole: «A chi per 100 anni ha vissuto la storia, a chi con la sua storia ha testimoniato la vita». info: 0824313555 - 0824351642 www.spazio50.org/benevento

FOGGIA DONAZIONI

Argentina Buenos Aires La Plata 1555 Villa Bosch

Telefono 0054 1148135013 0054 2214242331 0054 1135019361

Australia Perth

Telefono 0061 864680197

Belgio Bruxelles

Telefono 0032 25341527

Brasile Florianopolis San Paolo Porto Alegre

Telefono 0055 4832222513 0055 1132591806 0055 5130222720

Canada Burnaby Hamilton Woodbridge Montreal Riv. des Prairies Montreal S. Leonard Montreal Ville Lasalle Ottawa St. Catharines Toronto

Telefono 001 6042942023 001 9053184488 001 9052660048 001 5144946902 001 5142525041 001 5146675592 001 6132325689 001 9056466555 001 4166523759

Germania Dusseldorf

Telefono 0049 021190220201

Spagna Valencia

Telefono 0034 961030890

Svizzera Lugano

Telefono 0041 918212050

Uruguay Montevideo

Telefono 0059 825076416

USA Fort Lauderdale

Telefono 001 9546300086

MASSA CARRARA RACCOLTA FONDI

La solidarietà non si arresta

A fianco del personale infermieristico

La 50&Più provinciale di Foggia, in collaborazione con alcune parrocchie locali, ha voluto dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà con la donazione di buoni alimentari. Inoltre, la presidente Anna Maria La Notte, a nome del consiglio direttivo e dei soci della 50&Più provinciale, ha consegnato presidi sanitari e visiere protettive al dottor Maurizio Di Bisceglie, per il reparto di oncologia dell’ospedale di Foggia e del Lastaria di Lucera. «Un piccolo segno di ringraziamento - aggiunge Anna Maria La Notte - da parte della nostra Associazione, per il personale sanitario, instancabile e sempre in prima linea». info: 0881723151 - www.spazio50.org/foggia

Accanto agli infermieri colpiti dal Covid-19 e alle loro famiglie, accanto agli infermieri che quel virus lo hanno combattuto insieme ai pazienti. La 50&Più di Massa Carrara, guidata da Siriano Fornesi, ha dato il proprio contributo alla campagna di raccolta fondi “NoiConGliInfermieri”(www.noicongliinfermieri.org). «A nome degli infermieri della nostra provincia, la prego di estendere il nostro più sentito ringraziamento a tutti i membri del consiglio e a tutta l’Associazione 50&Più, che degli infermieri non si sono dimenticati», questa la lettera di ringraziamento della presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Massa Carrara, Morena Fruzzetti. info: 058570973 - www.spazio50.org/massacarrara

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_Indirizzi_Spazio50.qxp_Layout 1 17/06/20 17:21 Pagina 85

LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Via Zammarelli, 12 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091334920 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502

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Senza una esplicita richiesta alcuni trattamenti assistenziali e previdenziali che ti spettano, non vengono riconosciuti. Sono i “diritti inespressi”. Vieni a verificarli presso i nostri uffici di Patronato. RIENTRANO NEI DIRITTI INESPRESSI: • l’assegno per il nucleo familiare; • l’assegno familiare; • l’integrazione al trattamento minimo; • le maggiorazioni sociali; • la maggiorazione per ex combattenti; • la 14esima mensilità • l’aumento al “milione” • le prestazioni a favore degli invalidi civili

Rientrano, inoltre, i diritti insorti dopo il pensionamento, come il Supplemento di Pensione.

Per una verifica dei tuoi “diritti inespressi” e per il ricalcolo della tua pensione, rivolgiti al Patronato 50&PiùEnasco. Ti ricordiamo che la prescrizione di questi diritti è quinquennale, quindi è possibile recuperare le somme spettanti e mai percepite nei cinque anni precedenti. Gli uffici 50&PiùEnasco sono a tua disposizione per fornirti tutta l’assistenza e la consulenza necessarie. Trova la sede più vicina a te o chiama il nostro numero verde

www.50epiuenasco.it

Aderente a:

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__FISCO__ A SEGUITO DELL’EMERGENZA COVID, CONTINUIAMO AD ANALIZZARE LE MISURE CHE SI STANNO ADOTTANDO PER SUPERARE LA GRAVE SITUAZIONE SOCIALE ED ECONOMICA. Il Governo ha emanato diversi decreti con i quali ha stanziato ingenti importi per arginare la suddetta crisi. Ultimo di questi è il Decreto Legge del 19 maggio 2020, numero 34 (cosiddetto “Decreto Rilancio”), con il quale sono state stabilite ulteriori misure di sostegno per i mesi di aprile e maggio, a favore di famiglie, imprese e lavoratori. Di seguito vengono indicate le disposizioni più rilevanti, che prevedono: • il reddito di emergenza Inps che rappresenta una misura di sostegno al reddito delle famiglie colpite dalla crisi, pari ad una somma che va da 400 a 800 euro mensili, ed erogato in base a precisi parametri. Tra questi, quello del valore del patrimonio mobiliare familiare inferiore a 10mila euro (per il 2019) aumentato di 5mila euro per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 20mila euro; e quello di avere un reddito, ai fini Isee, inferiore a 15mila euro; • il bonus badanti e colf, fino ad un massimo di 500 euro mensili; • il cosiddetto “bonus Partite Iva iscritte alle gestioni contributive dell’Inps”, introdotto nel mese di marzo, protratto anche nei mesi di aprile e di maggio. L’importo è aumentato da 600 a 1.000 euro, qualora, per effetto del Covid, si sia cessato l’attività o si sia avuto, nel secondo bimestre 2020, un taglio di almeno il 33% del fatturato; • l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle “microimprese”, che hanno avuto ricavi o compensi fino a 5 milioni di euro. Il requisito fondamentale richiesto è la riduzione di almeno due terzi degli incassi di aprile 2020 rispetto a quelli di aprile 2019. È importante precisare che, per effettuare correttamente questo calcolo, bisogna fare riferimento alla data di effettuazione dell’operazione. L’importo deve essere richiesto con una dichiarazione del contribuente ed inviata, telematicamente, attraverso i canali dell’Agenzia delle Entrate, dal 15 giugno e fino al 13 agosto p.v. Dopo i dovuti controlli, l’Amministrazione eseguirà l’accredito sul conto corrente comunicato dall’interessato; • il credito d’imposta del 60% del canone di locazione degli immobili di categoria catastale C1 (negozi), introdotto dal “Decreto Cura Italia”, viene esteso alle locazioni di immobili: ad uso turismo, come gli alberghi, gli hotel, etc.; ai capannoni delle imprese; agli studi professionali e agli affitti di azienda. Il suddetto credito potrà essere ceduto al proprietario od anche ad istituti di credito, o potrà essere utilizzato in compensazione, nella delega bancaria F24, utilizzando, dal 25 marzo u.s., il codice tributo 6914.

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DECRETO RILANCIO: NUOVE MISURE A SOSTEGNO

Ancora provvedimenti per famiglie, imprese e lavoratori: dal reddito di emergenza Inps al bonus colf e badanti, fino ai contributi a fondo perduto per le microimprese

a cura di Alessandra De Feo

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IL “BONUS PARTITE IVA ISCRITTE ALLA GESTIONI CONTRIBUTIVE INPS” È STATO PROTRATTO DI ALTRI DUE MESI E, IN ALCUNI CASI, AUMENTATO DA 600 A 1.000 EURO

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__PREVIDENZA__

730 2020: ELABORAZIONI E CALCOLI IN SICUREZZA Dato il complesso panorama delle norme tributarie, farsi assistere dai Caf per elaborare la dichiarazione dei redditi resta la scelta migliore a cura di Gianni Tel

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PER UN QUALIFICATO SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE CI SI PUÒ RIVOLGERE AGLI UFFICI 50&PIÙCAF, DISTRIBUITI SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE. PER TROVARE LA SEDE PIÙ VICINA VISITARE IL SITO WWW.50EPIUCAF.IT O CHIAMARE IL NUMERO VERDE 800929922

88 I spazio50.org I LUGLIO/AGOSTO 2020

QUEST’ANNO SONO DIVERSE LE NOVITÀ CHE RIGUARDANO IL MOD. 730/2020, RIFERITO AI REDDITI 2019. PRIMA FRA TUTTE LA SCADENZA DI PRESENTAZIONE. L’emergenza Covid-19 ha infatti “contagiato” anche la tradizionale data del 23 luglio, prorogandola al 30 settembre, ed è già stato confermato che tale scadenza resterà in vigore anche per l’anno 2021. Va detto che dal 2015 in poi, con la dichiarazione precompilata, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione online il Modello 730 con i dati più affidabili, mentre gli altri sono regolati dal foglio informativo che correda la precompilata. Chi sceglie il “fai da te” deve modificare il Modello: nel 2019 solo il 20% dei tre milioni di contribuenti che hanno fatto il 730 da soli ha potuto evitare di correggerlo. È ancora lontano l’obiettivo di una dichiarazione che il contribuente deve solo visionare e sottoscrivere, visto che permangono tutte le difficoltà intrinseche legate alla complessità delle norme tributarie. Uno dei problemi principali è la molteplicità delle voci di spesa che danno diritto ai benefici fiscali (ossia deduzioni del reddito complessivo o la detrazione dall’imposta lorda), ognuna delle quali, con percentuali e limiti diversi, è legata alla presenza di particolari requisiti e condizioni. In alternativa, il contribuente vista l’obiettiva complessità del modello difficilmente gestibile in autonomia, può rivolgersi ad un Caf o all’intermediario abilitato per farsi assistere nella compilazione delegando agli stessi ogni responsabilità. Non c’è, comunque, alcun obbligo di visionare la dichiarazione proposta dal Fisco, né si è tenuti a darle seguito, con o senza eventuali correzioni o integrazioni. » CHI PUÒ PRESENTARLO

La denuncia fiscale tramite il 730 può essere presentata dai lavoratori dipendenti, i pensionati e chi percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, che nel 2019 hanno avuto anche i seguenti redditi: di terreni e/o fabbricati; di capitale; di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva; alcuni redditi diversi. Inoltre, dai lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori che, pur non essendo obbligati alla presentazione del Modello 730, ne hanno convenienza per far valere oneri deducibili o la detrazione d’imposta (spese mediche, interessi passivi, assicurazioni sulla vita etc.) che danno diritto al rimborso di parte delle imposte trattenute, dal datore di lavoro o dall’Istituto previdenziale. » GLI ESCLUSI

Non può utilizzare il 730 ma il Modello dei Redditi Persone Fisiche chi, nel 2019, ha posseduto redditi d’impresa e/o di partecipazione; redditi di lavoro autonomo con partita Iva (anche in forma associata); redditi diversi, non compresi tra quelli indicati nel quadro D. Da quest’anno è prevista la possibilità di presentare il 730 anche agli eredi delle persone decedute; per i contribuenti non residenti in Italia nel 2019 e/o 2020, nonché per i contribuenti che devono presentare una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap e 770. » QUANDO E A CHI PRESENTARLO

Qualunque sia la modalità per presentare il 730 (precompilata o ordinaria), quest’anno tali adempimenti debbono essere portati a termine entro il 30 settembre prossimo. Entro il 25 ottobre può essere presentata al Caf o all’intermediario abilitato il 730 integrativo. Nel caso in cui il modello precompilato venga presentato attraverso il Caf, va esibita la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione, ivi inclusi quelli certificati dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso i Caf rilasciano un visto di conformità, ossia una certificazione di correttezza dei dati, e i futuri controlli documentali dell’Amministrazione Finan-


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ziaria vengono effettuati direttamente nei confronti del Caf che, in caso di errore nell’apposizione del visto di conformità, verrà chiamato a pagare una somma pari alla sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente. Le operazioni di conguaglio (addebito delle imposte dovute o accredito del rimborso spettante) sono effettuate sullo stipendio o nella rata di pensione a partire da luglio e novembre.

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» DOCUMENTI DA CONSERVARE

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I documenti relativi alla dichiarazione 730/2020 vanno conservati fino al 31 dicembre 2025, termine entro il quale l’amministrazione finanziaria può richiederli. Tale documentazione deve essere mantenuta in originale dal contribuente e in copia dal Caf e, se richiesta, va trasmessa all’Agenzia delle Entrate.

50&PiùCaf è a disposizione con un’assistenza garantita dalla competenza e da un’assicurazione, per aiutare tutti (pensionati e dipendenti) ad espletare ogni adempimento fiscale. Per l’elaborazione del Mod. 730 è importante ricordare che, oltre agli originali che dovranno essere visionati, va consegnata al Caf copia di tutta la documentazione. La scelta del Caf o del professionista abilitato è legata anche al notevole vantaggio in tema di controlli: le verifiche e i controlli ricadono sul Caf o professionista che è tenuto ad apporre sulla dichiarazione il visto di conformità e, in caso di rilievi da parte del Fisco, risponde per l’importo relativo alla sanzione, mentre la maggiore imposta e gli interessi restano a carico del contribuente. Ma vediamo le principali novità e la documentazione essenziale da presentare. Novità Modello 730/2020 • Nuovo limite reddituale per i figli a carico: dall’anno d’imposta 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati a carico è elevato a 4.000 euro. La modifica riguarda solamente i figli a carico, per gli altri soggetti (coniuge altri famigliari, e figli di età superiore a 24 anni) è confermato il limite reddituale previsto per l’anno precedente ovvero € 2.840,51. • Detrazione per spese di istruzione: per l’anno 2019 l’importo massimo delle spese per cui si può fruire della detrazione è stato elevato a € 800. La detrazione spetta per le spese di istruzione per la frequentazione di scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori (tasse, contributi, mensa e gite scolastiche). • Sport bonus e bonifica ambientale: per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e alla realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche è riconosciuto un credito d’imposta del 65% anche a coloro che hanno effettuato erogazioni liberali per interventi su edifici e terreni pubblici ai fini della bonifica ambientale e della realizzazione o della ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate. • Pace contributiva e colonnine di ricarica: si tratta della detrazione del 50% da applicare agli oneri sostenuti per il riscatto degli anni non coperti da contribuzione (cosiddetta “Pace contributiva”) e alle spese relative all’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica per i veicoli alimentati a energia elettrica. • Estensione dell’utilizzo del 730 all’erede: il modello 730 potrà essere utilizzato dagli eredi per la dichiarazione dei redditi da presentare per conto della persona deceduta, con il vantaggio di poter recuperare l’eventuale credito spettante in tempi molto più brevi rispetto al passato. La documentazione da presentare* Bisogna segnalare al Caf ogni variazione: • residenza anagrafica, stato civile, familiari a carico, situazione degli immobili. La documentazione da esibire (in originale e fotocopie) al Caf è la seguente: • copia Modello 730/2019 o Modello Unico (con delega F24 pagato nel 2019); • tessera sanitaria e documento di identità del dichiarante, del coniuge (anche se non fiscalmente a carico) e dei familiari a carico; • certificazione Unica 2020; • copia atto notarile per acquisto o vendita di immobile nel 2019, visure catastali o dichiarazione di successione per immobili/terreni. Tra gli oneri detraibili più comuni ci sono: • le spese sanitarie, fatture o ricevute/scontrini “parlanti”; • interessi per mutui ipotecari prima abitazione o per costruzione e ristrutturazione edilizia abitazione principale; • quietanze di polizze assicurative vita e contro gli infortuni stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000; • ricevute relative a spese funebri indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela col deceduto; • ricevute fiscali e scontrini con prescrizioni relative a spese veterinarie; • ricevute di pagamento per le spese per addetti all’assistenza personale; • ricevute del versamento di contributi previdenziali volontari; • ricevute del versamento dei contributi per addetti ai servizi domestici. * Per motivi di spazio gli elenchi sopra riportati non sono totalmente esaustivi.

» L’8, IL 5 E IL 2 PER MILLE

Insieme al 730 si deve consegnare al Caf la scheda per destinare l’8, il 5 e il 2‱ (Modello 730/1), anche senza esprimere alcuna scelta. Tutti i contribuenti hanno la facoltà di scegliere la destinazione di una quota dell’Irpef (l’8‱) a confessioni religiose o allo Stato, per scopi di carattere sociale, umanitari e religiosi. È possibile, poi, destinare il 5‱ con lo stesso meccanismo dell’8‱, alle seguenti finalità: sostegno del volontariato, delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale; finanziamento della ricerca scientifica, dell’università e ricerca sanitaria; attività sociale svolta dal Comune di residenza del contribuente; sostegno delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Da quest’anno, fra i destinatari, ci sono anche gli enti delle aree protette (parchi, aree marine, riserve, ecc.). Si può destinare il 2‱ a favore di uno dei partiti politici iscritti nell’apposito registro. La scelta va espressa, sia per l’una che per le altre - obbligatoriamente per una sola istituzione - firmando l’apposito riquadro del modello.


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«Si raccolgono le mandorle ancor fresche per uso di frutto a tavola. Si preparano i graticci per disseccare i fichi nel prossimo Agosto e Settembre. Si svelgono le cipollette di fiori, come Giacinti, Gronchigli ecc. Onde ripiantarli nel prossimo Autunno».

SOLE, CALDO, ESTATE

Almanacco Barbanera 1872

a cura di

LUGLIO E AGOSTO

“TEMPESTA NON GUASTA ESTATE”, RAMMENTA UN NOTO PROVERBIO. E stesso pensiero aveva Gustave Flaubert quando scriveva che «... un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida». Pensieri illustri che riportano con vividezza il comune sentire su una delle stagioni più amate dell’anno. Giardini e balconi regalano ovunque colori e profumi, mentre il cestino trabocca dei polposi frutti dell’orto, pronti ad entrare in cucina. Tempo di vacanza, delle passioni da coltivare, della raccolta dei frutti, delle confetture da preparare, della Luna e delle stelle che da Perseo, in cielo, cominciano a sfrecciare. Intanto a sera si annaffia, si raccolgono le aromatiche, sperando magari nell’aiuto della calda e fugace pioggia di sant’Anna. O della pioggia di stelle della notte di san Lorenzo. Per un desiderio rimandato, pronto a divenire realtà!

IL MELONE (Melone Cucumis)

Fa bene perché... Molto amato per il suo dolce sapore, annovera anche diverse virtù. Dissetante, il melone, soprattutto quelli a polpa chiara o bianca, sono pure un’eccellente fonte di potassio e una buona fonte di vitamina C e acido folico.

Il proverbio Luglio poltrone porta la zucca e il melone. Pollice bio Vino nel sasso, melone nel terreno grasso. Il melone si coltiva con facilità sia in vaso che nell’orto. L’importante è che per il suo portamento strisciante abbia vasi capienti. È fondamentale annaffiare con regolarità e trattare con un fertilizzante biologico liquido, quando comincia la fioritura. La semina Si fa con con la Luna crescente, da marzo a maggio, in vasi piuttosto grandi e lunghi, da tenere al riparo dalle intemperie, meglio se in luogo caldo. I semi vanno interrati a circa 1 cm di profondità e con l’apice rivolto verso il basso. Si cimano, cioè si eliminano le foglie apicali, quando la pianta ne ha almeno 4. Fondamentale per la buona riuscita è una posizione soleggiata. Raccolta e conservazione Il melone è maturo quando a luglio lo stelo inizia a screpolarsi o spezzarsi e quando comincia ad emanare un gradevole profumo. Non è prevista conservazione, si consuma fresco nelle varie stagioni.

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BUONO A SAPERSI!

A chi affidare le piante In partenza per le vacanze, è d’obbligo trovare qualcuno che venga ad annaffiare le nostre piante. In realtà, se si parte solo per qualche giorno, si potrà aggiungere uno strato di torba inzuppato d’acqua che manterrà umido il terriccio. Altra soluzione può essere quella di lasciare una o più bottiglie piene d’acqua con il collo infilato nel terreno. Il liquido uscirà lentamente, annaffiandole un po’ alla volta. Infine, si potranno riunire tutti i vasi nella stanza più fresca, evitando i punti con luce diretta. Al ritorno le ritroveremo ad aspettarci.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: aglio, bietole, carote, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, indivie, lattughe, melanzane, patate, piselli, peperoni, pomodori, porri, rape, ravanelli, sedano, spinaci, valerianella, zucchine e zucche. FRUTTA: albicocche, amarene, angurie, lamponi, mele, meloni, mirtilli, pere, pesche, ribes, susine e uva spina. AROMI: peperoncino, basilico, cedronella, maggiorana, santoreggia, prezzemolo, menta, origano e timo.

LUGLIO

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IL SOLE

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AGOSTO

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COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

Inizia con la bella stagione, e con la fase di Luna calante, la semina di insalata e verdure autunnali: indivia, scarola, cicoria, porri, cavolo cappuccio, rape, bietole, finocchi. Raccogliere i peperoncini da essiccare e i frutti per la preparazione delle confetture. Con il caldo attenzione alle annaffiature in giardino: devono essere abbondanti, al mattino presto o di sera. Dissotterrare i bulbi sfioriti di tulipani e iris, spazzolarli, chiuderli in sacchetti di carta e riporli in luogo fresco, buio e asciutto. Per ridurre l’evaporazione e schermare le piante dai raggi cocenti, effettuare la pacciamatura: mettere intorno alle piante uno strato di paglia, sfalci di potatura, corteccia triturata. In Luna crescente proseguire con la raccolta degli ortaggi per il consumo fresco: melanzane, zucchini, peperoni, pomodori, cetrioli, fagioli, piselli, fagiolini, cipolle e insalate. Seminare gli zucchini autunnali e annaffiare, al mattino o sera, aumentando le irrigazioni anche nel frutteto, dove si raccolgono susine, pesche, albicocche e prugne. In giardino preparare le talee di caprifoglio, clematis, rose, gerani, ortensie e petunie. Prelevare i rametti alla base della gemma e piantarli in vasetti con un misto di sabbia e torba. Lasciarli in luogo ombreggiato. Non tagliare il prato troppo corto. Riprodurre per talea, ad agosto, alcuni arbusti da siepe come abelia, berberide, lavanda.

SE HAI ½ GIORNATA LA RACCOLTA DELLA LAVANDA

A luglio la lavanda si fa notare ovunque, protagonista assoluta di balconi e giardini. Colore intenso, profumo penetrante, rilassa e rasserena. Questo poi è il mese in cui la Lavandula officinalis deve essere raccolta, se si vuole conservare. L’importante è farlo quando è ancora in fiore, meglio se con la Luna calante: manterrà più a lungo il suo aroma. Si recidono gli steli fiorali all’attaccatura dei germogli da cui si dipartono, per poi legarli in mazzetti da essiccare a testa in giù, all’ombra o buio per evitare che i petali sbiadiscano. Ma si potranno anche estrarre i singoli fiori dagli scapi fiorali e confezionare, una volta ben secchi, piccoli cuscini per deodorare.

LUGLIO. Il 1° sorge alle 05.28 e tramonta alle 20.39. L’11 sorge alle 05.35 e tramonta alle 20.36. Il 21 sorge alle 05.43 e tramonta alle 20.39. Le giornate si accorciano. Il 1° luglio si hanno 15 ore e 11 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 14 e 26 minuti: si perdono 45 minuti di luce solare. AGOSTO. Il 1° sorge alle 05.54 e tramonta alle 20.18. L’11 sorge alle 06.04 e tramonta alle 20.06. Il 21 sorge alle 06.14 e tramonta alle 19.51. Le giornate si accorciano. Il 1° agosto si hanno 14 ore e 24 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 13 e 10 minuti: si perdono 1 ora e 14 minuti di luce solare.

LA LUNA

LUGLIO. Il 1° tramonta alle 02.29 e sorge alle 16.48. L’11 sorge alle 00.01 e tramonta alle 11.44. Il 21 sorge alle 06.09 e tramonta alle 21.25. Luna crescente dal 1° al 4 e dal 21 al 31. Luna calante dal 6 al 19. Luna Piena il 5. Luna Nuova il 20. AGOSTO. Il 1° tramonta alle 03.17 e sorge alle 19.04. Il 12 sorge alle 00.02 e tramonta alle 14.31. Il 21 sorge alle 08.44 e tramonta alle 21.36. Luna crescente dal 1° al 3 e dal 20 al 31. Luna calante dal 4 al 18. Luna Piena il 3. Luna Nuova il 19.

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giochi 1

CRUCIVERBA Lello

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ORIZZONTALI 1. Distendere i nervi; 9. Paffutelli, rotondetti; 16. Inadeguata allo scopo; 17. In testa al gallo; 19. Iniziali di Togliatti; 20. Il Gustavo noto sensitivo torinese del Novecento; 21. Gli angoli meno perspicaci; 22. La Knesset è la sua assemblea nazionale; 26. Manca a chi ha soggezione; 28. Due lettere che negano; 29. La squadra di calcio di Alkmaar; 30. Quello armato è usato in guerra; 31. Feroci, sanguinosi; 32. Trattato Usa-Urss sulle forze nucleari a medio raggio; 35. Un personaggio di Bertolt Brecht; 36. L’irregolarità di certi atti non autorizzati; 40. Sporgenza verso l’esterno di un elemento architettonico; 42. Uccise Gaspare Pisciotta; 44. Il figlio degli inglesi; 45. La temono i risparmiatori; 46. Molto profonde; 47. La quarta nota musicale; 48. Lavoravano nei cantieri navali; 50. Così è detto il petrolio; 53. Il dio egizio del sole; 55. È detto anche Merluzzo imperiale; 57. Un connazionale di Khomeyni; 59. Molto vaghi; 63. È chiamato a giudicare

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su ricorsi amministrativi; 64. Scrisse famose favole; 65. Un cantastorie medievale; 68. Un colosso petrolchimico italiano; 69. Il genio musicale di Eisenach; 70. Il simbolo dello Xeno; 71. Il regista del film Fuga da Alcatraz del 1979; 72. Altro nome del Lago Sebino. VERTICALI 1. Sono formati da isolati; 2. Strato di calce sui muri; 3. Latitudine in breve; 4. Città nel nord dell’Etiopia; 5. Il Brunori cantautore; 6. Una gabbia per polli; 7. I limiti dell’antitrust; 8. Riscuote un canone; 10. La via parigina; 11. Di persona che tende a risparmiare; 12. Angoscia, sofferenza, strazio;

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13. Munita d’una folta chioma; 14. Il pianista svizzero che fu un grande interprete della musica di Chopin; 15. Due ossa del bacino; 17. I punti più elevati dei dorsi dei cavalli; 18. Un piccolo velivolo; 23. Una malattia infantile; 24. L’insieme di fenomeni caratterizzato dal trasporto di energia nello spazio; 25. Ridente cittadina del Canton Ticino; 27. Traviati come certi figli; 31. Un disastro finanziario; 33. Una varietà di Cabernet; 34. Venduto per buono; 35. Poeta francese caposcuola del Simbolismo; 37. Bassa Frequenza;

38. Costante nei propositi; 39. Indurite come il pane non più fresco; 41. Composizione musicale religiosa; 43. Lo sarà oggi domani; 44. La seconda divisione calcistica; 49. La prima lettera dell’alfabeto ebraico; 51. Segue lo scritto; 52. La Joyce Carol prolifica scrittrice statunitense; 54. La principale agenzia di stampa italiana; 56. Acconci allo scopo; 58. Le donne che fanno i passi più corti; 60. Un vino di qualità; 61. Abbreviazione di assicurazione; 62. Erano terribili quelle di Giove; 66. Le separa la “F”; 67. Si rivedono nella folla.

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 2. Sono anche detti Cnidari; 5. Giostrano nella corrida; 7. Nota località balneare presso Palermo; 10. Un Amedeo della tivù; 11. Le valutazioni dei periti; 13. Una preposizione articolata; 14. Così le avenue incrociano le street a Manhattan; 16. Attinente al gioco; 17. È famoso quello Montessori; 18. Nel frattempo;

19. Ha lo steccato intorno; 20. Conforto, sollievo. VERTICALI 1. Vi è nascosto il tesoro; 2. La loro testa s’infiamma; 3. Teglia, casseruola; 4. Segue la propria squadra; 6. Lavorano tuffandosi in acqua; 8. È pallida quella del poco informato; 9. Chi lo infrange è punito; 11. Vengono pagati a fine mese; 12. Sostanza curativa, farmaco;

13. Se è falso è meglio; 14. Esaminare un luogo con at1 5

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tenzione; 15. Porta la fiaccola olimpica.

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Enrico Diglio

TEST 1

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Osservate attentamente le sottostanti figure e le lettere in esse contenute e dite, seguendo un criterio logico da determinare, quale lettera va inserita al posto del punto interrogativo.

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ORIZZONTALI 1. Chi lo detiene, lo esercita; 6. Città della Svezia meridionale; 7. Il Díaz celebre chitarrista venezuelano; 9. È propria dei concorrenti che si avvalgono di mezzi scorretti; 11. Eressero le Forche Caudine; 12. In piedi, non coricata; 13. Associazione Italiana Tecnici della Prevenzione; 15. Spiaggia affollatissima; 17. Il Paul grande pittore svizzero; 18. Il centro di Londra. VERTICALI 1. Attirano le faine; 2. Avviare a determinate attività; 3. Pugliesi del nord-ovest del Salento; 4. Costretta a vivere lontano dalla Patria; 5. Un coniuge dopo il divorzio; 6. L’isola scozzese che ospita la più grande colonia del mondo di Sule; 8. Tra sett. e nov.; 10. Un tipo di auricolare senza fili; 14. Uno a Berlino; 16. Il Bano cantante.

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TEST 2 Osservate il sottostante gruppo di figure e dite quale dei gruppi di figure a destra contrassegnati da lettere può essere, secondo logica, considerato “intruso".

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INDOVINELLO Favolino »

TRATTATIVE SINDACALI Se in un periodo come questo s’aprono c’è subito una voce dissidente che interviene; ed allor bisogna chiuderle, considerando tutto un incidente.

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LUGLIO VINCENZO SALEMME

oroscopo di Aldebaran

AGOSTO LAURA MORANTE

Attore e regista

Attrice

cancro

leone

ariete

22 GIUGNO I 22 LUGLIO

23 LUGLIO I 23 AGOSTO

21 MARZO I 20 APRILE

LUGLIO. Perché questo sia un mese positivo, passatelo in famiglia. Tutto ciò che farete in collaborazione andrà bene. Le stelle del mese vi porteranno serenità. La salute sarà buona. Proteggetevi dall’umidità.

LUGLIO. Le stelle indicano un periodo di totale relax con la famiglia. Cautela nel frequentare gente. Se possibile, fate una breve vacanza in montagna. Proteggetevi contro gli sbalzi di temperatura.

LUGLIO. Sarà un mese decisamente impegnativo, durante il quale dovrete darvi molto da fare. Ci saranno piccoli ostacoli da superare. Una gita nel verde sarà utile per rilassarvi. Moderazione a tavola.

AGOSTO. I contrattempi spariranno. Sarete rilassati e spesso di grande aiuto agli altri. Potreste infatti decidere di far parte di un’associazione benefica che vi darà soddisfazioni. Attenti alle bevande ghiacciate.

AGOSTO. Organizzate una gita culturale in una città della nostra bella Italia. Sarete fiduciosi e più ottimisti del solito. Alcuni contrattempi vi recheranno disturbo ma, con la giusta calma, troveranno presto soluzione.

AGOSTO. Alcune novità in famiglia vi entusiasmeranno. Piccole gioie grazie a bambini e animali domestici. Uno strano sogno premonitore vi darà da pensare! Non affaticatevi e controllate la pressione.

toro

gemelli

vergine

21 APRILE I 20 MAGGIO

21 MAGGIO I 21 GIUGNO

24 AGOSTO I 22 SETTEMBRE

LUGLIO. Sarete socievoli e disponibili con i vostri cari. Quando uscirete proteggete bene viso e mani ed evitate luoghi affollati. Non passate troppo tempo al sole! Bevete acqua ricca di sali minerali.

LUGLIO. Sarete dotati di una spiccata capacità comunicativa e, infatti, non vi mancheranno numerose e piacevoli chiacchierate con amici e parenti, anche via e-mail. Consumate più frutta e verdura.

LUGLIO. Finalmente è giunto il momento di dimenticare le noie quotidiane. Iniziate a progettare un breve soggiorno dove più vi piace. Scegliete, però, mete poco affollate, in cui è possibile rilassarsi. Fortuna al gioco.

AGOSTO. Un cambiamento si presenterà quando meno ve lo aspettate. Questo mese vivrete intensamente e proverete sentimenti veri e profondi. Approfittate di questo periodo per ricaricare le vostre “batterie”.

AGOSTO. Sarà un mese operoso e positivo per tutta la famiglia. La situazione finanziaria migliorerà sensibilmente. Vi interesserete all’arte in una delle sue molteplici forme. Siate sinceri con un amico.

AGOSTO. Molti di voi decideranno di non andare in vacanza. Il mese, però, vi riserverà comunque situazioni piacevoli. Starete bene in famiglia, ma trascorrete del tempo anche in compagnia degli amici più cari.

bilancia

scorpione

sagittario

23 SETTEMBRE I 22 OTTOBRE

23 OTTOBRE I 22 NOVEMBRE

23 NOVEMBRE I 21 DICEMBRE

LUGLIO. Evitate il più possibile gli spostamenti. Dovreste prestare un po’ più di attenzione alla salute, magari cominciando dalla tavola e associando un po’ di ginnastica ogni giorno. Attenti alle spese esagerate.

LUGLIO. Le faccende domestiche o familiari richiederanno particolare attenzione e una buona dose di diplomazia. Non lasciatevi intimorire da contrattempi. Siate meno dispersivi con gli amici. Bevete molta acqua.

LUGLIO. Per tutto il mese le stelle vi proteggeranno. Una persona amica vi renderà un grosso favore. Dedicherete del tempo a migliorare l’aspetto della vostra casa.Trascorrerete momenti felici con i nipoti.

AGOSTO. Avrete a che fare con persone che avevate perso di vista da un po’ tempo e la cosa vi renderà felici. Potrete scegliere di trascorrere almeno una parte delle vostre vacanze insieme a figli e nipoti.

AGOSTO. Sarà un periodo di dubbi e indecisioni. Attenzione, qualcuno potrebbe approfittarne! Allegria in famiglia, grazie ai bambini. Organizzate meglio il vostro tempo libero, lasciando spazio anche all’esercizio fisico.

AGOSTO. Sarà spesso l’intuito a portarvi sulla strada giusta per prendere le decisioni migliori. Organizzerete una breve vacanza in una località poco distante da casa vostra. Approfittatene per rilassarvi.

capricorno

acquario

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22 DICEMBRE I 20 GENNAIO

21 GENNAIO I 19 FEBBRAIO

20 FEBBRAIO I 20 MARZO

LUGLIO. Incontrerete parenti che non vedevate da diverso tempo. Le stelle vi renderanno saggi e più pazienti. Dedicherete il tempo libero a chi ha bisogno. Un piccolo contrattempo vi disturberà, ma si risolverà subito.

LUGLIO. In questo mese sarete molto più selettivi del solito nello scegliere chi frequentare. La situazione finanziaria sarà discreta. Cercate di camminare durante le ore più fresche. Attenti agli sbalzi di temperatura.

LUGLIO. Sarete combattivi e molto decisi e ciò vi consentirà di fare le scelte migliori. Qualche amico vi chiederà di trascorrere insieme qualche giorno di vacanza. Scegliete un’alimentazione priva di grassi.

AGOSTO. Vi sentirete predisposti ad aiutare persone bisognose. Cercate di non strafare. Evitate, per il momento, qualsiasi tipo di spostamento o viaggio, anche se breve. Possibili problemi digestivi.

AGOSTO. Vivrete momenti piacevoli insieme ai vostri cari. Possibili preoccupazioni a causa della salute di un parente. State tranquilli, si risolveranno nel migliore dei modi. Mangiate tanta frutta e verdura.

AGOSTO. Probabili gite in famose città d’arte. Un malinteso potrebbe suscitare qualche attrito in famiglia. Sarà meglio chiarire subito. Ritagliatevi un po’ di tempo per fare attività fisica. Meglio al mattino, con il fresco.

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Trattative sindacali = Le parentesi

stuzzica

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TEST 1

La lettera che sostituisce il punto interrogativo è la B. Essa, infatti, permette di rispettare il criterio alla base degli altri tre casi: dalla lettera posizionata sulla sinistra in ogni figura partono un certo numero di percorsi indicati dalle frecce e, a seconda del numero e del tipo di percorsi, si arriva alla lettera posizionata nella parte destra; se i percorsi sono in salita, la lettera di destra seguirà nell’alfabeto la lettera di sinistra di tanti posti quanti sono i percorsi; se i percorsi sono, invece, in discesa, la lettera di destra anticiperà nell’alfabeto la lettera di sinistra di tanti posti quanti sono i percorsi. Quindi: quattro percorsi verso il basso, quindi la lettera di destra precede quella di sinistra di quattro posti. F: sesta lettera dell’alfabeto. B: seconda lettera dell’alfabeto. TEST 2

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Il gruppo di figure che può essere considerato ”intruso” è quello contrassegnato dalla lettera a). In esso, infatti, il numero dei lati delle figure che vi compaiono è uguale a 23, mentre il numero dei lati delle figure del gruppo proposto all’inizio dell’esercizio e quello di ognuna delle altre tre opzioni contrassegnate dalle lettere b), c) e d) è uguale a 21.


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SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

IL CUORE DELLA FORESTA AMAZZONICA NON È FATTO SOLO DI ALBERI Il “polmone verde del mondo” racchiude in sé le tribù di indios, ormai in via d’estinzione. Dopo aver avuto le terre devastate dagli incendi, migliaia di nativi stanno ora facendo i conti con la pandemia. E stanno perdendo

EGREGIO DIRETTORE, Le scrivo perché ritengo che nella vita, pur con tutte le pene che ognuno di noi porta dentro al petto, non bisogna dimenticare le persone la cui esistenza è più tormentata della nostra. Sono mesi che tutto il mondo è attraversato dalla pandemia, che miete vittime senza guardare né il ceto né il grado d’istruzione né se chi è stato colpito sia maschio o femmina. Non a caso il grande de Curtis (preferisco chiamarlo così piuttosto che Totò) scrisse una splendida poesia che riassume già nel titolo l’uguaglianza di tutti gli uomini nel momento della dipartita: ’A livella. E “la livella” messa in moto dalla pandemia non ha risparmiato

nessuno, neanche gli indios dell’Amazzonia. Hanno perso la vita in tanti, colpiti dal Coronavirus, e tra di essi anche uno dei capi più carismatici, Paulinho Paiakan, un leader che ha lottato contro i cercatori d’oro illegali, le compagnie del legno - che ogni giorno abbattono un pezzo della foresta considerata il polmone della terra -, contro la polizia e il governo, che si gira dall’altra parte invece di tutelare i nativi. A cui ogni giorno vengono bruciate le terre che danno loro sostentamento. Quei poveretti potevano essere salvati dalla pandemia, se solo il governo brasiliano si fosse mosso in tempo e, invece, li hanno lasciati alla decimazione, come fecero i conquistadores, secoli fa, quando sterminarono gli indigeni, portando loro malattie per le quali i nativi non avevano difese immunitarie adeguate. Corsi e ricorsi della Storia, si dirà. Genocidio, dico io. Gaspare Crivellini Genocidio non lo dice solo lei, signor Gaspare, ma lo dicono in molti. E in tanti si stanno mobilitando affinché si crei un movimento internazionale che faccia pressione sul governo brasiliano per spingerlo a salvaguardare le tribù indios. Tra gli attivisti anche il fotografo Sebastiao Salgado con la moglie Lélia Wanick, che da anni si battono per i diritti dei nativi, cercando di salvarli dall’estinzione. Basti pensare che all’epoca dei conquistadores (1500 circa), nella foresta vivevano 5 milioni di indigeni Oggi ci sono 300mila indios divisi in 290 tribù. Se non è genocidio questo. LUGLIO/AGOSTO 2020 I 97


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bazar SALUTE SOLIDARIETÀ AMICO WEB LIBRI

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

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oppure al 0424708910.

SALUTE UROLOGIA A PORTATA DI TUTTI Almeno un italiano su tre soffre di problemi urologici e la maggior parte prova disagio a parlarne. Per questo, la Società Italiana di Urologia ha preparato i “Siu Talks”, una serie di video per diffondere informazioni sui disturbi legati a questa branca della medicina. I filmati, realizzati con un linguaggio semplice e ironico, sono disponibili su YouTube e sul sito www.siu.it/siutalks-2020/1-edizione. IVN CONTRO IL PARKINSON La Rete di Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) dedicata alle Neuroscienze e alla Neuroriabilitazione ha dato vita a un Istituto Virtuale Nazionale (Ivn) per la ricerca e la cura del Parkinson. Si tratta di un progetto di medicina partecipativa che raccoglie 16 istituti di eccellenza e più di 10.000 pazienti in tutta Italia: un luogo virtuale dove condividere competenze, conoscenze e tecnologie d’avanguardia.

+ SOLIDARIETÀ SENTIRSI VICINI In Francia, durante il periodo di quarantena, è nata la piattaforma “1 lettera 1 sorriso” (1lettre1sourire.org). L’idea è venuta a un gruppo di giovanissimi con l’obiettivo di contrastare la solitudine dei più anziani. Dal sito, infatti, si possono inviare lettere, disegni e foto che verranno poi recapitati in forma cartacea agli ospiti delle case di riposo. Solo a metà maggio ne erano già state consegnate 380.000. LE “TERZE” NONNE Come rendere possibile l’incontro tra culture, religioni e generazioni diverse? L’associazione Swap (Share with all people) lo racconta nel progetto “La MIa Nonna”. Un’iniziativa che documenta il ruolo svolto dalle signore milanesi nella crescita dei figli di immigrati. Storie di “nonne” (o nonni), vicine di casa o amiche di famiglia, che si sono prese cura di molti bambini aiutandoli ad integrarsi. Il ma-

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teriale raccolto verrà esposto al Mudec, il Museo delle culture, a novembre. Intanto è possibile vedere alcune storie sulla pagina Facebook dell’associazione www.facebook.com/sharewithallpeople. CONTRO LA POVERTÀ Crescono a Bologna gli Empori Solidali, luoghi di supporto alle persone più bisognose. Tra i servizi offerti c’è la distribuzione di alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’igiene della casa e per la cura della persona. Il primo Emporio italiano è stato aperto nel 1997, a Genova, e ora sono più di 200 in tutta Italia. Vi si accede con una tessera punti che viene data alle famiglie in difficoltà e che permette di fare gli acquisti necessari.

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Tel: 0322841903 800995988

AMICO WEB SPORT A CASA L’Azienda Usl Toscana Centro lancia “Mantieniti attivo a casa”, un progetto per fare attività fisica anche tra le mura domestiche. Per ridurre i rischi dovuti all’inattività e contribuire al benessere psicofisico degli anziani, infatti, sono stati divulgati brevi video ed opuscoli informativi. Seguendo i consigli si possono eseguire esercizi semplici e ben descritti che diminuiscono anche il rischio di cadute. Per vedere i video su YouTube è necessa-

rio cercare “Mantieniti attivo a casa”. STRADE PER TUTTI Per chi ha difficoltà di deambulazione non è facile potersi muovere in posti sconosciuti. Per questo motivo Google sta cercando di rendere più “inclusive” le sue mappe. Su Google Maps, infatti, è disponibile la nuova funzione “Luoghi accessibili” (attiva per ora solo negli Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Giappone) che permette di verificare se i percorsi sono adatti a chi ha problemi di mobilità.

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LIBRI BILOXI di Mary Miller Edizioni Black Coffee, 2020, 304 pagine Biloxi è la storia di Louis McDonald Jr., un sessantatreenne disilluso. L’uomo, infatti, è rimasto solo dopo la morte del padre e la fine del suo matrimonio durato trentasette anni. Ritiratosi a vita privata in attesa dell’eredità, Louis passa le giornate a guardare reality e a bere birra, evitando la figlia e l’ex cognato, preoccupati per lui. Tutto cambia, però, quando si imbatte in Layla, un border collie in lieve sovrappeso. Senza alcuna ragione apparente, Louis sente il bisogno immediato di prendersene cura e i due finiranno per diventare inseparabili, dando inizio ad una vera rinascita.


Macula



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