Maggio 2020

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Anno XLII n. 5 Maggio 2020 Euro 2.50 - I.P.

INCHIESTA

SOCIETÀ

ESTERO

SCIENZE

Dall’emergenza sanitaria ad un nuovo tipo di società

Cosa vuol dire essere un senior “influencer”

Brexit: il lungo addio del Regno Unito all’Ue

Over 50: la parola d’ordine è “prevenzione”

Quale futuro ci aspetta dopo la sconfitta del Coronavirus?

Gli over 65 spopolano sulla rete a colpi di like e follower

Stipulato l’accordo politico, ma non l’intesa economica

L’importanza dei check-up per vivere in salute


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IN QUESTO NUMERO 5. Editoriale 7. Zoom 18. Periscopio 78. Dentro la rete 90. Vivere in armonia 92. Bacheca 94. Giochi 95. Stuzzica cervello 96. Oroscopo 96. Soluzioni 97. Lettere

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inchiesta i

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24. Anziani e futuro L’emergenza in un’indagine del Centro Studi 50&Più di Giovanna Vecchiotti

società 34. L’Italia solidale

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Un esercito di volontari di Ilaria Romano

anteprime

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www.spazio50.org

INDICE

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MAGGIO 2020

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__SOCIETÀ__ Le senior influencer: tanto carisma e migliaia di follower Le over 60 si reinventano e dettano tendenze sui social a cura del Centro Studi 50&Più

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__le INTERVISTE__ Andrea Vianello: «Dopo l’ictus, ho ritrovato una nuova vita» Un recupero lento e faticoso, ma oggi è pronto a ripartire di Giada Valdannini

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__ESTERO__ Brexit: il Regno Unito ha dato l’addio all’Unione Europea Da definire le norme finanziarie che regoleranno i rapporti futuri di Leonardo Guzzo

8. In Tv per il pianeta Torna Sir Attenborough di Rachele Randon

10. Viva l’autonomia Mobilità condivisa per senior di Giovanna Favale

12. Il Premio Pritzker Il progetto è donna di Lavinia Viti

14. La Nonna dei Lego L’accessibilità a colori di Rita Nicosanti

16. Tutti su Tik Tok È l’ora del Granny Style di Giulia Rachele Deli

22. Il Terzo Tempo Un sorriso contro la paura di Lidia Ravera

30. Il ruolo dei senior Un sapere da valorizzare di Giada Valdannini MAGGIO 2020 I 3


società

intervista i

52. Un medico in quota

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L’elisoccorso in Val d’Aosta di Romina Vinci

55. Milena Vukotic: «Sono riconoscente alla vita. Gli anni mi fanno compagnia» di Paola Stefanucci

64. Brexit e immigrazione Il nuovo regolamento di Ilaria Romano

Art Director Elisa Rossi @ elisa.rossi@50epiu.it

47. Libri, Arte, Musica

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scienze i

Dopo i 50 anni, gli screening periodici dovrebbero diventare un’abitudine di Paola Stefanucci

parliamo di... i

66. È l’ora di un check up

79. Spazio50 Incontri, eventi, tempo libero, cultura e tanto altro nel mondo di 50&Più a cura di Luisella Berti

69. I test “fai da te” del Dna Meglio rivolgersi a centri di genetica medica specializzata di Giovanna Dall’Ongaro

86. Previdenza di Gianni Tel

72. A pieni polmoni I casi e le tecniche utili per una corretta riabilitazione respiratoria di Alessandro Mascia

74. Alimenti: occhio all’etichetta Uno strumento indispensabile per capire cosa stiamo acquistando a cura di Fondazione U. Veronesi Il guanto che, tramite un’app, dà voce ai sordomuti di Romina Vinci

89. Fisco di Alessandra De Feo

98. Bazar a cura del Centro Studi 50&Più Credit foto: Agf, Contrasto, Marka, Masterfile, Shutterstock, Antonio Barella, Contrasto/Reuters, Shutterstock: 1000 Words, Andrew Harker, Ascannio, Gennaro Leonardi, Marco Rubino, Aidil Akbar, BigTunaOnline, mediamasmedia, Renata Sedmakova, jax10289, Alexandros Michailidis, Ink Drop, Alexey Fedorenko, PP Photos, 9091086, Cineberg, MikeDotta, Lewis Tse Pui Lung, www.soccorsoalpinovaldostano.com, www.quirinale.it. Foto di copertina: Tania/Contrasto. Illustrazioni: Enrico Riposati.

ANNO XLII - n. 5 maggio 2020 Per posta: Via del Melangolo, 26 - 00186 Roma Per telefono: 06.68134552 - Per fax: 06.6872597 m@il: redazione@50epiu.it ABBONAMENTI Italia: annuale (11 numeri) euro 22,00 sostenitore euro 40,00 copia singola euro 2,50 copia arretrata euro 4,50 Estero: annualeeuro 41,50 Tel. 06.68134552 Fax 06.81151914

Aderente a: Finito di stampare: 24 aprile 2020

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Direttore Editoriale Maria Laura Rondini @ l.rondini@50epiu.it Direttore Responsabile Giovanna Vecchiotti @ g.vecchiotti@50epiu.it

cultura

76. Ecco Good morning

Mensile di attualità e cultura di 50&Più Sistema Associativo e di Servizi

Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 98767007 intestato a 50&Più Srl - Roma. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualunque momento dell’anno, ma avrà comunque validità annuale.

Concessionaria esclusiva pubblicità: 50&PiùMedia Srl - Largo Arenula 34, Roma Tel. 06.68883469 - mail: 50epiumedia@50epiu.it Per la pubblicità: Luigi Valitutti - Tel. 335491325 - mail: l.valitutti@50epiumedia.it

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ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA


GRAZIE.

di Maria Laura Rondini Direttore Editoriale 50&Più

EDITORIALE

editoriale MAGGIO 2020

COME CAPITA SEMPRE NELLA VITA SIA CHE SI TRATTI DI AVVENIMENTI, IMPEGNI, RAPPORTI, MOMENTI IMPORTANTI O MENO, OGNI INIZIO HA UNA SUA FINE. Così anche per questo mio appuntamento mensile con tutti voi. Dal prossimo numero di giugno un nuovo direttore editoriale riempirà questa pagina di apertura del nostro mensile, propoABBIAMO CAMMINATO nendo riflessioni, sottolineando INSIEME LUNGO UN aspetti della condizione anziana, ilDECENNIO DURANTE lustrando iniziative, affrontando arIL QUALE LA NOSTRA gomenti che meritano un focus parRIVISTA È CRESCIUTA, ticolare. Manterrà, cioè, con voi, quel DIVENTANDO SEMPRE rapporto misterioso, per certi versi PIÙ “ADULTA” intrigante e corroborante, che è rappresentato da questo incontro ricorrente con trecentomila sconosciuti. Arrivare nelle case di così tante persone, essere letti, valutati, ignorati o apprezzati, ma metterci comunque ogni volta la faccia, è un’esperienza per tanti versi esaltante, per altri impegnativa, ma soprattutto una vera fonte di arricchimento personale di cui non si può che essere grati. Abbiamo camminato insieme lungo un decennio durante il quale la nostra rivista è cresciuta, diventando sempre più “adulta”, più interessante e, con l’impegno e la professionalità di tanti, ha acquistato una personalità e uno spazio nel mondo dell’editoria nazionale che le viene unanimemente riconosciuto. 50&Più è stabilmente nelle prime tre posizioni dei mensili più diffusi in Italia e la sua qualità è sempre più attraente per un numero crescente di aziende e società che vogliono arrivare, con i loro messaggi, al mondo complesso e multiforme degli ultrasessantenni. Sì, insieme abbiamo fatto molta strada, ed essere stata con voi è stato un onore emozionante, così come, mi auguro, in questi anni in ognuno di noi è cresciuta la consapevolezza del ruolo, delle capacità, dell’importanza che il mondo anziano riveste nella società. Un’imIN QUESTI ANNI IN portanza che i momenti drammatici OGNUNO DI NOI È che stiamo vivendo e che ci vedono CRESCIUTA LA tra i più colpiti da questa pandemia, CONSAPEVOLEZZA DEL non fanno venir meno. Anche il no- RUOLO, DELLE CAPACITÀ, stro mondo ha le risposte per essere DELL’IMPORTANZA CHE protagonista nella ripresa del Paese: IL MONDO ANZIANO con la vitalità, con l’impegno famiRIVESTE NELLA liare, nel volontariato, nella solidaSOCIETÀ rietà, nella capacità di essere figure di riferimento; capacità che sono nostre e che sta a noi svolgere con sempre maggiore coscienza. Come ieri, come oggi, così domani. Buon futuro a tutti.

MAGGIO 2020 I 5


Abbiamo a cuore i nostri soci. I nostri eventi nazionali riprenderanno quando potremo incontrarci con la massima sicurezza per la salute di tutti.

#noicelafaremo


Z GUERRA ALLA GUERRA

ZOOM APPUNTI SUL PRESENTE

MENTRE METÀ DELLA POPOLAZIONE MONDIALE È IN QUARANTENA PER EVITARE IL DIFFONDERSI DEL CONTAGIO DEL VIRUS COVID-19, CONTINUANO NEL MONDO CIRCA 70 CONFLITTI ARMATI. Alle parti in guerra e a tutti i governi, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha inviato un appello per un cessate il fuoco totale. «La furia del Coronavirus mostra la follia della guerra. Ecco perché chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo. È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite. Alle parti in guerra dico: ritiratevi dalle ostilità. Il virus non si preoccupa di nazionalità, etnie, fede e nel frattempo i conflitti armati infuriano in tutto il mondo. I più vulnerabili, donne e bambini, persone con disabilità, emarginate e sfollati pagano il prezzo più alto». A più riprese anche Papa Francesco ha ripreso l’appello: «Mi viene solo da chiedere con più forza la pace per questo mondo sottomesso ai trafficanti di armi che guadagnano con il sangue degli uomini e delle donne», ha detto alla vigilia di Pasqua. In totale, nel 2018, nel mondo sono stati destinati alle spese ese militari 1,8 trilioni di dollari (un trilione equivale a mille di miliardi). Gli Stati Uniti hanno destinato agli armamenti nti 649 miliardi di dollari, seguiti da Cina con 250, Russia con on una cifra che oscilla tra i 160 e i 180 milioni di dollari, Arabia bia Saudita con 67,6, India con 66,5, Francia con 63,8, Regno no Unito con 50, Germania con 49,5, Giappone con 46,6 e la Corea del Sud a 43,1.

«È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite»


ATTUALITÀ

Il ritorno di Sir David sull’ambiente. «Il nostro pianeta è uno CONSIDERATO TRA I MASSIMI DIsu un miliardo, un mondo pieno di vita. VULGATORI SCIENTIFICI AL MONDO Ma ora, una forza dominante sta came pioniere dei reportage naturalistici, biando la Terra: gli umaSir David Frederick Atni», ha detto Sir Attenbotenborough, 94 anni, torSIR DAVID ATTENBOROUGH, rough presentando il prona su BBC One con A 94 ANNI, TORNA SUGLI gramma. «E per preserPerfect Planet, un proSCHERMI DI BBC ONE, vare il nostro pianeta - ha gramma incentrato sulle CON A PERFECT PLANET, CINQUE PUNTATE DEDICATE continuato - c’è solo una forze della natura - comALLA BELLEZZA E ALLA via: l’uomo deve diventare presi oceani e vulcani - e FORZA DELLA NATURA una forza del bene». sul loro contributo alla vidi Rachele Randon Il grande naturalista, estita del nostro pianeta. La matore di Greta Thumserie, divisa in cinque berg, incontrandola su Skype l’ha così puntate, mette in risalto le complesse omaggiata: «Hai realizzato cose a cui modalità che consentono alla Terra di molti di noi hanno lavorato per venprosperare, mentre l’episodio finale si t’anni senza riuscirci». concentra sull’impatto che l’uomo ha

Il decano dei documentaristi Sir David Attenborough, ha iniziato la sua attività di divulgatore scientifico nel 1952, sulla BBC. Autore e conduttore di spettacolari programmi naturalistici pluripremiati, è stato il primo a portare la Natura ed il mondo degli animali nelle case della gente. Da anni conduce battaglie per la salvaguardia del pianeta.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

È un veicolo a 4 ruote con un’ampia seduta, braccioli, un porta oggetti e dei ganci a cui assicurare eventuali stampelle. Raggiunge la velocità massima di 6 km/h e ha un’autonomia di 18 km.

Nasce con l’intento di garantire l’autonomia a persone con mobilità ridotta. Per usufruirne basta registrarsi al sito o scaricare l’applicazione

LOOPER, UN SERVIZIO DI MOBILITÀ CONDIVISA PER I SENIOR di Giovanna Favale

A MADRID È PARTITO, DA QUALCHE MESE, UN NUOVO SERVIZIO DI MOBILITÀ CONDIVISA. Si chiama Looper ed è appositamente progettato per i senior e per le persone con mobilità ridotta. L’idea è di una società spagnola e, in breve tempo, ha portato sessanta di questi veicoli nella capitale. I mezzi di mobilità condivisa, del resto, sono entrati a pieno diritto in tutte le nostre città. Ma mentre la maggior parte di essi, in primis le bici o le macchine elettriche, sono stati pensati per un pubblico di giovani, Looper allarga finalmente il suo target di riferi10 I spazio50.org I MAGGIO 2020

mento. I suoi ideatori lo hanno definito: «Un servizio di mobilità che offre veicoli elettrici a quattro ruote, per muoversi dove e quando si vuole». Non si tratta di auto, nonostante abbiano quattro ruote, ma di vere e proprie sedie elettriche. Danno la possibilità di godere dei servizi di mobilità condivisa ad una fetta di società che, finora, ne era rimasta esclusa. Per guidarle non è richiesta un’autorizzazione particolare e nessuna patente. I Loopers raggiungono una velocità massima di 6 km/h ed hanno un’autonomia di 18 km. Sono ideali, dunque, per

i piccoli spostamenti in città. Semplici e pratici da guidare: una leva posizionata sotto il pannello di controllo consente di decidere se andare avanti o indietro. Per frenare bisogna smettere di accelerare. Il sistema di illuminazione è automatico. La carica della batteria è affidata al team di manutenzione dell’azienda, l’utente dunque non deve preoccuparsi di lasciare il mezzo carico dopo l’uso. Looper, al pari degli altri servizi di mobilità condivisa, ha un utilizzo smart. Per azionare il veicolo bisogna possedere una carta Looper, che si ottiene registrandosi sull’appo-

sito sito o scaricando l’app. I Loopers sono sparsi in vari luoghi della città. Per scoprire dove si trova quello più vicino, si può consultare la mappa interattiva sul sito www.looper.eco oppure chiamare il numero 900908620. Un’ultima precisazione riguarda la viabilità: le sedie elettriche dovrebbero circolare sui marciapiedi ed essere parcheggiate negli spazi per le motociclette. Il costo? In questa fase di rodaggio, ogni viaggio con Looper costa un euro. Alla fine del periodo di prova verrà attivato un piano tariffario ad hoc, con diverse opzioni.



__ATTUALITÀ__

ASSEGNATO IL PREMIO PRITZKER

IL PROGETTO È DONNA LE VOLTE CHE IL PREMIO PRITZKER, ragliato una concorrenza agguerrita, fatta considerato il Nobel dell’architettura, in 41 di archistar, soprattutto uomini. anni dalla sua istituzione, Il riconoscimento è stato è stato assegnato ad una assegnato alle due archidonna, si possono contare tette non soltanto per il YVONNE FARRELL E SHELLEY sulle dita di una mano. loro «impegno incessante MCNAMARA, DI 69 E 68 ANNI, HANNO VINTO IL PREMIO PRITZKER, Tre, per la precisione: a verso l’eccellenza» ma CONSIDERATO IL NOBEL Zaha Hadid nel 2004, a anche, come si legge nella DELL’ARCHITETTURA, Kazuyo Sejima (con Ryue motivazione del Premio, FINORA APPANNAGGIO QUASI ESCLUSIVO DI UOMINI Nishizawa) nel 2010 e a per «essere state pioniere di Lavinia Viti Carme Pigem (con Ramón in una professione domiVilalta e Rafael Aranda) nata dagli uomini». nel 2017. Quest’anno ci sono riuscite Yvonne Farrell e Shelley McNamara hanno Yvonne Farrell, 69 anni, e Shelley McNaprogettato, tra gli altri, la Scuola di Economia mara, 68 anni, due irlandesi che hanno sbadell’Università Bocconi di Milano.

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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__ LA PROTAGONISTA

Rita Ebel ha 62 anni, ed è costretta sulla sedia a rotelle. Vive in un paesino tedesco e, da qualche tempo, ha iniziato ad usare i mattoncini Lego per realizzare delle rampe di accesso ai negozi.

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BUONE IDEE di Rita Nicosanti

Combatte la disabilità con un sorriso. E si è rimboccata le maniche per raggiungere un obiettivo: abbattere le barriere architettoniche della sua città con le rampe colorate LA CHIAMANO LA “NONNA DEI LEGO”, PERCHÉ COSTRUISCE RAMPE D’ACCESSO PER SEDIE A ROTELLE REALIZZATE CON I FAMOSI MATTONCINI PER BAMBINI. Lei è Rita Ebel, ha 62 anni, vive ad Hanau, in Germania, ed ha un obiettivo: rendere la sua città più accessibile. «In quest’ultimo anno ho iniziato a costruire le rampe di Lego per poter accedere ai negozi con dei gradini dove, purtroppo, noi persone in sedia a rotelle, non possiamo entrare senza aiuto», ha raccontato ad un giornale tedesco qualche giorno fa. Ogni rampa è fatta da più di cento Lego, e richiede 8 tubetti di colla. Le rampe di Rita hanno ravvivato la città e dato un segnale importante: «Nessuno oltrepassa le mie creazioni senza incuriosirsi. Ci sono i bambini, che cercano di tirar via i mattoncini. E ci sono gli 14 I spazio50.org I MAGGIO 2020

NONNA LEGO: 100 MATTONCINI COLORATI PER L’ACCESSIBILITÀ adulti, che prendono il cellulare e scattano una foto. È proprio questo il mio obiettivo: provare a sensibilizzare un po’ le persone». Rita vorrebbe che tutti quanti iniziassero a pensare al fatto che, vivendo su una sedia rotelle, alcuni posti non sono raggiungibili.

Le sue rampe sono diventate virali ed il web si è innamorato di questa signora sorridente, che è conosciuta come la “Lego Granma”. Bambini da tutto il mondo hanno iniziato ad inviare i loro Lego alla loro nonna universale. Lei li riceve, e continua

LA GERMANIA

Un’isola felice e senza barriere La Germania è tra i Paesi europei più attenti al tema dell’accessibilità. Da anni investe risorse affinché le città, i trasporti, gli uffici pubblici e le attrazioni turistiche siano sempre più “barrierefrei” (ovvero, senza barriere), per consentire la piena fruibilità a tutti.

a costruire le sue rampe. Le consegna gratis ai vari negozianti che ne fanno richiesta; l’obiettivo è quello di mobilitare riguardo l’assenza di accessi in molti luoghi pubblici. Il suo desiderio è quello di colorare il mondo e renderlo più accessibile. Per questo ha inviato le istruzioni, così che, anche altre persone possano costruire le proprie rampe in autonomia, in diversi Paesi. Le richieste sono giunte da ogni dove: dalla vicina Austria, dalla Svizzera, ma anche dagli Stati Uniti. Ed allora diamoci un po’ di tempo, tra qualche anno le rampe colorate della “Nonna dei Lego” saranno sicuramente universali.



__SOCIETÀ__

SU TIK TOK SBARCA IL GRANNY STYLE di Giulia Rachele Deli C’È CHI FA QUALCHE BUFFO PASSO DI DANZA, CHI IMPROVVISA UNA CANZONE, chi si cimenta in acrobatici parkour o in epiche challenge, le sfide in rete tra utenti. Il tutto si svolge nel breve, brevissimo arco di tempo che va da 15 a 60 secondi al massimo. Le clip

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INCREDIBILE MA VERO. DOPO UN PRIMA FASE NELLA QUALE I SENIOR CHE SI AFFACCIAVANO SU TIK TOK VENIVANO RIFIUTATI, MOLTI GIOVANI HANNO CHIESTO LORO DI “ESSERE ADOTTATI COME NIPOTI”

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vengono confezionate con tanto di base musicale, effetti sonori, filtri, e condivise su quella che è la piattaforma social più amata dalla generazione Z: Tik Tok. Nata in Cina nel 2016, quando si chiamava Douyin, in meno di un anno Tik Tok si


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Una piattaforma semplice, intuitiva. In una parola: geniale Perché Tik Tok ha fatto breccia nel cuore degli adolescenti tanto da richiamare ragazzini ben al di sotto dei 13 anni, età minima per poter scaricare un’app almeno nel nostro Paese? Perché Tik Tok è semplice, intuitiva, divertente, senza pubblicità e - almeno per ora - priva di ideologie e politica. Le clip possono essere elaborate velocemente e condivise in un battibaleno. Si può postare qualsiasi video, basta che sia di una manciata di secondi, e se ne possono vedere all’infinito perché un algoritmo va a cercare quelli più affini agli interessi di chi li sta guardando. In questo modo l’utente resta incollato allo schermo dello smartphone il più possibile. Divertendosi.

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naggi del mondo dello spettacolo, dello sport ma anche tanti, tantissimi senior. Prima “guardati” con sospetto - e, diciamolo, con un pizzico di fastidio - dai teenager, poi da loro acclamati e seguiti, come fossero delle star cinematografiche, nelle loro clip i senior dispensano consigli, ricette gourmet e anche deliziose performance con i propri nipoti, che volentieri si prestano a fare loro “da spalla”. C’è anche chi, come Granny Gone Wild, sopravvissuta ad un marito violento, dà indicazioni preziose a tutte le donne vittime di abusi domestici o come lanonnagiovanna che, in tempo di Coronavirus, ha dispensato indicazioni su come gestire la quarantena in modo divertente.

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è diffusa in tutto il mondo, raccogliendo circa 500 milioni di utenti. Unitasi successivamente con la piattaforma musicale musical.ly, è diventata l’app più scaricata al mondo con un miliardo di download. Oggi Tik Tok è diffusa in 150 Paesi, tradotta in 75 lingue ed è il punto di riferimento dei ragazzini tra i tredici e i diciott’anni che ritengono social come Facebook o Twitter “roba da vecchi”. In realtà anche Tik Tok sta mutando lentamente l’età media dei suoi utenti, come è accaduto a tutte le community di grande successo: cresce il numero dei fruitori, cresce la loro età. E così, sulla piattaforma per eccellenza dei ragazzini sono sbarcati inizialmente perso-

Oggigiorno, molte sono le persone che soffrono di dolori articolari. Ma con il collagene questi dolori non sono più una fatalità ! Numerosi sono gli studi che dimostrano il ruolo fondamentale del collagene per la salute delle articolazioni. La mancanza di collagene causa la rigidità mattutina e genera l’usura delle cartilagini che porta all’artrite. Con il tempo, si è affetti da dolori insopportabili che riducono la capacità di muoversi e rendono la vita difficile. Per ritrovare articolazioni flessibili e quindi una qualità di vita migliore, il collagene è essenziale. In effetti, numerose sono le testimonianze che segnalano un miglioramento notevole della mobilità durante tutto il giorno e anche dopo un periodo di immobilità. Se anche lei desidera dire SÌ a più movimento e flessibilità, il GELAFORM Proteine + «Gold» è il collagene che le conviene. Scoperto in Svizzera, si tratta di una qualità di collagene puro, super-efficace, particolarmente ben assimilato e apprezzato in Italia e in tutt’Europa da più di 35 anni. Secondo un sondaggio condotto nel 2019 presso 789 consumatori abituali di GELAFORM, risulta che l’87% risente meno dolori alle articolazioni dopo 3 settimane di assunzione. GELAFORM previene la comparsa di disturbi alle articolazioni e contribuisce alla flessibilità e alla mobilità articolare. Oltre al comfort articolare, si apprezzano anche il suo gusto e la facilità d’uso (si diluisce in qualsiasi bevanda). Per dire sì a una maggiore mobilità e f lessibilità articolare, approfitti oggi stesso di questa offerta. Ordini 1 scatola di GELAFORM al prezzo speciale di 74,90 € invece di 84,90 € e in regalo riceve un flacone di GELAFORM in capsule (100 capsule) del valore di 39,50 €, per un risparmio complessivo di ben 49,50 €.

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Piattaforma per eccellenza dei giovanissimi, Tik Tok sta diventando sempre più popolare tra i senior, che vantano profili con milioni di follower. Nelle loro clip tanti consigli e molto divertimento

CARTILAGINI e ARTICOLAZIONI

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IN GIRO PER IL MONDO LA MISSIONE DI BRIAN: RESTITUIRE I RICORDI

SE SUONI IL CLACSON, IL ROSSO DURERÀ DI PIÙ

CANE “VIGILE” AIUTA I BIMBI AD ATTRAVERSARE

Un architetto statunitense, Brian Bononi, ha rinvenuto in un negozio chiuso centinaia di scatti fotografici che le persone non erano riuscite a ritirare: adesso vuole ricongiungere scatti e proprietari. https://twitter.com/ABCWorldNews

Più suoni, più aspetti: è l’idea venuta in mente alla polizia di Mumbai, in India, per contrastare l'inquinamento acustico. Un congegno rileverà i suoni sopra gli 85 decibel reimpostando il rosso. www.theguardian.com

Gli abitanti di Batumi, in Georgia, lo hanno chiamato Kursha: un cane trovatello che ogni giorno va nei pressi della scuola e ferma le auto perché i piccoli attraversino in sicurezza le strisce pedonali. https://tg24.sky.it

A PROPOSITO DI... TRASPORTI

DOLCIFICANTE STEVIA

Arrivano i bus a guida autonoma Torino sarà la prima città italiana con trasporto pubblico a guida autonoma. Nel 2022, uno shuttle e un’auto teleguidata porteranno gli utenti con difficoltà motorie da casa ai presidi sanitari. www.lastampa.it

i SALUTE

EFFETTI BENEFICI SÌ - È una sostanza naturale: regola la glicemia, combatte il sovrappeso, riduce le carie e l’invecchiamento della pelle.

INTERNET

Un sito per unire le generazioni Si chiama Cirkel ed è un sito Internet che organizza eventi e incontri per creare e sostenere le relazioni fra generazioni diverse (dai 21 ai 96 anni). A idearla, la 26enne americana Charlotte Japp. www.cirkel.world

i SANITÀ

Fai sport ogni giorno? I reni ringraziano

Qualità degli ospedali: il voto ai pazienti

Aumentare le dosi giornaliere di sport protegge dalle malattie renali. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of sports medicine. Tenersi in forma riduce i rischi del 9% rispetto a chi è sedentario. www.ilmessaggero.it

Si chiama Prems: è un hospital-advisor per pazienti. Vi si trovano recensioni per monitorare la qualità degli ospedali. Finora, l’uso più esteso in Toscana, con 23 strutture di 6 Asl campionate. www.ilsole24ore.com

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...E COLLATERALI NO - Contiene alcoli di zucchero, composti organici che possono causare nausea, indigestione, crampi e gonfiore.

i MUSICA

Il più grande coro rock è made in Great Britain

IN NUMERI

SE LE NASCITE CROLLANO

FONTE: Swg

Fare figli comporta sacrifici e rinunce. Tanto più se si vive nell’incertezza economica e in precarietà lavorativa. È l’esito di uno studio Swg, che spiega le principali ragioni che frenano la crescita della natalità in Italia.

INSICUREZZA ECONOMICA

PRECARIETÀ LAVORATIVA

CARENZA DI SERVIZI PER LA FAMIGLIA

66%

62%

35%

18 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Il coro più grande del mondo si trova in Gran Bretagna. The Rock Choir è composto da 30mila persone di tutto il Paese. Lezioni a 30 euro al mese e l’opportunità di partecipare a concerti di beneficenza. www.buonenotizie.it

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PERISCOPIO

UN’ISOLA IN MEZZO AL GHIACCIO a cura di Samuela Gangi


L’ONG CHE RACCOGLIE FONDI PER LIBERARE ANIMALI

LA BANCONOTA, ULTIMO DOLCE RICORDO DI SUO PADRE

NASA, AL TERZO GIORNO DI STAGE SCOPRE UN PIANETA

L’Ong Rewild raccoglie fondi per comprare lo zoo di Pont-Scorff, in Francia. Il progetto è di liberare gli animali nel loro ambiente naturale e convertire la struttura in un centro di riabilitazione. www.francetvinfo.fr

Grazie al web, una ragazza della Malesia ha ritrovato la banconota che le era stata rubata. Era del padre morto nel 2010. Sopra c’era scritto: «Ultima banconota datami da papà. Ti voglio bene papà». www.malaymail.com

Wolf Cukier, studente newyorchese di 17 anni, ha scoperto un pianeta durante il tirocinio al Goddard Space Flight Center della Nasa, a Greenbelt. È il TOI 1338 b. A più di 1.300 anni luce di distanza. www.nytimes.com

SPORT

Attività fisica meno faticosa? Sì, grazie alla musica Fare esercizio fisico senza patire troppo la fatica: il trucco è ascoltare musica pop. Lo afferma una ricerca che ha coinvolto le Università di Verona e Milano, l’Università eCampus e l’Ateneo di Spalato. www.ilmessaggero.it

i SALUTE

«Demenze raddoppiate in Europa entro il 2050» I casi di demenza in Europa sono destinati a raddoppiare entro il 2050, arrivando a 14 milioni nell’Ue e a 19 in tutto il continente. Lo prevede il rapporto Alzheimer Europa presentato all’Europarlamento. www.avvenire.it

i TECNOLOGIA

Intelligenza artificiale: il sì di medici e pazienti IL CALDO RECORD IN ANTARTIDE HA RIVELATO UNA NUOVA, INESPLORATA, ISOLA. Fra i ghiacci è infatti emersa quella che i ricercatori hanno ribattezzato Sif Island, dal nome della dea nordica della terra, moglie del mitologico dio Thor. Una stagione dalle temperature troppo calde nella quale le stazioni meteorologiche hanno registrato temperature mai riscontrate, addirittura oltre i 20 gradi. Una condizione che ha portato a un diffuso scioglimento dei

ghiacciai, che si stanno ritirando più velocemente della formazione di nuovo ghiaccio. Tanto è stato lo stupore, quanta l’amarezza, nei ricercatori della spedizione scientifica Thwaites Glacier Offshore Research, che si sono trovati di fronte un’isola di roccia che non appare su nessuna mappa, ulteriore prova di come il continente stia mutando a causa dei cambiamenti climatici. Una lingua di terra visibile a oltre 40 miglia nautiche di distanza.

Secondo una ricerca sul personale sanitario americano e inglese, l’innovazione tecnologica permette ai medici di dedicare più tempo ai malati. Ma la National Academy of Medicine degli Usa invita alla cautela. www.corriere.it

i

MAGGIO 2020 I 19


DA NORD A SUD, L’ITALIA UNITA NEL TRICOLORE In uno dei momenti più bui della Storia italiana, i colori della nostra bandiera illuminano palazzi e monumenti simbolo della bellezza italica. Luci che rimarranno fino alla fine dell’emergenza sanitaria, come augurio per una rapida ripresa del Paese.

1

4

5

8

9


2

3

6

7

1. Milano - Palazzo Marino;

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2. Agrigento - Valle dei Templi; 3. Milano - Stazione Centrale; 4. Roma - Palazzo Chigi; 5. Roma - Terme di Caracalla; 6. Roma - Palazzo Senatorio del Campidoglio; 7. Bologna - Palazzo Re Enzo; 8. Roma - Corte Costituzionale; 9. Roma - Gazometro; 10. Roma - Torrino del Palazzo del Quirinale.

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______IL TERZO TEMPO______

AFFRONTIAMO LA PAURA CON UN SORRISO di Lidia Ravera

DUE MESI FA, QUANDO INFURIAVA IL PEGGIO DELLA PANDEMIA, HO INVITATO LE SEI AUTRICI DEI ROMANZI ROSA PER OVER SESSANTA RIUNITI NELLA COLLANA “TERZO TEMPO” (Giunti editore) a scrivere ciascuna un racconto. Tema unificante: “L’amore ai tempi del coronavirus, fra persone sopra i sessanta”. Titolo: Incontri ravvicinati del terzo tempo. Sottotitolo: Storie d’amore e quarantena. È diventato un eBook di successo. Il racconto di apertura era mio, A Casa, ragazzina! E mi sono un sacco divertita a scriverlo. La consegna era questa: regalare un sorriso, un po’ di leggerezza. Una raccolta di novelle come un mazzo di fiori. Per decorare le nostre vite, al momento così dure. Io soltanto questo so fare, raccontare storie, farle raccontare, stimolarle, editarle. E sentivo il bisogno di fare qualcosa. Di alleggerire l’atmosfera. 22 I spazio50.org I MAGGIO 2020


Non c’era prezzo in copertina, sull’eBook. Era gratuito, il libro. E faceva ridere. Mi ricordo che mi ha fatta stare meglio. In molti ci hanno ringraziate, alcuni, al contrario, hanno polemizzato: ma come? Sta morendo un sacco di gente, muoiono soprattutto i più fragili, gli anziani, i malati. Muoiono soli perché il mostro da contagio impedisce una carezza, un abbraccio, stringere la mano a chi sta andando via. Perfino accomiatarsi con un funerale, con una celebrazione consolare i parenti, è proibito. Che cosa c’è di più triste? Niente, non c’è niente di più triste. Abbiamo vissuto immersi nella tristezza e nella paura e nel dolore. Abbiamo dovuto cambiare abitudini, abbiamo perso tutte le occasioni di svago, non abbiamo più avuto accesso a quella potente arma di distrazione di massa che è guardare una partita di calcio, all’improvviso non era più possibile andare a teatro, organizzare una gita, programmare una vacanza... Abbiamo conosciuto l’angoscia, che è peggiore della paura, perché la paura ha un oggetto, l’angoscia no, l’angoscia è cieca. Eppure, più mi sentivo stretta nella morsa dell’incertezza, più mi sentivo in dovere di sorridere, e di far sorridere. Ogni sera il telegiornale ci rovesciava addosso il conto dei defunti, dei contagiati. Ad un certo punto, con un certo imbarazzo, hanno dovuto ammettere che, per carenza di postazioni di terapia intensiva, non sarebbe stata possibile

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PARLIAMONE... CHI VOLESSE SCRIVERE A LIDIA RAVERA PUÒ FARLO: PER POSTA C/O REDAZIONE 50&PIÙ VIA DEL MELANGOLO 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL REDAZIONE@50EPIU.IT

per tutti la ventilazione assistita, i più anziani sarebbero stati sacrificati per salvare i più giovani. Noi, quelli di “60 e più”, abbiamo annuito, ciascuno a casa sua, abbiamo accettato dentro di noi la dura legge della selezione. Ci siamo detti l’un l’altro “è giusto che sia così”, e intanto sentivamo un brivido di freddo. Un picco di prefigurazione dell’inevitabile, il tipo di fantasia che non ci fa bene. Perciò, subito dopo, abbiamo sentito il bisogno di sorridere. Hanno incominciato a fiorire le battute sulla rottamazione. Chi prometteva di farsi trovare travestita da ragazza, chi

si apprestava a respingere il virus a schiaffoni, chi considerava tutta quanta la vicenda una sorta di prova generale della propria dipartita e si dedicava a decantarne i pregi. Abbiamo riso. Al telefono, chattando, scrivendoci. Riuscire a ridere è importante, fondamentale, soprattutto nelle situazioni estreme. Cogliere il lato comico della vita, da sempre aiuta a sopportarla. È come rivendicare la propria quota di immortalità, quell’illusione di essere padroni, se non del proprio destino, della propria reazione di fronte ai suoi colpi più duri. Di fronte ad ogni crisi ci sono due possibilità: subire o capi-

re. La crisi che abbiamo attraversato, di cui ancora dobbiamo vivere tutte le ricadute economiche e non solo, è la più severa nella storia delle nostre vite, anche le più lunghe. Io credo che riuscire a ridere, proprio quando si attraversa un periodo di buio, sia il risultato di una grande saggezza e di un invidiabile equilibrio psichico. Voi come l’avete vissuto l’assalto del Coronavirus con il suo seguito di paura e clausura? Come sempre sono felice di ricevere le vostre lettere. Le aspetto, per andare avanti a riflettere insieme su quello che abbiamo vissuto. Ogni crisi è una occasione per capire di più. E diventare più forti. Non perdiamola.

MAGGIO 2020 I 23


È la più grande crisi dalla Seconda Guerra Mondiale ed ha investito sia il comparto sanitario che il settore economico e sociale. La pandemia da Covid-19 ci ha sorpresi e sconvolto la nostra quotidianità. Ma come hanno reagito i senior all’emergenza e cosa si aspettano dal futuro? Le risposte in un sondaggio del Centro Studi 50&Più

__le INCHIESTE di 50&Più __

QUANDO L’EMERGENZA FINIRÀ

IL FUTURO VISTO CON GLI OCCHI DEI SENIOR +

I CANALI DIGITALI SONO ENTRATI A FAR PARTE DELLA VITA QUOTIDIANA DEI SENIOR. DURANTE IL LOCKDOWN, INFATTI, CHAT E SOCIAL SONO DIVENTATI IL MEZZO PIÙ USATO PER TENERSI IN CONTATTO CON PARENTI E AMICI

24 I spazio50.org I MAGGIO 2020

C

di Giovanna Vecchiotti

C’È CHI SI DEDICA AL GIARDINAGGIO, CHI RITIRA FUORI DALLA SCATOLA COLORI E PENNELLI E TORNA A FISSARE SULLA TELA PAESAGGI E SOGNI; c’è chi, invece, approfitta dell’inaspettato tempo ritrovato per mettere ordine nella casa (e nella propria vita) sistemando, eliminando, conservando oggetti e ricordi, muti testimoni di un’esistenza che raramente ci si volta a guardare. Attivi e responsabili, separati ma uniti a combattere un nemico temibile perché invisibile, nei giorni di autoisolamento forzato per il Covid-19, gli italiani si scoprono popolo resiliente, in possesso di quel senso civico che si credeva smarrito e coscienti che le proprie azioni di oggi possono fare la differenza domani.


E mentre si districano tra esercizi tonificanti che promettono miracoli e fornelli sempre accesi per manicaretti consolatori, si interrogano anche sulla fine del blocco del nostro Paese. Alcune domande affiorano con sempre maggiore insistenza: «Cosa ci ha “insegnato” questa pandemia? La vita come l’abbiamo conosciuta finora tornerà ad impadronirsi di noi come se nulla fosse accaduto?». Anche 50&Più se lo è chiesto e, tramite il suo Centro Studi, lo ha domandato a quella fetta della popolazione che, al contagio, ha pagato un alto tributo: gli anziani.

La fotografia degli intervistati: chi sono, da dove vengono Sono state intervistate 3.782 persone la cui età oscilla dai 55 agli oltre 75 anni. Nello specifico, il 54,7% del campione ha tra i 65 e i 74 anni; il 9,2% ha un’età compresa tra i 55 e i 59, il 23,5% tra i 60 e i 64 anni e il 12,6% è oltre i 75 anni. La maggior parte è di sesso maschile (il 60,8%) mentre le donne sono il 39,2%. Vivono sia nelle grandi città (19,3%) che in piccoli centri (21,7%), distribuiti soprattutto al Nord, dove risiede il 56,3% del campione (con un 25% nel Nord-Est), »

39,2% 60,8%

32%

25%

NORD-OVEST NORD-EST

28% CENTRO e SARDEGNA

16% SUD e SICILIA

Fonte: Centro Studi 50&Più MAGGIO 2020 I 25


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ seguito dal Centro (il 28%) e dal Sud (il 16%). Con chi vivono? Il 56,4% con il coniuge o un compagno/a, il 21% con i figli, il 3,5% vive con i genitori e lo 0,9% con un’assistente familiare. I single sono il 15,2% degli intervistati, a conferma che una grossa fetta della popolazione anziana è sola (Figura 1). I pro e i contro di un ritiro forzato Come dice la saggezza popolare “Non tutto il mal viene per nuocere” e anche l’isolamento forzato può avere i propri risvolti positivi. Così la pensa il 53,9% degli intervistati, che considera il rallentamento dei ritmi quotidiani e l’improvviso tempo libero a disposizione come l’imperdibile occasione per riordinare, catalogare, sistemare tutto ciò che nel corso degli anni è stato trascurato. Senza contare la possibilità di avere più tempo per la famiglia (il 16%) e, magari, riflettere sulla propria vita. E

53,9% ASPETTI POSITIVI

56,4%

15,2% 0,9% AMICI

2,0%

0,9% ASSISTENTE FAMILIARE

ALTRO

ad apprezzare i momenti di riflessione sono soprattutto i 5559enni che ancora lavorano (il 21% del campione). Il rovescio della medaglia del restare forzatamente a casa, invece, si concretizza principalmente nel dispiacere a dover rinunciare ai momenti di aggregazione, nel patire un senso di isolamento e solitudine e nella sensazione di mancanza di libertà, aspetti negativi riscontrati dal 42,4% degli intervistati. C’è anche chi, dall’autoisolamento, non è stato scalfito o quasi. Il 3,7% degli intervistati, infatti, non ha riscontrato cambiamenti nella propria quotidianità, e ciò è tanto più vero man mano che l’età delle persone aumenta. Tra i 55-59enni la percentuale è del 2,9 mentre 29,2% 29,1%

Figura 1 La composizione del nucleo familiare. Fonte: Centro Studi 50&Più

21%

3,5% GENITORI

VIVO SOLO

FIGLI

CONIUGE COMPAGNO

tra gli over 75, abituati già ad una vita più tranquilla e con meno contatti esterni, è del 5,3% (Figura 2). Uomini e donne, pianeti diversi? Stare a casa, ritrovare il calore della famiglia, vivere un tempo dilatato… Ma esiste una differenza nel vissuto degli uomini e delle donne? Queste ultime apprezzano di più “l’opportunità di riflettere” (21% di risposte contro il 17% degli uomini) e provano meno disagio nel dover investire il tempo in modo diverso dal solito (6% contro il 10% degli uomini). Entrambi, però, sono accomunati da un sentimento: la consapevolezza di avere un ruolo di responsabilità rispetto al benessere della comunità. Il “modello italiano” piace? Dalla fine di gennaio, a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza internazionale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il nostro Governo ha adottato misure contenitive sempre più stringenti. Decreti legge, ordinanze, circolari, protocolli di sicurezza si sono susseguiti 68,5% 68,2%

72,2%

76,1%

26,6% 20,8%

3,7% NON HO AVUTO CAMBIAMENTI

2,3% 2,7% 1,3% 3,1%

42,4% ASPETTI NEGATIVI

Figura 2 - Aspetti positivi e negativi del cambiamento nelle abitudini quotidiane. Fonte: Centro Studi 50&Più

26 I spazio50.org I MAGGIO 2020

INSUFFICENTI Nord ovest

SUFFICENTI Nord est

Centro

ECCESSIVE Sud e Sicilia

Figura 3 - La valutazione sulle misure adottate dal Governo per area geografica. Fonte: Centro Studi 50&Più


nel tempo, man mano che il contagio si estendeva a tutto il territorio nazionale. Ma come hanno reagito gli over 50 a quello che nei Paesi esteri è stato ribattezzato il “modello italiano”? Alla domanda “Ritieni che i provvedimenti adottati dal Governo per l’emergenza Coronavirus siano insufficienti, sufficienti, eccessivi”, il 70,7% del campione indica come sufficienti le misure adottate; in particolar modo esse soddisfano gli intervistati del Sud (il 76,1% del totale dei “soddisfatti”), seguiti da quelli del Centro (72,2%) e del Nord (68,5%). Il 27,1%, invece, ritiene insufficienti le misure prese; i giudizi negativi sono maggiormente concentrati al Nord (29,1%) rispetto al Centro (26,6%) e al Sud (20,8%). Le aree del Nord, quindi, sono più critiche rispetto a quelle del Centro-Sud. Solo una piccola percentuale degli intervistati (2,2%) reputa eccessivi i provvedimenti presi (Figura 3). Alla domanda “A tuo parere, gli over 65 stanno rispettando le norme indicate dal Governo?” i pareri espressi sono ab-

50,6% ABBASTANZA

28,2% MOLTO

3,7% MOLTISSIMO

16,6%

0,8%

POCO PER NULLA

Figura 4 - La valutazione sul comportamento degli over 65. Fonte: Centro Studi 50&Più

bastanza discordi. Il 50,6% è sicuro che i senior siano abbastanza ligi al dovere, per il 28,2% lo sono molto, per un 3,7% lo sono moltissimo, per un 16,6% lo sono poco. Pessimista lo 0,8% degli intervistati, che

TV INTERNET SOCIAL QUOTIDIANI RADIO TELEFONO ALTRO 2,6%

ha bollato i propri coetanei con un “per nulla” rispettosi (Figura 4). Tutte le notizie, minuto per minuto Un tempo esisteva solo la radio, poi è subentrata la televisione, con il suo potere ip-

15,1% 13,1% 8,3% 6,9%

Figura 5 - Le fonti utilizzate per informarsi Fonte: Centro Studi 50&Più.

24,3%

29,8%

notico. Oggi l’informazione corre anche sul web, sui social, tramite app. Siamo tutti connessi e le notizie rimbalzano freneticamente dalla Tv al web, spronandoci ad ascoltare, guardare e condividere con un solo, semplice gesto della mano. Siamo, quindi, tutti “lontani eppure vicini”, ma quanto si è veramente informati sui provvedimenti adottati dal Governo e sulle norme per il contenimento per evitare la diffusione del Coronavirus? I senior che si ritengono abbastanza informati sulla normativa sono il 38,4%, chi è sicuro di essere molto informato copre il 40,1% e chi è informato moltissimo il 16,2%. Chi si considera poco informato è il 4,7%, mentre lo 0,7% dichiara di non esserlo per nulla. Chi abita al Nord, quindi nei territori prima e maggiormente interessati dal Coronavirus, sono anche coloro che risultano tra i più informati sui provvedimenti adottati, cosicché la loro percentuale si attesta intorno al 58,4% . »

QUALE FUTURO ATTENDE IL SETTORE SANITARIO DOPO L’EMERGENZA CORONAVIRUS? SECONDO IL 66,2% DEGLI INTERVISTATI, NE USCIRÀ RAFFORZATO. E I PIÙ OTTIMISTI SONO GLI OVER 65, NONOSTANTE SIANO STATI LA FASCIA D’ETÀ PIÙ COLPITA DALLA PANDEMIA MAGGIO 2020 I 27


LE INCHIESTE DI 50&PIÙ

28,6% 25,5%

16,3%

15,3%

13,1%

9,0%

5,9% 2,2%

55-59 TELEFONO

Ma quali sono i mezzi d’informazione più utilizzati dai senior? Alla Tv non rinuncia nessuno, tanto che viene utilizzata dal 29,8% delle persone di ogni fascia d’età, ma anche il web fa la sua parte con il 24,3% dei fruitori, seguito dai social media (15,1%). I quotidiani nazionali e locali sono i preferiti dal 13,1% del campione, ma in particolare dagli over 75, mentre la radio viene utilizzata dall’8,3% degli intervistati e il telefono dal 6,9% (Figura 5 -6). E mentre le notizie sulla pandemia si accavallavano, ce n’era una che sui mezzi d’informazione appariva costante: i soggetti a rischio contagio erano esclusivamente gli anziani. Come hanno reagito gli over 60 a questa affermazione? Il 30,8% del campione dichiara di essersi preoccupato temendo la man-

15,6%

11,9% 8,2% 8,0% 3,1%

2,4%

65-74

60-64 RADIO

21,1% 17,3%

7,0% 7,8%

6,2%

3,6%

ALTRO

24,1%

11,8%

10,0% 10,2% %

30,4%

29,9%

29,5% 26,0%

QUOTIDIANI

SOCIAL

INTERNET

75 e OLTRE TV

Figura 6 - Le fonti utilizzate per informarsi in base alla fascia di età. Fonte: Centro Studi 50&Più

28,6% 30,8%

Mi sono sentito tutelato, si cercava di indurre gli over 65 ad adottare misure di prevenzione

Mi sono sentito preoccupato per il rischio che non ci siano posti a disposizione nei reparti di terapia intensiva

22,6%

5,0% Mi sono sentito discriminato, non è corretto che si cerchi di rassicurare il resto della popolazione 5,2% in questo modo

Sono convinto che attraverso la collaborazione tra regioni, tutti avranno cure adeguate

7,8% Mi sono allarmato

Non mi sono sentito parte in causa

Figura 7 - L’opinione dei rispondenti sull’attenzione particolare agli over 65. Fonte: Centro Studi 50&Più

canza di posti nei reparti di terapia intensiva; il 28,6% si è sentito tutelato, ritenendo la diffusione di tali notizie una spinta per gli over 65 ad adottare misure di prevenzione; il 22,6% è convinto che la collaborazione tra regioni porterebbe a cure adeguate per tutti. Solo il 5%, si è sentito discriminato, considerando scorretto il messaggio rassicurante per la popolazione più giovane (Figura 7). 28 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Il futuro del Paese di che colore sarà? La luce in fondo al tunnel si fa sempre più forte e con essa la certezza che prima o poi l’emergenza finirà e la vita, come l’abbiamo conosciuta fino ad ora, tornerà ad impadronirsi di noi. Da più parti si dice, però, che “nulla sarà più come prima”. Ma se nulla sarà come prima, allora “come sarà”? Secondo i senior, si addensano nubi nere all’orizzonte del


3,8% 3,2% ,

24,0% 66,2%

65,3%

61,3%

38,8% 93,0%

Indeboliti

9,7% 37,1%

ECONOMICO

Figura 8 - La visione sul futuro rispetto ai cinque ambiti (economico, politico, sanitario, sociale, tecnologico). Fonte: Centro Studi 50&Più

POLITICO

comparto economico, tanto che il 93% di loro crede che ne usciremo indeboliti. Più fiduciosi, invece, verso altri settori, per cui il 66,2% degli intervistati si aspetta un rafforzamento del settore sanitario, il 65,3% di quello sociale, il 61,3% di quello tecnologico. Più discordanti i pareri sulla tenuta della politica. Secondo il 38,8% dei senior non cambierà nulla, per il 37,1% ne uscirà indebolita, mentre il 24% crede che ne uscirà rafforzata (Figura 8). Posizioni diverse, dunque, che riflettono i diversi stati d’animo con cui le persone affrontano questo difficile periodo, come difficile è descrivere il vissuto di ognuno (Figura 9). Le parole degli intervistati esprimono ansia, preoccupazione, paura, tristezza, angoscia ma anche speranza, serenità, tranquillità, consapevolezza. E attesa. Che “andrà tutto bene” e si potrà tornare a vivere.

24,1% SANITARIO

16,4%

26,1%

18,4%

12,5%

SOCIALE

Come prima

Rafforzati

TECNOLOGICO

Ansia, paura, tristezza ma anche speranza, serenità, consapevolezza. Sono queste alcune delle parole più utilizzate dagli intervistati per descrivere il proprio stato d’animo durante l’emergenza sanitaria

Figura 9 - La “nuvola” delle parole più utilizzate dagli intervistati per descrivere il proprio stato d’animo. Fonte: Centro Studi 50&Più

L’INDAGINE “I SENIOR E IL FUTURO DURANTE L’EMERGENZA CORONAVIRUS”, REALIZZATA DAL CENTRO STUDI 50&PIÙ, È DISPONIBILE NELLA VERSIONE COMPLETA SUL SITO WWW.SPAZIO50.ORG

MAGGIO 2020 I 29


__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Si diventa anziani sempre più tardi. Oggi, per la scienza, la soglia è a 75 anni. In Gran Bretagna, un centro studi statale conduce ricerche sull’invecchiamento attivo

I SENIOR, UNA RISORSA DA VALORIZZARE di Giada Valdannini «PROVATE A DIGITARE SU UN MOTORE DI RICERCA LA PAROLA “INVECCHIAMENTO” ACCOSTANDOLE TERMINI COME “OPPORTUNITÀ” O “SFIDA”; POI, RITENTATE ABBINANDO “INVECCHIAMENTO” CON TERMINI COME “CRISI” O “DRAMMA”. Vi accorgere che i risultati in negativo sono più del doppio». A proporci l’esperimento è Nicola Palmarini, direttore del Nica - National Innovation Centre for Aging - l’istituto di ricerca britannico che si occupa di studi legati all’invecchiamento o - come preferisce dire lui - “alle fasi della vita”. «Dall’esercizio che propongo si comprende quanto il tema dell’invecchiamento sia materia giudicata IERI E OGGI non come opportunità, strumento Un cambiamento rivoluzionario di sviluppo, innovazione, equità e In Italia, nel 1951, i senior erano 31 ogni 100 giovani. ritorno economico quanto piuttosto Oggi, sono 173 ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni. Una come peso, zavorra, temi collegati rivoluzione che ci vede protagonisti, secondi solo al Giapa fattori sanitari o pensionistici. pone. Ma quanto sappiamo rappresentare al mondo questo cambiamento che è anche simbolo di ricchezza? L’emergenza Covid ha fatto esplo30 I spazio50.org I MAGGIO 2020


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NICOLA PALMARINI È A CAPO DEL NICA, NATIONAL INNOVATION CENTRE FOR AGING, DALLO SCORSO ANNO. DA QUINDICI, SI OCCUPA DI INNOVAZIONE E INVECCHIAMENTO

dere il tema dell’ageismo che era, però, sotto gli occhi di tutti da anni». La pandemia da Covid-19 cosa ci sta dicendo? Ha fatto emergere il tema della sacrificabilità degli anziani. Un costrutto primordiale che lega l’età all’aspettativa di vita. L’unico valore per cui si ritenga una persona più o meno sacrificabile è l’età. Ma l’assunto di base è che, siccome sei vecchio - e allora vulnerabile - sei sacrificabile. Un elemento balzato alla cronaca per

via del Covid e poi giustamente ritrattato. Ma ciò che resta è l’inconsapevolezza di essere in molti affetti da ageismo, che non è nient’altro che una forma di discriminazione nei confronti di chi è in là con gli anni. Un’affezione, questa, dalla quale però si può guarire. Non crede? Assolutamente, anche se la dice lunga il fatto che, nella nostra lingua, non esista

nemmeno il termine per definire questa forma di discriminazione. È il segno dell’assoluta inconsapevolezza del problema: per affrontarlo, occorre capire di cosa stiamo parlando. E se diciamo ageismo a molti, legittimamente, può sfuggire il senso. Nel Regno Unito è diverso? Sono quasi quindici anni che mi occupo del tema dell’innovazione legata all’invecchiamento e, dallo scorso anno, dirigo il Centro britannico per lo studio sull’invecchiamento, essendomi occupato prima di intelligenza artificiale applicata al tema. È un istituto del Governo ospitato all’interno dell’Università di Newcastle, nel nord-

est dell’Inghilterra, la cui esistenza stessa testimonia sicuramente l’interesse verso il tema. Per di più, il Regno Unito ha posto l’invecchiamento tra i pilastri del proprio programma di sviluppo cui si uniscono fondi e ricerca sull’intelligenza artificiale, le auto a guida autonoma e il climate change, il cosiddetto cambiamento climatico. Il che significa che in UK si invecchia meglio che dalle nostre parti? Penso che in Italia si invecchi meglio che in molti altri posti, compresa la Gran Bretagna. Dico però che è come se stessimo a guardare alla finestra un fenomeno che ci riguarda, una competenza che noi abbiamo, una conoscenza che fa parte del Dna del nostro Paese: guardiamo altri che se ne occupano. Come se la ricerca in quel campo non ci interessasse. Eppure siamo il secondo Paese, dopo il Giappone, nella scala della longevità mondiale. Abbiamo una cultura e una conoscenza delle dinamiche dell’invecchiamento che pochissimi altri hanno. Il tema dell’aging è sul nostro tavolo da sempre. Da un lato perché stavamo invecchiando più degli altri e, dall’altro, perché la nostra considerazione delle dinamiche sociali dell’invecchiamento fa parte della cultura stessa del nostro Paese. Eppure stentiamo ad occuparcene in maniera sistematica. Quali sono le ragioni? Abbiamo sempre cer- » MAGGIO 2020 I 31


cato di apparire come la Nazione più giovane - siaDOPO LA PANDEMIA La perdita di un contributo cruciale mo quelli col mito Il Covid-19 ha mietuto molte vittime: spesso della California, tra i più anziani. «Stiamo perdendo una parte delle startup -, importante di economia che in qualche ma si può fare modo regge il Paese - ci ha detto Nicola innovazione con Palmarini -. Continuiamo a dimenticare il le startup occucontributo cruciale dei nonni alla vita delle pandosi anche di famiglie italiane: dal punto di vista economico persone anziane. e sociale. Tanto più oggi che siamo costretti Anzi, forse saa tornare a vivere con figli piccoli in situazioni rebbe più sensacomplicate, ci rendiamo conto di quanto ci to dimostrare manchi quel pezzo di supporto che, in realtà, che c’è un’intelaiuta la gran parte del Paese specie per chi, non potendosi permettere l’aiuto di una ligenza nello babysitter, doveva ricorrere alla rete sfruttare quello familiare. È utile contare anche questo, non che conosciamo. solo contagi e morti. Ci fa comprendere con Invece si insegue quanta faciloneria pensiamo di poter mettere un mito giovanida parte chi è anziano». listico. Nel nostro Paese, si fa ben poco per adeguare le politiche all’invecchiamento «NEL MONDO DEL LAVORO, della popolazione, se UNIRE LE GENERAZIONI non spostare in avanti SIGNIFICA COSTRUIRE UN TRAMPOLINO l’età pensionabile. VERSO IL FUTURO...» E invece ci sarebbe molto altro da fare. Bisogna far comprendere che la pensione non è un traguardo, ma una fase della vita. Ed è impensabile che la propria identità il giorno del congedo dal lavoro sia quella di un individuo di mercato e il giorno dopo si finisca in un indistinto cal-

IL PUNTO

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derone del “siete tutti dei pensionati”, come se avessimo tutti le stesse esigenze. Dal punto di vista demografico, ad esempio, sono ora i boomers che stanno entrando in questa fase della vita. Ma la poliedricità di colore che hanno i boomers è veramente difficile da definire e inserire in una massa informe. Come puoi raccogliere chi ha inventato il Gps o tecnologie preziosissime che usiamo oggi in una schiera indistinta di pensionati? Il loro sapere va valorizzato. Immagina una permanenza sul mercato del lavoro? E non creerebbe una collisione con la necessità di ingresso dei giovani nelle aziende? Non c’è studio al mondo che dimostri la dinamica per cui se esce un anziano dal mondo del lavoro ne entra uno giovane. Andrebbe invece fatto un lavoro per cui la fantastica competenza che tu accumuli nella tua esperienza di vita venga rimessa in circolo, innestando sviluppo utile anche alle nuove generazioni. Lavorare in età avanzata significa migliorare il proprio benessere psicofisico perché ci si

sente parte di un progetto, si generano endorfine, si dà un contributo alla società. In quale maniera giovani e meno possono convivere nel mondo del lavoro? Dando alle imprese gli strumenti per abilitare la propria forza lavoro che invecchia a diventare progressivamente qualcos’altro, unendo le generazioni, altrimenti non si costruisce nessun trampolino verso il futuro. Si possono ideare piattaforme - alcune già esistono - che raggruppino persone fuori dal mercato del lavoro per via dell’età, nelle quali possano fare consulenza di alto livello dove l’esperienza viene valutata in base a età, saggezza, conoscenza. Una competenza che può essere comprata da un’organizzazione che ha bisogno di un esperto su una materia, ma anche da piccole società nascenti che hanno magari il genio di costruire una parte innovativa, ma mancano dell’esperienza di chi saprebbe metterla in un contesto economico solido, il che richiede una certa conoscenza del mercato del lavoro. Conoscenza che sicuramente i senior hanno.



__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

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SECONDO GLI ULTIMI DATI ISTAT 2017, LE ISTITUZIONI NON PROFIT IN ITALIA SONO 350.500, E LE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO SONO REGOLATE DALLA LEGGE 266 DEL 1991

VOLONTARIATO

L’ITALIA SOLIDALE Donare il proprio tempo per aiutare gli altri: nel nostro Paese i volontari sono più di sei milioni e mezzo e quotidianamente si mettono al servizio del prossimo. Le loro attività, che facciano capo a grandi organizzazioni o che si spendano solo a livello personale, non si fermano neanche in tempi di emergenza Covid-19

di Ilaria Romano

IN ITALIA OLTRE SEI MILIONI E MEZZO DI PERSONE FANNO VOLONTARIATO, in forme individuali o associative, e mettono una parte del loro tempo a servizio degli altri, in modo gratuito e spontaneo. Secondo i dati Istat aggiornati al 2017, le istituzioni non profit attive sul territorio nazionale sono 350.500, e il settore è in espansione; come pure la fiducia che gli italiani ripongono nei confronti del volontariato, che tocca quota 70% degli intervistati, secondo l’ultimo Rapporto Eurispes 2019, contro il 64,2% rilevato in quello precedente. Il volontariato è regolato dalla Legge 266 dell’11 agosto 1991 che, con i centri di servizio, istituisce delle strutture per lo sviluppo su base regionale, per il supporto alle organizzazioni non profit, e servizi nel campo della promozione, consulenza e formazione. Le caratteristiche delle associazioni di volontariato individuate dalla Legge sono l’assenza di finalità di lucro, la democraticità della struttura, la gratuità delle prestazioni e il divieto assoluto di retribuzione degli operatori soci. »

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CARITAS E S. EGIDIO In questo periodo di emergenza Covid stiamo assistendo a vere e proprie gare di solidarietà, che non di rado stanno contribuendo a sopperire le mancanze di un Paese impreparato a fronteggiare una crisi sanitaria come questa, dalla carenza dei dispositivi di protezione individuale all’impatto economico per le tante famiglie in difficoltà. La Croce Rossa Italiana ha intensificato le attività di supporto per le persone senza fissa dimora e ha predisposto anche un volantino informativo a chi vive per strada. Inoltre, dalla fine di Marzo ha attivato il servizio “pronto farmaco” presso l’Unità di crisi Cri della Regione Lombardia, con la consegna dei medicinali effettuata dai suoi volontari. In questo momento di grande bisogno ha anche aperto alla candidatura dei volontari temporanei, che si tratti di personale sanitario o cittadini, che abbiano voglia di dare una mano per la consegna dei pacchi alimentari e dei farmaci alle persone vulnerabili, per il controllo passeggeri negli aeroporti e per attività di informazione e assistenza presso le centrali operative e le strutture di emergenza.

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I DATI 2019 DEL RAPPORTO EURISPES RILEVANO CHE GLI ITALIANI RIPONGONO UNA FIDUCIA CRESCENTE NEI CONFRONTI DEL VOLONTARIATO, PER IL 70% DEGLI INTERVISTATI

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UNA MANO TESA

Ai senza fissa dimora Caritas e Sant’Egidio continuano a dedicarsi alla tutela dei senza fissa dimora, cercando di offrire ancora pasti caldi, assistenza medica e presidi di protezione individuale a chi non ha una casa e non può rispettare le misure di distanziamento sociale. I DATI

+30% è l’aumento riscontrato dalla Caritas nelle richieste d’aiuto per pasti d’asporto e buoni spesa.

6.000 sono le chiamate dei senior di Roma, che hanno richiesto aiuto per la consegna di farmaci e spesa.

Nella Protezione Civile il volontariato è considerato una struttura operativa, nell’ambito di attività di prevenzione e di soccorso nei confronti della popolazione. In questo momento gli operatori sono attivi anche per la consegna della spesa a domicilio grazie ad un protocollo siglato con Coop ed Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, e il supporto domiciliare ai soggetti sottoposti a quarantena presso il proprio domicilio, non positivi Covid, e ai soggetti positivi isolati anch’essi presso il proprio domicilio. La Caritas ha fatto sapere che 65 diocesi hanno messo a disposizione strutture d’accoglienza per più di mille persone senza fissa dimora e che in condizioni di indigenza non possono rispettare le misure di contenimento, non avendo una casa. Tutte le 218 sedi hanno effettuato

interventi di prima emergenza, fornendo mascherine, guanti e prodotti igienizzanti, oltre a generi alimentari, ed hanno riscontrato un aumento significativo nelle richieste di aiuto dal 20% al 50% per pasti d’asporto e buoni spesa. «I primi finanziamenti arrivati dalla Conferenza Episcopale Italiana li abbiamo utilizzati per tamponare le emergenze - ha dichiarato don Andrea La Regina, responsabile macroprogetti Caritas Italiana -, i successivi saranno concentrati nelle quattro regioni più colpite dall’epidemia ossia Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, a partire dalle esigenze del territorio. Noi ci muoviamo a sostegno di chi rimane fuori dall’aiuto statale». La rete solidale di sant’Egidio si è attivata soprattutto per aiutare gli anziani e i senza fissa dimora: il servizio mense è stato potenziato, è stata lanciata una colletta per la raccolta di beni di prima necessità, e i volontari fanno la spesa di cibo e farmaci per gli over 80, su richiesta telefonica, e provvedono a consegnarla a domicilio. Solo a Roma sono state più di seimila le chiamate dei senior che hanno richiesto un aiuto, non po-


tendo uscire di casa. Sempre nella Capitale, l’associazione Baobab Experience, che dal 2016 si occupa dell’assistenza ai migranti in transito e ai richiedenti asilo, ha tagliato tutte le attività non strettamente necessarie, ma non ha smesso di fornire i servizi essenziali per la cura della persona, garantendo pasti caldi, coperte per la notte, visite mediche, guanti e mascherine a chi ancora vive per strada, in condizioni di alto rischio di contagio. Il Banco Alimentare ha registrato una crescita delle richieste del 20%, con picchi del 40% in regioni del Sud, come la Campania. Come ha dichiarato il presidente Giovanni Bruno, si assiste all’impoverimento di nuove classi di lavoratori, come quelli del mondo artigiano, dal parrucchiere al meccanico. «Se uno si è indebitato e adesso non lavora -, dice Bruno si ritrova con l’affitto, le spese di sempre, quelle del mutuo. In due parole, è senza soldi». All’inizio dell’emergenza molte associazioni si sono trovate a dover riorganizzare il lavoro non solo per le norme igieniche stringenti e per la necessità di evitare assembramenti, ma anche perché la loro attività si basa sul volontariato di tanti pensionati, che ora non possono uscire. E quindi anche la distribuzione dei beni si è dovuta riassestare.

A Napoli, l’associazione Tabita Onlus ha organizzato la consegna a domicilio della spesa attraverso una rete di giovani che, in motorino, percorrono i vicoli dei Quartieri Spagnoli e raggiungono le famiglie e gli anziani in difficoltà, portando cibo e farmaci. Al rione Sanità sono stati donati e distribuiti diecimila litri di disinfettante, ed è in corso l’iniziativa “Carrello Solidale”, per raccogliere prodotti alimentari da distribuire alle famiglie bisognose della zona attraverso la chiesa di Santa Maria della Sanità. L’associazione Laboriusa ha lanciato una campagna di raccolta fondi attraverso una piattaforma di crowdfunding a km 0 per il progetto “100 carrelli per Catania”, per la distribuzione della spesa con il supporto dei produttori locali. In Puglia, invece, un gruppo di licei e liberi professionisti che dispongono di una stampante 3D, riuniti intorno all’associazione Attanasi Onlus, hanno lanciato un altro crowdfunding per la produzione e donazione di visiere protettive per il personale sanitario, e hanno già donato i dispositivi all’Ospedale Sacco di Milano e ad altre strutture. Anche numerose aziende tessili hanno deciso di tentare una riconversione temporanea e si sono messe a produrre mascherine, che stanno donando alle Forze di Polizia e agli operatori della Protezione

Civile, esposti in prima persona. «Noi abbiamo cominciato quasi per scherzo - racconta Antonio Ritarossi, direttore tecnico di Salento Industriale, azienda del gruppo comasco Canepa -, su iniziativa di alcuni dipendenti che si erano resi conto della carenza dei dispositivi sul territorio. E oggi abbiamo attivato questa piccola produzione nel nostro laboratorio di cravatte». Come le altre fabbriche e sartorie, non riescono ad impiegare tutto il personale, ma è comunque un modo per non chiudere e per offrire allo stesso tempo un aiuto concreto.

Alcune aziende stanno tentando, soprattutto “nel settore tessile”, di riconvertire la produzione in mascherine di protezione, e stanno procedendo a donazioni sul territorio

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intervista di Giada Valdannini

HO RITROVATO LE PAROLE E, INSIEME, UNA NUOVA VITA 38 I spazio50.org I MAGGIO 2020


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__le INTERVISTE di 50&Più__

ANDREA VIANELLO

«QUANDO SI STA MALE, DOPO UNA GRANDE CRISI, È POSSIBILE ESSERE MIGLIORI». Sono parole che infondono speranza, quelle di Andrea Vianello, conduttore e giornalista, volto noto della Tv. Lo raggiungiamo per parlare del suo libro Ogni parola che sapevo (Mondadori), mentre il nostro Paese è alle prese con la pandemia da Coronavirus. «È il momento della responsabilità - ci dice -, quello in cui le parole vanno ponderate». E sono appunto le parole al centro del libro, le stesse che lui ha perso a seguito di un ictus e poi faticosamente riconquistate. Parole smarrite, o meglio chiare e nette nella sua testa ma ingarbugliate una volta pronunciate. Incomprensibili. Un danno provocato da un’ischemia cerebrale che ha colpito il lato sinistro del suo cervello, causata da una dissecazione della carotide. «Oggi scrive - dei tumori si

+ L’ictus, la corsa in ospedale, l’operazione d’urgenza e poi la lunga convalescenza per ritrovare la capacità di parlare. «In mia moglie ho trovato la donna forte che immaginavo. I figli? Il motore più importante per dire “voglio vivere ancora”»

+ parla senza vergogna e vano vergogna, col tiper fortuna sono semmore di essere compapre meno mali incuratiti e giudicati non più bili; dell’ictus, invece, si come si era prima. parla poco, con orrore». Quando è capitato Perché parlare poa te, qual è stata la co di ictus? tua reazione? Per due motivi e, in tutti Anche io all’inizio non e due i casi, è per paura. volevo vedere nessuno Paura di un evento perché temevo che tutti ignoto e che arriva alsentissero quanto erano l’improvviso. Non una brutte le mie parole e si malattia con un decorchiedessero che fine so, ma un fulmine, dall’alto. Chi non ce l’ha non sa bene «PROVATE A COMPRENDERE di cosa stiamo parCHE ABBIAMO LE PAROLE IMPRIGIONATE IN UN CARCERE SENZA lando; noi che l’abCHIAVE. AIUTATECI CERCANDOLE biamo vissuto, abANCHE NEI NOSTRI OCCHI, QUANDO biamo paura di NON RIUSCIAMO A METTERLE NELLE NOSTRE BOCCHE» parlarne perché ci ha cambiato la vita lasciandoci danni più o meno forti. Per avesse fatto l’uomo delme, è stata la parola; ad la Tv che parlava così altri, danni motori più veloce e che ora non o meno facili da vedere: riusciva più neppure a c’è chi non riesce più a dire acqua e bottiglia. camminare, chi non può Poi ho capito che mi sapiù usare un braccio, chi rebbe servito parlare non riesce a mangiare con gli altri - per migliobene. Tutti abbiamo rare - e poi, soprattutto, avuto un danno al cerche io ero lo stesso uovello che non si riporta mo di prima. La mia teindietro. Perciò, bisogna sta - per fortuna - era conviverci e molti di noi esattamente la stessa. E hanno paura. Paura a ho cercato di raccontare mostrarsi perché proil mio percorso.

È così che è nato Ogni parola che sapevo. Perché lo hai scritto? Perché spero di dare una mano a chi oggi ha paura di farsi vedere. Vorrei aiutare chi oggi pensa che tutto il mondo stia guardando quel braccio rigido mentre magari gli altri hanno voglia di sentire le loro parole, di guardare dietro i loro occhi o semplicemente di stare con loro. Sto cercando di lottare per questa cosa. Non solo per me. Un compito affatto facile… Tante persone mi hanno contattato chiedendo di parlarmi e mi dicono: “Grazie, mi sento più forte”. Mi dicono: “In te ho sentito un fratello che ha avuto la forza di raccontare. Chissenefrega, cammino male e allora?”. La famiglia che ruolo ha avuto in ciò che hai vissuto? È stata fondamentale. All’inizio ho fatto l’errore di non voler vedere i miei figli: te- » MAGGIO 2020 I 39


ANDREA VIANELLO mevo di mostrarmi con questo Esperanto incomprensibile che parlavo. Invece, complice il compleanno di mio figlio, li ho visti e ho capito di aver sbagliato. Ho aspettato troppo accrescendo la loro preoccupazione. I figli sono stati il motore più importante per dire “voglio vivere ancora”. E quando li ho rivisti e ho visto nei loro occhi il sollievo di vedere che il loro papà c’era ancora, ho realizzato che era meglio aprirsi al mondo. Come sei ripartito? Rivedendo gli amici - quando sono tornato dall’ospedale -, anche se ero un uomo molto diverso da vedere rispetto a come ero prima. Però, ho cercato di andare oltre tutte le mie titubanze dicendo a me stesso che era il modo per ripartire. Certo, ci ho dovuto mettere tutta la grinta possibile perché tornare a parlare è stato un percorso faticoso. Ancora oggi vado due tre volte a settimana a fare logopedia. Cosa diresti alle famiglie che oggi vivono la condizione di un congiunto reduce da un ictus o non autosufficiente? So quanto sia difficile per loro la vita fuori e dentro casa e quanto sia complicato avere la pazienza e la sensibilità di avere vicino una persona che ha bisogno di loro. Noi che abbiamo avuto un ictus lo sappiamo. In Italia, siamo in 70mila ad avere avuto l’afasia: è dura comprendere cosa stia succedendo nelle nostre teste se non riusciamo a parlare bene. Ma ciò non vuol dire che non abbiamo sentimenti, paura, intelligenza. Provate a capirlo - direi alle famiglie -, anche se fate fatica. Provate a comprendere che noi abbiamo le «IO HO TROVATO IN MIA parole imprigionate in un MOGLIE LA DONNA FORTE carcere senza chiave. AiutaCHE IMMAGINAVO. LE SONO teci cercandole anche nei noGRATO PER ESSERMI STATA VICINA E PER LA FORZA stri occhi, quando non riuCHE MI HA DATO» sciamo a metterle nelle nostre bocche. Il rapporto con tua moglie è cambiato dopo ciò che è accaduto? Il nostro è un rapporto veramente importante di cui i nostri tre splendidi figli sono l’esempio vivente. Sicuramente la vita, le cose che succedono, cementano an-

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In alto, il giornalista - allora direttore di Rai 3 - posa con il cast della trasmissione “Gazebo”. Sopra, negli studi di “Mi manda “Raitre”.

cor di più il legame ma io ho trovato in mia moglie la donna forte che immaginavo. Sono grato alla forza che mi ha dato non solo per essermi stata vicina, ma per esser stata fredda nei momenti in cui serviva chiamando subito il 118, gestendo la paura nel momento che c’era la possibilità che io morissi, lo sconcerto di trovarmi senza

parole. Lei ha portato tutto il peso sulle spalle: la gestione dei figli, il lavoro, le mie paure. È stata una donna molto forte, ma è una cosa che sapevo. Francesca, mia moglie, ha avuto un’adolescenza non facile: ha perso i genitori quando era ragazza. È rimasta da sola, senza fratelli: ha capito presto che la vita è difficile proprio nel

BIOGRAFIA

1961

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GLI INIZI Nasce a Roma il 25 aprile 1961. Giornalista, conduttore radio e Tv, esordisce alla radio sul GR1 nei primi anni Novanta, per approdare ai microfoni del programma di approfondimento Radio anch’io.

1999

L’ESORDIO IN TV Nel 1999 esordisce in televisione conducendo su Rai 2 il programma Tele anch’io, cui segue, nel 2001, Enigma. Dal 2004 è alla guida di Mi manda Raitre. Dal 2010 conduce il programma mattutino Agorà.


LA STORIA

«Mi piacerebbe tornare in piena attività lavorativa, cosa che sono pronto a fare, ma tutto dipenderà dalle occasioni che si presenteranno»

Roma, 2013: Andrea Vianello e Licia Colò alla presentazione della trasmissione “Kilimangiaro”.

momento in cui invece i ragazzi hanno bisogno di pensare che sarà tutto bello. Una sofferenza che le ha dato una grande voglia di vivere e una forza di affrontare i momenti difficili. Senti di aver perso qualcosa? C’è qualcosa di cui ti vorresti reimpossessare? Non ti dico che vorrei torna-

2012

re spensierato perché mi sembra difficile. Mi piacerebbe tornare in piena attività lavorativa, cosa che sono pronto a fare, ma tutto dipenderà anche dalle occasioni che si presenteranno. Più che altro vorrei che tutto ciò che mi è successo mi desse una maggiore sensibilità rispetto al lavoro, alle persone con cui si lavora, alle emo-

NUOVE ESPERIENZE Dal 29 novembre 2012 al 18 febbraio 2016 è direttore di Rai 3. Da luglio 2017 è vicedirettore di Rai 1 con delega ai programmi d’attualità, di costume e ai format innovativi di genere informativo.

2020

COME IN UN BUCO NERO

La vicenda che Andrea Vianello si è deciso a raccontare è la storia di un ictus, del suo ictus. Un racconto profondo e quasi fotografico. Ecco un estratto: «Mia moglie arriva trafelata. Mi sembra un gigante sopra di me, un gigante buono che mi aiuterà, io sono inciampato in un buco nero del bosco ma lei mi tirerà fuori da lì. Ha gli occhi sgranati. “Che succede? Che succede?”, mi chiede. La mia risposta è chiara: “Megpdeiigrhiaa!”, le dico concitato, “mrlaiofoourhdka uhfe giumhu”. Non si capisce niente, lei non capisce niente, nemmeno io capisco niente, parlo una lingua nuova, eppure lo so cosa voglio dire, ma un demone si è intrufolato nella mia bocca. (...) non ci sono parole, le mie amatissime parole, solo versi infantili, muggiti incomprensibili, rantoli disperati».

zioni che il nostro lavoro può infondere. Come col libro - in cui ho buttato fuori un pezzo di me che non avevo mai avuto la forza di buttare fuori - così vorrei riprendere il mio lavoro con questa nuova forza sensibile. Vorrei che questa sensibilità - che in fondo ho sempre avuto, ma che ho affinato per cause di forza maggiore - potesse essere la cifra narrativa. Sensibilità e dunque empatia? La Tv, la radio, i giornali: tutti dovremmo essere empatici anche per raccontare la storia più fredda del mondo, una decisione economica. Il nostro lavoro è essere empatici, anche nel dare le notizie. Dobbiamo ricordarcelo. Io ho fatto il giornalista perché volevo dare notizie, ma anche raccontare le storie. Adesso lo sento in modo diverso, più profondo. I giornalisti sono degli interpreti della società: se perdiamo questa prerogativa, possiamo essere i più bravi a dare le notizie, ma non le raccontiamo nel modo giusto. Siamo dei media che non devono dimenticare il valore della sensibilità e della responsabilità. Dobbiamo capire ciò che avviene, capire qual è la lezione, raccontarla nella sua essenza dicendo la verità perché sia utile per tutti.

IL LIBRO Nel gennaio 2020 pubblica il libro Ogni parola che sapevo, raccontando una drammatica vicenda: il 2 febbraio 2019 viene colpito da un'ischemia cerebrale, che gli toglie temporaneamente l’uso della parola.

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Follower, hashtag, video, foto e post sembrano parole ad uso esclusivo del mondo dei millennial. Ma chi l’ha detto che non si possa diventare influencer anche dopo i 50 anni? Più di qualcuno lo ha già fatto

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MIGLIAIA DI LIKE PER LE SENIOR INFLUENCER +

DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, ALLE 22.30, VA IN ONDA ME ANZIANO YOU TUBERS SU RAI RADIO 2: UN PROGRAMMA DEDICATO AL CONFRONTO INTERGENERAZIONALE SUL TEMA DEI SOCIAL E DEL MONDO VIRTUALE

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C

a cura del Centro Studi 50&Più

CORREVA L’ANNO 2009, QUANDO UNA GIOVANE RAGAZZA DECIDEVA DI APRIRE UN BLOG DEDICATO ALLA MODA, chiamandolo The Blonde Salad (L’Insalata Bionda) in onore al suo stile genuino e ai suoi capelli biondi. L’investimento iniziale prevedeva una spesa di 10 euro per poter aprire la pagina Internet e l’acquisto di una macchina fotografica professionale dal valore di 500 euro. L’obiettivo era quello di raccontarsi, giorno per giorno, immortalando e documentando la vita di una normale studentessa pendolare tra Milano e Cremona. L’idea sfonda e il pubblico si espande a grande velocità fino a quando il sito, due anni più tardi, raggiunge oltre 1 milione di visite. Da quel momento l’ascesa è inarrestabile, tanto che ormai è


praticamente impossibile pronunciare la parola influencer senza pensare a Chiara Ferragni: quella ragazza che undici anni fa investì 510 euro per raggiungere un patrimonio che oggi va oltre i 10 milioni di dollari. Dopo di lei moltissimi altri giovani hanno deciso di seguire la strada dell’influencing, tanto che l’università telematica eCampus ha avviato un corso di laurea dedicato alla materia. Ma che cos’è esattamente un influencer? Si tratta di un utente attivo sui social in grado di “influenzare” i propri seguaci (o follower) grazie alle sole doti comunicative: pubblicando i propri contenuti sulle varie piattaforme, infatti, esercita un certo appeal sulle persone, indirizzandole a provare un prodotto o servizio e ricevendo un compenso per ogni sponsorizzazione. Non importa, quindi, su quale piattaforma ci si applica, ma quanti follower si hanno: per essere influencer, infatti, si parte da mille seguaci fino ad oltrepassare il milione. Che sia Instagram, YouTube o un blog come quello di Chiara Ferragni, le vie per diventare famosi sui social sono infinite e non hanno limiti di età. Sono sempre di più, infatti, gli ultracinquantenni che decidono di reinventarsi buttandosi nel mondo dei social, a par-

tire dalle donne. Si tratta soprattutto di curatrici di blog e siti di moda dedicati all’età matura, come la pagina di Selvaggia Capizzi (48 anni) che dispensa consigli di moda over 50 a più di 165mila follower. La segue Nadia La Bella (50 anni) con 155mila follower e il suo motto “Moda, libere tutte!”, che invita le donne, a prescindere dalla taglia o dall’età, a sentirsi bene con se stesse. Un messaggio condiviso anche da Sandra Bacci (54 anni), fashion blogger nel mondo virtuale e insegnante di matematica in quello reale, che con il suo sito Smilingchic sfida i pregiudizi, coinvolgendo più di 104mila seguaci. Ma c’è anche chi va ben oltre i 50 anni e lo fa alla grande. Gli esperti parlano di greynaissance (rinascita grigia), riferendosi alla voglia di mettersi in gioco che contraddistingue le over 60 protagoniste della moda e del marketing. Le senior influencer, infatti, contano migliaia di follower sulle maggiori piattaforme, firmano contratti pubblicitari, sfilano in passerella e lo fanno sfoggiando i capelli grigi e i segni del tempo sul viso. L’ambasciatrice di questo movimento è senza dubbio Iris Apfel, la modella novantottenne che conta 1 milione e 400mila follower su Instagram. Un po’ meno “grey”, ma so- » MAGGIO 2020 I 43


SOCIETÀ ATTUALITÀ lo perché ama i colori, c’è anche Baddie Winkle che, a 92 anni, conquista Instagram e quasi 4 milioni di persone grazie ai suoi look sgargianti e fuori dal comune. Ed è proprio a lei che viene paragonata Licia Fertz, la novantenne di Viterbo diventata famosa su Instagram grazie al suo format “Buongiorno Nonna”. Con più di 85mila follower, infatti, la signora Fertz (in basso, nella foto) racconta di essere sbarcata sui social per merito di suo nipote. Com’è iniziata la sua avventura su Instagram? La mia avventura da influencer è iniziata solo per caso. Due anni fa ho perso mio marito e sono scivolata in un periodo di sconforto non solo per il dolore della sua perdita, ma anche perché avevo dedicato gli ultimi dodici anni della mia vita a prendermi cura di lui e non avevo più uno scopo. È stato mio nipote Emanuele che, vedendomi così, ha cercato di rallegrarmi in tutti i modi: mi invitava a fare un giro per negozi, a mangiare una pizza o a fare commissioni con lui. Fino a quando un giorno è arrivato chiedendomi di scattare qualche foto per provare la sua nuova macchina fotografica. Qualche tempo dopo ho scoperto che aveva caricato quegli scatti su Instagram e che tante persone li avevano graditi. Da lì è nato tutto. Sono stata contattata anche da un’azienda polacca che realizza gioielli per valorizzare la bellezza delle donne ad ogni età. Mi hanno chiesto di posare seminuda e io mi sono prestata: quando sono arrivati ero appena uscita 44 I spazio50.org I MAGGIO 2020

L’INDAGINE

A OGNUNO IL SUO

Influencer su misura Secondo un’indagine svolta da Guidapsicologi.it, le dinamiche alla base della relazione follower-influencer possono essere associate a quelle spettatore-attore: i seguaci, infatti, assistono alla vita dei protagonisti dei social e tendono a identificarsi, assimilando i loro messaggi e i loro contenuti. Così come una volta esistevano i testimonial pubblicitari (come Kevin Costner, per una nota marca di scarpe), oggi esistono gli influencer. Secondo gli esperti, le differenze fondamentali sarebbero sostanzialmente tre: gli influencer sono più disponibili (online 24 ore su 24, 7 giorni su 7), sono meno distanti perché ci raccontano la loro quotidianità, e sono più specifici: esistono talmente tanti influencer, infatti, che possiamo permetterci di sceglierne uno su misura per noi.

dalla doccia, abbiamo fatto qualche scatto che ho pubblicato sul mio profilo e da quel momento moltissime persone hanno iniziato a seguirmi. Le piace la vita da influencer? Io mi trovo benissimo e mi diverto moltissimo perché sono in contatto con il mondo intero anche rimanendo a casa. La mia vita è totalmente cambiata: quando mi prendevo cura di mio marito non uscivo praticamente di casa, non incontravo quasi mai nessuno, ma oggi conosco continuamente persone nuove. Ha mai ricevuto commenti negativi? Mi è capitato solo due o tre volte: sono fortunata. Ho ricevuto qualche commento negativo per le foto seminuda: alcuni mi hanno criticato per essermi messa in mostra alla mia età. Ma i miei follower sono molto graziosi. A volte può capitare che qualcuno faccia una domanda un po’ spinosa, ma io rispondo volentieri, ringrazio e poi invito a formulare le domande successive con più giudizio. Credo sia importante dire ciò che si pensa, pur rimanendo gentili. Secondo lei, cosa spinge le persone a seguirla?

Onestamente non lo so. Qualche tempo fa è stato il mio compleanno e ho ricevuto una miriade di messaggi: non sono nemmeno riuscita a rispondere a tutti! Ho ricevuto tantissimo affetto e nemmeno io riesco a capire come mai: mi sento un’anziana assolutamente normale, cerco solo di trasmettere dei messaggi positivi. Vorrei solo dare il buon esempio. I suoi followers sono tutti giovani? È una platea molto variegata: ci sono giovani, ragazzini, persone di mezza età, di tutto. A volte mi chiedono consigli su moltissime cose, i figli o i nipoti mi scrivono parlandomi dei loro genitori o dei loro nonni. Io e mio nipote facciamo anche la “posta del cuore”, in cui rispondiamo in diretta alle domande ricevute e cerchiamo di dare consigli sulle situazioni amorose. In quei casi cerco sempre di esporre il mio pensiero senza ferire nessuno. Se dovesse dare un consiglio a chi ha già superato i 60 anni e volesse seguire il suo esempio, cosa direbbe? Consiglierei di buttarsi senza paure. Direi di vivere il mondo dei social in maniera leale, non artefatta. Bisogna essere sinceri


E…state alle terme, qui ad Abano!

IN VIDEO CON NONNA In Italia, l’idea di girare video in compagnia della nonna era già stata sviluppata sette anni fa da Claudio Di Biagio (nella foto, nel tondo), youtuber romano e conduttore del programma radiofonico Me Anziano You TuberS in onda su Rai Radio 2. Di Biagio, infatti, ha deciso di dar vita ad una serie culinaria girata all’interno della cucina di sua nonna Lea. Il programma si chiamava E poi te lo magni, in onore alla “romanità” del duo, e in poco tempo ha raggiunto un seguito composto da più di 400mila follower. Nonna Lea, che all’epoca aveva 86 anni, ha conquistato il pubblico con la sua veracità, tanto che lo scorso anno, quando è scomparsa, moltissimi fan si sono stretti virtualmente attorno a Claudio, quasi come se avessero perso una persona cara. Lo stesso affetto viene riservato ad un’altra nonna nostrana: Rosetta Rinaldi (in alto, nella foto), classe 1933, che si è conquistata più di 62mila follower nel ruolo di Nonna Rosetta, all’interno del gruppo di youtubers “Casa Surace”. Dopo aver vissuto a Genova, Salerno e Napoli, la signora Rinaldi è approdata a Sala Consilina, il paese diventato set principale dei video di “Casa Surace”, e grazie all’umorismo e all’ironia che la contraddistinguono ha fatto innamorare moltissimi giovani: in uno dei suoi video più celebri, ad esempio, Nonna Rosetta rivisita i successi di Sanremo 2019 creando un mix esilarante che ha raggiunto 4 milioni di visualizzazioni. D’altronde, per comprendere l’importanza dei nonni anche nel mondo virtuale, basta cercare gli hashtag “nonna”, “nonno” o “granny” su Instagram per trovarsi davanti a più di 2 milioni e mezzo di risultati.

prima di tutto, mostrandosi per quello che si è: solo così ci si può far conoscere e si può avere l’opportunità di conoscere il mondo per sentirsi parte di qualcosa di più grande. Io cerco di far capire a chi mi se-

gue che la vita è bella, basta saperla guardare. Dico sempre che la gioventù è l’alba di tutto, ma le persone della mia età sono dei tramonti. Noi senior siamo tanti bei tramonti da guardare e assaporare!

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cultura LIBRI ARTE MUSICA

__LIBRI CULTURA__ VOLETE UN GRANDE ED ERRATICO VIAGGIO NELL’ITALIA DI OGGI, nel presente e nell’infinita bellezza del paesaggio dalla cerchia alpina all’estrema punta siciliana? Una guida, una traccia eccellente, unica può essere ancora “Dante e la Commedia”. Il percorso che Giulio Ferroni costruisce con pazienza, dottrina, sguardo da narratore lucido e consapevole e anche curiosità da giornalista assai ricettivo, è una straordinaria mappa del “Belpaese”, un reportage di quelli destinati a durare. Dante in dialogo con l’attualità. Ma che Italia viene fuori da questo girovagare da ogni parte? Per Ferroni, grande critico e storico della lettera-

tura, è «un’Italia dalle facce infinite, dall’ammaliante bellezza allo sfacelo che la corrode, dall’intelligenza civile alla sciatteria distruttiva, un’Italia che con tutte le falle e le lacerazioni, non si può non amare, perdutamente amare nello stesso toccarla e sfiorarla con la passione del viaggiatore». I luoghi danteschi diventano occasioni di incontro con uno smarrito presente, fantasmi della memoria, preziosi lampi di conoscenza di un patrimonio storico e letterario e delle sue metamorfosi attraverso il tempo della storia e degli uomini. Ma tra tanti luoghi d’arte e luoghi naturali, città, paesi, monti, campagne, in quale si sente più che altrove la “presenza” di Dante? Risponde Ferroni: «Mi sembra di averlo riconosciuto e incontrato sempre, perfino in luoghi che egli non ha nominato e in cui comunque mi trovavo a passare nel corso del viaggio; è davvero l’Italia che è fatta di Dante…».

IN VIAGGIO + NELL’ITALIA DEL SOMMO POETA

L’ITALIA DI DANTE LA NAVE DI TESEO 1.126 PAGINE 30,00 EURO Giudizio di 50&Più:

Una mappa del Belpaese in cui i luoghi danteschi diventano lampi di conoscenza di un patrimonio storico e letterario e delle sue metamorfosi di Renato Minore

LA NOSTRA LINGUA ITALIANA Valeria Della Valle - Giuseppe Patota Sperling & Kupfer 188 pagine, 17,00 euro Giudizio di 50&Più:

Valeria Della Valle e Giuseppe Patota sono grandi esperti della conoscenza e divulgazione linguistica. Hanno scritto libri intelligenti, utili, essenziali, hanno parlato alla radio e in Tv per spiegarci la lingua che parliamo, la sua storia, i protagonisti, il modo con cui spesso la sparliamo, la continua metamorfosi contemporanea. Per loro stessa confessione, in questo ultimo libro di felice lettura La nostra lingua italiana, sono stati un po’ archeologi, guide turistiche, cronisti e molto storici della lingua. Scorre veloce e ricco di approdi, scoperte e sorprese il filo del racconto, dall’esplorazione di chiese che conservano sui muri scrostati le tracce del volgare, approda all’italiano “perfetto” della Costituzione. È il racconto di come la lingua sia nata, si sia evoluta, si sia trasformata.

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__ARTE CULTURA__ PER I 500 ANNI DALLA MORTE DI RAFFAELLO

La più importante tra le mostre previste per il 500ennale della morte di Raffaello è stata inaugurata presso le Scuderie del Quirinale a Roma dal presidente Mattarella. Il più cospicuo corpus di opere dell’urbinate mai esposto insieme, però, è rimasto visitabile pochi giorni e non sappiamo se lo sarà di nuovo. Possiamo averne un’idea solo in video, al link www.scuderiequirinale.it/pagine/ raffaello-oltre-la-mostra

di Ersilia Rozza IL MENDICANTE SI VOLTA E SI COPRE CON IL MANTELLO SPORCO. Si ripara dal puzzo della strada, al cui centro scorre il rigagnolo del liquame buttato dalle finestre, e nasconde la spalla sinistra. Non ha il distintivo che attesta il possesso della “licenza di mendicità” rilasciata a ciechi, vecchi e storpi, gli unici autorizzati a chiedere l’elemosina. Lui rischia le frustate, la galera e il rimpatrio. Quei dieci, quindici giovani che gli passano di fianco non lo notano neppure. Sono vestiti con abiti eccentrici, di stoffe pregiate, colorate. Sono artisti. Le donne pendono dalle loro labbra, si divertono e ridono. Sono bellissime, c’è persino la figlia del fornaio Luti, Margherita. Dicono sia la più affascinante di tutta Roma. Cantano, scherzano e si pavoneggiano, mentre schizzano fango e schifezze con gli stivali di cuoio fino. Di fronte a loro, tutto chiuso in un mantello pesante, scuro, si avvicina un tizio barbuto, altrettanto giovane, ma già se48 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Il pittore più autorevole nel mondo dell’arte, richiesto da tutta Europa, aveva nemici vendicativi. Morì a 37 anni: per “eccessi amorosi” o avvelenato?

500 ANNI FA MORIVA IL “DIVINO” RAFFAELLO gnato da rughe precoci e da un’insoddisfazione che sembra scolpita. Cammina veloce rasente il muro, evita i giovani e, come tra sé, ma assicurandosi che lo sentano, quasi grugnisce: «Ecco il solito carnevale!». Il primo degli altri li ferma, ride, bello come un putto classico, con lingua tagliente grida ai suoi: «Attenti ragazzi, è passata la morte!».

Il mendicante arriccia appena le labbra, non mangia da due giorni e non riesce neppure a sorridere. E poi quelli li conosce. Le beghe tra gli artisti a Roma circolano fino a livello strada. Sono celebri, le loro opere sono discusse da tutti, perché le chiese dove vengono esposte sono per la popolazione un rifugio e un aiuto per i poveracci come lui.

ARTE

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Sono ogni giorno a discutere e litigare, anche se, ma non lo diranno mai, si ammirano reciprocamente. Il “divino” Raffaello, brillante, sempre pronto a far festa con i suoi ragazzi di bottega, che collaborano alle opere e realizzano bellissime incisioni, un “catalogo” dei quadri che ogni principe vorrebbe in collezione ma che pochi possono permettersi, e il misogino Michelangelo, solitario, cupo, senza mai un aiutante. Sono trascorsi tre anni. Il mendicante si copre con lo stesso mantello più sporco e


più sdrucito. Ce ne sono molti come lui. E sono in tanti anche quelli con la “licenza” nel piazzale davanti a Palazzo Caprini, opera di Bramante nel centro di Roma, sabato 8 aprile 1520. Sanno che tutti accorreranno lì per il funerale del più grande artista di ogni tempo, l’unico che da allora verrà per sempre ammirato. Il feretro è disteso su un drappo nero davanti alla sua ultima opera, una magnifica, incredibile Trasfigurazione. Chissà cos’altro sarebbe riuscito a inventare e creare se non fosse morto a soli 37 anni: Raffaello sentiva “l’obbligo di fare le cose non come le fa la natura, ma come ella le dovrebbe fare”. Meglio della natura, nuovo creatore. Nuovo dio. Morto il venerdì santo, alle tre del pomeriggio, mentre scoppiava un tremendo temporale e la città tremava per un lieve terremoto. Le esequie sono quelle di un re. I potenti della città eterna, quelli che Martin Lutero dalla Germania sferza per la loro corruzione, vendita di indul-

genze, concubinato, ci sono tutti, circondati da paggi e servitori, assediati da pezzenti e prostitute. Ci sono le confraternite dei fedeli e le corporazioni dei mestieri, 2 pittori, scultori, architetti e maestranze di ogni settore che da lui avevano ottenuto incarichi ben retribuiti. In una mano un ramo di cipresso, nell’altra un cero acceso. Davanti gli allievi prediletti, Giulio Romano, Giovanni da Udine, Lorenzetto, e gli amici Cellini, Bembo, Ariosto. Ci sono ambasciatori, alti prelati, preti e una marea di gente. Piangono, vogliono toccare la bara portata a spalla da quattro cardinali in veste viola. Dalle finestre volano fiori. Tutti conoscono il maestro. Con lui si avviano al Pantheon, dove vengono sepolti solo i più grandi. Una domanda corre sottovoce di bocca in bocca: «Com’è morto ancora nel fiore degli anni?». «Aveva donne a destra e a manca, prima o poi un brutto male, magari la sifilide, doveva restargli attaccato!», dicono in molti. Ma il mendicante l’ha sempre visto con la Fornarina, una che basta e avanza a ogni uomo. A volte abbandonava tavolozza e cantieri per correre a trovarla. Starebbe di certo male anche lei, invece è solo pian-

gente e affranta, in disparte, con un anello al dito. Giura che si farà monaca. La parola “veleno” circola tra gli avversari del cardinale Bibbiena, che, come ringraziamento per averlo ritratto, aveva offerto in sposa a Raffaello sua nipote Maria. Il pittore non poteva certo rinunciare al “dono” del primo collaboratore del papa, ma continuava a rimandare le nozze con la scusa dei mille impegni. Qualcuno ha detto al cardinale che il “divino” ha già sposato Margherita? E lui si è vendicato? Ne raccontano altre. In 15 giorni di sofferenze, Leone X è venuto più volte a trovare il suo pupillo, ma ha mandato il medico di corte solo quando il solito salasso non poteva certo bastare. Perché? Forse il papa aveva raccolto le calunnie sulla sua adesione a una setta esoterico-gnostica o quelle su un suo traffico di reperti archeologici? O forse aveva troppi debiti con Raffaello e voleva risolverli in fretta, come pare avesse fatto con un paio di banchieri?

E poi dicono degli artisti invidiosi. Del Sangallo, cui aveva scippato il compito di progettare San Pietro. Del nemico giurato Sebastiano del Piombo, veneziano che faceva quadri contrastati, dalle tinte violente, con costruzioni tipiche del nord. Alle sue opere tutti preferivano la “perfezione”, l’armonia, la serenità di Raffaello, eppure aveva convinto il cardinale Giulio de’ Medici a commissionare a entrambi una tela. Aveva dipinto una Resurrezione di Lazzaro da contrapporre alla Trasfigurazione e l’avevano già sentito affermare di aver vinto la competizione, certo che l’altro non potesse contestarlo. Il mendicante si meraviglia nel vederlo, è disgustato dalla sua ipocrisia e da quella di molti, solleva il mantello e se ne va. Non saprà mai che, nel 1722, quando la salma di Raffaello verrà riesumata, sarà rinvenuta quasi incorrotta: solo alcuni veleni, l’arsenico, l’antimonio o il cloruro di zinco, se assunti in dosi massicce, possono preservare il corpo dal decadimento.

1 Raffaello, Madonna della Rosa (1518), Prado, Madrid. 2 Raffaello, La Fornarina (1518-1519), Galleria Nazionale di Arte Antica, Roma. 3 Henry Nelson O’neil - Ultimi momenti di Raffaello (1866), Bristol Museum.

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__MUSICA CULTURA__ CURIOSITÀ

L’8 maggio di mezzo secolo fa, giorno della pubblicazione di Let It Be, loro ultimo album, segnò la fine dell’epopea dei Beatles. Registrato nel gennaio 1969, fu prodotto da Phil Spector.

Roger e Brian Eno debuttano insieme per la prestigiosa etichetta classica Deutsche

L’ARCOBALENO DEI FRATELLI ENO

MUSICA di Raffaello Carabini

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TEATRO MUSICALE

Il nuovo cd di Enzo Moscato è un omaggio alla canzone tra gli Anni ’50 e ’70 dei Quartieri Spagnoli di Napoli

“MODO MINORE” FESTEGGIA I 40 ANNI DI ATTIVITÀ

Maestro del teatro partenopeo, attore, cantante, regista, autore di numerose opere, il 72enne Enzo Moscato festeggia i 40 anni di attività, con una raccolta di brani della sua giovinezza, intervallati da inediti. Il suo tipico canto recitato rende in Modo minore (è anche il titolo del cd edito da Squilibri) ed emozionante suoni, voci e vita dei vicoli di allora. Dalla sanremese Ciao amore ciao alla dimenticata Mandolino d’o Texas, temi da night club e la Russulella di Merola, tutte diventano “farfalle sonore sciusciateci da Dio”.

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BRIAN ENO HA “INVENTATO” LA MUSICA AMBIENTALE, QUELLA DI SOTTOFONDO, che non richiede ascolto ma ti entra dentro, nelle sale d’attesa, negli ascensori, negli aeroporti, ed è l’autore di gemme come Before And After Science e Someday World e il produttore di David Bowie e dei Talking Heads, per citare i più noti. Suo fratello Roger è compositore di piece che, oltre ad apparire in colonne sonore importanti (Dune, Trainspotting...), sono state suonate nelle maggiori sale da concerto. Insieme per la prima volta hanno realizzato un cd che è un piccolo capolavoro di musica neoimpressionista, che coniuga il lirismo à la Satie con i suoni avvolgenti dei sintetizzatori, in una meraviglia di colori (ogni brano ne indica

uno nel titolo) disegnati su distese di emozioni dilatate dal fluire contemplativo di un suono ambientale colto e profondo. Mixing Colours è un progetto che ha richiesto tre lustri di scambi creativi, basato su idee di Roger che l’altro rielaborava in un andirivieni via web di file musicali sempre più elaborati e a fuoco. Con l’idea ben chiarita da Brian: «Ogni strumento classico è un insieme finito di possibilità sonore, un’isola nell’oceano illimitato dei possibili suoni che potresti fare. Con l’elettronica tutti gli spazi tra quelle isole vengono esplorati, producendo suoni che non sono mai esistiti in precedenza. Le composizioni uniche di Roger ci hanno spinto a esplorare quell’oceano».


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__SOCIETÀ ATTUALITÀ__

Pioniere del Soccorso alpino, Carlo Vettorato ha diffuso l’elisoccorso in Val d’Aosta. Oggi, medico in pensione, è stato insignito del titolo di Commendatore dal presidente Sergio Mattarella

IL DOTTORE DEGLI ELICOTTERI di Romina Vinci «SONO SEMPRE STATO APPASSIONATO DI MONTAGNA. Forse si tratta di un fatto genetico: ho avuto uno zio che è morto in vetta, io porto il suo nome». Inizia così a parlare di sé, Carlo Vettorato. Classe ’47, medico anestesista rianimatore, una formazione tra Torino, Parma e la Francia, ed una carriera che si è sviluppata all’ospedale Parini di Aosta e sulle cime delle sue Alpi. Perché Carlo Vettorato, oltre ad aver lavorato in corsia, è stato il primo medico volontario a salire sugli elicotteri del Soccorso alpino. A lui si GLI INTERVENTI deve la nascita del moderno servizio In soccorso dei bambini di elisoccorso della Val d’Aosta. Fra tutti i soccorsi svolti nel corso della sua carriera, Vettorato Aveva 17 anni la prima volta che è ricorda quelli che riguardano i bambini: «Se accade, è sempre salito su un elicottero, e non è stato per colpa dei grandi; non dovrebbero mai mettere a rischio per piacere: «Stavo sciando sulle i propri figli». Il medico plaude all’equipaggio: «Sull’elicottero, come in sala operatoria, siamo tutti importanti». montagne francesi con alcuni ami-

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IL VADEMECUM COME COMPORTARSI?

Le richieste di soccorso in montagna

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IN ALTO, CARLO VETTORATO VIENE INSIGNITO DEL TITOLO DI COMMENDATORE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA DAL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA

ci, quando uno di noi si è fatto male. Gli altri sono scesi a dare l’allarme, io sono rimasto con il ferito. Quando è arrivato l’elicottero della gendarmeria mi hanno invitato a salire a bordo, ero di aiuto al mio amico in quanto parlavo bene francese. Quello è stato il mio primo volo; ero talmente preso a ammirare il panorama che non pensavo a nient’altro». Nel 1972, quando già lavorava come medico ad Aosta, Vetto-

rato comincia le attività di elisoccorso operando con la Smalp (Scuola Militare Alpina) e il Ral (Reparto Aviazione Leggera dell’Esercito). «L’intuizione che ho avuto è stata capire che l’ospedale doveva creare delle braccia mobili sul territorio, negli elicotteri doveva esserci del personale formato. Grazie anche

all’aiuto di Franco Garda, siamo riusciti a dare vita ad una catena del soccorso, dove c’erano varie figure, ognuna con un potere d’azione». Il 1° dicembre 1984, anche grazie all’arrivo del dottor Alessandro Bosco, il servizio del medico a bordo dell’elisoccorso diventa permanente. «Nel corso della mia carriera ho fatto più di duemila interventi. Spesso, quando c’era un’emergenza, l’elicottero veniva a prendermi direttamente a casa. Atterrava nei prati circostanti ed io mi facevo trovare pronto. I vicini mi avevano soprannominato il dottore »

Il numero unico per l’emergenza sanitaria, attivo su tutto il territorio nazionale, è il 118. In caso di incidente in montagna o in grotta, si richiede l’attivazione del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). Al telefono con l’operatore, bisogna cercare di essere il più precisi possibile: anzitutto fornire le generalità dell’infortunato, poi descrivere sommariamente lo scenario dell’incidente, precisando l’ora in cui è accaduto, se sono stati coinvolti soggetti terzi, e se ci sia ancora la presenza di pericoli residui o potenziali. È bene specificare poi alcune informazioni relative ai soggetti coinvolti: lo stato di coscienza o incoscienza, attività respiratoria presente o assente, segnalare eventuali emorragie in atto. Bisogna descrivere il luogo dell’incidente dando dei riferimenti (fornire il toponimo o e le eventuali coordinate GPS); le condizioni meteorologiche, facendo attenzione a fornire dettagli sullo stato di visibilità, sulla presenza di vento o di pioggia, neve, ghiaccio etc. Importante comunicare l’esistenza di ostacoli al volo in zona (funivie, linee elettriche, cavi sospesi..). Inoltre, è fondamentale rimanere a disposizione delle squadre di soccorso, mantenendo una posizione di sicurezza, cercando di tranquillizzare l’eventuale persona ferita e non abbandonando la zona di copertura telefonica.

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degli elicotteri. Mi ha sempre fatto sorridere questa deFRANCO GARDA Un altro pioniere dell’alpinismo finizione», racconta Franco Garda era una guida alpina ed un grande Vettorato. Nel 2003 innovatore. Studioso attento delle più moderne diventa anche direttecniche di soccorso organizzato. La sua figura tore del 118 valdoè stata determinante per lo sviluppo del soccorso stano, e sviluppa in montagna. Negli anni Ottanta aveva elaborato iniziative come il un modello di soccorso rivoluzionario all’epoca, Centro di medicina basato sulla costante presenza di una squadra di montagna, volto di pronto intervento formata da guide alpine, a fornire servizi ai stanziate all’aeroporto regionale, pronta a partire frequentatori e ai con l’elicottero. È stato il primo a creare un professionisti della soccorso alpino organizzato in Val d’Aosta. Dimontagna. ventato poi presidente del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Garda aveva I momenti più concercato di estendere il modello valdostano in citati, quando si vetutta Italia. È morto nell’estate 1993, in seguito rificavano delle vaad un malore durante una salita sulla Cresta langhe. «Dopo le Innominata, sul Monte Bianco. slavine ho diseppellito solo morti afferma - perché non c’è tempo; per quanto il soccorso possa essere ben struttuPER SAPERNE DI PIÙ rato, arriva tardi. Non semCNSAS, CORPO NAZIONALE pre è facile circoscrivere il SOCCORSO ALPINO E luogo dell’evento, dipende SPELEOLOGICO WWW.CNSAS.IT anche se l’avvenimento è stato visto da qualcuno, quanto tempo è stato impiegato per dare l’allarme e così via. Una cosa è certa però: dopo 45 minuti subentra la morte per asfissia». Nel 2012 la vita del dottor Vettorato cambia. Una caduta fatta nel 1974, quando era un ragazzo che amava andare a sciare con i suoi

L’INNOVATORE

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coetanei, torna a chiedergli il conto. «Trentatré anni dopo quell’incidente, ho avuto un eccessivo calo osseo. Ho subìto una serie di interventi, ho fatto una protesi alla caviglia, ma non c’è stato nulla da fare». Nel 2012 gli viene amputata la gamba. Per un montanaro è un boccone amaro da mandare giù. «Ho dovuto reinventare la mia vita. È stata dura, ero una persona molto attiva, non riuscivo ad accettare di non poter più fare determinati movimenti, di dover dire addio alle mie passeggiate in montagna». La forza di volontà, però ha il sopravvento, e così inizia una nuova fase della vita per il dottore degli elicotteri. «Ho iniziato a collaborare con la Caritas, ed è una bella lezione di vita per me: non avevo avuto modo, prima di ora, di conoscere la povertà da vicino». Per Carlo Vettorato, però, le sorprese non sono ancora finite. L’anno scorso, all’età di 71 anni, è stato insignito del titolo di Commendatore, dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, dal presidente Sergio Mattarella. «Per il suo prezioso contributo nell’ideazione e rea-

lizzazione dell’attività di elisoccorso in Valle d’Aosta e nella sensibilizzazione sul tema della sicurezza in montagna», si legge nella motivazione. La notizia coglie di sorpresa il dottor Vettorato, che la riceve mentre era al supermercato, con la moglie. «Stavamo prendendo dei detersivi e qualche detergente, ed ecco che mi arriva la telefonata di un giornalista Rai, che mi chiede un commento a caldo su questa onorificenza. Io rimango basito». Un paio di giorni dopo arriva la comunicazione ufficiale dal Quirinale, ed il 5 Marzo 2019, Carlo e sua moglie fanno ingresso al Colle. «Io sono un montanaro, ero molto intimidito da quello sfarzo, dal cerimoniale». Ed ammette di esser stato colpito dall’umanità del presidente Mattarella: «Abbiamo avuto modo di scambiare due battute, lui si è complimentato per il mio lavoro, io ho fatto altrettanto con lui, l’ho ringraziato per tutto quello che fa per il nostro popolo». «Sa, non è mica tanto facile», questa è stata la risposta del presidente Mattarella a Carlo Vettorato.


«SONO RICONOSCENTE ALLA VITA. GLI ANNI MI FANNO COMPAGNIA» +

M intervista di Paola Stefanucci

MILENA VUKOTIC

__le INTERVISTE di 50&Più__

Da sei decadi sulla ribalta, l’attrice - presente sul grande schermo per le grandi firme della regìa, da Buñuel a Fellini - abita la memoria di milioni di telespettatori di ieri e di oggi nel ruolo di Pina, la moglie di Fantozzi e di nonna Enrica nella serie “Un medico in famiglia”

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MILENA VUKOTIC IL 23 APRILE SCORSO MILENA VUKOTIC HA COMPIUTO 85 (SÌ, OTTANTACINQUE) ANNI. Della sua sobrietà e della sua eleganza ha fatto un modello perfetto, senza tempo. Che ha infiammato anche i social. È stata gettonatissima - forse, per lei inaspettatamente - su Instagram nel corso della partecipazione all’edizione 2019 di Ballando con le stelle. La biografia dell’attrice romana - apprezzata da sempre per la versatilità, la gestualità delicata e la padronanza della voce - è davvero imponente. Lo sguardo corre sulla cinematografia: centoventi - finora - film, diretta da maestri tra i quali Monicelli, Fellini, Lina Wertmüller, Lattuada, Lizzani, Bolognini, Risi, Bertolucci, Özpetek, Tarkovskij, Oshima e Buñuel. Sulla lunga teoria di apparizioni teatrali firmate da Morelli-Stoppa, Enriquez, Strehler, Zeffirelli. Sui personaggi, da lei resi inconfondibili, annoverati ormai nella storia del piccolo schermo. La “signora Pina”, la moglie del ragioniere Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio) continua a folgorare vecchie e nuove generazioni. Ma non tutti immaginano che Milena Vukotic abbia mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo danzando nella Compagnia parigina del “Grand Ballet du Marquis de Cuevas” ed abbia pizzicato altresì le corde dell’erotismo posando per Playboy. Per la prossima stagione di prosa - quando tutti ci saremo lasciati alle spalle, secondo le previsioni mediche, la pandemia da Coronavirus - sarà di nuovo in scena con Maximilian Nisi, nella commedia di Eric Coble Autunno di fuoco, per la regìa di MarLA SERIE cello Cotugno. E con una no“UN MEDICO IN FAMIGLIA”, vità, Milena ovvero Émilie, IN ONDA SU RAI UNO DAL ’98, NON È STATA CONFERMATA, scritta da Francesco CasaCON GRANDE DISPIACERE retti per la regìa di Maurizio SIA DEL CAST SIA DEL PUBBLICO, Nichetti. ORMAI AFFEZIONATO AI PERSONAGGI Intanto, le abbiamo rivolto alcune domande. Non tutti conoscono il suo passato tersicoreo. È stato questo il motivo che l’ha spinta l’anno scorso a partecipare a Ballando con le stelle? È partita in vantaggio? La danza classica è stata la

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Roma, 2019: Milena Vukotic e Simone Di Pasquale negli studi di “Ballando con le stelle”, edizione che li ha visti classificarsi al terzo posto.

base della mia educazione fisica e spirituale. Tuttavia, quarant’anni di pausa non rappresentano un vantaggio. Che cosa ricorda di quei giorni lontani passati sulle punte? Un grande, severo e costante impegno quotidiano, oltre a tanta passione. A Parigi la compagnia del maestro de Cuevas era considerata pari per importanza ai balletti russi di Diaghilev. Anche Nureyev vi prese parte. Vi siete mai esibiti insieme? No, quando lui arrivò, io non c’ero già più.

Era già entrata nello scintillante mondo della finzione teatrale e cinematografica. Come accadde? Naturalmente; a Parigi studiavo contemporaneamente danza e recitazione. Ma quando vidi il film di Fellini La strada, scoprii il cinema dentro di me. Lasciai la Francia. Raggiunsi Roma, dove abitava mia madre, per rincorrere il mio sogno di celluloide. Iniziai tutto daccapo. La mia formazione era in francese, non in italiano. Seguii un corso di dizione. Tentai la sorte e vinsi una

BIOGRAFIA

1935

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FIGLIA D’ARTE POLIGLOTTA Nasce il 23 aprile a Roma. Il padre è un commediografo e la madre pianista e allieva di Alfredo Casella e Ottorino Respighi. Milena recita, oltre che in italiano, anche in inglese, francese, tedesco e serbo-croato.

1965 1977

DA FELLINI E BUÑUEL Recita in Giulietta Degli Spiriti (’65) del regista riminese, e ne Il fascino discreto della borghesia (’72) ne Il fantasma della libertà (’74) e in Quell’oscuro oggetto del desiderio (’77) del cineasta spagnolo.


MILENA MULTITASKING

«Sono contenta di vivere, non tengo in considerazione l’età, non la calcolo. Ho avuto la fortuna di fare le cose che più amo» Firenze, 2014: l’attrice, con il marito Alfredo Baldi, al Premio Internazionale “Le Muse”, edizione in cui è stata premiata per la sezione “Cinema”.

borsa di studio per un corso alla televisione. Da lì le prime esperienze in tivù e poi al cinema. Ricorda il primo giorno sul set nel film Il sicario di Damiani? Certo! Nel ’61. All’inizio ero spaesata. Era un mondo nuovo per me. Forse allora c’era più qualità è più volontà di fare, anche se c’erano meno soldi. De Sica e Fellini prima di affermarsi e dimostrare la loro grandezza non avevano tanti mezzi; “rubavano”- ricordo - pezzi di pellicola a destra e sinistra. Ho vissuto stagioni cinemato-

1994 2019

grafiche straordinarie. Il talento nel cinema non è mai mancato. Specialmente in Italia ce n’è tantissimo anche oggi. Bisogna saper anche aspettare e cogliere il successo al momento giusto. Si riconosce nelle raffinate e spumeggianti foto pubblicate da Playboy negli anni Settanta, firmate da Angelo Frontoni, il “fotografo delle dive”? Ah, ero tutt’altro che l’emblema della diva, ma Frontoni insistette. Preparò il set nel suo studio a Zagarolo. Alle pareti le riproduzioni dei qua-

I PREMI Nel ’94 Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per Fantozzi in Paradiso; in seguito, il Premio Eleonora Duse (2002), il Ciak d’oro (2007) il Flaiano (2014), il San Gemini alla carriera all’Ortigia Film Festival (2019).

2019

TANTI PERSONAGGI

«Tanti, in sessant’anni di carriera», ci dice. Tagliati su misura per il suo poliedrico talento, come l’aspirante diva di Grand Hotel Folies. Breve la vita felice di Milena V., nel teleshow Rai di Massimo Scaglione, nel 1980. Oppure reali: pescati dalla letteratura, dalla storia, dalla cronaca, dalla moda. L’eterea Milena è Virginia, una delle sorelle di Gian Burrasca, per Lina Wertmüller, nel '64. Alice, il personaggio della fiaba di Lewis Carroll, nella trasposizione televisiva di Guido Stagnaro, nel ’74. La mitica Coco in C come Chanel, di Valeria Moretti, o la moglie di Edoardo Agnelli, in Io sono Virginia, di Elisabetta Villaggio. E presto consegnerà alla nostra simpatia anche la blogger Letizia ai fornelli nell’unico episodio italiano del lungometraggio Selfiemania (Stemo Production).

dri di Klimt. Io coperta da fiori sul seno. Le foto erano belle, ma niente di sexy. Un giorno mi chiamò e mi disse: «Playboy vorrebbe le foto. Mi permetti di dargliele?». Gli risposi di sì, a patto che avessero un senso. Così furono pubblicate con un testo di Alessandro Blasetti sulla donna e la femminilità. Hanno fatto all’epoca un po’ di scandalo. Ma io l’ho fatto spontaneamente. Tutto lì. Lei ha anche presentato vari programmi televisivi. Ne citiamo uno per tutti: Musica insieme del 1980. La tivù di un tempo appariva più garbata rispetto a quella di oggi? Allora tutto sembrava più qualificato, perché c’era poco da vedere. Oggi l’offerta è smisurata e si fanno spesso cose magnifiche. Nessuno forse rammenta che lei subentrò - oscurandola per sempre - ad un’altra Pina, l’attrice Liù Bosisio. Si sente “inchiodata” al ruolo di moglie di Fantozzi? No, sono “anche” Pina. Con Villaggio che amicizia fu? Quando mi propose la parte di sua moglie, Paolo mi avvisò che dovevo corrispondere ad uno schema abbastanza preciso. Mi adeguai. Il resto »

TRA LE STELLE DI BALLANDO Tra le concorrenti più apprezzate della 14esima edizione di Ballando con le stelle, programma di intrattenimento di punta della Rete Rai ammiraglia, in coppia con Simone Di Pasquale conquista la terza posizione in classifica.

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MILENA VUKOTIC

«Il talento nel cinema italiano non è mai mancato. Ce n’è tantissimo anche oggi. Bisogna saper anche aspettare e cogliere il successo al momento giusto»

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«UNA GRANDE PERDITA PER ME LA SCOMPARSA DI PAOLO VILLAGGIO, ANCHE SE DA ANNI NON LAVORAVAMO PIÙ INSIEME...»

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è noto. Sua figlia Elisabetta sta scrivendo un libro sul papà, mi ha chiesto di raccontarle gli anni in cui il genitore era calato nei panni di Fantozzi. Una grande perdita per me, la scomparsa di Paolo, anche se da anni non lavoravamo più insieme. L’ultima volta che lo incontrai, ero in partenza e gli dissi che al mio ritorno sarei andata a trovarlo. Non feci in tempo. Mi porto dentro questo rimpianto. A proposito di rimpianti, rivedremo più nonna Enrica accanto a nonno Libero (Lino Banfi) nella fortunata e longeva serie di Rai Uno Un medico in famiglia? La serie, purtroppo, non è confermata. Con molto dispiacere sia del cast sia del pubblico, che si era affezionato ai personaggi. Non sappiamo perché. E a teatro, invece, quando e dove potremo incontrare nuovamente Alessandra, la vulcanica e barricadiera ottuagenaria - nel già collaudato spettacolo Autunno di fuoco - alle prese con il figlio Chris (Maximilian Nisi), che la vuol rinchiudere in una

casa di riposo? A Milano, dal 10 al 20 dicembre prossimo, al Teatro Franco Parenti. Impegni nel 2021? Sempre con Maximilian Nisi porteremo in scena, da gennaio in poi, A spasso con Daisy. Si tratta di una famosa opera del premio Pulizter Alfred Uhry, da cui trent’anni fa è stato tratto l’omonimo film di Bruce Beresford, vincitore di quattro Oscar, con Morgan Freeman e Jessica Tandy. Saremo in tre, io sarò l’anziana Daisy, Timothy Martin sarà l’autista e Maximilian, anche stavolta, sarà mio figlio. Inoltre, sappiamo che nel suo calendario operativo c’è una novità, Milena ovvero Émilie. Ce ne vuol parlare? È una sorta di gioco fra me, Milena, e Madame Émilie du Châtelet, figlia del capo cerimoniere di Luigi XIV. Una scienziata e letterata, amica di Voltaire, vissuta nel diciottesimo secolo, in un’epoca nella quale alle donne non era consentito neanche imparare a leggere e scrivere e in cui non veniva riconosciuto loro nessun merito. Nata a Parigi nel 1706, morì

quarant’anni prima della promulgazione nel 1789 della Carta dei “Droits de la Femme”, durante la Rivoluzione francese. E quando debutterà quest’opera che supponiamo prodroma di una lunga tournée, anche in considerazione dell’argomento così toccante? Debutterà il 20 ottobre nella Capitale, al Teatro Off Off, nella storica via Giulia. Si replica fino al 25 ottobre. Per concludere, qual è stata la stagione più bella della sua esistenza? L’infanzia, sicuramente. L’età del sogno e del gioco. Ma poi ci sono delle condizioni in cui non vorremmo vivere ma che non appartengono all’età. Per esempio? Il dolore per la perdita delle persone amate, come mia madre, con cui ho vissuto tutta la vita. E con la quale continuo a vivere, ma in un altro modo. Come vive la sua età? Sono riconoscente alla vita. Sono contenta di vivere, non tengo in considerazione l’età, non la calcolo. Ho avuto la fortuna di fare le cose che più amo. Gli anni mi tengono compagnia.



__ SOCIETÀ ESTERO__ lamenti, direttive e decisioni. Intanto la bandiera A MEZZANOTTE DELLO SCORSO 31 GENNAIO del Regno Unito non sventola più fuori dalle sedi SI È UFFICIALMENTE AVVIATO A CONCLUdel Consiglio Europeo e del Parlamento Europeo. SIONE IL PROCESSO CHE PORTERÀ LA GRAN Il professor Castellani precisa: «Non sono da BRETAGNA FUORI DALL’UNIONE EUROPEA. escludere proroghe rispetto alla data del 31 diA circa tre anni e mezzo dal referendum che ha cembre. La prima parte della Brexit è durata più sancito il leave del Regno Unito, la Brexit si ardel previsto, soprattutto per le divisioni interne ricchisce di un nuovo capitolo, stavolta decisivo. alla politica britannica, coi conservatori a spingere Dopo 47 anni di adesione problematica al progetto per lo più verso un’uscita a muso duro e l’oppocomunitario, la Gran Bretagna senza l’euro, che sizione, affiancata dalla maggioranza dei cittadini mai ha accolto gli accordi di Schengen e la carta in Scozia e Irlanda del Nord, a chiedere un ritiro dei diritti dei cittadini europei, ribadisce infine il ragionato e il mantenimento di rapporti organici suo status singolare e storico: ponte tra le due e cordiali con l’Unione. Bruxelles, del resto, ha rive dell’Atlantico, tra il Vecchio Continente e il accettato di buon grado la dilazione, per prepavariegato arcipelago del Commonwealth. Il 31 rarsi al nuovo corso e ammortizzare le ripercusgennaio, rivolgendosi a caldo ai concittadini, il sioni inevitabilmente premier britannico significative che la Boris Johnson ha Brexit avrà sulla fiparlato di “un inizio nanza e sull’indue non una fine” e ha stria europea». Malannunciato che «cogrado le parti dichiamincia un’era di rino di affrontare i amicizia e cooperanegoziati “con spirito zione con l’Ue». I tercostruttivo”, Boris mini concreti di queJohnson ha già fatto st’amicizia, peraltro, sapere che il Regno sono ancora in gran Unito è pronto ad parte da stabilire. abbandonare il tavo«Allo stato attuale lo già a giugno, se spiega il professor non si dovessero reLorenzo Castellani, gistrare progressi docente di Storia deldi Leonardo Guzzo nella discussione dei le istituzioni in Eutemi sensibili (conropa alla Luiss di Rocorrenza, finanza, standard ambientali e lavorama - il parlamento britannico e quello europeo tivi) su cui Londra intende divergere dagli attuali hanno ratificato la decisione del Regno Unito di regolamenti comunitari. Una questione emblelasciare l’Unione e un deal politico di massima, matica, anche se minore, riguarda la pesca: l’Ue che riguarda la regolamentazione dei movimenti intende mantenere l’odierno diritto di accesso di merci e persone. Restano da definire le regole alle acque di pesca britanniche per i pescatori finanziarie del futuro rapporto tra Gran Bretagna europei (soprattutto francesi e danesi) secondo e Ue (ossia il grado di operatività che le banche inquote prestabilite, mentre la Gran Bretagna vuole glesi avranno d’ora in poi nel territorio comunitario) recuperare la piena sovranità e sancire diritto e e la normativa commerciale: gli standard delle mertermini di accesso anno per anno. ci, il regime e l’entità dei dazi». Il termine previsto Il professor Giuseppe Di Taranto, docente emerito è il 31 dicembre del 2020: fino ad allora la Gran di Storia dell’economia e dell’impresa sempre Bretagna continuerà ad essere considerata uno alla Luiss e autore nel 2014 del saggio L’Europa Stato membro dell’Unione secondo le norme dei tradita, disegna per i negoziati uno scenario assai trattati, ma non avrà nessun diritto di rappresenplausibile: «L’ipotesi di una hard Brexit - una tanza nelle istituzioni né di partecipazione al proBrexit attuata dal Regno Unito, per così dire, cesso decisionale, pur rimanendo soggetta a rego-

I

IL LENTO E LUNGO ADDIO

Dal 1° febbraio il Regno Unito è fuori dall’Ue. Dopo l’accordo politico concluso dal premier Boris Johnson, resta da stipulare l’intesa che regolerà i futuri rapporti economici tra le parti

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sbattendo la porta - era fino a qualche tempo fa probabile. Ma al momento si va decisamente verso una soft Brexit. L’emergenza globale del Covid-19 consiglia prudenza a entrambe le parti, ma sarebbe soprattutto l’Unione a giovarsene nel momento in cui si prospettano tempi duri per l’economia globale. La Gran Bretagna esporta sul mercato europeo più o meno la metà di quanto i Paesi europei (Germania, Francia e Italia in primis) facciano sul mercato britannico. Il Commonwealth, d’altra parte, offre una valvola di sfogo importante e garantita. Si dice poi che, fuori dall’Unione, Londra potrebbe perdere il primato tra le piazze finanziarie europee. L’Unione potrebbe agitare questo spauracchio, ma il rischio è che, tagliata fuori dai partner europei, la Gran Bretagna adotti una legislazione finanziaria più libera, quasi da paradiso fiscale, praticando una con-

correnza spregiudicata e pericolosa. Conviene anche all’Unione che la City conservi la sua centralità in Europa. D’altra parte il mantenimento sostanziale dello status quo sta bene a Johnson, rispetto a una più drastica ristrutturazione del sistema e ad avventure potenzialmente più redditizie ma più incerte». A influenzare l’andamento delle trattative e l’attitudine delle

I TEMI CALDI

Verso un accordo L’ultima fase della Brexit prevede un negoziato economico che si concentra su alcuni temi caldi (standard lavorativi e ambientali, concorrenza, finanza, agricoltura e pesca) e dovrebbe concludersi con un accordo di partenariato entro il 31 dicembre 2020.

parti è sicuramente la mancata catastrofe economica del Regno Unito, prevista da alcuni analisti e certa stampa all’indomani del referendum del 2016. «Nessuna catastrofe si è verificata - riflette il professor Castellani - e una cosa è certa: anche se, con l’avvio e ora con la conclusione della Brexit, la Gran Bretagna non sta - e verosimilmente non starà - meglio dal punto di vista economico, pure il Paese resiste e probabilmente resisterà anche in futuro alla prova. Certi dati economici negativi (soprattutto in termini di perdita degli investimenti stranieri) sono probabilmente da riferire alle incertezze della transizione e non è possibile prevedere con sicurezza se si riconfermeranno in futuro. In ogni caso il Regno Unito ha riconquistato un enorme margine di libertà politica, che in questa fase storica appare come un bene irrinunciabile, anche a costo di sacrifici». Il professor Di Taranto è ancora più netto e sposta l’attenzione

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FINO AL 31 DICEMBRE 2020 LA GRAN BRETAGNA CONTINUERÀ AD ESSERE CONSIDERATA UNO STATO MEMBRO DELL’UNIONE, ANCHE SE NON AVRÀ ALCUN DIRITTO DI RAPPRESENTANZA NELLE ISTITUZIONI NÉ DI PARTECIPAZIONE AL PROCESSO DECISIONALE

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__ SOCIETÀ ESTERO__

DAL 1969 AD OGGI su alcuni temi di fondo: «Non solo la Brexit non ha prodotto il disastro economico della Gran Bretagna, come gracchiavano certe cornacchie, ma ha smascherato per l’ennesima volta l’impostura di quella pericolosa categoria intellettuale che è il “politicamente corretto”. Si tratta della stessa categoria che ci costringe, in un certo senso, a idolatrare un’Europa carente e ancora monca, affetta da una congenita macchinosità, che difetta di efficienza e solidarietà concreta. La triste vicenda del Covid-19, condizionata da ritardi decisionali e dalla mancanza di coordinamento a livello comunitario, lo ha di recente confermato. Anche per questa ragione il popolo britannico chiamato due volte, nel 2017 e nel 2019, ad esprimersi sull’operato dei suoi governanti - ha comunque riconfermato il suo appoggio al partito conservatore e alla linea della Brexit. Non è abbastanza per mettere in discussione, in un mondo globale, il senso dell’Unione… E tuttavia, a prescindere dal fatto che sia giusta o sbagliata e a maggior ragione perché espressa dal popolo, la scelta del Regno Unito ci invita a riflettere sui limiti del progetto europeista e sui correttivi da apportare per renderlo di nuovo competitivo, appetibile com’era alla fine degli anni Sessanta. Per quei tratti di concreta, coraggiosa innovazione, in barba a secoli di politica imperialista e “splendido isolamento”, il governo di Londra decise di aderirvi”». 62 I spazio50.org I MAGGIO 2020

PERCORSO AD OSTACOLI Nel 1969 la Gran Bretagna chiese di entrare nella Comunità Economica Europea. Il trattato di adesione fu stipulato nel 1972 e divenne effettivo il 1° gennaio 1973.

Già nel 1975 si svolse un referendum “confermativo” dell’adesione del Regno Unito alla CEE. Vinsero i favorevoli col 67% dei voti.

Dal 2021 saranno necessari visto e passaporto per vivere e lavorare in territorio britannico. I turisti dovranno ottenere un’autorizzazione online prima di mettersi in viaggio.

Il cammino della Brexit si è rivelato più tortuoso del previsto. Tappe e incidenti di un percorso complicato QUANDO NELLE ELEZIONI EUROPEE DEL 22 MAGGIO 2014 L’UKIP DI NIGEL FARAGE RISULTÒ IL PRIMO PARTITO, FU CHIARO CHE LA MAREA DELL’EUROSCETTICISMO MONTAVA ALL’INTERNO DELL’OPINIONE PUBBLICA BRITANNICA. Circa un anno dopo, il premier conservatore David Cameron, fresco vincitore delle elezioni politiche, annunciò lo svolgimento di un referendum per decidere la permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea, secondo quanto aveva promesso in campagna elettorale. Svoltosi il 23 giugno 2016, il referendum ha visto la prevalenza del “leave” e le conseguenti dimissioni di Cameron, incapace di scongiurare la Brexit. Il nuovo primo ministro conservatore, Theresa May, ha cercato inutilmente, per quasi tre anni, di com-

pletare la procedura prevista dall’articolo 50 del trattato sull’Unione Europea. Ha affrontato nuove elezioni nel giugno del 2017 per rafforzare la sua posizione e ne è uscita invece ridimensionata; nel 2018 ha raggiunto un accordo politico con le istituzioni comunitarie, ma se lo è visto bocciare per tre volte dal parlamento britannico. Dopo la sua uscita di scena nel maggio 2019, il testimone è passato al compagno di partito Boris Johnson, già ministro degli esteri, che lo scorso ottobre ha concluso un nuovo accordo con Bruxelles e in gennaio è riuscito a farlo approvare dal parlamento. Prima, dopo le ennesime elezioni politiche di dicembre, aveva conquistato insieme al partito conservatore la più ampia maggioranza parlamentare dal 1987. Alle 23, ora di Greenwich, del 31 gennaio è scattata la Brexit.


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__ATTUALITÀ ESTERO__

L’uscita del Regno Unito dall’Ue comporterà una serie di cambiamenti anche per i cittadini stranieri già presenti sul territorio o che vorranno raggiungere il Paese dal 2021

BREXIT, NUOVE REGOLE PER L’IMMIGRAZIONE di Ilaria Romano LA BREXIT CAMBIA ANCHE LE REGOLE PER L’IMMIGRAZIONE NEL REGNO UNITO, DEFINITE NEL NUOVO LIBRO BIANCO PUBBLICATO LO SCORSO 18 FEBBRAIO, e che entrerà in vigore dal primo gennaio del prossimo anno. Da quel momento in poi, così si legge nel documento, non ci saranno più differenze fra cittadini Ue e non Ue, allo scopo di ridurre il tasso di immigrazione e dare priorità ai lavoratori altamente specializzati. Per i cittadini europei già residenti e per quelli che vi si recheranno in visita o per lavoro non cambierà NEL REGNO UNITO quasi nulla, perché fino al 31 diIl ruolo di ambasciate e consolati italiani cembre 2020 sarà fatta salva la L’Ambasciata d’Italia a Londra e la rete consolare italiana libertà di circolazione e di stabinel Regno Unito stanno conducendo una campagna informativa limenti delle persone dell’Unione. per i cittadini italiani residenti in UK, allo scopo di fornire Coloro che si trasferiranno duranaggiornamenti e approfondimenti sull’Eu Settlement Scheme e in materia di diritti dei cittadini europei nel post-Brexit. te questa fase di transizione, con

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I DATI l’intenzione di restare, dovranno utilizzare il cosiddetto Eu Settlement Scheme, un modulo di registrazione apposito. Il futuro sistema si baserà su un meccanismo a punti, che comprende un obbligo di offerta di lavoro con un salario minimo di £ 25,600 e la conoscenza dell’inglese. Saranno previste eccezioni per i settori che presentano carenze di personale e per i talenti nel campo della ricerca scientifica, ingegneristica e accademica. Per chiedere e ottenere il visto, il richiedente dovrà totalizzare un minimo di 70 punti. Chi svolge attività ad alta specializzazione avrà più possibilità di inserirsi nel Regno Unito, mentre diventerà più difficile trovare un lavoro a bassa specializzazione perché, come specificato nel libro bianco, l’intenzione è quella di concentrarsi sullo sviluppo di tecnologie di automazione piuttosto che continuare ad impiegare manodopera a basso costo. I cittadini europei già nel Paese, che oggi rappresentano circa il 5% della popolazione, potranno restare sul territorio, come pure quelli non comunitari, stimati in 170mila, molti dei quali impiegati in mansioni a bassa specializzazione. Il numero dei permessi temporanei per i lavori stagionali aumenterà fino a 10mila unità, e saranno previsti programmi annuali di mobilità giovanile per 20mila ragazzi provenienti dall’estero. Il sistema a punti sarà valido anche per gli studenti, che dovranno dimostrare di avere un’offerta di studio da un istituto riconosciuto, di essere in grado

di parlare inglese e di avere la capacità di sostenersi durante il percorso formativo; non vi rientreranno invece i ricongiungimenti familiari e le richieste d’asilo, che comunque saranno parte integrante del nuovo programma di trasformazione delle politiche migratorie UK. Per quanto riguarda il turismo e i soggiorni brevi, i cittadini dell’Unione Europea potranno recarsi nel Regno Unito per un massimo di sei mesi senza la necessità di richiedere un visto. Non saranno previste procedure differenti dedicate ai liberi professionisti perché, come specificato nel documento, si riconosce la forte presenza di freelance in alcuni specifici settori occupazionali, soprattutto in campo artistico e musicale, e dunque artisti, musicisti e creativi potranno continuare a prendere parte a competizioni, o partecipare ad audizioni sul territorio per un massimo di sei mesi, e riceverne un compenso, senza bisogno di ottenere uno sponsor formale o un visto di lavoro. Coloro che intenderanno soggiornare nel Regno Unito per tempi più lunghi dovranno invece richiedere il visto, dietro pagamento di una tassa. Per i potenziali

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GLI STRANIERI IN UK

Numeri in crescita

immigrati qualificati provvisti di sponsor saranno garantite procedure veloci di inserimento, al massimo di otto settimane. All’arrivo nel Paese, i cittadini provenienti da Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud e Usa con passaporto biometrico, potranno continuare a transitare attraverso i gate elettronici, come pure i cittadini dei paesi Ue, anche se le norme potrebbero essere riviste a breve. Tutti i viaggiatori di altre nazionalità dovranno presentarsi agli ufficiali di frontiera. Le carte d’identità nazionali, però, non saranno più accettate da Paesi Ue come Italia e Francia, per evitare falsificazioni di documenti, ma fino al 30 giugno 2021 potranno ancora essere utilizzate all’interno del Paese, come garanzia di identità da mostrare ai datori di lavori o ai proprietari di immobili in affitto ai cittadini stranieri.

Secondo l’Istituto di Statistica del Regno Unito, tra il 2004 e il 2017 la componente di cittadini immigrati è cresciuta dall’8,9% al 14,4%, pari a 9 milioni su una popolazione totale di 65. La componente formata da cittadini europei è aumentata del 148%, passando da 1,5 a 3,7 milioni, mentre quella di cittadini extra Ue è cresciuta del 51%. I nati nel Regno Unito, invece, hanno registrato un aumento del 3%. I principali Paesi di provenienza sono la Polonia con 922mila persone (10%), l’India con 829mila persone (9%) e Pakistan con 522mila persone (6%). Nel 2017 il Regno Unito è stato il secondo Paese in Europa per numero di cittadini stranieri (644mila), dopo la Germania, con 917mila; e il secondo dopo l’Italia per numero di persone che hanno acquisito la cittadinanza (123mila). Al primo gennaio 2018, il Regno Unito è stato uno dei Paesi europei in cui gli stranieri erano prevalentemente cittadini di un altro Stato Membro, insieme a Belgio, Irlanda, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Romania, Slovacchia.

I CITTADINI UE CHE RIUSCIRANNO A RIENTRARE NEL “SETTLED STATUS” POTRANNO CONTINUARE A VIVERE E LAVORARE NEL REGNO UNITO DOPO IL 30 GIUGNO 2021

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scienze PREVENZIONE SALUTE TECNOLOGIA

Attorno ai cinquant’anni è utile cominciare a sottoporsi ad alcuni controlli medici periodici, per curare in tempo eventuali patologie e raggiungere in salute la terza (e la quarta ) età __PREVENZIONE__

OVER 50 E CHECK-UP: UN APPUNTAMENTO

IMPORTANTE di Paola Stefanucci “CHECK-UP”, TERMINE ANGLOSASSONE USATISSIMO IN MEDICINA, che trova una fertile applicazione nell’età (pre)geriatrica. Ma si tratta di una buona pratica o di eccesso di zelo? Quali gli accertamenti sullo stato generale di salute che dobbiamo pianificare per affrontare l’invecchiamento con consapevolezza e serenità? Ne parliamo con Alberto Cester, direttore del Reparto di Geriatra nel distretto di Dolo e Mirano (Venezia) dell’Azienda 3 “Serenissima” del Veneto, nonché autore del best seller Vecchiaia per Principianti, edito da Laterza. A cinquant’anni non si è (più considerati) vecchi. Professor Ce-

ster, quando comincia la vecchiaia? Si ritiene che la soglia sia quella dei 65 anni, ma questa non è ancora un’età geriatrica per gli uomini e le donne del nostro tempo, sebbene l’ingresso nella vecchiaia “vera” sia suscettibile di mille sfumature individuali. Che fare per poter (o sperare di) invecchiare senza il peso della multimorbilità? La nostra salute e la nostra longevità sono determinate in parte dai geni ereditati dai nostri genitori, ma molto dipende da noi, dalla volontà di vivere positivamente questa nuova stagione, perseguendo uno stile di vita corretto: dieta equilibrata, attività fisica costante

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e riposo adeguato. Sull’ambiente possiamo agire per ora ben poco… A che età dobbiamo prendere in considerazione l’utilità di un check-up completo? Dopo i 50 anni bisognerebbe sottoporsi periodicamente agli screening che la medicina moderna consente. Mammografia e Pap test per le donne, controllo della prostata ed esami urologici per gli uomini, e ricerca del sangue occulto fecale per entrambi, questi - anche per

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«È IMPORTANTE PRESTARE ATTENZIONE ALLA PREVENZIONE CON GLI ACCERTAMENTI CONSIGLIATI DAL MEDICO CURANTE»


Questione di geni e stili di vita

Prendersi cura del proprio corpo è bene anche in assenza di patologie. Il modo in cui si invecchia dipende dai geni che abbiamo ereditato e dai nostri comportamenti

ATTENZIONE ALL’UDITO

OCCHIO ALLA VISTA

CACCIA AL NEO SOSPETTO

Anche per combattere l’isolamento sociale, la presbiacusia, perdita ingravescente dell’udito, va segnalata e accertata con test specifici, e corretta con la protesi.

La vista va sorvegliata e custodita anche attraverso l’accesso a eventuali interventi chirurgici, ad esempio, per la cataratta, che affligge tante persone in là con gli anni.

I nevi cutanei non vanno trascurati ma “mappati” nel corso della visita dermatologica, per valutarne potenziali condizioni di evolutività o trasformazioni neoplastiche.

scongiurare il pericolo di cancro al seno, al collo dell’utero, alla prostata e al colon - dovrebbero diventare una sana abitudine preventiva, come un bel colloquio annuale con il proprio medico curante. Quali sono gli altri appuntamenti medici da non mancare con il passare degli anni? Il controllo degli apparati cardiovascolare e respiratorio, della vista, dell’udito e delle malattie dismetaboliche, come il diabete. E non trascurare le vaccinazioni: contro l’influenza, lo pneumococco, l’herpes zoster e, per chi si prende cura dell’orto, contro il tetano.

Investite sul cervello che rappresenta il nostro software - ci esorta il professor Cester- con applicazioni che vanno aggiornate e sostenute, come un vero pc. Ciò non vuol dire che potrete prevenire ogni patologia degenerativa, ma la “riserva cognitiva” è una buona ipoteca per mantenere funzioni cerebrali ancora limpide. La lettura è un toccasana per l’organo che portiamo nella testa. Una sana ginnastica per il cervello può essere realizzata anche attraverso il gioco delle carte o l’enigmistica. Usate la mente il più possibile, esercitatela, coccolatela con piaceri e hobby. Godete dei rapporti personali e siate curiosi.

LE “COCCOLE” ANTI-AGE PER IL CERVELLO

Usate la mente il più possibile, esercitatela, coccolatela con piaceri e hobby

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__SCIENZE PREVENZIONE__

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MICRO NOTIZIE

INFARTO

Un primato femminile Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità nel genere femminile: 55% dei casi contro il 43% degli uomini. Secondo una stima recente di Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna), una donna su due è a rischio infarto dopo i 50 anni. Circa l’80% degli attacchi cardiaci potrebbe essere prevenuto, ma le signore sottovalutano il rischio ritendendolo un problema maschile. FRATTURE

A rischio dopo i 65 Nel corso della vita il 40% della popolazione incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, in maggioranza dopo i 65 anni. La mortalità è del 5% nel periodo successivo all’evento e del 15-25% a un anno. 68 I spazio50.org I MAGGIO 2020

In genere, dopo i 50 anni, ma anche prima, è fondamentale monitorare, tra l’altro, lo stato di salute dell’apparato cardiovascolare e l’efficienza dell’apparato locomotore

CUORE E OSSA SOTTO CONTROLLO «L’APPARATO CARDIOVASCOLARE DEVE ESSERE SIN DA GIOVANI OGGETTO DI CURA - CI DICE IL PROFESSOR CESTER -. Un tracciato elettrocardiografico l’anno potrebbe bastare se non si è portatori di aritmie, vizi valvolari e ipertensione. In tal caso, su indicazione del propri medico è necessario approfondire con ulteriori accertamenti tra i quali ecocardiogramma, prove da sforzo, Holter delle 24 ore ecc. E fare maggiore attenzione alla dieta e al controllo del peso, per il governo del colesterolo, dei trigliceridi, dell’acido urico e della glicemia. L’eccesso ponderale, oltre a esporre a condizioni di rischio

cardiovascolare e a problemi metabolici, rende più inclini alle patologie osteoarticolari. Vertigini, variazioni di pressione, sincopi sono spesso causa di cadute traumatiche. La genesi di tali episodi va sempre indagata attentamente. La causa delle cadute può essere rintracciata anche nell’instabilità posturale dovuta a precedenti eventi neurologici, a condizioni articolari, a disturbi nervosi periferici, alla sarcopenia (riduzione di volume, tono, forma e capacità della muscolatura, specie degli arti inferiori). O all’osteoporosi: una malattia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale del tes-

suto osseo. Questa situazione, porta ad un maggiore rischio di frattura - in particolare vertebre, femore, polso, omero, caviglia- per traumi anche minimi. Fattori predisponenti alla patologia che colpisce soprattutto le donne in post-menopausa sono familiarità, sedentarietà, magrezza, fumo, terapie cortisoniche o con farmaci ad azione ormonale dopo neoplasia mammaria e alcune terapie per neoplasie prostatiche. I maschi italiani con l’osteoporosi sono un milione. Un esame specifico come la densitometria Dexa può evitare che eventi traumatici anche banali siano fonte di severe infermità».


I risultati dei test genetici acquistabili online sono affidabili? Gli esperti hanno molte perplessità: meglio affidarsi a centri specializzati se proprio si nutrono dubbi __SCIENZE PREVENZIONE__

“JAMIE, NON HAI LA VARIANTE APOE4”. Il risultato del test genetico “fai da te” è arrivato via mail, dopo poche settimane dall’acquisto del kit online: Jamie non possiede la variante genetica associata a un aumento del rischio di sviluppare l’Azheimer. È una buona notizia? In realtà, si potrebbe rispondere che la notizia non è né buona né cattiva. Si potrebbe, anzi, sostenere che una notizia vera e propria non c’è. Nel senso che Jamie, in fin dei conti, se ne farà ben poco di quel-

l’informazione: la probabilità di ammalarsi di Alzheimer dipende da molti fattori, dall’ambiente, dallo stile di vita e da altri varianti genetiche diverse da quella rilevabile con il test del Dna casalingo. Il fatto di avere escluso uno di questi fattori non vuol dire che Jamie si trovi in una botte di ferro, immune dal rischio di venire colpita dalla malattia neurodegenerativa. »

TEST GENETICI ONLINE: C’È DA FIDARSI? di Giovanna Dall’Ongaro

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SOPRA, NEL TONDO, IL PROFESSOR MAURIZIO GENUARDI, DIRETTORE UOC GENETICA MEDICA DEL POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI IRCCS E PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ EUROPEA DI GENETICA UMANA

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__SCIENZE PREVENZIONE__

RISULTATO POSITIVO

È da prendere con le pinze perché, in assenza di una storia famigliare, il valore predittivo di una variante genetica è basso. Potrebbe darsi che subentrino altri fattori protettivi (genetici e non) che mettono al riparo dal rischio di ammalarsi.

...E NEGATIVO

Molti test genetici “fai da te” utilizzano un sistema limitato di indagine, in grado di evidenziare solo alcune porzioni di una variante. Potrebbero sfuggirne altre più rischiose. Inoltre, tra i fattori di rischio c’è anche l’ambiente e lo stile di vita.

QUALCOSA PUÒ SFUGGIRE

Meglio rivolgersi a centri certificati Quando ha letto il responso, Lily ha tirato un sospiro di sollievo: già operata di un tumore al seno e con una madre morta di cancro alle ovaie, il timore di possedere le temutissime varianti dei geni Brca1 e Brca2 era legittimo. Ma il test acquistato online l’ha rassicurata. Purtroppo, però, gli esami in un centro specializzato, eseguiti per sicurezza, hanno dato un risultato diverso: un sistema di analisi più sofisticato ha individuato una variante del gene Brca1 che espone Lily a un elevato rischio di cancro.

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I test genetici online sono stati acquistati finora da 30 milioni di persone nel mondo. 23andMe, Ancestry, TellmeGen sono quelli che vanno per la maggiore. Per pochi soldi (100-200 euro circa) promettono di rivelare “cosa dice il tuo Dna”, a quali malattie si è predisposti, quali sono i tratti caratteristici di ogni individuo e che origine hanno i propri antenati. Funzionano tutti allo stesso modo: il kit arriva a casa in pochi giorni, si mette un po’ di saliva in una provetta, si rispedisce indietro il campione e si aspetta il risultato via mail. Dopo 3-5 settimane arriva per posta elettronica il rapporto dettagliato. Si parte con la probabilità di sviluppare alcune patologie, diabete 2, degenerazione maculare senile, tumore al seno, Alzheimer ecc., si passa a curiosità sui tratti tipici della persona (informazioni del tipo: i capelli hanno una maggiore tendenza a schiarirsi al sole, il prezze-

molo ha un sapore amaro, alcuni rumori infastidiscono più degli altri ecc.), per poi finire con informazioni sull’albero genealogico e l’origine dei propri antenati, fino a otto generazioni precedenti. Ma questi test sono affidabili? Sono utili? Come vanno interpretati i risultati? Lo abbiamo chiesto al professor Maurizio Genuardi, direttore Uoc Genetica Medica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs e presidente della Società Europea di Genetica Umana. Professore, ci si può fidare dei risultati dei test genetici acquistati online? Sono utili, inutili o dannosi? Per rispondere è necessario distinguere i test in base alla loro finalità. Per quanto riguarda le informazioni genetiche sull’origine ancestrale, questi test possono servire a soddisfare qualche curiosità sull’origine dei propri antenati, un’esigenza sentita so-


prattutto nella popolazione americana e meno tra gli europei. I dati che si ottengono possono essere definiti innocui perché non hanno implicazioni sulla salute. Diverso è il caso dell’analisi genetica che promette di individuare la predisposizione per alcune malattie. Lì, allora, sorgono delle perplessità. Di che genere? I test offerti sul web vanno ad indagare caratteristiche genetiche senza tener conto della storia famigliare dell’individuo e di altri fattori potenzialmente implicati nella predisposizione a una malattia. La presenza di una variante genetica di per sé non dà un’informazione esaustiva. La maggiore probabilità di ammalarsi dipende da un insieme di fattori genetici e ambientali. E ancora non conosciamo tutti i geni coinvolti nella suscettibilità alle malattie né sappiamo bene come questi in-

teragiscono con l’ambiente nel determinare il rischio individuale di ammalarsi. Inoltre, sappiamo che la presenza di famigliarità per una data malattia influenza il rischio di ammalarsi, e che questo vale anche di fronte a malattie in cui il ruolo del fattore genetico sembra essere di primaria importanza. Ci sta dicendo che senza un quadro approfondito della storia clinica e famigliare del paziente, i risultati vanno presi con le pinze… Sia quelli positivi che quelli negativi? In entrambi i casi la diagnosi è poco affidabile, sia che venga individuata una variante genetica sospetta sia che non emerga alcuna predisposizione. Un risultato positivo può generare stress e ansia ingiustificati, un risultato negativo può invece indurre la persona a sottovalutare altri fattori di rischio, come lo stile di vita e le abitudini alimentari. Di fronte a un risultato negativo potrebbe scattare una reazione rischiosa, del tipo: non sono predisposto, faccio quello che mi pare. Quindi sconsiglierebbe l’uso dei test del Dna “fai da te”? Sì, li sconsiglio per le ragioni che ho detto prima. Il ruolo dei geni è complesso e per individuare una predisposizione bisogna fare una valutazione approfondita che i test online non possono effettuare. Consiglio piuttosto di rivolgersi ai centri di genetica medica certificati, dove specialisti competenti hanno la capacità di mettere in-

+

NON È DETTO CHE CHI POSSIEDE LA VERSIONE DI UN GENE CHE AUMENTA IL RISCHIO DI AMMALARSI DI ALZHEIMER SVILUPPERÀ LA PATOLOGIA. IN BALLO CI SONO MOLTI ALTRI FATTORI

sieme dati di diverso tipo, non solo genetici. Ma, ci tengo a precisare, i test genetici non sono consigliati a tutti indistintamente, ma solo in casi specifici, in presenza di una particolare storia clinica e famigliare. Non possono essere eseguiti a tappeto. Sappiamo, per esempio, che per le donne con casi in famiglia di tumore al seno o all’ovaio potrebbe essere opportuno eseguire il test genetico per le mutazioni Brca1 e Brca2. Ma nel caso dell’Alzheimer, invece, ha senso eseguire un test genetico? Il consiglio lo deve dare il neurologo o il genetista. È evidente che in assenza tanto di strumenti di prevenzione quanto di cura, un risultato del test positivo sarebbe complicato da gestire sia per il paziente che per il medico. La decisione deve essere ben ponderata e solo uno specialista può aiutare a prenderla.

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I test del Dna I POSSIBILI da banco RISCHI possono produrre falsi allarmi o errate rassicurazioni LE VARIANTI

Nessuna condanna Un gruppo di esperti dalle pagine del British Medical Journal invita a non fidarsi troppo dei test genetici “fai da te”, descrivendo alcuni casi esemplari dei limiti di questi strumenti. «Jake, lei possiede una variante del gene Lrrk2». Le persone con questa variante hanno un aumento del rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. Jake, che aveva eseguito il test incuriosito dal suo albero genealogico, non si aspettava un responso del genere: non c’era nessun precedente in famiglia con la stessa malattia. Gli esperti, però, sostengono che la presenza della variante non è una condanna: «La maggior parte delle persone con risultati positivi non sviluppa la malattia indicata».

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__SCIENZE SALUTE__

L’ossigeno è alla base della gran parte dei processi chimici vitali per gli esseri viventi. I polmoni sono tra gli organi principali del corpo umano grazie ai quali è possibile fornire “benzina” al proprio organismo. È quindi indispensabile che godano sempre di buona salute

LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA di Alessandro Mascia

IL RUOLO DEL DIAFRAMMA

LA BPCO

Il muscolo più importante dalla fisiologia respiratoria è il diaframma. Durante l’inspirazione si contrae e si abbassa per favorire l’ingresso di ossigeno (O2) ampliando il volume della gabbia toracica. Durante l’espirazione si rilascia e, risalendo, favorisce (grazie alla normale elasticità degli organi deputati alla respirazione) l’eliminazione dell’anidride carbonica (CO2).

Nei pazienti affetti da Bpco il quadro clinico può peggiorare per la facilità di incorrere in infezioni respiratorie di origine virale, batterica o fungina. Per questa patologia non esiste una cura risolutiva, ma ci sono varie possibilità terapeutiche per controllare i sintomi e contrastare le complicanze. È fondamentale la prevenzione per ridurre al minimo i molteplici fattori di rischio.

72 I spazio50.org I MAGGIO 2020

IN UN MOMENTO STORICO IN CUI SI SENTE QUOTIDIANAMENTE PARLARE DI INQUINAMENTO DELL’ARIA, di patologie legate al fumo, di patologie virali (come per il Covid19), di inquinamento chimico dei terreni, di aumento delle affezioni allergiche, di obesità, di sedentarietà e chi più ne ha più ne metta, il sistema polmonare è continuamente sottoposto a situazioni di stress. Sono tutte condizioni che possono inficiare la normale capacità del sistema polmonare di fornire di ossigeno ogni cellula del nostro corpo. In condizioni normali un adulto compie circa 15-20 atti respiratori al minuto, inalando ed eliminando un volume di aria pari a circa 5001.000 ml di aria per ogni singolo atto respiratorio. Il polmone di un adulto è composto da 300-500

milioni di alveoli (unità funzionale del polmone dove avvengono gli scambi di ossigeno e di anidride carbonica con il sangue) che, complessivamente, possono ricoprire una superficie di circa 75 m2. In un soggetto sano una piccola quantità di aria inspirata non partecipa agli scambi tra ossigeno ed anidride carbonica (si chiama “spazio morto anatomico”). Nei soggetti con patologie respiratorie a questo valore fisiologico si deve aggiungere la quantità di aria che rimane “intrappolata” negli alveoli. Lo spazio morto è quindi un valore destinato ad aumentare in funzione della gravità della malattia e che abbassa in modo proporzionale la quantità di ossigeno che il sangue riceve ad ogni atto respiratorio. Malattie come la Bpco (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva),


la fibrosi cistica, le broncopolmoniti infettive e virali rappresentano alcune tra le più diffuse affezioni che possono inficiare la capacità dei polmoni di infondere ossigeno nel sangue arterioso. Altra complicanza del sistema broncopolmonare riguarda i pazienti che hanno avuto la necessità di essere aiutati nei reparti di terapia intensiva da respiratori automatici (come si vede purtroppo da diversi mesi per i malati più gravi di Covid-19). Queste sono tutte condizioni che alterano la mobilità del torace, riducono l’elasticità dei tessuti polmonari, delle pleure e dei muscoli respiratori. La tosse è il meccanismo naturale per mezzo del quale l’organismo elimina le secrezioni bronchiali e polmonari. Ma non sempre la tosse è sufficiente a liberare i

campi polmonari dalla stasi delle secrezioni. È in questi casi che si rende indispensabile il contributo della riabilitazione respiratoria. Consiste nell’utilizzo di tecniche di terapia manuale sul torace associate al posizionamento declive del paziente. Nelle patologie dove è presente parziale ostruzione dell’albero bronchiale (con aumento delle secrezioni che ristagnano a causa dell’impossibilità, sia anatomica che funzionale, del sistema respiratorio di eliminarle in modo naturale) è necessario facilitare il drenaggio delle secrezioni per favorire la disostruzione dei recessi polmonari più profondi. Il prezioso contributo del fisioterapista è indispensabile nel caso in cui questo sistema non sia più in grado di mantenere pulito l’apparato respiratorio. Il paziente viene stimolato con respirazioni profonde nei vari decubiti (laterali, supino e prono) in modo da favorire il transito delle secrezioni dai recessi più profondi verso i bronchi primari per poi ottenerne l’espulsione. Possono essere associate tecniche di vibrazione (un tempo erano utilizzate anche le coppettazioni, ma rischiose perché potenzialmente traumatiche per gli alveoli) ed un salto in avanti è stato determinato dall’utilizzo di un piccolo apparecchio capace di determinare una condizione di pressione intrapolmonare denominata Pep (Positive Expiratory Pressure), che favorisce l’espansione dei re-

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LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA DEVE RIPORTARE LA CONCENTRAZIONE DI OSSIGENO NEL SANGUE AD UN VALORE IL PIÙ VICINO POSSIBILE AL 100%

cessi polmonari anche durante la fase espiratoria. Uno studio pubblicato nel 2015 dimostra, ad esempio, che i pazienti che sono stati curati in reparti di terapia intensiva e riabilitati con questo dispositivo (chiamato EzPAP) presentano una notevole diminuzione nel numero di recidive rispetto a quelli trattati con la sola riabilitazione respiratoria manuale.

+PER IL RECUPERO

La riabilitazione respiratoria DELL’ELASTICITÀ è indicata per chi ha subito un intervento chirurgico del torace L’IMPORTANTE ALLENAMENTO DEI MUSCOLI INSPIRATORI

Per i pazienti che hanno subìto un intervento toracico con sternotomia (accesso chirurgico al cuore o ai polmoni attraverso lo sterno e le costole) è indispensabile recuperare la massima elasticità del sistema respiratorio attraverso il reclutamento dei muscoli inspiratori, sia in termini di rinforzo che di allungamento. È necessario, in questi soggetti, integrare il trattamento con la riabilitazione motoria prevista per il paziente cardiopatico. Sono esercizi che allenano la possibilità di sostenere uno sforzo progressivo e sempre crescente. MAGGIO 2020 I 73


__SCIENZE SALUTE__

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CONSIGLI UTILI

NELLA DICHIARAZIONE, NUTRIENTI E CALORIE

Tutto in una tabella È la carta d’identità nutrizionale del nostro prodotto alimentare, la tabella dove troviamo le indicazioni sulle calorie e i nutrienti che contiene. Non possono mancare: • valore energetico (attenzione: le calorie possono riferirsi a 100 gr o 100 ml di alimento, oppure a una porzione); • grassi; • acidi grassi saturi; • carboidrati; • zuccheri; • proteine; • sale. Facoltativi: • acidi grassi monoinsaturi; • acidi grassi polinsaturi; • polioli; • amido; • fibre. 74 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Al momento della spesa è bene soffermarsi sulle informazioni riportate sui prodotti. Impariamo a interpretarle per tutelare la salute

ETICHETTE ALIMENTARI: IMPARIAMO A LEGGERLE a cura di Fondazione Umberto Veronesi NELLA SOCIETÀ IN CUI VIVIAMO LA PREPARAZIONE DEI PASTI PASSA IN GRANDISSIMA PARTE ATTRAVERSO L’ACQUISTO DI CIBI FRESCHI, CONSERVATI O PREPARATI SU SCALA INDUSTRIALE. Per capire cosa stiamo comprando e cosa portiamo in tavola le etichette alimentari sono uno strumento indispensabile. Come consumatori, dovremmo imparare ad acquisire dimestichezza con il linguaggio, i requisiti e gli obiettivi delle etichette. LE NORME

Cosa devono indicare le etichette alimentari? Dal 2011 un Regolamento europeo ha in-

trodotto nuove regole allo scopo di rendere più chiare, trasparenti e di facile comprensione le informazioni per il consumatore. Il primo requisito è (apparentemente) il più banale: l’etichetta deve essere leggibile e stampata in caratteri adeguatamente grandi. Alcuni elementi sono obbligatori per l’etichettatura: ad esempio, le informazioni sul produttore, sulla scadenza, quantità al netto, conservazione e condizioni d’uso. Vediamo quali sono le parti più importanti da leggere per la nostra salute. Accanto alla denominazione del prodotto viene riportato il suo stato, ad esempio, “in polvere”

o “concentrato”. È bene notare se c’è la dicitura “decongelato”, per evitare tassativamente di ricongelarlo. GLI INGREDIENTI

L’elenco degli ingredienti deve riportare tutte le sostanze presenti nel prodotto, in ordine decrescente di peso. Eventuali oli o grassi vegetali ora devono essere specificati (olio di palma, di cocco o altro). Questa informazione è utile perché contrariamente alla maggior parte degli oli vegetali, l’olio di palma (diffusissimo nei prodotti da forno) e l’olio di cocco contengono grassi saturi, associati a un aumento del rischio di ma-


I BENEFICI COME INTERPRETARE

Le indicazioni nutrizionali

Sono quelle scritte che affermano o suggeriscono che il prodotto abbia dei benefici nutrizionali: “contiene fibra”, “fonte di vitamine”, “senza olio di palma”, “ricco di acidi grassi Omega-3”. Come interpretarli? La norma prevede che ogni indicazione abbia corrispondenza reale nelle qualità del prodotto.

lattie cardiovascolari. L’olio di palma è un ingrediente dotato di proprietà importanti nell’industria alimentare e non tutti i suoi sostituti sono necessariamente più sani, ma è bene che la sua presenza non sia più “camuffata” in etichetta come olio vegetale. Gli allergeni (ad esempio, la frutta a guscio, i lupini, i crostacei, i cereali, contenenti glu-

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tine e molti altri) devono essere indicati e ben evidenziati anche a livello grafico, non solo negli alimenti confezionati, ma anche in quelli sfusi e in quelli somministrati nei bar e nei ristoranti. LA SCADENZA E IL TMC

La durata del prodotto è un elemento fondamentale sul piano della sicurezza alimentare. Ma è utile distinguere fra la scadenza vera e propria (“da consumare

entro il”), oltre la quale è bene non consumare l’alimento, e il termine minimo di conservazione (TMC, “da consumarsi preferibilmente entro il”), che si usa su prodotti meno deperibili e ci dice che oltre quella data il cibo può perdere in aroma e sapore o cambiare aspetto, ma non diventa pericoloso per la salute. Saperlo può aiutarci a evitare intossicazioni alimentari da un lato e sprechi dall’altro.

Qualche esempio: • A basso contenuto calorico = non più di 40 kcal/100 gr o 20 kcal/100 ml. • A ridotto contenuto calorico oppure leggero/light = valore energetico ridotto di almeno il 30%. • Senza calorie = non più di 4 kcal/100 ml. • A basso contenuto di grassi = non più di 3 gr di grassi per 100 gr o 1,5 gr di grassi per 100 ml. • Senza grassi = non più di 0,5 gr di grassi per 100 gr o 100 ml. • A basso contenuto di grassi saturi = non più di 1,5 gr/100 gr o 0,75 gr/100 ml. • Senza grassi saturi = non più di 0,1 gr di grassi saturi o trans per 100 gr o 100 ml. • A basso contenuto di zuccheri = non più di 5 gr di zuccheri per 100 gr o 2,5 gr per 100 ml. • Senza zuccheri = non più di 0,5 gr per 100 gr o 100 ml. • Senza zuccheri aggiunti = il prodotto non contiene zuccheri o altri dolcificanti. Se l’alimento li contiene naturalmente si deve riportare sull’etichetta: “contiene naturalmente zuccheri”. Fonte: Ministero della Salute MAGGIO 2020 I 75


__SCIENZE TECNOLOGIA__ IL LINGUAGGIO DEI SEGNI PRENDE VOCE

Un progetto nato tra le mura dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Cipriano Facchinetti” di Castellanza, in provincia di Varese. Grazie all’ingegno di due studenti del quarto anno, ha preso vita una tecnologia capace di tradurre in suoni i segni della Lis. (Foto Facebook/ISIS-C-Facchinetti-pagina-Ufficiale)

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NEL NOSTRO PAESE

LA LINGUA DEI SEGNI

Lis, questa sconosciuta L’Italia è l’unico Paese in Europa a non aver approvato una legge sulla lingua dei segni, che è fondamentale per la comunità dei sordi quanto meno nell’accesso all’informazione. Fino a due anni fa anche il Lussemburgo vantava questo triste primato, ma ha rimediato a questo gap il 24 luglio del 2018, ratificando la segnalogia tedesca. E persino la Repubblica di San Marino, lo scorso anno, ha riconosciuto la Lis come lingua ufficiale. Un ritardo legislativo e culturale, quello italiano, che dovrebbe far riflettere: stiamo parlando infatti di una minoranza linguistica di decine di migliaia di persone, orgogliose del loro idioma e che, per mancanza di interpreti Lis, è fortemente emarginata nei trasporti, nel lavoro, nella cultura... 76 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Il dispositivo è composto da anelli indossabili e da sensori collegati ad un’app che riesce a tradurre in suoni la lingua dei segni

UN GUANTO PER FAR PARLARE I SORDOMUTI

di Romina Vinci

DARE LA POSSIBILITÀ AI SORDOMUTI DI COMUNICARE CON TUTTI, anche con le persone che non conoscono la lingua dei segni. Si chiama Good morning ed è un guanto con sensori che, collegati a un’applicazione sullo smartphone, permettono di tradurre e decodificare la Lis (Lingua dei Segni), dandogli voce. Un’invenzione che potrebbe colmare un gap che, ancora oggi, rende spesso le persone sordomute isolate dalla società. E non bisogna guardare troppo lontano per risalire agli artefici di questa idea. No, non ci troviamo in un prestigioso centro di ricerca internazionale, né tantomeno nella Silicon Valley,

il paradiso californiano che ospita numerose start-up e società specializzate in tecnologia. Siamo in Italia, in provincia di Varese, a Castellanza per la precisione, e gli inventori di questo guanto sono due studenti, Mateo Ibro e Antonio Falsetti, 18 e 17 anni, che frequentano il quarto anno dell’indirizzo informatico dell’Isis Facchinetti. I ragazzi, insieme alla loro classe, lo scorso anno sono stati coinvolti in un progetto di educazione digitale promosso da Microsoft Italia, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale. Era stato chiesto loro di elaborare delle idee per il futuro; Mateo e Antonio non ci hanno pensato due volte ed

hanno subito scelto il loro target di riferimento: i sordi. «Sappiamo che queste persone - raccontano i due studenti sono in grado di leggere il labiale, ma hanno difficoltà a relazionarsi con gli altri e ad entrare nel mondo del lavoro perché non riescono a comunicare». Per parlare, infatti, loro utilizzano la lingua dei segni, un linguaggio segnico che però è ben poco conosciuto e diffuso tra i normodotati. Per colmare questa distanza, i due giovani hanno progettato una tecnologia capace di tradurre il segno in suono. Si sono serviti dei sensori di flessione, montati su degli anelli che si infilano sulle di-


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AD OGNI POSIZIONE DELLE MANI È ASSOCIATO UN SUONO, NELLO SPECIFICO UNA PAROLA. IN QUESTO MODO, QUANDO UNA PERSONA UTILIZZA IL LINGUAGGIO DEI SEGNI INDOSSANDO IL GUANTO, LE SUE PAROLE VENGONO PRONUNCIATE DA UNA VOCE SINTETICA

ta. Ognuno di questi anelli è collegato ad una scheda Arduino, una piattaforma ideata per la creazione di prototipi. La scheda, a sua volta, è collegata ad un altoparlante. Ad ogni posizione delle mani è associato un suono, nello specifico una parola. In questo modo, quando una persona utilizza il linguaggio dei segni, le sue parole vengono pronunciate da una voce sintetica. Il progetto dei due studenti non è passato inosservato. Lo scorso febbraio sono stati invitati a presentare Good morning al Politecnico di Milano, all’interno di un evento organizzato da Microsoft e presieduto da Brad Smith, numero uno del-

l’azienda di Seattle. Al momento di Good morning esiste un solo prototipo. Per realizzarlo sono stati spesi circa 150 euro, un costo sostenuto dall’Istituto Facchinetti. Il professor Paolo Macchi ha seguito lo sviluppo del progetto, insieme alle colleghe Enrica Lomazzi e Doretta Pugno. Ma Mateo e Antonio vogliono lanciare il prodotto sul mercato, ad un prezzo che confidano - si potrebbe aggirare intorno ai 500 euro. Adesso intanto lavorano sul brevetto, facendosi aiutare da un professionista del settore, e mirano a migliorare ancor di più il loro guanto: «Abbiamo intenzione di sviluppare un’app che permetta di regolare il genere della voce sintetica». Un’applicazione dotata, dunque, di una voce maschile e di una femminile. L’app dovrà essere in grado anche di creare una sorta di dizionario, isolando un elenco di parole e frasi di uso frequente e comune che gli utenti possono far pronunciare dall’altoparlante con gesti scelti da loro. L’Istituto Facchinetti non è nuovo a questo tipo di iniziative. Già sei anni fa, alcuni studenti erano partiti per Francoforte per presentare una loro invenzione: un brac-

CONBOTS cio per parlare ai sordomuti. Coadiuvati dalla docente Ornella Pili, gli alunni avevano messo a punto un braccio robotico che interpretava il linguaggio dei segni e li replicava. Il braccio, infatti, si interfacciava ad un display dove veniva caricato il testo da tradurre nei segni. Era stato progettato per essere adattabile a qualsiasi supporto elettronico: smartphone, tablet e computer. Era stato dotato anche di linguaggio internazionale: si poteva scegliere la lingua nella quale lanciare i messaggi da far poi tradurre in gesti. L’invenzione di quest’anno, invece, non punta più a riprodurre i segni, ma a dar loro una voce. L’obiettivo è quello di dare più autonomia alle persone sordomute, nella vita quotidiana e sul lavoro. «Vogliamo far sì che i quasi settantamila sordi che oggi vivono in Italia possano, un giorno, comunicare senza limitazioni», confidano Mateo e Antonio. E chissà se non passerà proprio dall’ingegno e dalla passione dei due Archimede varesotti, l’invenzione che può dare un futuro più accessibile a tutte le persone non udenti.

A SCUOLA CON I ROBOT

Un progetto dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Conbots significa CONnected through roBOTS ed è un progetto che punta ad aumentare l’interazione fisica tra due esseri umani attraverso l’uso di robot. Coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma e sviluppato con atenei e aziende di Regno Unito, Serbia, Belgio e Israele, il progetto ha una durata di tre anni e mezzo. È stato finanziato con quasi cinque milioni di euro dal programma quadro Europeo “Horizon 2020”. Rivolto in particolare ai più piccoli e a chi deve apprendere nuove abilità motorie, Conbots mira a progettare e sperimentare in scenari educativi una nuova classe di robot connessi, attraverso i quali facilitare l’apprendimento motorio, affiancandosi alla figura del maestro tradizionale. I robot aiuteranno a scrivere, a suonare uno strumento, cooperando in maniera innovativa: si tratta di una nuova prospettiva collaborativa tra uomo e macchina.

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DENTRO LA RETE AVVISO AI NAVIGANTI

a cura di Paolo Negrini

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FARMACEUTICA

Tutto sui medicinali

MUSICA

Spartiti per tutti i gusti

Sapete cos’è è il codice Aic? Sta per Autorizzazione Immissione a Commercio ed è un codice numerico a nove cifre stampigliato sulla scatola dei farmaci, che identifica univocamente ogni farmaco ed ogni suo formato. Sui farmaci equivalenti, sui vaccini o sulla sicurezza dei farmaci avete le idee chiare? Potrete approfondire questo e molto altro sul sito dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Free-scores è una straordinaria risorsa per musicisti di ogni genere, età e strumento. Un archivio ricco di migliaia di spartiti musicali fruibili come documento da scaricare in formato pdf e talvolta associati al relativo file midi da ascoltare. Il sito è in inglese ma è possibile tradurlo in italiano, cliccando sulla bandierina di scelta lingua, in alto a destra. Davvero ottimo e con un fantastico repertorio.

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www.aifa.gov.it

Sapete che è possibile inviare messaggi a se stessi su WhatsApp? No, non sono andato fuori di senno!

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www.free-scores.com

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SOCIETÀ

Il futuro siamo noi

Come immaginiamo il mondo di domani? Come lo vogliamo? Qualunque sia la nostra aspirazione sappiamo che i nostri sogni si costruiscono oggi ed insieme. People For Planet siamo noi, quei milioni di cittadini che amano il confronto rispettoso con gli altri individui e con il nostro amato pianeta. Un modo interessante per parlare di ambiente, sostenibilità e solidarietà.

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www.peopleforplanet.it

LO SAPEVATE CHE? Il termine Hate speech identifica quel tipo di comunicazione verbale e non, utilizzata al solo scopo di esprimere odio ed intolleranza verso persone o gruppi. I Social ne sono il brodo di coltura.

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SOCIAL NETWORK

Non solo messaggi

UTILE PER FILE E APPUNTI INVIARE MESSAGGI A SE STESSI SU WHATSAPP È UTILE IN DIVERSE CIRCOSTANZE: trasferire rapidamente un file da pc a smartphone, creare un blocco appunti e così via. Non essendo l’operazione supportata da WhatsApp, useremo un piccolo trucco. Create un gruppo composto da voi e da un’altra persona. Su Android toccate il pulsante raffigurante tre puntini, in alto a destra, e selezionate la voce “Nuovo gruppo”. Su iPhone, toccate la voce “Nuovo gruppo” collocata in alto a destra. Scegliete il partecipante e completate la creazione del gruppo. Subito dopo, eliminate la persona invitata. Resterete l’unico partecipante al gruppo e l’unico a poterci scrivere e leggere.


spazio INCONTRI EVENTI TEMPO LIBERO CULTURA

ORISTANO

Dalla sanità al banco farmaceutico e alimentare

SPECIALE SOLIDARIETÀ

LA FORZA DEL DONO NON SI FERMA Agli ospedali, alla Protezione Civile, alla ricerca, agli anziani e alle famiglie in difficoltà. Si moltiplicano le iniziative di solidarietà delle 50&Più provinciali da Nord a Sud del Paese. Iniziative che, sommate a quelle di altre organizzazioni, aziende, associazioni, privati cittadini, fanno la differenza e sono necessarie per uscire tutti insieme da questa emergenza sanitaria e dalle sue conseguenze. Di cosa c’è bisogno? Chi ha bisogno? E cosa possiamo fare? Le attività associative sono sospese, ma la solidarietà e il desiderio di dare il proprio contributo, donando quel che si può, dal proprio bilancio o attivandosi per una raccolta fondi, questo non si ferma. Così, tra telefonate, chat e scambi di e-mail, è stato un fiorire di iniziative solidali delle 50&Più locali. Ecco le prime che abbiamo raccolto ed altre seguiranno.

Non è stato semplice ma alla fine la 50&Più provinciale di Oristano è riuscita a reperire e donare ben 13mila guanti usa e getta all’Ospedale di San Martino di Oristano in un momento particolarmente difficile, quando il personale sanitario si trovava sguarnito dei sistemi di protezione più elementari. Questa iniziativa è stata solo il primo passo verso un’azione di solidarietà più ampia. Grazie a una raccolta fondi, alla quale hanno partecipato soci e simpatizzanti della 50&Più provinciale di Oristano, è stato possibile dar vita ad un banco farmaceutico e alimentare. «Con il banco alimentare, istituito in collaborazione con la Crai, siamo già partiti e sono già stati consegnati i primi pacchi alimentari agli istituti religiosi della provincia», racconta Augusto Grossi, presidente della 50&Più locale. «Siamo in contatto anche con l’Assessorato al welfare del comune di Oristano per dare il nostro aiuto alle famiglie in difficoltà, con la fornitura di prodotti alimentari che andranno a soddisfare, almeno in parte, le loro esigenze. Con la Caritas di Via Cagliari di Oristano, invece, siamo attivi con il banco farmaceutico, per la fornitura di prodotti parafarmaceutici e ausiliari del parafarmaco. Siamo in contatto con alcune aziende per la fornitura di pannolini per bambini, visto che, in questo periodo di difficoltà, l’acquisto rappresenta per alcune famiglie un esborso economico non sostenibile». La raccolta fondi prosegue. Chi lo desidera può donare attraverso bonifico bancario intestato alla 50&Più provinciale di Oristano - Banco Arborea - Iban: IT86P0836288000000000023078 - causale: “Sostegno banco alimentare e farmaceutico”. «Abbiamo dato l’opportunità ai soci che non possono effettuare il bonifico bancario, di comunicarci l’intenzione della donazione con una telefonata; penseremo noi ad anticipare la somma che si desidera donare». info: 3458844860 - 3493559263 www.spazio50.org/oristano

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__SPAZIO50__ speciale SOLIDARIETÀ

PIEMONTE

Sostegno al Sistema sanitario regionale In Piemonte si è mobilitata la 50&Più Unione regionale con una donazione a favore della Regione per contribuire alle necessità ed emergenze ospedaliere. A questo primo intervento ne sono seguiti altri a livello provinciale. TORINO

La 50&Più provinciale di Torino ha dato il proprio contributo economico alla Fondazione Specchio dei tempi (www.specchiodeitempi.org), impegnata in opere benefiche a famiglie bisognose. «Attualmente la Fondazione è al lavoro anche contro l’emergenza Coronavirus ed ha attivato una raccolta fondi alla quale non potevamo non partecipare», spiega Giancarlo Quaranta, presidente della 50&Più provinciale di Torino. «La Fondazione, finora, ha raccolto circa 9 milioni di euro a sostegno del sistema sanitario. Riuscendo, tra le altre cose, a consegnare due tac all’Amedeo di Savoia ed al Martini di Torino. A questa iniziativa di solidarietà - prosegue Quaranta - ne seguiranno altre appena ritorneremo ad avere un minimo di normalità». info: 011533806 www.spazio50.org/torino

MILANO

Agli anziani e famiglie con bambini In questi giorni anche a Milano e provincia sempre più persone stanno sperimentando situazioni di grave difficoltà poiché non hanno le risorse per provvedere al proprio sostentamento. Per questa ragione la 50&Più provinciale di Milano è in prima linea a fianco delle persone bisognose, dando il proprio contributo a Robin Foood, una onlus già attiva nel campo del sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà. Robin Foood ha messo in atto per questa emergenza un progetto della durata di due mesi, esclusivamente dedicato a sostenere le persone anziane e le famiglie con bambini. È nata così l’iniziativa “Dona un Pacco”, che consiste nel dare a ciascuna persona una tessera del valore di € 25 di una nota catena di supermercati (Esselunga), con la quale coprire il fabbisogno settimanale con una nutrizione bilanciata. Tutti possono aderire alla campagna di raccolta fondi “Dona un Pacco” (www.robinfoood.it) e dare il proprio contributo all’acquisto di tessere per una o più settimane di buon cibo per ogni assistito. Il sostegno di ognuno permetterà a Robin Foood di allargare sempre più il numero dei nuclei familiari bisognosi da raggiungere. info: 3280593520 - 0276281227 www.spazio50.org/milano

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VENEZIA ASTI

Anche la 50&Più provinciale di Asti ha voluto fare la sua parte. «Sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus - afferma Luigi Broda, presidente della 50&Più provinciale di Asti - ci siamo subito adoperati per dare il nostro contributo. Avevamo avuto il sentore della gravità della situazione che di lì a poco avrebbe investito la nostra regione e tutto il Paese». Così «abbiamo pensato di dare il nostro sostegno all’ospedale Cardinal Massaia di Asti». info: 0141353494 www.spazio50.org/asti

Alla Protezione Civile Il consiglio direttivo della 50&Più provinciale di Venezia ha deciso di sostenere la locale Protezione Civile. Una scelta, come spiega la presidente Daniela Manfren, nata dalla constatazione quotidiana del grande supporto e aiuto che la Protezione Civile sta dando ai cittadini, anche in stretta collaborazione con l’amministrazione locale per i vari interventi di sanificazione. info: 0415316355 www.spazio50.org/venezia

FIRENZE

Posti letto per anziani positivi al Covid-19 La popolazione anziana è stata la più colpita dall’epidemia Covid-19. Per gli anziani che non possono essere assistiti in casa a Firenze è nata una importante iniziativa. Su indicazione dell’Assessorato al Welfare e Sanità del Comune, con il quale la 50&Più provinciale di Firenze - presieduta da Simonetta Bertocci - collabora fattivamente da anni, è stato deciso di devolvere un importo economico utile a supportare la raccolta fondi, avviata da Aiwa Onlus, per l’attivazione in via d’urgenza del nuovo reparto Covid-19 presso lo storico istituto fiorentino di Montedomini (www.montedomini.net). Nello specifico, il sostegno della 50&Più provinciale di Firenze contribuisce all’allestimento di 30 posti letto dedicati ad anziani trovati positivi al Covid-19 nelle Rsa di Firenze, Prato e Pistoia e per i pazienti dimessi dall’ospedale ed in condizioni di stabilità clinica, ma con bisogni assistenziali, per i quali viene reputato necessario un periodo di continuità di cure in un ambiente protetto con assistenza infermieristica costante. info: 055664795 www.spazio50.org/firenze


__SPAZIO50__ speciale SOLIDARIETÀ

RAGUSA

MANTOVA

Buoni spesa contro l’emergenza economica

A sostegno del servizio sanitario

La 50&Più provinciale di Ragusa non è nuova alle iniziative di solidarietà, grazie anche alla collaborazione con alcune associazioni del territorio. «In questo periodo così difficile nel quale l’emergenza sanitaria acuisce il disagio economico, essere vicini a chi ha più bisogno è un dovere», sottolinea il presidente Giovanni Pipitò. «Così, insieme all’associazione Adra, ci siamo adoperati per la distribuzione alle famiglie bisognose di buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità, esclusi gli alcolici». Inoltre, prosegue il presidente, «con l’associazione Egida, invece, abbiamo donato altri buoni acquisto a sostegno di una casa famiglia che accoglie mamme e bambini da zero anni in su». info: 0932246958 www.spazio50.org/ragusa

Il consiglio direttivo della 50&Più provinciale di Mantova, visto il difficile momento che sta attraversando la sanità, ha pensato di fare una donazione all’Azienda Socio Sanitaria di Mantova vincolata al reparto di Pneumologia. «L’importo era destinato all’abbattimento dei costi per le iniziative associative di primavera», afferma la presidente, Eva Pincella. In questo modo «pensiamo - prosegue la presidente - di esprimere la volontà di tutti i nostri associati». info: 0376288505 www.spazio50.org /mantova

LECCE

La consapevolezza che “nessun socio è un’isola” Come sentinelle, con discrezione e delicatezza, la 50&Più provinciale di Lecce ha colto il disagio economico di molte famiglie che non riescono ad assicurarsi i beni di prima necessità. Così è partita la raccolta fondi della 50&Più provinciale di Lecce, che ha devoluto per prima una somma dal proprio bilancio e che ha riscosso sin da subito grande partecipazione e solidarietà tra i soci. I primi 40 pacchi spesa sono stati consegnati, proprio alla vigilia di Pasqua, alle famiglie dei soci bisognosi di cinque comuni della provincia di Lecce. «È un momento particolare quello che stiamo vivendo. L’emergenza Coronavirus, anche in virtù del protrarsi delle misure restrittive - afferma il presidente, Marcello Bonatesta -, sta mettendo in seria difficoltà molte famiglie. Abbiamo il dovere di impegnarci nella solidarietà verso chi vive le conseguenze della difficoltà economica di questo momento, dimostrando concretamente che l’amicizia, la forza e lo spirito di compattezza, sono ciò che ci contraddistingue. Questo perché “nessun socio è un’isola” e nessuno può essere lasciato solo». La raccolta fondi prosegue. Coloro che vogliono aderire all’iniziativa, possono versare un contributo assolutamente facoltativo con un bonifico bancario a: 50&Più provinciale Lecce - Iban: IT03A0860316000000000313715 - Causale: “Raccolta per Covid-19”. info: 3515016187 - 3296673246 www.spazio50.org/lecce

PADOVA

Una mano alla ricerca È l’iniziativa della 50&Più provinciale di Padova che con una donazione sta sostenendo gli sforzi e l’impegno della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata - VIMM, Istituto Veneto di Medicina Molecolare (www.vimm.it, www.fondbiomed.it). Un polo di eccellenza a livello nazionale e internazionale per le ricerche svolte nel campo della biologia cellulare e molecolare. In questa fase di emergenza epidemica, oltre a continuare la normale attività di ricerca, l’Istituto è impegnato anche sul fronte del Covid-19 per dare un supporto ai Laboratori di Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. L’Istituto - spiega Renzo Capitanio, presidente della 50&Più provinciale di Padova - impegna molti giovani ricercatori, e siamo felici di aver dato il nostro sostegno, un aiuto per il loro lavoro, per la ricerca e per il nostro futuro». info: 049655130 www.spazio50.org/padova

IMPERIA

Croce Rossa e Protezione Civile Con determinazione la 50&Più di Imperia si è adoperata nella fornitura di 1.500 mascherine per la Protezione Civile e le pubbliche assistenze. «È questo il nostro primo intervento - dichiara il presidente Francesco Gandelli -; il prossimo passo è quello di fornire tute protettive per il personale medico». info: 0183275334 www.spazio50.org/imperia

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__SPAZIO50__ speciale SOLIDARIETÀ

LIVORNO

Al reparto di rianimazione La 50&Più provinciale di Livorno, presieduta da Loretta Raffaelli, ha risposto all’appello contro l’emergenza Coronavirus devolvendo una somma al Reparto di rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale di Livorno, tra le strutture ospedaliere in Italia più impegnate nella cura al Covid-19. Inoltre, per i soci che debbono effettuare delle analisi, onde evitare di recarsi presso le strutture ospedaliere, la 50&Più ha sottoscritto una convenzione con il Centro Analisi CS Cipriani - Lifebrain di Livorno (Scali Manzoni, 33). info: 0586881128 - 0586898276 www.spazio50.org/livorno

LE SEDI 50&PIÙ NEL MONDO Argentina Buenos Aires

Telefono 0054 1148135013

La Plata 1555

0054 2214242331

Villa Bosch

0054 1135019361

Australia Perth

Telefono 0061 864680197

Belgio Bruxelles

Telefono 0032 25341527

Brasile Florianopolis

Telefono 0055 4832222513

San Paolo

0055 1132591806

Porto Alegre

0055 5130222720

Canada Burnaby

Telefono 001 6042942023

Hamilton

001 9053184488

Woodbridge

001 9052660048

TRENTO

Contributo all’Azienda sanitaria trentina Un riconoscimento e un incoraggiamento. La 50&Più provinciale di Trento ha voluto dare il proprio contributo all’Azienda sanitaria trentina per il grande lavoro svolto da tutto il personale sanitario. Un contributo che - come spiega il presidente Piergiorgio Brigadoi - vuole essere un riconoscimento per la grande professionalità, l’impegno e la dedizione espressi dagli operatori sanitari in questo periodo. info: 0461880408 www.spazio50.org/trento

PIACENZA TECNOLOGIA

Il digitale, risorsa per tutti È possibile portare a termine un corso di informatica senza incontrarsi? Certo che lo è ed quello che ha fatto la 50&Più provinciale di Piacenza. I soci, infatti, pur rimanendo ognuno a casa propria, hanno concluso il corso avanzato di informatica di 2° livello grazie all’organizzazione di sessioni in videoconferenza. «Continueremo a proporre ai nostri soci corsi di Informatica e Tecnologia digitale, anche allargati all’uso dello smartphone. Proprio in questo periodo di forzato isolamento abbiamo appreso quanto i nuovi mezzi di comunicazione siano importanti per mantenere vive le relazioni», afferma Franco Bonini presidente della 50&Più provinciale di Piacenza. Sempre all’insegna del digitale, la 50&Più, nella periodica newsletter inviata ai soci ha reso raggiungibili con un semplice click i vari punti vendita convenzionati. «Un modo semplice per dare, da un lato, il nostro supporto ai negozi di vicinato - spiega Bonini - e, dall’altro, un servizio ai nostri soci per ricevere prodotti direttamente a casa». info: 0523461839 - 3405040628 - www.spazio50.org/piacenza

Montreal Riv. des Prairies 001 5144946902 Montreal S. Leonard

001 5142525041

Montreal Ville Lasalle

001 5146675592

Ottawa

001 6132325689

St. Catharines

001 9056466555

Toronto

001 4166523759

Germania Dusseldorf

Telefono 0049 021190220201

Spagna Valencia

Telefono 0034 961030890

Svizzera Lugano

Telefono 0041 918212050

Uruguay Montevideo

Telefono 0059 825076416

USA Fort Lauderdale

Telefono 001 9546300086

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TRAPANI SUPPORTO ALLA SOLITUDINE

Un aiuto attraverso l’ascolto

Laboratori di prosa, di lettura espressiva, di recitazione, ma anche giochi online. La 50&Più di Trapani è impegnata in tanti modi per essere vicina ai propri soci, per continuare a stare insieme, a tenersi per mano, seppur virtualmente. E se questo non basta, se c’è bisogno di un supporto in più, allora è possibile rivolgersi al gruppo di auto aiuto-Coronavirus, diretto dal dottor Antonio Bica, socio della 50&Più. L’idea è supportare le persone, in questo momento di solitudine, con un dialogo in forma protetta. Il progetto, sperimentale, offre appuntamenti settimanali ed ha riscosso un buon successo tra i soci. L’iniziativa nasce da un accordo della 50&Più di Trapani con l’Asp della città, l’Azienda Sanitaria Provinciale, e attraverso il Consultorio familiare TP1. Inoltre, la 50&Più di Trapani ha fatto sentire il suo sostegno donando 1.700 guanti sanitari monouso all’ospedale S. Antonio Abate di Trapani. info: 3471388139 - www.spazio50.org/trapani


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UNIVERSITÀ

In attesa di un nuovo inizio le lezioni proseguono online Didattica a distanza? Non è solo per giovani studenti, ma anche per quelli più maturi. Per quelli che non devono conseguire un diploma o una laurea, ma semplicemente conoscere di più, approfondire, o imparare cose nuove, in ambito scientifico, letterario, linguistico. Ma, soprattutto, per quelli che desiderano condividere il proprio tempo libero e le proprie passioni. Purtroppo, però, in questo periodo di emergenza sanitaria, la necessità del distanziamento sociale ha interrotto i tradizionali incontri. E così, ecco come si sono organizzate le 50&Più Università di Livorno, Lucca e Roma.

LIVORNO

LUCCA

ROMA

In “aula” con WhatsApp

A tutto digitale

Alla 50&Più Università di Livorno è un fiorire di gruppi WhatsApp opportunamente creati per mantenere vivo il contatto con il docente e i compagni dei rispettivi corsi. Ecco così che le chat si movimentano con scambi di materiale didattico, foto, video, osservazioni, opinioni, segnalazioni, spunti di riflessione, incoraggiamenti. Nel gruppo di Storia dell’arte la docente, e anche gli stessi soci, propongono commenti con foto e video del vasto patrimonio artistico e culturale del Belpaese. Si visitano virtualmente musei e luoghi in attesa di poterli ammirare di persona. Nella chat del gruppo di Spagnolo, già attivo durante le lezioni in aula, ma ora più che mai movimentato, la docente posta spunti e approfondimenti che vengono commentati dai corsisti, il tutto rigorosamente in lingua straniera. Nei gruppi di Teatro e di Canto corale, si argomenta sulle parti del copione o dei brani da cantare in attesa di potersi di nuovo esibire in pubblico. Nei gruppi delle Camminate sportive e delle Olimpiadi dei 50&Più, viaggiano consigli per tenersi in forma durante la sosta forzata e si postano foto e video per rivivere i momenti trascorsi insieme. info: 0586898276 www.spazio50.org/livorno

La cultura è certamente una buona compagnia, così la 50&Più Università di Lucca ha scelto di dare a tutti, anche ai non iscritti, la possibilità di accedere ai materiali didattici sia attraverso il sito Internet che il canale YouTube. Le insegnanti di lingua straniera (sei in tutto) stanno inviando materiale audio e di lettura utilizzando WhatsApp, ma anche programmi come Zoom e Skype, oltre che lezioni su YouTube. Gli incontri e le lezioni di Letteratura, invece, passano attraverso il canale di Radio 2000, con letture tratte da libri di scrittori lucchesi. La trasmissione si chiama L’Anfiteatro dei libri: letture ai tempi del Coronavirus. Prosegue a distanza anche il corso di Informatica e Nuove Tecnologie, con l’invio di video di approfondimento dei contenuti spiegati in aula. Il docente di Storia dell’arte, invece, utilizza la piattaforma Classroom di Google per inoltrare agli iscritti dei Power Point con le sue lezioni, mentre la docente di Bioginnastica invia agli allievi alcune schede con le istruzioni da seguire. Va avanti il corso dedicato ai Balli di gruppo, con lezione tramite WhatsApp e YouTube. La risposta degli allievi è stata molto positiva, un’esperienza che si sta rivelando una fantastica scoperta della tecnologia digitale. info: 3476018079 www.50epiu-unilucca.it

Continua anche il Laboratorio teatrale Anche la 50&Più Università di Roma non ha perso tempo e si è subito attivata con una programmazione online. Settimanalmente, sul proprio sito, nella sezione “Avvisi”, consultabile anche ai non iscritti, vengono pubblicati i testi dei docenti che riguardano gli argomenti che si sarebbero dovuti tenere in aula. E sono davvero tanti. Proseguono virtualmente le lezioni di Egittologia, Archeologia, Psicologia, Geopolitica, Storia dell’arte. Persino il Laboratorio teatrale non si è interrotto. In questo caso si sta sperimentando una nuova forma di teatro, quello del palcoscenico interiore, dove ogni allievo è protagonista e regista delle sue creazioni. Oltre a pubblicare i testi sul sito, la docente è in contatto con gli allievi tramite WhatsApp per dare suggerimenti su postura e interpretazione. Il docente di Musica, invece, si avvale di Skype per le sue lezioni, quello di Spagnolo, della piattaforma Zoom, mentre per l’Inglese ci sono ben tre gruppi su WhatsApp, come pure il corso di Ceramica, Disegno e persino Tai chi. E per chi non ha dimestichezza con la tecnologia? Nessuno è lasciato solo: c’è sempre il telefono e anche gli sms. info: 3472261367 www.50epiu-uniroma.it

MAGGIO 2020 I 83


LE SEDI 50&PIÙ PROVINCIALI IN ITALIA Abruzzo L’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F Chieti - Via F. Salomone, 67 Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 Basilicata Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 Potenza - Via Centomani, 11 Calabria Cosenza - Viale degli Alimena, 5 Catanzaro - Via Milano, 9 Crotone - Via Regina Margherita, 28 Reggio Calabria - Via Tenente Panella, 20 Vibo Valentia - Via Spogliatore snc Campania Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 Benevento - Via delle Puglie, 28 Caserta - Via Roma, 90 Napoli - Via Cervantes, 55 int. 14 Salerno - Via Zammarelli, 12 Emilia Romagna Bologna - Strada Maggiore, 23 Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 Modena - Via Begarelli, 31 Piacenza - Strada Bobbiese, 2 - c/o Unione Comm.ti Parma - Via Abbeveratoia, 61/A Ravenna - Via di Roma, 104 Reggio Emilia - Viale Timavo, 43 Rimini - Viale Italia, 9/11 Friuli Venezia Giulia Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 6 Trieste - Via Mazzini, 22 Udine - Viale Duodo, 5 Lazio Frosinone - Via Moro, 481 Latina - Via dei Volsini, 60 Rieti - Largo Cairoli, 4 Roma - Via Cola di Rienzo, 240 Viterbo - Via Belluno, 39/G Liguria Genova - Via XX Settembre, 40/5 Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 La Spezia - Via del Torretto, 57/1 Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 Lombardia Bergamo - Via Borgo Palazzo, 154 Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 Como - Via Bellini, 14 Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 Lodi - Via Giovanni Haussmann, 1 Mantova - Via Valsesia, 46 Milano - Corso Venezia, 47 Pavia - Corso Cavour, 30 Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C Varese - Via Valle Venosta, 4 Marche Ancona - Piazza Repubblica, 1 Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 Macerata - Via Maffeo Pantaleoni, 48a

84 I spazio50.org I MAGGIO 2020

Telefono 0862204226 087164657 0854313623 0861252057 Telefono 0835385714 097122201 Telefono 098422041 0961721246 096221794 0965891543 096343485 Telefono 082538549 0824313555 0823326453 0812514037 089227600 Telefono 0516487530 054324118 0532234211 0597364211 0523461831 0521944278 0544515707 0522708552 0541743202 Telefono 048132325 0434549462 0407707340 0432538707 Telefono 0775855273 0773611108 0746483612 0668891796 0761341718 Telefono 010543042 0183275334 0187731142 019853582 Telefono 0354120126 0303771785 031265361 037225745 0341287279 0371432575 0376288505 0276013399 038228411 0342533311 0332342280 Telefono 0712075009 0736051102 0733261393

Pesaro - Strada delle Marche, 58 Molise Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 Isernia - Via XXIV Maggio, 331 Piemonte Alba - Piazza S. Paolo, 3 Alessandria - Via Trotti, 46 Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 Biella - Via Trieste, 15 Cuneo - Via Avogadro, 32 Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 Torino - Via Andrea Massena, 18 Verbania - Via Roma, 29 Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 Puglia Bari - Piazza Aldo Moro, 33 Brindisi - Via Appia, 159/B Foggia - Via Luigi Miranda, 8 Lecce - Via Cicolella, 3 Taranto - Via Giacomo Lacaita, 5 Sardegna Cagliari - Via Santa Gilla, 6 Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 Sicilia Agrigento - Via Imera, 223/C Caltanissetta - Via Messina, 84 Catania - Via Mandrà, 8 Enna - Via Vulturo, 34 Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 Palermo - Via Emerico Amari, 11 Ragusa - Viale del Fante, 10 Siracusa - Via Eschilo, 11 Trapani - Via Marino Torre, 117 Toscana Arezzo - Via XXV Aprile, 12 Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 Livorno - Via Serristori, 15 Lucca - Via Fillungo, 121 - c/o Confcommercio Pisa - Via Chiassatello, 67 Prato - Via San Jacopo, 20-22-24 Pistoia - Viale Adua, 128 Siena - Via del Giglio, 10-12-14 Trentino Alto Adige Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 Trento - Via Solteri, 78 Umbria Perugia - Via Settevalli, 320 Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 Valle d’Aosta Aosta - Piazza Arco d’Augusto, 10 Veneto Belluno - Piazza Martiri, 16 Padova - Via degli Zabarella, 40/42 Rovigo - Viale del Lavoro, 4 Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 Venezia Mestre - Viale Ancona, 9 Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 Verona - Via Sommacampagna, 63/H - Sc. B

0721698224/5 Telefono 0874483194 0865411713 Telefono 0173226611 0131260380 0141353494 01530789 0171437261 032130232 011533806 032352350 0161250045 Telefono 0805240342 0831524187 0881723151 0832343923 0997796444 Telefono 070282040 0784232804 078373287 079243652 Telefono 0922595682 0934575798 095239495 093524983 090673914 091334920 0932246958 093165059 0923547829 Telefono 0575354292 058570973 055664795 0564410703 0586898276 0583473170 05025196-0507846635/30 057423896 0573991500 0577283914 Telefono 0471978032 0461880408 Telefono 0755067178 0744390152 Telefono 016545981 Telefono 0437215264 049655130 0425404267 042256481 0415316355 0444964300 045953502


come

ERAVAMO come

SIAMO Un libro ideale, un confronto tra presente e passato che mette d’accordo tutti, adulti e giovani. La penna ironica di Rosella Bennati racconta l’Italia tra il ’900 e 2000. Un volume che strizza l’occhio alla saggistica, lieve e irriverente. Arricchito da disegni e foto d’epoca. DESIDERO RICEVERE IN CONTRASSEGNO AL MIO DOMICILIO N ._____ COPIA/E DEL VOLUME DAL NOVECENTO AL DUEMILA € 10,00 A COPIA (+ SPESE SPEDIZIONE) BUONO D’ORDINE COMPILARE IN STAMPATELLO, RITAGLIARE E SPEDIRE A 50&PIÙ EDITORIALE - VIA DEL MELANGOLO, 26 - 00186 ROMA Nome _____________________________________________________ Cognome _________________________________________________ Via _______________________________________________________ Città __________________________________Cap________________ Pr. ____ Cod. Fisc. ____________________________________________ Telefono __________________________________________________ Mail ______________________________________________________ Data ________________ Firma ________________________________ 50&Più Editoriale assicura che i dati personali verranno trattati con la riservatezza prevista dal D. Leg.vo 196/2003 e saranno utilizzati solo per i propri fini commerciali. Tali dati, su richiesta, potranno essere cancellati o rettificati.


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__PREVIDENZA__

UN’ALLEANZA OGGI PER L’ITALIA DI DOMANI Il nostro Paese necessita di una strategia chiara per risolvere le conseguenze economiche portate dall’emergenza sanitaria

a cura di Gianni Tel

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NON C’È SOSTEGNO AL REDDITO CHE VALGA, SE NON SI TUTELANO I SETTORI PARTICOLARMENTE COLPITI: LA MANIFATTURA, L’AUTO, IL TURISMO, IL TRASPORTO, LA RISTORAZIONE, LA LOGISTICA E L’OFFERTA DI SERVIZI

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UNA GRANDE ALLEANZA PUBBLICO-PRIVATO CON LA VOLONTÀ DI LASCIAR PERDERE LE POLEMICHE, CON UNO SGUARDO AL PASSATO PER IMMAGINARE IL FUTURO. PER GUARDARE AVANTI CON UNA STRATEGIA CHIARA, AFFRONTANDO LE SFIDE GIGANTESCHE CHE CI ASPETTANO. È questo il senso dell’appello della nostra 50&Più, Associazione di persone mature, che chiede al Governo l’adozione di una visione più ampia in modo da affrontare meglio l’emergenza sanitaria, con la consapevole pesantezza delle misure restrittive da rispettare. Ma, nel contempo, è necessario alzare lo sguardo per risolvere le conseguenze economiche della più rilevante interruzione dell’offerta dall’ultimo Dopoguerra. Siamo il Paese delle best practice vincenti adottate nel passato, cioè quella grande cooperazione pubblico-privato che ci ha consentito di reggere ai colpi del Secondo conflitto mondiale, del terrorismo, dell’inflazione e alla crisi del 2011 per insolvibilità. Agire subito, dunque, mettendo al centro alcune priorità che vanno applicate al percorso successivo e pertanto da un punto fermo, l’impresa. Non c’è sostegno al reddito che valga, se non si tutelano i settori particolarmente colpiti: la manifattura, l’auto, il turismo, il trasporto, la ristorazione, la logistica e l’offerta di servizi. In questi settori potrebbe esserci un crollo tra il 25 e il 50%, con oltre 250mila posti di lavoro. Con l’ultima Legge di bilancio si è evitato l’aumento dell’Iva, ma si è fatto poco in termini di sostegno agli investimenti e all’economia reale e quella verde (green new deal), rinviati ai prossimi anni. L’auspicio è quello di una strategia-Paese di lungo termine e internazionale, in assenza della quale la logica conseguenza sarà l’aumento di fallimenti e del tasso di disoccupazione, con particolari ricadute sulla coesione sociale. Misure da adottare in modo tempestivo e con un confronto tra le parti. Basta con interventi figli di contrattazioni politiche riservate e appresi solo leggendo testi che arrivano a scelte fatte. È necessario, poi, affiancare all’azione dei singoli Paesi modalità di intervento definite a livello dell’intera eurozona, inclusa la possibilità di emettere debito con garanzia europea. Gli interventi debbono essere concentrati nel modo seguente: 1) nel settore della sanità pubblica, oltre all’assunzione di medici e infermieri anche la riapertura di strutture sanitarie (piccoli ospedali, presidi ecc.), chiusi in questi anni per effetto della politica di tagli alla sanità. È questa l’occasione per rilanciare la sanità pubblica e un modello di coesione sociale fondato sul welfare universalistico e inclusivo. Non è un costo ma un investimento per il nostro futuro. 2) Il rafforzamento di interventi volto alla costituzione di un fondo di politica industriale e di servizi, per evitare la chiusura delle imprese e rilanciare tutte le attività. Occorre, poi, istituire una cassa sociale straordinaria ovvero di “garanzia al lavoro”, volta ad assicurare una indennità economica ai lavoratori autonomi (commercianti, artigiani e coldiretti) e a tutte le persone con contratto di Co.co.co e a tempo determinato. Nessuno deve perdere il lavoro per questa emergenza, nessuno deve subire riduzione di reddito. Salvaguardare i lavoratori precari e a tempo determinato, potenziare tutti gli strumenti di assistenza sociale per aiutare le fasce più disagiate e meno protette. 3) Il varo di interventi immediati e straordinari, oltre agli ospedali, la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici anche dal punto di vista sanitario. Si possono aprire centinaia di piccoli cantieri che darebbero lavoro a milioni di lavoratori e possibilità di ripresa per le imprese. Si tratta, poi, di investire nelle dotazioni informatiche e tecniche delle scuole per permettere di attivare l’insegnamento a distanza.


4) L’assunzione di 10mila operatori socio-sanitari per potenziare l’intervento di assistenza e di tutela dei diritti di persone non autosufficienti (anziani, persone con disabilità...) attraverso il rafforzamento della rete dei servizi pubblici di assistenza a domicilio, accompagnamento, tutela dei minori con genitori ammalati ecc. 5) Un finanziamento di almeno 2 miliardi di euro alla ricerca scientifica. Si tratta di un investimento determinante in un comparto sottofinanziato. Di fronte alle sfide dei prossimi anni il nostro Paese ha la necessità di attrezzare non solo nel campo della ricerca medica e chimica, ma nel settore decisivo dell’innovazione tecnologica e scientifica, in modo da poter rendere protagonista la nostra economia e il nostro apparato produttivo nella competizione globale. Va, poi, previsto un programma di assunzioni per 5.000 ricercatori e favorire il rientro di questi professionisti italiani dall’estero. 6) Il ruolo dell’Europa diventa in questo contesto fondamentale. La rigidità dei vincoli del Patto di stabilità non ha oggi alcuna ragione di essere seguita. Serve una garanzia europea sul debito pubblico contratto per fronteggiare questa emergenza. È poi necessario che la Banca Centrale Europea (Bce) favorisca con l’emissione

di moneta l’acquisto di Eurobond e sostenga il finanziamento della Banca europea per gli investimenti (Bei) per effettuare investimenti a favore del green new deal (economia verde) e del rafforzamento dei servizi sanitari pubblici. Va proposto, in questo contesto, di rivedere - rafforzandolo politicamente ed economicamente - il processo di integrazione dell’Unione Europea. Fin qui le politiche restrittive di austerità non hanno funzionato. Bisogna passare a politiche economiche e fiscali comuni, con caratteristiche espansive che privilegino il lavoro, il welfare,

LE MISURE DA ADOTTARE PER LA SICUREZZA E L’ECONOMIA 1) Nella sanità pubblica: assunzione di medici e infermieri, riapertura di piccoli ospedali e presidi. 2) Un fondo di politica industriale e di servizi e una cassa sociale e straordinaria con “garanzia al lavoro”. 3) La messa in sicurezza di scuole, ospedali ed edifici pubblici, dotazioni informatiche e tecniche nelle scuole. 4) Assunzione di 10mila operatori socio-sanitari per l’assistenza e tutela degli anziani e persone con disabilità. 5) Un serio finanziamento per la ricerca scientifico-tecnologica che permetta anche il rientro dei nostri 5mila ricercatori dall’estero. 6) Una garanzia europea per il debito pubblico contratto a causa della attuale emergenza. L’emissione di moneta della Bce e Bei. Un nuovo modello di sviluppo sostenibile ed equo per l’Italia.

l’economia della conoscenza, la sostenibilità ambientale e sociale. Bisogna uscire da questa crisi cogliendo l’occasione di ripensare al nostro modello di sviluppo, rendendolo sostenibile ed equo, regolando la finanza, rafforzando il ruolo dello Stato e delle politiche pubbliche, investendo nell’economia verde, facendo del welfare e della sanità pubblica gli architravi del nostro modello sociale. Infine, bisognerebbe anticipare al più presto la stesura della bozza del documento di economia e finanza 2021 e, prima della trasmissione al Parlamento, di condividerne con le parti sociali e con la società civile le linee e le proposte individuate. Questo è il tempo di dare senza aspettare di ricevere. Il futuro che vogliamo parte da noi. Per le persone mature dell’associazione 50&Più la caccia alle streghe è sospesa, resta solo da praticare l’arte dimenticata e disprezzata dell’attendere e, nell’attesa, rimettere ordine nelle nostre priorità, ridimensionare i nostri bisogni, esercitarci a riflettere e ascoltare finalmente quello avevamo da dirci senza trovare mai il tempo. MAGGIO 2020 I 87


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__FISCO__

DECRETO “CURA ITALIA”: ALCUNI INTERVENTI

Tra le diverse misure adottate dal Decreto Legge n. 18 del 18 marzo 2020, c’è la sospensione del pagamento delle rate di mutui, leasing e finanziamenti

a cura di Alessandra De Feo

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ATTRAVERSO IL DECRETO “CURA ITALIA” VIENE ESTESO IL FONDO DI SOLIDARIETÀ PER I MUTUI PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA. PER L’ACCESSO AL FONDO NON È NECESSARIO PRESENTARE LA DICHIARAZIONE ISEE

IL GOVERNO ITALIANO, COME NOTO, È INTERVENUTO PIÙ VOLTE PER FAR FRONTE ALLA CRISI VENUTASI A CREARE A SEGUITO DELL’EMERGENZA “COVID-19”. TRA GLI INTERVENTI FISCALI E FINANZIARI PREVISTI DAL DECRETO “CURA ITALIA” REPUTIAMO OPPORTUNO SOFFERMARCI SULLE SOSPENSIONI DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEI MUTUI, DEI LEASING E DEI FINANZIAMENTI (COMPRESI GLI SCOPERTI DI FIDO) delle imprese, dei privati, dei lavoratori autonomi e dei professionisti. Infatti, il Decreto Legge del 18/03/2020 n.18, artt. 54 e 56 (cosiddetto “Cura Italia”), tra le varie misure adottate per far fronte alla crisi, prevede limiti alla revoca degli affidamenti bancari, la sospensione dei pagamenti di mutui e di leasing nonché il potenziamento del Fondo di Garanzia. MISURE DI SOSTEGNO FINANZIARIO A FAVORE DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE, CON L’INTERVENTO DEL FONDO DI GARANZIA PMI

La misura agevolativa in parola consiste in una moratoria straordinaria, volta a favorire le micro, piccole e medie imprese, con esposizioni debitorie in bonis (tra cui i prestiti, le linee di credito, etc.), che comunichino - con autocertificazione - agli istituti bancari o agli altri intermediari finanziari, di aver una carenza di liquidità in conseguenza dell’emergenza “COVID 19”. Per questi finanziamenti la misura agevolativa dispone che: • le linee di credito accordate “sino a revoca” e i finanziamenti accordati a fronte di anticipi su crediti (sia per la parte utilizzata, sia per quella non utilizzata) non possono essere revocati, in tutto o in parte, fino alla data del 30.09.2020; • la restituzione dei prestiti NON rateali, con scadenza anteriore al 30.09.2020, è rinviata fino alla suddetta data, alle stesse condizioni, ed ogni onere amministrativo dell’operazione resta a carico dell’intermediario creditizio. Le eventuali garanzie accessorie saranno automaticamente prorogate; • per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30.09.2020 è sospeso sino alla suddetta data e il piano di rimborso delle rate o dei canoni, oggetto di sospensione, è dilazionato senza alcuna formalità, secondo le modalità che assicurano l’assenza di nuovi oneri per entrambe le parti contraenti. Inoltre, le imprese possono richiedere anche la sola sospensione del rimborso della quota capitale. MISURE PER I PRIVATI

Le misure straordinarie previste dal decreto “Cura Italia” in parola, riguardano anche i privati che hanno un mutuo per la prima casa e si trovano in difficoltà nel sostenere i pagamenti delle rate per massimo due volte e per massimo 18 mesi, prorogando così la scadenza finale. La possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo è stata prevista, seppur a specifiche condizioni, dal Fondo di Solidarietà istituito con la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007, rifinanziato con il decreto “Cura Italia”. Per l’accesso al Fondo, NON è richiesta la presentazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). COME RICHIEDERE LA SOSPENSIONE

La domanda di sospensione deve essere presentata alla banca erogatrice del mutuo, compilando l’apposito modello disponibile sul sito istituzionale del Dipartimento del Tesoro e Consap Spa (www.dt.tesoro.it e www.consap.it), corredato da tutta la documentazione comprovante i requisiti necessari. A tale riguardo, al momento in cui viene redatto il presente articolo, in virtù di quanto verificato presso alcuni istituti bancari, è in atto la redazione di moduli prestampati per l’autocertificazione da far sottoscrivere ai propri clienti che ne hanno la necessità.


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__VIVERE IN ARMONIA SEGUENDO LE STAGIONI__

«E abbonderà il raccolto di fave ed altri legumi, nonché di erbaggi e insalate. Tempo bello e stagione favorevolissima alla campagna che progredisce a vista d’occhio» Almanacco Barbanera 1887

a cura di

CON L’ESTATE ALLE PORTE MAGGIO

MAGGIO DELLE ROSE E DELLE FRAGOLE NELL’ORTO. Maggio che riempie di fiori balconi e giardini per un dono d’amore alle mamme in festa. Ad un passo dall’estate, il cestino torna a riempirsi di frutti e di ortaggi generosi e polposi, pronti a celebrare feste e tradizioni. Perché proprio di queste il mese ci vuol raccontare, di una natura accogliente, di preziosi momenti in cui raccogliere le prime, profumate aromatiche, che si donano sul balcone. E si zappetta, si trapianta, si respira lentamente il profumo delle rose, messaggero, da tempi antichi, di attese gioie e felicità. In un gioco di colori che entra deciso anche nelle case, pronto a portare in tavola il meglio della bella stagione, quando anche le prime ciliegie ci fanno assaporare una dolce allegria.

90 I spazio50.org I MAGGIO 2020

IL PEPERONCINO (Capsicum frutescens)

Fa bene perché... Buono e salutare, è ricco di vitamina C, utile contro le malattie da raffreddamento; favorisce la circolazione sanguigna, ha potere antisettico e decongestionante e, grazie alla vitamina A, è un efficace antibatterico. Non solo, rilassa e concilia il sonno. Il proverbio Se lo stomaco bene vuole stare, cipolla e peperoncino deve mangiare.

Pollice bio Se dell’orto vuoi verdura non smetter mai la cura Esposizioni soleggiate o a mezz’ombra e molta acqua. Soddisfatti questi due requisiti, nulla potrà più impedire ricchi raccolti. A patto, però, che si evitino i ristagni d’acqua e si tengano alla larga i temuti afidi.

La semina Si può seminare nei mesi di febbraio e marzo, con la Luna crescente, in semenzaio al riparo, per poi trapiantarlo, sempre con la fase crescente, in piena terra a maggio-giugno al Nord, con un anticipo di un mese nelle regioni del Sud Italia. In vaso vuole un contenitore di almeno 25 cm di diametro e 30 di profondità. Raccolta e conservazione La raccolta, in Luna calante, si fa da metà estate in poi tagliando i frutti con un pezzo del picciolo: si eviterà così di rompere i rametti e soprattutto di essiccarli preparando le ben note collane. Si conservano in modi diversi, dall’essiccazione, alla preparazione sott’olio, sott’aceto, in acqua e anche in conserva con il pomodoro.


BUONO A SAPERSI!

Rosolio fatto in casa Selezioniamo una cinquantina di petali di rose, ovviamente non trattate, privati della parte bianca dal sapore amaro. Lavarli e asciugarli con cura, pestarli al mortaio con 500 gr di zucchero; poi, mettere il composto ottenuto in un recipiente a chiusura ermetica con 500 gr di alcol a 95° e lasciar macerare al buio per 10 giorni, scuotendo ogni tanto. Aggiungere quindi 500 gr d’acqua, far riposare ancora una settimana, poi filtrare e aspettare un paio di mesi prima di consumarlo. I petali di rosa sono ottimi anche per aromatizzare il tè e le limonate.

NEL CESTINO DEL MESE ORTAGGI: agretti, asparagi, aglio, bietole, carciofi, catalogna, carote, cavolfiori, cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavolo verza, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, fave, finocchi, indivie, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, rape, ravanelli, rucola, sedano, spinaci, valerianella, zucchine.

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16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM LUN MAR MER GIO VEN SAB DOM

COLTIVARE CON LA LUNA NELL’ORTO, NEL GIARDINO, SUL BALCONE

La prima cosa da fare è raccogliere le fragole. Ovviamente in Luna crescente per il consumo fresco, ma in calante per farne confetture e gelatine. Poi mano alle semine, con l’aiuto della luna crescente, di pomodori, zucche, zucchine, angurie, cetrioli, meloni, fagioli, fagiolini, crescione, maggiorana, basilico e prezzemolo. Tempo anche di trapiantare peperoni, melanzane e sedano. Quando avranno sviluppato la seconda serie di foglie, spostarle in un contenitore più grande o nell’orto. In Luna calante seminare invece lattuga, sedano, indivia riccia, scarola, porro, rapa e bietola da coste. Utilizzare i macerati di ortica per trattamenti su ortaggi e piante da frutto. In giardino seminare primule, dianthus, campanule, fiordalisi e garofani. Mettere a dimora gerani, dalie, tuberose e piantine di borragine e maggiorana. Prestare molta attenzione alle rose: eliminare i rami non da fiore, eseguire la potatura di ringiovanimento e concimare con compost. Tenere inoltre sotto controllo eventuali attacchi di afidi con metodi biologici come la coccinella, o con nebulizzazioni di macerati di ortica. Potare le erbacee perenni e gli arbusti che hanno fiorito, per dargli rinnovato vigore. Iniziare ad eliminare i boccioli sfioriti della rosa per favorire la produzione di fiori. Concimare il prato.

SE HAI ½ GIORNATA PRENDERSI CURA DEGLI AGRUMI Gli agrumi aspettano di essere potati. Un’operazione che si effettua con

FRUTTA: ciliegie primaticce, fragole, mele, nespole. AROMI: basilico, menta piperita, mentuccia, prezzemolo, rosmarino e salvia.

la fase di Luna calante e che prevede innanzitutto l’eliminazione dei rami e dei succhioni interni - i succhioni sono nuovi rami isolati e molto vigorosi -, al fine di favorire l’entrata della luce ed evitare il ristagno di umidità pericolosa per la proliferazione di parassiti. Dalle piante vigorose eliminate anche i rametti che hanno fruttificato e quelli più deboli. Se invece dovessero esserci agrumi che hanno perso foglie durante l’inverno e si mostrano stanchi, stimolate la crescita di nuovi rami dal basso e la vegetazione praticando tagli importanti nei rami posizionati nella parte in alto. Trattate infine le piante con prodotti a base di rame, al fine di evitare l’insorgenza di funghi che prosperano proprio in questo mese.

Dice il proverbio...

Di maggio si dorme per assaggio Maggio fresco e bagnato giova alla vigna e al prato Se il ragno fa il filato, il bel tempo è assicurato

IL SOLE E LA LUNA IL SOLE

Il 1° sorge alle 05.56 e tramonta alle 19.59. L’11 sorge alle 05.44 e tramonta alle 20.10. Il 21 sorge alle 05.34 e tramonta alle 20.20. Le giornate si allungano. Il 1° maggio si hanno 14 ore e 03 minuti di luce solare e il 31 se ne hanno 15 e 02 minuti. Si guadagnano 59 minuti di luce. LA LUNA

Il 1° tramonta alle 02.46 e sorge alle 12.41. Il 12 sorge alle 00.45 e tramonta alle 10.00. Il 21 sorge alle 05.05 e tramonta alle 19.06. Luna crescente dal 1° al 6 e dal 23 al 31. Luna calante dall’8 al 21. Luna Piena il 7, Luna Nuova il 22.

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a cura della Redazione

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VERTICALI 1. Celebre poesia di Sailer; 2. Uno dei fratelli Karamazov; 3. È oggetto di scambio; 4. Una nostra fertile regione; 5. La città natale di Verne; 6. È coltivato a verdure; 7. Né sue, né tue; 8. Ente Autonomo; 9. Fare un trasporto funebre; 10. Multate dalle Poste;

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63. Il dittongo di Raimondo; 64. Gianni regista del film Il ladro di bambini; 65. Il più famoso è quello da Messina.

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ORIZZONTALI 1. Un ingrediente del mojito; 5. Designa ogni singolo membro d'una stessa famiglia; 15. Una preghiera cristiana; 17. Un pezzo da collezione; 18. Forma diversa da un’altra; 19. Aiuta a trovare l’accordo; 23. Il centro di Verona; 25. Illustre, glorioso; 26. Parte della grammatica; 27. Un centesimo di yen; 28. Una in Germania; 29. Ha scritto Villa di delizia; 30. Post Scriptum; 32. Dimenticata; 34. Accertamenti Diffusione Stampa; 36. Oscura caverna; 39. Ciò che appare alla vista; 40. La scritta sulla croce; 41. Città della Francia; 43. Separare, distinguere; 44. Amichevoli scherzi; 45. L’inizio dell’ebollizione; 46. Un titolo per prelati; 48. Antico nome della Palestina; 49. Bianchi fiori odorosi; 51. Lo è la mancia promessa; 52. Frasi che inorgogliscono; 54. Un materiale iridescente; 58. Sigla di Rieti; 59. Il popolare Connery; 60. Antichi bastimenti; 61. Il segugio dell’Etna;

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norme dell'Unione Europea; 35. Vi nacque Santa Caterina; 37. In mezzo all’Ortles; 38. Li rendono i militari; 40. Ha i gusti dello sciacallo; 42. La fine degli inglesi; 44. Far scendere con una fune; 47. Una sola volta in latino; 49. Era un territorio portoghese in India; 50. Lo è Shrek; 53. Ama lui; 55. La Giunone greca; 56. Si digita al bancomat; 57. Il Piao rivoluzionario cinese; 60. In mezzo al bavero; 62. La sigla dei Paesi Bassi.

11. La bella del romanzo; 12. È senza per gli spagnoli; 13. Fanno piante di pane; 14. Bagna le coste dalmate; 16. La Marjorie del film Io e l’uovo del 1947; 19. Veder chiaro, giudicare; 20. Che guarda sul cortile; 21. Una fucina dell’alta moda; 22. Rende smorto il viso; 24. Due quinti d’oncia; 26. Quello alla Vibrata è in provincia di Teramo; 27. Fu un famoso comico; 29. Gruppi di case coloniche; 31. Ostenta troppa raffinatezza; 33. Marchio di conformità alle

CRUCIVERBA SILLABICO Lello ORIZZONTALI 1. Quinto comandamento, nonché serie televisiva; 5. Il regista de I soliti ignoti; 6. Nell’antica Roma, magistrato che esercitava il supremo potere civile e militare; 7. Quello emostatico è utilizzato per il prelievo del sangue; 8. Formaggi; 9. La Claudia di Chi non lavora non fa l’amore; 10. Film del 1954 diretto da Mario Mattoli e tratto dall’omonima opera teatrale di Eduardo Scarpetta; 12. Sono dei principini;

13. Un tipo che ispira poca fiducia; 15. Uno dei figli di Eracle; 16. Il fiore simbolo di Firenze; 17. Piccole liste; 18. Le comunità musulmane che si contrappongono a quelle sciite. VERTICALI 1. In caserma sono i militari più anziani; 2. Film del 1966 diretto da Pier Paolo Pasolini; 3. Veste di penitenza; 4. Uno dei requisiti indispensabili per poter partecipare alle gare

9. Grande compagnia d’appalto per i lavori petrolifera statunitense; in ambito pubblico; 5. La terza città per popolazione 11. Hanno un sapore molto più intenso di quelle dell’Iraq; al naturale; 6. Sono fertilizzanti naturali; 14. Vi si abbarbica la cozza. 8. Corrodere, intaccare; 1

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TEST 1 Osservate attentamente le otto figure diversamente colorate e i numeri in esse presenti e dite come deve essere colorato il rettangolo nell’ultima figura contrassegnata dalla lettera h), secondo un criterio logico da determinare.

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ORIZZONTALI 2. Il bosco che dà nome ad una riserva naturale presso Torino; 5. Sigla di Aosta; 6. Fu regina di Spagna; 7. Il simbolo dell’asparagina; 8. Rete Ecologica Nazionale; 9. Veniva identificato a Roma con il dio Bacco; 11. Collisione, scontro, urto; 12. Il Sidney che fu il primo attore afroamericano a raggiungere la dimensione di icona di Hollywood; 13. È alto 8.848 metri; 14. Una stirpe della Grecia antica; 15. L’Andrea di una celebre opera lirica di Umberto Giordano. VERTICALI 1. Un accessorio del fotografo; 2. Conformi a verità; 3. Precedono gli interventi chirurgici; 4. L’astronomo olandese che dà il nome a una nube di comete; 5. L’ Isaac di Io, robot; 7. L’insieme dei depositi di sostanze grasse degli animali; 10. Lago salino della Rift Valley.

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TEST 2 Osservate attentamente le dieci seguenti parole e dite quale di esse può essere considerata “intrusa”, secondo un criterio logico da determinare.

INDOVINELLO Favolino » SUOR CANDIDA Bianca vergine, all’altare t’ho veduta lacrimare: forse è tutto il sacro ardore che consuma e brucia il cuore o è soltanto un desio di luce, il pianto?

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oroscopo di Aldebaran

MAGGIO

SERENA DANDINI

soluzioni

GIOCHI

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Autrice e conduttrice televisiva

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21 APR. I 20 MAG. Sarà un mese di alti e bassi. Sentirete il bisogno di rendervi utili e fare del bene. Curate l’alimentazione pianificando un nuovo menù settimanale. Fate un po’ di movimento in casa.

23 SET. I 22 OTT. Sarete disposti a mettere il vostro sapere a disposizione di coloro che ne avranno bisogno. Tenete a bada il nervosismo per non creare problemi in famiglia. La salute sarà buona.

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21 MAR. I 20 APR. Mese perfetto per stare con i propri cari. Avrete soddisfazioni in tutto ciò che riguarda la vostra famiglia. Non trascurate la forma fisica e cercate di seguire una dieta leggera.

23 OTT. I 22 NOV. Avrete piacevoli sorprese da parte di parenti. Cercate di essere il più possibile ottimisti e generosi. In famiglia le cose andranno bene. Non siate troppo esigenti con chi vi sta vicino.

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21 MAG. I 21 GIU. Sarete piuttosto attivi e desiderosi di sperimentare cose nuove. Sarà soprattutto grazie alla pazienza e alla tenacia se riuscirete ad ottenere buoni risultati in tutto ciò che farete.

23 NOV. I 21 DIC. Sarà un mese da dedicare al vostro benessere fisico. Iniziate con un po’ di ginnastica dolce. Mantenete i contatti con amici e parenti, vi aiuteranno a combattere la solitudine.

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22 GIU. I 22 LUG. Ottimo momento per dedicarvi a piccoli lavori in casa. Sarà una buona occasione da condividere con tutta la famiglia. Siate gentili e diplomatici con tutti. Seguite una dieta bilanciata.

22 DIC. I 20 GEN. Gli astri vi consigliano di fare soprattutto le cose che vi distendono e vi piacciono. Impegnandovi seriamente potrete realizzare diversi progetti, specie con l’aiuto dei vostri cari.

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23 LUG. I 23 AGO. Vi sentirete particolarmente smaniosi di fare e di fuggire dalla monotonia del quotidiano. Ma sarà soprattutto grazie alla pazienza che riuscirete a trovare la giusta serenità in famiglia.

21 GEN. I 19 FEB. I rapporti con gli amici, anche se a distanza, riempiranno le vostre giornate. È il momento giusto per rispolverare vecchi hobby messi da parte per mancanza di tempo. Vietati i cibi grassi.

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24 AGO. I 22 SET. Sarà un mese ricco di momenti felici in famiglia e tanto relax! Potreste iniziare a considerare l’idea di prendere un animale domestico.Trascorrere il tempo in casa vi renderà più sereni.

20 FEB. I 20 MAR. Nel corso del mese l’ottimismo non vi mancherà. Il senso pratico che vi caratterizza si rivelerà utile su molti fronti. Approfittatene per terminare qualcosa che rimandavate da tempo.

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TEST 1

Il rettangolo all’interno della figura contrassegnata dalla lettera h è di colore giallo. Esso, infatti, permette di rispettare il criterio logico valido per le altre sette figure prima viste: nei cerchi e nei rettangoli di colore rosso sono contenuti numeri dispari e inferiori a 10, nei cerchi e nei rettangoli di colore verde sono contenuti numeri pari e inferiori a 10 mentre i cerchi e i rettangoli sono di colore azzurro e giallo se i numeri in essi contenuti sono rispettivamente pari e superiori a 9 e dispari e superiori a 9. TEST 2

La parola che può essere considerata “intrusa” è FATTO. Essa, infatti, è l’unica tra le dieci parole date che, una volta eliminate due consonanti, non permette di ottenere un’altra parola. Con le rimanenti nove si formano le seguenti parole: AIA, OCA, BOA, ORO, DEA, ORA, ALA, ERA e VIA. Infatti si ha:


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SCRIVETECI: PER POSTA VIA DEL MELANGOLO, 26 00186 ROMA PER FAX 066872597 PER MAIL G.VECCHIOTTI@50EPIU.IT

lettere Risponde Giovanna Vecchiotti - Direttore Responsabile 50&Più

DAL SUD, UNA CAREZZA A MILANO E ALL’ITALIA INTERA Sono bastati pochi giorni trascorsi a Milano a far “innamorare” di questa città un nostro lettore, nato tra i vicoli di Napoli e siciliano d’adozione. Nelle sue parole il tributo all’Italia che non si arrende BUONGIORNO, MILANO, da quando si è conclusa la preghiera di Papa Francesco ai piedi del miracoloso Crocifisso della Chiesa di San Marcello con la benedizione Urbi et Orbi, ti sto pensando tanto. E sai perché questo vecchio scugnizzo con pochi studi nato ottant’anni fa in un vicolo di Napoli ti pensa e ti scrive? Per dirti che pur avendoti conosciuta per soli quattro giorni, nel settembre 2015, in occasione dell’Expo, subito si è innamorato di te e ancora ha vivo il ricordo di quelle splendide giornate trascorse a Milano, in compagnia di Francesca. Scrivo a te per inviare all’intera Lombardia un pensiero di compartecipazione a tanto dolore. Ma il mio vuole essere anche un messaggio di speranza e di augurio per la tua Regione, tra le più colpite. Furono esperienze uniche quelle dell’Expo e il ricordo resta indelebile anche per quanto seppero trasmetterci tutti quei tuoi giovani responsabili dell’accoglienza e dell’ingresso ai vari padiglioni. Emanavano una sana energia,

una voglia di fare, di guardare al futuro; leggevamo nei loro sguardi lucidi di orgoglio uno straordinario attaccamento alla loro terra e al loro lavoro e un profondo desiderio di amicizia e di fraterna convivenza tra tutti i popoli. Perciò saranno queste basi, questa forza, queste energie a fare da fondamenta per la rinascita tua, della Lombardia e dell’Italia tutta. Sarà questa abnegazione, soprattutto della classe medica, infermieristica e di tutto il mondo di eroi (sì, non abbiamo paura di usare questa parola così impegnativa) - dalle Forze dell’Ordine ai Vigili del Fuoco e a tutti i Lavoratori (è d’obbligo la maiuscola!) di ogni ordine e grado che sono in prima linea per aiutarci - che si fonderà la nuova era, i semi da cui germoglieranno stimoli nuovi e nuove energie, con la consapevolezza più profonda di operare con uno spirito unitario che abbatterà confini e latitudini per farci sentire cittadini di un solo unico pianeta. Ed è proprio per tutto ciò che la preghiera rivolta a Gesù crocifisso da Papa Francesco sarà esaudita, e la speranza diventerà certezza! Un grande abbraccio Raffaele e Francesca Pisani Abbiamo riportato la lettera di Raffaele e Francesca per intero, perché crediamo che le loro parole racchiudano il pensiero che ogni italiano custodisce dentro di sé, in questo difficile momento per il Paese. Parole di solidarietà ma anche di riconoscenza nei confronti di chi si è speso aiutando il prossimo senza egoismi, e di speranza che da una grande tragedia possa rinascere un’umanità migliore. MAGGIO 2020 I 97


bazar RELAZIONI DI QUARTIERE ABITAZIONI RIPOSO VECCHI E NUOVI MEDIA LIBRI

a cura del Centro Studi 50&Più

Questo spazio offre informazioni, curiosità, notizie utili. Come ogni bazar, sarà luogo d’incontro e di scambio. Potete quindi inviarci le vostre segnalazioni e quesiti a: centrostudi@50epiu.it

+RELAZIONI DI oppure al 0424708910.

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QUARTIERE SOCIALITÀ A DOMICILIO A Verona e dintorni è iniziato il progetto “Domiciliarità 2.0. Innovazione nella gestione, cura e valorizzazione della persona anziana a domicilio”, promosso dall’Azienda Sanitaria Locale. Le attività previste sono rivolte ai soggetti che hanno più bisogno di aiuto, ma anche alle famiglie e alla comunità intera. L’obiettivo, infatti, è quello di portare a casa degli anziani un operatore che li assista e li aiuti anche a creare nuove relazioni nel condominio e nel quartiere. LUOGHI DI FIDUCIA Sono ormai diffuse in tutta Europa le “portinerie di quartiere”, luoghi in cui trovare supporto per le incombenze di tutti i giorni. Basati sulla sharing economy (economia collaborativa), infatti, questi spazi sono spesso gestiti da associazioni di volontariato o da privati. I cittadini del quartiere possono così usufruire gratuitamente o a costi ridotti di servizi come il ritiro dei pacchi, la consegna della spesa e lavori domestici.

ABITAZIONI SOCIAL HOUSING Nasce a Bergamo Domitys Quarto Verde, un complesso di strutture abitative pensate per gli anziani che vogliono mantenere la propria indipendenza. All’interno di questa soluzione, infatti, ogni ospite può ricevere amici, vivere con animali domestici, personalizzare il proprio appartamento e usufruire di spazi comuni che favoriscono la socialità. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 0352296601. LA CASA DELLE CASE Strutturato come un portale per soggiorni turistici, lacasadellecase è un sito che permette di mettere in contatto gli anziani e i loro familiari con case di cura, case-famiglia, Rsa e servizi di assistenza e di trasporto. Si tratta di uno strumento di ricerca geolocalizzato che, grazie ai diversi filtri, consente di selezionare la soluzione più adatta ad ogni esigenza. Per informazioni visitare il sito www.lacasadellecase.it

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RIPOSO BERE MOLTO PER DORMIRE BENE Soffrite di insonnia? Forse avete bevuto poco. Secondo quanto è emerso da uno studio americano, infatti, se durante il giorno non si assumono abbastanza liquidi, la notte si potrebbero perdere fino a due ore di sonno. I ricercatori hanno appurato che con la scarsa idratazione l’organismo secerne vasopressina, un ormone antidiuretico, che interferisce con il ritmo circadiano e anticipa il risveglio. IL GIUSTO RITMO PER IL CUORE Un altro team di ricercatori americani è riuscito a dimostrare l’importanza dei ritmi sonno-veglia per chi soffre di problemi cardiovascolari. Analizzando i dati relativi a 1.992 soggetti, infatti, è stato possibile rilevare quali sono gli effetti sulla salute quando non si rispettano i ritmi circadiani (le fasi del sonno nell’arco delle 24 ore). Stando ai risultati, coloro che dormono in modo più irregolare sembrano raddoppiare il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari.

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VECCHI E NUOVI MEDIA

TRADIZIONE O INNOVAZIONE? Secondo i dati pubblicati nel 16° Rapporto Censis sulla comunicazione, gli over 65 rimangono affezionati alla televisione, mentre i più giovani si affidano al web: cala, infatti, l’utilizzo del digitale terrestre,

mentre crescono rapidamente web tv e smart tv. Inoltre, i senior continuano a prediligere la carta stampata come mezzo principale di informazione, ma cresce il loro utilizzo dello smartphone anche per rimanere aggiornati. IL “DOPO DI NOI” SOCIAL Un numero sempre più elevato di informazioni su di noi e sulla nostra vita viaggia sui social network e per email. Ma cosa succederà a questi dati quando non ci saremo più? Gli amministratori dei maggiori social network si stanno interrogando a riguardo e ognuno ha deciso di affrontare il problema a modo proprio: su Facebook, ad esempio, è possibile trovare una sezione dedicata al tema nelle impostazioni di ogni profilo privato.

+ LIBRI LA QUINTA ETÀ. LIBRI, MEMORIE, PASSIONI di Camilla Salvago Raggi Edizioni Lindau, 2019 pp. 152 L’autrice novantaseienne narra una stagione di letture, riflessioni e memorie dove gli eventi di oggi portano ai ricordi di un tempo. Un racconto che elogia la vita vissuta con intelligenza e sensibilità e lascia spazio alla riflessione sull’inevitabile cambio di prospettiva: se nella giovinezza l’orizzonte si allunga in direzione del futuro, con l’età matura lo sguardo si fa più ampio e più profondo, permettendo di individuare, se si vuole, il disegno della propria esistenza.


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