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Francesca Santolini
from Ottobre 2021
by pay50epiu
COMBATTERE LA SICCITÀ: UNA SCOMMESSA PER IL FUTURO
di Francesca Santolini
Ldi Adam McKay, racconta come Michael Burry e altri gestori di fondi di investimento intuiscono lo scoppio della bolla immobi 2007, e capiscono che scommettendo al che Michael Burry oggi investe solo nel “mercato dell’acqua” perché, secondo Burry, si tratta di uno dei settori con a quanto pare, non sbaglia. L’acqua sta riabile strategica in grado di incidere sugli equilibri geopolitici, soprattutto og-
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Sta diventando il problema del futuro; un evento globale che oggi provoca più vittime di cicloni e inondazioni. E c’è già chi scommette che la lotta per l’acqua sarà paragonabile alla corsa all’oro
gi che i cambiamenti climatici hanno raddoppiato le zone colpite da siccità. Attualmente, 168 Paesi (su 197) si di processo di deterioramento dei suoli avviato da tempo nelle regioni aride, che si ripercuote sulla produzione alimentare ed è accelerato da stagioni secche e periodi sempre più lunghi senza piogge. La siccità, avverte l’Onu, oggi provoca più vittime e migrazioni forzate di popolazioni rispetto a cicloni e inondazioni, ma essendo una catastrofe naturale meno spettacolare delle altre, e dunque molto meno mediatica, non sfonda il muro dell’informazione. Eppure, la mancanza d’acqua, principale causa della siccità, sfonda il muro della venir considerata dagli analisti come va di pari passo con la crescita demo lotta per l’acqua diventa un bene paragonabile alla corsa all’oro dei secoli scorsi. L’oro blu. E allora la domanda sorge spontanea: domani ci sarà abbastanza acqua per tutti sul nostro pianeta? Teoricamente sì, essendo un prodotto rinnovabile, anche se con lia è da sempre tra i Paesi del mondo più ricchi di acqua, come gran parte dell’Occidente) ma, avvertono dal te, nell’ultimo rapporto sullo Svilup WWDR (acronimo dall’inglese: World Water Development Report), dobbiamo cambiare radicalmente il modo di utilizzarla. Altrimenti, al ritmo di utilizzo attuale, “il mondo dovrà mente legato al cambiamento climatico, avrà ripercussioni sull’agricoltura, nella stessa sicurezza alimentare, sull’energia e la salute. Anche il nostro Paese si trova a dover far fronte ad un quotidiano e progressivo rischio siccità, causato dall’aumento della temperatura prodotto dal dissesto climatico. Tra caldo torrido, temperature record, incendi e violenti temporali, si è appena conclusa un’estate sempre più segnata da un clima tropicale; basti pensare che il mese di mai registrato sulla Terra. A farne le spese è anche l’agricoltura locale con le sue eccellenze: dal pomodorino giallo del Cilento al limone dell’Etna, il problema della scarsezza d’acqua c’è ed è molto serio. Per questo si stanno sperimentando nuove tecnologie per la salvaguardia dell’acqua, il nostro “oro patrimonio agricolo italiano. La rivoluzione hi-tech nei campi vede in prima linea una start up innovativa che fa base a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, nel cuore della Sicilia, la regione italiana con il più alto tasso sempre più ridotte mettono in pericolo la tradizionale coltivazione degli agrumi e delle vigne; da qui nasce l’idea di risparmiare acqua nelle irriga delle piante. La tecnologia utilizzata si chiama Daiki e prevede un robot sensori di immagine che è in grado di monitorare l’intera vita della pianta, in modo da fornire solo l’acqua strettamente necessaria. La lotta alla siccità è nelle nostre mani, e, a volte, può ba
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