Pet-ology Magazine #4

Page 1

04 NOVEMBRE 2013

Pet-OLOGY LA RIVISTA CHE STA DALLA PARTE DEI PET, SEMPRE!

Magazine

GESTIRE UN RODITORE

cop

em pre!

INTERVISTA: PRESIDENTE OIPA ia gratuita, s

ANIMALI E ANZIANI 1


L’editoriale Negli ultimi anni sono sempre più frequenti i dibattiti, gli studi e i seminari su com’è cambiato il rapporto tra uomini e animali domestici d’affezione. Spesso si fa riferimento alla rivoluzione socio-culturale che ha portato i nostri simili da un’economia (e struttura sociale) tipicamente agricola e limitata nello spazio, a una urbana, caratterizzata da uno stile di vita metropolitano e globalizzante. Tuttavia i riferimenti a com’è cambiato l’animale, restano in genere piuttosto lacunosi. Certo, resta evidente come la selezione artificiale e la perdita di fatto dell’animale tipicamente da lavoro, abbia trasformato la morfologia ad esempio dei cani, ma anche dei cavalli. E si ribadisce come certe razze canine dal muso schiacciato o gli arti molto corti, difficilmente avrebbero scampo nella selezione naturale allo stato selvatico. Ma quanto ci si sofferma su com’è cambiata la psicologia dei nostri amici? La domanda appare giustificata presupponendo che sia impossibile che una trasformazione così radicale di ambiente, stimoli e vita quotidiana non abbia influito anche sul modo di pensare, agire e reagire di chi ci accompagna nella vita. E non basta fare semplicemente riferimento al nuovo “branco umano” (contrapposto a quello dei conspecifici) per tirare le somme dei cambiamenti avvenuti. In sostanza: un cane o un cavallo abituato a una civiltà rurale non può essere lo stesso (morfologia a parte) di quello che vive al centro di Milano, nel convulso stile di vita odierno. Forse, però, è troppo presto per arrivare a delle conclusioni; in fondo la stessa selezione genotipica e fenotipica delle razze dura da secoli. Forse, poi, non si conosce ancora abbastanza della mente profonda dei nostri pet, salvo aver compreso parte dei loro meccanismi di apprendimento e di reazione. Ecco allora che si prospetta una nuova frontiera della psicologia animale: un confine che, ne sono sicuro, potrà riservare delle notevoli sorprese. Stefano Nicelli 2


SOMMARIO 04 - novembre 2013

NOTIZIE DAL MONDO L’eco dalla nostra pagina Facebook COVER STORY Animali e anziani PET FOR DUMMIES Gestire un roditore OBIETTIVO TECNICO Scelta della gabbia V.I.P. - VERY IMPORTANT PET Harry I CONSIGLI DI... Compagni di cavia CONSIGLI DEL VETERINARIO Patologie dei roditori INTERVISTA A... Massimo Comparotto ETOLOGY Cappottini per cani AGENDA PET Gli eventi top I LIBRI DA LEGGERE Voglio un coniglio

Pet-OLOGY

Magazine

Editore Gruppo Editoriale Castel Negrino 20886 Aicurzio (MB) www.pet-ology.it redazione: magazine@pet-ology.it Pubblicazione on-line Rivista periodica d’informazione a diffusione gratuita Iscritta nel registro operatori comunicazione AGCOM n. ROC 38567 Direttore responsabile Stefano Nicelli Coordinamento editoriale e supervisione scientifica LOGOGEST di Stefano Nicelli stefano.nicelli@gmail.com Tel. 347-6692528 Impaginazione Virtuosa-Mente www.virtuosa-mente.com Foto: Fotolia Hanno collaborato Massimo Comparotto Autori citati Alessandro Melillo, Marta Avanzi

Pet-ology® è un marchio registrato La riproduzione anche parziale di testo, foto e illustrazioni, anche parziale, è vietata. L’editore non si assume alcuna responsabilità per l’uso di marchi, immagini e slogan da parte degli inserzionisti. L’editore ringazia tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno contribuito alla realizzazione di questa rivista. Inoltre l’editore resta a disposizione di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere detta autorizzazione. In caso di cortese segnalazione si, provvederà tempestivamente a porre rimedio a eventuali omissioni e/o errori di riferimenti relativi e, in caso di conclamata violazione dei diritti si provvederà alla pronta rimozione di suddette immagini.

Seguici su 3


Notizie dal mondo l’eco dalla nostra pagina Facebook I CANI “PARLANTI” DEI NAZISTI - L’esercito tedesco tentò negli anni Venti del ‘900 di addestrare cani a parlare in modo tale da poter essere usati in campo militare. Lo rivela Jan Bondeson, storico dell’Università di Cardiff e autore del libro Amazing Dogs: A Cabinet of Canine Curiosities. (…)

4

Secondo il libro, gli scienziati hanno immaginato un giorno in cui i cani sarebbero stati impiegati a fianco delle truppe tedesche, e forse anche per sostituire gli ufficiali delle SS di guardia nei campi di concentramento. A tale proposito Hitler creò un’apposita scuola (la Tier-Sprechschule) nei pressi di Hannover. Qui vennero convogliati i soggetti più promettenti di


News dal mondo

tutto il paese. (…) Secondo Bondeson “parte della filosofia nazista vedeva un forte legame tra uomo e natura. Si credeva che un buon nazista dovesse essere un amico degli animali. Infatti, quando hanno iniziato a internare gli ebrei, i giornali furono inondati di lettere indignate da tedeschi si chiedevano cosa fosse successo agli animali si erano lasciati alle spalle” (Fonte: Time).

La prima cosa che si insegna a un novello giornalista è capire dove sta la notizia. In questo caso la notizia non sta tanto nel fatto che l’arroganza nazista fosse arrivata a immaginare dei cani parlanti al servizio delle truppe; purtroppo la storia ci ha abituato anche a peggio. Semmai in quel contenuto che a prima vista può apparire marginale: i civili tedeschi scrivevano ai giornali col patema di capire quale destino fosse riservato agli animali degli ebrei deportati. La preoccupazione, insomma, era rivolta più agli animali che ai loro disgraziati padroni.

Concediamo a noi stessi e all’articolista del Time (da cui è tratta questa news) il dubbio che un minimo di solidarietà - anche se non manifestata chiaramente – venisse provata anche per i deportati. Se tuttavia ciò non fosse, ci troveremmo di fronte a una reazione agghiacciante, segno evidente di quanto la propaganda hitleriana fosse stata in grado di plasmare i sentimenti e le emozioni di un intero popolo. A fronte di una tragedia di peso e proporzioni tali da non avere quasi paragoni nella storia, infatti, anche il più nobile e comprensibile spirito animalista deve cedere il passo all’orrore umano e sociale. Non si può insomma mettere sullo stesso piatto lo sterminio di massa e il futuro incerto di animali divenuti orfani di padroni. Ma soprattutto non si può - come pare abbiano fatto in molti – provare empatia solo per quelle povere bestiole, e sorvolare invece sul dramma di persone che, ideologia a parte, restavano pur sempre uomini, donne e bambini messi a morte solo per un’appartenenza genealogica.

5


Animali e anziani un toccasana anti etĂ

6


Cover story arlare di anziani, oggi, significa necessariamente generalizzare. Il miglioramento dello stile di vita, unito a quello nelle cure della persona, fanno sì che esistano ultrasettantenni che hanno poco da invidiare in termini di dinamismo e salute mentale rispetto ad un quarantenne, così come esistono persone semplicemente mature che però sembrano già vecchie dentro e fuori. Parlando di animali e anziani ci riferiamo pertanto ad uno stereotipo di comodo: vale a dire una persona della terza o quarta età, con una ridotta vigoria fisica, uno stile di vita perlopiù casalingo, e tanto tempo da investire in qualche modo.

P

Ormai accertati gli effetti benefici sulla salute psico-fisica

LE INSIDIE POSSIBILI – Una persona di questo genere può essere soggetta a diversi disturbi, sia fisici che comportamentali. Tra questi la depressione dovuta alla perdita di un ruolo attivo sia nel mondo del lavoro (pensionamento) che in quello familiare (eventuali figli già grandi e autonomi); l’inattività, dovuta al ridursi delle relazioni sociali e ad una 7


perdita di vigore nel fisico e nella salute; più in generale un senso di inutilità che porta facilmente ad atteggiamenti di vera e propria apatia. L’adozione di un animale può in quest’ottica rappresentare un valido aiuto. Per prima cosa responsabilizzando nuovamente l’anziano, fosse anche solo per il fatto di doverlo accudire. In secondo luogo offrendogli una fonte di calore e affettività che certamente hanno un effetto benefico. In ultimo proprio l’animale può far sì che riprendano o si creino nuove relazioni sociali – ad esempio la semplice passeggiata quotidiana al parchetto e le relative possibilità di contatto – capaci di dare nuovo senso ad una vita perlopiù solitaria. QUALE ANIMALE? – Entra a questo punto in gioco l’importante fattore scelta. Al di là della specie, sull’ani8

male da adottare possono essere fatte alcune considerazioni generali: dovrà essere compatibile con una ridotta mobilità dell’anziano; dovrà avere un temperamento perlopiù docile e tranquillo; dovrà essere facile da gestire; dovrà infine offrire vera compagnia ad una persona che si presume sola per molte ore al giorno. Tutto questo fa ricadere la


Da una ricerca del 2010 condotta dall’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente (Aidaa) è emerso che il 35,3% delle adozioni andate a buon fine in cento canili italiani è stata fatta da persone over 60. Quelle comprese nella fascia tra i 25 e i 50 anni si fermano invece al 34,5%. “Il dato seppure parziale che riguarda solamente un sesto dei canili italiani - spiega il presidente Lorenzo Croce - è comunque significativo in quanto fotografa un trend diverso rispetto al passato. Gli anziani che adottano i cani molto spesso sono soli, ma comunque in buona salute e stando alle risposte fornite nei formulari di adozione sono in grado di dedicare al loro amico peloso dalle 9 alle 11 ore al giorno”. Su che cane adottare, poi, i nonni non hanno dubbi: nel 70% dei casi preferiscono meticci di piccola taglia e di età superiore ai 7 anni. “La scelta di questo tipo di cani e di una certa età fa presupporre che queste persone vogliano un animale tranquillo che possa trascorrere con loro gli anni della pensione in maniera serena”, conclude Croce. “Una parte dei cani tirati fuori dai nonni in canile viene poi regalata ai nipotini, ma su 100 cani adottati dagli anziani solo 5 fanno ritorno in canile entro un anno e 3 di questi a causa della morte del loro amico umano” (Fonte: Il Giornale).

9


scelta su animali come cani e gatti, pur senza escludere a priori che ad esempio una cavia, dei pesci d’acquario o un pappagallo non possano offrire un equivalente stimolo pieno e positivo. Per i cani saranno due i fattori di cui tenere conto: la taglia e il temperamento. La prima è facilmente comprensibile: un Alano, con la sua stazza da gigante, o anche solo un Mastiff pieno di muscoli e una forza significativa forse non sono proprio l’ideale per una persona magari con difficoltà di deambulazione o comunque una ridotta capacità scheletrico-muscolare. Ciò non vuol dire che le uniche razze adatte siano

10

quelle di tipo toy o piccole. Spesso infatti sono proprio queste ad avere un temperamento acceso, che può creare qualche problema. Può andare benissimo anche un cane di taglia media (es. Labrador o Golden Retriever), purché di carattere calmo. Eccoci allora al temperamento. Anche in questo caso è evidente che un animale tranquillo risulta più adatto ad un anziano. E per tranquillo intendiamo sia dal punto di vista caratteriale che per ciò che riguarda le esigenze di moto. Ad esempio un Border Collie, un cane davvero con l’argento vivo addosso, non è forse la scelta più azzeccata. Allo stesso modo occorrerà valutare se è me-


glio l’adozione di un cucciolo o di un cane adulto. CUCCIOLO O ADULTO? –Dal punto di vista dell’anziano forse è meglio un cane già adulto, poiché gli evita tutto quel periodo impegnativo legato al “tirarlo su al meglio” (pappe frequenti; educazione alla pulizia in casa; prima educazione di base, ecc). Però anche in questo caso dipende dall’anziano stesso: se ha sufficienti forze fisico-mentali e pazienza, il crescere un cucciolo può benissimo essere un’esperienza esaltante. Diversamente un qualunque cane preso magari dal canile (sotto stretto consiglio degli

operatori della struttura che sceglieranno il soggetto più idoneo), rappresenta una soluzione ad hoc. SCEGLIERE UN GATTO –In questo caso il problema taglia viene meno. Resta quello del temperamento, per il quale vale ciò che si è detto per il cane. Pare che i Persiani siano quelli preferiti, data l’indole tranquilla, affettuosa e l’indubbia bellezza. La cura del pelo può però rappresentare un grosso impegno. A questo punto anche il classico micetto regalato in quanto figlio di una cucciolata non desiderata, può rappresentare un’alternativa validissima. E a costo zero!

Chi è oggi l’anziano? Per definizione la persona di età compresa tra i 60-65 anni (terza età), mentre quella con più di 75 anni rientra nella cosiddetta quarta età. In Europa si contano più di 70 milioni di ultrasessantenni (20% dell’intera popolazione). Secondo l’Eurispes in Italia, nel 2030, ci sarà un anziano ogni 3 cittadini. Oggi nel nostro paese si contano circa 8 milioni di over 65 (di cui 5 milioni sono donne) e 3,4 milioni di over 75 (2,2 milioni donne).

11


Gestire un roditore cosa fare e non fare

12


pet for dummies

Tutto ciò che devi sapere dall’acquisto alla gestione quotidiana

ai deciso di adottare una cavia, un porcellino d’India o un criceto? Ognuno di questi animali ha delle esigenze specifiche. Tuttavia ci sono dei consigli di tipo generale che possono aiutarti a gestirli al meglio. Eccoli:

H

DOVE ACQUISTARLO: Sia che si tratti di un acquisto ragionato che d’impulso (a quest’ultimo dedichiamo un box a parte), il più delle volte ci si rivolge a un negozio, oppure a un grande garden centre. Pur senza fare ingiuste generalizzazioni, una scelta di questo genere può comportare qualche rischio. Può infatti capitare che i soggetti venduti provengano da allevamenti di tipo “industriale” e, un po’ come succede per i cani, le attenzioni non solo per ciò che riguarda la selezione ma anche per i tempi di distacco dalla madre e la salute spesso lasciano a desiderare. Occorre pertanto osservare con attenzione come e dove vive l’animale: se cioè ha a disposizione uno spazio sufficientemente ampio, pulito, dotato di cibo e acqua fresca. Il 13


comportamento e l’aspetto del soggetto scelto, saranno poi un buon indicatore: è apatico? Ha il pelo opaco? Se sì è facile che soffra di stress e di carenze o vere e proprie patologie che ne possono minare l’aspettativa di vita. Sullo stesso piano è altamente sconsigliabile l’acquisto in un mercatino. Qui infatti spesso non c’è alcuna garanzia di provenienza dell’animale, né per ciò che riguarda i corretti tempi di distacco dal genitore e la salute. L’ideale sarebbe rivolgersi a un allevatore. Ma anche l’acquisto da un privato può essere una soluzione, dal momento che quantomeno si è sicuri che il roditore ha vissuto in un ambiente protetto, e si pre-

suppone con il giusto grado di cure psicologiche e mediche. L’ARRIVO IN CASA: È importante che la casa che accoglierà il nuovo ospite sia già pronta sia sul piano pratico che psicologico. Ci dovrà dunque già essere un’ampia gabbia, dotata di un’adeguata copertura del fondo, cibo e acqua fresca, collocata in un punto tranquillo della casa. I primi giorni il roditore sarà necessariamente spaesato e dovrà capire che la sua gabbia rappresenta un posto tranquillo. Pertanto sarà necessario non forzarlo nell’interagire con i familiari, e tantomeno eccedere in un maneggiamento che può risultare non solo fastidioso ma anche capace

Nessun animale dovrebbe essere adottato sulla base del capriccio di un momento, oppure per la tenerezza improvvisa che ci suscita la sua vista in un negozio. Questo principio vale per tutti gli animali. Non si può demandare a tempi successivi una informazione su ciò di cui ha bisogno, sul suo comportamento e sul fatto che possa o meno soddisfare le nostre aspettative. I primi giorni in casa sono infatti fondamentali per un rapporto sereno e continuativo, e non possiamo certo improvvisarci tutori dell’animale, e men che meno pensare che ad esempio gestire un roditore sia meno complesso che gestire un cane, un gatto o un pappagallo. Informarsi, valutare, capire cosa vogliamo veramente ed essere sinceri sul fatto che possiamo o meno dargli ciò di cui ha bisogno, sono azioni indispensabili, e fanno la differenza tra un buon padrone e un coinquilino irresponsabile. 14


di incutere paura. Eventuali altri animali domestici dovranno essere tenuti lontano, salvo procedere a un incontro graduale, sempre sotto stretta sorveglianza. Ai bambini dovrà essere infine chiesto (per quanto possibile) rispetto e pazienza. Da valutare sarà poi una prima visita dal veterinario, che potrà verificare l’attuale stato di salute e stilare un programma adeguato di vaccinazioni. Lui stesso potrà fornire anche consigli utili sul tipo di alimentazione e sull’eventuale necessità o meno di integratori.

circostante senza pericoli per sé e gli oggetti stessi. Nei suoi confronti dovranno allora essere applicate tutte quelle norme che in genere si adottano con i bambini piccoli, tenendo ovviamente conto delle dimensioni molto ridotte. Attenzione ad esempio alle ringhiere del balcone, che dovranno essere provviste – se necessario – di reti di plastica. Ma anche a cavi elettrici (possono rosicchiarli), suppellettili che possono cadere, prodotti per la pulizia lasciati a portata “di muso”, fonti di calore/ fiamma ecc. L’ideale sarebbe offrire al nuovo arrivato uno spazio delimitato, libero da troppi oggetti, e tale GESTIONE QUOTIDIANA: Posto che da non correre troppi rischi nel caso la gabbia non ha per questi animali l’educazione all’igiene (a cui si può una valenza di “prigione” (a meno facilmente abituare con l’uso di una che non sia troppo piccola per loro), specifica lettiera dentro la gabbia) semmai di tana/casa, tra le prime vada per così dire incontro a saltuacose da fare è decidere come il no- rie défaillance. stro ospite possa esplorare il mondo

15


Scelta della gabbia attenti a volume, zinco e ruggine

Piccole regole per una casetta confortevole

16


Obiettivo tecnico asa, rifugio, tana. Sono questi i concetti che dovremmo avere in mente nel momento in cui pensiamo a una gabbia per i nostri animali. Perché tale è ai loro occhi. Spesso invece siamo portati a identificarla unicamente come un accessorio imprescindibile (dal momento che quasi mai possono scorrazzare liberamente per casa) e come tale nel nostro immaginario si pensa alla cavia, al furetto, al porcellino d’India o al pappagallo come parte integrante di quella che può trasformarsi in una sorta di prigione. Il più delle volte, poi, veniamo unicamente tentati dalla bellezza e ricchezza di una gabbia che appare splendida ai nostri occhi, senza tenere conto di fattori fondamentali tra cui il volume, i materiali e la struttura.

C

IL VOLUME – È uno degli aspetti principali da tenere in considerazione, e naturalmente varia da specie a specie. Posto allora che valga un principio generale – più gran17


Gabbie zincate? No, grazie! L’intossicazione da zinco è una patologia poco nota, ma ugualmente grave che mette a rischio i pappagalli ma anche altri animaletti. La zincatura è quel processo usato per rivestire il ferro soprattutto delle gabbie e delle voliere, allo scopo di impedire che arrugginisca. La sintomatologia è piuttosto subdola e quindi non facile da identificare: l’uccello può manifestare disturbi intestinali, riduzione dell’appetito, dimagrimento, vomito e/o rigurgito, e problemi all’apparato urinario con un aumento delle urine. A questi si possono aggiungere infezioni cutanee, alterazione del colore del piumaggio e casi di automutilazione del piumaggio stesso. Oltre alle gabbie, lo zinco può insidiarsi anche in alcuni giochi. Da evitare è inoltre l’usanza di inserire pezzi di frutta tra le sbarre della gabbia. L’acido contenuto in essa può infatti c o r rodere lo zinco ed essere quindi ingerito. Un sintomo di questo è un alone nero in corrispondenza dei punti di appoggio delle sbarre, che però non va confuso con il nero tipico del naturale processo di ossidazione dovuta al taglio col coltello. Ma com’è possibile individuare una gabbia zincata? Usando una calamita: l’acciaio inox (quello più adatto) non è magnetico. Quindi la calamita non si attacca. Tuttavia alcuni acciai di scarsa qualità possono risultare magnetici a causa delle impurità presenti, o se sono placcati con il nichel (metallo tuttavia non pericoloso). L’acciaio inox è inoltre molto più brillante e lucido rispetto ad altri metalli. 18


de è meglio è – cerchiamo di dare qualche riferimento più preciso. Nel caso di una cavia le misure minime imprescindibili sono 80 x 50 cm; nel caso avessimo una coppia di questi animali, le misure minime salgono a 120 x 80 cm. Nel caso del coniglio vale la regola empirica che la gabbia debba essere lunga almeno 4 volte la misura dell’animale. Stesso discorso per il pappagallo: in questo caso va proprio messo in cantina il comune concetto di gabbia, per passare invece a quello più consono di voliera. L’ideale sarebbe una voliera all’aperto. Se tuttavia ciò non fosse possibile, può essere anche tenuta in casa ma dev’essere molto spaziosa, possibilmente rettangolare con rete orizzontale dove l’animale possa aggrapparsi e con sbarre non troppo distanziate, per evitare che l’uccello possa restare incastrato con la testa.

non sia grigliato, per evitare danni alle zampette. LA STRUTTURA – Una buona gabbia dev’essere facilmente smontabile per poter procedere a una pulizia adeguata. Nel caso dei roditori deve poi avere un’apertura tale da far entrare l’animale in maniera autonoma, quando lo desidera. In quanto “casa”, come si diceva all’inizio, la gabbia per roditori dovrà essere provvista di una cassettina igienica, posta in un angolo lontano dalla zona cibo e del fieno. Giochi e giochini dovranno essere presenti, senza però sacrificare lo spazio disponibile. Nel caso dei criceti sarà poi buona norma fornirgli un angolo ricco di cotone, con il quale l’animale costruirà un sontuoso nido. Non dovrà infine mancare l’abbeveratoio a goccia e una ciotola per il cibo.

I MATERIALI – Sono da evitare le gabbie zincate (vedi box a lato); molto meglio quelle in acciaio. Quelle in plastica o plexiglass possono anch’esse andare bene. Però aumentano il rischio di un eccesso di calore durante l’estate, a causa di un ben noto “effetto serra”. L’importante è che siano facili da pulire e da disinfettare. Nel caso di roditori, è poi importante che il fondo 19


V.I.P.

Harry Il topolino di Angelina Jolie

“L

20

uci e ombre della celebrità per Harry, il topolino femmina dell’attrice Angelina Jolie. L’animale fu un dono dell’ex marito dell’attrice, lo sceneggiatore Billy Bob Thorton, col quale la star hollywoodiana fu sposata dal 2000 al 2003. Harry seguiva la coppia su ogni set dove l’attrice lavorava. In albergo stava nella sua gabbietta, in camera, ai piedi del letto, oppure sulle ginocchia della padrona, a sbocconcellare dei pezzi di torta alla zucca. Nel 2001 Harry venne poi portata di nascosto in Canada, dove la Jolie doveva girare il film Life or Something Like It. La topolina iniziò però presto a dare segni di stress. Un giorno venne trovata

mentre disfaceva le tende della camera dell’hotel dove la coppia alloggiava. Fu la goccia che fece traboccare il vaso. La Jolie, disperata, si rivolse persino ad un medico veterinario per capire il perché di certi comportamenti. “Disturbi da stress legato ad una vita troppo mondana”, fu la risposta. Così la Jolie decise che era arrivato il momento di offrire a Harry una vita più tranquilla, e la affidò a una casa fuori dai circuiti del jet set l’anno prima che sopraggiungesse la separazione da Thorton. Forse un estremo tentativo di eliminare una causa di dissapori con il marito, che però non portò i risultati sperati.


di Alessandro Melillo e decidiamo di acquistare una cavia, può essere sufficiente un solo esemplare o è meglio prendere da subito una coppia? A questo interrogativo risponde Alessandro Melillo, medico veterinario, socio fondatore della Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE) e autore del volume Voglio una cavia (Gruppo Editoriale Castel Negrino, pp. 128, 2008) da cui è tratto il testo che segue: “Forse state pensando: ‘Una sola cavia basta, tanto le faccio compagnia io, ci giocherò tutti i giorni’. Ma provate a considerare quale ridotta percentuale della vostra giornata rimane libera per interagire con l’animaletto: la notte si dorme, la mattina c’è la scuola o il lavoro, il pomeriggio ci sono i compiti o le commissioni, o altro lavoro, e la sera si sta un po’ con la famiglia o si esce con gli amici. Se avanza una mezz’oretta per accudire la cavia e relazionarsi con lei, è già molto. E per il resto del gior-

S

no , mentre siamo travolti dal turbine dei nostri impegni, la cavia cosa fa? Sola in gabbia, si annoia e si intristisce. Per evitare questa tortura a un piccolo animale altamente sociale la cosa migliore è acquistare da subito due caviette in modo che si facciano compagnia a vicenda quando noi non ci siamo. Le cavie sono animali socievoli e in genere vanno d’accordo fra loro, anche fra membri dello stesso sesso; fanno eccezione due maschi in presenza di una femmina, che litigherebbero procurandosi lesioni anche gravi. Due o tre maschietti invece andranno perfettamente d’accordo… finché non arriverà una donzella a scatenare la discordia! Le femmine di norma sono più tolleranti fra loro e amano vivere in gruppetti, soprattutto se è presente un maschio (anche castrato) che agirà da “regolatore” dei rapporti all’interno del suo harem”. “Voglio una cavia” – Gr. Ed. Castel Negrino – Euro 15,90

I consigli di...

Compagni di cavia

21


Il vet. dice che...

Patologie dei roditori tutti i rischi

I

l vostro roditore è più inattivo del solito, mostra il pelo opaco e tende a nascondersi? Forse non sta bene! Per capire cosa può avere, ecco qui di seguito un accenno alle patologie più comuni.

22

PROBLEMI ALLA PELLE – L’animale può essere facilmente soggetto ai comuni parassiti (pulci, pidocchi e acari) che provocano perdita di pelo, irritazione e prurito. A questi si aggiungono la tigna (causa lesioni circolari con alopecia e deposito di una “polvere” simile alla forfora) e la scabbia (causa prurito, croste e foruncoli rossi con punto nero). Nel caso di ascesso (grossa bolla molle e calda, piena di pus), in genere si procede chirurgicamente con incisione, drenaggio e terapia antibiotica. Una cattiva igiene della gab-

bia (ad esempio sporca o troppo umida) può inoltre dare origine a ulcerazioni. La demoticosi colpisce soprattutto animali anziani, malnutriti e/o immunodepressi. È determinata da parassiti che vivono nei folliferi piliferi ed è abbastanza comune bel criceto dorato. Si presenta con arrossamento, scaglie e croste. Tale patologia può essere sintomo anche dell’insorgenza di un tumore. PROBLEMI ALL’APPARATO DIGESTIVO – Patologia comune è la diarrea, che può essere batterica (salmonellosi, pseudotuterbolosi), parassitaria (coccidiosi, vermi protozoi), virale o le-


gata all’alimentazione (cibo troppo freddo o cambio repentino di alimentazione). La diarrea può essere provocata anche dagli antibiotici. Tra questi: penicilline, cefalosporine, la tilosina, lincomicina ed eritromicina. Attenzione: gli antibiotici possono risultare mortali. Vanno pertanto dati solo da veterinari specializzati. PROBLEMI DENTARI – I denti dei roditori crescono di continuo di circa 2 millimetri alla settimana. Di norma si consumano naturalmente sfregando tra di loro al momento del pasto. Se tuttavia ci fosse una malocclusione, cioè una chiusura dentale non perfetta, i denti posso crescere fino a bucare le labbra. Un controllo periodico è pertanto necessario e raccomandato. Nei criceti si possono anche verificare dei problemi alle tasche guanciali. Il cibo resta attaccato, imputridisce e crea problemi. Il sintomo è la presenza di tasche guanciali sempre piene. Sarà il veterinario a pulirle e disinfettarle. TRAUMI ARTICOLARI – Sono frutto di cadute nella gabbia, oppure legate a un maneggiamento maldestro. In questi casi non ci sono fasciature o altro. L’animale va posto in un gabbia a pareti lisce, senza elementi per arrampicarsi né ruote.

PATOLOGIE RESPIRATORIE – I roditori sono molto sensibili alle correnti d’aria. Tra i problemi più frequenti è da citare la corizia che può degenerare in bronchite o polmonite. Affligge soprattutto il coniglio nano, il porcellino d’India e il criceto. I sintomi sono: gocciolio del naso, lacrimazione degli occhi e starnuti. TUMORI – La causa scatenante spesso va individuata alla scorretta gestione quotidiana, la mancanza di letargo, l’accoppiamento in consanguineità o con soggetti già malati, la somministrazione di alimenti contenenti sostanze chimiche di sintesi o funghi. I criceti dorati, Campbell e winter white sono particolarmente soggetti durante la vecchiaia, e quindi ad uno o due anni d’età. ALTRI DISTURBI – Tra questi citiamo le congiuntiviti (dovute a carenza di vitamina A, lettiera troppo polverosa, paglia o un’unghiata che introduce un batterio), le affezioni nervose (colpiscono soprattutto il porcellino d’India), la mixomatosi (trasmessa dalle zanzare, colpisce i conigli nani ma c’è un vaccino apposito), polmoniti virali o batteriche, cisti ovariche ed epilessia (colpisce soprattutto il gerbillo e lo scoiattolo dorato). 23


3 domande a...

Massimo Comparotto presidente OIPA

C

ome siamo messi, oggi, in Italia per ciò che riguarda la tutela degli animali? Questo mese lo abbiamo chiesto a Massimo Comparotto, presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali – OIPA).

24

Dott. Comparotto, nelle statistiche a livello europeo (dall’istruzione, alla qualità di vita ecc.) spesso l’Italia si piazza nelle posizioni di rincalzo se non proprio di coda. In tema di cura e rispetto degli animali, a suo parere come siamo messi? «Per rispondere a questa domanda dobbiamo distinguere tra la legislazione vigente in Italia in materia di “benessere animale” e la situazione in pratica in cui versano effettivamente gli animali. E soprattutto bisognerebbe prendere in considerazione la specie animale di cui vogliamo parlare, visto che con il termine animale per definizione dovremmo considerare tutti gli animali non umani, tra cui anche i maiali, le mucche, i vitelli, gli agnelli, o gli animali più comunemente utilizzati nella sperimentazio-

ne, come le cavie, i topi, i conigli. Se prendiamo in considerazione i pet, i cosiddetti animali da compagnia, e la nostra legislazione, direi che siamo messi abbastanza bene. L’Italia è stata tra i primi Paesi a legiferare sulla questione del randagismo, introducendo nel 1991, la legge 281, che di fatto, tra le altre cose: ha vietato l’uccisione dei cani nei canili, che ricordiamo prima venivano soppressi, se non reclamati dopo un certo lasso di tempo; il divieto di utilizzarli nei laboratori di vivisezione; oppure per quanto riguarda i gatti, la tutela delle colonie feline e l’obbligo da parte dei Comuni e delle Asl di sterilizzarli e reimmetterli nel proprio ambiente naturale. Un’altra legge importante è la N. 189 del 2004, che ha introdotto tre specifici reati, l’uccisione, il maltrattamento e l’abbandono, punibili anche con la reclusione. Anche se l’aspetto legislativo è certamente molto importante, poi conta molto anche la questione pratica e soprattutto il grado di sensibilità che si è venuta a creare nella nostra società, certamente un fattore in co-


dall’Italia. Secondo lei, se gli animali potessero anche loro “fuggire”, c’è Ci avviciniamo al Natale. Perché an- oggi un Paese dove vorrebbero ancora oggi hanno poco effetto gli ap- dare per stare meglio? pelli di tutti gli animalisti a non re- «Come ho spiegato, almeno per galare cuccioli che poi in molti casi quanto riguarda l’aspetto legislativo, verranno abbandonati in coinciden- l’Italia non è un Paese messo così za con le vacanze estive? male, soprattutto se paragonato ad «L’aumento della sensibilità nelle altri paesi dell’Est europeo, dove riproblematiche relative agli animali è cordiamo i cani vengono catturati cresciuto di pari passo con il crescere e uccisi, a volte anche per strada, o del numero di persone che desidera nell’area del Mediterraneo, come in circondarsi di un animale, conside- Spagna, tristemente nota per le “Perrandolo alla stessa stregua di un pe- reras”, luoghi dove gli animali vengoluche o di un giocattolo di cui quando no stipati in attesa della soppressioci si stanca, ci si libera con la stessa fa- ne. Certo poi ci sono anche esempi cilità con cui si è deciso di comprarlo. di Paesi un po’ più all’avanguardia, Per questo è importante continuare almeno per quanto riguarda la quenella nostra opera di sensibilizzazio- stione legata al randagismo, come ne sul fatto che gli animali non sono molti paesi nordici o la Gran Bretaoggetti, ma esseri viventi senzienti, gna, dove anche a livello legislativo si che come noi, necessitano di cure e sono fatti dei passi da gigante. attenzioni. Tuttavia ritornando al concetto che Il nostro mantra a riguardo è sempre ho espresso all’inizio, dipende da che lo stesso: un animale non è un ogget- specie di animale si stia parlando. Se to, ma un essere vivente, pertanto rinascessi come mucca, preferirei nanon si compra, si adotta. E prima di scere in India, dove non solo verrei farlo è fondamentale capire quello considerato come un animale sacro, che comporta tenere con sé un cane, ma dove c’è il più alto numero di veun gatto o un coniglio. In particolare getariani. Certamente mi sentirei più il tipo di cure, le vaccinazioni, la salu- al sicuro lì, anche se da questo punte, l’alimentazione e, non da ultimo, to di vista, anche nei cosiddetti Paesi come organizzarsi nel periodo delle occidentali, si è registrato un forte nostre vacanze». incremento del numero dei vegetariani, a vantaggio di tutte le specie Parliamo tanto di fuga dei cervelli animali». stante crescita anche in Italia».

25


Etology

Cappottini per cani vezzo o necessità? are indossare al nostro cane un cappottino, o un impermeabile, durante le passeggiate nella stagione fredda rappresenta solo un capriccio oppure ne può avere veramente bisogno? La domanda diventa spontanea soprattutto quando vediamo povere bestiole addobbate con completini griffati e costosissimi, portati con aria civettuola per le strade. Eppure, al di là del capo più o meno glamour, in certi casi può essere un espediente necessario. Soprattutto se si considerano quattro aspetti: il sottopelo, la taglia, l’età/salute e

F

26

l’ambiente. SOTTOPELO – Più che il pelo che può passare da lungo a raso a seconda delle taglie, è importante considerare il sottopelo, ovvero quello strato di lanuggine che è a contatto con la pelle e favorisce una protezione da freddo e acqua. Certe razze ne sono praticamente prive (es. Boxer); altre invece ce l’anno abbondante (es. Pastore Maremmano Abruzzese). La crescita del sottopelo viene poi stimolata tanto più l’animale è esposto a climi freddi. Dunque se l’animale ne è privo o ne ha poco,


un cappottino può essere utile.

modo l’animale che vive tutto l’anno fuori casa, avrà necessità diverTAGLIA – I cani di taglia piccola sof- se a chi vive perlopiù nei 20 gradi frono generalmente di più il freddo di casa. Se dunque l’animale vive in rispetto a quelli medio-grossi. Per i una zona con inverni molto freddi ed primi, dunque, il ricorso a questi ac- è abituato a stare in casa, il ricorso cessori può essere giustificato. al cappottino è giustificato per evitare un pericoloso sbalzo di tempeETÀ/SALUTE – I cuccioli, i cani an- ratura. Per gli altri invece può essere ziani e quelli in convalescenza, ten- tranquillamente evitato. dono a soffrire di più il freddo. Per Fatte queste considerazioni, l’obieloro va allora bene ricorrere a un zione più ovvia che può essere fatta cappottino. è questa: “In natura, nessun animale ha bisogno di un vestitino”. Vero, AMBIENTE – A questo riguardo oc- certo. Però c’è anche da considerare corre fare riferimento a due aspetti: che l’aspettativa di vita di un animale la zona climatica dove il cane vive e domestico è molto più lunga rispetil fatto che l’animale viva perlopiù to a quello che vive allo stato selvain casa o fuori. Un cane che vive in tico. E questo dipende dall’alimenSicilia, dove anche d’inverno la tem- tazione, dalle cure veterinarie, ma peratura non raggiunge solitamen- anche da alcuni accorgimenti come te picchi estremi, avrà ovviamente ad esempio un’adeguata difesa dal esigenze diverse rispetto a quello freddo. Se poi questo diventa motiche vive in Valle d’Aosta. Allo stesso vo di civetteria, è un altro problema.

27


Agenda pet

Gli eventi top dove e quando ESPOSIZIONI CANINE 1 dicembre2013 Raduno Boxer Club Italia, Lavagna (GE) Tel. 010-3620729 Raduno Club Amatori Pastore Belga, Leonforte (EN) Tel. 338-2960181; 327-4044375 Esposizione regionale, Benevento Tel. 349-2112461 7-8 dicembre 2013 Esposizione internazionale, Foggia Tel. 348-4650640; 346-4126239

14 dicembre 2013 Raduno Amici del Beauceron, Erba (CO) Tel. 011-3201112 Raduno Club Amatori Pastori Belgi, Erba (CO) Tel. 335-405128 Raduno Weimaraner Club d’Italia, Erba (CO) Tel. 333-2049071 Raduno Società Italiana Setters, Erba (CO) Tel. 0571-508107

Campionato sociale Club Italiano Razze Nordiche, Frosinone Tel. 0522-865259

21-22 dicembre 2013 Esposizione internazionale, Sora (FR) Tel. 3392334325; 06-86895737

14-15 dicembre 2013 Esposizione internazionale, Erba (CO) Tel. 031-571037

ESPOSIZIONI FELINE

Raduno Club Italiano Epagneul Breton, Burgio (AG) Tel. 0571-42724 Raduno Club Italiano Bracco Francese, Burgio (AG) Tel. 340-7128240 Raduno Club Italiano Spinoni, Civita Castellana (VT) Tel. 338-8002294 Raduno Retriever’s Club Italiano, Erba (CO) Tel. 335-7113062

28

Raduno Club Italiano Amatori Bovari Svizzeri, Erba (CO) Tel. 348-9830876 2° tel. 389-2747985

7-8 dicembre 2013 Esposizione Internazionale Felina Montichiari (BS) Tel. 030 9884092 lucianamatt@libero.it 21-22 dicembre 2013 Esposizione Internazionale Felina Longarone (Belluno) Tel. 335 8307650 expolongarone@gmail.com


di Marta Avanzi l coniglio non è per tutti. “È un animale impegnativo, che richiede cure e attenzioni costanti, un’assistenza veterinaria qualificata, un’alimentazione adeguata e tanto spazio. Richiede anche una buona dose di humour e la convinzione che una creatura vivente sia più importante dell’arredamento”.

I

Sono parole di Marta Avanzi, medico veterinario autore del volume di questo mese: Voglio un coniglio. Proprio questa premessa è una valida ragione per non dare nulla per scontato, semmai per accogliere e fare propri e mettere in atto tutti i consigli del caso che può dare un libro come questo. Completo, di facile e accattivante lettura, il vo-

I libri da leggere

Voglio un coniglio lume dell’Avanzi diventa per questo una sorta di “manuale pratico per una serena convivenza”, ricco com’è di spunti, consigli pratici ma anche di curiosità: come l’agility per conigli, o anche il salto dell’ostacolo (a proposito, il record mondiale è di 995 mm in altezza e 3 metri in lunghezza), discipline pressoché sconosciute da noi, che tuttavia dimostrano quante sorprese ci può riservare questo simpatico rappresentante del gruppo dei Lagomorfi, nonché icona familiare di un animale che d’impatto è capace di suscitare tenerezza e simpatia. “Voglio un coniglio” – Gruppo Editoriale Castel Negrino – Euro 15,90

29


La vetrina

Dal nostro store consigli per gli acquisti Urine Off dog injector cap – Innovativo prodotto per l’eliminazione permanente delle tracce di urina, specifico per tappeti. La sua efficacia consiste proprio nel non coprire l’odore, ma di rimuoverlo. Gli enzimi contenuti, “mangiano” i cristalli di acido urico. Rimosso alla fonte l’odore, il problema è risolto. Urine Off ® ha un gradevole profumo di agrumi che scompare quando il prodotto si asciuga. La trovi sul sito di PetOlogy Store (www.pet-ology.it) all’incredibile prezzo di 9,90 euro. Cuccia comfort “Bengy” – Cuccia morbida per cani della linea “Bengy”. Disponibile nelle seguenti misure: 40x30x15 cm; 45x34x16 cm; 55x42x16 cm; 60x51x17 cm. Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 21,85 euro.

Natural insect spray – Repellente naturale, da usare sui pappagalli, per allontanare mosche e parassiti. Questo prodotto contiene estratto di Khakibos (Achyrantha Alternanthera) e rappresenta un ottimo repellente per i pidocchi, gli acari e le mosche. Contenuto: 250 ml Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 9,90 euro. 30


Maglioncino per cani “Roma” - Con collo alto, cappuccio staccabile e con apertura per il guinzaglio. Vestibilità perfetta grazie al sottopancia elastico. Sottogamba foderati. Realizzato in morbido pile e lana sintetica. Colore: rosa, con elegante applicazione sulla schiena. Disponibile nelle seguenti misure: circonferenza addominale 26 cm; lunghezza: 21 cm; circonferenza addominale 30 cm; lunghezza: 24 cm; circonferenza addominale 34 cm; lunghezza: 27 cm; circonferenza addominale 36 cm; lunghezza: 30 cm; circonferenza addominale 40 cm; lunghezza: 33 cm; circonferenza addominale 42 cm; lunghezza: 36 cm; circonferenza addominale 46 cm; lunghezza: 40 cm; circonferenza addominale 52 cm; lunghezza: 45 cm. Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 14,95 euro. Calze per cani - In cotone con lycra, antiscivolo grazie al fondo in gomma. Sono raccomandate in caso di problemi di artrosi e artrite, particolarmente adatte per cani anziani. Favoriscono la cicatrizzazione delle zampe ferite e salvaguardano pavimenti e mobili. Colore: grigio. Ogni confezione contiene 2 paia. Disponibile nelle seguenti misure: XS–S: adatte per cani tipo Chihuahua; S–M: adatte per cani tipo Border Collie; M–L: adatte per cani tipo Golden Retriever; L–XL: adatte per cani tipo Pastore Tedesco Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) all’incredibile prezzo di 2,50 euro. 31


Muschio per terrari - Substrato per terrari umidi. Mantiene ed aumenta l’umidità all’interno del terrario. Senza additivi chimici. Disponibile nel formato da 200 grammi. Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) all’incredibile prezzo di 7,20 euro. Integratore per gatti petformance hair-ball solution + - Pasta orale utile per la rimozione dei boli di pelo ingeriti durante la toelettatura. Petformance Hairball Solution+ esercita una favorevole azione di tipo meccanico, facilitando il passaggio dei boli di pelo attraverso il tratto intestinale e la loro espulsione con le feci. Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www. pet-ology.it) all’incredibile prezzo di 10,38 euro. Riscaldatore per acquari- Per acqua dolce e salata. Con protezione in caso di funzionamento a secco. Si può immergere completamente grazie al tappo a tenuta stagna e al vetro di sicurezza. Dispositivo di controllo esterno per un veloce e facile monitoraggio della temperatura. Elementi paralleli di riscaldamento assicurano una distribuzione costante di calore. Una lampada pilota indica le varie fasi del riscaldatore. Munito di ventosa. Certificato TÜV/ GS. Disponibile nelle seguenti versioni: 25 W - Capacità acquario: 15–30 l; 50 W - Capacità acquario: 30–60 l; 100 W - Capacità acquario: 60–110 l; 150 W - Capacità acquario: 110–160 l; 200 W - Capacità acquario: 160–220 l; 300 W - Capacità acquario: 220–320 Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www. pet-ology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 11,60 euro. 32


Ponte sospeso con amaca - Ponte sospeso con amaca per topi e criceti. Amaca in nylon/pelliccetta sintetica (poliestere). Scala in corda e anello in corda con cubo in legno. Misure: 17 × 22 × 15 cm Lo trovi sul sito di PetOlogy Store (www.pet-ology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 6,65 euro. Mangiatoia per il fieno - Della linea “Natural Living”, mangiatoia in legno per fieno, erba, ecc. con coperchio. Nessun rischio di lesioni. Protegge il cibo dagli escrementi e dall’urina. Disponibile in 2 misure: 20×25×20 cm; 45×33×32 cm La trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.petology.it) a partire dall’incredibile prezzo di 13,32 euro. Termometro/igrometro analogico - Intervallo di controllo della temperatura da -25 °C a 55 °C (da -13 °F a 131 °F) e umidità da 0 a 100%. Facile da installare grazie all’adesivo sul retro. Lo trovi sul sito di Pet-Ology Store (www.pet-ology.it) all’incredibile prezzo di 6,65 euro.

Tagliaunghie –­ Per piccoli animali domestici. In metallo, con impugnatura in plastica e rivestimento in gomma antiscivolo. La trovi sul sito di PetOlogy Store (www.pet-ology. it) all’incredibile prezzo di 4,10 euro. 33


Pubblicità

Le tue inserzioni Tariffario - 2013 Pagina interna Formato 15 x 21 cm €604,00 + I.V.A Quarta di copertina F.to 15 x 21 cm €855,00 + I.V.A Terza di copertina F.to 15 x 21 cm €656,00 + I.V.A Piede Formato 15 x 6 cm €200,00 + I.V.A Mezza pagina Formato 15 x 10,5 cm €312 + I.V.A Mezza colonna Formato 15 x 21 cm €156,00 + I.V.A Colonna Formato 7,5 x 21 cm €312,00 + I.V.A

34


Vieni a trovarci sul sito www.pet-ology.it/store/

troverai solo il meglio per il tuo pet

35


We love your pets


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.