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DR & Domande e Risposte

CONSULENZE UTIFAR Riservate ai soci e gratuite

Se sei socio di Utifar e hai bisogno di una risposta ad un quesito di carattere legale, fiscale, del lavoro, di una consulenza professionale o indicazioni su come allestire un preparato magistrale, invia il quesito per fax o via e-mail a: SEGRETERIA UTIFAR PIAZZA DUCA D'AOSTA, 14 MILANO TEL. 02 70608367 FAX 02 70600297 E-MAIL: utifar@utifar.it

I CONSULENTI UTIFAR FISCALI: Studio Brunello e Partner LEGALI E LEGISLATIVE: Avv. Claudio Duchi, Avv. Paolo Leopardi GALENICHE: Dr.i. Adalberto Fabbriconi, Piero Lussignoli, Mario Marcucci, Pietro Siciliano MEDICINE NON CONVENZIONALI: Prof. Rocco Carbone, Dr.ssa Valentina Petitto ASSICURATIVE: Mutua Tre Esse ENPAF: Dr. Paolo Giuliani BANCARIE E FINANZIARIE: Dr. Giampiero Bernardelle PROGETTAZIONE SPAZI RETAIL E ADEGUAMENTO NORMATIVE: Arch. Luca Melchionna

QUOTA 100 Sono farmacista dipendente attualmente con circa 35 anni di contributi INPS, oltre 38 di contributi ENPAF (4 dovuti a riscatto-anni-laurea) e 61 di età. Facendo un trasferimento all’INPS degli anni che a me mancano da parte dell’Enpaf, potrei usufruire della quota 100? Gentile Dottore, lei non è compreso nella platea degli aventi diritto alla pensione con la quota 100, perché il cumulo è previsto solo per le gestioni INPS. In parole semplici, i contributi versati a Enpaf, così come quelli versati a tutte le altre casse previdenziali private dei professionisti, non possono essere conteggiati ai fini del diritto alla quota 100. L’articolo 14 del dl 4/2019, che introduce la quota 100, prevede esplicitamente che il diritto riguarda solo gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS, nonché alla gestione separata. Questi contributi (alle gestioni INPS) possono anche essere valorizzati attraverso il cumulo. Ma, ripeto, i professionisti iscritti alle casse, invece, non hanno accesso alla pensione quota 100, nemmeno in questo caso. Quindi, anche se lei avesse 38 anni di contributi ma non tutti riconducibili all’INPS, non avrebbe diritto all’accesso. Avv. Paolo Leopardi SMALTIMENTO STUPEFACENTI La ASL mi ha contabilizzato e sigillato in contenitore farmaci stupefacenti che ho tenuto in carico fino al 5 dicembre scorso, quando un ditta, da me chiamata e regolarmente autorizzata, ha provveduto al ritiro con rilascio di documentazione.Verrà poi in seguito inviata documentazione della distruzione. Gradirei sapere se già devo scaricare dal registro riportando estremi formulario della ditta o attendere documentazione della distruzione. Qualora la distruzione sia stata affidata a ditta autorizzata, il farmacista deve annotare gli estremi del verbale di distruzione sul registro stupefacenti quale giustificativo finale dell’uscita e inviarne una copia all’Asl. L’invio all’Azienda sanitaria della copia del verbale di distruzione non è necessario nel caso in cui la distruzione sia stata effettuata dall’Asl stessa. Avv. Paolo Leopardi


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