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NE MANCANO ANCORA DUE

INSIDE A2 - DI MANUEL BECK

I TANTI RECUPERI DI GENNAIO NON BASTANO A COMPLETARE LE 8 QUALIFICATE ALLACOPPA ITALIA. AL NORD SONO UDINE (PRIMA), CREMA, CASTELNUOVO, MONCALIERI. AL SUD PASSANO BRESCIA E UMBERTIDE PIÙ DUE TRA FAENZA, VALDARNO E SELARGIUS. IL “CASO” VELLA-REBELLATO A VICENZA

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Gennaio anomalo per l’A2: ultimo turno di andata subito dopo Capodanno, poi una ventina di giorni dedicati a smaltire i tanti recuperi accumulati per Covid-19 (ne avanzano ancora), spostando le prime due giornate di ritorno in coda alla stagione regolare. Il campionato ordinario è ripartito quindi il 23-24 gennaio. C’è chi ha giocato a ritmo frenetico, anche 4-5 partite in 20 giorni, e chi invece è rimasto fermo perché non aveva recuperi, o perché è di nuovo incappato in positività ai tamponi. La speranza, ovviamente, è che da febbraio si torni a un calendario omogeneo per tutti. Mentre scriviamo (28 gennaio) il quadro del girone Nord è tornato al completo.

I verdetti dell’andata premiano Udine come campione d’inverno (12 vinte-1 persa) e Crema, Castelnuovo, Moncalieri con gli altri 3 posti per la Coppa Italia. Ancora 7, invece, le partite in arretrato al Sud, riguardanti soprattutto Faenza, Valdarno e Cus Cagliari: è matematica solo la qualificazione di Brescia (11-2) e Umbertide (10-3) alla Coppa. Faenza può diventare campione d’inverno ma anche restare fuori dalle prime 4, se perde i recuperi con Valdarno e Selargius, le altre due pretendenti. Il calendario costellato di rinvii ha condizionato i piazzamenti?

Per qualche squadra indubbiamente sì, ma se guardiamo le “top 4” nei due gironi, almeno 5 squadre su 8 (diventano 6 se non passa Selargius) sono fra quelle più pronosticate a inizio stagione; e chi ha sorpreso (Udine e Brescia) lo ha fatto per meriti totalmente propri, non certo perché il Covid-19 abbia falsato i valori. Estendiamo l’analisi alle squadre che completavano la zona-playoff al giro di boa. Al Nord si tratta di Vicenza, Alpo, Mantova, Milano: vicentine e mantovane sono le sorprese. Al Sud, dietro le cinque già nominate, ci sono Nico Ponte Buggianese, La Spezia e Patti, con possibile inserimento di Firenze che ha 2 recuperi in sospeso; anche in questo caso i valori sono grossomodo quelli attesi. Nelle prossime pagine il dettaglio dei fatti del mese.

Girone Nord // Udine ancora leader ma Crema la batte per la seconda volta. Le due piemontesi precedono Vicenza per la Coppa. Grande equilibrio tra la bassa zona-playoff e la zona-playout. Si sblocca San Martino

Bagarre - L’inizio del ritorno ha riallineato a pari punti le tre in lotta per l’8° posto, l’ultimo utile per i playoff. Sarcedo ha piegato di un’unghia Milano (64-63 con 25 di Pieropan); a sua volta il Sanga aveva ben impressionato nel derby d’inizio 2021 con Carugate (64- 84, 13+15 rimbalzi per l’ex di turno Guarneri); e Ponzano ha capitalizzato con S. Martino (18 di Iannucci, che rimane in testa alla classifica marcatrici). Sembra invece staccarsi da questo gruppo, consolidandosi in zona-playoff, una Mantova che, se ha rimpianti per l’occasione persa con Bolzano, ha sfruttato le altre due opportunità casalinghe del mese: con Vicenza, in volata (63-59 con 18 di Monica; dopo vari canestri decisivi stavolta Tagliapietra manca il tiro del pareggio) e contro Ponzano, altrettanto cruciale: 68-58 con 20 di Marchi.

Crema - La squadra di Stibiel è tornata a dettare legge come a inizio stagione. Prima la vittoria (59-50; Rizzi 15) su Moncalieri nella sfida decisiva per l’accesso alla Coppa Italia, in cui potrà quindi inseguire il poker di trionfi. Poi, ancora meglio, il colpo a Udine (53-65; Nori 21, G. Gatti 16) dominando alla distanza dopo un inizio favorevole alle friulane; Peresson tenuta a 9 punti, prima volta in stagione per lei senza doppia cifra. E Udine non perdeva proprio dall’andata con Crema, che rimane dietro in classifica ma ha un 2-0 da far valere.

Elmetto - Quello indossato da Albino e Bolzano per strappare la rispettiva prima vittoria del 2021. Entrambe restano per ora in zona-playout ma l’8° posto è tutt’altro che distante. Le bergamasche alzano il muro in difesa per piegare in rimonta Vicenza (45-42), con 16 rimbalzi e 9 assist per De Gianni. Le altoatesine, in “tour de force” per recuperare il mese di stop, imposto dal blocco provinciale anti-Covid-19, non riescono a sgambettare almeno una fra Alpo, Moncalieri (nonostante 28 di Fall) e Castelnuovo, ma espugnano la tensostruttura di Mantova (55-59, Cremona 15) soffrendo per 3 quarti salvo mettere la freccia nell’ultimo.

Leader - Il disco rosso con Crema nella prima di ritorno non scalfisce il capolavoro che è stato il girone d’andata di Udine: 12 vittorie in 13 partite. Il punto esclamativo è arrivato nella battaglia con Castelnuovo, ribaltata con un parziale di 11-4 negli ultimi minuti (56-53): top scorer Blasigh (18) che conferma la sua ascesa. Importante anche il successo nell’anticipo del 18° turno, 63-54 su Alpo con l’ennesima prova super di Peresson (23 + 13 rimbalzi e 4 assist). Le friulane hanno pure allungato il loro già abbondante roster con la guardia Milani dall’A1 di S. Martino.

Metà del guado - Sta stretto l’attuale 7° posto ad Alpo, almeno rispetto alle sue brillanti abitudini. Continua a non decollare la stagione delle veronesi, che dopo il k.o. a Carugate di fine 2020 partono bene nel nuovo anno contro Bolzano (69-58 con 22 di Vespignani) ma cadono nei big match con Udine e Moncalieri totalizzando un 7/43 da 3 punti.

Piemonte felix - Viaggiano a braccetto in classifica Castelnuovo e Moncalieri, tagliando il traguardo-Coppa Italia per classifica avulsa favorevole sull’appaiata Vicenza. Le alessandrine assorbono la sconfitta nel big match con Udine, condita da un infortunio a Valentina Gatti (cedimento vertebrale, prognosi da definire mentre scriviamo), battendo Sarcedo e Bolzano con Colli top scorer in entrambe le occasioni. Anche le torinesi iniziano il 2021 con un referto giallo (a Crema) ma non sbagliano con Bolzano (74-80 con 16 di Katshitshi) né, soprattutto, con Alpo (65-61, Cordola 20 con 31 di valutazione): successo importante per spedire a distanza di sicurezza una delle più temibili inseguitrici.

Speranza - Quella riaccesa da San Martino vincendo (76-70) lo scontro diretto con Carugate, che ha così agganciato al penultimo posto, lasciando anzi sul fondo le lombarde visto il 2-0 nel doppio confronto. Le “Lupette” non assaporavano il successo proprio dall’andata contro la stessa rivale. Dopo un lungo testa-a-testa, la squadra di Francesca Di Chiara fa il break decisivo con la 2001 Nezaj (14 punti come Guarise), mentre la tripla del pareggio di Micovic (17 come L. Meroni) va sul ferro. Per Carugate quindi un altro passo indietro rispetto alla riscossa di dicembre: anche nel derby con Milano non aveva convinto.

Terremoto - Fino a Natale era andato tutto alla grande per Vicenza; l’inizio del 2021 ha portato solo guai. Non solo per le due sconfitte con Mantova e Albino, non solo per la beffarda esclusione dalla Coppa Italia per classifica avulsa sfavorevole rispetto a Castelnuovo e Moncalieri. Il peggio è stato lo strappo tra Elena Vella e coach Rebellato. Al termine della partita persa con Mantova, l’allenatore, irritato per l’atteggiamento della giocatrice, l’ha minacciata con un “Ti ammazzo”. Lui ha poi chiesto scusa, ma lei ha deciso d’interrompere il rapporto con il club veneto. Che a fine mese ha optato per avvicendare il coach, incaricando Sandro Sinigaglia.

Girone Sud // La giostra dei recuperi rilancia Nico e Patti. Restano al comando Brescia e Faenza. Infortuni di peso per le altre di vertice: Giudice a Umbertide (stagione finita) e Bona a Valdarno (out un mese)

Ascesa (1) - Dopo 6 sconfitte nelle prime 7 partite e un lungo stop per Covid-19, la Nico è un fiume in piena. Sono arrivate 7 vittorie su 7 nel frenetico calendario post-natalizio delle toscane: le più importanti contro Spezia (76-70 con 21 di Ramò e 18 con 30 di valutazione per la 2001 Frustaci) e, in modo ancora più eloquente, contro Valdarno (82-61, 5 in doppia cifra guidate dai 21 di Gianolla). Merita la citazione Ramò contro la Virtus Cagliari: 34 punti con 40 di valutazione. Ponte Buggianese irrompe così in zona-playoff e si è mossa anche sul mercato, riprendendo Veronica Perini che aveva iniziato la stagione a Firenze.

Ascesa (2) - Patti ha trovato continuità, inanellando un poker di vittorie a inizio 2021. Tutte convincenti, seppure contro avversarie non di prima fascia: +40 sulla Virtus Cagliari, +9 esterno su Firenze nella partita più difficile (doppio 22 per Galbiati e Cupido), +24 a Civitanova e +17 a Livorno. Interessante anche la crescita delle giovani Boccalato e Coppolino, perché a fronte di un quintetto all’altezza delle top, le siciliane avevano bisogno di qualcosa in più dalla panchina. Zona-playoff agganciata.

Decelerazione - Il treno in corsa di S.G. Valdarno arriva a 8 tappe vincenti di fila maltrattando Civitanova e Virtus Cagliari in avvio di 2021, ma poi le toscane trovano “disco rosso” in volata a Brescia, nonostante una rimonta guidata dalle triple di De Pasquale, e in modo più severo a Ponte Buggianese, dove erano sotto di 28 dopo 3 quarti. Giornata, questa, nerissima per la squadra di Franchini, che perde Bona per un mese (gomito lussato), ma si riscatta a Umbertide (56-67, Missanelli 13, Gregori 12).

Fossato - Fra le prime 9 della classifica e le restanti 5 si è creato un distacco forse già irrecuperabile. Non tanto in termini di punti, ma perché nessuna sembra avere il potenziale né la condizione per invertire la freccia. Nel periodo che stiamo considerando, Civitanova e Pall. Bolzano, le migliori due di questo gruppetto, hanno perso 4 volte a testa, sempre in doppia cifra di scarto; idem Livorno, 3 sconfitte e cessione di Guilavogui all’A1 di Vigarano. Cus Cagliari fermato dal Covid-19 per 3 settimane di fila; la Virtus Cagliari ha incassato due “trentelli” e un “quarantello” e il nuovo rientro di Favento è durato solo una partita.

Mazzata - Rottura di un crociato in allenamento: e Umbertide rimane senza la sua giocatrice-simbolo, Federica Giudice, che stava disputando un’altra stagione stellare (16,3 punti di media col 59% da 2 e il 41% da 3; sempre in doppia cifra tranne una volta). Le umbre – collettivo solido se ce n’è uno – stringono i denti e pur senza di lei battono nettamente Pall. Bolzano e Civitanova, per poi centrare l’accesso alla Coppa Italia nonostante la sconfitta nel recupero con Valdarno (13 per Stroscio).

Regale - Forse non dovrebbe più stupire, dopo 4 mesi di stagione, ma 12 vittorie di fila per una debuttante in A2 non riusciamo a considerarle normali. Brescia conquista altre due battaglie in volata contro potenze consolidate della categoria: contro Valdarno (62-58) Zanardi firma 21 punti con 13 rimbalzi e una tripla pesante nel finale, mentre Beatrice Olajide vince il duello con la sorella Isabella; a Selargius (56-59) in evidenza Bonomi (22 punti). Da sottolineare anche la regolarità di De Cristofaro, 7/16 da 3 nelle due partite. Poi c’è Turmel che, anche quando non produce numeri eclatanti, con i suoi 2 metri è una presenza condizionante per le avversarie.

Stop & go - Continua a scendere in campo a singhiozzo Faenza, potenziale “campione d’inverno” se riuscisse a giocare più spesso... Ancora rinvii per Covid-19 in casa romagnola: dopo il recupero del 30 dicembre col Cus Cagliari si è tornate in campo solo 24 giorni dopo, dominando l’altra cagliaritana, la Virtus. In mezzo anche un infortunio al crociato, in allenamento, per Sara Franceschini che stava portando 7 punti di media col 59% da 2. Dopo l’esonero di Rossi, Morsiani è salita da 6,5 a 16,2 punti di media.

Tra il buono e l’ottimo - Selargius, La Spezia e Firenze devono ancora far capire fin dove possono arrivare. Realisticamente, a un posto nei playoff. Il team sardo è il migliore in questo trio; ha sfiorato una gran vittoria in rimonta con Brescia (16 di Granzotto), dopo aver fatto bottino con Pall. Bolzano e a Firenze (22 di El Habbab). C’è ancora qualche speranza di Coppa Italia ma dipende dagli errori altrui. Alle liguri manca sistematicamente qualcosa nei testa-a-testa con le più forti: lo ha confermato la sconfitta di 6 con la Nico (nonostante 27 di Templari), mentre a Firenze ha vinto bene (51-64) con Packovski vicina alla “tripla doppia”: 13 punti, 11 rimbalzi, 7 assist. Le gigliate hanno dovuto ripartire dopo quasi 2 mesi di stop per Covid-19, incassando 3 sconfitte di fila contro squadre più in condizione (Patti e come detto Selargius e Spezia). Così Firenze è scesa nella bassa zona-playoff ma ha chiuso la serie negativa battendo Bolzano con 22 di M. Rossini, anche se poi ha perso con la Nico.

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