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CAPOBIANCO BIS
from PINK BASKET N.12
by Pink Basket
FOCUS di Chiara Borzì
DUE ANNI E QUATTRO MESI DOPO LA DRAMMATICA GARA CONTRO LA LETTONIA, COACH CAPOBIANCO TORNA SULLA PANCHINA AZZURRA. GLI SONO BASTATI 10 SECONDI PER DIRE SÌ UNA SECONDA VOLTA A PETRUCCI. NEL NUOVO STAFF AZZURRO ANCHE RAFFAELLA MASCIADRI E KATHRIN RESS
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Andrea Capobianco è tornato a dirigere un allenamento dell’Italbasket femminile il 13 ottobre 2019, esattamente due anni e quattro mesi dopo l’ultima partita drammatica giocata contro la Lettonia durante Eurobasket Women 2017. Una spedizione sfortunata ma moralmente vincente, che ha visto la consacrazione a livello internazionale di Cecilia Zandalasini e ha avvicinato al basket femminile nuovi appassionati grazie alle giocate di un gruppo in grado di emozionare. Tanto è stato, ma non è bastato.
Il 4 agosto 2017 la Federbasket comunica il cambio in panchina e sceglie coach Marco Crespi per la successione alla guida delle Azzurre. Con l’allenatore ex Mens Sana Siena e Baskonia, l’Eurobasket Women 2019 è deludente. L’Italia manca la qualificazione al pre-olimpico e dunque arriva un altro passaggio di testimone, che rivede proprio coach Capobianco tornare sulla panchina della Nazionale. È un ruolo verso cui l’allenatore napoletano ha di mostrato appartenenza e amore - anche dopo l’addio nell’estate 2017 – tanto da dedicare la medaglia d’argento vinta in Egitto con la Nazionale maschile U19 proprio alle Azzurre. Ecco perché il ritorno nell’Italbasket donne di Capobianco rimane una notizia felice. Coach Crespi era riuscito a creare intese con il gruppo che ha partecipato ad Eurobasket 2019, ma la chimica che l’allenatore campano ha costruito con il gruppo reduce dall’Europeo di Repubblica Ceca (e che compone tutt’oggi l’ossatura della Nazionale azzurra) può facilitare l’avvio di un nuovo ciclo.

Il secondo corso di Capobianco con l’Italbasket è nato giusto il tempo di un canestro in contropiede. “Quando il presidente Gianni Petrucci, che ringrazio di cuore per la proposta, mi ha accennato alla possibilità di tornare ho deciso in dieci secondi. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo capiti, ha capito quale fosse il mio desiderio. Da quel momento le emozioni sono state tantissime. Dell’ultimo impegno ho impresso immagini molto importanti, come il rientro di Chicca Macchi dopo l’infortunio per stare vicino alla squadra, l’ultimo passaggio di Giorgia per l’ultimo canestro contro la Lettonia, o Cecilia che gira gli occhi verso la squadra dopo aver ricevuto il premio per il miglior quintetto europeo a soli 21 anni. È stata una situazione che non si era verificata per nessun’altra nazionale europea. Per questo, quando durante il primo allenamento ho rivisto alcune di quelle ragazze ho riprovato le sensazioni stupende che ho vissuto con loro. Qualche attrice cambierà - spiega ancora coach Capobianco - ma cambierà sapendo di aver lasciato qualcosa d’importante a quelle che ci sono ora. Vogliamo provare a emozionarci, perché l’emozione è contagiosa tra noi e verso i tifosi”.
Italia fuori dal pre-olimpico, un lungo periodo di stop con cui fare i conti per costruire una squadra di cuore e cervello. “Penso e sono convinto che ogni tifoso, ogni italiano, debba solo augurarsi che ogni squadra che rappresenta l’Italia raggiunga il più alto risultato possibile - continua l’allenatore azzurro - ovviamente dispiace non aver conquistato il pre-olimpico ma cercheremo di utilizzare proprio il tempo che abbiamo a disposizione, mentre si verifica quel percorso, per fare qualcosa di positivo per noi. Il tempo in cui noi non giochiamo – ha evidenziato Capobianco - dobbiamo farlo fruttare per guardare al futuro in modo positivo. Chi mi conosce sa bene quanto posso amare questo lavoro, che baso su due presupposti di vita: capacità di utilizzo di cuore e cervello. Credo nella pallacanestro che getta il cuore in campo, perché senza cuore non si è vivi e non si può giocare. Il cuore ci permette di superare ogni difficoltà, ma serve se indirizzato dal cervello per non far disperdere energia in situazioni che non servono. Queste sono le basi fondamentali di questo nuovo corso. A partire da Cecilia o da Giorgia, o al di là dei nomi, cercherò di guardare le tante ragazze che hanno fatto bene a livello giovanile e che spero si ripeteranno a livello senior. Tutte loro devono sapere che la nostra pallacanestro avrà dei presupposti molto importanti: capacità di essere autonome, giocare di squadra, senso di responsabilità individuale. Baso il mio allenare e il mio modo di vivere sulla capacità di essere collaborativi, sull’autonomia del gioco di squadra e sulla responsabilità che si deve concepire per essere funzionali.

Crespi e Capobianco, potrà esserci continuità? “Ogni identità è simile e diversa, quindi trovo difficile spiegare in cosa io e Marco Crespi siamo differenti. Guardo il lato positivo di ogni situazione, mi piace prendere ciò che un altro allenatore ha fatto e dargli continuità. Quando sono subentrato in un club, come a Jesi, ho mantenuto quel che il mio predecessore ha fatto di funzionale ringraziandolo pubblicamente. Ma fare paragoni non rientra nel mio modo di vedere la vita e quindi non voglio farlo neppure ora. Ho stima di tanti allenatori, al di là di Marco o altri, quello che mi piace fare a volte è “rubare” qualcosa e dare al mio modo di concepire la pallacanestro anche caratteristiche assimilate dal lavoro di altri colleghi”.
Massimo Romano, Kathrin Ress e Raffaella Masciadri. “Per la scelta dello staff mi sono confrontato con la dirigenza federale, con il responsabile del Settore Femminile Gaetano Laguardia e ovviamente col presidente Petrucci. Conoscendo la qualità delle persone coinvolte, condividere è fondamentale. Massimo Romano, nuovo assistente allenatore, conosce meglio di tutti le ragazze che sono uscite dall’Under 20 avendo collaborato con Nino Molino, Massimo Riga e Sandro Orlando. Le squadre si costruiscono molto con il sapere e in questo caso lui e Kat (Ress ndr) sono perfetti. Ho avuto la fortuna di allenare Ress e in lei ho trovato qualcosa di straordinario anche come allenatrice in fieri. Lei ha fatto con Masciadri un corso allenatore nazionale di grandissima qualità ma mentre Masciadri stava già crescendo da team manager, Kat mi è sembrata adatta per il ruolo di assistente avendo già apprezzato il suo modo di essere funzionale al gioco e alle compagne, di leggere la partita. Il valore umano di queste persone e le loro capacità tecniche mi hanno portato a queste scelte”.
K.athrin Ress si è subito calata al meglio nel suo nuovo ruolo. “Il fatto di essere al raduno di Montegrotto in un’altra veste è stato strano - spiega l’ex Azzurra - però Capobianco comunque è stato super e mi ha fatto subito entrare nel nuovo ruolo. Si passa da un’altra porta, si entra nello stesso mondo in un altro modo. Ecco, questa è un po’ la filosofia che mi sono data. La porta è aperta, il tema è lo stesso, ma ho la polo invece di avere la double durante gli allenamenti! Capobianco ha spiegato chiaramente che mi ha voluto perché conosco la pallacanestro e per le tante esperienze importanti che ho vissuto da giocatrice”

Assistente della Nazionale femminile, il lavoro non dà tempo di pensarci troppo. “Capobianco mi ha messa subito all’opera quindi non ho neanche avuto il tempo di preoccuparmi. L’impatto è stato positivo, il tempo per lavorare è poco e quindi è tutto molto intenso, ma siamo professionisti e abbiamo bene in mente il compito che dobbiamo svolgere. Noi allenatori stiamo lavorando ovviamente in vista della prima partita delle qualificazioni a Eurobasket 2021 che, come sappiamo, è sempre la più importante, e un po’ anche la più delicata. Ci aspetterà la Repubblica Ceca che nel nostro girone è la squadra di testa, quindi stiamo cercando di raccogliere più dati possibili per ottimizzare il tempo che avremo disponibile a Cagliari nella finestra di novembre”.
E allora non ci resta che augurare buon lavoro a Capobianco, al suo staff e a tutte le azzurre, con la speranza che questo nuovo corso ci regali tante soddisfazioni, a partire dalla prima partita di qualificazione a Cagliari contro la Repubblica Ceca il 14 novembre. A seguire poi ci attenderà la trasferta in Danimarca il 17 novembre. Forza azzurre!