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ADOTTA UN COACH
from PINK BASKET N.05
by Pink Basket
(SA)TIRO SULLA SIRENA di Paolo Seletti
A seguito dell’esperimento sociale dello scorso mese che ha messo a nudo una insospettabile incomunicabilità tra giocatrici e staff tecnico, come se Popovich allenasse Elettra Lamborghini, o la Montalcini insegnasse fisica a Nazzareno Italiano, Pink Basket, in collaborazione con l’Associazione Italiana Coach Randagi, sposa la campagna del WWF “Adotta una foca monaca o un coach di basket femminile” e per aiutarvi ad amare queste tenere creature, vi spiega nel dettaglio cosa intendono dire quando si agitano in panchina sbavando come Sgarbi e saltellando sul posto come un barbecue di rane vive.
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NUOVA ENCICLOPEDIA TRECCANI ALLENATORE/GIOCATRICE
“Meritatevi di giocare durante la settimana”
Preparate una valigetta con mille euro in banconote di piccolo taglio, al venerdì mettetele nel cestino dell’immondizia davanti alla palestra, dopo aver controllato di non essere seguiti. Se non passa qualche altro allenatore esonerato a frugare nei rifiuti, siete in quintetto.
“Metteteci il corpo!”
A inizio partita schiantatevi sulla loro panchina come un giapponese a Pearl Harbour creando un effetto “tricheco che precipita su scolaresca”. Titolo di Studio Aperto garantito.
“Fai tagliafuori!”
Prendi l’avversaria e sollevala di forza sbatacchiandola come un polpo sugli scogli fino a che non rimane una poltiglia gelatinosa che Bruno Barbieri serve come entrèe al cucchiaio, con i capperi. Senza collarino cervicale, non è tagliafuori.
“Ribaltate il lato”
Imprimete alla palla un moto perpetuo da est a ovest e viceversa senza che a nessuno venga in mente di guardare il canestro. Genera l’effetto “pubblico di Wimbledon” sulla difesa, è vagamente ipnotico ma non serve a niente, di solito scadono i 24” e fate la figura di Toninelli a “Chi vuol essere milionario”, ma al coach dà grande senso di controllo e ipertrofia all’ego.
“Comunichiamo!”
Durante la transizione difensiva trasformare il campo in un matrimonio messicano, urlando improperi tipo porto irlandese, o Parlamento italiano. Genera l’effetto “battaglia del Little Big Horn” e gli avversari gettano armi e borsette e si danno alla fuga, ma come ben sapete il panico nel basket femminile è contagioso, quindi in campo rimane solo l’arbitro a fare il sudoku.
“Aggrediamole subito”
Attendere il pullmino avversario al parcheggio con passamontagna e coltellino nel bomber. Farsi consegnare la lista R e costringerle a schierare Maria De Filippi in post medio, la Merkel come straniera e le Donatella a disegnare i giochi durante i time-out.
“Non guardiamo il punteggio, continuiamo a giocare con fiducia”
Siamo sotto di 30, spegniamo il tabellone che anche il Generale Badoglio mi sta chiedendo le dimissioni.
“È tutta la settimana che vi dico che tira da tre”
Siamo sotto di 30 ma la colpa è vostra che non seguite il mio geniale piano partita preparato dagli assistenti Mignolo e Prof.
“Ho vinto”
Levatevi da davanti, la Hall of Fame, il monte Rushmore, il Trono di Spadeeeeee!!!
“Avete perso”
Questa squadra? Mica la alleno io! Ma no, ma va’, sono il supplente, il capoallenatore aveva il Lupus eritematoso sistemico.