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DA UNDERDOGS A CAMPIONI IN 3 GG

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ARIANNA ARADO

ARIANNA ARADO

PALLA E PSICHE di Linda Moranzoni - Team Psicosport®

Siamo alle porte delle Final Eight di Coppa Italia di serie A2 e, come da tradizione, è impossibile fare conti. Tutto si resetta, si gioca ad armi pari e come spesso accade è la squadra meno attesa a mettere in campo prestazioni sorprendenti. Come è possibile?

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È ancora vivido il bellissimo spettacolo offerto dalla Coppa Italia maschile: la Reyer Venezia si qualifica per un soffio, grazie ad una serie di “fortunati eventi”: dopo un periodo di buio totale, strappa il biglietto per Pesaro con l’ultimo posto disponile.

Quanto ha inciso sul rendimento in campo l’arrivarci da sfavorita? La stessa cosa è successa anche dall’altro lato del tabellone, con Brindisi qualificata come settima che arriva a giocarsi la finale con Venezia in una sfida fuori da ogni pronostico.

Anche la A2 femminile non è nuova a questi “ribaltoni”: pensiamo al 2018 in cui Crema, da cenerentola del suo girone si è trovata ad affrontare in finale l’altra sfavorita, Bologna, in una partita al cardiopalma, vinta poi dalle lombarde di soli due punti.

Da una parte, dunque, abbiamo underdogs caricati a mille e dall’altra teste di serie che offrono prestazioni incolore e disastrose. Considerata la frequenza con cui si verificano questi miracoli sportivi da Coppa Italia, non può essere un caso. L’indiziato numero uno è il peso delle aspettative.

Le aspettative possono indubbiamente essere un buon motore motivazionale nel momento in cui sono tradotte in obiettivi di processo e comportamenti agonistici, non quando il focus viene spostato sul risultato, come potrebbe accadere per i favoriti. Il risultato non è controllabile, dipende da troppi fattori che la squadra e ogni atleta al suo interno non possono gestire e che inevitabilmente generano ansia, non appena qualcosa non va secondo i piani.

Di contro, posto che naturalmente nessuno va in campo per perdere, gli sfavoriti non hanno ambizioni dichiarate di successo e il loro focus sarà spostato sulla prestazione: giocare al meglio delle potenzialità, un canestro alla volta, e vedere cosa succede.

Cosa fare, allora, per ottenere il massimo da questo appuntamento?

1- Focus sul processo: concentrarsi sul piano gara e sull’esecuzione tecnica, tenere la mente sul presente, senza fughe in avanti sul risultato né stop sugli errori commessi.

2- Fiducia: affidarsi e fidarsi delle proprie capacità e di quelle dei compagni. Farsi sentire in campo e dalla panca con rinforzi positivi, minimizzando gli errori ed esaltando sempre le scelte corrette.

3- Crederci! Le tre partite in tre giorni della Coppa Italia sono un momento magico: i tempi ristretti tra una partita e l’altra, la condizione di trasferta prolungata sono per Underdogs e Teste di serie un’occasione d’oro per rinforzare il team spirit, limando le criticità o consolidando le dinamiche che funzionano, per un finale di stagione in crescendo. Che vinca la squadra…Più preparata mentalmente!

Questa rubrica è tenuta da Psicosport, una realtà che utilizza la Positive Psychology con atleti e allenatori, dai settori giovanili all’alto livelloagonistico, per rispondere alle principali criticità che si incontrano sul campo di gara e di allenamento, per migliorare performance individuali eottimizzare il rendimento di squadra.

CREMA FESTEGGIA LA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA DI SERIE A2 2019, BISSANDO IL SUCCESSO DEL 2018.

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