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GUERRE STELLARI
from PINK BASKET N.30
by Pink Basket
INSIDE A1- Di Francesco Velluzzi
LA SERIE A1 RIPARTE DALL’OPENING DAY DI MONCALIERI. LE FAVORITE SONO ANCORA VENEZIA E SCHIO, MA ATTENZIONE ALL’OUTSIDER VIRTUS BOLOGNA, CHE HA FATTO UNA CAMPAGNA ACQUISTI SONTUOSA. DIETRO, TANTE HANNO QUALITÀ ED ENTUSIASMO PER FARE BENE. LA NOSTRA ANALISI SQUADRA PER SQUADRA
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TOP TEAMS Venezia e Schio in Eurolega. Due squadre italiane nella coppa dei grandi. Che da anni è impossibile vincere. Ma noi ci siamo. La Reyer Umana Venezia, campione d’Italia e il Famila Beretta Schio che da sempre domina la scena e che in Eurolega ha sempre recitato un ruolo importante, pur fallendo l’accesso alle fasi finali. Ma proprio Schio, che, avendo ceduto scettro e scudetto di regina d’Italia a Venezia, doveva passare dai difficili preliminari, ha agguantato l’Eurolega, organizzando il preliminare nella sua tana, con lungimiranza e intelligenza, e regolando Valencia e Bourges, una dopo l’altra, non proprio due squadrette, e ha regalato un’altra stagione bellissima durante la settimana ai suoi splendidi tifosi che potranno tornare felicemente al PalaRomare.
Schio ha fatto un po’ di rivoluzione, ma tenendo lo zoccolo duro, cioè quelle che in questi anni hanno dato anema e core. Cioè Giorgia Sottana, Francesca Dotto e Sandrine Gruda. Che hanno regolato le ex orange Yacoubou, Miyem e Godin, tutte rientrate alla base di casa. Schio ha lavorato sul futuro che era già cominciato con Keys e Andrè, ma ora c’è una chance per Costanza Verona che a Sesto San Giovanni ha dimostrato di essere da top club e Beatrice Del Pero. Quando si riprenderà, tornerà De Pretto che, però, finora non ha dato il contributo, soprattutto offensivo, che ci si aspettava. Ma ha ancora un anno di contratto. La rivoluzione del club che è da sempre la culla del movimento, grazie all’impegno passionale e familiare di Marcello Cestaro e al lavoro indefesso di Paolo De Angelis, è tecnica. Nel senso che dopo quattro anni c’è stata la separazione con Pierre Vincent. Ma il tecnico francese è stato sostituito da un altro allenatore straniero: Georgios Dikaioulakos. Tecnico greco di fama internazionale che si è portato dietro anche un vice dal suo paese, Petros Prekas. Le altre straniere, la confermata Mestdagh e le nuove Laksa, Collier e Grigalauskyte, dovranno fare la differenza nell’ambito nazionale. Per provare a riprendersi quello scudetto che ora è cucito sulla maglia dell’Umana Reyer Venezia. Per ora si è già ripresa la Supercoppa Italiana, superando all’ultimo respiro proprio le lagunari che l’avevano vinta lo scorso anno. La decide in un finale al cardiopalma Kitija Laksa, poi premiata MVP.
Venezia riparte dal tecnico Romano e da una certezza di casa nostra: Francesca Pan. Verrà premiata come Mvp italiana della passata stagione. E il riconoscimento lo merita tutto. Come lo merita la passione del dirigente Roberto De Zotti, anche lui tra i premiati della stagione precedente. Insieme a Natasha Howard. Bestagno, Carangelo, Attura e Penna, più Madera sono l’asse italiano della squadra oro granata che ha dato un’immensa soddisfazione al padre-padrone e sindaco Luigi Brugnaro. Venezia è alla pari di Schio nella corsa al titolo che vuole difendere. Ma dovrà fare i conti con lo stress e l’impegno dell’Eurolega che non deve essere solo una vetrina, ma una sfida importante da portare avanti. I punti l’Umana li chiede soprattutto a Yvonne Anderson, l’esperienza la dà la solita Petronyte. Insomma, squadra forte, da corsa, gruppo compatto e vincente perché le italiane sono insieme da tanto, alcune nella Reyer ci sono pure cresciute, andando poi a migliorarsi. Pan e Penna su tutte, negli Stati Uniti.
OUTSIDER Se Venezia e Schio pensano di lottare per lo scudetto, non pensino però che sia soltanto una corsa a due. Perchè il campionato che parte da Moncalieri, con il ritorno all’amato Opening Day, ha una nuova pretendente, e particolarmente ambiziosa. È la Virtus Segafredo Bologna che tra i maschi continua a dare delusioni e dispiaceri alla corazzata Olimpia targata Armani. Ma ora vuole imporsi pure con le donne. L’operazione di inglobare quel che era stata la simpatica banda creata dal mitico Civolani a Bologna, è stata intelligente. Ma, in perfetto stile manageriale e con un colosso come Segafredo, che nello sport investe e ci crede, la Virtus ora punta ad abbattere la dinastia di Schio e a insediarsi con Venezia al vertice. Per farlo ha chiamato in panchina un tecnico che l’esperienza l’ha fatta, e anche bene, soltanto con i maschi, Lino Lardo. Ma che da un anno è stato scelto da Gianni Petrucci per guidare la Nazionale femminile che una guida non la trovava più. Il primo impatto all’Europeo è stato purtroppo tremendo. La nostra Italia ne è uscita malissimo, perdendo ancora una volta l’occasione per dare visibilità, importanza e credibilità a un movimento che oggi patisce la potenza del calcio. Ma Lardo, che ha sempre in casa “l’aiutino” della compagna Malì Pomilio, che “qualcosa” nel basket donne da giocatrice ha fatto, vorrà riscattare l’Europeo andato male e metterà tutta la sua energia e il suo sapere nella Virtus Bologna che non ha badato a spese. Soprattutto, riportando in Italia quella che è la stella riconosciuta del movimento e ha preso il posto delle immense Macchi e Masciadri: Cecilia Zandalasini. Lei, di rientro dal Fenerbahce, dovrà dare quel qualcosa in più a una squadra che punta pure sull’esperienza e la classe di Sabrina Cinili. Allen, Turner e Dojkic sono le straniere - ma Zanda dovrà essere la vera straniera della Virtus. Barberis, Ciavarella e Battisodo le altre certezze italiche, a cui si aggiungono i centimetri di Laterza. Tassinari e Tava sono il collante e le bandiere.
PUNTANO IN ALTO Cosa dice il resto se Venezia e Schio sono ai vertici e Bologna vuol provare a sgambettarle, prima di spodestarle? Che ci sono altri club storici che danno lustro, orgoglio e dignità al movimento. Perché partono innanzitutto dalla passione di chi gestisce. Parliamo di Ragusa e San Martino con l’impegno di Stefano Passalacqua in Sicilia e di Vittorio Giuriati in Veneto. Tifosi veri, prima che imprenditori. La Passalacqua Ragusa c’è sempre, difficile che possa inserirsi nella lotta per il tricolore. Ma guardiamo con il sorriso al ritorno della sfortunatissima Marzia Tagliamento che ha lavorato duro per riprendersi dopo la rottura del crociato. È lei l’icona della squadra di Gianni Recupido, come Marcella Filippi (che raccontiamo in copertina) brilla nella familiarità pane e salame del Fila San Martino di Lupari. Se tutte le ragazze che si approcciano al basket avessero la voglia di Marcella, forse avremmo delle campionesse in più. A guidarla ci sarà Lollo Serventi (al posto di Larry Abignente) che, a proposito di passione, del movimento è un dirigente honoris causa. Oltre che un bravo allenatore che, infatti, riceve il premio della Lega per il lavoro dello scorso campionato a Bologna. Lollo cercherà di inserirsi nella lotta playoff. Dove un posto di diritto spetta all’Allianz Geas Sesto San Giovanni. Che è forte, innanzitutto di un marchio prestigioso che ha deciso di rinnovare. Il Geas ha salutato Oroszova, ma ha tenuto lo zoccolo duro, a cominciare dalla intramontabile capitana Giulia Arturi che ha la stessa voglia di Filippi, ma che da anni pensa anche al futuro extra basket e ora accoglie giocatrici e amici nel suo nuovo ristorante a Milano. La squadra è buona, collaudata. La manager Edy Cavallini, che viaggia sempre in coppia con la coach straconfermata Cinzia Zanotti, ha portato nel gruppo anche i centimetri e il talento di Valeria Trucco. La pivot Ercoli è una colonna come Arturi. Il Geas può riuscire a entrare tra le prime quattro.
ENTUSIASMO L’appetito vien mangiando, è il caso di dirlo se si parla del La Molisana Campobasso che ormai è una realtà del movimento. E con Segafredo e Famila è un altro dei gruppi della grande gastronomia che si sono legati al basket femminile. Merito di Rossella Ferro che si è innamorata del basket e di Mimmo Sabatelli. Che, infatti, potrebbe essere coach a vita. Ma Campobasso, che ha puntato pure sull’Europa, dovrà migliorare i suoi risultati. Ha cambiato tantissimo, prendendo Trimboli, Nicolodi e Togliani e credendo nell’esperienza di Premasunac. Ora è il momento di far qualcosa di più. Stesso discorso che fa la Dinamo Sassari, abbinata alla squadra maschile. Stefano Sardara, che a fine stagione vorrebbe lasciare, ha raddoppiato l’impegno per non rischiare e dare ai suoi tifosi pure la vetrina dell’Eurocup. Che serve agli sponsor. In panchina c’è saldamente il bravo Antonello Restivo. La capitana è sempre Arioli. Ma con Moroni e Orazzo le
italiane crescono. Chiaro bisogna trovare un’altra Burke che nel torneo scorso fu capocannoniera, saprà esserlo Margaret Lucas? Il Limonta Costa Masnaga va avanti ancora col talento della straordinaria Matilde Villa. A proposito di macchine da punti, lei è sicura di garantirli. Il premio di Mvp giovane non era neanche quotabile. Giusto e scontato. USE Scotti Empoli tiene bene dal punto di vista strutturale e societario. Cioni in panchina, Narviciute in campo sono garanzie di solidità. C’è la voglia di riscatto di Sara Bocchetti che si è involuta a Battipaglia e non ha fatto il salto di qualità per ambire a una big o all’azzurro, ma ora ha più libertà e responsabilità. Squadra forse più debole di quella dello scorso anno, ma Empoli è sempre una polveriera.
CORSA SALVEZZA Broni lotta per salvarsi, come le neopromosse Moncalieri e Faenza che si affacciano nel nuovo mondo con tanta freschezza. Rivedere Faenza che per una vita è stata Omsa è bellissimo. Sguaizer ha fatto un bel lavoro, Moncalieri fa da padrona di casa all’Opening, ma poi dovrà combattere. Non ha razziato il mercato di italiane a caccia di squadra, ma si basa sul suo gruppo. A volte può bastare. Lotterà per salvarsi pure Lucca che ha ringiovanito e cambiato guida, Andreoli. Ma non molla. E con lo stesso spirito di sempre va avanti. Più di una volta ha stupito tutti. Gilli e Natali hanno voglia di riscatto.