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FOCUS EUROPA

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CREMA SUPREMA

CREMA SUPREMA

ALTRI MONDI di Marco Taminelli

RUSH FINALE PER LE COMPETIZIONI EUROPEE. EUROLEGA, EUROCUP E UNA SPRUZZATA DI EUROBASKET NELL’ANALISI AFFIDATA A PAUL NIELSEN.GIORNALISTA INGLESE, CON PENNA GRAFFIANTE, ANCHE NEI GIUDIZI SU ZANDALASINI, SOTTANA E LE SQUADRE ITALIANE.

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Non si può non partire dalla competizione regina. In arrivo ad Aprile le F4 di Sopron dove si affrontano Ekaterinburg (campione in carica), Kursk, Praga e Sopron. Tempo di analisi e pronostici per la massima competizione continentale.

“Ekaterinburg credo sia, ancora, la chiara favorita della competizione, ed è una sorta direi di dejà vu rispetto alla scorsa stagione. Le russe non avranno in questa edizione una fuoriclasse come Maya Moore, ma hanno aggiunto la qualità di Courtney Vandersloot e Kayla McBryde. Sono una squadra profonda, con la miglior frontline tra le partecipanti, dove tutte possono segnare e fare un gran lavoro a rimbalzo. In pratica tutte le giocatrici possono essere protagoniste, con l’ambizione di diventare potenziali MVP. Le connazionali della Dynamo Kursk potrebbero rappresentare la prima minaccia per l’UMMC. Hanno battuto le rivali recentemente nel campionato russo, una vittoria che può valere molto in termini di consapevolezza per la truppa di coach Lucas Mondelo. Grande allenatore che può essere un importante valore aggiunto, soprattutto quando si tratta di vincere gare che arrivano punto a punto nel finale. Attenzione ovviamente al talento di Breanna Stewart ma occhio anche a Sonja Petrovic, che sta salendo di colpi proprio nel finale di stagione. Sopron e Praga sono le due underdog che cercheranno la sorpresa. Le ungheresi hanno Candice Dupree ed Yvonne Turner sempre pronte a colpire nei momenti chiave delle sfide, le ceche vantano altrettante potenziali match winner con Alyssa Thomas e Valeriane Ayayi”.

Eurolega che ha riservato solo delusioni in casa italiana: Schio, dopo una profonda rivoluzione, ha mancato il traguardo dei quarti di finale. Le venete poi hanno strappato un posto nelle prime 4 in Eurocup rimontando Cukurova, ma non sono riuscite a qualificarsi per la finale.

“È uno dei classici casi in cui puoi vedere il bicchiere mezzo pieno, oppure mezzo vuoto. Schio ha cambiato completamente pelle ad inizio stagione, quindi erano preventivabili degli scossoni. Ma sicuramente non il terribile 0-7 iniziale. Troppi errori e poca aggressività, visibile anche nei dati statistici. Ad esempio quasi sempre il Famila è stato travolto a rimbalzo. Bella la reazione invece in Eurocup con la rimonta vincente su Cukurova. Con Nadezhda è stata una sfida equilibrata ed interessante: Schio secondo me aveva tutte le possibilità di ribaltare il risultato dell’andata e strappare il successo finale. Purtroppo, ancora una volta, non è stato in grado di lavorare duro sulle piccole cose, invece che basarsi solo sulle qualità balistiche di una realizzatrice, peraltro straordinaria, come Allie Quigley”.

Se l’Italia piange la Turchia, sicuramente, non ride. Ancora una delusione per il Fenerbahce, per la seconda volta consecutiva fuori dalle F4 nonostante i tanti investimenti.

“Molti appassionati, leggendomi, sono convinti che io non ami il Fenerbahce. In realtà si sbagliano davvero. Ho un grande rispetto per questo club, considero Birsel Vardarli Demirmen una sorta di eroina. Nessuno ha investito così tanto tentando di vincere un’Eurolega, senza peraltro riuscirci. C’è un problema a monte io credo, penso stiano facendo dei passi indietro invece che avanti. Hanno preso molte decisioni discutibili ad inizio stagione, fattori che ho rilevato prima dell’inizio del torneo. Semplicemente roster, coaching staff e dirigenti non sono abbastanza competitivi per arrivare al traguardo che si sono prefissati. Si può discutere di questo, ci mancherebbe, ma hanno fallito ancora una volta le F4, e questo resta un fatto innegabile”.

Situazione Fenerbahce che ci interessa da vicino vista la presenza di Cecilia Zandalasini e Giorgia Sottana nella squadra di Istanbul. Al netto delle reciproche differenze, stagione sino ad ora più ombre che luci in maglia gialloblù per entrambe. Quali le possibili evoluzioni?

“Anche in questo caso cercherò di essere molto chiaro e diretto. Posso sicuramente comprendere le loro motivazioni per firmare con il Fenerbahce. Squadra ricchissima che offre ottimi contratti, occasioni onestamente irrinunciabili per ogni giocatrice. A questo aggiungi l’opportunità di giocarsi i massimi traguardi con un club prestigioso. Sottana credo sia incredibilmente sottostimata dallo staff tecnico. E’ stata messa ai margini delle rotazioni, nonostante sia in grado assolutamente di poter dare un contributo molto positivo alla causa. Un autentico schiaffo per una giocatrice della sua qualità che non merita, nel modo più assoluto, questo trattamento.

Diversa la situazione per “Zandi”. Non credo fosse la situazione tecnica adatta alle sue caratteristiche. L’ho ricordato subito nelle mie dichiarazioni su Twitter all’annuncio del suo ingaggio in maglia gialloblù. Non è semplicemente il contesto giusto per farle esprimere al meglio il suo talento, anche se spero ovviamente che le cose possano cambiare nel prossimo futuro. Lei ha reagito alla grande impegnandosi allo spasimo, ma credo abbia bisogno di una squadra meno irregimentata per esprimere il suo gioco. Più libero e più adatto a squadre che possono lasciarla andare a briglia sciolta, sfruttando la sua creatività ed il suo enorme potenziale legato ad una produzione offensiva da giocatrice di grandissimo livello”.

Poca fortuna anche per Venezia in Coppa, brucia l’eliminazione contro Montpellier dopo aver sprecato ben 19 punti di vantaggio accumulati nella sfida di andata.

“Parlavo proprio della Reyer prima della sfida con Riga per le qualificazioni in Eurolega. Nonostante la qualità del roster credo ci possano essere problemi di chimica. Posso aver sbagliato, oppure averci visto giusto, ma una cosa visibile nelle loro gare è che, spesso, quando ci sono delle difficoltà faticano a venirne fuori. Un peccato perché credo che Venezia abbia organizzazione e spinta per provare a salire di livello nelle competizioni internazionali. E credo che davvero possano farcela”.

Ora una nostra curiosità, da dove nasce la tua grande passione per il basket femminile internazionale? Il Regno Unito viene considerato ai margini della grande pallacanestro, sia maschile che femminile.

“La cosa divertente è che la mia grande passione, per il basket internazionale femminile, è nata proprio in Italia. Certo mi è sempre piaciuta la pallacanestro femminile ma la “scintilla”, che ha fatto diventare questo interesse qualcosa di travolgente, ha inizio con il torneo FIBA U16 disputato a Napoli nel 2009. La dedizione, la voglia, il coraggio di queste giovanissime atlete mi contagiò, da allora sono un pretoriano del basket femminile. Credo che possa piacere o meno ma soprattutto merita maggior rispetto, e credito, da parte di tanti appassionati. Ho incontrato infatti molto scetticismo attorno al basket in rosa, che invece è ricchissimo di storie e ragazze straordinarie, ormai il “women’s basketball” è nel mio DNA”.

Non potevamo non chiudere con l’analisi ed i pronostici per Eurobasket 2019. Quali a tuo parere le favorite e le prospettive per l’Italia.

“Credo potrà essere un torneo davvero epico. Tante le incognite e, come ogni rassegna iridata, avrà una grande dose di imprevedibilità rispetto ai pronostici della vigilia. Pochissime squadre sono riuscite a realizzare due successi consecutivi in queste competizioni, ed è curioso come tre delle grandi favorite si trovino tutte nel gruppo 3, Belgio, Russia e Serbia. Quindi l’interesse e l’asticella del torneo sarà già altissima sin dal principio, ed è molto difficile avventurarsi realmente in un vaticinio oltre il primo turno.

Per l’Italia ci sarà una grande opportunità. La squadra ha avuto qualche passaggio a vuoto durante le qualificazioni ma la squadra ed il gruppo hanno dimostrato di esserci sempre. Coach Marco Crespi ha fatto un eccellente lavoro ed ora può concentrarsi su come fare il meglio in questo Europeo dove l’equilibrio sarà massimo. Se le azzurre giocheranno con poca cattiveria e qualità rischiano di essere le fanaline di coda del loro gruppo (con Ungheria, Turchia e Slovenia, ndr), al contrario con una grande applicazione ed un gioco eccellente saranno a mio parere protagoniste e possono anche mirare a vincere il loro girone. La chiave, come ovvio, saranno Sottana e Zandalasini, ma come ricordavo l’Italia è un gruppo forte. E quindi tutto il cosiddetto “supporting cast” dovrà fare un passo avanti. L’ascesa di Andrè potrebbe essere il regalo, la ciliegina sulla torta per dare anche un’ulteriore dimensione futuribile alla squadra da qui al 2023 o 2025, penso anche alle giovani promesse Panzera e Gilli ad esempio.

Quando penso alla nazionale italiana mi viene sempre in mente comunque Raffaella Masciadri. Sarà davvero strano non vederla al via in questo torneo, tassello da sempre importante dentro e fuori il parquet. Difficile rimpiazzare una leggenda come lei, dovranno essere le altre grandi leader a prenderne in mano il testimone”.

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