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MARA RISPODE di Mara Invernizzi

Perché nella pallacanestro femminile non si valuta l’ipotesi di modificare l’altezza del canestro in modo da agevolare le atlete nelle loro prestazioni fisiche cosi come accade in altri sport? Luca Curti (Giussano)

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L’argomento riguardante la possibile modifica, ovvero la riduzione, dell’altezza del canestro nella pallacanestro femminile è stato più volte motivo di dibattito e confronto da parte di atleti, tecnici, tifosi e addetti ai lavori. Molti sono i sostenitori che vorrebbero diminuire l’altezza dell’anello di circa 20 cm e quindi passare dall’attuale 3,05 m a un certamente più raggiungibile 2,85 m promuovendo così le prestazioni fisiche e atletiche delle nostre giocatrici che potrebbero rendere lo spettacolo della pallacanestro in “rosa” di certo più accattivante e scenografico.

Esistono infatti molteplici esempi in ambito sportivo femminile che dimostrano come sono state già adottate regole che favoriscono questo tipo di aspetto, troviamo infatti nella pallavolo una rete più bassa, nel golf una distanza delle buche più prossima e nel tennis una durata della partite (nei tornei del Grande Slam) inferiore per le donne. Sono state fatte in passato, in occasione di alcune manifestazioni importanti come la Coppa Italia Femminile, sperimentazioni in tal senso; le partite venivano giocate con i canestri abbassati, e di certo non sono mancate occasioni di schiacciate, alley-oop e rimbalzi spettacolari. Il pubblico è apparso di certo più coinvolto ed entusiasta, così come le giocatrici stesse.

Purtroppo ogni volta che si è discusso in merito a un ipotetico cambiamento si concludeva il tutto velocemente senza poter davvero valutare i pro e i contro per dei motivi pratici legati ai costi che si sarebbero dovuti affrontare per regolamentare l’attrezzo, in questo caso il canestro, in molti, troppi campi. Inoltre la decisione dovrebbe essere presa a livello internazionale e quindi coinvolgere le federazioni di pallacanestro, le leghe e la FIBA per unificare tutto il movimento mondiale di pallacanestro femminile verso un futuro magari meno paritario con quello maschile ma di certo più divertente e spettacolare.

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