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PRENDI UNA STELLA

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E' NATA UNA STELLA

E' NATA UNA STELLA

IL BASKET VISTO DA UN MARZIANO di Linda Ronzoni

Su Marte il 21 giugno di ogni anno parte il campionato di "Prendi una stella".

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Le stagioni su Marte sono due: dal 21 dicembre al 20 giugno c’è la stagione delle lune, caratterizzata da una luce bluastra e un clima freddo con temperature che vanno da meno 20 a meno 50 e di solito si dorme; e la stagione delle stelle che va dal 21 giugno al 20 dicembre e che è caratterizzata da una luce giallo calda, tendente al rosso, e dal passaggio di moltissime stelle che sfrecciano a poche decine di metri dal suolo marziano.

È in questa stagione che parte la difficile caccia alle stelle, così divertente ed eccitante da essere diventata uno sport nazionale, con tanto di campionati e premi. Ci si organizza in squadre e con un apposito retino composto di uno stelo di lunghezza variabile e di una parte finale a maglie di grafene, un materiale elastico ma resistente ad altissime temperature che da voi è stato scoperto pochi anni fa ma che noi usiamo da millenni, si cerca di catturare le stelle.

Il gioco sembrerebbe semplice se non fosse che le stelle non solo sfrecciano a una velocità media di 50.000 km all’ora ma cambiano traiettoria continuamente schizzando apparentemente senza motivo a destra e manca, come in una danza isterica. Ci sono un paio di religioni su Marte che spiegano questo moto insensato asserendo che le stelle siano dotate di un intelligenza raffinatissima e che quindi giochino anche loro un campionato che si chiama "Non farti acchiappare dai marziani". Fatto sta che per prendere una stella ci si può impiegare mesi.

Il campionato finisce, ogni anno, quando una squadra può dimostrare di aver acchiappato 10 stelle avendole messe in una teca sotto vetro, o meglio un materiale simile al vostro vetro che su Marte si chiama Stellax è trasparente e resiste al calore. La cerimonia che celebra la vittoria e l’assegnazione dello scudetto è meravigliosa.

La squadra vincente sta su un podio circondata da tutte le altre squadre e tutte assieme al grido di 星を⽣生きる (viva le stelle) aprono le loro campane di vetro e liberano centinaia di stelle che ricominciano a schizzare impazzite, illuminando il cielo di saette argentee che stordiscono tutti i presenti, elettrizzati da tale radiazione elettromagnetica. La squadra che vince ha diritto a un viaggio premio sulla stella più grande, la nana gialla: il Sole. Ma questa è un’altra storia ve la racconterò un’altro giorno.

Intanto se qualcuno vuole partecipare al campionato di Prendi una stella, io sto partendo tra una settimana, mandatemi una mail e cominciate ad allenarvi.

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