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SPAGNA MATERIE PRIME

all’americano (con basi arricchite di formaggio); pizze rotonde, in pala, in teglia alte, basse, friabili o morbide, insomma una varietà impressionante. Aggiungendo a questa varietà di impasti e stili gli ingredienti provenienti da tutto il mondo, culture vicine e lontane finiscono per contaminarsi, creando listini nei quali convivono pizze in stile ebraico, libanese, italiano, spagnolo, russo e indiano; troviamo la Margherita napoletana insieme alla Pepperoni americana, la Diavola insieme alla Grilled Curry Chicken e così via. La caratteristica che rende interessanti i consumi ed accomuna la nostra cultura ad una metropoli cosmopolita come Abu Dhabi è che tutti amiamo e mangiamo la pizza almeno una volta a settimana; in alcuni uffici ci sono dei veri e propri pizza day settimanali e non ne avanza mai una fetta!” conclude Francesco Lentini.

Lasciamo ora Abu Dhabi e proseguiamo il nostro viaggio nella penisola iberica. A guidarci troviamo Nicola Baraldo che, dopo essere stato per anni un appassionato consumatore di pizza, ha deciso di intraprendere un’attività di ristorazione professionale a Barcellona, in Spagna: “Quando sono arrivato a Barcellona, una ventina d’anni fa, non ho trovato un riferimento che soddisfacesse il mio palato di Italiano emigrato. Ero più concentrato sull’esplorazione della cucina spagnola che a cercare una pizzeria italiana”. Prosegue Nicola: “Quando ho deciso di avventurarmi a diventare un pizzaiolo professionista, nel 2010, ho fatto circa 18 mesi tra formazione e gavetta in Italia prima di aprire il mio primo punto vendita a Barcellona. Oggi quest’avventura si è trasformata in due attività differenziate di ristorazione e pizzeria italiana in stile napoletano: un locale tradizionale e uno solo di delivery. Per quanto riguarda il reperimento delle materie prime, in Spagna ho trovato molta difficoltà nell’approvvigionamento di farine selezionate e macinate appositamente per l’impasto della pizza, così come mozzarelle e latticini locali, che spesso non sono all’altezza delle nostre aspettative ed abitudini di sapidità. Per salumi ed insaccati invece ho trovato ottimi fornitori ed alcune eccellenze, come ad esempio il prosciutto crudo iberico. Per il resto, ordino regolarmente dall’Italia prosciutto cotto di alta qualità e salame dolce e piccante. A proposito dei gusti e delle preferenze, contrariamente a quanto accade per gli Italiani, gli Spagnoli preferiscono le pizze bianche, spesso arricchite con verdure, pesto, fiori di zucca, che ricordano loro il sapore di alcuni piatti locali.

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Infine, Nicola esprime una considerazione sui prezzi: “Le mie attività sono entrambe in zona universitaria. All’inizio, ero l’unico ristoratore italiano ma nel tempo è aumentata molto la concorrenza a causa della nascita di altri locali di ristorazione italiana. Ho trovato la mia nicchia e mi sono ritagliato la mia clientela, anche allargando l’attività con il laboratorio specializzato in delivery, che ho inaugurato poco prima del Covid. La situazione in Spagna è stata complessa e, a livello locale, mi sono impegnato in attività solidali: ogni lunedì prendevo gli ordini e distribuivo le pizze gratis ai medici dell’ospedale di zona. Per me il periodo pandemico è stato anche un’opportunità di studio e comprensione dei cambiamenti del mercato, tanto che oggi faccio poco meno della metà del mio fatturato con la delivery. Dovendo pagare circa il 20% in più sulle materie prime importate, i miei prezzi sono saliti nel tempo fino a creare una forbice importante fra me ed altri pizzaioli in zona: le mie pizze vanno dagli 8€ ai 27€ (per formato e condimenti, aggiunte etc.) ma la conquista della clientela italiana e locale è frutto di grande impegno, costanza nella qualità e comunicazione. Rispetto ad altre proposte ed alle grandi catene, faccio valere il servizio impeccabile con la consegna a caldo delle pizze e con la qualità e la ricercatezza tipicamente italiane nel gusto”.

In conclusione, potremmo parafrasare il detto: “paese che vai, pizza che trovi” ma parlare con persone esperte e professionisti di settore che raccontano realtà così diverse, seppur accomunate dalla stessa passione, ci racconta che la pizza italiana è sempre più una grande ambasciatrice di convivialità, capace di farci sentire a casa ovunque, ai quattro angoli del globo.

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