Rivista Gratuita di Astronomia, Ufologia e CQ CQ Anno 2016
Direttore FRANCESCA ABATE
Polvere di Stelle
Foto del Mese Il caso Ummari del 6 Agosto 2001
L'SWL
di Francesca Abate
di Daniele Giaccari
Forse non tutti si ricorderanno del Sig. Carmelo Tamburello e dell'avvistamento avvenuto nella località siciliana di Ummari, piccolo centro vicino Trapani il 6 Agosto 2001. A differenza di molti altri casi che consistono più che altro in testimonianze senza l'ausilio di foto o filmati questo caso è stato a suo tempo a dir poco interessante. Mi pronuncio in questa maniera perché il testimone anzi i testimoni Carmelo Tamburello e sua moglie Angela filmarono per 4 minuti e trenta un oggetto volante che stazionava sopra la loro casa. In quel caldo giorno di agosto, durante il primo pomeriggio, i due coniugi udirono il rumore di caccia militari che stavano volando nella zona di Ummari e paesi adiacenti creando dei veri boati. I coniugi che si trovavano all'interno della propria abitazione furono richiamati poco dopo dal figlio che spaventato asseriva di " vedere una “stella " in cielo. Tamburello uscì fuori a vedere. Alzando gli occhi al cielo vide accanto al Sole che era allo zenit un "altro piccolo Sole molto più piccolo ma luminosissimo". Incuriosito rientrò in casa per prendere un binocolo. (...) segue a pag. 2
Tripletto nel Leone di Fabio Mortari
Snake Nebula di Fabio Mortari
Corsi di Astronomia e Osservazioni con il Telescopio a Roma
L'SWL, dall'inglese "Short Wave Listner", è un appassionato che ha l'hobby del radioascolto, soprattutto delle onde corte. La sua attività principale, consiste nell'ascoltare i radioamatori nelle bande HF (le onde corte, appunto!), ma anche nelle altre bande, come le VHF, le UHF, ecc... Ma questa è solo una descrizione "ufficiosa" del radioascoltatore, perchè non è vero che si ascoltano solo i radioamatori, ma anche tutto quello che "capita a tiro". Quindi ci si può mettere all'ascolto delle varie stazioni broadcasting (esempio: Radio Romania International, Radio China International Voice of Russia), oppure si possono ascoltare le comunicazioni degli aerei in volo, o le comunicazioni marittime, o i radiofari, o anche ricevere le previsioni del tempo sugli aeroporti, ascoltando le stazioni VOLMET. Ma non solo, ci si diverte anche a decodificare i segnali digitali trasmessi dai radioamatori o dalle stazioni "Utility" (esempio: i bollettini meteo e le cartine meteo-fax); e poi altro ancora... In Italia, l'esercizio di una stazione da SWL non richiede il superamento di esami (…) segue a pag. 10
Astronomia pratica
Rubrica Astronomica
Il mio primo telescopio L.A.D.E.E. Svela l'atmosfera lunare (...) PARTE 2(...) segue a pag. 6
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segue a pag. 5
Foto del Mese
Costellazione di Orione (...) segue a pag. 10
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Il caso Ummari del 6 Agosto 2001 (...) segue da pag. 1 Osservando l'oggetto, che si trovava ancora in verticale rispetto all'osservatore,stavolta con strumento ottico riuscì a notare che l'oggetto aveva una zona centrale molto luminosa e un anello esterno colorato che roteava attorno alla zona centrale. Tamburello decise così di catturare l'oggetto con una videocamera digitale tentando di fare un filmato. Purtroppo la videocamera non funzionò : il display era segnato da onde colorate. La famiglia Tamburello rimase così a guardare l'oggetto che stazionava sopra le loro teste. In quell'ora la famiglia Tamburello entrava ed usciva dalla propria abitazione. Dopo un'ora circa l'oggetto non c'era più. Qualche ora dopo il Sig. Tamburello si recava nella frazione di Fulgatore per fare la spesa e parlando con altre persone capì che non era stato l'unico ad aver visto ma che in realtà gli oggetti non identificati erano due e stazionavano uno sopra Montagna Grande e l'altro sopra Buseto Palizzolo. Di sera alle ore 20 Tamburello fu avvertito dalla moglie che l'oggetto era riapparso e stazionava in direzione di una montagna vicina e che la videocamera aveva ripreso a funzionare riuscendo così a filmare finalmente l'oggetto per 4 minuti e 30. Nel frattempo Tamburello viene avvertito dal figlio Marco che esiste un secondo oggetto sopra le montagne di Scuraci. Riproducendo il video sul televisore di casa e rallentando il filmato, Tamburello si rese conto che l'oggetto non si trovava così vicino come il precedente del primo pomeriggio tant'è che appariva come un puntino luminoso e lo stesso spariva e riappariva. Rallentando ancora il filmato Tamburello pensò che l'oggetto stesse entrando ed uscendo dall'atmosfera terrestre assumendo nell'avvicinarsi la forma classica di un Ufo. Qui di seguito il link che riporta al filmato Youtube in cui è possibile vedere l'oggetto non identificato ripreso da Tamburello https://www.youtube.com/? Tale filmato fu inviato dalla famiglia Tamburello al TG5 che lo trasmise il giorno seguente nel TG delle 20. Il filmato suscitò grande interesse anche tra alcune associazioni di ufologia le quali si mossero immediatamente invitando Tamburello ai vari convegni ufologici in Italia e all'estero. Il Sig. Carmelo fu ospite anche al Maurizio Costanzo Show. L'analisi del filmato fu fatta dal Centro di Fisica Nuclare di Pavia che calcolò la grandezza dell'oggetto comparando la grandezza del ramo di un cipresso visibili nel video e l'oggetto stesso : un oggetto rotondo 200 metri di diametro. Dall'analisi si evince che era "oggetto che viaggia a velocità non calcolabile, che riflette o emette luce e scientificamente non è possibile che faccia ciò che ha fatto". Tamburello pensò che il malfunzionamento della videocamera (il primo pomeriggio) fosse da ricondursi al campo magnetico proveniente dall'oggetto volante. Tale campo magnetico sempre secondo Tamburello fu la causa del decesso del suo cane che, ammalatosi una settimana dopo l'avvistamento, presentava su radiografia un quadro osseo particolare per cui le ossa erano cresciute a dismisura. Cosa strana a due giorni dal decesso dell'animale il sangue non presentava coagulazione. Il filmato fu analizzato da alcuni centri ufologici e qualcuno ipotizzò l'oggetto potesse essere un veivolo convenzionale per la presenza di due "alettoni" chiaramente terrestri. Secondo l'analisi di Lissoni (scrittore, giornalista e socio CUN) invece: (…) Segue a pag. 3
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Il caso Ummari del 6 Agosto 2001 (...) segue da pag. 2 "Era un vero UFO il misterioso oggetto comparso nell'estate del 2001 tra Ummari e Fulgatore, in Sicilia, filmato dalla famiglia Tamburello e del quale nemmeno gli esperti della rivista astronomica Coelum hanno saputo fornire una spiegazione convenzionale. La straordinaria dichiarazione arriva da uno dei più importanti progettisti italiani, che ha avuto modo di visionare il filmato e che, assieme ad altri ingegneri ed analisti fotografici, ha potuto sottoporlo ad una minuziosa analisi computerizzata con software militari ed astronomici ad altissima definizione e del valore di centinaia di milioni (a confronto, le strumentazioni amatoriali degli ufologi sono decisamente ridicole). Passando in rassegna frame by frame l'intero filmato, che mostra un ordigno ovale che si alza e si bassa sulla verticale della testimone e che in alcuni momenti, per un'aberrazione della telecamera, si aureola con una sagoma triangolare e romboidale (nella realtà, inesistente), il progettista ne ha concluso la genuinità. Lo studio condotto dal gruppo di ingegneri aeronautici esclude totalmente ipotesi convenzionali quali la presenza di un aereo (civile o militare), di un pallone sonda o di un astro, tesi avanzate in passato assai superficialmente da scettici impreparati. L'ingegnere, che ci ha chiesto di non apparire, lavora al altissimi livelli con la Difesa italiana ed appartenente ad una famiglia che progetta aerei militari per il Governo sin dai tempi di Mussolini. Il suo verdetto è stato insindacabile: l'oggetto ripreso ad Ummari non è nulla di conosciuto." La strada da percorrere è una sola a questo punto : provare a contattare il Centro di Fisica Nucleare di Pavia che Tamburello, il testimone ha citato durante l'intervista quale organo esperto che avrebbe analizzato per intero il filmato e che sarebbe giunto alle conclusioni che il testimone spiega così " oggetto che viaggia a velocità non calcolabile, che riflette o emette luce e scientificamente non è possibile che faccia ciò che ha fatto". Una mail è stata inviata quindi a quello che è oggi il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Pavia. La risposta non è tardata ad arrivare tant'è che il giorno seguente è giunta nella mia casella di posta una mail proveniente dal Dott. Adalberto Piazzoli, Professore emerito del Dipartimento oltre che Presidente Emerito del CICAP (Organizzazione educativa e senza finalità di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un'indagine scientifica e critica sul paranormale e le pseudoscienze). http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100306 http://fisica.unipv.it/personale/Personale.php (...) Segue a pag. 3
Carmelo Tamburello intervistato da una giornalista
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L'Ufo di Ummari
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Il caso Ummari del 6 Agosto 2001 (...) segue da pag. 3 " Gentile signora, devo informarla che a Pavia esisteva un "Dipartimento di Fisica Nucleaere e Teorica" (di cui facevo parte) ora unificato nel "Dipartimento di Fisica", nonché un "Laboratorio di Energia Nucleare Applicata" (ancora esistente), ma nessun "Centro Nucleare di Pavia". Proprio non mi risulta che ad ambedue le istituzioni sia mai stato sottoposto il "caso Ummari", tanto meno con quello stuccchevole verdetto citato nell'allegato. Mi permetto anche di farle osservare che a pagina 1 dell'allegato ci sono frasi scientificamente inaccettabili (" L'analisi del filmato"... fino a... "non presentava coagulazione")che noi del CICAP ben conosciamo. Le invio molte cordialità. Adalberto Piazzoli " A questo punto è talmente chiara l'inattendibilità della testimonianza che il caso Ummari richiede un stop forzato. Allo stato dei fatti abbiamo a questo punto una testimonianza totalmente inattendibile. Non ci rimane che indagare sul filmato proposto dal testimone. A questo proposito sul web ho trovato un articolo scritto da un membro del CISU SICILIA. Vediamo come si esprime il CISU dopo aver effettuato una prima analisi del filmato. "Ma veniamo al racconto dei casi più interessanti o almeno di quelli che hanno maggiormente fatto parlare di sé. Fra questi spicca sicuramente sopra ogni altro quello (2001TP001) del presunto UFO che nel pomeriggio del 6 agosto 2001 sarebbe stato filmato nella frazione di Ummari (TP). Protagonista della ben nota vicenda portata alla ribalta da giornali e televisioni, una famiglia trapanese (padre, madre e figlio) che a sostegno della veridicità della propria osservazione ha offerto ai media una ripresa video di alcuni minuti ritraente un oggetto luminoso a tratti stazionario in cielo ed in altri momenti apparentemente intento a compiere bizzarre e rapide evoluzioni. In realtà non esiste prova che tali spostamenti non siano il risultato di movimenti, involontari o meno, compiuti dall'operatore, mentre appare evidente che a produrre le deformazioni della luce (sino a farla sembrare un classico disco volante) siano state le numerose zoommate effettuate con la videocamera. Se si aggiunge poi che, dopo un'iniziale disponibilità, i testimoni si sono rifiutati di concederci ufficialmente una copia del filmato (precedentemente invece concessa con generosità ad altri ufologi, sicuramente più inclini a supportarne il desiderio ed il convincimento di aver filmato le evoluzioni di una vera astronave aliena o quanto meno di un "vero" UFO), minacciandoci anche di pretestuose azioni legali qualora avessimo osato pubblicare i risultati (ovviamente negativi) delle analisi da noi effettuate su una copia prestataci da altri studiosi, diventa più che legittimo nutrire, se non dei sospetti, quanto meno dei dubbi sulla valenza ufologica del caso. Soprattutto tenendo conto del fatto che attraverso il semplice uso di un computer (ricordiamo a tal proposito che la ripresa è stata prodotta con una videocamera digitale) siamo stati in grado di riprodurre un effetto luminoso del tutto analogo nell’aspetto e nei "movimenti" a quello visibile nel filmato di Ummari. Pertanto, nella migliore delle ipotesi, volendo prestare fede alla buona fede dei testimoni, riteniamo che possa essersi trattato dell’osservazione di un pallone sonda illuminato dal sole, che l’involontario tremolio della videocamera e le frequenti zoommate hanno trasformato - agli occhi di chi questo voleva credere – in un disco volante."
CONCLUSIONI : Seguendo il filo della logica che ha sempre contraddistinto Polvere di Stelle mi sento di affermare che, di fronte a una testimonianza inattendibile e a un filmato che non dimostra altro che una luce nel cielo e vista ancora l'impossibilità di avere ulteriori approfondimenti circa la natura delle luci, "Ummari " è un caso non risolvibile ma spiegabile probabilmente tramite metodo scientifico e quindi un NON CASO. Francesca Abate Polvere di Stelle Blog
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L.A.D.E.E. Svela l'atmosfera lunare
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(…) temperature più elevate. Inoltre le fonti primarie includono il rilascio di fotoni dovuto alla luce segue da pag. 1 (...) solare ultravioletta, la La missione Lunar Atmosphere polverizzazione causata da and Dust Environment Explorer, protoni del vento solare e la LADEE (Fig.A) è una sonda vaporizzazione da impatto degli spaziale della NASA dedicata sciami meteorici, come quello all’osservazione della Luna; ed ha rappresentato delle Geminidi. In operato in orbita attorno al nostro aggiunta va detto che questi satellite naturale dall’ottobre processi sono influenzati anche 2013 all’aprile 2014 con lo scopo dal passaggio della Luna di studiare la sua atmosfera, attraverso la magnetosfera indagando la dinamica e la terrestre evidenziata dal colore composizione. Il recente studio verde; e la regione più esterna, mette in luce come le variazioni che precede la magnetopausa di della tenue Esosfera lunare colore rosso. Ma non è tutto, in dipendano dalla sua esposizione quanto Anthony Colaprete e i suoi al Sole, dalla presenza di sciami collaboratori hanno scoperto che, meteorici e dalla composizione quando la Luna è protetta dalla della superficie. Per cui I risultati presenza della Terra dal sono in contrasto con la tesi che bombardamento di particelle, le particelle in viaggio nello spazio accade che i livelli di sodio prima interplanetario rimbalzino e si diminuiscono, poi aumentano allontanino dalla Luna; e durante la fase di Luna piena, per mostrano invece come queste poi diminuire nuovamente. particelle rimangano per periodi di tempo anche molto lunghi nei pressi del nostro satellite naturale. Le particelle più facili da osservare nell’Esosfera lunare sono il sodio e il potassio, sopratutto per l’intensità delle loro righe di emissione. Va detto che fino ad ora l’osservazione di queste particelle è stata sporadica e limitata. Grazie ai dati acquisiti dallo strumento FIGURA A Ladee Satellit Ultraviolet and Visible Spectrometer a bordo di LADEE un team di scienziati guidato da Anthony Colaprete, ricercatore presso l’Ames Research Center della NASA, è stato in grado di monitorare le variazioni di sodio e potassio nell’arco di svariati cicli lunari. E questo lo si evince osservando l'immagine allegata (Fig.B) dove la regione gialla rappresenta l'Esosfera dominata dal sodio, perchè ha un’estensione maggiore nella FIGURA B Esosfera Lunare parte illuminata dal Sole, dovuta alle temperature più elevate. (...)
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Polvere di Stelle (…) poi diminuire nuovamente. Gli scienziati ritengono che questa periodicità sia dovuta al fatto che il sodio viene accumulato sulla superficie, per essere poi rilasciato quando viene illuminato. Ulteriori analisi dei dati di LADEE hanno confermato che questo aumento/rilascio di sodio e potassio si verifica in seguito a episodi di sciami meteorici; per cui questo conferma ulteriormente che le particelle emesse in seguito agli impatti delle meteoriti possano rimanere a lungo sulla superficie. Un prezioso contributo delle meteoriti! L’effetto risulta maggiore in quelle aree della superficie lunare su cui abbondano elementi terrestri rari, implicando che la composizione del suolo potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel ciclo di sodio e potassio. Studi analoghi condotti sull’esosfera di Mercurio confermano che la composizione delle atmosfere estremamente rarefatte, come appunto quelle della Luna e di Mercurio, hanno un forte legame con impatti meteorici e variazioni della superficie. Cieli Sereni, IK0ELN Giovanni Lorusso
Iniziative didattiche, dirette alle scuole di ogni ordine e grado, riguardanti tematiche legate all’osservazione e al monitoraggio del cielo. mail: info@cnai-italia.org
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Il mio primo telescopio PARTE 2 segue da pag. 1 (...) Stabilito ciò che possiamo osservare con un telescopio,scendo un pò piu nel dettaglio per andare a vedere superficialmente quali sono i componenti di base di cui tenere conto nella scelta del primo telescopio. Voglio però concentrare gli sforzi parlando di ciò che all’astrofilo comune appare come uno standard: il telescopio riflettore newtoniano. E’ quello che normalmente viene indicato come primo telescopio, si trova anche a costi accettabili (dalle 200 euro in su), già con una spesa intorno alle 5/600 euro si può “ambire” ad uno strumento con ottimo rapporto qualità prezzo. Ovviamente di telescopi ce ne sono una marea, dobsoniani, newtoniani, rifrattori, riflettori, quadrati, tondi, di traverso, col freno a mano, autoradio, accendisigari, frigobar, neon viola, spoiler retrattile e lettore dvd. Questo per dire che impossibile per il sottoscritto parlare di tutti i telescopi esistenti, non ne ho l’esperienza né la competenza: quindi vedo di essere conciso di considerare quel poco che conosco solo in termini newtoniani in quanto normalmente rappresentano lo start-up di buona parte di Astrofili Neofiti. Ma se il vostro obbiettivo e solo la mera visualizzazione senza andare a pensare a foto & co, allora considerate anche la valutazione sui telescopi su montature Dobson: spesso si trovano strumenti molto corretti a prezzi interessanti. Innanzitutto cominciamo da un elenco di ciò che parleremo, che rappresenta un pò la “noce” di tutte le opportunità che bisogna conoscere prima di fare una scelta: 1. 2. 3. 4.
Montatura Motorizzazione Ottiche e focheggiatore Accessori (cannocchiale polare, computerizzazione del sistema)
adattatori
fotografici,
alimentatori,
palmare
GoTo,
Cerchiamo di vederli un pò piu dettagliatamente, ma per onor di verità non mi spingerò oltre a ciò che sono le mie competenze e i miei esperimenti. Diciamo che posso raccontare attraverso la mia esperienza “perchè” mi trovo bene con ciò che ho a disposizione e in qualche caso perché ho scelto determinate caratteristiche piuttosto che altre. Quindi ciò che dico va letto come infarinatura generale e non completa e come condivisione di un’esperienza. Ritengo anche utile pensare a questi elementi in maniera separata, durante l’acquisto: si può ovviamente scegliere un telescopio completo (come quello che ho acquistato io) oppure si può scegliere di acquistare separatamente alcuni oggetti (ad esempio montatura in un negozio e ottiche in un altro) a patto però di rispettare i requisiti di configurazione (ad esempio, che gli attacchi del telescopio siano adatti per la montatura, o che i motorini di Ascensione Retta e declinazione siano quelli specifici per la montatura, etc) Sta alla vostra conoscenza e necessità scegliere come operare. Per quel che mi riguarda, ho adottato lo stesso ragionamento fatto nel precedente articolo: essendo un neofita, per eliminare una parte di errori e sbattimenti dati da errate configurazioni, ho preferito acquistare tutto in unica soluzione: un telescopio completo. La Montatura La montatura è la base di appoggio su cui si muove il telescopio. Si trova appena sopra al treppiede ed ha gli attacchi per fissare la nostra ottica. Normalmente, per chi non ha mai avuto un telescopio, la montatura rappresenta un’ovvietà (nel senso: se compro un telescopio è ovvio che mi danno la base su cui montarlo adatta) ma è proprio la montatura che rappresenta il punto principale del nostro sistema (…) segue a pag. 7
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Il mio primo telescopio PARTE 2 segue da pag. 6 (…) sia dal punto di vista tecnico che da quello meramente pratico. Ci sono diversi tipi di montature e diverse marche, normalmente se ne trovano tre nel commercio entry level di largo consumo: 1) Montatura Altazimutale: è un tipo di montatura dove vi è la base che gira di 360 gradi e premette di passare ad esempio da nord a sud e da est a ovest semplicemente girando il telescopio, nella maniera piu intuitiva possibile. Invece per regolare “l’altezza”, c’è un perno che si posiziona piu o meno nel centro del tubo ottico. In un certo senso, per puntare un oggetto basta girarsi verso di esso e puntarlo come si farebbe con un fucile. Limite: a patto di prendere montature molto costose e particolarmente precise, non sono indicate per la fotografia. 2) Montatura Equatoriale: è un tipo di montatura in cui ci sono sempre due assi che si muovono, solo che il piano di riferimento è la terra e non il cielo. Quindi Permette degli inseguimenti molto più lineari, è un pelo piu precisa ma è anche molto meno intuitiva. Per puntare ad esempio gli oggetti a sud, può diventare abbastanza laborioso posizionare in maniera corretta il telescopio, e sulle prime sembra quasi muoversi secondo regole illogiche. Quindi non si tratta di puntare gli oggetti come si farebbe con un fucile, ma di trovare il giusto modo per raggiungere la porzione di cielo che ci interessa. Limite: il costo e il peso. Una buona montatura equatoriale può costare anche svariate migliaia di euro, e pesa un bel pò. 3) Montature Dobson: sono montature molto semplici, fanno parte della famiglia “altazimutale” ma si appoggiano direttamente al terreno e permettono un utilizzo immediato del telescopio senza troppi concetti astrusi sui movimenti. Non è necessario allinearle, si “cerca”, si “trova” e si “osserva”. Per dare l’idea di ciò di cui stiamo parlando ecco una foto
(...)segue a pag. 8
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Il mio primo telescopio PARTE 2 segue da pag. 7 (…) Già da questa immagine si può vedere come l’equatoriale sia un pò più “corposa” e un pò più “complessa”. Ma più versatile, senza ombra di dubbio. L’idea condivisa da molti astrofili è che l’equatoriale sia assolutamente preferibile se si intende poi approcciare all’ambito fotografico. Mentre sulla montatura altazimutale non trovo altro da aggiungere a causa di una certa inesperienza (sostanzialmente si punta e si osserva) , sulla montatura equatoriale si aprono dei capitoli interi. Senza voler entrare troppo nello specifico, c’è un parametro da tenere conto ed è la capacità di supportare il peso. Le montature equatoriali che vanno per la maggiore sono le seguenti: a) Eq 2 b) Eq 3 c) Eq 5 d) Heq5 6) Eq6 7) Eq8 A numero maggiore equivale una capacità di sopportare peso maggiore. Questo si traduce in maggior stabilità e inseguimento migliore una volta motorizzata con i motorini specifici per quel tipo di montatura. Per rendere “efficace” questo discorso, prendo il caso della montatura eq.5. La montatura Eq5 ha una capacità di carico “sulla carta” pari a circa 12 kg (ma sono meno, ve lo potrei garantire). Questo significa che 12 kg sono il peso massimo oltre il quale si va incontro a determinati danni (ai motorini, alle frizioni di bloccaggio etc) inoltre bisogna considerare che piu ci si avvicina alla soglia limite e meno risulterà stabile la montatura ad esempio a causa del vento o anche durante le semplice visualizzazione dove il telescopio lo si tocca, lo si striscia, ci si appoggia etc. Quindi va da se che caricare una montatura Eq5 a 12 kg è un’operazione che è meglio non fare. Scendiamo quindi ad un teorico quanto arbitrario 10 kg di peso ammesso su questa montatura per una serata di osservazione visuale entro i termini di sicurezza. Ora, il mio telescopio ha un diametro di circa 150mm e una focale di 750. Il suo peso si aggira intorno ai 7 kg, sopra c’è un cercatore con la sua piastra (consideriamo un mezzo chiletto per stare abbondanti) in più abbiamo l’oculare. Ci avviciniamo quindi intorno agli 8 kg. Perché è importante sapere questo dato? Perché a volte i costruttori sono fin troppo generosi quando si tratta di valutare le potenzialità del proprio prodotto dal punto di vista fotografico, e non è raro trovare telescopi grandi quanto il mio appoggiati su montature più esili e quindi meno stabili. Questo è uno degli elementi che può “far perdere la pazienza”: si punta un oggetto e poi la montatura non è stabile, A volte capita di leggere setup forniti dalle case in cui forniscono una montatura (esempio, Eq4) con telescopi abbastanza cicciotti sopra (ad esempio un 200 f5). Se volessimo approcciare con questi set-up alla fotografia a lunga posa, ci troveremmo con un telescopio “enorme” rispetto alle possibilità della montatura e quindi uno strumento anche performante ma quasi inutilizzabile fotograficamente parlando su una montatura cosi esile. Altri esempi di configurazioni che ho letto in giro: Telescopio 150mm (come il mio) montato su una Eq3. oppure Telescopio 200mm montato su una Eq5 (…) Polvere di Stelle Blog
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Il mio primo telescopio PARTE 2 segue da pag. 8 (…) Entrambe, le considererei configurazioni adatte al visuale e per la foto a corta posa (luna, Giove Saturno e brevi scatti di oggetti come Andromeda o qualche ammasso globulare) e fuori limite per il fotografico a lunga posa perché il rischio di trovarsi poi con una montatura un pò ballerina non è indifferente. Quindi se fate come me, che in principio volevo solo fare visuale e poi mi son trovato ad appassionarmi alla fotografia a lunga posa, sappiate che se nel sistema non vi rimane abbastanza tolleranza bisognerà prendere in considerazione un cambio radicale della montatura. Le strade sarebbero, nel secondo caso (telescopio da 200 su eq5): o si fa un downgrade dell’ottica (magari passando da un 200 di apertura ad un 150, ma può essere un pò demoralizzante) oppure si fa un upgrade della montatura (passando da una eq5 ad una heq5 o una eq6) Il secondo caso è ovviamente molto più oneroso (dalle 500/800 se si va sull’usato fino ai 1.300/1.700 se si va sul nuovo). Occhio alle Descrizioni del Prodotto A volte sono le stesse descirizioni dei prodotti ad essere un pò ottimistiche e a questo bisogna prestare attenzione in riferimento all’accoppiata telescopio/montatura. Ad esempio nella descrizione del prodotto da me acquistato c’è scritto: Particolarmente indicato per le fotografia a lunga posa, sarà’ apprezzato dalla maggior parte degli astrofili che ricercano una grande versatilità’ unita ad immagini chiare e definite Letto? Particolarmente indicato per la fotografia a lunga posa…verifichiamolo! Dunque, se parliamo di fotografia a lunga posa, bisogna considerare che la stabilità è un obbligo indissolubile, pena la creazione di foto mosse e difficoltà nel mantenere l’allineamento. Ecco quindi che le tolleranze sui pesi scendono, bisogna stare almeno un 25% sotto al peso massimo consentito. Riprendiamo la mia Eq5: peso massimo intorno ai 12kg, togliamo il 25% e abbiamo un limite fotografico teorico intorno ai 9 kg: per fare foto a lunga posa con autoguida elettronica, è necessario almeno avere un cercatore guida e poi è necessario considerare una camera di guida e una reflex o ccd per la foto. Invece se non volessi utilizzare autoguida elettronica ma fuori asse, non potrei probabilmente ottenere molti risultati perché la focale del telescopio è un pò corta (750mm) Quindi : 7 kg di telescopio + 1 kg tra reflex e ccd + 2 etti di cercatore (tagliato fine mi raccomando) ecco che andiamo intorno agli 8 kg e mezzo, siamo al limite. Appare chiaro che diversamente da come scritto dal costruttore, la mia configurazione non è “particolarmente adatto per fare fotografia a lunga posa” ma è considerabile al massimo entro la soglia limite per approcciare a questa tecnica. E infatti, foto a lunga posa ne faccio ma con mille accortezze e dopo aver eseguito la modifica della porta st4 su eq5. Vi prometto che un giorno posterò i grafici dei movimenti dei motorini durante pose fotografiche e vedrete come la tendenza a “soffrire” il peso si fa ben sentire. Nessun problema, e lo ripeto, nel visuale. Ricapitoliamo: occhio alle super offerte ed ai telescopi sovradimensionati rispetto alla montatura. Tutto deve essere equilibrato. Come ho scritto, conta tanto l’utilizzo che si prevede di fare: visuale, fotografico a corta posa, fotografico a lunga posa. Se prendete questo come riferimento, vedrete che configurazioni “oneste” possono essere telescopi da 150 su heq5 o un oneroso 250 su un’onerosa eq6, o telescopi da 114 su eq3 etc: queste permetterebbero di fare ottime serate di visualizzazione, buoni inseguimenti e di ottenere pure qualche scatto decente, garantiti da una montatura più che sufficiente allo scopo. Fabio Mortari
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segue da pag. 1 (…) e, grazie al D.P.R. del 5 ottobre 2001 N. 477 Art. 43, viene liberalizzato l'ascolto delle bande destinate ai radioamatori. Se si vuole (non è necessario!!), si può richiedere anche un nominativo (diverso da quello radioamatoriale), che viene rilasciato dal proprio Ispettorato Territoriale delle Comunicazioni. Il nominativo, è composto dal prefisso indicante la nazionalità e la zona di residenza, seguito dal numero di autorizzazione. Le radio utilizzate dagli SWL, possono essere sia costose ed avanzate tecnologicamente, come i ricevitori SDR, oppure radio un po' più semplici ed economiche, che permettono comunque di divertirsi. Insomma, ce ne sono per tutte le tasche. Posto due immagini, come esempio: la prima è un ricevitore di una certa "importanza", mentre la seconda è una radio molto più modesta, semplice ed economica.
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FABBRICANTI DI IDEE Progettazione Grafica Come si può notare anche senza essere appassionati, non sono nemmeno paragonabili tra di loro (poi la prima è una radio da base, mentre la seconda è portatile); ma ripeto, è giusto un esempio. Ciao a tutti e alla prossima!!
Via della Quaglia Cisterna di latina, Lazio, Italy 06/96871084
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