PRESENZA
Primo piano
Le Università cambiano restando fedeli a se stesse
U
2023
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n’analisi di scenario sul presente e sul futuro del sistema universitario. Nel discorso che ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024, il Rettore Franco Anelli ha rimarcato la missione delle università: «Non sono start up» ha detto. «Non nascono dall’intuizione di un businessman per poi crescere fino a essere mature abbastanza per essere cedute a un investitore. La contendibilità non è un valore degli Atenei. La loro perennità, lo è. Il loro saper cambiare restando fedeli a sé stessi, rendersi attuali grazie alla conoscenza e alla ricerca, che li rende costantemente moderni». E questa sfida li ha posti di fronte a un bivio: «Scegliere se assumere un atteggiamento “prudente”, difensivo, contenendo i costi ma anche le ambizioni; oppure perseguire una politica di espansione e riorganizzazione, accettando di investire, e dunque rischiare, per aprire prospettive nuove». Già in occasione del precedente Piano Strategico l’Università Cattolica ha optato, «per motivata fiducia», la «via della crescita». I numeri lo confermano. Per quanto riguarda la didattica, dal 2013-2014 al 20222023 gli studenti dei corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico «sono passati da 36.775 a 42.287, con un incremento del
15%, associato a una riduzione del 21% degli studenti fuori corso, frutto di specifiche politiche di sostegno e tutoraggio». Sul fronte della ricerca, l’indicatore della capacità di attrarre fondi è cresciuto in modo significativo: «Nel 2022 il valore del “Portafoglio della ricerca”, ossia il volume totale dei progetti attivi nell’anno, era di 122 milioni di euro, per 1.316 progetti». Da segnalare, inoltre, che più di 40 docenti dell’Università Cattolica «si collocano tra i primi 2% del ranking mondiale nelle loro discipline». Per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione, «gli studenti internazionali immatricolati ai corsi di laurea sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. La comunità degli studenti di nazionalità estera iscritti in Cattolica, considerati tutti gli anni di corso, di circa 3.000 unità, con 165 nazionalità rappresentate e siamo al sesto posto in Europa per numero di studenti in uscita». Non è mancata negli ultimi anni la progettualità sul fronte degli spazi. «Nella sede di Milano la “conquista” della Caserma Garibaldi ha compiuto un passo decisivo con l’avvio, nel 2023, dei lavori di ristrutturazione dell’ala Santa Valeria, che si prevede giungano a conclusione in tempo utile per rendere disponibili nuovi spazi a partire dal
secondo semestre dell’anno accademico 2024-2025». L’intervento prevede la realizzazione di 36 aule per una capienza complessiva di circa 1.800 posti studente, una sala convegni da 150 posti, e spazi allestiti nelle parti comuni per lo studio e la socializzazione per gli studenti, per oltre 500 posti. Queste iniziative sono pensate per offrire una risposta all’aumento della popolazione studentesca nel corso degli ultimi dieci anni. «Ma tutte le curve di crescita prima o poi flettono» ha puntualizzato il professor Anelli, chiedendosi «quale posizione si debba assumere nei prossimi anni, in un panorama segnato dalla polarizzazione tra Atenei qualificati nella didattica e nella ricerca, e offerte di prodotti formativi sempre più apertamente sensibili a obiettivi di mercato». Per questo motivo, «lo sforzo più rilevante che si renderà necessario nei prossimi anni – ha concluso il Rettore – sarà quello di ricalibrare nel suo complesso la proposta formativa, continuando nel cammino già efficacemente intrapreso, di elaborare percorsi di studio solidi, rigorosi e insieme moderni, di definire le soglie quantitative ottimali per assicurare il meglio a tutti gli studenti, e soprattutto di fare in modo che gli studenti trovino un senso al loro impegno».
Il corteo accademico e il gonfalone: i segni dell’inaugurazione
I
l corteo accademico o corteo rettorale segna l’inizio della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, ed è composto dal mazziere in divisa, che precede recando su un cuscino di velluto purpureo la mazza rettorale. Seguono i presidi delle 12 facoltà dell’Università Cattolica vestiti in toga, con ermellino, tocco accademico (quadrato) e le tradizionali fasce in seta nei colori delle rispettive facoltà, che procedono disposti su due file seguendo l’ordine di fondazione di ogni facoltà, dalla più antica alla più recente. Chiudono il corteo il prorettore vicario
e il Rettore, che indossa la fascia rettorale color oro. La mazza rettorale, disegnata dall’architetto Guido Ferrazza (1887- 1961), è considerata una delle opere d’arte conservate in Università Cattolica. Alla sommità è collocato il sigillo dell’Ateneo, fuso in argento e modellato dallo scultore Salvatore Saponaro (1888 – 1970). Il Gonfalone dell’Università, inaugurato in occasione della cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 1942-43, con la benedizione del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, fu commissionato
da un gruppo di benefattori all’architetto Giovanni Muzio e all’ingegnere Pier Fausto Barelli. Di forma rettangolare (2 metri circa per 1 metro) è realizzato con sfondi e figure in tessuto a trama di fili d’oro e d’argento e sorretto da una struttura in legno arricchita da dischi in ottone. Il gonfalone riporta la figura del Cristo Re benedicente disegnato dall’artista Giulio Turcato (1912- 1995) che collaborava con l’architetto Muzio, mantenendo gli elementi iconografici codificati dalla statua bronzea di Giannino Castiglioni, collocata sulla facciata della sede di largo Gemelli a Milano.
Università Cattolica del Sacro Cuore