4 minute read
È l’ora della responsabilità L’addio al rettore Anelli
di Alessandro Zaccuri
L’improvvisa morte del Rettore Franco Anelli ha profondamente colpito la comunità universitaria. Fin dalla mattina del 24 magg io, quando è stata diffusa la notizia del trag ico avvenimento della sera precedente, si sono moltiplicate le manifestazioni spontanee di preghiera e di cordoglio, poi culminate nelle celebrazioni del 31 magg io nell’Au- la Magna di largo Gemelli a Milano e nel Duomo di Piacenza.
A Piacenza Franco Anelli era nato il 26 g iugno 1963. Nel 1982 si era immatricolato nella facoltà di Giurisprudenza del nostro ateneo e presto era diventato uno dei più stretti collaboratori del professor Piero Schlesinger, al quale è sempre rimasto legato da un profondo sentimento di g ratitudine. Parallelamente all’attività accademica, Anelli aveva intrapreso una brillante carriera professionale, maturando esperienze e competenze ampiamente valorizzate nelle sue pubblicazioni scientifiche. Dopo un periodo di insegnamento presso l’Università di Parma, Anelli era tornato in Università Cattolica come professore ordinario di Diritto privato e dall’anno accademico 2004-2005 aveva ricoperto il ruolo di prorettore. In forza di questo incarico, g ià nel 2011 aveva svolto in forma vicaria le funzioni del rettore Lorenzo Ornaghi, chiamato a far parte del Governo Monti. Eletto rettore nel 2013, Anelli aveva ottenuto per due volte la conferma del mandato, a dimostrazione della stima per la sua persona e dell’apprezzamento per il suo operato
Nel suo lungo impegno alla guida dell’ateneo, Anelli ha affrontato e superato sfide importanti, dall’istituzione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS a partire dal 2015 fino all’avvio dei lavori di ristrutturazione della Caserma Garibaldi a Milano, destinata a costituire un g rande campus urbano insieme con la contigua sede monumentale dei chiostri bramanteschi. Non meno significativa è stata la gestione della crisi provocata dalla pandemia del Covid-19: con estrema lucidità, Anelli aveva favorito la rapida adozione di soluzioni che avevano consentito la prosecuzione dell’attività didattica a distanza, prog rammando nel contempo una serie di lung imiranti interventi tecnolog ici.
Nel clima tormentato del lockdown erano state programmate anche le celebrazioni del centenario dell’Ateneo (1921-2021), nel corso delle quali la missione e la storia
IL RICORDO DELL’ATENEO E DELLA CHIESA
Molteplici le espressioni di partecipazione al lutto che ha colpito l’Università Cattolica con la scomparsa del Rettore Franco Anelli. «Nonostante lo smarrimento, l’ateneo saprà affrontare, anche con l’aiuto di Dio e con la volontà di tutti, questi momenti di emergenza», ha detto il Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, sostando in preghiera davanti al feretro.
Un pensiero ripreso dall’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini in aula magna, nel corso della preghiera di suffragio: «L’interruzione tragica della presenza del professor Anelli può generare un senso di inquietudine sul futuro. Chiediamo la grazia di passare all’assunzione di responsabilità perché ciascuno si metta di impegno per servire il bene della comunità universitaria, ciascuno offra il suo contributo di pensiero e di disponibilità, perché si scriva una storia che erediti tutto il bene e che si avvii su nuovi cammini, per nuovi climi e narrazioni persuasive».
Molte sentito il messaggio della studentessa della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sono state rivisitate attraverso la testimonianza di grandi personalità internazionali quali Luciano Floridi, Jeffrey Sachs, Maryanne Wolf, il cardinal José Tolentino de Mendonça, Pierangelo Sequeri, Antonio Spadaro, Michael Sandel e il segretario di Stato vaticano, cardinal Pietro Parolin, in dialogo con Giuliano Amato. Di particolare rilievo la partecipazione della presidente della Commissione Europea, Ursula
Elisabetta Del Campo, che ha ricordato che «anche davanti a un fatto così drammatico non possiamo perdere quel naturale e vero grido alla vita, sempre ostinato e presente, che ci obbliga alla ricerca incessante di quel senso a cui il cuore umano anela». Il direttore generale dell’Ateneo Paolo Nusiner ha parlato di «un uomo capace di guardare avanti, di immaginare il futuro. Ma allo stesso tempo capace di ritornare al presente per dare concretezza a quei sogni, a quei progetti immaginati. Una straordinaria capacità di trasformare in azioni le visioni».
Il prorettore Pier Sandro Cocconcelli ha concluso il suo ricordo da amico dicendosi certo che «dallo smarrimento di queste ore trarremo la forza e il coraggio per continuare a scrivere insieme la storia della nostra grande famiglia»
Per il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi «il Rettore Magnifico ha vissuto intensamente la vocazione dell’Università Cattolica, che coltiva la passione per l’uomo e la sua piena realizzazione, l’impegno von der Leyen, all’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022
Sempre sotto il rettorato di Anelli è stato portato a compimento il processo di beatificazione della cofondatrice dell’Università Cattolica, Armida Barelli: alla solenne proclamazione avvenuta nel Duomo di Milano il 30 aprile 2022 aveva fatto seguito l’anno successivo il pellegrinaggio di ringraziamento presso la Basilica di San Pietro a Roma alla presenza di Papa Francesco perché ogni persona possa diventare protagonista all’interno della società, sempre attenta al bene comune, che è sempre l’unica parte che la Chiesa sceglie e per la quale sarà sempre libera».
«Non possiamo nascondere il turbamento per una vita che si è spezzata in modo così drammatico, ma siamo consapevoli che ci sono soglie che non sono valicabili e di fronte alle quali dobbiamo assumere l’atteggiamento più consono e appropriato. Il silenzio e il rispetto innanzi tutto per una vicenda umana che ci ha posto di fronte a una situazione inaspettata e imponderabile». Così l’assistente ecclesiastico monsignor Claudio Giuliodori, nel corso dell’omelia nel Duomo di Piacenza, si è soffermato sul messaggio del Magnificat e ha ripreso l’immagine espressa dal cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione, nella visita compiuta alla camera ardente di Milano: «Non dobbiamo domandarci perché qualcuno se n’è andato quanto piuttosto che cosa è venuto a fare e che cosa ci lascia».
Internazionalizzazione, eccellenza e innovazione sono state le linee caratterizzanti del rettorato di Anelli, che nell’ultima prolusione da lui pronunciata, in apertura dell’anno accademico 2023-2024, così aveva sintetizzato la propria visione: «Le università non sono start up. La contendibilità non è un valore degli atenei. La loro perennità, lo è. Il loro saper cambiare restando fedeli a sé stesse, rendersi attuali grazie alla conoscenza e alla ricerca».