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Cent’anni di Giurisprudenza

di Katia Biondi

Era il 2 ottobre 1924 quando f u istituita la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Da allora è trascorso un secolo nel corso del quale dialogo, confronto e capacità di rispondere alle sfide del tempo sono state le cifre distintive degli studi in ambito giuridico. Un compleanno importante che l’ateneo ha voluto celebrare giovedì 24 ottobre, chiamando a raccolta professori emeriti, ex studenti e giovani laureati. In un clima familiare, tipico di una «universitas» di «magistrorum et discipulorum», i protagonisti della giornata che si sono susseguiti sul palco dell’aula Magna hanno condiviso ricordi, aneddoti, esperienze. Ma hanno anche lasciato ampio spazio per riflettere sul f uturo del diritto. Una ricorrenza, quindi, per «rimarcare l’identità di questa Facoltà», ha detto il Rettore dell’Università Cattolica Elena Beccalli, rivolgendosi alla platea presente ai festeggiamenti. «Un’autorevolezza che la storia ha confermato a più riprese, ben rispondendo all’auspicio di padre Gemelli che aveva avvertito la necessità di istituire, tra le prime, una Facoltà capace sia di assicurare una formazione tecnica di prim’ordine con cui istruire e formare le f uture classi dirigenti sia di fornire un apporto di ricerca per rispon- dere ai bisogni e alle sfide della società del tempo». Emblema del contributo che Giurisprudenza ha dato al Paese, creando una «f ucina di giuristi preparati» secondo il progetto di padre Gemelli, è il volume “Cent’anni di dialogo”, pubblicato da Vita e Pensiero, con i contributi di docenti ordinari ed emeriti che ripercorrono momenti salienti della vita della Facoltà.

«Abbiamo voluto lasciare qualcosa di tangibile per valorizzare la tradizione e insieme proporre una guida per l’avvenire», ha osservato il preside di Giurisprudenza Stefano Solimano Le testimonianze dei docenti emeriti Mario Romano, Tiziano

La Facoltà di Psicologia compie venticinque anni

V enticinque anni non sono tanti, ma tante cose sono cambiate dalla nascita della nostra Facoltà a oggi». Con queste parole il preside Alessandro Antonietti ha introdotto l’evento del 5 novembre, che ha celebrato i primi cinque lustri della Facoltà di Psicologia.

Nata nel 1999, ha, però, una storia centenaria, che ha raccolto l’eredità degli studi di padre Gemelli e del Laboratorio di Psicologia coevo alla nascita dell’ateneo. Nei decenni sono seguite le attivazioni dell’Istituto di Psicologia, della scuo la di specializzazione, del dipartimento di Psicologia, dell’Alta Scuola in Psicologia “Agostino Gemelli”, dei centri di ricerca, del Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia, del dottorato di ricerca, e i corsi di laurea triennali e magistrali, di cui due in lingua inglese.

Le radici profonde hanno portato a sviluppare i temi portanti della Facoltà: lavoro, famiglia, clinica, socialità, rapporto uomo-tecnologia. Sempre mettendo al centro la persona in una sorta di «visione olistica che fin dalle origini ha caratterizzato l’approccio dei fondatori», come ha sottolineato il Rettore dell’Università Cattolica Elena Beccalli alla presenza del professor Antonietti, degli ex presidi Eugenia Scabini e Claudio Bosio , degli alumni e degli studenti. [e.g.]

Treu e Carlo Castronovo, e dei giovani laureati Federica Tagliabue, Carlo Scotto di Clemente, Paola Dassisti, vincitori del Premio Gemelli delle ultime tre edizioni, hanno consentito di aprire i cassetti della memoria, confermando ancora una volta che, come ha fatto notare il preside Solimano, «durante questo secolo “non breve” la Facoltà ha svolto il proprio compito alimentandosi della vitalità di Milano e al contempo mettendo in rapporto e in circolo le suggestioni di una popolazione studentesca proveniente da tutte le parti d’Italia, formando generazioni di g iuristi che hanno ricoperto importanti posizioni a livello professionale e istituzionale».

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