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La Cattolica guarda al mondo
di Katia Biondi
Un ateneo che guarda al mondo. È l’Università Cattolica del Sacro Cuore che negli ultimi anni sta consolidando sempre più la sua apertura internazionale, anche grazie al potenziamento di accordi e partnership con prestig iose istituzioni accademiche sparse in ogni angolo del mondo. I numeri lo confermano: sono 750 le università partner, presenti in 82 differenti Paesi, con cui la Cattolica collabora attivamente. In particolare, tra queste ben 36 rientrano tra le prime 100 università del mondo secondo la classifica del QS University Ranking 2025, come Stanford University (6), Harvard University (4) University of Pennsylvania (11) Yale University (23) University College London United Kingdom (9), National University of Singapore (8), The Australian National University (30), Sorbonne Université (63), per citarne alcune fra le più rinomate. Senza dimenticare le collaborazioni con la rete di università cattoliche – più di 240 membri in tutto il mondo – su cui l’ateneo può contare, facendo parte della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche Fiuc, che contribuì a fondare nel 1924 insieme all’Università Cattolica di Nijmegen (Netherlands). Inoltre, per il triennio 202324/2025-26 l’Università Cattolica sarà sede del Segretariato della Strateg ic Alliance of Catholic Research Universities (Sacru), un network internazionale di otto università cattoliche in quattro continenti. Tutte alleanze fondamentali per favorire gli scambi tra docenti e studenti ma anche per aumentare i titoli di doppia laurea: a ogg i l’Università Cattolica ha all’attivo 53 percorsi tra double degree e articulations
La crescente internazionalizzazione è confermata sia dall’aumento di studenti internazionali iscritti ai corsi di laurea triennale, mag istrale e a ciclo unico di uno dei cinque campus dell’ateneo sia dall’ampia mobilità studentesca sia in entrata (inbound) sia in uscita (otubound). Nello specifico, nell’anno accademico 2022-2023 gli studenti internazionali iscritti a corsi di laurea e master sono stati più di 3.300, facendo registrare una crescita negli ultimi sei anni pari al 22%; oltre 2.300 gli inbound students, con Stati Uniti, Messico, Spagna, Francia, Cina, Germania, Australia, Olanda, Portogallo, Federazione Russa nella Top Ten dei Paesi di maggior provenienza; circa 2.700 gli studenti dell’Ateneo che hanno scelto programmi di studio e lavoro all’estero, con un incremento del 34% negli ultimi 9 anni. Tra i programmi più scelti: semestre all’estero 38%; summer programme (10%); stage all’estero (22%); double degree (6%); volontariato (4%). Trend positivi che l’anno accademico 2024-25 sembra riproporre. Basta guardare i dati delle immatricolazioni che fanno registrare un incremento del numero di studenti internazionali pari a circa il 13%.
Un’apertura al mondo premiata dalle classifiche internazionali. Nella seconda edi- zione del QS Europe University Rank ing 2025, incentrata su 684 istituzioni europee di 43 Paesi, di cui 51 italiane, l’Università Cattolica è infatti la prima tra gli atenei italiani per la mobilità internazionale in uscita dei suoi studenti (Outbound Exchange Students) ed è terza per attrattività dall’estero di giovani che scelgono l’ateneo per programmi di studio in entrata (Inbound Exchange Students). Sempre secondo la classifica elaborata dagli analisti di Quacquarelli Symonds, la Cattolica raggiunge il 140° posto tra le università in Europa, guadagnando in un anno ben 18 posizioni, entrando così nella top 150 europea. Nel rank ing europeo di QS l’indicatore in cui l’Università Cattolica fa registrare la crescita maggiore riguarda le pubblicazioni scientifiche per docente (Papers per Faculty): l’ateneo avanza di 43 posizioni, collocandosi al 139esimo posto