Primo Piano
Piano strategico e conti risanati punti di forza del bilancio di mandato
U
n ente risanato e un piano strategico pronto a essere messo in atto, sono fra i risultati che emergono con più evidenza dal bilancio di fine mandato della Città metropolitana di Torino, un adempimento normativo obbligatorio con cui l’amministrazione fornisce un quadro della gestione finanziaria e gestionale che ha caratterizzato la durata del mandato, ma che è anche un esaustivo documento per tutti i cittadini per avere un quadro chiaro di quali strategie, provvedimenti e impegni finanziari sono stati
presi per lo sviluppo del territorio. Presentato alla stampa dalla Sindaca uscente, il bilancio di fine mandato è sicuramente una fotografia delle molte difficoltà che la nascita nel 2015 della Città metropolitana, sulle spoglie dell’ex Provincia di Torino, ha dovuto affrontare in un periodo in cui alla crisi economica si è sommato l’impatto della pandemia, in un quadro normativo – quello delle competenze attribuite dalla legge Delrio e di un sistema elettivo di secondo livello poco funzionale – difficile.
La nascita delle 11 zone omogenee ha cercato di ovviare anche alle diseguaglianze del territorio che ha un capoluogo e un’area concentrica con esigenze diversissime dalle aree montane, che tuttavia accolgono il 55% dei Comuni metropolitani e spesso non superano la soglia dei 5 mila abitanti. Nel far fronte alle nuove competenze della Città metropolitana, altra difficoltà è costituita dalla progressiva e imponente diminuzione delle risorse umane: si è passati dai 1128 dipendenti del 2016 ai 776 del 2020, con la perdita di figure
CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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