Publius
P e r u n ’A l t e r n a t iv a
Indice
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Editoriale
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Publius
2 Web e
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democrazia: un’arma a doppio taglio
Nelson Belloni
4 Quali possibilità
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per una nuova politica di difesa europea
Giovanni Salpietro
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Il Transatlantic Trade & Investment Partnership: più di un'area di libero scambio
Francesco Violi
Europea
Le manifestazioni in corso in questi giorni in Ucraina a favore della adesione a l l a U E p o n g o n o l a giovane nazione e l’Europa stessa dinanzi alla loro impotenza. Le pressioni del governo russo per evi-‐ tare la ;irma di Associazi-‐ one dell’Ucraina all’Unione europea, hanno l’obiettivo di legare il paese alla pro-‐ pria in;luenza economica e geopolitica (due terzi della ;lotta russa nel Mar Nero ha le proprie basi in Uc-‐ raina). La dipendenza economica della Ucraina dalla Russia è un dato di fatto sin dal giorno dello sfaldamento della Unione Sovietica: senza il gas pro-‐ veniente dai gasdotti russi l’Ucraina non avrebbe modo né di far funzionare le proprie industrie né di provvedere al riscalda-‐ mento delle proprie città.
Confederazione dei giornali universitari pavesi
Numero 17 - Gennaio/Marzo 2014 distribuzione gratuita
Giornale degli studenti dell’Università di Pavia. Informazione, riflessioni e commenti sull’Europa di oggi e di domani
Questo dipende dal fatto che in questi oltre venti anni di indipendenza l’Ucraina non ha avuto la capacità di sviluppare un proprio sistema ener-‐ getico che ne garantisse l’autonomia, nonostante le ingenti risorse petrolifere e di carbone di cui dis-‐ pone. In Ucraina, va ricor-‐ dato, regna la corruzione ed è presente una forte minoranza etnica russa (il 22% della popolazione è di origine russa a seguito della russi;icazione della regione sin dagli anni venti): due fattori che b l o c c a n o l o s v i l u p p o democratico, a dispetto del succedersi di libere elezioni durante le quali il tema dei rapporti con l’in-‐ gombrante vicina potenza domina il dibattito polit-‐ ico. Che sul paese aleggi perennemente l’ombra
della Russia è anche dato dal fatto che in molte scu-‐ ole gli studenti possono optare per studiare con docenti di lingua ucraina o con docenti di lingua russa: possiamo facil-‐ mente immaginare quale letteratura e quale storia studino i ragazzi nelle due diverse scuole. E’ un segno della divisione e della con-‐ traddizione culturale e politica in cui vive gior-‐ nalmente l’Ucraina. In questa situazione l’Unione europea viene vista dai cittadini ucraini non rus-‐ so;ili come una speranza di liberazione dall’in;lu-‐ enza della Russia. Ma c’è un “però” che grava su questa scelta. L’Unione europea non ha la forza politica necessaria per garantire una scelta libera >> pag.2
Web e democrazia: un’arma a doppio taglio La capacità di internet di annullare spazio e tempo nella trasmissione delle informazioni ha fortemente tra-‐ sformato la realtà produttiva e quin-‐ di la società e la politica in tutto il mondo. Le opportunità e le proble-‐ matiche del mondo globalizzato han-‐ no natura sovranazionale anche e sopratutto a causa di internet. Ma mentre il consenso su questa va-‐ lutazione è ampiamente condiviso, nel momento in cui internet viene pensato come strumento di demo-‐ crazia diretta l'analisi si fa più com-‐ plessa. Alcuni attori politici sosten-‐ gono che internet abbia da sè la ca-‐ pacità di sviluppare progressivamen-‐ te un mondo più democratico e par-‐ tecipato (cyber-‐utopisti); mentre al-‐ tri sostengono persino che internet possa sostituire il ruolo di una serie di fattori della vita politica, come i partiti, o che internet possa essere
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ed autonoma dell’Ucraina. L’ulteriore apertura ad Est dell’Unione, con la prospettiva di una successiva ade-‐ sione, creerebbe ulteriori squilibri in primis nella Unione stessa, che già oggi, a 28, senza un embrione di gov-‐ erno, risulta bloccata in qualsiasi sua decisione. L’Unione europea d’altra parte, come l’Ucraina, è sotto ricatto da parte del governo russo: qualora volesse, la Russia è in grado di bloc-‐ care o di ridurre le forniture di gas verso l’Unione (in particolare verso i paesi membri del Sud) e l’Unione, come l’Ucraina, dovrebbe cedere alla volontà di chi può imporre la propria politica estera e la propria politica economica, per quanto possano essere discutibili. Il grido di speranza che proviene dai manifestanti ucraini a favore di una adesione all’Unione dovrebbe ricordarci che senza un governo dell’Unione (o di un suo em-‐ brione partendo dagli Stati dell’area dell’euro) l’Europa è oggi impotente nel rispondere, esattamente come sta accadendo in Grecia: le risposte che oggi l’Unione europea è in grado di dare sono solo quelle del conteni-‐ mento dei costi o della revisione delle politiche di bilancio, perché questo è il solo potere di cui oggi dis-‐
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considerato una fonte di cultura e informazioni ideale (cyber-‐centri-‐ smo). Altra convinzione, sempre nel-‐ la linea del cyber-‐centrismo, tipica dei "cyber-‐entusiasti" è che internet abbia il potere di pari;icare il ruolo nella vita politica tra una piccola or-‐ ganizzazione e una grande organiz-‐ zazione. Su questo tema, un libro importante, che merita di essere segnalato per il suo tentativo di ricerca seria e do-‐ cumentata, è The Net Delusion: the dark side of internet freedom di Eu-‐ gene Morozov, con cui l’autore si propone proprio di veri;icare la vali-‐ dità delle ipotesi che abbiamo appe-‐ na menzionato. Il primo mito che Morozov affronta è quello relativo alla forza democratica dirompente di internet. Egli docu-‐ menta, infatti, con chiarezza ed esempi, quali sono i rapporti reali dei pone, ma non perché vi è un governo, ma perché vi è una Banca centrale. Sostenere l’adesione dell’Ucraina a questa Unione implica che qualche Stato membro più ricco si debba far carico dei costi politici ed economici che questo comporterebbe, perché l’Ucraina è una nazione da ricos-‐ truire, ma per farlo occorrono ingenti risorse ;inanziarie (che l’Unione oggi non ha) e un potere politico da con-‐ trapporre a chi il potere lo ha e lo esercita (la Russia). Sostenere l’ade-‐ sione dell’Ucraina pertanto non basta, a meno di non voler fare del facile populismo. Il governo russo, per bocca del suo vice premier Shu-‐ valov, ha dichiarato che “nessuno se non la Russia può dare all’Ucraina i fondi che le sono necessari, così ra-‐ pidamente e in tali quantità”. Ma ha anche aggiunto un monito rivolgen-‐ dosi non solo all’Ucraina ma anche al resto d’Europa: “Ma non li aiuteremo senza qualche impegno da parte loro”. Parole che possono apparire arroganti, ma che può esprimere solo chi sa di avere un potere politico forte alle proprie spalle. Ai populisti anti europei presenti nell’Unione e ai populisti ;ilo europeisti che gridano insieme allo scandalo di un’Europa sorda alle grida di aiuto dei di-‐ mostranti ucraini va ricordato che
anche il governo dell’Armenia non ha sottoscritto l’Accordo di Associazione e il governo russo ha immediata-‐ mente accordato un sconto sul prezzo del gas verso il Paese: la poli-‐ tica non è fatta solo di slogan, ma di forza e realismo politico, una realpo-‐ litik che l’Unione europea non può che subire. L’Armenia vale meno dell’Ucraina agli occhi dei nuovi e vecchi populisti che si riempiono la bocca di vuoti slogan? Negli anni Trenta ci si chiedeva chi era disposto a morire per Danzica e anche allora l’Europa democratica tacque perché non aveva la forza per contrapporsi al nazismo. Ci volle una guerra e l’aiuto di una potenza mondiale emergente per rispondere. Oggi q u a l e c i t t a d i n o d e l l ’ E u r o p a dell’Unione vorrebbe morire per l’Ucraina sapendo di dover fare ulte-‐ riori sacri;ici oltre a quelli che già stiamo conoscendo? La triste verità è che la crisi ucraina è l’ennesima di-‐ mostrazione della crisi dell’Unione europea priva di reale potere politico e il grido di speranza ucraino resterà solo lungo le sponde del Mar Nero a meno che l’orso russo non faccia delle concessioni: all’Ucraina e all’Europa che con il cappello in mano ringrazierà. Publius
regimi autoritari con il che svariati elementi che web. In Cina, in Venezuela, compongono la realtà della in Vietnam, in Russia e in politica degli Stati stanno altri paesi, la rete è utiliz-‐ ormai venendo via via sosti-‐ zata anche e sopratutto tuite da internet. dai governi per rafforzare Ora, se è chiaro che internet il regime. La forme sono è uno strumento formidabile, quella della censura per molte posizioni tipiche dei bloccare parole come cyber-‐centristi sono invece "democrazia", quella del irrealistiche. Un esempio è il controllo per individuare i mito della formazione online. movimenti di sommossa La formazione online non che altrimenti sarebbero esiste, esistono approfondi-‐ spiati esclusivamente dai menti online. Internet è servizi segreti a costi su-‐ estremamente vasto e la scel-‐ periori, e in;ine quella del-‐ ta del surfer comincia da una la propaganda, arrivando pagina bianca con una barra a pagare blogger perché di ricerca: solo la cultura scrivano post a favore del personale dell'individuo lo regime e denuncino siti e porterà ad approfondire ciò blog "pericolosi per il go-‐ che desidera. Un altro esem-‐ verno". Il punto è che non pio è il dibattito. Esistono esiste una capacità intrin-‐ esperimenti che mostrano seca di internet di essere come il dialogo tra persone gli Stati Uniti, dove il cyber-‐utopismo ;isicamente vicine in grado di vedersi strumento di democrazia, e l’espe-‐ rienza dimostra che, nella battaglia si è sviluppato tra molti policyma-‐ in faccia sia molto più accurato ed kers, sia repubblicani che democrati-‐ via web tra democrazia e autoritari-‐ educato di quello online che sembra ci, che lo hanno visto come uno invece favorire messaggi molto bana-‐ smo, quest’ultimo ha sempre la me-‐ glio. Laddove si sostiene, come nel strumento per tentare di diffondere li e semplici, spesso emozionali e la democrazia nel mondo a basso co-‐ caso delle primavere arabe, che in-‐ spesso iracondi, esposti più facilmen-‐ ternet abbia avuto un ruolo cruciale sto e senza imbarcarsi in scenari di te dalle personalità più rissose a cau-‐ politica estera molto sa di vari fattori come: l'assenza del nel rovesciare il regime, in realtà è molto dif;icile Il punto è che non complessi. Il problema è volto nella comunicazione, la non riuscire a valutare quan-‐ esiste una capacità che una visione eccesi-‐ contemporaneità della comunicazio-‐ vamente semplicistica ne, l'assenza di senso della responsa-‐ to lo strumento di pro-‐ paganda via web sia sta-‐ intrinseca di internet del ruolo di internet in bilità, il fatto che internet è in primo to importante, e quanto di essere strumento questo campo rischia di luogo un mezzo di svago, ecc.. disorientare le forze po-‐ piuttosto abbiano pesa-‐ Un terzo esempio è invece l'idea che di democrazia litiche che devono af-‐ to le condizioni di crisi internet pari;ichi gli attori e che dun-‐ frontare un mondo già que le battaglie politiche del XXI se-‐ sia economica che di molto dif;icile e in continua trasfor-‐ consenso presenti nel paese, il qua-‐ colo sono e saranno molto più demo-‐ dro internazionale, l’instabilità stessa mazione. cratiche di quelle passate. In realtà è A livello globale, il mondo del cyber-‐ dei regimi al potere e le altre dinami-‐ evidente che gli attori politici che più centrismo è molto variegato. In Italia hanno bene;iciato dei vantaggi di in-‐ che politiche classiche che costitui-‐ vano l’oggetto della propaganda dei abbiamo, ad esempio, il Movimento 5 ternet non erano affatto degli scono-‐ rivoluzionari, anche via internet. Stelle che sostiene che l’unica parte-‐ sciuti e che tendenzialmente internet cipazione veramente democratica è funziona da cassa di risonanza per Senza contare il fatto che le rivolu-‐ zioni non hanno conseguito i risultati quella online, perché chi ha più visibilità sui potenzialmente coinvol-‐ Se è chiaro che in- mezzi tradizionali di in-‐ che speravano di ottenere. Il miglio-‐ ramento delle condizioni in Libia e in ge tutti i cittadini. Negli ternet è uno stru- formazione. Prendiamo, Usa si propaganda molto Egitto, ad esempio, è alquanto discu-‐ ad esempio, il Democratic tibile; basti pensare, nel primo caso, il fatto che la campagna mento formidabile, Party americano e il suo all’anarchia che regna nel paese (di di Obama sia stata ;inan-‐ molte posizioni ti- ;inanziamento volontario cui il caso drammatico dell’uccisione ziata interamente da pic-‐ piche dei cyber- da parte di privati (il cui cole donazioni via web, e dell’ambasciatore americano a Ben-‐ centristi sono inve- importo non poteva mai gasi è una delle tante dimostrazioni) si omette di ricordare superare i 200$). Questo ce irrealistiche l’amplissimo lavoro di oppure alla controrivoluzione egizia-‐ fenomeno ha portato contatti diretti con i cit-‐ na, dove si è tornati ad un nuovo go-‐ molti a credere che si sia verno militare. Il cyber-‐utopismo è tadini, inclusa la campagna porta a aperta una nuova fase democratica; dunque una concezione piuttosto porta, che ha alimentato il consenso ma, da un lato, il DP era già conosciu-‐ semplicistica di quello che realmente per il presidente. Ci sono poi movi-‐ to da tutti, dall'altro, larga parte della è il ruolo di internet nella battaglia menti che utilizzano internet come sua campagna elettorale è stata in unica fonte di informazione, e così realtà una campagna porta a porta, per sviluppare la democrazia, soprat-‐ via. In generale, sono molte le forze quindi qualcosa che, a livello applica-‐ tutto là dove questa ancora non esi-‐ politiche che cominciano a sostenere, tivo, è sopratutto of;line. ste. Si tratta di una tesi che ha riscos-‐ anche se in modo poco argomentato, Un altro esempio che si cita spesso di so un certo successo soprattutto ne-‐
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Quali possibilità per una nuova politica di difesa europea Tra il 1950 e il 1954 in Europa vi fu-‐ rono lunghe trattative attorno alla possibilità di costituire una Comuni-‐ tà europea di difesa (CED) che aveva come scopo la costituzione di un esercito europeo per superare il problema del riarmo tedesco in un’ottica di reciproca integrazione e per consentire agli Stati membri del-‐ la CECA di dotarsi di una politica di difesa e sicurezza. Tale progetto non solo era solo rivolto allo scopo di una più stretta collaborazione militare, ma gettava anche le basi per la costi-‐ tuzione di uno Stato federale euro-‐ peo fondato su una costituzione e su istituzioni democratiche. Le resi-‐ stenze degli Stati a rinunciare ad un pezzo cosi importante della propria sovranità ed in particolare il ri;iuto dell’Assemblea francese a rati;icare il nuovo Trattato, fecero naufragare il progetto CED. L’Europa rinunciò de facto ad adottare una politica di dife-‐ sa comune delegando tale compito alla NATO e alla presenza di forze e armamenti americani all’interno del vecchio continente. Finita però la Guerra fredda e scom-‐ parsa la minaccia sovietica, si è riac-‐ ceso sin dalla ;ine degli anni Ottanta il dibattito sulla difesa del continente e se questa può ancora essere dele-‐ gata agli USA e alle loro basi. In que-‐
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successi web, e che in realtà non sono dipesi in maggior parte da in-‐ ternet, è proprio quello del Movi-‐ mento 5 Stelle che ha portato molte persone nelle piazze e che è stato costantemente pubblicizzato da ogni telegiornale televisivo e dalla stampa, anche in assenza di interviste dei componenti del movimento. Si può concludere che internet è un nuovo strumento e una nuova arena di confronto, con caratterisitiche e dif;icoltà peculiari, che non si sosti-‐ tuisce a quelli classici come le piazze e le sale conferenza. Internet è desti-‐ nato a divenire un complemento di ogni organizzazione politica ma il suo successo dipenderà molto dalla natu-‐ ra e dalle capacità di tale organizza-‐ zione nel mondo away from key-‐
sto nuovo contesto la presenza sta-‐ tunitense (e gli arsenali connessi) all’interno del territorio europeo ac-‐ crescono la preoccupazione tra l’opi-‐ nione pubblica e la classe politica. A ottobre il periodico tedesco Der Spiegel pubblicava un articolo sulla decisione dell’amministrazione ame-‐ ricana di “riquali;icare” l’arsenale nucleare presente sul territorio te-‐ desco. L’idea è quella di rimpiazzare
entro il 2024 le vecchie testate nu-‐ cleari con delle nuove, le B-‐61-‐12, che hanno un potere distruttivo 90 volte superiore a quello della bomba di Hiroshima. Questo nonostante da tempo la Germania abbia espresso più volte il desiderio di vedere que-‐ sto arsenale rimosso de;initivamen-‐ te, ma ad oggi i governi USA e il Pen-‐ tagono non hanno fatto particolari passi indietro in tal senso, mostran-‐
board. In conclusione, le continue e rapidis-‐ sime trasformazioni create dalle s;i-‐ de del mondo globalizzato, che vedo-‐ no gli Stati nazionali e la stessa poli-‐ tica sempre più in diffcioltà, portano molti policymakers e osservatori a cercare confusamente una soluzione facile nel web. In questo modo, la comunicazione e l'emozionalità dei messaggi rischiano di prendere il so-‐ pravvento sulla formazione politica e sulla concretezza dei progetti e degli obiettivi, favorendo contempora-‐ neamente i partiti populisti e il pro-‐ gressivo distacco dei cittadini dalla vera politica, e portando alla scom-‐ parsa delle organizzazioni partitiche che pure hanno svolto storicamente un ruolo essenziale per la vita demo-‐ cratica. I n o d i c r u c i a l i d e l l a p o l i t i c a
internazionale, dalla crisi economica a quelle militari, richiedono un salto di qualità della politica. Per gli europei il problema è avere la capacità di creare gli Stati Uniti d'Europa per garantire un quadro che renda possibile affrontare ef;icacemente i problemi, ormai sovranazionali. Illudersi che la comunicazione e l’uso di internet possano fornire, di per sé, la chiave per risolvere le crisi, rischia di essere estremamente controproducente e di ritardare il momento di presa di coscienza della necessità, oggi ineludibile, di compiere il salto di superare le sovranità nazionali per allargare l’orbita dello Stato e, con esso, della democrazia. Nelson Belloni
doci quanto sia unilaterale il rappor-‐ destinati alla difesa dei vari paesi to tra la piccola Germania e il colos-‐ europei, si può notare come diversi so statunitense. E la Germania non è capitoli di spesa (addestramento, la sola ad aver protestato contro strutture di supporto, acquisto di l’ingerenza americana nella politica beni e servizi, investimenti su ricer-‐ di difesa europea. ca e sviluppo di nuovi Guardando all’Italia La costituzione di un armamenti), siano possiamo vedere come comuni a tutti i 28 sta-‐ dalle vicende sull’am-‐ esercito europeo può ti membri e spesso gli pliamento della base essere l’occasione di stessi paesi fanno in-‐ militare di Vicenza di vestimenti su ricerche pochi anni fa al più dare autorevolezza al- analoghe ma distinte. recente caso della co-‐ la politica estera euro- Invece di prevedere struzione del MUOS in un piano di ottimizza-‐ Sicilia, le reazioni ostili pea, se essa si doterà zione dei costi e di ac-‐ delle popolazioni loca-‐ delle istituzioni e degli corpamento delle va-‐ li, spesso in sintonia agenzie di ricerca organismi necessari, rie con la più generale che garantirebbe ri-‐ opinione pubblica, non in primis un vero mi- sparmi notevoli, gli abbiano sortito effetti Stati dell’UE continua-‐ nistero degli affari ancora una volta a no a perseverare nel esteri causa della “sudditan-‐ perseguire le loro po-‐ za” di tutti i paesi eu-‐ litiche nazionali. E’ ropei di fronte allo strapotere statu-‐ dif;icile fare una stima precisa sulle nitense. E’ chiaro che se in Europa si spese attuali e i possibili risparmi, vuole rinegoziare alla pari con gli ma basti pensare ad esempio ad al-‐ USA il tema della difesa, non si può cuni casi speci;ici come le spese nel farlo senza una politica estera co-‐ settore della ricerca aereonautica, in mune in grado di proporre alla NA-‐ cui le spese complessive dell’Europa TO un nuovo piano per da difesa sono state superiori a quelle degli europea – anche per rinegoziare ra-‐ USA, pur avendo lavorato su proget-‐ dicalmente i termini del vecchio Pat-‐ ti analoghi e con risultati inferiori. to Atlantico. La moltiplicazione delle spese e le Andare a “ripescare” un progetto conseguenti diseconomie di scala analogo a quello della CED, non è nell’ambito produttivo sono un chia-‐ solo un modo per potersi sganciare ro “spreco” su cui i paesi dell’UE do-‐ dall’ingerenza statunitense, ma offre vrebbero cominciare a ri;lettere. anche la possibilità di notevoli van-‐ Una stima approssimativa ci dà in-‐ taggi sia dal punto di vista economi-‐ fatti una forbice tra i 20 e i 120 mi-‐ co sia dal punto di vista politico-‐ liardi di euro l’anno in risparmi pos-‐ strategico. In tempo di crisi econo-‐ sibili; si tratta chiaramente di una mica è chiaro che una riquali;icazio-‐ ne della spesa militare che riduca drasticamente i costi senza intacca-‐ re la qualità delle forze armate non può non essere presa in considera-‐ zione. E’ possibile osservare come negli ultimi decenni, salvo rare ec-‐ cezioni, l’impiego degli eserciti eu-‐ ropei in missioni all’estero sia sem-‐ pre stato fatto all’interno di forze multinazionali sotto mandato della NATO o dell’ONU. Se da un lato ciò ha reso necessario l’istituzione di organismi integrati per favorire la cooperazione tra le varie forze ar-‐ mate, dall’altro questo dato pone il dubbio se abbia ancora senso man-‐ tenere in piedi le strutture nazionali delle forze armate con tutti i costi che ne derivano, quando si potrebbe avviare un processo concreto di in-‐ tegrazione verso la costituzione di un esercito comune. E’ su un aspetto particolare che è necessario soffermarsi: nei bilanci
forbice molto ampia, che tuttavia non può essere sottovalutata. Da un punto di vista politico-‐strate-‐ gico, la creazione di una forza di di-‐ fesa europea non deve essere vista come sintomo di una “tensione im-‐ perialista” dell’Europa; al contrario come mostra la natura di alcuni in-‐ terventi recenti come Kosovo e Li-‐ bano dove ancora oggi sono in corso le missioni di peace-‐keeping, l’Euro-‐ pa potrà giocare un vero ruolo di forza di pace nel quadro dell’ONU nell’area mediterranea. La costitu-‐ zione di un esercito europeo può essere l’occasione di dare autorevo-‐ lezza alla politica estera europea, se essa si doterà delle istituzioni e de-‐ gli organismi necessari, in primis un vero ministero degli affari esteri, che superi la frammentazione delle linee politiche adottate dai diversi Stati, spesso troppo schiacciate su posizioni ;iloamericane. La mancan-‐ za di un ruolo dell’Europa nelle Pri-‐ mavere arabe è stata un sintomo dell’incapacità europea di sedere al tavolo delle relazioni tra le grandi potenze in condizioni di parità. Le precondizioni per la costituzione dell’esercito europeo esistono già; attualmente vi sono in vigore diversi progetti di brigate multinazionali, costituite da forze di diversi paesi. Implementare tali progetti, istitu-‐ zionalizzarli e avviare un percorso verso una maggiore cooperazione tra tali forze può permettere di co-‐ stituire un nucleo da cui partire. Allo >> pag.6
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Il Transatlantic Trade & Investment Partnership: più di un'area di libero scambio Il 28 novembre 2011, a Washington D.C., al termine del classico vertice bilaterale tra UE-‐USA, venne annun-‐ ciato che gli Stati Uniti e l'Unione avrebbero proceduto a ;inalizzare un'area di libero scambio. I motivi sottostanti sono molteplici, secondo le conclusioni del vertice: l'aumento della cooperazione economica tra le due aree attraverso la riduzione di tutte quegli ostacoli, di tipo tariffario e di tipo non tariffario, che porteran-‐ no anche alla creazione di nuovi po-‐ sti di lavoro. Il vertice quindi incaricò il Transa-‐ tlantic Economic Council, di istituire un gruppo di lavoro di alto pro;ilo, (High Level Working Group) che avrebbe dovuto indivi-‐ duare le aree di intervento che un accordo di libero scambio avrebbe dovuto af-‐ frontare. Il report ;inale del HLWG venne presentato l’11 febbraio 2013: in esso si fa-‐ ceva menzione dell'abolizio-‐ ne di tutte le barriere di tipo tariffario e si affrontava la questione della riduzione del-‐ le barriere di tipo non tariffa-‐ rio, attraverso la convergenza verso una piena compatibilità dei sistemi legali e delle nor-‐ me commerciali. I settori d'intervento, da includere nelle trattative per la realiz-‐ zazione dell'area di libero scambio indicati dal HLWG sono: i beni, i servizi, i pro-‐ dotti sanitari e ;ito-‐sanitari, i diritti di proprietà intellettua-‐ le, gli appalti pubblici, i beni
elettronici, digitali ed informatici, gli investimenti diretti, le misure per le piccole e medie imprese, i sussidi pubblici, le imprese sotto controllo statale, l’approvvigionamento ener-‐ getico e il commercio di materie prime, la risoluzione dei con;litti commerciali, la forza lavoro e l’am-‐ biente. Secondo il contenuto del report ;ina-‐ le del HLWG, il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) non sarà un semplice accordo tariffa-‐ rio: dal momento che le tariffe com-‐ merciali tra USA e EU sono già bas-‐ sissime, al punto che un loro totale annullamento, secondo due studi
fatti dal CEPR (Centre for Economic Policy Research) di Londra e, con-‐ giuntamene, dagli istituti IFO (Insti-‐ tut für Wirschaftsforschung) di Mo-‐ naco e Bertelsmann Stiftung di Gü-‐ tersloh, avrebbe degli effetti relati-‐ vamente ridotti su una crescita del PIL delle due aree. Sarà invece un High Level Comprehensive Agreement (come lo hanno de;inito i presidenti Barroso, Obama e Van Rompuy in un comunicato congiunto del 13 feb-‐ braio, nel quale i tre presidenti han-‐ no confermato l'impegno a iniziare le trattative), cioè un accordo comples-‐ sivo che prevede una vera e propria convergenza sul versante del diritto
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stesso modo, accorpare e rafforzare i poteri delle diverse agenzie europee che al momento si occupano, seppur in ambiti ristretti, dell’acquisto e del-‐ la condivisione dei beni, può rappre-‐ sentare la creazione di un primo nu-‐ cleo amministrativo del futuro eser-‐ cito europeo. E’ chiaro che accanto a questo processo – e per molti aspetti come sua pre-‐condizione – dovrà accompagnarsi lo sviluppo di istitu-‐ zioni democratiche sovranazionali che abbiano il monopolio sulla poli-‐ tica estera e di difesa.
Insomma dopo sessant’anni dal fal-‐ limento della CED gli europei si ri-‐ trovano davanti lo stesso bivio: ri-‐ nunciare a parte della propria so-‐ vranità per poter provvedere da sé alla propria sicurezza e riacquisire autorevolezza sul piano internazio-‐ nale, o scegliere la strada della con-‐ servazione per continuare a contare poco nello scacchiere internazionale e lasciare ad altri la responsabilità della difesa europea.
In tempo di crisi economica è chiaro che una riqualificazione della spesa militare che riduca drasticamente i costi senza intaccare la qualità delle forze armate non può non essere presa in considerazione
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Giovanni Salpietro
commerciale. Gli effetti del TTIP sull'economia lo studio del IFO/Bertelsmann. Que-‐ Il Consiglio dei ministri degli esteri europea: sto studio, calcola gli effetti degli dell'UE ha dato il via libera alle trat-‐ scenari del TTIP su diversi indici: PIL tative il 14 giugno scorso, dopo il su-‐ Al momento, sono due gli studi, già reale pro-‐capite, ;lussi commerciali e peramento del veto francese. L'op-‐ citati precedentemente, che si sono effetti sull'occupazione. La particola-‐ posizione della Francia si basava sul-‐ concentrati su un'analisi approfondi-‐ rità è che, a differenza dello studio la volontà di applicare una principio ta degli effetti macroeconomici del del CEPR, questo studio considera di eccezione culturale, TTIP sulle economie non l'Unione europea come un uni-‐ ovvero l'esclusione di Il TTIP non sarà un europea e statunitense: cum, ma va a considerare gli effetti tutti i beni di tipo au-‐ lo studio del CEPR e del TTIP (sia nello scenario minimo semplice accordo diovisivo dalle trattati-‐ quello degli istituti IFO di sola abolizione delle tariffe, sia ve e dalle competenze tariffario [...] sarà e Bertelsmann Stiftung. nello scenario più ambizioso ovvero del trattato. La ragione invece un "High Le- Entrambi gli studi pre-‐ di liberalizzazione complessiva) sui di questa decisione era vel Comprehensive vedono che un accordo singoli paesi UE. Con risultati molto il timore di un dum-‐ complessivo avrebbe interessanti: Agreement" che ping linguistico-‐cultu-‐ effetti molto positivi su Uno scenario di abolizione delle sole rale esercitato dagli prevede una vera e ambedue le aree: il tariffe, avrebbe effetti marginalmen-‐ USA verso i paesi eu-‐ propria convergen- CEPR parla di un in-‐ te bassi, sebbene positivi, sulla cre-‐ ropei non anglofoni. In za sul versante del cremento del PIL UE scita del PIL reale pro-‐capite delle un momento iniziale che va dai 62 ;ino ai due aree (ovvero, dei singoli paesi più governi europei si diritto commerciale 119 miliardi di euro UE e degli USA nel complesso), men-‐ erano schierati al suo l'anno, e ad uno di 49,5 tre una liberalizzazione complessiva, ;ianco nel richiedere l'eccezione cul-‐ ;ino a 95 miliardi di euro l'anno per andrebbe ad incidere in modo molto turale. Successivamente, essendo gli USA, e degli effetti positivi sui positivo sulla crescita del PIL degli venuto meno il sostegno degli altri paesi terzi per circa 100 miliardi di USA e di tutti i 28 paesi UE. Tuttavia, paesi all'iniziativa francese, la Fran-‐ euro l'anno. A livelli as-‐ secondo questo studio, cia rimase sola ma ferma nella sua soluti, un gioco win-‐win, avrebbe effetti negativi il consiglio dei volontà di porre il veto all'inizio delle che può creare maggiore sul PIL pro-‐capite reale ministri degli trattative, qualora i prodotti audiovi-‐ ricchezza e benessere di tutti i paesi terzi, sivi non fossero stati esclusi. Solo per tutte le parti. E' inte-‐ esteri dell'UE ha compresi i BRICS, i paesi l'accettazione dell'eccezione cultura-‐ ressante notare che, lo dato il via libera EFTA, NAFTA e i paesi le come principio dei negoziati per-‐ studio del CEPR, non so-‐ candidati all'ingresso alle trattative il mise il consenso della République lo considera UE e USA nell'Unione. Inoltre, ri-‐ all'inizio delle trattative. Ad oggi, si come due blocchi unici, 14 giugno scorso, sulta molto interessante sono tenuti due rounds di negoziati, ma usa come indice di lo studio che avrebbe dopo il superauno a luglio e uno a novembre, e un calcolo il PIL e volumi q u e s t o a c c o r d o s u l mento del veto terzo è previsto per dicembre. commerciali in termini commercio tra paesi UE: francese assoluti. Molto diverso è se, infatti, soprattutto
Scheda personaggio - Emery Reves Emery Reves nacque a Bácsföldvár, Ungheria, da genitori ebrei e fu edu-‐ cato a Berlino, Zurigo e Parigi. Di professione scrittore, giornalista e editore costruì la sua carriera alle dipendenze di Winston Churchill come suo agente delle comunicazioni per la propaganda anti-‐nazista. Quando Churchill fu eletto Primo Mi-‐ nistro, Reves fu inviato a New York per organizzare la campagna di pro-‐ paganda anti-‐nazista. Durante la guerra formò un proprio pensiero sulle origini della guerra mondiale e sull’unica possibile vera pace, che culminarono nella pubblicazione del libro Anatomia della Pace, nel 1945, che ebbe un suc-‐ cesso strepitoso. Il libro, sostenuto da una forte carica emotiva e morale, con chiaro intento didascalico e per-‐ suasivo, denuncia le teorie sulle origini della guerra, l’anarchia istituzionale del mondo, le contraddizioni
della divisione del mondo in Stati nazionali, le inef;icaci soluzioni per mantenere la pace (riduzione degli armamenti, creazione dell’ONU). Tra le sue frasi più celebri: «Per dirla brutalmente, il signiNicato della crisi del secolo ventesimo è che questo pianeta deve in un certo grado essere posto sotto un controllo uniNi-‐ cato. Il nostro compito, il nostro dove-‐ re è tentare di istituire questo con-‐ trollo uniNicato in modo democrati-‐ co». «Nel mezzo del ventesimo secolo, non si può considerare rivoluzionario nessun movimento che non concentri la sua azione e la sua forza nello sradicare quella istituzione tirannica (lo Stato nazionale) che, per la propria autoconservazione e autogloriNicazione, tra-‐ sforma gli uomini in assassini e schiavi».
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nello scenario della liberalizzazione complessiva, aumenterebbero molto i ;lussi commerciali tra singoli paesi UE e Stati Uniti, al tempo stesso di-‐ minuirebbe in modo sostanziale il commercio intra-‐UE, dal momento che molte imprese dei singoli paesi membri troverebbero molto conve-‐ niente fare affari negli USA e con im-‐ prese d'oltreoceano, una volta venuti meno quegli ostacoli attualmente in essere. Questo calo complessivo del commercio intra-‐UE avrebbe effetti modesti nello scenario “solo tariffe”, mentre, nel caso di quello di una li-‐ beralizzazione complessiva, gli effet-‐ ti sarebbero molto profondi. Ad esempio, i ;lussi commerciali tra Germania e USA, in questo scenario, aumenterebbero del 93,5%, ma al contempo, il commercio tra Germa-‐
nia e Francia calerebbe del 23,45%, quello Germania-‐Italia del 29,45% e quello Germania-‐paesi PIIGS, com-‐ plessivamente del 31% . Nell'insie-‐ me, si rafforzerebbe in modo sostan-‐ ziale la relazione commerciale tra USA e UE e con essa il benessere di entrambe le parti, anche in termini di crescita di posti di lavoro, ma al contempo ci sarebbero forti riper-‐ cussioni all’interno dell’Unione eu-‐ ropea. E' altrettanto interessante rilevare che lo studio IFO/Ber-‐ telsmann non ha fatto un'indagine analoga sugli effetti del TTIP sui 50 stati dell'Unione americana. Un matrimonio che si ha da fare?
forma più ambiziosa, sa-‐ rebbe il più grande accor-‐ do commerciale della sto-‐ ria, sia in termini di PIL dei partner coinvolti, sia in termini di ;lussi commer-‐ ciali, sia in termini di gua-‐ dagni reciproci. Un affare conveniente per entrambe le parti, nonostante ci in-‐ duca a ri;lettere il fatto che ciò possa portare ad un calo del commercio intra paesi UE, bilanciato da un fortissimo aumento del commercio UE-‐USA. E' da rimarcare il fatto po-‐ sitivo che gli Stati Uniti, in questo momento, stanno trattando con un'unica controparte europea, ov-‐ vero la Commissione. Non è da escludere, che nel ca-‐ so le trattative giungano a buon ;ine, questo prece-‐ dente possa essere positi-‐ vo per degli accordi futuri riguar-‐ danti altri ambiti, e non è da esclu-‐ dere che la ;inalizzazione e l'entrata in vigore del TTIP, possa, nel lungo termine, portare ad una maggiore convergenza, anche politica, tra le due sponde dell'Atlantico. Appare però evidente come, af;inché questo accordo non crei squilibri capaci di indebolire ulteriormente la coesione europea e di accrescere il divario tra paesi europei a diversa vocazione commerciale, da parte dell’Europa questo grande progetto si deve accompagnare con una suo parallelo rafforzamento dell’unione politica a complemento dell’attuale unione economica e monetaria.
In termini economici e quantitativi, un accordo del genere, nella sua
Francesco Violi
Publius - Per un’alternativa europea Numero 17 - Gennaio/Marzo 2014
publius-unipv.blogspot.com Via Villa Glori, 8 Pavia - Tel: 3409309590 - E-mail: publius@unipv.it Direttore responsabile: Giacomo Ganzu Redazione: Nelson Belloni, Federico Butti, Laura Filippi, Paolo Filippi, Giacomo Ganzu, Luca Lionello, Maria Vittoria Lochi, Gabriele Mascherpa, Laura Massocchi, Davide Negri, Carlo Maria Palermo, Francesco Pericu, Elena Passerella, Giovanni Salpietro, Giulio Saputo, Romina Savioni, Giulia Spiaggi, Bianca Viscardi, Francesco Violi, Gabriele Volpi. Stampato presso: Tipografia P.I.M.E Editrice S.r.l Puoi trovare Publius, oltre ai vari angoli dell’Università, anche presso: bar interno facoltà di Ingegneria, bar facoltà di Economia, mensa Cravino, sala studio San Tommaso, bacheca A.C.E.R.S.A.T cortile delle statue. Periodico trimestrale degli studenti dell’Università di Pavia. Informazioni, riflessioni e commenti sull’Europa di oggi e di domani. Registrazione n. 705 del Registro della Stampa Periodica - Autorizzazione del tribunale di Pavia del 19 Maggio 2009
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