2 minute read
CHRYSARMONIA
from TRAKS MAGAZINE 50
by Fabio Alcini
“Fly me to the Sun” è il primo full length della band lombarda
Ci raccontate la vostra storia fin qui?
Advertisement
La conoscete la favola di “CENERENTOLA”, vero? Ecco, si può dire che noi ci sentiamo un po’ così. Nonostante tutti e quattro abbiamo un passato di Studio della musica fin da bambini o ragazzi, per ovvie ragioni economiche abbiamo scelto altri percorsi professionali. La musica tuttavia è rimasta la nostra grandissima passione e come tale l’abbiamo sempre considerata. Abbiamo iniziato insieme una decina di anni fa, semplicemente come cover band, proponendo repertori di brani rock e metal riarrangiati in modo originale. Durante questi live abbiamo proposto un paio di pezzi originali di nostra creazione che il pubblico ha apprezzato talmente tanto da spingerci a investire tempo e denaro sugli inediti. Così abbiamo deciso di dedicarci completamente al nuovo progetto Chrysarmonia. Abbiamo investito tempo, chilometri e benzina per partecipare a diversi contest di alto livello che ci hanno portato la prima visibilità nel mondo dell’underground. Vincendo o arrivando in finale, capimmo che avevamo le carte in regola per provarci seriamente; abbiamo investito molto su noi stessi, acquistando nuova strumentazione ma soprattutto spendendo in affitto di sala prove e tante ore di studio a casa. Poi sono arrivate le prime registrazioni e produzioni, facendo uscire il primo ep Metamorphosis nel 2019, seguito da due singoli Fast (2019) e Desert (2022).
A marzo 2020 abbiamo acquistato uno studio nostro, dove poter creare senza limiti di tempo, circondati dai nostri strumenti e con la possibilità di poter registrare anche le pre-produzioni. La “Chrysarmonia’s House” è stato il nostro bozzolo vero e proprio, accogliente, caldo, ideale per creare insieme in completa armonia e sintonia. E infatti, lo scorso 28 ottobre 2022 è uscito il nostro primo full length Fly Me To The Sun sotto etichetta Ghost Record Label. Come potreste introdurre il vostro nuovo album a chi non lo ha ancora ascoltato?
Questo album è un viaggio dentro le emozioni. Cantiamo di vita, morte, passione, gioia, sofferenza, dolore, sogni. Tutto quello che ci definisce umani è sempre riportato nelle nostre canzoni, e Fly Me To The Sun racchiude delle esperienze che prima o poi tutti provano sulla loro pelle. Aspiriamo a sentirci dire da ogni ascoltatore: “Hey! Ma questa canzone parla di me!”
Qual è il brano del disco al quale siete maggiormente legati?
Ognuno di noi ha il suo brano preferito, per diversi motivi. Vania (voce e composizione) e Davide (chitarre) preferiscono Fly
Me To The Sun, perché riassume in sé tutto il senso dell’album e a entrambi ha lasciato qualche “cicatrice” in fase compositiva, cosa che accade comunque ogni volta che la eseguono sul palco. Simone (basso) predilige Surrender per questioni ritmiche e dinamiche. Fabio (batteria) preferisce Falling Down per le particolari variazioni stilistiche che può compiere con il suo strumento.
Com’è la scena rock lombarda oggi?
Difficile, perché molti locali che facevano suonare hanno chiuso, ma sicuramente resta ancora la migliore d’Italia. Per questo motivo abbiamo deciso di avere anche un repertorio acustico. Le nostre canzoni riarrangiate in modalità “soft”, possono quindi essere suonate in quei locali che non possono avere volumi altissimi, la gente si rilassa e ascolta nuova musica, mentre mangia e beve. Una sorta di jazz band, molto particolare. Avete già un tour in programma per il 2023?
Più che un tour vero e proprio abbiamo un calendario di date già confermate, sia in elettrico che in acustico fino a maggio 2023, tutte nel nord Italia, che ovviamente speriamo di ampliare per tutto il 2023.
Speriamo di vedere molti amici nei prossimi live:
12/03/2023: Elettrico al BIG MAX
– Parona (PV)
25/03/2023: Elettrico al Dedolor –
Rovellasca (CO)
14/04/2023: Acustico al Jack
Bikers – Vigevano (PV)
12/05/2023: Elettrico al Metal
Queen’s Festival – Muriaglio (TO)