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l’intervista
from TRAKS MAGAZINE #52
by Fabio Alcini
Ci racconti quali sono gli ingredienti principali del tuo terzo disco?
Gli ingredienti principali sono tanta passione, amore, sacrifici, dedizione e verità. Miscelati con una buona dose di studio e ricerca.
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Qual è la traccia del disco alla quale sei più legato e perché?
Sicuramente è Smiling eyes. Smiling eyes parla di una storia d’amore fatta di sguardi tra un padre e una figlia di cinque anni. Gli sguardi si incrociano quando la piccola si sveglia tra le braccia del suo papà dopo aver fatto un brutto sogno, in quel momento lo sguardo rassicurante e pieno d’amore del genitore fa sì che la piccola si riaddormenti serenamente immaginando e sperando per lei un futuro meraviglioso come quell’incontro di sguardi…
Ci parli degli ospiti del disco? Più che ospiti sono miei amici coi quali condivido il palco da anni. Con Edoardo Bennato ci suono dal 2005 e ci lega molto la nostra passione per il blues, e da lui continuo a imparare cose nuove ogni giorno. Con Guy Davis ci conosciamo da qualche anno e subito si è creato un feeling pazzesco sia in studio che dal vivo. Credo sia uno dei migliori blues man in circolazione (nominato ai Grammy
Awards nel 2017)… Mario Insenga è il mio maestro da sempre oltre che mio caro amico con cui ho scritto il brano Johnny dedicato a Johnny Winter. Daniele Sepe è un musicista stratosferico! Vince Pastano è uno dei chitarristi che stimo di più ed è anche un grandissimo arrangiatore oltre che produttore. Sono felice che le nostre strade si siano incrociate in questo disco e nella vita.
Che cosa ti hanno regalato gli anni di musica accanto a Bennato?
Mi hanno regalato un sogno che si è avverato.
Che progetti hai per i prossimi mesi?
Da Giugno partirà il mio tour Me, you and the blues seguito da Barley Arts e Sound inside records e anche il tour con Edoardo Bennato dove come al solito cercherò di dare il meglio di me e trasmettere a chi mi ascolta good vibes.