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ANDREA CANIATO

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GORILLA PULP

GORILLA PULP

“Storie di carta” è il nuovo lavoro del cantautore di origine novarese, che ci racconta le nuove canzoni e i progetti in arrivo Direttore di scuola di musica, membro di una band thrash metal, compositore di colonne sonore, ora cantautore... Ci spieghi esattamente chi sei?

Diciamo che sono una persona molto curiosa. Amo la musica da sempre e in tutte le sue forme e stili. Tutte le esperienze che ho fatto hanno un comune denominatore la passione, ogni progetto mi doveva e mi deve coinvolgere ed emozionare. Ho sempre pensato che per ogni età ci sia un linguaggio perfetto per esprimere ciò che si ha dentro e i generi nei quali mi sono sempre cimentato rispecchiano le caratteristiche dell’evoluzione e la maturazione di un individuo.

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Come hai scritto queste “Storie di carta”?

Quasi tutto a casa durante il lock- down. Avevo trasferito il mio studio a casa anche per fare le lezioni online e avevo deciso di investire questa pausa per imbastire un nuovo album.nel tempo poi ho decisodi aspettare con l’uscita curarne i dettagli. In più rispetto al primo disco composto da one man band c’è stata un’evoluzione inserendo una band vera e propria composta da Roberto Guald, Antonio Lupi e Mario Zara. Professionisti e persone straordinarie che hanno regalato al disco colori e sfaccettature, rendendolo vivo. Qual è il brano a cui sei più legato e perché?

Difficilissimo! Se mi permettete ne scelgo 2. La prima è Come una nuvola canzone dedicata a mia moglie.La prima composta per il disco , sul terrazzo mentre guardavo mia figlia giocare. Ogni volta che la suono sorrido quindi posso dire che è una canzone speciale. La seconda è Ultimo round, una canzone che parla di un pugile con sogni e determinazione. Cambiando da pugile a musicista il salto è breve e rappresenta un po la mia voglia di lottare ed emergere in ciò che amo. Spero davvero sia un brano che sproni e carichi chiunque per raggiungere i propri obiettivi.

Com’è la scena musicale (se c’è) della zona di Novara?

La scena novarese è ampia e varia. Ci sono sicuramente diverse eccellenze, colleghi stimati. Anche tra i giovani ci sono emergenti di qualità. Unica pecca ma credo sia così dappertutto, la chiusura e il poco spirito collaborativo. Altro grosso problema i luoghi dove poter far musica ormai rari e che bisogna ringraziare per la loro determinazione nell’investire in serate musicali rischiando di avere degli incassi miseri.

Che progetti hai per i prossimi mesi del 2023?

Progetti per il futuro... live ma non solo. Per i live con la band abbiamo riarrangiato i brani del primo disco e c’è già l’intenzione di incidere nuovamente i brani con il complesso. Poi scrivere nuovo materiale e tracciare il percorso dei prossimi anni. I propositi ci sono e l’impegno non manca, vedremo cosa riserverà il futuro.

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