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GORILLA PULP
from TRAKS MAGAZINE #52
by Fabio Alcini
“Mask Off!” è il nuovo lavoro della band, alle prese con influenze morriconiane, rock delle origini e una sorpresa in arrivo...
La band esiste dal 2014, ma potete raccontarci chi sono i Gorilla Pulp oggi?
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I Gorilla Pulp oggi sono un animale selvaggio che ha appena compiuto i 9 anni d’età. Siamo la stessa band con l’assurda voglia di palco che aveva quando e per come è nata, con una visione più
l’intervista
ampia di quello che è la musica oggi. Siamo la band che scrive ancora di Tufo Rock e va in tour con la stessa attitudine, quella che ci tiene legati come una famiglia. La nostra ricetta per rimanere incollati è questa: Sesso, Birra & Tufo Rock.
Che cosa avete messo dentro il nuovo disco?
Il nuovo disco è i Gorilla Pulp un po’ più maturi, ma senza il compromesso di dover per forza scrivere qualcosa di diverso. Dentro abbiamo inserito tutto quello che per noi sono le vere radici: l’heavy blues, lo stoner e il garage rock d’annata. Tutto quello con cui siamo cresciuti, ma in chiave Gorilla sarà ciò che potrete trovare nel nuovo Mask Off! Dall’inno alla nostra Tufo Rock Army, lo zoccolo duro di ragazze e ragac- ci che non smette mai di seguirci, alla slide guitar accompagnata da whammy e fuzz a cannone. Insomma, non abbiamo per niente snaturato la nostra essenza. Le vere novità però sono però quelle che riguardano un intro/ tributo acid western a cui teniamo molto e l’inserimento, per la prima volta, di una ballad come ce la sentivamo da tempo e non avevamo mai scritto. Per noi una vera rivelazione, poiché non eravamo mai riusci- ti a scriverne una, forse perché non era il momento. Inoltre c’è un grande novità che “abbiamo messo dentro al nuovo album” nella versione lp gatefold: l’inserto è in realtà un pop up da tagliare, incollare e costruire, in pieno stile 70’s. Ci sono riferimenti “morriconiani” nell’album: da cosa nascono?
Esattamente, e questa costa che avete notato ci fa troppo piacere. Come dicevamo prima è una delle nostre “fisse” che non avevamo sfogato prima d’ora. Il nostre umile e speriamo gradito tributo al Maestro dei Maestri, Ennio Morricone. Ci trovavamo a finire di ascoltare le prove Master quando abbiamo ricevuto in studio la notizia della sua morte. Ci siamo guardati e ci siamo trovati d’accordo nell’intitolarla Ennio’s Dusk in The Desert. La nostra musica nasce da lì, dai film di Sergio Leone e da quel luogo chiamato Deserto. Chi sono i vostri punti di riferimento nel rock di oggi?
Oggi quello che ci piace sicuramente tanto sono ancora le band ispirate ai pilastri del rock
70’s in tutte le loro sfumature. Il rock english style caratterizzato dai duelli di chitarre armonizzate dal suono “brown fuzzoso”, il basso legnoso e la batteria groovy sono di certo quello che ci piace sempre più ascoltare e riscoprire. Per fare qualche nome si riassume tutto nella nuova corrente del garage/stoner moderno come Hellacopters, QOTSA, Kadavar e Graveyard, per citarne alcuni. Che progetti avete per i prossimi mesi?
Stiamo per tirar fuori un nuovo format che ci farà divertire da matti. Per la prima volta lo diciamo a voi di TRAKS in un’intervista: stiamo per aprire il nostro profilo ONLY FANS. Si è tutto vero e ci sarà da divertirsi. A brevissimo e basterà seguirci nei prossimi giorni per scoprire tutti gli aggiornamenti. A parte questo, i prossimi mesi saranno dedicati esclusivamente alla promozione di Mask Off! Tra date singole, festival e un tour da finalizzare per l’autunno. Siamo super concentrati e non vediamo l’ora di suonare veramente forte e al massimo volume in ogni data!