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VIRGINIA

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l’intervista

l’intervista

“Viaticum” è il primo ep (ma è già in arrivo anche il secondo) di una cantautrice che si autodefinisce “sognatrice ambiziosa, generosa e leale” Ciao, raccontaci chi sei e come nasce il tuo progetto Sono fragile ma tenace, solare ma inquieta. Il mio essere una sognatrice ambiziosa, generosa e leale mi ha sempre dato la forza di affrontare i miei demoni interiori con coraggio e di trovare la costanza e la voglia di andare avanti sebbene, anche solo per un istante, avrei voluto mollare tutto. Sono Virginia. Ho tanto da raccontare e altrettanto da donare, per questo sono nata musicista. Il mio progetto nasce proprio dal sentirmi nata per la musica: ho sempre avvertito l’esigenza di parlare agli altri attraverso una lingua che potesse esprimere al meglio le mie emozioni e condividere i miei pensieri e alcuni vissuti personali. Il modo mi- gliore per arrivare al cuore delle persone è stato rivolgermi all’arte e, in particolare, alla musica. Come ho già avuto modo di raccontare, Viaticum rappresenta solo una parte delle prime pagine del mio ‘Caro Diario’ ed è l’inizio di una storia che si racconta in capitoli. L’ep è solo il primo e fremo dalla voglia di presentarvi il secondo.

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Quelle che hai messo insieme sono canzoni che hai nel cassetto da un po’ oppure sono state composte per l’occasione?

Sono canzoni che conservo da un po’ di tempo. La prima traccia dell’ep, Closer, è nata nel 2017 ed è stata la prima vera canzone che ho deciso di tenere, tra le tante che avevo tentato di scrivere prima di questa, e che mi ha fatto capire che la strada da artista solista era quella giusta che avrei voluto e dovuto intraprendere. Ho voluto unire canzoni che già in partenza creano tra loro un legame armonico solo sulla base del significato che celano. Qual è stato il contributo di Angelo Epifani al disco?

Angelo Epifani ha dato vita al progetto. Lui mi ha trovata, mi ha incoraggiata, ha creduto in me e ha dato ai miei brani un valore aggiunto e tuttora continua a farlo. Il suo contributo? Essere il mio compagno di strada.

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali? Si avverte un’aria molto internazionale nei tuoi brani...

Ho sempre amato la musica internazionale da cui ho assorbito influenze e suggestioni, dando vita a uno stile eclettico che sfugge a definizioni troppo precise. I miei punti di riferimento variano molto: spazio da generi come il pop, l’alternative e l’indie a generi come la musica d’ambiente e la musica cinematografica. Trovo ispirazione in vari artisti tra cui Ed Sheeran, SYML, Novo Amor, Aquilo, Hans Zimmer, James Newton Howard e qualsiasi musicista si muova in un’atmosfera chillout.

Quali saranno i tuoi passi (artistici) successivi?

Attualmente sto lavorando ad un progetto di songwriting in italia-

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