Noi non ci stiamo e non obbediamo L'UE proibisce i semi naturali p 3 Se fosse un parco Il recupero del parco 'U Timpuni p 4 A proposito di reti fra botteghe Gli amici de La Siembra si raccontano p 6 No MUOS L'appello contro il MUOS p 8 Pagine di informazione per i soci e i simpatizzanti della Cooperativa Quetzal di Modica | distribuzione gratuita
N° 13 – SETTEMBRE/OTTOBRE 2012
prossimi mesi in bottega lo zucchero, di qualsiasi produttore, ciascuno donerà 0,10€ per ogni confezione, contribuendo ad un grande progetto! DALL'INDIA: LA TERRA DEI SEMI LIBERI
Non siamo né di destra né di sinistra: siamo quelli da basso che se la prendono con quelli di sopra” ~ Indignados
Settembre: mese di novità Analisi e riflessioni sulle varie novità del nostro Consorzio e della nostra Cooperativa — di Sara Ongaro A settembre non inizia solo la scuola. Inizia anche un nuovo anno per la cooperativa dopo le iniziative estive: la cena sociale con musica e parole di Marco Milozzi , le attività di “Se questo fosse un parco”. Riprende infatti la produzione di cioccolata per l’autunno/inverno, le tante fiere, i nuovi gusti da proporre, i nuovi lanci, le campagne e proposte da diffondere. MANDUVIRÁ: QUANTO È RIVOLUZIONARIO UNO ZUCCHERO AUTOPRODOTTO
Manduvirà è una cooperativa paraguayana di produttori di canna da zucchero: 800 piccoli contadini costretti a vendere la canna al grande zuccherificio dei signori dello zucche-
ro che decidono il prezzo. Iniziano qualche anno fa la loro storia di esportazione con il commercio equo, che li aiuta a migliorare il rapporto di forza con lo zuccherificio in modo che loro possano affittare lo stabilimento per la loro produzione restando in controllo del prodotto, ma già balena il sogno di avere un loro zuccherificio, di non sottostare più all’arbitrio di latifondisti e industriali e di renderlo poi disponibile anche per altri contadini ancora più poveri di loro. Sembra utopia ma insieme a CTM Altromercato il sogno diventa possibile: produrranno uno zucchero di canna biologico e raffinato. Per sostenere il loro progetto parte adesso una campagna per raccogliere 50.000€: acquistando nei
Vandana Shiva ha lanciato una campagna in tutto il mondo. Sembra il naturale prosieguo delle nostre giornate di maggio all’insegna del coltivare un’altra economia con i laboratori in piazza dove i bimbi hanno piantato semi in scarpe, bottiglie e vecchie scatole da tenere sul balcone o in casa, si è parlato di semi antichi e liberi da brevetti, di semi clandestini e illegali perché non sottomessi alle regole del mercato. Anche per la Comunità Europea oggi è necessario seminare semi OGM e dal 12 luglio i semi non inseriti nel registro europeo sono illegali: non possono essere venduti, scambiati né seminati. Ne va della biodiversità, dell’autonomia nella produzione del cibo: vogliamo i semi liberi e siamo tutti invitati a seminarli oltre che a firmare la petizione per l’abrogazione della legge appena approvata. ANCHE PER NOI! C’è anche una campagna a nostro favore, appoggiata da CTM Altromercato, per sostenere cioè, in questo anno per tutti così difficile, l’acquisto della nostra cioccolata nelle botteghe di tutta Italia, ricordando la valenza del nostro progetto e tutte le forme in cui si può contribuire a sostenerci che vuol dire mantenere gli 8 dipendenti (di cui 6 sono donne) che abbiamo, a far prevalere la creatività e la passione nostra sull’arroganza e la volontà distruttiva di altri. Celebriamo questa nuova fase dell’anno con il lancio di due nostre nuove cioccolate: Thàlia e Cum grano salis. Vista l’accoglienza avuta alle fiere possiamo dire che sono già un bel successo! Sono sempre all’insegna della collaborazione con altri progetti: la barretta con le nocciole intere con la Coop. Eco Culture e Viaggi di Polizzi Generosa che recupera noccioleti abbandonati da anni e la barretta con il sale insieme alla Riserva Orientata del WWF delle Saline di Trapani dai cui salinari artigianali proviene il sale che utilizziamo. Barrette curiose e intriganti, benaugurali per questa fine di 2012 ■
A spasso per gli Iblei In giro per la provincia di Ragusa con alcuni studenti della Università di Scienze gastronomiche — di Sara Ongaro SETTEMBRE/OTTOBRE 2012 – N°13 Registrazione al Tribunale di Modica 3/2011 — Anno I
Giornale di informazione gratuito per soci, simpatizzanti e consumatori della Cooperativa Quetzal – la Bottega Solidale
direttore responsabile Pippo Gurrieri
redazione
Rachele Baglieri, Sara Ongaro
progetto grafico Elio Di Raimondo
impaginazione Rachele Baglieri
hanno collaborato a questo numero Cooperativa La Siembra, Caterina Rizzo, Ercole Ongaro, Anna Galliolo, Peppe Cannella, Rachele Baglieri, Monia Berti, Sara Ongaro
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cooperativa quetzal Corso Umberto I, 223/a 97015 – Modica (rg) tel. e fax 0932-752321 www.quetzalmodica.it PRESIDENTE
Saro Guarrasi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Rachele Baglieri, Saro Guarrasi, Marinella Melieni, Angelo Migliore,
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Dal 20 al 25 maggio abbiamo accompagnato 6 studenti del primo anno e un tutor della Facoltà di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra), università legata a Slow Food, a spasso per gli Iblei, in uno dei viaggi annuali che organizzano per piccoli gruppi di studenti alla scoperta di prodotti locali, filiere, memorie produttive legate ai territori. L’idea era nata da una cena organizzata l’anno scorso dalla Coop. Quetzal di Alba (CN). Successivamente siamo stati a visitare l’Università di Pollenzo, che ha sede in una magnifica residenza reale di campagna, ristrutturata ad hoc per ospitare ogni anno qualche centinaio di studenti e docenti sia italiani che stranieri nei vari corsi e nel master. Abbiamo accompagnato i nostri ospiti in un viaggio-territorio a visitare diverse realtà relative alle principali filiere alimentari della nostra zona (grano, latte, mandorle, olio, vino) e ad assaporarne le produzioni. Riuscitissima la giornata dedicata al “fare il pane in casa” grazie alla signora Giovanna Paolino che ci ha aperto le porte di casa per tutte le ore necessarie per preparare insieme delle magnifiche e fragranti forme di pane di casa fatto con “u crescenti” e farina integrale di grani locali affiancato da scacce di ricotta, che poi abbiamo mangiato insieme appena uscite dal forno. Il gruppo ha potuto accostare una realtà molto variegata, fatta sia di aziende medio-piccole di eccellenza che hanno fatto scelte nuove, interessanti e creative di combinazione con il turismo e attività didattiche per esempio (come Arianna Occhipinti che produce vino e olio a Vittoria, o l’azienda “Gli aromi” di Scicli o la famiglia Floridia, unica azienda zootecnica della provincia che alleva solo vacche di razza modicana o il pastificio "La Salvia 2" che lavora solo grani locali per una piccola produzione nazionale nel circuito macrobiotico), sia realtà di grandi dimensioni, ma segnate da tante, forse troppe, contraddizioni (avanzatissime tecnologicamente, ma semi abbandonate per errate programmazioni e investimenti enormi di fondi europei o per scelte politiche bizzarre, cariche di diseconomie interne assorbite solo dall’economia di scala). La conclusione che ne abbiamo tratto è che chi punta tutto sul mercato finisce per essere in una tremenda dipendenza dallo stesso e dai circuiti politico-clientelari e, nel momento di crisi che stiamo attraversando, avrà probabilmente ancora più difficoltà; mentre chi è piccolo, innova con fantasia e passione, costruisce reti di scambio lontane dai circuiti politici, coltiva mescolanze fra risorse antiche, locali ed elementi nuovi e sperimentali, legati al sociale, al biologico, ha molte più probabilità di sopravvivere bene. Il viaggio ha sicuramente permesso anche a noi di guardare la nostra terra con occhi diversi e di capirne qualcosa in più. Abbiamo cercato anche per i pasti di offrire esperienze interessanti: i pranzi da Roberta di “Singola Camera da tè”, le colazioni a spasso per Modica ad assaporare granite e cannoli, le cene da Bartolo Turlà alla “Hosteria della Musica” e da Peppe Barone alla “Fattoria delle Torri”, con una serata finale insieme agli studenti del corso della scuola del Gambero Rosso di Catania nella quale Peppe è docente. Grazie alla collaborazione e al contributo di tanti soci e amici della Cooperativa che si sono prestati con suggerimenti, il pulmino, le stanze per l’alloggio, anche in questa occasione abbiamo mostrato di essere una vera ed efficientissima rete sul territorio! ■ 2
IL POTERE DI SAPER FARE | Idee per uno stile di vita sostenibile
NOI NON CI STIAMO E NON OBBEDIAMO Il governo europeo, contro la sovranità alimentare, impone il divieto di utilizzo dei semi naturali. — di Monia Berti LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UE IMPONE strategia legale e tecnologica è stata messa IL DIVIETO DI VENDITA E SEMINA in atto per ridurre i Semi in schiavitù. DELLE SEMENTI TRADIZIONALI […] dobbiamo agire insieme per un movimento Confermato il divieto di commercializzare abolizionista di tipo nuovo, contro ciò che sta e seminare sementi di varietà tradizionali schiavizzando ogni forma di vita sulla terra: che non siano iscritte nel catalogo ufficiale i Semi del nostro futuro, I Semi della nostra europeo. Il 12 luglio 2012, la Corte di Giustizia libertà. […] Noi non obbediremo a leggi ingiuste, dell' Unione Europea ha deciso. noi obbediremo ad una legge più alta: la più alta Diviene fuorilegge l'unica alternativa che legge dell’umanità, della dignità umana, dei avevamo a sementi industriali ed OGM, diritti umani, la più alta legge di Gaia […]. l'unica speranza di nutrire tutto il I brevetti sulle forme di vita violano pianeta. Pubblichiamo l'appello queste leggi più alte ed è per questo Per dettagli di Vandana Shiva, (scienziata, che dobbiamo disobbedire. Possiae approfondimenti premio Nobel alternativo per mo disobbedire in modo creativo, la pace 1993, dirige Navdanya, possiamo disobbedire salvando e “www.navdanya.org, il centro per la biodiversità da scambiando i Semi che non siano www.seedfreedom.in” i siti cui CTM Altromercato importa stati brevettati dalle multinaziodella campagna. il riso) e propone tante azioni nali. Attualmente cinque grandi di disobbedienza civile (dalla firma multinazionali controllano già il 75% di una petizione on-line a mille azioni dell’ approvvigionamento mondiale di semi. piccole per mantenere i semi). L’obiettivo è Non possiamo permettere loro di prendersi tutto. l’abrogazione della legge come sono riusciti DOBBIAMO RECLAMARE I NOSTRI SEMI a fare in India contro una simile legge Possiamo disobbedire a quei tipi di leggi che approvata già nel 2004: facciamo la nostra vogliono rendere i nostri Semi illegali: in ogni parte! paese del mondo il tentativo è stato fatto di AGISCI PER LA LIBERTÀ DEI SEMI bandire le varietà proprie dei contadini, Io vi invito[…] nel Movimento Globale per la Libertà di bandire i Semi passati da generazione a dei Semi, ad unirvi a noi nelle Due Settimane generazione, di bandire lo scambio informale di Azione per la Libertà dei Semi, iniziando dal 2 al di Semi tra la gente. Nel 2004 ci hanno prova16 Ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. to in India per mezzo di una legge che avrebbe Invito alla disobbedienza per una legge più grande. reso illegale che l’agricoltore avesse i propri […]. Perché abbiamo necessità di agire per Semi: le chiamano: “registrazioni dei Semi”, la Libertà dei Semi? Perché ogni tipo di “licenze obbligatorie” e trattano come illegali
la biodiversità dei Semi coltivati dagli agricoltori e di conseguenza l’evoluzione spontanea della natura, e lo fanno per imporci i loro Semi tossici, e l'uniformità che le multinazionali stanno usando per controllare il mercato sementifero. Possiamo iniziare salvando Semi nel nostro terrazzo, nel nostro giardino, in ogni scuola, in ogni sagrato di ogni chiesa, in ogni tempio: ovunque. Iniziamo dichiarando ogni casa, ogni istituzione,ogni comunità, ogni comune/provincia, ogni nostra regione “Zona dei Semi Liberi”, zone in cui qualsiasi legge illegittima di brevetti sui Semi e qualsiasi tentativo di criminalizzare il diritto dell’agricoltore a salvare i propri Semi non saranno rispettate/i, perché la nostra vita è governata da leggi etiche ed ecologiche più importanti. E dobbiamo agire come una legione, unendo le mani gli uni agli altri fino al 16 Ottobre, che è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: il giorno in cui il mondo celebra la sicurezza degli alimenti e la sovranità alimentare. […] Ogni giorno, ogni pasto, ogni stagione è un giorno per agire, e continueremo fino all’ultimo seme, fino all’ultimo contadino, fino all’ultimo bambino per la Libertà dei Semi e con essa la Libertà del Cibo. [..] Rendiamoci conto che siamo una umanità e una famiglia su questa terra e che se agiamo insieme abbiamo il potere di portare un ordine di valori migliore nel mondo. Celebrate con noi la Libertà dei Semi, unitevi alle Due Settimane di Azione dal 2 Ottobre al 16 Ottobre ■
◖ Per Far Le Brevi ◗ Corso di tessitura. Preparatevi perché a grande richiesta a novembre potrebbe riprendere il laboratorio di tessitura. Ne abbiamo fatti quasi uno ogni anno. Per avvicinarsi alla magica arte dei fili, per conoscere i segreti di trame ed orditi, per assaporare la pazienza delle mani e scoprire che toccando i fili si smuovono dinamiche dell’anima e che il tessuto può diventare uno specchio. Per ritrovare l’artigianato che produce bellezza, armonia interiore e…tante cose utili: per scaldarsi, per fare un regalo, per creare! Per info: in bottega o scrivere a info@quetzalmodica.it
◖ Durante il mese di Luglio, è stato avviato un protocollo d’intesa tra Regione Sicilia e Comune di Palermo per l'attivazione di forme di economia solidale: tale accordo è stato raggiunto durante l’incontro promosso dal Dipartimento regionale del Lavoro della Regione “Solidarcity. L’economia solidale, la Banca del Tempo e il ruolo della Pubblica Amministrazione nell’incremento dell’occupazione in Sicilia”. Ottime quindi le prospettive per il Comes in Sicilia ◗ 3
◖ Si è tenuto a Livorno, dal 28 al 30 settembre, il II Feminist Blog Camp, una tre giorni di condivisione, seminari, workshop, proiezioni, dibattiti, musica, arte, spettacoli, reading, cultura, hacking, confronti sul desiderio e la sessualità, precarietà, migranti e molto altro. Il Feminist Blog Camp ,totalmente autofinanziato ed autogestito, è un evento che nasce dall’idea di blogger femministe e blogger disertori del patriarcato che costituiscono già una rete di attivismo antisessista nel web ◗
Se fosse un parco Progetto di riqualificazione dal basso del parco abbandonato di San Giuseppe 'U Timpuni di Modica — di Monia Berti PROVE DI IMMAGINAZIONE E SPERIMENTAZIONE “Se fosse un parco” è un esperimento, è una prova di immagina/azione è un modo per dire che i desideri possono trovare luoghi e tempi di realizzazione. Qualche anno fa, Modica ha inaugurato un’area attrezzata in un posto pieno di alberi e prati, c’era addirittura una chiesa rupestre e un anfiteatro meraviglioso! Tutto questo era un parco: Modica aveva un parco degno di questo nome! Ma è durato poco: l’incuria dell’amministrazione, la rabbia di qualche individuo privo di immaginazione e la disaffezione dei cittadini per gli spazi comuni, hanno trasformato un luogo di incontri, relax e divertimento in un’area triste, sporca e vandalizzata. DESIDERIO DI VEDERSI E DI RICOSTRUIRE INSIEME I tempi sono quelli che sono e nelle persone risorge il desiderio di incontrarsi, di passare il tempo assieme tra attività semplici e naturali, forse è questo il motivo per cui, per un paio di settimane di agosto, il parco San Giuseppe ‘U Timpuni (il parco fantasma che descrivevo prima) si è ripopolato: pulizie, baratto, laboratori per i più piccoli, conferenze, pic-nic, installazioni, proiezioni di video, tetro dell’oppresso. Tutto questo è accaduto! È accaduto perché, per fortuna, esistono persone che hanno grande fantasia e creatività, artisti che oggi, anziché plasmare argilla o colori, giocano con le idee, con i pensieri, con i desideri, dando loro forme che non ci aspettiamo e che non avremmo mai immaginato prima che venissero fuori.
ARTISTI IN MOVIMENTO PER NUOVE E VIRTUOSE SINERGIE Adelita Husni-Bey è una giovane artista che prima di presentare il proprio lavoro,
in occasione dei Vespri (evento estivo organizzato dalla galleria Laveronica), ha chiesto la collaborazione della nostra cooperativa: ci siamo incontrati alla fine di giugno, abbiamo acceso i riflettori sul parco, abbiamo immaginato, indagato, coinvolto associazioni, scritto centinaia di mail, ipotizzato magnifiche acrobazie, abbiamo sudato, mangiato, bevuto, riso, parlato, invitato, ci siamo arrabbiati, abbiamo sognato e fatto sognare, abbiamo giocato… e poi abbiamo capito! Abbiamo capito che non ci sarà mai nessun parco se non c’è chi ha bisogno di un parco. RIEMPIRE UN CONTENITORE VUOTO Costruire un evento come “Se fosse un parco” è stato come riempire un contenitore vuoto, ognuno poteva mettere dentro ciò che voleva
Per dettagli e approfondimenti
“www.facebook.com/groups 450494111657298/” il gruppo su facebook.
e come lo voleva, purché si curasse di farlo, molto è rimasto fuori, molti non hanno saputo di questo spazio da riempire, molti hanno mostrato gli oggetti da mettere nel contenitore e poi se li sono ripresi ma molti altri, vinta una prima diffidenza, si sono impegnati anima e corpo per dare forma concreta ad un pensiero che si è fatto azione e che ha coinvolto altre persone che hanno scoperto o riscoperto il parco San Giuseppe ‘U Timpuni, ne hanno parlato, lo hanno visitato, e ad un certo punto si è parlato di futuro! L’amministrazione promette che si impegnerà ad ascoltare le proposte di gestione delle diverse associazioni provando a sostenerle perché il parco venga utilizzato e goduto in tutto il suo potenziale. LE IDEE TRASFORMATE IN AZIONI CONCRETE Per la nostra cooperativa la collaborazione con altri soggetti è da sempre fondamentale, ci permette di costruire relazioni e momenti di grande festa, ci permette di comunicare i valori del Comes e del consumo critico in un momento in cui è necessario ideare un’alternativa. Collaborare con Adelita ci ha insegnato che possiamo scavalcare con divertimento i confini dei micromondi che abitiamo quotidianamente, mostrandoci un modo di fare arte che va ben oltre la grazia di un buon dipinto: il suo lavoro ci ha messi a nudo fotografando una comunità , goffa ed entusiasta, mentre dà forma ad un desiderio, perché è chiaro che si è fatto il tempo in cui le idee si facciano azione e se mettiamo un pezettino di noi nel volto nuovo che assumerà il mondo, guardandolo potremmo anche riconoscerci in lui! ■
QUELLO CHE È GIUSTO È GUSTO | Proposte gastronomiche con ingredienti della Bottega
Panna e cioccolato Una ricetta veloce e gustosa che mescola sapori europei con quelli speziati dei Paesi del Sud del Mondo. Potete trovare in Bottega la cioccolata che produciamo e il mascobado.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE 100 gr di cioccolata di Modica Quetzal 1 cucchiaio di zucchero di canna Mascobado 2 cucchiai di latte di soia 1 uovo 100 gr di panna molto fresca
PROCEDIMENTO
❼ Montare a neve l'albume e incorporare anche
❶ Sciogliere a bagnomaria 100 grammi di cioccolata modicana del gusto che si preferisce. ❷ Aggiungervi 2 cucchiai di latte di soia ed un cucchiaio di zucchero. ❸ Lasciare raffreddare il composto. ❹ Versarlo in una ciotola. ❺ Aggiungere un tuorlo e mescolare bene. ❻ Lasciare la panna in freezer per qualche minuto e poi montarla e incorporarla nel composto precedente.
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questo.
❽ Mescolare il tutto e versarlo in una ciotola; far riposare in frigo per qualche ora prima di servirlo.
a cura di Anna Galliolo
La transition a Modica Il cambiamento parte da noi stessi e da ciò che decidiamo di mettere in atto. A Modica un grupo di persone ha deciso di dar vita al movimento di transizione — di Caterina Rizzo
l’inizio di un’esperienza incredibile Mi chiamo Caterina, sono una donna madre casalinga e non mi è mai piaciuta la cultura materialista – consumista. Varie esperienze mi hanno aiutato negli anni ad acquisire informazioni e saperi per realizzare concretamente il tentativo di vivere più spiritualmente nel rispetto di ogni forma vivente. Tra questi itinerari ho incontrato il “movimento di transizione”. PREPARARSI AI CAMBIAMENTI Esso nasce in Inghilterra intorno al 2006 da Rob Hopkins, un’insegnante di permacultura, il quale prende coscienza delle poche e misere prospettive che il sistema culturale dominante offre. Egli osserva che il consumo incontrollato delle risorse energetiche primarie, il loro prossimo esaurimento e il cambiamento
“ Sii il cambiamento
che vuoi vedere avvenire nel mondo” climatico ormai evidente sono fattori che porteranno grandi e sostanziali cambiamenti ai quali è meglio prepararsi. Quindi nella sua cittadina di Totnes inizia a diffondere l’idea di uno stile di vita nuovo che metta al centro la vita degli ecosistemi (esseri umani compresi) e da questo pensa a tutte le modalità di progettazione e realizzazione
MASCOBADO nelle Filippine (PFTC) è il nome dello zucchero estratto dalla canna. È uno zucchero integrale prodotto con un metodo artigianale e semplice. Si spremono le canne e si concentra il succo per evaporazione dell’acqua, usando come combustibile i residui di canna (bagassa). Mascobado trattiene così tutti i principi nutritivi che normalmente si perdono nella raffinazione dello zucchero bianco. È ricco di sali minerali, in particolare di ferro, elemento di cui è difficile coprire il fabbisogno giornaliero. Non è sbiancato chimicamente e tutti i passaggi rispettano principi di agricoltura biologica. La naturale presenza di melassa gli conferisce colore scuro e aspetto non cristallino. Caratteristica di mascobado è il sapore intenso ed un lieve retrogusto di liquirizia. Ottimo nei dolci, nelle macedonie e in particolare con lo yogurt bianco, al quale conferisce un gusto molto speciale. Lo zucchero Mascobado ha ricevuto la certificazione biologica.
per sistemi sociali positivi e non più “autodistruttivi”. ANCHE A MODICA: AZIONE E RIFLESSIONE L’idea si sta diffondendo in tutto il pianeta e finanche qui a Modica è arrivato il germe del cambiamento. Così grazie a chi per primo era venuto a conoscenza di questo fenomeno, si sono creati incontri tra persone sensibili a certi temi. Ci siamo riuniti più volte per fare insieme il sapone in modo naturale, per vedere filmati istruttivi e discuterne, è stato creato un orto sinergico e l’orto in cassetta per chi abita in città. Si sono formati dei gruppi con l’intento di sviluppare specifiche tematiche. Io sto partecipando al gruppo di studio della transizione, siamo dieci persone diverse per sesso età e formazione che seguendo un manuale (“Manuale pratico della transizione” di Rob Hopkins) approfondiamo le questioni teoriche e pratiche riguardanti il cambiamento culturale-economico e climatico in atto per prendere coscienza anche di come ognuno si sente riguardo a questo. Il tentativo è poi di creare l’immaginario di un mondo diverso da quello che conosciamo, di usare il potenziale di una visione positiva, di fare della “crisi una opportunità”. ESSERE IL CAMBIAMENTO CHE DESIDERIAMO Quando ci ritroviamo si crea un'atmosfera piacevole di familiarità, con bambini che scorazzano divertiti e pietanze da gustare. Sto condividendo intanto lo studio di questa
Gente di Quetzal
idea, con l’intento di concretizzare una prima cellula che poi cercherà di attuare e diffonderà la cultura della transizione: tra il vecchio
mondo consumatore e il nuovo mondo consapevole. Non mi aspetto miracoli, ma ho imparato che un forte desiderio è la partenza per l’avverarsi di ogni sogno. Concludo con l’augurio che sempre più persone diventino consapevoli che noi stessi creiamo la nostra realtà, che se una realtà è giusta crea armonia, che la vita è armonia. “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” disse Gandhi e io me lo ripeto così non lo dimentico ■
di Anna ed Ercole Ongaro
Abbiamo deciso di associarci alla cooperativa Quetzal per dare un contributo allo sforzo straordinario che il consiglio di amministrazione, i lavoratori e le lavoratrici stanno compiendo da due anni per uscire dalla grave crisi, che per Quetzal non è solo conseguenza del contesto macroeconomico. I momenti difficili possono essere superati se ci sentiamo inseriti in una rete solidale di relazioni, se percepiamo di poter contare su riserve di energia che ci sono fraternamente offerte, se non ci sentiamo soli nel cammino ma accompagnati. Il lavoro di Quetzal, la sua creatività e la sua resistenza hanno dato speranza a comunità del Sud del mondo, hanno animato e arricchito la vita culturale e sociale di Modica, hanno dato concretezza all'utopia di un'economia diversa nel contesto siciliano: un'economia solidale, nel rispetto della legalità, all'insegna della dignità ■ 5
A proposito di reti fra botteghe
TANTE BELLE COSE! | Recensioni GYPSY GROOVE Putumayo World Music 2009
La Cooperativa “La Siembra” della città di Crema si presenta — di cooperativa La Siembra
€ 15,00
La nostra cooperativa sociale nasce a Crema nel 1994 con lo scopo di contribuire al miglioramento della situazione per contadini e artigiani nel Sud del mondo e alla creazione di una coscienza collettiva che ponga lo sviluppo al servizio dell'uomo, rispettando l'ambiente e limitando gli sprechi. Ponendo l’accento sulla centralità della persona sceglie di lavorare con chi normalmente vive ai margini dell’economia e della società, in modo da gettare ponti tra gli individui anche di culture diverse, diffondere nel territorio i semi di una convivenza improntata all’accoglienza, all’ascolto e alla valorizzazione delle diversità. Fin dalla sua nascita la Cooperativa si avvale della collaborazione di un socio lavoratore svantaggiato. Gestisce una bottega con una ventina di volontari. Opera inoltre nella raccolta di prestiti da soci, destinati al sostegno finanziario del commercio equo, oltre che dei progetti di microcredito e del settore no-profit nel sud del mondo. Promuove il Turismo Responsabile, ritenendolo coerente con le finalità di uno sviluppo economico più sostenibile tra Nord e Sud del Mondo, attraverso uno sportello informativo presso la bottega. Dal 1994 la Cooperativa è in diretto contatto con l’Associazione Chajulense V’al Vaq Quyol (Guatemala), con cui abbiamo stabilito una partnership fatta di visite, importazione di prodotti tessili e sostegno finanziario. Dal 2000 al 2010 la Cooperativa ha sostenuto anche un’iniziativa in Benin di microimprenditorialità femminile. Ci occupiamo di formazione nelle scuole con testimonianze e laboratori. Organizziamo eventi culturali, mercatini locali, campagne di raccolta firme. Sul territorio collaboriamo con la Diocesi, la Caritas, i gruppi missionari parrocchiali, Banca Popolare Etica, il Consorzio CTM-Altromercato, l'associazione IPSIA, i GAS, il gruppo di giovani “Lilliput”. Vendiamo prodotti biologici dalle cooperative sociali della Papa Giovanni XXIII e di Libera per promuovere un modello di produzione e di consumo più responsabile e sostenibile ■
Putumayo è un’etichetta statunitense specializzata in world music, nata nel 1993 con connotazioni proprie del commercio solidale; in particolare, finanzia progetti di sostegno per le comunità a cui appartengono gli artisti che produce. Questo disco è una raccolta che ci narra la storia degli zingari o rom. Dopo aver abbandonato la Indus Valley più di mille anni fa emigrarono prima in Medio Oriente e in Europa, e poi nel resto del mondo. Hanno ottenuto la reputazione di grandi musicisti e artisti le cui influenze possono essere ascoltate in una varietà di generi, nel flamenco, nel klezmer ebraico e nelle opere di Dvorák, Rachmaninov e altri compositori classici. Putumayo presenta Gypsy Groove, una raccolta di Balkan Beats, ritmi zingari e altre delizie provenienti dai musicisti di questa scena musicale vibrante. Con Gypsy Groove, una parte dei proventi finanzierà il fondo per l'istruzione Rom a sostegno di un'educazione di qualità dei bambini rom. Gypsy Groove ha venduto più di 1,5 milioni di copie in tutto il mondo. Avrete l'occasione di conoscere e ascoltare nomi importanti in una versione tutta gipsi. Insomma, si tratta certamente di un album che non può non far parte della vostra collezione, e che potrete ascoltare ed acquistare in Bottega.
SCONFINIAMO | Dai nostri inviati negli “altrove” del Pianeta
da Pantelleria — di Sara Ongaro I viaggi a volte sono mete belle o interessanti. A volte sono avventure. A volte puro relax e divertimento. Pantelleria quest’anno per me è stata magia. Presa al volo, all’ultimo minuto, quando sembrava che la vacanza stesse sfuggendo. L’isoletta è la sommità che emerge in mezzo al Mediterraneo di una montagna di 2000 metri creata da eruzioni vulcaniche di centinaia di migliaia di anni fa. Massacrata dai bombordamenti “alleati” nel 1943, perché Mussolini ne aveva fatto un avamposto militare fortificatissimo e aveva progettato una base di sommergibili nello stupendo Specchio dell’Acqua, laghetto di acqua non salata poco distante dal mare. Ma per noi è stata la magia di quando del tutto casualmente (su internet!!) trovi un angelo che poi ti accompagna verso luoghi e momenti inattesi ed emozionanti, che aspettavano proprio te e che prendono la forma dei tuoi desideri anche nelle sfumature. Poi l’angelo ti
offre anche un dammuso per abitare qualche giorno, con accanto un angolino proteso verso il mare per contemplare il tramonto e fare meditazione. Un angelo che ti porta anche sulla sua mitica Maria Antonietta a scoprire calette cristalline e mari profondi. È stata anche la magia di quando tutto sembra in sintonia, trascinandoti dolcemente verso i posti giusti al momento giusto: al laghetto delle Ondine quando non c’è nessuno, alla salita faticosa quando il sole si dilegua, al mare intenso quando non c’è vento ma tanto sole. La magia che ti fa arrivare in luoghi sospesi nel tempo e nello spazio, come la Valle del Vento ai piedi della Montagna Grande, fra favare che sbuffano vapori caldi e campi che digradano, tagliati da 4 sentieri che fanno una enorme X fra le colline, e al centro della valle ti trovi un’aia abbando6
nata che sembra l’ombelico del mondo. La magia che ti fa incontrare tutti gli elementi di quest’isola vulcanica in modo così forte e nuovo da far vibrare tutti i sensi: le rocce laviche, i frammenti di ossidiana nera e le rocce grigie, rosse, gialle che sembrano muoversi ancora. Il mare è profondissimo e abitato di mille pesci, meduse e crostacei: per la prima volta non mi spaventa, mi sembra anzi che m’inviti misteriosissimo e accogliente. È tellurica l’energia che trasmette, che si sente ad ogni passo sui sentieri dei trekking, in ogni sguardo dall’alto delle cuddie (i vulcanetti spenti) verso le vallate o passeggiando fra i sesi, le grandi tombe neolitiche circolari, simili a nuraghe o sull’acropoli della città punica. Diciamo che non è facile non essere “smossi” da Pantelleria, ed essendo così primordiale è difficile non incontrare lì un pezzetto di noi stessi e non ricollegarci a passato e futuro, vivendo però un intenso presente. L’angelo comunque si chiama Fabio e lo potete trovare all’indirizzo: dammusivacanze@yahoo.it ■
CON PAROLE SUE | Opinioni sotto i riflettori
LA CHITARRA E L'IMPEGNO
FOTO: REPERTORIO
Intervista a Marco Milozzi, cantautore impegnato. — di Sara Ongaro
Abbiamo intervistato Marco Milozzi, cantautore impegnato che ci ha donato una bellissima serata il 17 agosto in occasione degli eventi ideati per “Se fosse un parco”.
CI HAI REGALATO UNA BELLISSIMA SERATA IL 17 AGOSTO. SE DOVESSI RINTRACCIARE UN FILO CONDUTTORE NEI TUOI TESTI, QUALE SAREBBE? Prima di tutto sono io che devo ringraziare per la calda ospitalità e per la serata in particolare. Mi sono formato sull'impegno civile, sulla nonviolenza, sulla mediazione; credo che le immagini giuste per rendere questo panorama, che è quello che trovi nelle canzoni, siano il ponte e la soglia. Parlando di ponti parlo dei piccoli ponti che collegano comunità, ponti di mattoni, quelli che nazionalisti e guerrafondai amano bombardare, ma soprattutto di ponti di parole, di pensieri, di sentire comune, parlo di cercare ciò che unisce, com'era a Sarajevo prima dell'ondata nazionalista che portò al nuovo sistema su base etnica... E la distruzione di quella società plurale, attenzione, non fu una guerra ma un massacro che pose le basi dell'Europa in cui viviamo oggi. VUOI DIRE CHE LE GUERRE NEI BALCANI HANNO IN QUALCHE MODO FONDATO L'EUROPA DI OGGI? Si. Al di là degli sforzi di sinceri europeisti, la fondazione dell'Europa Unita risente pesantemente di quella pagina terribile: pensa che l'indipendenza della Slovenia, da cui tutto ebbe inizio, è del 1991 e il Trattato di Maastricht è del febbraio 92. La guerra che rafforzò i nazionalismi in tutti i paesi europei e fortificò i confini durò fino al 1995. Oggi, solo 20 anni dopo, la nostra unione mostra già visibili crepe a mio avviso legate a una fondazione tanto traumatica. Ecco perché fra le mie canzoni amo in particolare “La Biblioteca Nazionale di Sarajevo”. In un mondo così escludente, preferisco parlare di soglie piuttosto che di confini: le soglie sono luoghi che separano realtà diverse ma che si possono attraversare agevolmente in ambo i sensi. I ponti e le soglie non sono chiacchiere buone per le “anime belle”, come spesso i distruttori chiamano chi non è d'accordo con loro. La verità è molto più semplice e fresca: in un mondo più rilassato si vive meglio, tutto qui.
anni ma credo che attivarsi per cambiare da un com'È NATA LA TUA PASSIONE PER LA CHITARmondo che esclude e concentra le decisioni, la RA E COME L'HAI SVILUPPATA? ricchezza, il potere nelle mani di pochi verso Imparai i primi accordi sulla Martin di un una convivenza più equa e rilassata tra le persocompagno e ascoltavo solo cantautori italiani: ne e la natura, non è un dovere morale: è bello! a 15 anni era travolgente l'emozione che ci È incoraggiante vedere all'opera realtà locali suscitava un tipo di canzone dove la ricerca come la vostra ad esempio o i vari movimenti linguistica e poetica si innestava su una musica (No TAV, acqua pubblica ed altri simili); la cosa molto essenziale ma efficace e su parole che triste e preoccupante è che non esiste sponda accendevano il desiderio di partecipare per politica in Italia. E l'Italia è un piccolo borgo cambiare il mondo... cosa che, ne eravamo tutti dove si conoscono tutti, non è mica il Brasile certi, sarebbe avvenuta di lì a poco. Amavo o l'India! Il mio amico Pippo Pollina, grande moltissimo De André e De Gregori ma il primo cantautore siciliano ma famosissimo solo in amore in assoluto fu Bennato. La sua chinord Europa cita Victor Jara: “canto per tarra era la marchigiana EKO Ranger la chitarra che ha ragione e sentia 12 corde, la prima chitarra che mento”... lo uso per dire che i comprai risparmiando le 80mila movimenti hanno tutta la loro PER DETTAGLI lire necessarie. Quasi subito bellezza e ragione ma uno E APPROFONDIMENTI iniziai a scrivere, ricordo che straccio di classe politica dola prima canzone era contro vrà pur svegliarsi dall'incubo www.antiwarsongs.org la guerra. Vivo nelle Marche e e raccoglierne le istanze! Basta lavoro nei settori della prevenziofarci credere che la No Tav ne, dell'animazione sociale e delle sia un puntiglio dei valsusini, marginalità estreme, perciò i miei l'Ilva un problema dei tarantini e interessi, la militanza e le mie passioni hanno la monnezza dei napoletani! Comunque sempre camminato in parallelo e nel tempo andremo verso una decrescita, solo che non ho continuato ad ascoltare e scrivere canzoni sarà felice, consapevole, progettata dai più traendo spunto dalla cronaca e dal vissuto ma sarà una decrescita subìta, quindi infelice degli ultimi, degli emarginati: il loro punto di e rancorosa: cerchiamo almeno di imparare vista spesso è quello più stimolante. Nel 1989 qualcosa da questa (presunta) crisi. partecipai a un concorso per cantautori molto CI VUOI RACCONTARE DI UN TUO PROGETTO importante, il Premio Musicultura che vinsi CHE TI APPASSIONA NOTEVOLMENTE? insieme ad altri 9 cantautori. Fu un fatto increHo ripreso a suonare con due bravissimi musidibile per me passare la selezione della giuria cisti, Tommaso Lauretia alla chitarra e Antonio composta da De André, Mauro Pagani, Giorgio Diotallevi al contrabasso: insieme presenziamo Caproni, Patrizia Valduga, Sergio Endrigo ed alspesso a iniziative socio culturali. Sul piano tri grandi artisti e intellettuali e cantare davanti strettamente lavorativo ho collaborato con a un pubblico “vero”. l'associazione “On The Road” che si occupa della Ci HAI PARLATO DEL TUO IMPEGNO SUL TERlotta alla tratta e al traffico di esseri umani: RITORIO, DEL TUO LAVORO SOCIALE, DELL'Eun'esperienza molto forte sul piano umano e SPERIENZA DELL'AFFIDO FAMILIARE, COL professionale, una squadra di operatori sociali, COMMERCIO EQUO E COL PACIFISMO: PERCHÈ avvocati, psicologi che combattono tutti i giorCONTINUARE AD IMPEGNARSI OGGI E VERSO ni contro il pregiudizio che vuole le prostitute COSA? protagoniste di una libera scelta quando invece È una bella domanda! La voglia di mollare si sono vittime delle mafie internazionali che è affacciata nei nostri ambienti negli ultimi movimentano 5 miliardi di euro l'anno ■ 7
No MUOS: 6.10.12 La lotta dei cittadini contro il MUOS. – di Peppe Cannella Questo il testo dell'appello che convoca la della base della marina militare USA NRTF, manifestazione nazionale contro il MUOS. le cui emissioni elettromagnetiche violano Da mesi tante persone e comitati cittadini sistematicamente, dal 1991, i limiti previsti stanno lavorando per diffondere le informadalla legge. L’ambiente circostante l’instalzioni su questa nuova catastrofe per la nostra lazione, per il raggio di decine e decine di terra. Speriamo che la mobilitazione cresca e km verrà progressivamente devastato e reso si diffonda. Il ricatto è sempre quello del lavosterile, mentre l’agricoltura, patrimonio proro e la leva quella della paura e del bisogno di duttivo delle aree circostanti, subirà pesanti difendersi. Dobbiamo ribaltare le domande: condizionamenti. quale lavoro? Quello per uccidere altri popoIl MUOS è capace di interferire con le li? Sempre trattati come colonie ignoranti, strumentazioni tecnologiche dei voli civili sempre bersagli da prima linea in caso di sull’aeroporto di Fontanarossa (già sottoattacco, sempre pronti a rinunciare alla proposto a servitù militare dalla vicina base di pria sovranità? Chi sono i terroristi? Niscemi Sigonella); è la vera causa della mancata aperè tutta la Sicilia e tutta l'Italia. “I venti tura dell’aeroporto di Comiso; è un ingomdi guerra soffiano nuovamente brante ostacolo per il rilancio dell’ecosul Mediterraneo; la Sicilia, da nomia territoriale; è soprattutto uno PER CONTATTI settant’anni occupata dall’estrumento di guerra e di morte. E INFO sercito degli USA, continua Noi, coordinamento regionale dei a subire un ruolo centrale Comitati NO MUOS vogliamo trappes@hotmail.it, nella strategia militare sia che si revochi immediatamente beni.comune@virgilio.it NATO che statunitense. A l’installazione del MUOS e che si Sabina: 338.2503405 Niscemi proseguono senza smantellino le 41 antenne NRTF. sosta i lavori di costruzione Vogliamo la smilitarizzazione del Muos, che attraverso le sue della base americana di Sigonella, enormi parabole permetterà il flusso da riconvertire in aeroporto civile internaplanetario delle informazioni militari; zionale. Vogliamo che il governo, che taglia Sigonella Capitale mondiale dei droni è in le spese sociali aumentando ogni genere di prima linea nelle politiche di attacco, come tasse e imposte per salvare il capitale finanavviene da tempo con le guerre in Iraq, ziario ed il debito delle banche, Afghanistan, Libia, ecc. Il Muos, in costrutagli invece le spese militari. Vogliamo zione dentro la Sughereta di Niscemi, Sito che la Sicilia sia una culla di Pace al centro di Interesse Comunitario, è nocivo per la di un Mediterraneo mare di incontro, di salute dei siciliani; nel breve e medio periodo convivenza e di cooperazione tra i popoli. l’esposizione alle sue microonde provocherà Facciamo appello per una manifestazione gravissime patologie, come tumori di vario nazionale su questi temi da tenersi a Niscemi tipo, leucemie infantili, infarti, melanomi, sabato 6 ottobre con concentramento alle linfomi, malformazioni fetali, sterilità, ore 14,30 presso SP10 Contrada Apa da dove aborti, mutazioni del sistema immunitario un corteo sfilerà fino alla base NRTF. In ecc.; esso grava su un territorio già stuprato serata ore 19,30 corteo in città con concerto dal Petrolchimico di Gela e dalle 41 antenne e interventi in piazza V. Emanuele” ■
Agenda Quetzal
Un’altra edicola è possibile micro-rassegna stampa a cura di Sara Ongaro
AAM Terranuova è la rivista dell’ecologia e del vivere naturale sempre più seguita e amata anche a Modica (ormai in Bottega va a ruba): se in tanti ci garantite l’acquisto ne possiamo anche far arrivare più copie: dà tanti suggerimenti utili, tante notizie importanti e tante provocazioni. Nel nuovo numero potete leggere a pag 38 l'articolo “La civiltà? Un male incurabile” intervista a Claudio Naranjo dalla psicoanalisi e dalla Gestalt ad una critica radicale al patriarcato, il viaggio affascinante di questo psicologo-sciamano di origine cilena, grande sperimentatore e studioso di sostanze psicotrope usate dagli indigeni sudamericani, amico di Carlos Castaneda, che ripropone l’educazione come ripristino dell’equilibrio fra la parte maschile, femminile e bambina di ciascuno di noi. A pagina 52 troverete un interessante articolo dal titolo “Prevenire l'Alzheimer”: nei prossimi 20 anni in Italia saranno 2 milioni i malati di Alzheimer con costi umani e sociali altissimi. Tante terapie si concentrano sugli stili di vita come prevenzione (anche all’ospedale Besta di Milano): non solo sport e sviluppo della creatività, ma dieta vegetariana con tante verdure crude, cereali integrali e legumi, cibi con vitamina E, abbondante riso che è antinfiammatorio, poco sale e niente zucchero raffinato. A pagina 61 il dossier “Il bebè: quando non arriva”: riflessioni sull’infertilità, dati (una coppia su 6 ne è interessata in Italia, è ciò che si evince dai dati messi a disposizione dal Registro nazionale per la procreazione medicalmente assistita, voluto dall'Istituto superiore di sanità nel 2005), le cause, le strade possibili verso una soluzione che spesso consiste nel guardare le cose in modo diverso, pronti a ricevere più che a fare un bambino/a, ad accogliere più che a programmare. Indicazione di lettura: Verena Schmid “Venire al mondo e dare alla luce. Percorsi di vita e di nascita”, Apogeo..
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appuntamenti in bottega
gli altri appuntamenti
ottobre 2012
ottobre 2012
1 al 16 · dalle ore 10 — Avvio campagna per i semi liberi.
4 /5/6/7 — Mens sana in corpore sano, Rovigo .
13 al 28 · dalle ore 10 — Avvio campagna Equopertutti: ogni 30 €
13 — Popogusto, Milano.
di spesa un buono sconto da 10 €.
12 /13/14 — Altrocioccolato, Castiglion del Lago.
13 · dalle ore 10 — Avvio campagna “Porta la busta per i tuoi acquisti”:
19 /20/21 — Falacosagiusta, Palermo.
a partire dal mese di novembre le buste con i manici in carta
26/27/28 — Salone del Gusto, Torino.
verranno vendute, anche per una questione ecologica. Si consiglia di
26/27/28 — Falacosagiusta, Torino.
venire forniti di uno shopper in stoffa: il pianeta ringrazia!
26/27/28 — Nomadic dance Fest, Milano.
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