Cambiare il mondo ... con una pedalata Intervista ad una ciclista p 3 Anche la Sicilia Fa la cosa giusta Fiera del consumo critico a Palermo p 4 A proposito di reti fra botteghe "C'è un mondo" di Bologna si presenta p 6 Ruth Salditos: Il prezzo di fare Commercio Equo nelle Filippine p 8 Pagine di informazione per i soci e i simpatizzanti della Cooperativa Quetzal di Modica | distribuzione gratuita
Non ci sentimmo mai così liberi come quando ritrovammo nel fondo della nostra coscienza la capacità di ribellarci ~ Teresio Olivelli
Ci siamo !!
La Coop. Quetzal ha ripreso a lavorare finalmente non più per difendersi ma per proseguire le tante battaglie di questi tempi ... — di Saro Guarrasi Il precedente numero di Le Solide Utopie era dedicato alla fine del commissariamento, degnamente segnata dalla festa del 21 luglio quando, dopo il mercatino di Attikitè, nel cortile del nostro laboratorio, si è svolta una mitica “arrustuta”, che ha visto alla griglia, oltre al nostro presidente Angelo Migliore, diversi volontari. Un’ottantina di amici e conoscenti sono venuti a condividere con noi la gioia per la “liberazione”... mancavano soltanto i nostri commissari! UN'ENNESIMA ISPEZIONE CHE RISTABILISCE LA VERITÀ Il 20 settembre poi, esattamente due mesi dopo la fine del commissariamento, è arrivato l’esito dell’ispezione ordinaria di Confcooperative .... anche questa positiva: è sicuramente un risultato che avvalora ancora di più le conclusioni a cui sono giunti i commissari regionali.
Rileggendo quel numero de Le Solide Utopie mi sono commosso per gli articoli dei tanti soci e volontari che hanno lasciato un pensiero sull’esperienza. Commosso perché, io, che sono stato l’interfaccia dei commissari, non mi sono mai sentito solo e quegli articoli me lo hanno confermato. RESISTERE E NON VOLTARSI MAI DALLL'ALTRA PARTE Come ho detto in conferenza stampa, ai ringraziamenti per chi ci ha sostenuto, voglio aggiungere quelli a chi non ci ha sostenuto, soprattutto a due organizzazioni di Modica, idealmente vicine a noi, che non hanno firmato alcuna lettera a nostro favore per paura di essere coinvolte negli attacchi: ci hanno dato la forza di lottare e di capire che la battaglia andava fatta non solo per noi, ma anche e soprattutto per altri che si
ottobre/novembre 2013
sarebbero potuti trovare nella stessa condizione. Ci hanno ricordato che nella vita, di fronte all’ingiustizia la faccia non va voltata dall’altra parte MAI, non solo quando è facile reagire, ma proprio quando serve, a prescindere se la minaccia viene da grandi o da piccoli boss, a prescindere dalle convenienze e dai rischi. Ci hanno insegnato questo tutti quelli che hanno rischiato infinitamente più di noi…dare la vita o la propria azienda pur di rispettare la giustizia e la propria coscienza non è più facile di nessun’altra azione. Eppure abbiamo davanti milioni di resistenti: Vittorio Arrigoni, don Pino Puglisi, il vescovo Oscar Romero, Etty Hillesum, chi ha nascosto gli ebrei durante il fascismo (oggi anche chi nasconde gli immigrati sopravvissuti agli sbarchi rischia la galera, ma quanti lo fanno?); le comunità maya che negli anni ’80 hanno resistito ai massacri dell’esercito; i tanti semplici cittadini siciliani e calabresi che negli ultimi 50 anni, nonostante le minacce, hanno resistito alla criminalità organizzata, ecc. ecc. TANTE NUOVE BATTAGLIE LEGATE AL COMMERCIO EQUO La coop. Quetzal ha ripreso a lavorare intensissimamente da mesi non più per difendersi, ma per proseguire da adulta, maggiorenne (abbiamo 18 anni quest’anno!), consapevole del valore che siamo patrimonio della città. E ci ricordiamo soprattutto che le battaglie da affrontare e che stanno alla base del commercio equo e del nostro operare sono sempre molte: per praticare una nuova accoglienza dei migranti, fuori dalla vergognosa legge Bossi-Fini, con un’azione nel mondo che lavori per la fine della povertà e dell’ingiustizia economica dei sempre più ricchi che fanno guerra ai poveri; per inventare una nuova visione e creare progetti che ci aiutino a uscire dalla cosiddetta “crisi economica” insieme; per dire No al MUOS, opera di morte per altri popoli (bombardati e invasi grazie alla logistica fornita dalla base di Niscemi) e di morte per noi stessi (grazie all’inquinamento elettromagnetico); per dire NO alla guerra dentro la nostra società, che quotidianamente stermina donne per mano di uomini fragili e disturbati, che pensano di farsi scudo del loro odio e maschilismo. Buon lavoro!
Mercatino Bio di Stagione e non solo — di Monia Berti OTTOBRE / NOVEMBRE 2013 Registrazione al Tribunale di Modica 3/2011 – Anno II
Giornale di informazione gratuito per soci, simpatizzanti e consumatori della Cooperativa Quetzal – la Bottega Solidale
direttore responsabile Pippo Gurrieri
redazione
Sara Ongaro
hanno collaborato a questo numero Monia Berti, Sara Ongaro, Angelo Migliore Saro Guarrasi, Concetta Ferlanti,
Linda Triggiani ed Emanuela Melotti, Fausto Gruppioni, Leontine Regine, Marinella Correggia
stampa Ideal Print tipografiaidealprint@gmail.com
Cooperativa quetzal Corso Umberto I, 223/a 97015 – Modica (rg) tel. e fax 0932-066374 www.quetzalmodica.it
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Monia Berti, Saro Guarrasi, Angelo Migliore,
Se desideri collaborare, diventare socio o se vuoi fare un’esperienza di volontariato nell’ambito del Commercio Equo e Solidale, contattaci subito a questo indirizzo:
cultura@quetzalmodica.it
Segui le nostre iniziative e tieniti aggiornato sulla realtà del commercio equo e solidale: www.facebook.com/ QuetzalModicaBdM Segui l’uccellino Quetzal e il suo cinguettare su Twitter: www.twitter.com/quetzalmodica Per ricevere la nostra newsletter scrivi a cultura@quetzalmodica.it con oggetto “Iscrivimi”
Mentre prosegue l’entusiasmante esperienza del Mercatino Stagionale Attinkitè che siè ampliato al banchetto dei formaggi e al miele(tutti i venerdì dalle 17:00 alle 19:30 per tutto Ottobre e da Novembre tutti i sabato mattina, presso il cortile del laboratorio di produzione della cioccolata Quetzal), cerchiamo di mettere in pratica i pensieri e le parole che in questi ultimi anni ci hanno incuriosito e ridestato. Per questo motivo, grazie anche alla collaborazione e alla condivisione di chi di voi ha desiderio di aiutarci, cercheremo di calendarizzare una serie di incontri di riflessione e suggerimenti per guardare i consumi in altromodo e di LABORATORI PRATICI sull’auto-produzione: dal fare il pane e pizza con lievito madre (e viene già l’acquolina e si scalda il cuore!) all’arte di fare le ceste, dalle nozioni base per un buon compostaggio al riciclo creativo, dal sapone fatto in casa al cucito, fino ai giochi fai da te. Questa proposta nasce dalla convinzione che è attraverso il FARE che conosciamo noi stessi e gli altri. Siamo anche consapevoli che riappropriarci di saperi antichi ci rende più forti e più LIBERI. E poi desideriamo creare queste occasioni di incontro e di condivisione perché solo così si stabiliscano vere relazioni, contatti significativi, momenti di festa e di divertimento, di scambio e di allegria per tornare a ritmi e dimensioni umane! La transizione non si ferma! Sempre in linea con questo proposito informiamo i nostri lettori che è arrivato in Sicilia il TOUR SICILIANO DELLA TRANSIZIONE: il movimento delle Transition Town, “Città in Transizione”, nato in Inghilterra nel 2003, è una rete mondiale di persone che insieme si propongono di supportare il cambiamento della società attuale, fondata sul consumo di risorse e la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili, ad un nuovo modello basato sull’autogestione e valorizzazione delle risorse del territorio. La Transizione è un percorso articolato e affascinante, che vede nelle comunità locali e nella ricostruzione dei rapporti tra le persone e tra esse e il pianeta, il punto chiave per il cambiamento verso un nuovo modello sostenibile. per info: http://transitionitalia.wordpress.com/2013/10/06/in-partenza-il-transition-sicilytour/ Per Modica scrivi a Peppe: pepparena@gmail.com - tel. 3336563572. Cucinare per creare e ri-crearsi. Altra splendida occasione, molto pratica, è quella che ci offre la nostra amica cuoca Caterina con i suoi incontri “La cucina nel piatto: COSA CUCINO COSA MANGIO COSA CREO". Incontri teorici e pratici per conoscere i principi di un'alimentazione equilibrata e in armonia con l'ambiente, a base di cereali, verdure e legumi. Per informazioni e prenotazioni è telefonare al: 0932.901822. Altre curiosità: https://www.facebook.com/caterina.rizzo.902?fref=ts
La transizione non si ferma
Tanto fermento merita attenzione e ci sussurra che SCEGLIERE...SI PUO'!!!
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IL POTERE DI SAPER FARE | Idee per uno stile di vita sostenibile
CAMBIARE IL MONDO CON UNA PEDALATA! — di Sara Ongaro
Anche a Modica si vede qualche ciclista in più. Non quelli che si mascherano con costosi e buffi abbigliamenti e sfrecciano sudati sotto il sole con caschi e occhiali scuri, ma gente normale. Nel 2013 per la prima volta in Italia gli acquisti di biciclette hanno superato quelli di autovetture, eppure da inizio anno in Italia abbiamo avuto 533 pedoni e 230 ciclisti uccisi dalle auto. Vi proponiamo le parole della nostra socia Monia che ha una bella e concreta esperienza con la bici a Modica, ancora il sogno di una città senza auto qui andrà coltivato a lungo, ma se vi è mai capitato di stare in città così (esistono davvero!!) sapete che poi vi sembrerà una società preistorica e infernale quella dove le macchine occupano ogni angolo dei marciapiedi e delle piazze e addirittura il centro della strada, correndo in su e in giù con grande pericolo per tutti, mentre tutto quello spazio è possibile usarlo per mille iniziative ed attività: giardini, mercatini e giochi, passeggiate e incontri. Per Modica sarebbe una bella sfida perché ha diversi elementi che rendono la viabilità ardua: la dispersione dell’urbanizzazione, i su e giù del territorio e la cava in cui è costruito parte del centro storico. Ma niente è impossibile a patto che si sappia di dover cambiare e che cambiare può portare a un miglioramento. Qualcuno ha già iniziato a farlo. Cerchiamo di essere sempre di più, perché più bici ci sono e più sarà facile andare in bici!.
Da quando e come usi la bicicletta a Modica ? Quando mi sono trasferita qui non avevo la macchina, Ho comperato una bicicletta che mi permetteva di spostarmi nella zona in cui abitavo: mettevo la mia bimba, di pochi mesi, nel marsupio e andavo a fare la spesa o a sbrigare faccende tra la perplessità dei passanti che non mancavano di farmi notare quanto fossi incosciente e spericolata. Com'è muoversi in bici a Modica ? In effetti, Modica è una città molto difficile con la bicicletta (ma anche a piedi, in macchina o in autobus), non dico che siano salite impossibili se hai un buon mezzo e adeguato allenamento, Ma poi è arrivata la bicicletta con la pedalata assistita: tu pedali e, indipendentemente dalla pendenza della strada, fai sempre lo stesso sforzo! Quindi anche la famigerata Via Nazionale diventa una ‘passeggiata’! La bici ha un motore alimentato da una batteria che si ricarica. Finalmente posso andare a lavorare in bici!!!! Cosa ti cambia nella vita ? Cambia tutto quello che sei disposto a cambiare perché girare in bici ti mostra il mondo sotto punti di vista che normalmente ti sfuggono e che riscopri con grande piacere. Con la bici tutto rallenta. Cambia il tuo raggio d’azione. E’ come risvegliarsi a poco a poco: annusi odori che avevi dimenticato, guardi in faccia le persone e le loro espressioni, ascolti pezzi di frasi, leggi i manifesti….e se vuoi ti fermi! vedi una persona? freni e ci parli senza bloccare il traffico! Non hai problemi di parcheggio! Cosa auspichi per Modica dal punto di vista di una ciclista?
Questo è un punto critico! Fino a qualche anno fa non ce ne erano quasi ciclisti a Modica, oggi ci scopriamo in numero sempre maggiore, ci incrociamo per strada e ci sorridiamo senza conoscerci perché sappiamo di condividere una scelta che non è poi così semplice! Gli autisti non sono abituati ad avere ciclisti in strada e questo crea disagio da entrambe le parti, le reazioni sono diverse. C’è chi si ferma e ti sorride dandoti la precedenza anche se non ce l’hai. Le strade di Modica poi sono decisamente pericolose per le due ruote (non solo bici)! Mi auguro che l’amministrazione faccia un’adeguata manutenzione delle strade e una campagna di sensibilizzazione verso gli automobilisti. Ci vuole una bella pista ciclabile! Conosci altri ciclisti a Modica? parlate delle vostre esperienze? Non molti! le persone sono incuriosite e capita che mi fermino per chiedermi come funziona la bici, che percorsi ci faccio, se ne vale la pena, quanto costa, se si risparmia veramente. La bicicletta è uno strumento di rivolta, con la bici dichiaro guerra ad un sistema che non condivido e di cui mi rifiuto di essere complice. Non chiedo a nessuno di seguire le mie scelte né di condividerle e capisco bene il senso di disagio di alcuni che con sufficienza ti dicono “ ma credi di cambiare il mondo con una pedalata?”. Si credo di cambiare il mondo…non tutto, solo il mio e credo di insegnare ai miei figli che possiamo sempre scegliere. ■
◖ Per Far Le Brevi ◗ Prosegue il mercatino bio e di stagione nel cortile del laboratorio: venerdì 17:00-19:30 per tutto Ottobre e da Novembre tutti i sabato mattina. Stiamo in silenzio di fronte ai tragici naufragi del 30 settembre a Sampieri e del 3 ottobre a Lampedusa con quasi 400 morti. I migranti morti nel Mediterraneo dal 1988 (documentati con sicurezza) sono 20.000 (realisticamente sono stati molti di più). La legge Bossi-Fini, che rende chiunque tenti di migrare un criminale, va eliminata subito. L’Occidente deve smettere di risolvere i problemi con le guerre e non contribuire più a fomentare conflitti in giro per il mondo. Invitiamo tutti a firmare l’appello per l’apertura di canali umanitari: http://www.meltingpot.org/Appello-per-l-apertura-diun-canale-umanitario-per-il.html
CTM Altromercato, il Consorzio di cui Quetzal è socia, celebrerà quest’anno i 25 anni di attività e ha tenuto a Riccione il 21 e 22 settembre l’inforum sul tema del cacao. La prossima assemblea del Consorzio si terrà a Milano in novembre per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. ◗ ◖
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Il 7 settembre nuova strage di indigeni maya kackchikel in Guatemala. La polizia sostiene sia stata una rissa fra indigeni, ma le autorità indigene dicono che un’auto che seguiva quella della polizia e che ha continuato a seguirla andandosene, ha sparato all’impazzata sulla gente. ◗ ◖
Anche la Sicilia Fa la cosa giusta! — di Sara Ongaro
Fa' la cosa giusta! Sicilia vista da Geppi Monte e Leonardo Pilara
In novembre dall’8 al 10 ai Cantieri della Zisa a Palermo si terrà la seconda edizione di Fa la Cosa Giusta Sicilia, la fiera del consumo critico legata alle edizioni di Milano, Genova e Trento. Vi troverete stand di tante realtà da ogni settore (alimentazione, abitare, servizi, cosmesi, editoria, turismo, pace e partecipazione) che lavorano in Sicilia da anni costruendo, nel silenzio dei media e della Regione (cioè spesso senza finanziamenti,) iniziative di economia alternativa, dal basso, solidale, rispettosa dell’ambiente e degli esseri umani, libera da mafie, lavorando con i migranti, i giovani, ecc. Ci saranno anche numerosi laboratori e incontri. Anche noi terremo dei laboratori sul cioccolato equo e solidale,
ci sarà una conferenza in diretta fra FLCG di Palermo e Kuminda di Parma dove si parlerà di agricoltura sostenibile e sovranità alimentare. Intervistiamo Leontine Regine di Palermo che è stata tra le prime promotrici dell’evento. Dall'anno scorso avete organizzato Fa’ la cosa giusta! Sicilia: ci racconti come è iniziata questa avventura? cosa vi ha spinto?
L’idea di fare una edizione tutta siciliana di Fa’ la cosa giusta!, ci è venuta proprio a Milano, dove la fiera è nata più di dieci anni fa. L’entusiasmo di vedere tutte insieme le realtà che gravitano intorno all’economia sostenibile, coglierne la
forza di un futuro possibile ci ha dato l’energia per superare tutti gli ostacoli e far sbarcare quindi la fiera in Sicilia. Il percorso è iniziato con la costituzione di un comitato che si è fatto promotore anche della redazione di una guida sul consumo critico pubblicata nel 2011. Guida al consumo critico Sicilia" una prima preziosa mappatura con decine di indirizzi e contatti con le realtà dell'isola Cosa si propone soprattutto un'esperienza come FLCG in Sicilia?
Di proporsi come luogo di incontro e scambio per tutti i cittadini e le realtà desiderose di
QUELLO CHE È GIUSTO È GUSTO | Proposte gastronomiche con ingredienti della Bottega
Sciroppo di carrube Un cucchiaio di sciroppo veniva usato tradizionalmente in caso di mal di gola e tosse. Lo sciroppo può essere aggiunto come dolcificante naturale per dolci e budini. Vi si possono cuocere i lolli per fare i lolli co’o sculu ri carrue.
INGREDIENTI 4 Kg di carrubbe cannella* chiodi di garofano* scorze d'arancia, cenere di legna
per buone bevande o usarla per fare dolci PROCEDIMENTO
❶ Selezionare 4kg di carrube belle corpose ed essiccate.
❷ Tagliarle a pezzetti e batterle nel mortaio. ❸ Lasciarle a bagno per 24 ore coperte d'acqua. ❹ Filtrare l'acqua e portarla a leggero bollore aggiungendo cannella, chiodi di garofano, scorze d'arancia e una manciata di cenere da legna non trattata. ❺ Lasciarla nuovamente riposare per qualche ora e filtrarla nuovamente. ❻ Fare bollire fino a che si restringe e addensa (circa due ore). ❼ Lasciare raffreddare e conservare in bottiglia
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La CANNELLA è la corteccia più esterna della pianta arrotolata in bastoncini, ed essiccate. Ha un potere antiossidante tra i più elevati. Usata contro raffreddamenti come antibatterico e antispastico, abbassa il colesterolo e i trigliceridi nel sangue, alleviare i disturbi dell'ipertensione. Il CHIODO DI GAROFANO è il bocciolo del fiore di maestosi alberi tropicali: le gemme vengono manualmente selezionate prima della schiusa del fiore. Ha proprietà analgesiche e disinfettanti.
vivere secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Presentare ai cittadini prodotti, idee e progetti per scegliere in modo consapevole in un momento in cui emergono modelli di mercato, di produzione e di consumo che tengono conto anche del valore sociale delle merci e dei comportamenti, non solo del valore economico.
cogenerazione da biomasse e biogas, efficienza e risparmio energetico, bio-edilizia e bio-architettura; mobilità ecologica e sostenibile, veicoli a basso impatto, sistemi di mobilità elettrica.
3. Abitare lo spazio Arredamento eco-compatibile, design per la sostenibilità e l’accessibilità, studi di progettazione sostenibile, autocostruzione, complementi d’arredo con materiali naturali o di riciclo, detersivi eco compatibili, bio-edilizia e bio-architettura,
Quali cose hai scoperto lavorando in questa avventura? cosa ti ha sorpreso maggiormente?
vivai. Prodotti per l’igiene della casa e dei luoghi di lavoro.
Che c’è un mondo di piccole imprese che emerge dal grande mare dell’economia convenzionale, anche grazie a fruttuose sinergie. È sempre più frequente venire a conoscenza di nuovi gruppi di acquisto solidale (Gas) o di produttori agricoli che insieme organizzano viaggi per vendere i propri prodotti a consumatori del Nord Italia che preferiscono comprare direttamente dal produttore piuttosto che andare al supermercato.
source.
4. Servizi etici Finanza etica, assicurazioni, sindacati, altra moneta, open
5. Viaggiare Associazioni, enti pubblici, imprese profit o non profit e
Divulgare il più possibile il concetto di "buone pratiche" e di sostenibilità
altre realtà impegnate nell’organizzazione e nella promozione di un turismo rispettoso dell’ambiente, dei diritti dei popoli e dei lavoratori.
6. Pace e partecipazione Associazioni locali e nazionali, distretti e reti, campagne, gruppi informali, gruppi d’acquisto solidali (Gas), associazioni per la pace e la nonviolenza, Ong, volontariato, banche del tempo, comunità di vita, associazioni di tutela dei consumato-
Che relazioni avete con le altre edizioni di FLCG italiane?
In particolare con l’organizzazione di Milano, Terre di mezzo, c’è stato un affiancamento paziente e costante per realizzare la fiera. Ma anche con Genova e Trento abbiamo avuto modo di confrontarci e acquisire le loro esperienze, che seppure caratterizzate da contesti diversi ci hanno permesso di migliorare la nostra fiera.
Quali le prospettive dell'iniziativa?
sità, coop sociali, associazioni, comitati, centri di documenta-
Di divulgare il più possibile il concetto di "buone pratiche" e di sostenibilità al fine di innescare un cambiamento virtuoso del nostro modo di produrre, consumare, governare e divertirsi. ■
Anche quest’anno il programma sarà ricco di iniziative culturali (convegni, workshop, mostre e laboratori) che tratteranno sia tematiche di urgenze locali che globali. Il tema dei beni comuni, per esempio, sarà affrontato anche con le scuole; la visita di più di mille studenti di ogni ordine e grado dell’anno scorso ci ha incoraggiato a continuare il percorso educativo.
zione che contrastano le mafie, il pizzo e l’usura.
7. Editoria Media, siti, periodici, case editrici, case di produzione cinematografica e discografica, gruppi, associazioni, cooperative, radio e TV, web liberi, imprese impegnate nella produzione e/o distribuzione di progetti e prodotti culturali e
LE AREE TEMATICHE DELLA FIERA
sostenibili.
8. Moda e cosmesi 1. Buono da mangiare
Quale il programma di quest'anno e come state lavorando per portarlo avanti?
ri, amministrazioni virtuose, realtà che difendono la biodiver-
Moda critica, ecologica e sostenibile, cosmesi naturale,
Aziende agricole (produttori e consumatori) e distributori biologici e biodinamici, realtà che difendono la biodiversità;
cura del bambino.
9. Equo e solidale
produttori locali a "Km 0", associazioni e istituzioni impe-
Empori e botteghe del mondo, produttori del Sud del mon-
gnate in progetti di educazione all'alimentazione, consorzi
do, associazioni di rappresentanza del commercio equo e soli-
di tutela dei prodotti tipici, bio fattorie e fattorie didattiche.
dale, botteghe e centrali soci AGICES e Assobotteghe
2. Beni comuni Aziende che producono beni e servizi per un uso sostenibile dell’acqua; produttori di strumenti e sistemi per la raccolta, la trasformazione, il riciclo e il compostaggio dei rifiuti a piccola e media scala; produzione di energia a piccola scala da solare fotovoltaico e termico, mini eolico e mini-idraulico,
PER DETTAGLI E APPROFONDIMENTI
www.falacosagiustasicilia.org
Gente di Quetzal Le spezie Altromercato provengono da PODIE, cooperativa nata alla metà degli anni ‘60 da un prete cattolico olandese. È molto impegnata nella realizzazione di sistemi per il controllo della qualità. Aiuta con i suoi servizi (microcredito, formazione, creazione di infrastrutture per l’acqua) persone che vivono in contesti difficili: gruppi di produttori isolati economicamente e geograficamente e donne povere, prive di istruzione, che vivono in aree urbane dove non è possibile trovare lavoro.
di Concetta Ferlanti
Sono Concetta e come volontaria collaboro con la Bottega da circa un anno. Teresa mi ha proposto di provare e la mia esperienza è positiva. Qualche problema all’inizio c’è stato, infatti io e il registratore di cassa abbiamo avuto qualche incomprensione reciproca. Penso che quel po’ di tempo che dedico alla Bottega, anche se limitato, aiuti delle persone che da varie parti del mondo riescono a vivere con la vendita dei loro prodotti ad un prezzo equo e garantito nel tempo, così da avere l’opportunità di organizzare la propria piccola attività. Credo che per loro questo sia molto importante, per questo ho deciso di continaure a collaborare con Monia, Saro, Sara e con gli altri. A presto, in Bottega! ■
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A proposito di reti fra botteghe
TANTE BELLE COSE! | Recensioni CAFÈ LATINO Putumayo World Music 2013
C'È UN MONDO DI BOLOGNA SI PRESENTA di Linda Triggiani ed Emanuela Melotti www.ceunmondo.it - Via Guerrazzi 20/A, Bologna Tel: 051 271020 info@ceunmondo.it
Commercio equo, cooperazione sociale, bio cosmesi e bottega delle mamme. Entrare in questa bottega è un tuffo nel colore. In via Guerrazzi non si vendono semplicemente abiti, accessori, BioCosmesi e alimenti. Al civico 20, "C'è un mondo" di relazioni, dove al primo posto ci sono le persone. La Bottega gestita da Linda ed Emanuela nasce dalla omonima cooperativa fondata nel 2005 che fa parte della rete del commercio equo e solidale. Rispettando i principi equo-solidali ci si può vestire da capo a piedi. Per un dress code c'è tutto. Abiti in tessuti naturali, bijoux ecocompatibili, composti da semi colorati o da riccioli di bucce d'arancia, gioielli in argento. Troverete borse in camera d'aria riciclata, pelle, stoffa o canapa. Sandali che arrivano dai campi profughi di Ramallah, in Palestina. Come le botteghe di una volta qui si passa dalla maglietta al cioccolato, dall'olio di argan per il viso alla tisana rilassante e per questo gli affezionati dicono che non si riesce mai ad uscire a mani vuote da questo luogo! C'è un mondo è anche luogo di incontro e confronto: non mancano appuntamenti con i produttori, degustazioni, dimostrazioni per i genitori sull'uso delle fasce portabebè fino alle ormai tradizionali sfilate-racconto dove gli abiti acquistano un volto e una storia. La bottega a misura di bambino: c'è un angolo dove far giocare i bambini ed è possibile fermarsi ad allattare. Per festeggiare i vostri momenti importanti ci sono anche le bomboniere solidali: artigianali, uniche, ogni bomboniera racconta una storia, un viaggio, una speranza. Se siete lontani, potete visitare il loro blog ricco di informazioni o acquistare direttamente dal sito ■
Putumayo è un’etichetta statunitense specializzata in world music, nata nel 1993 con connotazioni proprie del commercio solidale; in particolare, finanzia progetti di sostegno per le comunità a cui appartengono gli artisti che produce. Questo disco è una “perla” che raccoglie le più importanti leggende del jazz. L’affascinante viaggio nel mondo del jazz è una delle storie più significative della musica. La raccolta mostra la forte influenza del jazz sui musicisti di tutto il mondo. Caratterizzato da artisti sia affermati che contemporanei ed emergenti, dalle prestazioni straordinarie in cover e pezzi originali, la raccolta comprende una vasta gamma di ritmi, strumenti e melodie di un genere in continua evoluzione, e racchiude pezzi che vanno da Blick Bassy a Kad, da Katarina Pipi a Billy Cobham. Con radici ancestrali in Africa, il jazz si è sviluppato con forza dinamica negli Stati Uniti nel corso del XX secolo. E negli anni è stato preso a prestito, influenzato e mescolato con tradizioni musicali di tutto il mondo. “Le canzoni interpretano lo spirito di libertà del jazz, i ritmi pieni di sentimento delle descrizioni, è poesia lirica, è lo spirito globale del trionfo umano” (da allaboutjazz.com). Una chicca che non può mancare agli appassionati di musica e di jazz in particolare, e che potete trovare in Bottega.
SCONFINIAMO | Dai nostri inviati negli “altrove” del Pianeta
I bravi colonizzatori e i veri padroni di casa — di Fausto Gruppioni Dopo Parigi si fa scalo in un’isola della Tortuga per poi fare l’ultimo salto e atterrare a Port -au-Prince. Scendi dall’aereo e subito hai la sensazione di non essere in Centro America ma nel cuore dell’Africa. Quattro milioni di abitanti, un territorio grande come la Lombardia, diecimila ONG fino a poco tempo fa, undici contingenti militari provenienti da tutto il mondo. Mi immergo in quel caos di colori, miseria, assurdità che è la capitale, ogni dieci macchine vedi sei fuoristrada dei “ dispensatori di aiuti”, tre taxi multicolori carichi di “vita” e una macchina privata. Entro alla “missione” nella periferia della città dopo aver oltrepassato tendopoli, baracche e un mare di “vita” in difficoltà estrema. Nella “missione” devo dirigere i lavori di ricostruzione di case per gli haitiani, ma poi scopro che per la metà sono per la Caritas, per i frati, le suore e per
non si sa ancora chi. C’è un prete che comanda tutto e tutti. Haitiani che lavorano come muratori, cuoche, donne delle pulizie… e italiani che “dirigono”. Ci sono tre ordini di posti a tavola: per “il grande capo”, per i volontari e religiosi e fuori, seduti per terra, “loro”, i veri padroni di casa. Chiedo: “perché loro mangiano fuori e un pasto meno ricco del nostro?”- “Costerebbe troppo se loro mangiassero come noi”: Questa è stata la risposta. Sono stati 35 giorni contro i soliti colonizzatori, ma poi ti rendi conto che non serve essere contro, ma devi solo ascoltare la voce di chi “non conta nulla”. Quell’enorme città di notte sembra una nuvola di fantasmi che al buio svolazzano di baracca in baracca; la luce c’è 6
solo nelle caserme e sulla collina nelle ville dei “soccorritori” e dei pochissimi ricchi. Da una parte si muore, dall’altra si soccorre con le grosse jeep. Da una parte si perde la speranza e dall’altra ci si riempie di “bontà”. Il mondo del volontariato naturalmente non è solo questo, anche se questo lo sto trovando un pò troppo spesso in ogni angolo di mondo: sicuramente è sempre dI più un grande business e un lenire le nostre ferite piuttosto che un incontrare e condividere le difficoltà degli altri. Su questo credo bisognerà riflettere con molto senso di giustizia e verità. Per concludere: nella penombra di una calda sera caraibica sotto il portichetto del centro missionario, siamo in un gruppo di italiani e nella discussione dico che troppe persone vanno ad “aiutare” per problemi legati alla propria vita, non per incontrare l’altro e fare un piccolo percorso insieme. Tutti borbottano e se ne vanno. Si avvicina una giovane donna veneta, si siede accanto a me e dice: “Fausto, io sono venuta qui perché non posso avere figli e non riesco a superare questa cosa con mio marito”. In silenzio piange appoggiandosi a me. Cercare risposte ai propri problemi e alla propria vita è di vitale importanza, ma la solidarietà, l’incontro con l’altro sono un’altra cosa: richiede verità verso se stessi. ■
CON PAROLE SUE | Opinioni sotto i riflettori
INTERVISTA A MARINELLA CORREGGIA — di Sara Ongaro
Abbiamo intervistato Marinella Correggia, giornalista, pacifista, impegnata su tutti i fronti delle guerre, animalista e vegana
Sei un'attivista per la pace, l'ecologia, il vegetarianesimo: come sono collegati questi temi? Aggiungiamo, l’equità Nord-Sud, e Quetzal non può che essere d’accordo! Questi “impegni esistenziali” sono collegati a monte e a valle da alcuni fili rossi che, secondo me, dovrebbero aiutare a tessere l’arazzo della vita. Primo filo rosso: ridurre il più possibile le sofferenze degli esseri senzienti, umani e non, in tutto il mondo: 1) non nuocere, 2) prevenire, 3) lenire (essere tutti un po’ balsamici). Secondo filo rosso: evitare i privilegi, di condizioni di vita e di reddito, un modo per praticare la giustizia sociale ma anche la sostenibilità ecologica, perché le risorse scarse devono essere ben distribuite e non concentrate. E, anche, se vogliamo consumare meno risorse fossili inquinanti, dovremmo un po’ farci carico del lavoro manuale che sostituisce le macchine, redistribuendo la fatica. Terzo filo rosso: conoscere e affrontare le cause di tutte le guerre che alla fine sono comuni: le guerre imperialiste o neocolonialiste condotte con bombardamenti (magari con scuse “umanitarie”) o con l’arma economica vogliono il controllo geo-strategico e delle risorse; le guerre agli altri viventi distruggono gli ecosistemi fino a mangiarli, in senso anche letterale. Ci puoi raccontare come nella tua vita hai incontrato la passione per ciascuno di questi temi (pace, ecologia, vegetarianesimo, solidarietà nord-sud)? Questo è più facile! Andiamo in ordine cronologico. Ecologia, ovvero un semplice benessere accessibile a tutti: l’ho praticato sin da piccola anche grazie ai miei genitori e a un contesto di vita semplice, bello e rurale, della serie “pane alberi libri”, una benedizione (anche se poi nella vita fuori ti trovi un po’ male). Solidarietà Nord-Sud: forse furono i libri di Raul Follereau, il contatto con missionari e con l’associazione Mani tese nell’adolescenza, o forse le foto delle carestie con le donne smagrite che camminavano nel deserto con i bambini denutriti, un teschio di vacca in primo piano…Vegetarismo: iniziai non appena realizzai, verso i venti anni,
che stavo mangiando gli animali che tanto amavo. Fu del resto una liberazione per i cinque sensi (il palato soprattutto) e poi quel che mangiamo ha un impatto positivo o negativo sulla fame altrui e sull’ambiente, sul clima. Quindi, salviamo molti piccioni mangiando ceci!! Pace. Lo spartiacque atroce fu la guerra del Golfo nel 1991. Il paese dove vivevo andava a bombardare (in Iraq) senza essere attaccato! Un atto di razzismo tremendo. Ho in seguito cercato di oppormi da pacifista alle tante altre guerre infinite e sfascia-popoli che l’Italia ha condotto da allora: Jugoslavia/Kosovo, Afghanistan, Iraq di nuovo, Libia, adesso Siria (per procura). Quali pensi siano state le figure più rilevanti, coerenti e creative in questi ambiti? Bene, venite a Torri in Sabina (Rieti) e vedrete appese agli alberi di un frutteto un po’ selvaggio un cinquantina di piastrelle spaiate con nomi scritti sopra. Gli alberi sono dedicati a personaggi scomparsi che, globalmente o settorialmente, chi più chi meno, hanno segnato la strada. La quercia Thomas Sankara, il melo Simone Weil, il mandorlo Kumarappa che fu l’economista di Gandhi, gli albicocchi Pitagora e Teofrasto, il pero Eric Musham, il fico Lucy Stone, l’amareno Louise Michel, il noce “compagno Cicerin”, l’ulivo Said Karim (uno sminatore afghano), il ciliegio Ernest Freidrich, e anche il prugno Hugo Chavez, il presidente del Venezuela scomparso pochi mesi fa e al quale si deve in gran parte la vera primavera latinoamericana nei paesi dell’alleanza Alba che egli fondò. Tutti dovrebbero sapere chi furono questi personaggi. La sobrietà è uno dei punti per te importanti per vivere meglio: ci vuoi fare degli esempi di come la pratichi nella tua vita quotidiana? Credo molto nella massima del “vivere semplicemente tutti, affinché tutti possano semplicemente vivere”. Si declina in tutte le sfaccettature della vita: alimentazione, trasporti, abitazione, igiene, lavoro, non lavoro. A proposito: i cinque sensi possono aiutarci molto a essere sobri e a scoprire piaceri alternativi a costo zero rispetto a una vita piena di inutilità inquinanti. Non ha prezzo il piacere del silenzio, del camminare leggendo, del salvare un rondinotto caduto dal nido, del passare fra un
“Vivere semplicemente tutti, affinchè tutti possano semplicemente vivere” 7
viale di tigli e del bere poi la tisana dei loro fiori essiccati, del coltivare rose o albicocchi, del far da sé, del raccogliere un mobile usato, di avere spazio non cementificato, dell’offrire una cena non imbandita con animali, dello sbirciare luoghi nuovi da una corriera, del bere dal rubinetto, per non dire del piacere di non aver malattie. E potrei continuare molto a lungo. Sei stata in prima linea in tante situazioni di guerra: ci vuoi raccontare cosa fai concretamente in queste situazioni? “Prima linea non è il termine giusto”: non ho mai fatto l’inviata di guerra (una categoria che non apprezzo affatto), andavo come pacifista e quindi ero “embedded” con le popolazioni, nei luoghi dove vivevano - non sulla linea del fuoco. Dal 1991 cerco di sensibilizzare sulle cause vere e sui pretesti delle guerre, anche conducendo senza mezzi una “lobby” verso i politici e le commissioni Onu. Poi, quanto alle guerre dal cielo, di matrice occidentale, mi chiedo da tempo se un “esercito pacifico di deterrenza popolare” costituito da persone di tutto il mondo pronte a recarsi nei luoghi presi di mira, non fungerebbe da deterrente…i cittadini del proprio paese sono più preziosi per i razzisti che fanno piovere missili sugli altri! Ma questo “esercito” non esiste. Allora in varie occasioni (Iraq, Jugoslavia, Libia) davanti alle bombe ho semplicemente pensato che volevo stare con i popoli per i quali un rombo dal cielo significa pericolo di morte e non aeroplano di turisti o tuono o fuoco d’artificio. E mi sono recata in loco, raggiungendo individui di diversi paesi. Ma così, pura testimonianza e nemmeno quella, perché non ci si filava nessuno. Pura dissociazione, ecco. Oggi quelli che descrivevamo come nord ricco e sud povero del mondo sono coinvolti in grandi cambiamenti socio-economici: dal tuo punto di osservazione cosa ne pensi? Spero che guerre e privilegi saranno combattuti da alleanze solidali fra paesi e popoli, come l’alleanza Alba fra paesi dell’America latina, che si aiutano politicamente ed economicamente in modo paritario, si proteggono a vicenda, fanno proposte di pace, lavorano anche per un diverso modello produttivo e di consumo; si spera che saranno aiutati dai popoli. A quali nuovi progetti stai pensando? Da tempo vorrei portare avanti un progetto di ricerca/azione chiamato “Coltivare la salute” che incrocia appunto agricoltura, cure, soggetti, commercio. E quanto all’informazione, un ciclo di trasmissioni radio “Saggezze di tutto il mondo unitevi". ■
Un’altra edicola è possibile
RUTH SALDITOS
micro-rassegna stampa a cura di Sara Ongaro
IL PREZZO DI FARE COMMERCIO EQUO NELLE FILIPPINE — di Sara Ongaro
Abbiamo conosciuto Ruth nel 2006, sull'isola litari, una repressione interna, portata avanti di Panay, presso la Cooperativa PFTC (produttri- sia dallo Stato che da sicari privati, molto dura, ce dello zucchero mascobado). Donna mite, co- volta contro chiunque protestasse, con rastrelraggiosa, indipendente, generosa. Una militante lamenti, uccisioni mirate e decine e decine di a 360°: non si occupa solo di commercio equo, desaparecidos ignorati nei nostri Paesi. ma di diritti umani, delle donne, della democraAccompagnati dalle organizzazioni di comzia nelle Filippine. mercio equo, visitammo tante reDue mesi fa è stata accualtà della rete sociale che mette in sata di omicidio e di appartecontatto tutti i settori della popolaIL SITO INTERNET nenza a un gruppo armato. zione in lotta per un cambiamento, SULL’ARGOMENTO In Italia è attiva una camguidati da persone eccezionali per pagna affinché sia prosciolta coraggio, lucidità e intelligenza. http://equosolidale. da ogni accusa e una sottoNell’isola di Sebu partecipamwordpress.com/2013/07/11/ scrizione per sostenere i como agli accampamenti della poveultime-notizie-da-ruth/ sti di questa vicenda. ra gente sloggiata dall’esercito in Qualche anno fa era tocmodo molto violento dalle terre su cato a un altro dirigente cui viveva da decenni, per far posto della stessa cooperativa, ana grandi progetti di villaggi turistici che lui uomo brillante, mite e onesto che, dopo di catene internazionali; altri sulle montagne qualche tempo in carcere, fu scagionato. venivano sloggiati per aprire cantieri di miniere Fastidi assurdi e a volte tragici, ma messi in a cielo aperto. Abbiamo parlato con contadini conto da chi lotta a fianco della gente senza affrancati grazie al commercio equo e alle sue potere, per accrescerne i diritti. Episodi che mo- cooperative dallo strapotere dei latifondisti e strano quanto il commercio equo continui in degli industriali dello zucchero e che hanno tutmolti paesi ad essere importante per migliorare to il potere per decidere la sorte e le condizioni la vita di tanti. Durante il nostro viaggio laggiù, di vita di milioni di persone. visitando i produttori di commercio equo, scoRuth vive in questo Paese e, lei che ha stuprimmo un Paese di cui in Italia non si sa quasi diato, ha sentito di non poter fare altro che denulla, nonostante la predicarsi alla sua gente creando senza qui di un’antica e cooperative, parlando di diritti consistente comunità di umani, aiutando la gente a istrufilippini. irsi, a organizzarsi. Questo la renNonostante nel 2006 la de "pericolosa". dittatura fosse finita, scoContinuiamo a sperare che primmo una militarizzaresista nella sua battaglia per la zione forte, una presenza verità, sapendo che ha tutto l’apamericana ingombrante, poggio delle organizzazioni con fatta di molte basi micui lavora e anche il nostro. ■
Agenda Quetzal
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AAM Terranuova è la rivista dell’ecologia e del vivere naturale sempre più seguita e amata anche a Modica (ormai in Bottega va a ruba): se in tanti ci garantite l’acquisto ne possiamo anche far arrivare più copie: dà tanti suggerimenti utili, tante notizie importanti e tante provocazioni. Nel numero di ottobre potete leggere: p.10 "Tablet: quale acquisto è più vicino all’ambiente?" Invita a chiedersi prima dell’acquisto se ci serve davvero e poi a scegliere in base ad alcuni criteri come longevità, materiali impiegati, consumo energetico, riparabilità, imballaggio. In ogni caso Greenpeace stila una guida agli acquisti attenti alla sostenibilità ambientale. p.11 "Food sharing: la solidarietà che parte dalla rete". Racconta di alcune esperienze nate per condividere gli eccessi di prodotti alimentari di supermercati e non solo, in particolare la piattaforma I food share di Caltagirone realizzata da 4 ragazzi che collegano chi offre e chi cerca. Poi Refood (Bolzano) e Pasto Buono (Genova) che allestiscono pranzi gratuiti. p. 17 "Bambini: come sopravvivere alla plastica". Dossier su tutti gli oggetti che accompagnano il neonato, mostrando quanto siano inutili e dannosi e come possono essere sostituiti. Si parla delle ansie indotte nei genitori e negli oggetti di controllo forniti dal mercato per calmarle, vedasi radiotrasmettitori che emettono onde elettromagnetiche, bilance, liquidi disinfettanti eccessivi, superfici ricoperte con comodi plastificanti (da pulire, da leccare) che si rivelano però tossici.
gli altri appuntamenti 12 novembre - 25 dicembre - Quetzal sarà presente al tendone di
appuntamenti
Garabombo del commercio equo di Milano, P.zza Garibaldi
ottobre 2013
23 novembre
- Colazioni Solidali in Bottega
4-7 ottobre — Tuttaunaltracosa: la fiera del commercio equo (Fe) 11-12 ottobre - incontri presso la Coop. Equamente (Forlì) 18-20 ottobre — Altrocioccolato: tutto il cioccolato equo (Città di
CTM ALTROMERCATO
Castello)
15 novembre · ore 10.00 — Buone pratiche, stili di vita e consumi per un
25-27 ottobre - Fa la cosa giusta (Trento)
mondo sostenibile, Convegno 25° Anniversario fondazione Consorzio
27 ottobre - incontro presso la Coop. Bandera Florida (Mirano - VE)
Altromercato -
novembre 2013
15-17 novembre · Assemblea Soci Consorzio Altromercato
8-10 - Fa la cosa giusta (Palermo)
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Acquario Civico di Milano