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Verde… speranza

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SOLUZIONI PEST

SOLUZIONI PEST

Come faremo quest’inverno a riscaldarci e a far funzionare le nostre aziende senza soccombere alla crisi energetica? Con questo nero pensiero siamo tornati alla dura realtà, dopo le ferie estive, in un primo lunedì lavorativo tinto di blu (blue-Monday ndr) anche a causa delle bollette di luce e gas. E se la soluzione fosse il verde? È infatti della verde spirulina che un’azienda sarda, impegnata nella coltivazione di microalghe per scopi alimentari, intende ricoprire hotel, uffici e altri edifici. Questo particolare rivestimento permetterebbe infatti di coltivare verticalmente le microalghe, sfruttando l’energia solare e gli inquinanti dell’aria come idrocarburi, anidride carbonica e azoto, utilizzando il calore prodotto tramite fotosintesi per il riscaldamento degli ambienti interni. Il progetto, Edifici che respirano denominato “Breathing buildings for sustainability” e co-finanziato dall’ESA, European Space Agency, e coltivano proteine. consentirebbe non solo un risparmio energetico, ma anche la depurazione dell’aria circostante gli edifici interessati e la produzione di biomasse algali, già Un sogno? ampiamente note per le loro possibili applicazioni in ambito alimentare quali, ad esempio, l’estrazione di proteine. Tra le ipotesi c’è anche quella di utilizzare come substrato per la crescita microbica le acque grigie, da cucine e lavanderie, certamente abbondanti nei tipi di edifici considerati. Certo, sarà poi da vedere se utilizzare proteine per uso alimentare ottenute da microalghe cresciute ad acque grigie sarà possibile, ed eventualmente ben visto dagli enti regolatori e dal consumatore, ma intanto ci piace pensare a un’architettura che integra sostenibilità, produzioni alimentari e vita. Edifici che respirano, energia e aria pulite, e cibo del futuro, grazie a una sorta di eco-bonus molto eco. La drammaticità della situazione attuale autorizza e favorisce il dare forma ai sogni. Sognare aiuta ma non risolve, occorrono sogni comunque credibili. Noi vediamo con favore e crediamo in proposte verdi come queste che speriamo, prima o poi, di vedere concretizzate.

BENEDETTA BOTTARI

Professore Associato Microbiologia degli Alimenti Università degli Studi di Parma

Imballaggi metallici: numeri e tendenze

Nuove norme europee per la plastica riciclata nelle confezioni alimentari

Particolarmente adatti a conservare per lunghi periodi di tempo prodotti alimentari, gli imballaggi realizzati in acciaio (banda stagnata e lamierino sottile) e in alluminio sono stati tra le poche tipologie di confezionamento a registrare rispettivamente risultati positivi o stabili perfino nel 2020, confermando nel 2021 un andamento tendenziale in crescita. In base alle prime analisi, la categoria chiude infatti con una produzione in crescita del 4,6% circa, con 850 t/000 prodotte. Il commercio estero vede una nettissima ripresa delle importazioni (+15,6%) mentre l’export cresce del +3,9%.

Dimensioni e caratteristiche del mercato italiano

In base alle prime e non definitive elaborazioni, nel 2021 la produzione di imballaggi di acciaio si assesta intorno alle 729,5 t/000, registrando un andamento tendenziale in crescita rispetto al 2020 pari al +5%. Per quanto riguarda il commercio estero, risulta notevole l’incremento delle importazioni, che chiudono l’anno con un tasso tendenziale di crescita del +14,6%, raggiungendo le 56 t/000 circa. Si consideri che l’83% delle importazioni è rappresentato da quelle relative agli imballaggi leggeri che, da sole, crescono di oltre il 12%. Le esportazioni crescono di un più modesto 3,3%.

Imballaggi di alluminio

Si tratta di contenitori vari per alimenti e non: lattine per bevande, scatolette per conserve alimentari, vaschette, tubetti, bombolette aerosol e flaconi (questi ultimi utilizzati soprattutto nella cosmetica). Rientrano nella categoria anche il foglio sottile di alluminio e le chiusure (capsule a vite, easy open, ecc.). L’alluminio per la produzione degli imballaggi comprende il can stock (utilizzato nella produzione di lattine per bevande), il foil stock (impiegato per produrre foglio sottile sia le capsule), il can body (destinato a corpi scatola per food e alle pastiglie impiegate nella produzione di bombolette). Le leghe che compongono i diversi prodotti sono innumerevoli e variano a secondo delle tipologie di produzione e dei diversi impieghi. Nel 2021 anche gli imballaggi in alluminio evidenziano un buon andamento produttivo, con un tasso di crescita che dovrebbe assestarsi intorno al +2,4%. A scandire il ritmo della crescita sono indubbiamente i contenitori. A sostenere la produzione sono state le esportazioni (+7,4%), ma ottime anche le performance delle importazioni (+18%). il consumo apparente cresce del +1,7%. (Fonte: UCIMA)

La Commissione Europea ha adottato il 15 settembre 2022 la nuova normativa che aumenterà la sicurezza e la sostenibilità dell’uso della plastica riciclata nelle confezioni di alimenti. Le nuove norme, attraverso un futuro Regolamento, sostituiranno i criteri stabiliti a livello nazionale, con regole chiare per l’industria del riciclo su aspetti come la decontaminazione, regole direttamente applicabili all’immissione sul mercato di plastica con contenuto riciclato. L’EFSA, che negli ultimi anni ha già valutato e approvato oltre duecento processi di riciclo del PET, valuterà la sicurezza dei nuovi e vecchi processi. Per questo tipo di materiale in particolare, nel 2023 il via libera dell’Autorità europea diventerà obbligatorio ai fini della commercializzazione. La plastica da contatto con alimenti, spiega una nota della Commissione europea, costituisce circa il 50% del totale degli imballaggi in plastica e il Regolamento consentirà il rilascio di autorizzazioni individuali per oltre 200 processi di riciclo meccanico del PET (polietilene tereftalato), aiutando l’industria a raggiungere l’obiettivo vincolante del 25% di plastica riciclata nelle bottiglie per bevande in PET entro il 2025. Il Regolamento (UE) 2022/15XX della Commissione sui materiali e gli oggetti di plastica riciclati destinati a venire a contatto con gli alimenti entrerà in vigore nell’ottobre 2022. (Fonte: AlimentiNews.it)

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