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Lepidotteri “in confusione sessuale”
Lepidotteri
I Lepidotteri rappresentano un serio problema nell’industria alimentare per il rischio di contaminazione degli alimenti
ILepidotteri sono tra gli infestanti più comuni nelle industrie alimentari dove si lavorano farine e derivati. Le specie si contraddistinguono per la predilezione di una determinata filiera: Plodia interpunctella, tignola fasciata dei cereali e dei derivati; Ephestia kuehniella, tignola grigia della farina e degli sfarinati; Ephestia cautella, tignola grigia del cacao; Ephestia elutella, tignola grigia del tabacco e delle spezie e Cadra figulilella, tignola grigia della frutta secca. In particolare P. Interpunctella ed E. kuehniella rappresentano un serio problema per i produttori di farine, a causa del rischio di contaminazione degli alimenti, sia allo stadio larvale che adulto, ovvero una volta che hanno completato il loro ciclo vitale. La causa è da ricercare nella tipologia produttiva che per sua natura facilita l’accumulo di farina nei macchinari durante la lavorazione, creando all’interno degli strati di farina un habitat ideale per la proliferazione degli insetti.
La confusione sessuale
Per “confusione sessuale” s’intende un metodo di controllo di alcune entità infestanti, come le tignole, assai dannose soprattutto in certi settori della filiera alimentare. Il metodo si basa sul fatto che in genere le femmine emettono nell’aria un feromone sessuale che funge da richiamo al maschio. Su tale principio si basa l’utilizzo di trappole che vengono posizionate per monitorare (pest monitoring) la presenza di una determinata specie stimandone anche la consistenza numerica. Va da sé che aumentando il numero delle trappole le catture possono diminuire il grado di infestazione (mass trapping). Una terza applicazione è quella di immettere in un determinato ambiente un numero sufficiente di erogatori di questi ormoni sessuali in grado di determinare una loro presenza così generalizzata da disorientare i maschi che non riescono più a raggiungere la femmina (mating disruption), una sorta di rumore di fondo che impedisce di individuare l’altoparlante che lo origina. Va
a cura della Redazione
da sé che impedendo la maggior parte degli accoppiamenti si avrà una diminuzione del grado di infestazione. Alcuni aspetti tecnici di tale pratica si basano sull’analisi ambientale di alcuni aspetti: § Sussistono i prerequisiti per attuare tale tipo di lotta, in particolare grado di pulizia e assenza di flussi d’aria che possano impedire di raggiungere la concentrazione omogenea di feromone (μg/mcg). § La determinazione dell’entità infestante bersaglio che determinerà la reale possibilità di attuare tale pratica di controllo, e in caso affermativo la scelta del feromone. § La scelta del tipo di erogatore. In commercio ve ne sono di varie tipologie da quelli colorati che facilitano la gestione a quelli a stringa che ne riducono i costi. § Un punto critico è determinare il numero degli erogatori (il rischio del sotto-dosaggio per ridurre i costi è reale) fattore strettamente collegato al loro corretto posizionamento (tutt’altro che facile). § Corretta gestione dei monitoraggi di controllo.
Aspetti positivi della confusione sessuale: § nessuna interruzione del ciclo di produzione; § controllo dell’infestazione “in continuo”; § una volta introdotta svolge una proficua azione preventiva; § assenza di residui. Non bisogna dimenticare che è un metodo altamente specifico e in presenza di “altri” parassiti necessita di interventi complementari e/o integrativi.
Integrazione delle risorse tecniche
Le ragioni del successo dell’uso dei feromoni sono da ricercarsi nella loro utilità che si esplica su più livelli: § monitorare l’infestazione; § determinare l’efficacia degli interventi di prevenzione; § misurare l’efficacia dei trattamenti; § tenere sotto controllo l’infestazione (addirittura eliminarla se si usa la tecnica della saturazione); § consentire programmi di lotta integrata di elevata efficacia.
Quest’ultimo punto sottolinea l’importanza di ottimizzare tutte le risorse tecniche disponibili: § feromoni; § kairomoni; § trappole; § interventi anti intrusioni (rat e pest proofing); § PMC (Biocidi).
Vista la complessità e vastità del mondo delle entità infestanti, soprattutto degli insetti, è fondamentale prendere in esame ogni risorsa e tecnica disponibile nel mercato del Pest Management, al fine di effettuare le scelte applicative più adatte alla soluzione della specifica situazione (lotta guidata).
Aspetti organizzativi
Le risorse tecniche proposte dalle aziende che le promuovono sono il frutto di attenti test sia di laboratorio sia di campo, ma esistono punti critici (CP) oggettivamente difficili da superare (CCP). Il primo punto critico è costituito dalla difficoltà di porre in atto concretamente un Integrated Pest Management (IPM). Quando i problemi si attenuano l’attenzione cala. O per lo meno questa è l’esperienza di molti Professionisti. È indubbio che le competenze entomologiche sono ormai diventate parte del bagaglio della maggior parte dei controllori della qualità: c’è molta più attenzione ai fornitori, le attrezzature e gli impianti di produzione sono realizzati in modo di ridurre i punti di accumulo degli sfridi e più facilmente ispezionabili. Anche il concetto che la pulizia è la prima fase della disinfestazione ormai è quasi universalmente accettato, ma stanziare un investimento economico costante e adeguato alla disinfestazione è una prassi non così diffusa “nei piani alti” come dovrebbe (la gestione dell’emergenza è ancora molto praticata).
INQUADRAMENTO SISTEMATICO
Classe: Insecta Ordine: Lepidoptera Famiglia: Phycitidae
SPECIE
Specie: Plodia interpunctella Nome volgare: Plodia – tignola fasciata del grano o delle derrate
DIMENSIONI
Uovo: 0,5 – 0,6 mm Larva: 7 – 21 mm Crisalide: 7 – 10,5 mm Adulto: 15 – 20 mm a.a.
ESEMPLARE ADULTO Caratteristiche e diffusione
Ali anteriori per metà color crema (dalla parte dell’attaccatura) e per l’altra metà di color bruno-rossastro rigato di grigio scuro; ali posteriori biancastre. Specie di origine tropicale, cosmopolita ed estremamente diffusa.
HABITAT
Magazzini, industrie agro-alimentari, molini, ambienti domestici, ecc. Larva: entro le derrate, nello strato superfi ciale Adulto: nell’ambiente aereo e sulle derrate
ABITUDINI ALIMENTARI
Larva: estremamente polifaga, predilige cereali, farine, frutta secca, cibi secchi, prodotti finiti; oltre attaccare cioccolato, cacao, dolciumi, pellicce, mele, pere, olive, erbari, insetti morti, etc.
CICLO BIOLOGICO
Uovo > larva > crisalide > adulto (vive 5-13 gg) Durata del ciclo: da 23 gg a un massimo di 305 gg N° generazioni/anno: 1-2 al Nord; 3-4 al Sud; fino a 6-7 N° uova/femmina: 100-400 Svernamento: come larva matura
LIMITI TERMICI PER LO SVILUPPO
Temperatura minima: 8°C UR bassa ostacola lo sviluppo Temperatura ottimale: 18°- 34°C Temperatura massima: 37°C
DANNI
Diretti alle derrate che vengono imbrattate con spoglie, escrementi e fili sericei.
DIFESA
Prevenzione
Uso di pratiche di esclusione: installazione di reti a maglie molto sottili alle fi nestre e di doppie porte con ritorno. Controllo delle derrate in arrivo. Immagazzinamento degli alimenti entro imballaggi protettivi e su bancali sollevati dal suolo e adeguatamente distanziati tra di loro. Pulizia dei locali e dei macchinari dai detriti alimentari. Impiego di basse temperature e bassa umidità negli ambienti. Uso di trappole attrattive (p. es. a feromoni e kairomoni), anche per il monitoraggio. Utilizzo di mezzi fi sici: calore secco (circa 50°- 60° C per 5 – 6 ore); atmosfere controllate (vuoto, anidride carbonica, azoto, ecc.); forza centrifuga (apparecchiature chiamate “Entoleter”).
Calendario dei trattamenti
Generalmente si interviene a calendario, con un intervallo di tempo proporzionale alla specifica esigenza; mediamente ogni 15 – 21 gg, ma in caso di necessità anche ogni 7 gg. Più razionali sono comunque i trattamenti effettuati in seguito al superamento della soglia di intervento determinata attraverso le catture con trappole (monitoraggio).
Prodotti (attenersi scrupolosamente a quanto riportato in etichetta)
Impiego di insetticidi a bassa persistenza e rapido effetto § Trappole collanti § Trappole feromoni § Kairomoni § Emanatori di feromoni (confusione sessuale)
Tecnica del trattamento
Eliminare dai locali o chiudere ermeticamente in contenitori qualsiasi alimento. Ripulire gli ambienti e lavare i macchinari. Fermare i macchinari stessi e rivestirli con adeguate coperture per evitare che rimangano contaminati da spoglie di insetti durante il trattamento. Distribuire i prodotti con irrorazioni perimetrali e nei siti infestati. Effettuare, ove necessario, trattamenti abbattenti nell’aria/ambiente. Rispettare i tempi di sicurezza del prodotto e quindi rilavare qualsiasi apparecchiatura destinata a venire a contatto con gli alimenti. Aerare i locali prima del riutilizzo.