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Se non riesci a essere preparato, preparati a fallire

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Gestione della Business Continuity nel settore alimentare

Le aziende di tutti i settori devono affrontare molte tipologie di incidenti potenziali che includono, ma non si limitano a: § significativi infortuni sul lavoro; § campagne mediatiche negative; § sconvolgimenti del mercato; § interruzione elettrica; § interruzione della catena di approvvigionamento; § perdita dell’infrastruttura IT/ telecomunicazioni (connettività, crash del server, virus); § problemi relativi alle infrastrutture logistiche.

Le organizzazioni della filiera alimentare devono affrontare ulteriori problemi e sfide specifiche del settore che aumentano la complessità di gestione della continuità operativa: § garantire una fornitura sicura di materie prime e ingredienti chiave da più fornitori; § tracciabilità in caso di rischi reputazionali; § problematiche di frode alimentare nella catena di approvvigionamento; § gestione della stampa e dei social media successivamente a eventi gravi (ritiri di prodotti, sinistri in loco, disastri ambientali).

Fiducia e lealtà dei consumatori possono richiedere anni per essere guadagnate, ma possono essere perse rapidamente quando si verificano eventi di questa natura. Una gran parte delle attività chiuse a seguito di un tale evento è improbabile che riaprano. Ad esempio, circa il 93% di aziende che hanno perso il data center per 10 giorni o più a causa di un disastro, ha dichiarato fallimento entro un anno[1]. In questo mondo iperconnesso, in cui le informazioni vengono trasferite con un semplice click e sono più facilmente accessibili, gli eventi causati dall’uomo

La necessità di sistemi formali di continuità operativa nell’industria alimentare è guidata dagli standard accettati dalla Global Food Safety Initiative

Paolo Bersighelli

Business Developer Manager Food sector, BSI

continuano a rappresentare una minaccia primaria alla continuità aziendale. Inoltre, sia i disastri causati dall’uomo che quelli naturali potrebbero non dover necessariamente verificarsi nella sede di un’organizzazione per avere su di essa un impatto catastrofico.

Perché scegliere il BC Management

La Business Continuity è sia una disciplina che una preoccupazione in crescente aumento all’interno dell’industria alimentare e delle bevande. BC Management (BCM) è quindi un concetto sempre più diffuso per la maggior parte delle organizzazioni del settore, con vari esempi di aziende che sono passate dalla gestione reattiva delle crisi a un approccio proattivo o preventivo. I vincoli di risorse (investimenti e personale) e la mancanza di esperienza pratica stanno però rallentando l’attuazione del BCM. Le aziende, infatti, risultano riluttanti a dare la priorità agli investimenti in costose misure preventive all’interno dei loro processi per gestire scenari ipotetici rispetto a problemi aziendali già noti. L’enfasi del BCM cambia tra i vari attori che compongono la filiera che arriva fino al consumatore, riflettendo le attività principali e le preoccupazioni commerciali di ciascuno. § le grandi insegne della distribuzione moderna sono intrinsecamente resilienti perché pochi dei loro asset sono critici. Le loro reti possono resistere alla perdita di qualsiasi negozio e fornitore di prodotti senza interruzioni significative delle operazioni. È più probabile che i loro centri di distribuzione, sedi centrali e fornitori di servizi creino singole o significative aree di debolezza. Tuttavia, la principale risorsa e preoccupazione dei rivenditori è la reputazione del loro marchio. Per tutte le altre eventualità, i rivenditori si rivolgono ai loro fornitori per avere copertura come § Le società di servizi logistici sono impegnate in BCM su base ad hoc, a seconda che i loro clienti siano disposti a pagare un extra per la pianificazione della continuità. Le loro risorse critiche sono dipendenti qualificati. § Le aziende di trasformazione e di con-

Le società di servizi logistici sono impegnate in BCM su base ad hoc, a seconda che i loro clienti siano disposti a pagare un extra per la pianificazione della continuità

prima opzione di emergenza, aspettandosi che appunto i loro fornitori mantengano capacità/disponibilità e garantiscano la flessibilità logistica per soddisfare circostanze eccezionali. In caso di carenza di energetica la posizione viene invertita. § i distributori locali invece intrattengono rapporti amichevoli con i loro grossisti e si rivolgono a loro per la continuità della catena di approvvigionamento. fezionamento sono in una posizione più precaria. I loro sforzi sono incentrati sulla protezione delle risorse chiave perché le loro operazioni dipendono da poche strutture ad alta intensità di capitale. Alcuni non fanno distinzione tra operazioni quotidiane, gestione dei rischi e BCM. I produttori tendono a fare affidamento sulla loro capacità di “flettere” la produzione tra i siti come principale forma di emergenza. Tuttavia, la maggior parte ha ammesso che

Le organizzazioni della filiera alimentare devono affrontare problemi e sfide specifiche del settore che aumentano la complessità di gestione della continuità operativa

la capacità ridondante che fornisce la base di questa strategia viene costantemente erosa dalla pressione per ridurre costi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse. I siti vengono chiusi, consolidati e spostati all’estero, a quel punto cambiano i profili di rischio per le loro operazioni; le principali minacce passano dai siti produttivi ai trasporti, alle comunicazioni e all’infrastruttura di supporto[2].

Standard di Business Continuity e conformità

La gestione di BC rientra in gran parte nello spettro della qualità e della gestione del rischio con alcune sovrapposizioni in campi correlati come la governance, la sicurezza delle informazioni e la conformità. La gestione del rischio è uno strumento importante per la continuità aziendale in quanto fornisce un modo strutturato per identificare potenziali fonti di interruzione dell’attività e valutarne probabilità e danni. Un modo collaudato per raggiungere la continuità aziendale è l’uso di standard internazionali: la norma ISO 22301 aiuta le organizzazioni a mettere in atto piani di continuità aziendale per proteggerle e aiutarle a riprendersi da situazioni dirompenti. Aiuta anche a identificare potenziali minacce per le aziende e a costruire la capacità di affrontare eventi imprevisti. Protegge le aziende e la loro reputazione e le mantiene agili e resilienti riducendo al minimo l’impatto di interruzioni impreviste. Questo standard garantisce l’uso di metodi e concetti comprovati per BC. Tuttavia, oltre a soddisfare i requisiti delle norme, un piano di continuità operativa dovrebbe includere anche attività aggiuntive quali: § identificare potenziali disastri rilevanti; § sviluppo di programmi di evacuazione; § approvvigionamento di computer e server di riserva; § eseguire il backup dei dati e organizzare l’archiviazione fuori sede; § valutare regolarmente l’efficacia dei metodi di approvvigionamento; § prestabilire la comunicazione e il coinvolgimento dei fornitori; § prestabilire la gestione remota dell’attività; § assegnazione di responsabilità per attività specifiche; § eseguire esercitazioni; § educare i dipendenti; § migliorare la vigilanza all’interno di un’organizzazione.

La necessità di sistemi formali di continuità operativa nell’industria alimentare è stata guidata da diversi standard accettati dalla Global Food Safety Initiative (GFSI), tra cui BRCGS ed è anche presente negli standard creati dalle catene internazionali per le verifiche di parte seconda. Gli standard GFSI impongono alle organizzazioni i requisiti per impostare piani BC che guidino logisticamente le organizzazioni al recupero e al ripristino delle funzioni critiche, entro un tempo predeterminato, a seguito di un’interruzione prolungata (crisi/disastro).

NOTE

[1] National Archives & Records Administration in Washington. [2] Peck, H Dr. 2006. Resilience in the Food Chain: A Study of Business Continuity Management in the Food And Drink Industry. DEFRA Report, Cranfield University, Shrivenham.

BSI BRITISH STANDARDS INSTITUTION

BSI British Standards Institution – in qualità di ente di normazione – da oltre un secolo consolida best practice aiutando le organizzazioni in tutto il mondo a portare l’eccellenza al proprio interno e a costruire competenze e capacità per una crescita sostenibile. Fornisce servizi di certificazione, training e soluzioni di “customize assurance” a oltre 86.000 clienti in 193 paesi e diversi settori tra i quali il Food&Beverage.

www.bsigroup.it

Otto motivi per scegliere

l’ERP CSB-System

Il sistema ERP è la colonna portante di un’azienda e man mano che la digitalizzazione si espande o si rende necessaria, il gestionale diventa sempre più importante. Qui di seguito otto buoni motivi per scegliere CSB-System.

1. Tagliato “su misura” per il settore

Il CSB-System è stato sviluppato specificatamente per il settore alimentare e offre soluzioni preconfigurate per ogni comparto. I processi aziendali migliorano.

2. Funzionalità estese

Il CSB-System è un ERP completo: dagli acquisti alla produzione, dal magazzino alle vendite. Molti dei clienti CSB hanno implementato strategicamente il 100% del software, per sfruttare al massimo i vantaggi di un software integrato: dalla contabilità cespiti alla rilevazione presenze, dal controllo qualità alla gestione dei macchinari, fino alla business intelligence e gestione documentale.

3. Possibilità d’ampliamento

L’ERP CSB-System è anche modulare, ovvero può crescere con le mutate esigenze dell’azienda o del legislatore, secondo step liberamente definibili.

4. Lo stesso software a livello globale

L’ERP CSB-System è un software multilingua e vi sono sedi del gruppo CSB in tutti i continenti. Questo consente alle aziende con filiali in paesi diversi, di implementare e utilizzare lo stesso software a livello globale e ottenere una supervisione centralizzata di dati e informazioni.

5. Stabile e facile da aggiornare

L’ERP CSB-System è facile e veloce da aggiornare nonché utilizzabile anche in Cloud.

6. MES integrato nel gestionale

L’applicazione MES del CSB-System ha la principale funzione di gestire e controllare la funzione produttiva dello stabilimento.

7. Supporto al processo di automazione

L’ERP CSB-System supporta l’automazione dell’intralogistica, ponendo così le basi verso l’Industria 4.0.

8. Pronto per l’Industria 4.0

L’evoluzione verso la “fabbrica intelligente” richiede un‘integrazione di tecnologie, processi e condizioni organizzative di base, perché non si può stravolgere tutto dall’oggi al domani. L’ERP CSB-System accompagna le industrie del settore alimentare in questo percorso.

CSB-SYSTEM

www.csb.com/it

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